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il mondo fisico è creato
dal pensiero!

LA COSCIENZA RESTA UN MISTERO Il Sé non muore

PSICOLOGO SPIRITUALISTA

LE GEMELLE REINCARNATE ANCHE LE PIANTE SONO COSCIENTI? Platone aveva ragione! L'INFERNO è PER SEMPRE?
ESPERIMENTO MOSTRUOSO! SE GUARDI L'ALBERO, NON VEDI LA FORRESTA! RICORDI PRE-NATALI LA VEGGENTE CIECA
ATEO CONVERTITO DALLA TELEPATIA UN UNIVERSO
 IN ROVINA
LO SPIRITO E' COME
 UN DIAMANTE
CAPIRE LE RADICI
DELLA FOLLIA

 

il mondo fisico è creato
dal pensiero!
(19/09/16)


Nel regno dello Spirito il pensiero è azione, crea, distrugge, è esso stesso la realtà, mentre nel nostro crediamo che molte scoperte ed azioni inizino con il pensiero e che il nostro pianeta ed il nostro universo vadano avanti governati da leggi naturali. Leggi naturali che determinano come si formano le stelle,come vengono creati i pianeti, come i continenti crescono e si scontrano, come il tempo cambia, come i nostri stessi edifici stanno in piedi ed alla fine  tutto decade senza essere influenzati affatto dalle menti umane.
Dio l'ha pensato e l'universo è stato creato, ma non finisce qui. Il regno dello Spirito ci dice che le idee controllano ancora la creazione ed i suoi effetti nel nostro mondo fisico.
Il libro degli Spiriti, scritto da Allan Kardec nel 1850, ha codificato la dottrina dello Spiritismo. Gli Spiriti hanno trasmesso le loro risposte alle domande poste da Allan Kardec a vari Medium in tutta Europa. Solo quando più medium hanno scritto risposte simili alla stessa domanda tali informazioni sono entrate nel suo libro.
Gesù ci ha promesso il Grande Consolatore, lo Spirito di Verità che ci dirà di più. Lo Spiritismo è quel veicolo, il metodo con cui ci comunicano nuove informazioni sui nostri scopi terreni e come migrare dalla vita spirituale alla vita terrena nella nostra ricerca tesa ad un continuo miglioramento; vengono inoltre illustrati i principi fondamentali di come tutto il cosmo è stato creato e come opera.

Le domande dalla  N° 30 in poi de Il libro degli Spiriti  pongono questo ed altri quesiti sulle origini della materia:

 È la materia formata da un unico elemento o da più elementi?

Di un elemento primitivo. I corpi che considerate i più semplici non sono veramente elementari; essi sono trasformazioni della materia primitiva.  Quindi, tutta la materia inorganica ed organica è composta dello stesso fluido universale.
 La nostra scienza attuale ha ipotizzato lo stesso principio con il nome di "Teoria delle stringhe".  La teoria delle stringhe afferma che non esiste spazio vuoto, le stringhe sono ovunque. La stessa informazione è stata fornita già nel libro:

 Esiste un vuoto assoluto in qualche parte dello spazio?

No, non c'è . Quello che appare a voi come vuoto è occupato dalla materia in uno stato che sfugge all'azione dei vostri sensi e dei vostri strumenti.  Il mondo degli Spiriti ci ha detto già nel 1850 che non vi è nulla di simile al vuoto assoluto.
C'è sempre qualcosa ovunque nel nostro universo infinito. (Materia Oscura?) La letteratura Spiritica ha previsto anche la teoria del Big Bang. Nel libro della Genesi - I miracoli e le previsioni secondo lo Spiritismo, nella sezione intitolata "La Creazione Universale", viene detto ad Allan Kardec (
lo ripetiamo:NEL 1850!) come tutto è cominciato:

"La materia cosmica primitiva conteneva il materiale fluido e gli elementi vitali per tutti gli universi che si aprono nella loro magnificenza nell'eternità. E' la madre feconda di tutte le cose, la prima antenata, e per di più, la generatrice eterna.
Questa sostanza, dalla quale tutti i globi siderali sono nati, non è scomparsa; questa forza non è morta, perché genera incessantemente nuove creazioni, riceve e ricostituisce gli elementi provenienti
dai mondi che sono stati cancellati dal libro dell' eternità ".

Una tal sorta di "srotolamento" genera il riempimento del nostro universo fisico a partire dall'elemento primitivo che appare sulla scena, causato dal pensiero di Dio, per avviare il ciclo della creazione. Nel corso di miliardi di anni, fin dall'inizio, fatto di un piccolo seme,  galassie, sistemi solari, pianeti e la vita hanno avuto inizio. Questo elemento è utilizzato per creare tutto:
"La materia eterea, rarefatta in vari gradi, è diffusa in tutto lo spazio interplanetario; questo fluido cosmico riempie l'universo, sebbene sia più o meno rarefatto nelle immense regioni ricche di ammassi di stelle. Esiste come un condensato a vari livelli in cui il cielo ancora non splende di stelle ed è modificato in vari gradi e con diverse combinazioni, esso non è altro che la sostanza primitiva in cui risiedono le forze universali, da cui la natura ha preso tutte le cose ".
Quindi, da un elemento, chiamato fluido universale, secondo gli Spiritualisti, arriva tutta la materia.
Oro, argento, acqua, e ferro sono costituiti dello stesso elemento. Quello che vediamo come molecole e atomi (e gli elementi costitutivi degli atomi) che costruiscono le molecole sono tutti derivati dal fluido universale.
"
Questo fluido penetra i corpi come un immenso oceano. In esso risiede il principio vitale che dà origine alla vita di tutti gli esseri viventi e la perpetua su ogni globo celeste secondo le sue caratteristiche, un principio che nel suo stato latente giace dormiente finché non viene destato. In virtù di questo principio vitale universale, ogni creatura, minerale, vegetale, animale o altro [*]
- perché ci sono molti altri regni della natura la cui esistenza nemmeno sospettiamo - sa come appropriarsi delle condizioni adatte per la sua esistenza".

