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    TERRA,IL PIANETA-SCUOLA 'LA VITA ETERNA' SPIEGATA DA W. STEAD

L'UNIVERSO OLOGRAFICO SPIEGA LA COSCIENZA?

ANGOSCIA ESISTENZIALE

LO SCOPO SPIRITUALE DEGLI ANIMALI DOMESTICI

ABBIAMO CHIESTO NOI QUESTE SFIDE?

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MONDO SPIRITISTA O DEGLI SPIRITI (11/12/23)
Capitolo VIII Emancipazione Dell'anima
Il sonno e i sogni

400. Lo Spirito incarnato rimane volentieri nel suo involucro corporeo?
«Sarebbe come domandare a un prigioniero se gli piace il carcere. Lo Spirito incarnato aspira incessantemente alla liberazione, e più l'involucro e grossolano più desidera sbarazzarsene.»
401. Durante il sonno l'anima si riposa come il corpo?
«No, Io Spirito non è mai inattivo. Durante il sonno, i legami che lo uniscono al corpo si allentano e perciò, non avendo il corpo bisogno dello Spirito, esso percorre lo spazio ed entra in relazione più diretta con gli altri Spiriti.»
402. Come possiamo provare la condizione di libertà dello Spirito durante ii sonno?
«Con i sogni. Posso assicurarti che quando il corpo riposa, lo Spirito ha più facoltà che durante la veglia. Ha il ricordo del passato e qualche volta le previsioni del futuro. Acquisisce più forza e può entrare in comunicazione con gli altri Spiriti, sia in questo mondo sia in un altro. Tu dici sovente: "Ho fatto un sogno bizzarro, un sogno terribile, ma che non ha alcuna verosimiglianza". È un errore. Si tratta sovente del ricordo di luoghi e di cose che hai visto o che vedrai in un'altra esistenza o in un altro momento. Essendo il corpo assopito, lo Spirito cerca di spezzare la sua catena alla ricerca del passato o del futuro.
Poveri uomini che poco conoscete i fenomeni più comuni della vita! Credete d'essere tanto sapienti, e poi le cose più comuni vi mettono in imbarazzo. Alla domanda di tutti i bambini: "Che cosa facciamo mentre dormiamo? Che cosa sono i sogni?" rimanete interdetti.
Il sonno libera in parte l'anima dal corpo. Quando si dorme, si è momentaneamente nello stato in cui ci si trova, in maniera permanente, dopo la morte. Gli Spiriti che alla loro morte si liberano presto della materia hanno avuto dei sonni intelligenti. Questi, quando dormono, raggiungono la società degli altri esseri superiori a loro e con loro viaggiano, discutono, si istruiscono e lavorano persino a delle opere che trovano poi compiute quando disincarnano. Questo dovrebbe insegnarvi una volta di più a non temere la morte, perché si muore ogni giorno, secondo la parola di un santo.
Questo per gli Spiriti elevati. Ma per la massa degli uomini che, alla morte, devono rimanere lunghe ore in quel turbamento, in quell'incertezza di cui si è già parlato, non è così. Costoro, mentre dormono, vanno, sia nei mondi inferiori alla Terra, dove antichi affetti li richiamano, sia a cercare piaceri forse ancora più bassi di quelli che ci sono qui. Vanno ad attingervi dottrine ancora più spregevoli, più ignobili, più nocive di quelle che professano fra di voi. E ciò che genera la simpatia sulla Terra altro non è se non il fatto di sentirsi, al risveglio, vicini col cuore a coloro con cui si sono appena passate otto o nove ore di felicita o di piacere. Cosa che, di converso, spiega anche certe antipatie invincibili. Il fatto e che in fondo al cuore sappiamo che certe persone hanno una coscienza diversa dalla nostra, perché noi quelle persone le conosciamo, pur senza averle mai viste con gli occhi. Infine e anche ciò che spiega l'indifferenza, perché non ci si tiene a farsi dei nuovi amici quando si sa di averne altri che ci amano e ci dimostrano il loro affetto. In una parola, il sonno influisce sulla nostra vita più di quanto si pensi.
Per effetto del sonno, gli Spiriti incarnati sono sempre in rapporto con il mondo degli Spiriti e ciò fa sì che gli Spiriti superiori acconsentano, senza troppa repulsione, a incarnarsi fra gli uomini. Dio ha voluto che, durante il loro contatto con il vizio, essi possano andare a ritemprarsi alla fonte del bene, affinché essi stessi non cadano in errore, essi che venivano a istruire gli altri. Il sonno e la porta che Dio ha loro aperta verso gli amici del Cielo, e la ricreazione dopo il lavoro, in attesa della grande liberazione, la liberazione finale che li restituirà al loro vero ambiente.
Il sogno e il ricordo di ciò che il vostro Spirito ha visto durante il sonno. Ma si noti che non sempre si sogna perché non sempre si ricorda ciò che si è visto, o tutto quanto si è visto. La vostra anima non è nel suo pieno sdoppiamento. Molte volte si tratta solo del ricordo del turbamento che accompagna la partenza o l'arrivo dello Spirito a cui si unisce il turbamento di ciò che si è fatto o di cui ci si è preoccupati da svegli. Senza ciò come spiegare quei sogni assurdi che fanno sia i più eruditi sia i più semplici? I cattivi Spiriti si servono anche dei sogni per tormentare le anime dei deboli e dei pusillanimi.
Del resto, voi vedrete tra poco svilupparsi un'altra specie di sogni, che è antica quanto quella che conoscete, ma voi lo ignorate. Il sogno di Giovanna D'Arco, il sogno di Giacobbe, il sogno dei profeti ebrei e di alcuni divinatori indiani: questi sogni sono il ricordo dell'anima completamente slegata dal corpo, il ricordo di quella seconda vita di cui vi parlavo poco fa.
Fate attenzione a ben distinguere queste due specie di sogni, tra quelli di cui vi ricorderete. Senza di ciò cadreste in contraddizioni ed errori che si rivelerebbero funesti per la vostra fede.»
I sogni sono il risultato dell'emancipazione dell'anima, resa più indipendente dalla sospensione della vita attiva e di relazione. Da qui una sorta di chiaroveggenza indefinita, che si estende ai luoghi più lontani o che non si sono mai visti e, qualche volta, anche ad altri mondi. Da qui, ancora, il ricordo che ripercorre nella memoria fatti compiuti nell'esistenza presente o nelle esistenze anteriori. Da qui, immagini singolari di ciò che accade o è accaduto in mondi sconosciuti, mescolate alle cose del mondo attuale, formano quegli insiemi bizzarri e confusi che sembrano essere senza senso e senza nesso.
L'incoerenza dei sogni si spiega inoltre con le lacune che presenta l'incompleto ricordo di ciò che ci è apparso in sogno. Così si presenterebbe un racconto di cui si fossero troncate a caso delle frasi o delle parti di frasi: i frammenti che ne rimarrebbero, una volta riuniti, sarebbero privi di ogni ragionevole significato.
403. Non sempre ci si ricorda dei sogni. Perché?
«In quello che voi chiamate sonno non c’è che il riposo del corpo, mentre lo Spirito è sempre in attività. E d è così ch'egli recupera un po' della sua libertà e comunica con quanti gli sono cari, sia in questo mondo sia negli altri. Ma, poiché il corpo è una materia pesante e grossolana, difficilmente conserva le impressioni che lo Spirito ha ricevute, dal momento che lo Spirito non le ha percepite attraverso gli organi del corpo.»
404. Che cosa pensare del significato che si attribuisce ai sogni?
«I sogni non sono affatto veridici, almeno non nel modo in cui li intendono gli indovini. Infatti, è assurdo credere che sognare una tal cosa preannunci la tal cosa. Essi sono veri nel senso che presentano delle immagini che sono reali per gli Spiriti, ma che non hanno alcun rapporto con quanto avviene nella vita corporea. Spesso i sogni, come abbiamo detto, rispecchiano un ricordo. Qualche volta, infine, possono essere un presagio del futuro, se Dio lo permette, oppure la visione di ciò che sta accadendo in quel momento in un altro luogo, e dove l'anima si trasporta. Non avete voi forse numerosi esempi di persone che appaiono in sogno e vengono per avvertire i loro parenti o amici di ciò che sta loro per accadere? Che cosa sono queste apparizioni se non l'anima o lo Spirito di queste persone che vengono per comunicare con il vostro Spirito? Quando voi raggiungete la certezza che quanto avete visto e realmente accaduto, non avete forse la prova che l'immaginazione non c'entra per nulla, soprattutto se questa cosa non era minimamente nei vostri pensieri durante lo stato di veglia?»
405. Spesso in sogno si vedono cose che sembrano essere dei presagi, che poi non avvengono. Da che cosa deriva ciò?
«Se non perii corpo, quelle cose possono avvenire per lo Spirito, vale a dire che lo Spirito vede la cosa che desidera, perché va a cercarsela. Non bisogna dimenticare che, durante il sonno, l'anima e sempre più o meno sotto l'influenza della materia e che, di conseguenza, non si affranca mai completamente dalle idee terrene. Ne deriva che i pensieri, che si hanno durante lo stato di veglia, possono dare a ciò che si vede in sogno l'apparenza di quanto si desidera o di quanto si teme. E questo è veramente ciò che può dirsi un effetto dell'immaginazione. Quando si è fortemente assillati da un'idea, si fa riferimento a questa per tutto ciò che si vede.»
406. Quando noi vediamo in sogno delle persone viventi, che conosciamo perfettamente, compiere atti ai quali esse non pensano assolutamente, non è un effetto di pura immaginazione?
«Atti ai quali esse non pensano assolutamente? Ma che cosa ne sapete voi? Il loro Spirito può venire a visitare il vostro, così come il vostro può visitare il loro, e non sempre voi sapete che cosa egli pensi. E poi, spesso, voi stessi attribuite a persone che conoscete, e secondo i vostri desideri, cose che sono avvenute o avvengono in altre esistenze.»
407. È necessario il sonno completo per l'emancipazione dello Spirito?
«No. Lo Spirito recupera la sua libertà appena i sensi incominciano a indebolirsi. Per emanciparsi, egli approfitta di ogni istante di tregua che il corpo gli concede. Non appena compare un infiacchimento delle forze vitali, lo Spirito inizia a liberarsi. E quanto più il corpo è debole, tanto più lo Spirito e libero.
È così che il dormiveglia, o anche un semplice intorpidimento dei sensi, presenta le stesse immagini del sogno.»
408. Talvolta ci sembra di sentire in noi stessi delle parole distintamente pronunciate e che non hanno alcun rapporto con quanto ci impensierisce. Da che cosa deriva ciò?
«Sì, e anche vi sembra di sentire intere frasi, soprattutto quando i sensi incominciano a indebolirsi. Si tratta, talvolta, della flebile eco di uno Spirito che vuole comunicare con voi.»
409. Spesso in uno stato che non è ancora quello del dormiveglia, quando pero già abbiamo gli occhi chiusi, noi vediamo distintamente delle immagini, delle figure di cui cogliamo i particolari più minuziosi. È questo l'effetto di una visione o dell'immaginazione?
«Essendo il corpo intorpidito, lo Spirito tenta di spezzare le sue catene: si trasporta e vede. Se il sonno era profondo, si tratterebbe proprio di un sogno.»
410. Accade a volte che durante il sonno o i l dormiveglia si abbiano delle ottime idee, che poi, per quanti sforzi si facciano per ricordarle, esse si cancellino dalla memoria. Da dove vengono queste idee?
«Esse sono il risultato della libertà dello Spirito, che si emancipa e che in quel momento fruisce di maggiori facoltà. Spesso sono anche consigli che altri Spiriti danno.»
410a. Ma a che cosa servono quelle idee, dal momento che se ne perde il ricordo e di cui, perciò, non si può approfittare?
«Queste idee appartengono, a volte, più al mondo degli Spiriti che al mondo corporeo. Ma il più delle volte, se il corpo dimentica, lo Spirito ricorda, e l'idea ritorna al momento opportuno come un'ispirazione del momento.»
411. Lo Spirito incarnato, nei momenti in cui è slegato dalla materia e agisce come Spirito, è a conoscenza del periodo della sua morte?
«Sovente la presagisce, a volte ne ha una lucidissima coscienza, ed è proprio questo che nello stato di veglia gliene da l'intuizione. Da ciò deriva il fatto che certe persone prevedano a volte la loro morte con estrema esattezza.»
412. L’attività dello Spirito, durante il riposo o i l sonno del corpo, può arrecare affaticamento a quest'ultimo?
«Sì, perché lo Spirito sta attaccato al corpo, come il pallone frenato sta attaccato al palo. Ora, allo stesso modo in cui i sobbalzi del pallone scuotono il palo, così l'attività dello Spirito si ripercuote sul corpo e può arrecargli affaticamento.»

A. Kardek


 

TERRA,IL PIANETA-SCUOLA (17/10/23)
Spesso ci capita di provare frustrazione nei confronti di qualche fratello che ancora ha difficoltà a comprendere determinate dinamiche che hanno caratterizzato, e che stanno caratterizzando, la società in cui noi tutti viviamo. Per quanto ci si possa sforzare in tutti i modi di annunciare la verità, o quantomeno un punto di vista divergente rispetto alla “narrazione ufficiale”, avviene che ci ritroviamo a parlare con un muro di gomma nei confronti del quale qualsiasi argomentazione, prove, dati di fatto, ragionamenti e via dicendo vengono inesorabilmente respinti, spesso con l’accompagno di un bel giudizio o accuse di vario genere.

Già, a volte è davvero frustrante, non tanto perché si è persa l’opportunità di far prevalere la propria opinione nei confronti dell’altro, non è questo il discorso e non sarebbe nemmeno giusto, bensì il fatto di non essere riusciti a far comprendere che, perseverando con un determinato atteggiamento o comportamento, l’altro rischia seriamente di finire male.
Sì, lo sappiamo, forse abbiamo utilizzato terminologie un po’ pesantucce, tuttavia crediamo sia necessario dare il giusto nome alle cose senza stare a prenderci in giro, e dinanzi a questi rifiuti di ascolto è altresì importante cercare di comprenderne l’origine.

Perché dunque, siamo diventati e stiamo diventando sempre più stolti di fronte a quanto sta avvenendo? Perché, con così disarmante facilità, andiamo dietro a qualsiasi cosa ci viene proposta senza avere nemmeno un briciolo di dubbio o senso critico? E infine, perché sta venendo sempre meno quel sano senso del discernimento che è in grado di farci aprire gli occhi dinanzi al precipizio nel quale questa umanità sta correndo spedita?
Con questo articolo cercheremo di dare risposte a queste domande le quali, come vedremo in seguito, provengono da diversi fattori tra cui ne spicca uno che riteniamo esserne il principale.
Non siamo uguali

O meglio, dal punto di vista spirituale sì che lo siamo. Tutti noi infatti siamo e saremo per sempre quella che potremmo definire essere una immensa famiglia spirituale, dove le diversità che ci caratterizzano appartengono soltanto alla manifestazione terrena che assumiamo all’atto dell’incarnazione, ciascuno in base alla propria economia evolutiva. Per tanto, sia che siamo di pelle bianca, nera oppure gialla o rossa, questa distinzione rappresenta unicamente la diversità dell’abitacolo vivificato dalla vera essenza spirituale che ci contraddistingue come dei veri e propri esseri divini.

Quindi, al di là delle apparenze, io che scrivo e tu che stai leggendo in verità siamo spirito, energia divina intelligente temporaneamente incarnata, ed il fatto che ognuno di noi stia affrontando diverse situazioni nel vissuto, più o meno difficili, altro non è che la risultante di tutte le esperienze passate che ci ha portato inesorabilmente ad affrontare quello che stiamo vivendo al fine di apprendere ed evolvere. In altre parole, noi tutti siamo fratelli, figli di un unico Dio Padre-Madre corrispondente al nome di Adonai discesi sul piano materiale per apprendere, attraverso le esperienze terrene, il vero significato del termine amore in relazione a tutte quelle leggi cosmico-spirituali che governano la creazione.