[*]  Con questa affermazione veniamo anche a rispondere al quesito posto sul FORUM da un nostro Lettore che ci chiedeva se l'Intelligenza Artificiale possa essere considerata una forma di coscienza:

<Buon giorno, ho letto l'ultimo articolo che parlava di coscienza e intelligenza artificiale, ieri ho visto una puntata in tv dove si parlava appunto di I.A. dove si mostravano gli strabilianti risultati ottenuti, Pc che riescono ad apprendere in modo autonomo e fare scelte, simulando il nostro cervello..poniamo caso che tra un pò potranno avere una forma di autocoscienza simile agli umani, secondo voi ridimensionerebbe la visione spirituale ed un pò misteriosa dell'essere umano? La speranza di una vita dopo la morte ci sarebbe ancora?<http://piddia.forumcommunity.net/

Questo fluido è modellato per diventare qualunque cosa debba essere ed è trasformato dal pensiero. Quando Dio ha creato l'universo, ha fatto sì che fosse composto da un elemento in grado di essere modellato in molte combinazioni solo grazie al pensiero e che seguisse regole logiche, onde programmare per sempre il comportamento dell'oggetto così creato, almeno finché un pensiero superiore non lo modificasse.
Questa programmazione è menzionata nel paragrafo successivo della Genesi:
"
È molto importante essere consapevoli dell'idea che la materia cosmica primitiva è dotata non solo di leggi che assicurano la stabilità dei mondi, ma anche del principio vitale universale che dà inizio alla generazione spontanea su ogni mondo programmandoli per l'esistenza degli esseri viventi che verranno a seguito della loro creazione ".
In sintesi, nel 1850 Allan Kardec che ci ha indicato il concetto di un elemento unificante, che è la fonte di tutta la materia dell'universo, diretto e governato dai pensieri -non solo da quelli di Dio- ma anche da quelli degli Spiriti Superiori,
Spiriti che sono stati addestrati a creare con la loro mente. Siamo sulla terra in questo momento, sopravvivendo alle nostre prove, pagando per i nostri debiti pregressi, acquisendo nuove esperienze così, un giorno, anche noi potremo essere degni di manipolare la materia con la volontà.
Si possono esprimere dubbi sui processi presentati dagli Spiriti al piccolo gruppo di pionieristici Spiritualisti riuniti da Allan Kardec, ma vedremo che questo messaggio è presente  non solo dal libro della Genesi nel Vecchio Testamento,ma anche da altri testi religiosi.
"In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque " [Genesi 1:. 2]
   La maggior parte di essi afferma che tutto nacque da un'idea, da un pensiero, dall'intenzione di creare il mondo ed ora, grazie allo Spirito di verità, come promesso da Gesù nel Nuovo Testamento, lo Spiritismo sta rivelando ulteriori informazioni sulla creazione del nostro universo, informazioni che vengono sempre più spesse avallate dalla moderna Fisica Quantistica.
In sostanza: NIHIL SUB SOLE NOVUM!


(Webmaster dal Libro Degli Spiriti di Allan Kardec)

LA COSCIENZA RESTA UN MISTERO (06/09/16)
Nonostante i progressi compiuti dalla scienza moderna nel corso degli ultimi

 secoli, una della più grandi domande poste dalla mente umana da tempo immemorabile, forse la più sfuggente, è quella sulla natura della coscienza: sappiamo che esiste, ma non abbiamo un modo vero e proprio per misurarla, quantificarla, o addirittura definirla. Oltretutto, la scienza non può nemmeno definitivamente stabilire da dove proviene, o anche perché esiste, tanto per cominciare.
Recentemente, un Fisico di rilievo, noto per il suo lavoro nel campo della teoria delle stringhe, afferma che questo mistero può rimanere tale in modo permanente.

Molte persone considerano la coscienza come l'ultima frontiera della scienza e, se riuscissimo a scoprirne i segreti, si aprirebbe la strada onde spiegare perché l'umanità produce pensatori come Ed Witten che ci permettono di comprendere i profondi segreti dell'universo. Ma Witten non è troppo ottimista al riguardo e sembra avere abbastanza ragioni per ritenere che la coscienza rimarrà sempre un mistero. Ecco cosa ha da dire:
<Credo che la coscienza rimarrà un mistero, anche se penso che il funzionamento del cervello cosciente sarà chiarito in larga misura.
 I biologi, forse i Fisici, capiranno sempre meglio come funziona il cervello, ma per ciò che riguarda ciò che noi chiamiamo coscienza, temo che la cosa rimarrà misteriosa: forse è molto più facile spiegare il Big Bang piuttosto che comprendere la coscienza.
Comprendere la funzione del cervello è un problema molto stimolante e probabilmente ci saranno un sacco di progressi nel corso dei prossimi decenni, ciò non è fuori dalla nostra portata, ma penso che probabilmente rimarrà un buon livello di mistero per quanto riguarda il motivo per cui il cervello funziona nei modi che possiamo vedere, sul perché crea consapevolezza, o come volete chiamarla. Come funziona un essere cosciente diventerà chiaro, ma che cosa è che stiamo vivendo quando siamo coscienti, resterà un mistero. O, forse, non rimarrà un mistero se è possibile modificare le leggi della Fisica applicabili al cervello, cosa che però ritengo molto improbabile, nè credo che tale tipo di ricerca possa far parte della Fisica.>


In seguito Ed Witten si sofferma sulle tesi di Roger Penrose,
( Vedi Art.1  Art. 2), sul perché non potremo mai costruire una IA (Intelligenza Artificiale) che simuli la mente umana, e sul motivo per cui potrebbe essere necessaria una modifica delle leggi della Fisica per tenere conto delle coscienza.  Witten non è d'accordo personalmente con quest'ultima posizione, poichè convinto che
non è possibile capire pienamente un sistema di cui si è parte.
Cosa sta dicendo qui Witten è in un certo senso molto semplice: anche se comprendiamo il "come" della coscienza, non ne capiremo mai
il "perché". Questo tipo di ignoranza non si limita alla coscienza, però. Per esempio, tra altre cose, non sappiamo il motivo per cui nel nostro universo sembrano esserci delle costanti fondamentali calibrate in modo da permettere l'evoluzione di esseri umani senzienti che si possono porre la questione sulla sua esistenza. Non sappiamo il motivo per cui le particelle elementari hanno le masse che hanno, nè il motivo per cui la cellula eucariotica si è evoluta una volta sola.
E 'interessante confrontare i pensieri di Witten con la tesi "End of Science" di John Horgan il quale affema che le leggi fondamentali della Fisica sono state in gran parte scoperte, che non possono essere scoperte due volte e che quasi senza dubbio non potranno mai essere radicalmente modificate Ma la tesi di Horgan vale in un senso più ampio anche per i "perché" che Witten persegue.
La fine della scienza è la fine della ricerca di una causalità finale ed in questo senso non solo la coscienza, ma molti aspetti del mondo possono sempre rimanere un mistero.
Se ciò sia emotivamente piacevole o sconcertante è una scelta individuale che ognuno di noi deve fare.