Questa premessa è necessaria al fine di comprendere il primo punto che va a giustificare le diverse capacità di comprensione presenti in ciascuno di noi, in quanto il pianeta che ci ospita è caratterizzato dalla presenza di una moltitudine varietà di livelli e differenze evolutive che distinguono un individuo dall’altro.
Proprio questa differenza genera, in primis, le diverse capacità di comprensione, poiché, tra la capacità di comprendere determinate cose e l’evoluzione c’è una netta corrispondenza. In sostanza, più uno spirito è evoluto maggiori saranno le sue capacità di comprendere in coscienza le diverse caratteristiche e i significati che si potrebbero condensare con il termine di vita. Il rifiuto del male, la costante ricerca della verità e la giustizia, il profondo senso critico, l’empatia, l’altruismo e l’etica nei confronti di questo mondo sono segni inequivocabili che nonostante il lungo cammino che ancora deve percorrere, questo spirito ha già acquisito e fatto proprie importanti lezioni manifestandole apertamente.

Viceversa, coloro che ancora sono stabili in un livello evolutivo più basso rimangono di fatto ancora preda del materialismo, del sensazionalismo e dei propri istinti e, teniamo a precisare, che sarebbe opportuno fin da subito mantenere a bada il proprio giudizio nei confronti di costoro, semmai si creda di essere già “arrivati”.

Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
e la rettitudine con tutte le vie del bene,
perché la sapienza entrerà nel tuo cuore
e la scienza delizierà il tuo animo.
Proverbi 3: 9-10

Partendo dal presupposto che ognuno di noi ha un cammino da percorrere, e che su questo pianeta sono presenti diverse tipologie di evoluzione, chi è “alle prime armi” si trova in una condizione in cui deve affrontare le sue esperienze tarate sul suo piano di coscienza. Per tanto, costui avrà una capacità cognitiva limitata non nel senso erroneo che si potrebbe attribuirgli, bensì perché prima di arrivare a comprendere determinate questioni, deve percorrere il lento processo esperienziale al fine di porre le fondamenta necessarie sul quale edificare l’edificio della propria coscienza.

Volendo fare un esempio, a un bambino si inizia a insegnarli la matematica partendo dalla conoscenza dei numeri per poi passare alle operazioni semplici. Immaginate quindi una maestra che cerca di insegnare le equazioni a bambini di prima elementare, sarebbe impossibile! Ecco quindi che lo stesso processo avviene come conseguenza delle ripetute lezioni che vita dopo vita lo spirito incarnato apprende. Quindi, in riferimento alla parte introduttiva di questo articolo, quando si cerca di far comprendere una questione, un fatto, una notizia etc…, per quanto di importanza vitale possa essere e ci si accorge che si ha di fronte un mulo che ha piantato gli zoccoli si dovrebbe, semplicemente, passare oltre senza ulteriori storie, cercando soprattutto di non sottostare al gioco verbale che molto probabilmente sorgerà a causa della vostra predicazione.

“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi” (Mt 7:6) Si raccomandò il Cristo, e lo disse non per insultare coloro che rifiutano chi vuole far luce nella loro coscienza, questa che ha usato è chiaramente una similitudine, in quanto il messaggio che ha voluto lasciare è che non è opportuno cercare di insegnare verso coloro che ancora non hanno la capacità di capire. Ancora non hanno…non che non ce l’avranno mai, semplicemente non è il loro momento ma in seguito arriverà.
Sempre il Cristo disse: “Beati i poveri in Spirito poiché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5:3) e questo per indicare che coloro che ancora non hanno la capacità di comprendere e intervenire attivamente sulla propria vita potranno proseguire il loro percorso evolutivo in pace in una delle innumerevoli altre “stanze” della casa del Padre, ossia in un altro pianeta.

L’altro aspetto che riguarda la dilagante stoltezza ha un’altra origine, ben diversa da quella appena descritta ed è legata saldamente nell’assecondare volontariamente ogni influenza del proprio ego e ogni concupiscenza materiale di questo mondo.
 La potremmo definire né più né meno come un effetto, e diversamente dalla povertà di spirito e quindi dall’incapacità di saper discernere, questa condizione genera un vero e proprio abisso di conoscenza dal quale non potrà che costruirsi e fortificarsi un modus vivendi deleterio e inqualificabile.

Fonte: https://lospiritualista.com/


 

'LA VITA ETERNA' SPIEGATA DA W. STEAD (30/03/23)
(VITTIMA DEL "TITANIC")


Prima di scrivere il mio libro del 2012, Transcending the Titanic , ho letto tutto ciò che potevo trovare di o su William T. Stead, il famoso giornalista britannico vittima del Titanic. Di recente ho scoperto di aver perso un riferimento importante, Life Eternal , un libro del 1933 appena ripubblicato da White Crow Books. È la registrazione della comunicazione dell'Aldilà che si dice provenga da Stead attraverso la medianità di Hester Dowden, alias Hester Travers Smith, e organizzata in un libro da Estelle Stead, la figlia di William.

Stead era diretto a New York per tenere un discorso alla Carnegie Hall sulla pace nel mondo quando ha incontrato la sua fine sul famigerato transatlantico. La sua carriera di giornalista e autore iniziò nel 1860 quando divenne giornalista per un giornale chiamato Northern Echo , diventando editore nel 1871. Nel 1880 accettò un posto come assistente redattore della Pall Mall Gazette , poi ne divenne il direttore nel 1883. Nel 1890 fondò la Review of Reviews. Gli è stato attribuito il merito di aver introdotto la tecnica dell'intervista nel giornalismo britannico mentre inventava il "Nuovo giornalismo", portando argomenti importanti in una prosa brillante e colorata all'uomo della strada. Stead era anche ben noto nei circoli psichici come fondatore di Borderland, una rivista trimestrale dedicata alle questioni psichiche, e come mezzo di scrittura automatica.
In una storia scritta da BO Flower, l'editore di Arena , una popolare pubblicazione americana, Stead è definito un giornalista cosmopolita "con una rara fusione di forza intellettuale con convinzione morale, idealismo con utilitarismo, immaginazione virile e buon senso praticità che si è sforzata di rendere la visione una realtà utile.
Quelle qualità e caratteristiche apparentemente rimasero con lui nell'Aldilà.

Dowden,  una medium irlandese, era la figlia del professor Edward Dowden, un illustre studioso shakespeariano, e la moglie di un eminente medico di Dublino. Era principalmente una medium della scrittura automatica e della tavola Ouija, sedeva regolarmente con un piccolo gruppo di amici, tra cui Sir William Barrett, un rinomato fisico e ricercatore psichico. Geraldine Cummins, forse l'automatismo più famoso della storia, fu introdotto alla medianità da Dowden.
“[Dowden] non è un investigatore credulone o frettoloso; al contrario, la tendenza della sua mente è sanamente scettica, e quindi le opinioni a cui è arrivata non possono essere liquidate come il prodotto di una curiosità morbosa o della mera volontà di credere",
 ha scritto Barrett nell'Introduzione al suo libro del 1919, Voci dal Vuoto .
Era il 15 aprile 1912, quando Dowden ricevette un messaggio molto rapido che affermava:

Nave che affonda; tutte le vite perse. William East in mare. Donne e bambini che piangono e si lamentano – dolore, dolore, dolore”.
 Non aveva idea di cosa significasse il messaggio e durante quella seduta non ne uscì altro. Più tardi quel giorno è stato riferito che il Titanic era affondato. In quanto spirito che affermava di essere Stead comunicato nelle sedute successive, Dowden concluse che a causa della rapidità del messaggio aveva sbagliato il cognome in quel primissimo messaggio.

Non è chiaro dal libro del 1933 quando Dowden ricevette la comunicazione successiva, ma le indicazioni sono che molti anni dopo l'affondamento del Titanic, apparentemente durante gli anni '20 o poco prima che il libro fosse pubblicato.
"Non sono mai stato così pienamente consapevole della presenza di un comunicatore come nel caso WT Stead",
ha scritto Dowden nella prefazione al libro.
“Sento che è completamente al di fuori della mia personalità, usandomi come uno strumento con infinita abilità. Mi ritrovo a conversare con lui esattamente come farei se la sua presenza fisica fosse accanto a me,
a discutere problemi difficili e spesso a litigare con lui”.
Ha inoltre notato che Stead comunicava a circa 3.000 parole all'ora, il che proibiva qualsiasi processo di pensiero da parte sua.

Stead ha comunicato che i suoi primi tentativi di comunicazione non hanno avuto molto successo, perché sebbene sapesse praticamente cosa fare, non sapeva come farlo. Inizialmente, poteva dare solo brevi messaggi.
 
"Quando comunichiamo con te, in un certo senso dobbiamo formare un corpo, un corpo che comprimerà di nuovo l'anima alle dimensioni che aveva prima che si liberasse del corpo". L'intera faccenda è una tensione.
Quando ti parliamo, siamo in una condizione innaturale”.

Ha
aggiunto che gli sforzi iniziali sono stati così difficili che ha rinunciato per alcuni anni (nel tempo terrestre) prima di riprovare.

Ecco alcuni dei commenti fatti da Stead tramite Dowden:

Lingua :
“Userò la lingua degli abitanti della Terra, anche se qui nella mia sfera la lingua non è più una necessità.
Perciò bisogna fare delle concessioni, se ciò che descrivo a volte sembra grossolanamente materiale...
Se parlo di cibo o bevande, case, povertà, ricchezza, non devi prendere che ciò di cui parlo sia proprio
l'equivalente della tua povertà e ricchezza , il vostro cibo e le vostre bevande, le vostre case, ecc.”


Dio :
“Nella sfera in cui mi trovo ora, possiamo ancora solo ipotizzare chi e cosa sia 'Lui'.
Consideriamo Dio come la Vita, la fonte della vita e dell'essere, e sappiamo che è responsabile dell'universo e di tutto ciò che contiene, ma se abbia una forma simile a quella umana, dove è una sola personalità o un vasto gruppo di personalità che agiscono insieme in accordo e armonia, non lo sappiamo e possiamo solo arrivare fino alla soglia della sua casa”.


Cristo :
“Cristo è uscito da Dio come manifestazione di Dio. Era un Figlio di Dio nei fatti e nella verità. Dopo la Sua manifestazione Egli entrò in Dio e rimase come personalità solo nei Suoi insegnamenti. Cristo come persona non esiste in nessuna delle sette sfere, ma la Sua immagine può manifestarsi lì come simbolo della personalità che è passata nella Vita più Grande”.

Gesù :
“Gesù era il veicolo attraverso il quale Cristo operava. Gesù era un uomo, non era più divino degli altri uomini, ma possedeva il potere di dare manifestazione del Divino che non è dato all'uomo ordinario. Gesù è passato nelle sfere creative dopo aver lasciato il mondo, e ora è passato nella Vita più grande”.

Diavolo :
"Non conosciamo nessun diavolo nell'universo, ma sappiamo che certe forze lavorano per la regressione".

Morte :
“Dopo la morte, l'anima fuoriesce dal corpo, infliggendosi uno sforzo terribile. Il cordone che unisce l'anima al corpo, che assomiglia al cordone tra la madre e il figlio, non sempre viene reciso al momento della morte; di regola lo è, ma ci sono delle eccezioni, e il termine della separazione dipende in una certa misura dalla conoscenza che l'anima possiede delle sue condizioni. Con la morte improvvisa, essendo lo shock grande, il termine di licenziamento può essere ritardato per un lungo periodo, ma questa è l'eccezione non la regola; nella maggior parte dei casi di morte improvvisa il cordone viene reciso immediatamente”.

Subconscio :
“L'anima, essendo l'intera personalità, ha una conoscenza dello scopo per cui è stata creata; ha anche una conoscenza dello sviluppo che è davanti a sé, ma questa conoscenza è subconscia. E per subconscio intendo che non porta questa conoscenza nella parte della sua coscienza che è attiva. Mentre un uomo è sulla Terra, ha bisogno solo di una frazione della sua personalità.

Anime bloccate :
Quando muore, rimane in una condizione di sogno o meglio di incubo finché non gli ritorna la voglia di crescere, la voglia di avere un'altra possibilità e di dimenticare il passato.”

Sfere:
“Parliamo di sette sfere, sette stati diversi, e in ognuna di queste ci sono sette piani.
Le sfere sono di diversa qualità e la durata del soggiorno dell'anima in ognuna è di diversa lunghezza. Lo stato che chiamo sfera è una condizione mentale. In ciascuna delle sfere conserviamo la 'forma'. I nostri corpi diventano più eterei man mano che saliamo, o se la nostra scelta ci spinge a scendere, abbiamo corpi più materiali.

Educazione :
Dopo che la quarta sfera è stata superata, la tua educazione è completa. Sei arrivato a una fase in cui
 non impari più, crei. Le ultime tre sfere attraverso le quali passi sono sfere di attività creativa.

Anima di Gruppo :
“Qui, nella quinta sfera, inizi a passare nel Gruppo, a creare da te stesso, con il potere rafforzante del Gruppo che è dietro di te. Non ci sono incongruenze qui.
È del tutto naturale che entri nel tuo gruppo, o luogo, e svolgi il tuo lavoro con il suo supporto.


Evoluzione Spirituale :
“Quando raggiunge la settima sfera, l'anima ha la piena realizzazione di se stessa.
Comprende il suo scopo e quindi è libera di scegliere il suo destino. Non è più ostacolata dalle leggi che la costringono a fare il passo successivo. Può scegliere la propria strada. Ma prima, il libero arbitrio è limitato.


Reincarnazione :
“La prima domanda che fai è: la maggior parte delle anime che arrivano dalla Sfera Terrestre vi ritornano?
No, la proporzione di gran lunga maggiore continua il proprio sviluppo dalla nostra parte
e non rientra più nella restrizione del corpo fisico”.


Pur sottolineando che è per la maggior parte al di là della comprensione umana, Stead ha elaborato gran parte di quanto sopra e ha discusso altri argomenti, tra cui il tempo, le relazioni nell'Aldilà, le attività, le apparizioni, la musica, gli animali e la religione, nella prima sezione del libro. Nella seconda sezione, discute vari tipi di medianità e spiega molte delle difficoltà incontrate nella comunicazione degli spiriti, inclusa la possibile distorsione dei messaggi da parte del subconscio del medium e le "invasioni" di spiriti di basso livello bloccati nel "Piano delle ombre".

Fonte: Mike Tymn


 

L'UNIVERSO OLOGRAFICO SPIEGA LA COSCIENZA?
(06-12-22)

Pubblichiamo le conclusioni di un lungo ed interessante articolo apparso su Discover Magazine in cui si tenta di spiegare con la teoria del'universo olografico sia le NDE che il funzionamento della coscienza.
L'ipotesi è molto affascinante e merita una lettura completa dell'articolo di cui vi forniamo il link alla traduzione automatica di Google.
https://www-discovermagazine-com

Conclusioni.
Se i neuroscienziati moderni iniziano a cercare prove che il cervello sia un trasduttore, potrebbero trovarlo direttamente attraverso una nuova comprensione dei percorsi neurali, delle strutture, dell'attività elettrochimica o delle onde cerebrali. Oppure potrebbero trovare tali prove indirettamente simulando aspetti della funzione cerebrale che sembrano essere in grado di trasdurre segnali. Potrebbero anche essere in grado di creare dispositivi che inviano segnali a un universo parallelo o, cosa più interessante, che ricevono segnali da quell'universo. Studi comparativi sui cervelli degli animali, che potrebbero plausibilmente avere connessioni limitate con il sistema operativo, potrebbero aiutare a portare avanti la ricerca.

Una trasduzione efficiente e chiara potrebbe anche rivelarsi la chiave per comprendere l'emergere del linguaggio e della coscienza umani; ecco una possibile spiegazione per quella che potrebbe essere stata la comparsa relativamente improvvisa di tali capacità negli esseri umani (vedi il libro di Julian Jaynes del 1976, The Origin of Consciousness in the Breakdown of the Bicameral Mind). La trasduzione neurale potrebbe anche rivelarsi il meccanismo alla base del concetto di "inconscio collettivo" di Carl Jung. Anche la teoria della grammatica universale di Noam Chomsky potrebbe ricevere un impulso dalla teoria della trasduzione; non sarebbe sorprendente che la maggior parte o tutte le lingue umane condividano determinate regole grammaticali se le lingue sono tutte vincolate da segnali provenienti da una fonte comune. E poi c'è quello stato di "flusso" che Mihaly Csikszentmihalyi ha insegnato a tutti. Quando sono in una modalità ipercreativa – ora, per esempio, mentre scrivo – non ho quasi nessuna consapevolezza di questo mondo o del passare del tempo. Il sistema operativo è la fonte della nostra creatività?