Fonte: http://wavefunction.fieldofscience.com/

Il Sé non muore (12-08-16)
The Self Does Not Die: Verified Paranormal Phenomena from Near-Death Experiences,
Di Titus Rivas, Anny Dirven, and Rudolf H. Smit


In questo interessantissimo libro (per ora solo in Inglese )c i sono troppi casi di NDE verificate  per riassumerli tutti, ma il caso 3.33, "Howard", alle pagine 112-113 è particolarmente intrigante, ed è tratto dal libro di Laurin Bellg Near Death che ha raccolto la NDE di un paziente in terapia intensiva che, a causa d'un arresto cardiaco dovette essere rianimato.  Dopo essersi ripreso a sufficienza per parlare, egli ha descritto una NDE che ha avuto luogo mentre era privo di sensi:

"Mi sentii salire verso il soffitto e poi stavo attraversando la struttura fisica dell'edificio.
Sentivo le diverse densità passando attraverso l'isolamento, ho visto i cablaggi, alcuni tubi e poi mi ritrovai in questa strana stanza. Sembrava un ospedale, ma era diverso. ...
Era molto tranquillo e sembrava che non ci fosse nessuno.
C'erano singole camere e su alcuni dei letti vi erano delle persone, che però non erano esattamente persone...
Sembravano manichini e avevano le flebo al braccio, ma non sembrano vere.
Al centro c'era uno spazio aperto che sembrava un insieme di stazioni di lavoro per computer.


La Dr.ssa Bellg, Medico di Terapia Intensiva, dice che rimase a bocca aperta quando sentì questo racconto .Ecco quanto scrive:
"Ho incrociato il mio sguardo con quello dell'infermiera che sembrava altrettanto sorpresa. Quello che noi sapevamo, ma che Howard non poteva sapere, è che proprio al piano al di sopra della terapia intensiva vi è un centro di formazione per gli infermieri dove i nuovi assunti trascorrono qualche giorno di prove pratiche simulate a rotazione fra diversi scenari.
Ci sono camere simulate con manichini su alcuni dei letti, mentre al centro vi sono postazioni di lavoro con i computer.


Il paziente ha anche ripetuto le dichiarazioni fatte da Bellg durante la sua rianimazione, quando è stato defibrillato, ed ha ricordato con precisione quanto avvenuto affermando che era stato presente durante tutta la procedura.
Anche se non tutti i casi sono drammatici come questo, il loro grande numero e gli sforzi evidenti che sono stati fatti per dimostrare la veridicità de racconti dei pazienti  aggiungono un potente argomento a favore del fatto che le NDE non sono allucinazioni di un cervello traumatizzato, ma eventi ontologicamente reali.

ARTICOLO ORIGINALE DI MICHAEL PRESCOTT

PSICOLOGO SPIRITUALISTA 
 RICEVE MESSAGGI DAL FIGLIO DEFUNTO CON LA TECNICA IADC.      (27-07-16)
Di Mike Tymn

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Nel suo libro di recente pubblicazione, in cerca di Jordan , il Dr. Matthew McKay, descrive i suoi sforzi per connettersi e comunicare con il figlio Jordan, assassinato nel 2010, all'età di 23 anni. Psicologo Clinico e professore al Wright Institute di Berkeley, in California, McKay ha iniziato il suo viaggio di scoperta con una introduzione alla comunicazione indotta (IADC), scrittura automatica e regressioni ipnotiche a vite passate.  McKay afferma che ha avuto più di un centinaio di conversazioni con Jordan, che gli ha descritto il risveglio iniziale nel suo nuovo regno di esistenza, le riunioni con i propri Cari Defunti e la revisione della vita, fornendo inoltre vari altri approfondimenti sulla vita terrena e su quella dopo la morte. Recentemente ho posto alcune domande
al Dr. McKay per e-mail.  Eccone il resoconto.

******************************

>MIKE: Dr. McKay, quali erano le sue opinioni sulla vita dopo la morte prima di iniziare la sua ricerca?

"La mia ricerca sulla morte e l'Aldilà era iniziata una mezza dozzina di anni prima della scomparsa di Jordan.
 Ho letto
Journey of Souls di Michael Newton ed imparato a conoscere il suo metodo ipnotico per esplorare le "vite tra le vite."
Sebbene fossi sempre stato un agnostico irriducibile, mi trovai in pieno accordo con tutto ciò che Newton riferiva sull'Aldilà e sul perché ci incarniamo.  Sembrava la verità che avevo aspettato di sentire da tutta una vita.
Ho imparato ad applicare il protocollo di Newton e l'ho usato con persone che amavo e che volevano fare l'esperienza.
Dopo che Jordan è morto, la mia ricerca si è intensificata, perché ero determinato a trovare e riprendere i contatti con mio figlio."

>MIKE: Era a conoscenza delle varie forme di comunicazione con i Defunti prima della morte di Jordan?
Qual è stato il suo atteggiamento verso tali metodiche?


"Conoscevo, già prima della morte di Jordan Alan Botkin e la sua metodica (IADC) perché un amico mi aveva regalato il suo libro.
Faccio EMDR con i miei pazienti traumatizzati (la IADC di Botkin è basata su questt'ultima) e la sua scoperta -che una piccola variazione nel protocollo EMDR potrebbe aiutarci a contattare i Morti- mi ha subito affascinato.
In generale, prima che Jordan morisse, ero convinto che sensitivi e medium fossero dei ciarlatani e che la maggior parte del business basato sulla comunicazione dopo la morte fosse un imbroglio, alimentato dal dolore della gente e dal bisogno di rassicurazioni."

>MIKE: Quanto tempo ha impiegato a padroneggiare la scrittura canalizzata?
Ha richiesto molta pazienza ed aveva avuto già precedenti esperienze?

"Non avevo nessuna precedente conoscenza della scrittura canalizzata, ma Ralph Metzner mi ha mostrato come farlo.
 Mi ha insegnato gli elementi base in pochi minuti:

1) Trovare un posto tranquillo dove sentirsi rilassati ed in contatto con il proprio " " più profondo.
2) Avere vicino qualcosa su cui focalizzare la propria attenzione (come una candela o un oggetto luminoso).

3) Avere a portata di mano un oggetto per collegarsi al Defunto
(qualcosa che apparteneva alla persona cara o che vi ha regalato).

4)Utilizzare un processo meditativo o ipnotico per entrare in uno stato ricettivo
(per me questa è una semplice meditazione focalizzata sul respiro).

5) Scrivete il vostro primo quesito
(scrivere fisicamente la domanda è una necessità per la scrittura canalizzata)
e lasciare spazio per la risposta.