Potrebbero volerci decenni per vedere progressi significativi nella ricerca sulla trasduzione, ma con vaste risorse già dedicate alle scienze del cervello, potremmo plausibilmente muoverci molto più velocemente. E se sei preoccupato che la teoria della trasduzione sia solo un'altra di quelle teorie intrinsecamente non verificabili - come la teoria delle stringhe o le teorie sugli universi paralleli - ripensaci. Con la teoria della trasduzione neurale, abbiamo un enorme vantaggio: il dispositivo di trasduzione è disponibile per uno studio approfondito immediato .
Implicazioni e note finali

La teoria della trasduzione risolverà finalmente il vecchio problema della coscienza? Ne dubito, perché non penso che ci sia un problema di coscienza. La coscienza è solo l'esperienza che abbiamo quando osserviamo noi stessi o il mondo. Sembra grandioso semplicemente perché facciamo parte del sistema che stiamo osservando. E' un classico esempio di quanto possa essere difficile studiare un sistema di cui si è parte integrante; pensate a questo problema come a una sorta di teorema di Gödel delle scienze comportamentali. (Per tutto il mio discorso su questo problema, vedi il mio saggio del 2017, " Decapitating Consciousness ".)

Se la teoria della trasduzione si dimostrerà corretta, la nostra comprensione dell'universo e del nostro posto in esso cambierà profondamente. Potremmo non solo essere in grado di dare un senso a dozzine di strani aspetti dell'esperienza umana, ma potremmo anche iniziare a svelare alcuni dei più grandi misteri dell'universo: da dove viene il nostro universo, cos'altro e chi altro c'è là fuori, anche se c'è, in un certo senso, un Dio.

Se sei scettico quanto me sulle teorie inconsistenti, a questo punto potresti pensare: Epstein ha perso la testa (e, in tal caso, dov'è andato)? Ti assicuro che sono testardo come sempre. Non crederò ai fantasmi finché lo stesso Casper non si materializzerà di fronte a un pubblico e mi spingerà giù dal palco. Ma sono anche profondamente consapevole di quanto poco sappiamo, sia di noi stessi che del nostro universo. Se una semplice idea - il cervello come trasduttore - potrebbe stimolare nuovi tipi di ricerca e potrebbe anche portare ordine a quelle che sembrano decine di credenze umane non correlate, bizzarre e altamente persistenti, sono assolutamente d'accordo.

Robert Epstein è psicologo ricercatore senior presso l'American Institute for Behavioral Research and Technology in California. Ha conseguito un dottorato presso l'Università di Harvard ed è l'ex redattore capo della rivista Psychology Today .
È autore di 15 libri e più di 300 articoli su vari argomenti nelle scienze comportamentali.

 

AFFRONTARE L'ANGOSCIA ESISTENZIALE AL FUNERALE
DELLA REGINA
ELISABETTA   (05-10-22)
Di Mike Tymn

Secondo un recente sondaggio (World Values ??Survey 2017-2022), solo il 41,7% della popolazione del Regno Unito crede nella vita dopo la morte. Così, mentre guardavo in televisione il servizio funebre della regina Elisabetta II il 19 settembre, mi chiedevo cosa stesse pensando l'altro 58,3 per cento dei presenti quando vari ecclesiastici e funzionari della Chiesa d'Inghilterra dicevano o suggerivano continuamente che la regina è ora "in paradiso ,” o parole in tal senso. Allo stesso tempo, potevo visualizzare un certo numero di militanti nichilisti in tutto il mondo che deridevano, sogghignavano e sbuffavano con ipocrita disprezzo.  Sì, c'erano molti dignitari stranieri al funerale e le percentuali sono un po' più alte per alcuni di loro, ad esempio il 56,9% per il Canada, il 53,8% per l'Australia e il 68,2% per gli Stati Uniti, ma nel complesso, supponendo che il sondaggio sia valido , sembra corretto accettare che almeno la metà dei presenti si considerasse nichilista. Ascoltando le autorità della Chiesa, ho cercato di surrogarmi alla mente del nichilista e di analizzare la mia reazione alle parole pronunciate e all'intera atmosfera spirituale che mi circondava. Piuttosto che vedermi come un nichilista assoluto, chiuso al 100% in quel sistema di credenze, ho scelto di essere un nichilista al 90%, il che significa che il 10 percento del mio punto di vista era ancora attaccato alla "fiaba" religiosa con cui mia madre e altri mi hanno fatto il lavaggio del cervello durante quegli anni formativi. Mi consideravo troppo intelligente e con una mentalità scientifica per aggrapparmi a quelle fiabe, ma quel 10 percento mi ha aiutato a evitare la completa angoscia esistenziale quando i soliti meccanismi di fuga mi hanno fallito.

Emotivamente commosso dallo sfarzo, dalla solennità e dalla grandiosità del servizio spettacolare, mi sono ritrovato ad allontanarmi da quella visione del mondo nichilista del 90 percento per avvicinarmi al 50 percento, mentre mi chiedevo se è possibile che io abbia tratto una conclusione troppo affrettata respingendo tutto come una sciocchezza non scientifica. Le emozioni stavano combattendo con il mio intelletto. Ho tirato un sospiro di sollievo al pensiero che un certo numero di laici che la pensano allo stesso modo – un nome più accettabile dei nichilisti – seduti intorno a me non potevano leggermi nella mente e conoscere i miei pensieri assurdi. Fu in quel momento che la generazione dei reali più giovane entrò nel mio punto di vista e, considerando che gli altri sondaggi rivelano che le persone della loro generazione sono ancora più nichiliste di quelle più anziane, mi chiedevo se credessero davvero alla propaganda della Chiesa o se stessero semplicemente  “ giocando”, per così dire,
Mentre le autorità della Chiesa parlavano, menzionando l'apparentemente monotono paradiso ortodosso, il lontano Giorno del Giudizio, il cosiddetto "sonno" fino a quel giorno, la dottrina dell'espiazione e altre idee tristi adottate dalla Chiesa d'Inghilterra, il mio misuratore di credenze ha funzionato risalendo al 90 percento di incredulità, forse anche toccando il 100 percento,
e ho lottato per resistere all'angoscia esistenziale che stava iniziando a prendermi.
"No, la regina è estinta, e anche i miei cari defunti lo sono", pensai.
“Le loro personalità sono completamente cancellate proprio come lo sarà la mia un giorno.
Ma non lo saprò, quindi perché preoccuparmene?


Il mio intelletto non avrebbe permesso alla magnificenza straziante di tutto ciò che mi circondava di trionfare sulla ragione.
Ero fermo nella mia visione nichilista del mondo quando il servizio finì. Non avrei ceduto alla propaganda religiosa, ma ho pensato che fosse meglio mantenere quel fattore di fede del 10 per cento per proteggermi da futuri attacchi di angoscia esistenziale. Esternamente, tuttavia, farei finta di esserlo al 100 percento per non vergognarmi, anche se il 100 percento è un approccio molto poco scientifico e dovrebbe farmi vergognare ugualmente.
I resoconti dei media dopo il funerale si sono prestati alla visione nichilista, senza mai distinguere tra le spoglie mortali della regina e la sua persona. Un commentatore ha detto qualcosa sul fatto che "il corpo della regina Elisabetta sarà deposto con suo marito Filippo nella cappella di Windsor dove staranno insieme per l'eternità".
 
Che immagine lugubre e deprimente che offre.

Tornando a non immaginare, ho ripensato al commento fatto dal professor Augustus De Morgan, il famoso matematico e logico britannico, nella sua lettera alla madre, quando diceva, in effetti, che se fosse tornato a una religione organizzata, sceglierebbe la “Chiesa di Roma” al posto della Chiesa d'Inghilterra. (
Vedi blog del 13 settembre 2022 ).
Non ha fornito una ragione specifica oltre a dire che la Chiesa di Roma ha fornito molte più conoscenze rispetto alla Chiesa d'Inghilterra, ma sospetto che l'idea del Purgatorio fosse una delle ragioni principali di quel commento.
La Riforma protestante ha tentato di eliminare il Purgatorio, una sorta di via di mezzo tra il paradiso e l'inferno, in cui le anime si sarebbero purificate dai loro peccati prima di poter entrare in paradiso. Le presunte anime protestanti dell'aldilà erano tutte buone o tutte cattive. Non c'erano sfumature di grigio tra il bene supremo e il male supremo.
Riteneva che una persona fosse "salvata" purché avesse fatto la scelta giusta nel selezionare e adorare il suo salvatore durante la sua vita. La fortuna era spesso un fattore molto importante nel trovare quel salvatore. Lo sfortunato fu condannato all'eternità nel fuoco eterno.
C'è da meravigliarsi che le persone razionali abbiano abbandonato le religioni organizzate?
E mentre i cattolici offrivano una via di mezzo, era terribile, tranne per il fatto che non dura per l'eternità.
Le indicazioni sono che la Chiesa cattolica ora evita qualsiasi discussione sul purgatorio poiché anche la persona che lascia la vita terrena con un'anima di una sfumatura di grigio molto chiara ha motivo di temere la morte e ciò che l'aspetta.
Né i protestanti né i cattolici sembrano aver preso in considerazione le rivelazioni iniziate con Emanual Swedenborg durante la metà del diciottesimo secolo, suggerendo che ci sono molti regni o livelli di coscienza nell'ambiente dell'aldilà, o come è tradotto nel Nuovo Testamento, "molte dimore nella casa del Padre mio".

Sebbene le parole del disincarnato Albert Pauchard (1878-1934) non siano soggette a conferma scientifica, sono coerenti con molti altri messaggi provenienti dall'Altro Lato relativi alla vita da quel lato del velo.
"Il purgatorio non è una fantasia, è una realtà", ha comunicato Pauchard a sua sorella Antonietta tramite un medium poco dopo la sua morte, all'età di 56 anni. Ha continuato spiegando che non era un luogo di punizione per le colpe commesse, ma piuttosto un luogo che si è creato per se stessi in base alla mentalità e alle azioni terrene della persona.
(Riferimento: The Other World , disponibile su White Crow Books)

"Qui si incontrano tutti i tipi di persone", ha continuato Pauchard. “Si vede ognuno come realmente è, e ogni individuo trascorre un periodo più o meno lungo nel proprio Purgatorio particolare. Sarai il primo a capire con quanta intensità si desidera avvertire coloro che sono sulla terra quando vedono tutto questo. Perché un po' di buona volontà, il minimo sforzo, anche senza successo, fa una differenza così enorme nei risultati qui”. Ha aggiunto che vive in un mondo quadridimensionale che è costituito da più realtà  che sul piano materiale. "L'intensità della gioia e della sofferenza morale si moltiplica più di cento volte, e le impressioni che sulla terra sono più o meno vaghe prendono qui una forma oggettiva e simbolica..."

Pauchard ha comunicato che molte persone lì non capiscono la loro condizione. Un caso tipico, spiegò, era quello di un uomo che si vantava di essere un intellettuale. "Un materialista ovviamente", ha continuato. «Conosci le loro teorie. In conseguenza della loro convinzione che dopo la morte non ci sia coscienza, molte di queste persone vanno a dormire per un periodo più o meno lungo”. Pauchard lo definì un tipo "onorevole" e un teorico. “Continua a teorizzare qui. Non è nemmeno consapevole che i desideri e le condizioni fisiche sono svaniti. Non avevano mai significato molto per lui. Vede intorno a sé il suo studio e la sua camera da letto e continua semplicemente alla vecchia maniera perché non ha capito. Quanto al suo Purgatorio, non l'ha ancora attraversato.
C'è ancora spazio per questo nel suo essere. La sua attività intellettuale incessante e piuttosto superficiale deve prima esaurirsi un po'. Solo le persone che hanno un cuore e un'immaginazione attraversano il loro Purgatorio in una fase iniziale, mentre coloro che negano la vita dopo la morte e sono dotati di una grande immaginazione vanno a dormire. Questo fa parte del loro Purgatorio, perché sono consapevoli dell'unica cosa che hanno sempre sognato: la loro incoscienza».


Pauchard aggiunse che né lui né nessun'altra anima lì potevano far capire all'uomo la sua condizione. La sua attuale attività deve “svanire” da sola. “Alla fine se ne stancherà e così inizierà il suo Purgatorio. In un caso come questo, il Purgatorio non assume una forma oggettiva, simbolica, perché l'individuo non ha immaginazione.
Un altro caso difficile, racconta Pauchard alla sorella, è quello di un pastore che, non avendo trovato le condizioni che si aspettava, non crede alla propria morte. “È turbato da cose che non sa spiegare e crede di essere diventato debole di mente.
Volevo aiutarlo, ma ha paura di me. Pensa che a causa del suo difetto mentale può diventare meno saldamente ancorato
alla vera dottrina e quindi essere sviato da me”.

Quando gli è stato chiesto se ci si annoia lì, Pauchard ha risposto:
"Oh no! Non ci si annoia qui, di questo puoi esserne certo. A meno che non si porti con sé quel particolare tipo di spirito, che non si interessa di niente o trova difetti in tutto. Ma questo tipo di mentalità non ha accesso all'aereo in cui vivo".

Nel complesso, Pauchard e altri comunicatori spirituali riferiscono di uno stile di vita attivo dall'altra parte una volta che l'anima si è completamente risvegliata alla sua condizione.
"Da un punto di vista mortale, la vita qui può sembrare vuota e monotona", ha affermato Pauchard.
«Ma è tutt'altro che così. È davvero così intenso e radioso che, in confronto, la vita sulla terra ci appare come un brutto sogno, un brutto sogno in una notte buia”. Fino a quando la religione non si risveglierà, sembra probabile che continuerà a perdere membri. Invece di desiderare che la persona “riposi in pace”, nella tomba fino a un lontano giorno del giudizio, potrebbe iniziare desiderando uno stile di vita molto attivo per l'anima recentemente scomparsa.
 