6) Attendere una parola o frammento di frase di presentazione.
Scriverlo ed attendere altre frasi per iniziare.

7) Accettate il dubbio, accettate l'idea che può essere il vostro cervello ad inventare tutto.
Continuare ad ascoltare la risposta che si va a formare nella vostra mente;
continuare a scrivere ciò che si 'sente'.

Quando nulla più arriva, scrivere la domanda successiva. "

>MIKE: Fino a che punto i messaggi provenienti da Jordan le sono apparsi totalmente nuovi o in conflitto con le credenze o le sue idee precedenti?  Se non erano tali, come può essere sicuro che non fosse lei stesso a generare inconsciamente le risposte?
Ci può fare un esempio o due?


"Molti dei messaggi di Jordan sembravano nuovi per me, idee e concetti che non avevano mai nemmeno sfiorato la mia mente, ma non sembrano aver smantellato in alcun modo la cosmologia che avevo appreso da Michael Newton ed altri, anzi, sembravano averla espansa notevolmente. Mi è sembrato che invece abbiano raffinato queste idee sullo scopo della vita e su ciò che accade nella vita ultraterrena, portandoli ad un nuovo livello.  Sapevo, per esempio, che lo scopo della vita consiste nell'imparare, ma non avevo idea che la saggezza che ogni singola anima acquisisce,
contribuisce alla saggezza /conoscenza della coscienza collettiva (del Divino, cioè di Dio).
Non avevo idea che ogni lezione nella nostra vita consente - in ultima analisi -alla coscienza collettiva (Dio)
di rendere il prossimo universo più perfetto".

>MIKE: Come reagiscono i suoi Colleghi che operano nel campo della Psicologia al suo interesse
per le questioni psichiche ed al suo libro? Che dire poi degli studenti?


"Ho condiviso quanto mi ha comunicato Jordan con pochissimi dei miei colleghi Psicologi.
Si tratta di persone di scienza che rispettano solo gli studi clinici controllati e randomizzati e vorrebbero misurare anche l'esperienza umana, ma molte esperienze umane possono solo essere descritte, non misurate. Possono fornirci racconti, parole, ma mai dei dati misurabili matematicamente con analisi quantitativa, così per questo tipo di esperienze dobbiamo fare affidamento soltanto su molte osservazioni indipendenti. Se Michael Newton ha ipnotizzato 7.000 soggetti e tutti hanno descritto una versione simile della vita dopo la morte, ciò significa qualcosa. Se migliaia di persone che muoiono sono accolte dai loro cari per esser aiutati nel Passaggio, e se è vero che Ian Stevenson, intervistando migliaia di bambini che ricordavano vite passate, ha scoperto le prove di quelle vite passate...beh, ci deve pur essere una spiegazione razionale. Così, se Jordan mi dice certe cose sullo scopo della vita e la struttura del Mondo degli Spiriti e questo singola osservazione combacia con altri racconti di vita dopo la morte, anche questo significa qualcosa.
Alcuni colleghi, e in particolare quelli che abbracciano il pensiero buddista, sono stati molto aperti a tutto ciò che ho imparato da Jordan. Sebbene ligi alla scienza ufficiale, si sono dimostrati capaci di vedere al di là dei limiti del nostro universo materiale. "

>MIKE: Lei accetta o rifiutare l'idea che gli Spiriti dei Morti ci possono influenzare in modo positivo o negativo
 ed essere anche la causa di comportamenti estremamente devianti o criminali?
Se l' accetta, avrebbe il coraggio di suggerirlo ai suoi Colleghi, ai pazienti, o agli studenti?


"Credo che gli Spiriti dei Morti ci possono influenzare solo in modo positivo. Una volta che le Anime lasciano il livello fisico e passano attraverso il processo di rientro nel mondo dell'Aldilà, hanno accesso alle conoscenze raccolte da tutte le loro vite precedenti.
 Sanno che lo scopo della vita è imparare e raccogliere saggezza e sono immersi nell'Amore. Non è possibile per quelle Anime danneggiare i vivi. Questi sono miti perpetrati da persone che fanno il male e desiderano spiegarlo tramite il soprannaturale.
Possiamo essere influenzati ed afflitti da lezioni che non abbiamo imparato dalle vite passate, ma mai da Spiriti persi o maligni.
Alcune Anime, possono indugiare su questo livello, perché non sono ancora consapevoli del fatto che sono morte e la loro presenza può essere percepita come uno stato d'animo negativo, un'ombra, un senso di angoscia silenziosa,
ma queste Anime non hanno il potere di ferire direttamente i vivi ".

>MIKE: Come ne saremmo influenzati?

"Le Guide del Mondo degli Spiriti, così come i propri Cari Defunti, esercitano un'influenza sulle nostre scelte.
Ci sussurrano pensieri casuali e strani, o attraverso improvvise sensazioni o stimoli, e così ci aiutano a fare scelte sagge.
I loro messaggi sono frequenti visitatori del nostro inconscio. Quelli che amiamo, così come maestri e Guide, sono in costante comunicazione con noi e molto del nostro lavoro su questo pianeta consiste nell'entrare in sintonia con la nostra mente saggia tramite una sorta di radio spirituale ad onde corte, sì che possiamo sentirli.
La Psicologia Convenzionale sta già studiando l'impatto positivo di meditazione e preghiera.
Ora abbiamo bisogno di esaminare in che modo le pratiche spirituali ed il collegamento con lo Spirito, impattino sul benessere umano.
Quando si ricevono messaggi dall'Aldilà come agiscono emotivamente e sul comportamento della gente? Si fanno delle scelte migliori?
Si sperimenta più Amore? Si percepisce la perdita in modo diverso,  con meno dolore? Oggi siamo in grado di misurare la realtà di queste esperienze per fare avanzare la conoscenza scientifica ed umana.

>MIKE: Jordan le ha detto che la certezza non è un gran bene.
C'è un punto di equilibrio tra la fede cieca richiesta della maggior parte delle religioni e la certezza assoluta,
perciò su quale concetto dovremmo insistere per accettare il fatto che la coscienza sopravvive alla morte?


"Viviamo in un posto in cui la certezza assoluta è impossibile. La certezza delle verità, di ciò che è giusto
e di ciò che é sbagliato, si traduce spesso in olocausti - emotivi e sociali. 

Abbiamo bisogno di prendere ogni credenza con leggerezza, come una verità provvisoria
che può essere successivamente modificata o smentita.