Fonte: http://whitecrowbooks.com/

LO SCOPO SPIRITUALE DEGLI ANIMALI DOMESTICI
(19-09-22)
di Robert Schwartz

Il processo di collocare la nostra energia all'interno di un corpo, e così facendo dimenticare che siamo esseri divini vasti, maestosi, fatti letteralmente dall'energia dell'Amore Incondizionato, è come essere colpiti in testa da un pesante ramo di un albero e resi inconsci, solo per svegliarsi senza alcun ricordo. Cosa accadrebbe se vivessi davvero un'esperienza del genere? Tutti coloro che ti amano, ogni membro della tua famiglia, ogni caro amico, verrebbero dalla tua parte ed esprimerebbero grande amore per te. Anche se non riconosceresti nessuno di loro, il loro potente sfogo di preoccupazione e affetto ti toccherebbe profondamente. Concluderesti che solo una persona veramente amorevole può essere così amata. E in quell'istante di realizzazione, conosceresti, al di là di ogni dubbio, la tua vera natura.
Questo è il ruolo che gli animali domestici giocano nelle nostre vite. Nel mio libro Your Soul's Gift: The Healing Power of the Life You Planned Before You Were Born, condivido la storia di Marcia, che ha scelto prima di entrare nel corpo di essere un nano. In questa vita Marcia è alta solo 1,4 metri (meno di 5 piedi). Marcia sapeva già prima della sua nascita che le persone l'avrebbero rifiutata e licenziata a causa della sua altezza, e ha scelto questa difficile esperienza per favorire la sua crescita spirituale. Ha poi inserito nel suo piano coraggioso una salvaguardia: avrebbe sempre avuto l'amore incondizionato per i suoi animali domestici. Questi animali fanno parte della sua sessione di pianificazione pre-parto. I suoi futuri cani (Dusty, Brutus), gatti (Snowflake, Pippo, Willie), gallo (Crooked Beak) e cavallo (Cheetah) si sono tutti impegnati nella sua sessione di pianificazione a sostenerla e prendersi cura di lei anche quando i suoi simili non lo fanno. Poiché aveva anche pianificato di essere chiaroudiente in questa vita, Marcia è sempre stata in grado di ascoltare i pensieri dei suoi animali domestici quando comunicavano con lei.
Proprio come le persone con amnesia non ricordano coloro che erano nelle loro vite prima dell'oblio, così anche noi non ricordiamo gli animali domestici che erano con noi prima della nostra nascita. Eppure, i nostri animali domestici vengono dalla nostra parte ed esprimono il loro grande amore per noi, ricordandoci ogni giorno che solo noi che siamo Amore possiamo essere così amati. E ci ricordano non solo che siamo amati, ma anche che siamo degni di amore. Quando Marcia tornava a casa da scuola e piangeva per le parole crudeli degli altri bambini, Dusty era lì per dirle che era perfetta, che "poteva sempre tornare a casa, e io sarei lì e ti amerei". Cheetah ha anche ricordato a Marcia che era degna di amore: “Non importa quello che dicono. Guarda cosa possiamo fare io e te insieme! Salire! Andiamo!" E così cavalcavano come il vento, il più piccolo dei bambini sul più grande dei cavalli, liberi e al sicuro, innamorati della vita e l'uno dell'altro.
Inoltre, gli animali domestici portano guarigione. In effetti, i nostri compagni animali sono maestri guaritori, in parte perché incarnano l'amore in una forma del tutto non minacciosa. La chiara assenza di minacce crea in noi la volontà di ricevere la guarigione. Potremmo temere di accettare l'amore da un'altra persona, ma Marcia non aveva tale paura con Bruto o Fiocco di neve. Quando la madre di Marcia giaceva malata in ospedale, Bruto, con la coda scodinzolante e le grandi orecchie che cadevano, era un balsamo curativo per il cuore pesante di Marcia. Quando la madre di Marcia è tornata a Casa, è stato Fiocco di neve a curare il dolore di Marcia, dicendo: "Il mio lavoro con lei è finito. Ora devo prendermi cura di te".
Come ci curano gli animali domestici? Non c'è potere di guarigione più grande nell'Universo di quello dell'amore incondizionato. Eppure, al di là dell'amore incondizionato, gli animali domestici guariscono trasmutando le energie. Anche quando ci sentiamo deboli e piccoli, i nostri animali domestici vengono comunque da noi per prendersi cura di noi e quindi ci ricordano che siamo abbastanza forti, abbastanza capaci per fornirlo. Anche quando siamo invischiati nella rabbia o nella colpa, si siedono gioiosamente al nostro fianco, irradiando contentezza e instillando pace dentro di noi. Quando proviamo vergogna, senso di colpa o indegnità, ci guardano e vedono solo la perfezione. I nostri animali domestici ci vedono come luce, la luce di cui siamo letteralmente fatti, la luce che sapevamo di essere prima di nascere. Quando perdiamo di vista la nostra magnificenza, ce lo ricordano.
A volte una persona cara, anche uno spirito guida, si incarna come un animale domestico perché è il modo migliore, e forse unico, per condividere una vita con noi. Ho un caro amico che aveva programmato di non avere figli in questa vita. Un'anima che ama e che la ama teneramente si è incarnata come il suo cane in modo che potessero completare la relazione madre-figlia che hanno condiviso in una vita passata come nativi americani. Entrambi erano stati guaritori in altre vite passate e hanno continuato il loro lavoro di guarigione insieme nella vita attuale. La mia amica portava spesso il suo cane in sessioni di guarigione con i clienti, molti dei quali commentavano di essersi sentiti guariti dalla presenza dell'animale.
In definitiva, che si tratti di Willie che ricorda a Marcia di divertirsi, Pippo che si prende cura di Marcia e così cura il suo dolore dopo la morte di Fiocco di neve, Bruto che insegna compassione e gentilezza, Fiocco di neve che modella l'indipendenza, o Dusty, Cheetah e Crooked Beak che amano una bambina che aveva solo bisogno di essere accettata e amicizia,
ciascuno di questi animali venne a Marcia
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Sull'Autore:
Robert Schwartz è un consulente che aiuta le persone a guarire comprendendo il loro progetto di vita.
È autore di due libri di successo, Il piano della tua anima: scoprire il vero significato della vita che hai pianificato prima di nascere e Il dono della tua anima: il potere curativo della vita che hai pianificato prima della tua nascita. Visita Robert online su:

www.yoursoulsplan.com

ABBIAMO CHIESTO NOI QUESTE SFIDE? (13/09/22)
di Robert Schwartz
Innanzitutto, una parola sulla mia metodologia. In entrambi i miei libri  (https://yoursoulsplan.com/books/)  ho intervistato persone
che hanno sperimentato problemi di vita comuni come la malattia fisica, la morte di una persona cara, la dipendenza o la malattia mentale. Quelle persone hanno poi avuto sessioni con Medium e Canalizzatori dotati in cui ho chiesto allo Spirito:
"Questa esperienza è stata pianificata prima della nascita e, se sì, perché?"

Nei miei libri presento tutta la saggezza che poi si è fatta avanti. Le mie intenzioni sono aiutare le persone a vedere il significato più profondo delle sfide della loro vita e, così facendo, a guarirle. È importante capire qui che le esperienze dolorose possono catalizzare una guarigione profonda per le nostre anime se noi, le personalità incarnate, rispondiamo a queste sfide con amore (compreso l'amore per se stessi) e un cuore aperto, e se impariamo le lezioni offerte da queste esperienze.

Facciamo un esempio. Nel capitolo Suicide in Your Soul's Gift, condivido la storia di Carolyn, il cui unico figlio Cameron si è suicidato poco dopo essersi diplomato al liceo. Carolyn ed io abbiamo avuto una sessione di canalizzazione in cui abbiamo parlato con Jeshua (Gesù).
Jeshua ha iniziato dicendoci che il suicidio non è mai pianificato prima della nascita come certezza, ma è spesso pianificato come una possibilità e talvolta come un'alta probabilità, come nel caso di Cameron. In altre parole, Cameron sapeva che
stava affrontando così tanto in questa vita che era probabile un suicidio.

Dal momento che Carolyn non ha memoria del suo piano pre-nascita (proprio come la maggior parte di noi ), sentiva abbastanza naturalmente di aver deluso Cameron. Era piena di sensi di colpa e auto-colpa, chiedendosi cosa avrebbe potuto fare. Fu allora che Jeshua condivise con noi una delle informazioni più importanti, sorprendenti e potenti in cui mi sono imbattuto nella mia ricerca.
Ci ha detto: "Ogni suicidio evitabile da parte di forze esterne è stato effettivamente prevenuto".
Ciò che intendeva dire è che se la persona suicida ha la minima disponibilità a cambiare idea, l'Universo metterà in scena un intervento. Potrebbe essere qualcosa di semplice come un uccello che vola e distrae la persona, o qualcosa di drammatico come un angelo che assume forma umana e intercede fisicamente. Se hai perso una persona cara per suicidio, sappi questo:
 non c'era letteralmente nulla che avresti potuto o dovuto fare per salvarla.
Non sei da biasimare. Non sei in colpa. Non li hai delusi.

Una delle difficoltà che Cameron ha avuto mentre era nel corpo era che la depressione cronica bloccava la sua capacità
di sentire il suo amore per la sua famiglia. Jeshua ci dice:
“Mentre era fisicamente in vita non poteva più sentire il suo amore per loro. Quando è morto ha realizzato la piena portata del suo amore e dal punto di vista dell'anima questa è stata una grande svolta. Il suicidio ha costretto Cameron a cambiare, e nel suo caso ha funzionato bene. È stato un punto di svolta per la sua anima".
Questa è una prospettiva radicale ma potentemente curativa. La nostra società considera il suicidio forse il fallimento finale, eppure Jeshua ci dice che dal punto di vista dell'anima può essere una benedizione. Come anime la nostra più alta intenzione è quella di dare e ricevere amore. Mentre era nel corpo Cameron non riusciva a sentire, e quindi incapace di esprimere, il grande amore che aveva nel cuore per la sua famiglia. Ora, nel regno non fisico, sente quell'amore intensamente, e per la sua anima quel sentimento è un trionfo.
Oltre a considerare il suicidio un fallimento, tendiamo anche a vederlo come un peccato.
Eppure nella conversazione con Carolyn, Jeshua ci dice:
“Da una prospettiva spirituale, non ci sono atti assolutamente sbagliati o peccaminosi. L'atto più profondo di auto-tradimento può portare qualcuno in uno stato di chiarezza interiore che può aiutare per sempre. Il punto più oscuro può diventare il punto di partenza per una nuova direzione verso la luce. Vedete, l'evoluzione spirituale non procede in modo lineare. Usa le polarità di luce e oscurità per creare dinamiche e cambiamenti."