La convinzione che ci sia un Aldilà, che le Anime sono immortali e vengono qui tra vita e vita per imparare, non è la verità assoluta.
E' stato riportato da molti osservatori e ci sono molti dati che suggeriscono che la coscienza può esistere al di fuori del corpo.
Eppure, nulla è certo sulla vita dopo la morte, come sulle modalità della vita eterna che conducono le Anime.
Quelli di noi che hanno cercato di connettersi, e che hanno sperimentato il senso d'amore dirompente che giunge dai propri Cari,
hanno buoni motivi per dirsi certi che il rapporto tra i vivi ed i Morti non si è mai interrotto.
E' importante separare le convinzioni religiose/morali, che indicano come agire, dalle cosmologie, ovvero ciò che l'universo è e perché esistiamo in esso. Le credenze religiose /morali dettano il 'giusto' comportamento - che spesso risulta essere dannoso e offensivo, mentre le Cosmologie (come ad esempio quelle di cui mi parla mio Figlio) descrivono il nostro posto ed il ruolo che abbiamo nel cosmo.
Siamo in grado di valutare l'utilità delle credenze cosmologiche osservando come influenzano gli uomini,
cioè se diventano più amorevoli, più pacifici, più collegati con tutto "

>MIKE: Così tante persone abbandonano l'idea di un potere superiore e di una vita dopo la morte quando soffrono per un qualsivoglia dolore, sostenendo che ciò non è coerente con un Creatore giusto e amorevole. Cosa sa dirci in merito?

"Jordan è stato molto chiaro su questo punto: il dolore è necessario per le Anime affinchè possano crescere.
Ci sono lezioni che non possiamo imparare senza di esso. In realtà, siamo venuti qui per imparare ad amare a dispetto del dolore.
Questo pianeta è una scuola che ci insegna come fare scelte sagge quando soffriamo e percepiamo la minaccia di ulteriore dolore e perdite. Il dolore non è un segno che siamo cattivi o che abbiamo fatto del male. Il nostro lavoro non è quello di cercare il piacere ed evitare la sofferenza, ma di porre queste domande:
'Che cosa posso imparare da questo dolore?  Quale saggezza, quale verità stanno alla radice di questo dolore?'

Ogni scelta che facciamo di fronte al dolore ci insegna qualcosa e ciò che apprendiamo viene caricato nella coscienza collettiva,
nel tutto, in Dio. Il dolore è un sentiero sacro attraverso il quale si cresce e, grazie a noi, anche Dio cresce."


TRAD. WEBMASTER DAL   BLOG DI MIKE TYMN

LE GEMELLE REINCARNATE (20/07/16)

  Probabilmente molti di voi avranno visto su Voyager il servizio andato in onda il 18 Luglio scorso sul caso eclatante di reincarnazione delle gemelle Pollock, servizio che avevamo in preparazione anche noi (guarda caso!) anche se in forma scritta.
Per chi non avesse visto la trasmissione, abbiamo pensato perciò di ricapitolare la storia che fu lungamente studiata dal compianto Dr. Ian Stevenson, prima di  rivedere la trasmissione su Rai -Replay a questo indirizzo (il servizio parte a circa
1 ora e 18 minuti del video) http://www.rai.tv/.
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John e Florence Pollock conducevano una vita familiare normale con le loro due figlie Jacqueline e Joanna di 6 ed 11 anni, ma questa famiglia, fino ad allora perfetta e felice, venne distrutta il 5 maggio 1957 quando le loro due figlie e uno dei loro amichetti (Anthony Layden) furono tragicamente investiti da un'auto. Si stavano recando in chiesa, quando un conducente perse il controllo del suo veicolo investendoli in pieno sul marciapiede.
Tutti e tre i bambini rimasero uccisi istantaneamente al momento dell'impatto.  Sia John che Florence rimasero comprensibilmente distrutti da questo tragico evento, ma si aggrappavano alla speranza che un giorno sarebbero stati benedetti dall'arrivo di un altro bambino.  Le loro preghiere furono esaudite molto prima di quanto immaginassero, infatti, appena un anno dopo il tragico fatto, John seppe che sua moglie era di nuovo incinta.

Il medico di Florence stabilì che si trattava di un solo bambino (a quell'epoca l'ecografia era ben lungi dall'essere inventata), ma John non era d'accordo, dicendosi convinto che sua moglie portava in grembo due gemelli... reincarnati, una strana affermazione, visto che la sua religione cattolica si è sempre fermamente opposta al concetto di reincarnazione. Nonostante tutto, i dogmi religiosi non gli avevano impedito di credere in questa possibilità, estremamente convinto che Florence avrebbe avuto due gemelli e che le anime di Jacqueline e Joanna sarebbe rinate.
Contro ogni  logica, la premonizione di John si rivelò corretta ed il 4 ottobre 1958 nacquero Gillian e Jennifer.

John notò subito che Jennifer aveva una strana linea bianca sulla fronte simile alla cicatrice di Jaqueline -la sorella morta- causata da un incidente di moto. Quando poi controllò la gamba, trovò anche una voglia identica a quella di Jaqueline, m
a dal momento che Jennifer e Gillian sono gemelle identiche, è interessante notare che Gillian non ha questi segni. In una revisione di Stevenson nel Journal of American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, William Bernett scrive che Stevenson è: "uno Psichiatra preciso e studioso" e discute sull'importanza delle voglie dei bambini che affermano di essere reincarnati, voglie che corrispondono con quelle della persona che affermano di essere stati durante una vita passata. Quando le gemelline ebbero raggiunto l'età di tre mesi John e Florence decisero di trasferirsi a Whitley Bay per il troppo clamore suscitato dalla loro storia nella piccola città in cui vivevano e non tornarono ad Hexam fino a quando le piccole non ebbero quasi quattro anni.

Quando la famiglia ritornò ad Hexam, le gemelle iniziarono ad indicare -già dai finestrini della loro auto- vari punti di riferimento che non avevano mai visto prima, dato che avevano pochi mesi alla data del trasferimento. Per esempio, passando davanti alla scuola che le loro sorelle morte avevano frequentato,
affermarono con certezza che si trattava della 'loro scuola' e furono in grado d'indicare dove si trovasse il parco giochi, sebbene non fosse visibile dal punto in cui si trovavano.
La famiglia cominciò così a cercare fra i vecchi giochi di Jacqueline e Joanna e sorprendentemente,
le bimbe furono in grado di dare il nome corretto ad ogni orsacchiotto o bambola delle loro sorelle defunte. La madre poi notò che le due figlie facevano giochi piuttosto sinistri; in uno di questi Jennifer giaceva sul pavimento con la testa poggiata su sua sorella Gillian che, parlando con Jennifer, le diceva che il sangue veniva dagli occhi perché è lì che la macchina l'aveva colpita. In pratica, ricordavano esattamente l'incidente in cui erano morte prima di rinascere. Un mese o due dopo, le due sorelline entrarono in una fase di frenesia isterica, perchè come passavano davanti ad una macchina parcheggiata con il motore al minimo, urlavano a squarciagola:
 
"La macchina.... E 'venuta a prenderci. "
John e Florence che non avevano mai menzionato nulla delle sorelle morte finché Jennifer e Gillian non erano diventate più grandicelle. Quando le bimbe raggiunsero l'età di cinque anni, però, i loro strani ricordi svanirono da un giorno all'altro
e da allora, hanno sempre vissuto una vita molto normale.
-Webmaster da varie fonti-

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ANCHE LE PIANTE SONO COSCIENTI? (08-07-16)

Brutte notizie per gli amici vegani: se è vero che gli animali che mangiamo soffrono negli allevamenti e se non vengono uccisi con metodi "civili", anche le tanto amate insalate ed ortaggi di cui ci nutriamo avrebbero una forma di coscienza ed addirittura capacità telepatiche! Infatti, fin dal 1960, alcuni Scienziati hanno fatto affermazioni sorprendenti circa l'alto livello di intelligenza e di capacità sensoriali possedute dalle piante.
I loro risultati sollevano profonde domande su ciò che significa "essere senziente" e ciò che si definisce "coscienza".
Il professor Stefano Mancuso che lavora presso il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia delle piante all'Università di Firenze, ha detto durante un servizio speciale della BBC
che indagava su  come esplorare l'intelligenza delle piante:
"Siamo convinti che le piante posseggono capacità cognitive e sono intelligenti, al punto che -per studiarle- è possibile utilizzare
tecniche e metodi normalmente utilizzati per studiare gli animali."
Mancuso ha condotto i suoi esperimenti su due piante di fagiolo rampicante. Le piante sono state messe nelle condizioni di competere per attaccarsi ad un palo. Quando una delle due ebbe raggiunto il palo per prima, la pianta perdente iniziò la ricerca di un'alternativa.
"Un simile comportamento è quello che negli animali chiamiamo coscienza e dimostra che le piante sono
consapevoli del loro ambiente fisico e del comportamento degli altri esemplari".

Suzanne Simard,  professore di Ecologia presso l'Università della British Columbia, ha detto alla BBC:
"
Non abbiamo mai trattato le piante col rispetto che meritano gli esseri senzienti."
Grazie ai suoi esperimenti con gli abeti di Douglas, la Simard ha scoperto che potevano riconoscere un proprio "parente" quando cresciuto in un quartiere di "estranei". Gli alberi sembravano addirittura essere in grado di percepire quando stavano per morire.
"La mia interpretazione è che l'abete  sapeva che stava per morire e voleva passare la sua eredità di carbonio,
perché sarebbe andata a vantaggio dei funghi e della comunità"

L'anno scorso, la Dr.ssa Monica Gagliano della University of Western Australia ha pubblicato uno studio sulla rivista Oecologia ove esamina la memoria a lungo termine delle piante. L'esperimento consisteva nel far cadere un vaso con piante di Mimosa pudica su un materasso di schiuma ammortizzante da un'altezza che non danneggiasse le piante.
Grazie al monitoraggio delle loro reazioni, ha scoperto che esse avevano imparato che la caduta non avrebbe causato danni,
 mantenendo la memoria a lungo termine di ciò che avevano appreso, ma...
Questi comportamenti sono intelligenti?
Il professor Daniel Chamovitz, decano di Scienze della Vita all'Università di Tel Aviv e autore del libro "
Quello che sa una pianta ",
ha detto alla BBC: "
Abbiamo potuto studiare nella Venere acchiappamosche la sua capacità di chiudere le foglie al semplice
posarsi di un insetto.  Potrei definirla  una sorta di 'intelligenza', ma  ciò non ci aiuta a capire la biologia vegetale.
Dobbiamo essere molto più chiari sulla terminologia da usare.
"

Le piante sembrano registrare persino risposte emotive e già nel 1966 Cleve Backster lo dimostrò usando la macchina della verità.
Backster era un ex specialista di macchina della verità della CIA che ha sviluppato tecniche di poligrafia ancora  oggi usate dai militari e dalle agenzie governative degli USA. In un esperimento condotto su piante di Dracaena (descritto nel libro
"La vita segreta delle piante.") aveva collegato una di esse ad una macchina della verità. Un suo assistente, calpestò violentemente un'altra pianta e, quando è stata eseguita questa azione, il poligrafo ha mostrato che l'altro esemplare di Dracena dava chiari segnali di paura.  Marcel Vogel ha poi dato seguito agli esperimenti di Backster dimostrando che i vegetali sembrano essere capaci di leggere i pensieri. Vogel era uno scienziato che lavorò presso la IBM per 27 anni, durante i quali ha brevettato oltre 100 invenzioni e che durante la sua carriera ha notevolmente ampliato le sue conoscenze scientifiche.
Misurando le correnti elettriche prodotte dalle piante, ha notato che esse rispondevano in modo drammatico quando aveva il fiatone per un pensiero negativo che gli passava per la mente, ma non quando era tranquillo ed il suo respiro era normale.
Willis ha scritto:
"La capacità di risposta delle piante al pensiero è stata sempre la stessa, fossi ad 8 cm , a 8 metri, o a 12.000 Km di distanza", dopo aver dimostrato d'esser stato in grado di influenzare una pianta collegato al registratore
nel suo laboratorio americano a San Josè, mentre egli invece si trovava a Praga, in Cecoslovacchia .