Nel dire questo desidero togliere il tradizionale giudizio sul suicidio, che è il peccato più grave. Dio o lo Spirito non si sentono in questo modo. Dio ha la più grande compassione per le persone che si tolgono la vita nella disperazione.
C'è sempre un aiuto disponibile per loro dall'altra parte. Non vengono mai abbandonati”.

Attraverso il Medium, abbiamo anche parlato direttamente con Cameron, che ha confermato di non essere stato abbandonato.
Al ritorno in spirito, è stato accolto da guide amorevoli, che lo hanno nutrito e sostenuto attraverso un processo di guarigione emotiva e attraverso alcune conversazioni molto difficili con Carolyn avvenute nel suo stato di sonno. È importante sottolineare che, contrariamente a quanto insegnano alcune religioni, Cameron ci ha detto che non è mai stato punito in alcun modo per essersi tolto la vita. Non è andato a una sorta di "Inferno", né ha vagato all'infinito in uno stato di Limbo. Invece, ha sperimentato brevemente una certa confusione e disorientamento quando è passato per la prima volta (poiché era confuso e disorientato quando si è suicidato),
 ma ha visto rapidamente le sue guide, che lo hanno scortato "a casa".

E che dire della guarigione di Carolyn? Dal momento che Carolyn non ha memoria del suo piano pre-nascita - proprio come la maggior parte di noi non lo fa - ha sentito in modo del tutto naturale di aver deluso Cameron. Era piena di sensi di colpa e auto-colpa, chiedendosi cosa avrebbe potuto fare per impedire il suicidio di suo figlio. In risposta a questi sentimenti, Jeshua condivide con noi una delle informazioni più importanti, sorprendenti e potenti che ho trovato durante la mia ricerca. Ci dice: "Ogni suicidio evitabile da parte di forze esterne è stato effettivamente prevenuto". Ciò che intende è che se la persona suicida ha la minima disponibilità a cambiare idea, l'Universo lo sa e l'Universo mette in scena un intervento. Potrebbe essere qualcosa di semplice come un uccello che vola e distrae la persona, o qualcosa di drammatico come un angelo che assume forma umana e intercede fisicamente. Se hai perso una persona cara per suicidio, sappi questo: non c'era letteralmente nulla che avresti potuto fare per salvarla.
Non sei da biasimare.
Non sei in colpa.
Non li hai delusi.
Qui riposa la tua guarigione. Qui sta la tua pace.


In un altro capitolo esplorerò la pianificazione pre-nascita dell'aborto spontaneo e volontario.
Qui, condivido la storia di Rebecca, che è stata devastata da un aborto spontaneo. Rebecca sentiva di aver ucciso il suo bambino non ancora nato, Calvin, facendo un lavoro pesante che l'aveva causato l'aborto spontaneo. In una sessione di canalizzazione, Rebecca ha parlato con Calvin. Abbiamo appreso che nella loro ultima vita passata insieme, Rebecca era stata maschio e l'ufficiale in comando di un forte dell'esercito nel vecchio West. Calvin era un ufficiale subordinato e anche un caro amico. Quando il forte fu attaccato, Rebecca (come ufficiale in comando) inviò tutti i soldati, incluso Calvin, a difenderlo. I soldati furono massacrati.
Rebecca si è incolpata per la morte del suo amico e non è mai stata in grado di perdonarsi.
Dopo quella vita, Rebecca decise di voler lavorare sulla lezione del perdono di sé. Ha quindi pianificato prima di nascere di sperimentare un aborto spontaneo, sapendo che si sarebbe incolpata e quindi avrebbe avuto l'opportunità di fare ciò che non poteva fare prima: perdonare se stessa. Dopo aver stabilito quel piano, chiese a Calvin se sarebbe stato l'anima la cui energia era associata al suo bambino non ancora nato. Al servizio e per amore di lei, accettò.
Per molto tempo, Rebecca non è stata in grado di guarire dall'aborto spontaneo. Era triste e sconfitta, piena di dubbi e disprezzo di sé. Tuttavia, quando ha saputo di aver pianificato l'aborto, quella consapevolezza "ha cambiato la mia vita", ha detto.
“Mi ha riportato a casa in me stesso. È un viaggio che non avrei potuto fare da sola”. Tale guarigione profonda si verifica spesso quando qualcuno arriva a comprendere il proprio piano pre-nascita.

Your Soul's Gift guarda anche alla pianificazione che facciamo con i nostri amati compagni animali. Nel capitolo Animali domestici, condivido la toccante storia di Marcia, che progetta di diventare una nana. Oggi, da donna adulta, è alta 139 cm.
Marcia sapeva che il nanismo sarebbe stata una sfida tremenda, in particolare durante l'infanzia, quando i suoi coetanei a scuola l'avrebbero presa in giro e l'avrebbero ostracizzata. Con questo in mente, ha pianificato di avere  nella sua infanzia
molti animali che amano incondizionatamente per tutta la vita: cani, gatti, cavalli e persino un gallo chiamato Crooked Beak.
Aveva anche pianificato di avere la capacità di comunicare con loro telepaticamente.
Da bambina, quando tornava a casa da scuola in lacrime,
Dusty il cane di Marcia le diceva: "Va tutto bene. Per me sei perfetto."
 E il suo palomino, Cheetah, le diceva: "Non importa cosa dicono [i bambini a scuola].
Guarda cosa possiamo fare io e te insieme! Avanti! Andiamo!"
La scelta di ricevere amore incondizionato dagli animali è stata una saggia decisione nella sessione di pianificazione pre-nascita di Marcia.

Inoltre, esploro alcune delle esperienze più traumatiche che una persona può avere mentre è nel corpo.
 Ci sono capitoli specifici sulla pianificazione sia dell'incesto che dello stupro. Sono stato a lungo angosciato sull'opportunità di includere tali argomenti nel mio libro, poiché sicuramente non volevo traumatizzare nuovamente nessuno o far sentire la colpa a coloro che hanno subito incesto o stupro. Nessuno che ha avuto tali esperienze è da biasimare. Alla fine, ho sentito che la saggezza contenuta in questi capitoli avrebbe offerto la guarigione e ho deciso di condividere ciò che avevo trovato.

Perché qualcuno dovrebbe pianificare prima della nascita di sperimentare l'incesto o lo stupro? Una verità spirituale fondamentale è che non c'è coscienza inespressa. In altre parole, tutto ciò che è dentro di te, a livello conscio o subconscio, sarà espresso nel mondo esterno. L'esterno rispecchia l'interno. Quasi tutti noi abbiamo avuto vite passate in cui siamo arrivati a credere a cose su noi stessi che le nostre anime sanno essere false. Due delle false credenze più comuni sono che siamo inutili e che siamo impotenti.
Se sei qualcuno che ha una o entrambe queste false credenze all'interno della tua coscienza, appariranno nel mondo intorno a te, a volte sotto forma di esperienze traumatiche come l'incesto o lo stupro.
Lo scopo di questa rappresentazione non è punirti. Al contrario, lo scopo è portare le tue false convinzioni alla luce della consapevolezza cosciente, dove possono poi essere guarite. Questo è un tipo di progetto di vita particolarmente difficile, ma al suo interno c'è il potenziale per una guarigione profonda.
Possiamo, se vogliamo, negare che la Terra sia rotonda, ma questo non la renderà piatta. Sarà ancora rotondo. Allo stesso modo, possiamo negare che le anime a volte (anche se certamente non sempre) pianificano prima della nascita di sperimentare traumi come l'incesto e lo stupro, ma ciò non significa che tale pianificazione non avvenga. Accade. Per millenni l'umanità ha imparato attraverso la sofferenza. Se vogliamo andare oltre il paradigma dell'apprendimento attraverso la sofferenza, allora dobbiamo dare uno sguardo coraggioso e incrollabile a ciò che si trova nella nostra coscienza.
E poi guarisci.
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Sull'Autore:
Robert Schwartz è un consulente che aiuta le persone a guarire comprendendo il loro progetto di vita.
È autore di due libri di successo, Il piano della tua anima: scoprire il vero significato della vita che hai pianificato prima di nascere e Il dono della tua anima: il potere curativo della vita che hai pianificato prima della tua nascita. Visita Robert online su:

www.yoursoulsplan.com