Maggiori info: http://www.linv.org/ 

 http://www.giunti.it/autori/stefano-mancuso/

https://www.youtube.com/watch?v=7nZx0JcU2z0

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Platone aveva ragione! (30/06/16)

Nel 360 A.C. il filosofo Platone ha discusso sulla natura della coscienza, definendola un fenomeno reale che potrebbe essere considerato una parte della realtà a causa della sua capacità sia di influenzare che di essere influenzata da altre coscienze.  Questo semplice concetto pone la coscienza come un qualcosa che è una parte onnipresente all'esperienza umana, pur rimanendo uno dei fenomeni più sfuggenti per la nostra incapacità di quantificarla, onde dimostrare che esiste veramente.
Tuttavia, i ricercatori dell'Università del Wisconsin hanno fatto un passo avanti per rendere la coscienza un fenomeno quantificabile, così che la scienza possa essere in grado di affrontare la questione in modo più diretto.
La radice di questa teoria, chiamata
"teoria dell'informazione integrata," è stata sviluppata nel 2008 da Giulio Tononi, Neuroscienziato presso l'Università del Wisconsin-Madison, al Centro per lo studio del sonno e della coscienza e si basa sul concetto che qualsiasi cosa, per esistere, deve dimostrare di essere in grado di influenzare, o essere influenzato da qualcos'altro.
Questa era in sostanza l'idea di Platone espressa nella sua opera "Il Sofista" del 360 A.C.:
"La mia idea sarebbe, che tutto ciò che possiede il potere di influenzare un'altra, o di esserne influenzata , anche se solo per un istante, per quanto sia trascurabile la causa e leggero l'effetto, ha un'esistenza reale e ritengo che la definizione dell'esistere è semplicemente il poterlo fare".
La teoria dell'informazione integrata di Tononi ha posto questa idea al centro e ne è venuto fuori un quadro teorico che può essere utilizzato per aiutarci a capire cosa sia la coscienza. Nonostante il nostro non essere in grado di percepire direttamente la coscienza, sappiamo che ha un effetto sia sul nostro ambiente e, come egli sottolinea, forse in modo ancora più importante, su noi stessi.
"
La coscienza esiste per se stessa e per sé", spiega la Neurologo Melanie Boly, uno dei co-ricercatori di Tononi.
 "Così dovrebbe avere la capacità di produrre rapporti di causa ed effetto anche su se stessa."
Boly fa parte di un gruppo di ricerca che lavora a sviluppare una struttura matematica che potrebbe essere utilizzata per testare la validità della teoria dell'informazione integrata. Lei crede che questa teoria è corretta e se la sua squadra sarà in grado di convalidarla, questo sarà anche la convalida dell'idea di Platone che la coscienza è davvero reale.

 Fonte: http://qz.com

L'INFERNO è PER SEMPRE? (20/05/16)
DI JAMES DONAHUE

La paura è un potente metodo di controllo delle masse, così se una Religione  minaccia una pena eterna fatta di fuoco, zolfo bollente e di vivere in eterna agonia in un luogo chiamato Inferno, i suoi seguaci devono uniformarsi al dogma, vivendo nella paura costante di esservi condannati, se rompono le regole stabilite dalla Chiesa.
E' interessante notare che l'Antico Testamento non menziona l'inferno nè minaccia che i peccatori potrebbe finire lì dopo la morte; eppure, nel Nuovo Testamento, Gesù fa per 45 volte gravi minacce di dannazione eterna in un luogo di fuoco e pene infinite.
Questa è una seria minaccia che Gesù avrebbe inventato... o l'avrebbero fatto i suoi biografi? Nel primo caso ci sarebbe da meravigliarsi del fatto che  avesse tanti seguaci, perchè la Religione  d'amore e compassione, che insegna nel Nuovo Testamento come modello di vita, andrebbe un bel pò in contrasto con la minaccia d'una punizione al di là di ogni immaginazione per chi non fosse capace di raggiungere la perfezione senza pentirsi.
Il Cristianesimo offre anche un altro conflitto interessante.
 L'affermazione è che chi "accetta Gesù" nel proprio cuore come un "salvatore personale" può facilmente sfuggire alle fiamme dell'inferno, anche se ha commesso terribili atti di omicidio, tortura, stupro e rapina. Tutto quello che deve fare è affidare il suo cuore a Gesù prima di cadere sotto il cappio del boia così da ottenere un biglietto gratuito per vivere per eternità in Paradiso. Ciò significa che ragazzi come Hitler, Stalin, Pol Pot, David Berkowitz
[*]

*] Più noto con i soprannomi Figlio di Sam o Il killer della calibro 44, è un serial killer statunitense.
Ha confessato l'uccisione di 6 persone e il ferimento di molte altre a New York tra il 1976 e il 1977

[**] Theodore Robert Bundy è stato un serial killer statunitense, autore di almeno 30-35 omicidi ai danni di giovani donne negli Stati Uniti tra il 1974 e il 1978; potrebbe avere colpito anche prima, a partire dagli anni '60

e Ted Bundy [**],  potrebbero essere tutti in Paradiso, a dispetto del fatto di essere passati alla storia come tra i peggiori assassini che siano mai vissuti, visto che Bundy si è dichiarato "salvato da Gesù" il giorno in cui è stato messo a morte per i suoi crimini!
 L'ironia è che molte delle persone che questi uomini hanno uccise potrebbero non aver accettato Gesù per cui ora brucerebbero all'inferno -se la minacciata condanna fosse reale- rendendole doppiamente vittime, dopo una vita terrena che non hanno mai vissuto pienamente.
Che tipo di Dio avrebbe ideato una trappola così letale come questa?
Se questo Dio è onnisciente e tutto vede, perché avrebbe dovuto creare una vita così conflittuale per le persone che vivono nella sua creazione?

Il Comico Bill Burr in uno dei suoi spettacoli televisivi immaginava di andare in Paradiso e poi restarne deluso quando si rendeva conto che la sua famiglia e gli amici non erano lì ed immaginava di trovarsi faccia a faccia con Gesù dopo aver appreso della loro assenza. Nonostante il racconto sia umoristico, le considerazioni che ne scaturiscono non sono affatto divertenti perchè, se la minaccia del fuoco eterno è reale, la situazione ritratta da Burr potrebbe verificarsi per davvero!

Il Teista Gary Shadle sul suo sito web
>1184 Motivi per cui Cristianesimo non è valido< http://www.kyroot.com/
utilizza come esempio la storia di Hitler sottolineandone gli inquietanti conflitti. Dal momento che Hitler era Cattolico di nascita ed aveva mantenuto stretti legami con la Chiesa, si deve presumere che sia lui che la sua amante Eva Braun abbiano confessato i loro peccati prima di suicidarsi nel bunker di Berlino alla fine della guerra [
e quindi siano stati "salvati" da Gesù -NdR].
Shadle ha scritto:
"Hitler ha inviato gli Ebrei nei campi di concentramento e nelle camere a gas solo a causa della loro identità etnica, ma si trattava d'una pena temporale a volte durata solo pochi giorni, invece Dio, è pronto ad inviare persone buone, ben realizzate e generose in un luogo di punizione ed eterna tortura solo per aver commesso il 'crimine' di non credere in qualcosa per cui non esiste alcuna prova credibile.
Ne consegue che il Dio della Bibbia è, in effetti, peggio di Hitler ".


FONTE:  THE MIND OF JAMES DONAHUE  TRADUZIONE: WM

ESPERIMENTO MOSTRUOSO! (10-05-16)

Un innovativo esperimento sta cercando di trovare il modo per rigenerare il cervello di pazienti clinicamente morti. Una società biotech statunitense ha ottenuto l'approvazione per iniziare gli studi medici su pazienti in morte cerebrale per riportare  il loro sistema nervoso in vita. Il procedimento si attuerà su pazienti che sono stati dichiarati clinicamente morti a causa di una lesione cerebrale e che hanno definitivamente perso ogni possibilità di riprendere conoscenza o respirare in modo indipendente.I ricercatori useranno una combinazione di diverse terapie, tra cui l'iniezione di cellule staminali e il dispiegamento di tecniche di stimolazione dei nervi col laser.

"Questo rappresenta il primo studio del suo genere e un altro passo verso l'eventuale inversione della morte", ha detto il CEO della Bioquark Inc. dottor Ira Pastor. "Per intraprendere un'iniziativa così complessa, stiamo combinando strumenti biologici di medicina rigenerativa con altri dispositivi medici esistenti tipicamente utilizzati per la stimolazione del sistema nervoso centrale, in pazienti affetti da altri disturbi gravi della coscienza."
Alla fine i ricercatori sperano di essere in grado di sviluppare un modo per ripristinare completamente un cervello morto.
"Si tratta di una visione a lungo termine, un pieno recupero in tali pazienti è una possibilità, anche se non è il focus di questo primo studio - ma è un ponte per questa eventualità", ha detto il dottor Pastor.

Questa la notizia scioccante che sta facendo il giro della Rete da alcuni giorni,a noi la cosa non piace affatto, perchè siamo certi che l'anima non rientrerà mai nel suo vecchio corpo e potremmo ottenere solo uno zombie! Sarebbe come riparare un televisore, ma non poter ripristinare l'antenna. Ci auguriamo perciò, che l'esperimento fallisca miseramente.

Webmaster- Fonte: Telegraph
 

SE GUARDI L'ALBERO, NON VEDI LA FORRESTA!
(28-04-16)

Non sembra esserci alcun dubbio che

 Forrest J Ackerman sia stato un ateo per tutta la vita.  "Lui non credeva che c'è un Dio," dice il Dott Gary E. Schwartz, professore di Psicologia, Medicina, Neurologia, Psichiatria e Chirurgia presso l'Università dell' Arizona, nella prefazione de:
"un ateo in Paradiso", un libro di 514 pagine recentemente dato alle stampe. "Lui non credeva nel Paradiso, nè che c'è una vita dopo la morte. Non credeva nemmeno che gli esseri umani hanno uno spirito o un'anima. "
Tuttavia, Paul J. Davids,autore principale, e co-autore con Schwartz,
offrono alcune prove molto convincenti sul fatto che
Ackerman è sopravvissuto alla morte fisica.

Sia Ackerman sopravvissuto nel "Cielo" della religione ortodossa, o in un livello più terreno dell'Aldilà, è un'altra questione su cui il lettore può solo speculare. "Stiamo usando la parola 'Cielo' nel suo significato più astratto, generico e spirituale - un 'posto più alto' di esistenza che è in genere più amorevole,  gioioso e pacifico
rispetto a ciò che sperimentiamo sulla terra",
chiarisce Schwartz.

Ackerman, che come il presidente Harry Truman aveva una lettera per secondo nome ed era conosciuto da molti come "Forry" o "Zio Forry," è morto a 92 anni il 4 dicembre 2008, dopo una lunga carriera in cui ha creato e curato la rivista
Famous Monsters of Filmlande e divenne noto come "Mr. Sci-Fi. " Davids, un appassionato di Fantascienza durante la sua giovinezza, ora un premiato regista di Hollywood, lo ha incontrato nel 1963 ed è rimasto suo amico per tutta la vita.
"Credo che, nel corso degli ultimi otto anni, ho imparato che l'amicizia non finisce con la morte," afferma Davids .
Per quanto strano possa sembrare, uno scarabocchio su una pagina stampata dal computer di Davids è proprio ciò che innesca tutta la storia. Non era una macchia normale; solo alcune parole significative erano state misteriosamente obliterate su quella pagina, costituendo il primo di molti segnali che suggerivano che Ackerman stava cercando di indicare a Davids e agli altri che lui era ancora in giro 
 e c'è qualcosa di paradossale collegata con questa macchia d'inchiostro.
Ha a che fare con la replicabilità sperimentale che è parte del metodo scientifico su cui i fondamentalisti  si basano per rifiutare prove fortemente suggestive per la sopravvivenza della coscienza dopo la morte. Questi fondamentalisti sostengono che l'abbondanza di prove sui fenomeni PSI non è accettabile, perché non può essere replicata nelle condizioni più severe.  Nel caso dello scarabocchio, tuttavia, il fatto che la scienza non sia stata in grado di replicare il fenomeno, paradossalmente va a favore dell'ipotesi della sopravvivenza.
In altre parole, la eventuale replicazione della cancellazione, qualcosa a cui due chimici hanno dedicato molto tempo per riprodurla, sarebbe stata in contrasto con la tesi della sopravvivenza alla morte.

Davids, che è cresciuto in una famiglia non religiosa, ha poi notato numerosi fenomeni anomali, molti dei quali consistenti in sincronicità, interpretabili come possibili segnali provenienti da Ackerman. Essi comprendono una vasta gamma di fatti strani:

orologi rotti che suonavano, telefoni che si spostavano dalla scrivania, un codice CAPTCHA molto insolito su un computer, ciotole che si muovevano da sole, molti oggetti che scomparivano, voci provenienti da un computer disattivato, blue jeans che si dissolvevano di fronte a molti testimoni, errori informatici significativi, manipolazione dei campi elettromagnetici, come allarmi che suonavano inaspettatamente, e decine" di altri strani fenomeni che suggeriscono che una intelligenza invisibile li stava causando. In realtà, Davids ne elenca in ordine cronologico ben 142 in un Addendum del libro.

Per lo scettico, tra cui Michael Shermer, l'arci-scettico che è stato consultato da Davids, tutti questi piccoli avvenimenti sono "semplici" coincidenze, ma Davids sostiene che  «...quando si rilevano dei modelli in eventi apparentemente non collegati, quei modelli molto probabilmente hanno un significato, rivelano l'intenzionalità e sono il risultato di un qualche agente che li causa ".

Jack Kelleher, che aveva intervistato Ackerman alcuni anni prima, ha anche lui sperimentato strane anomalie legate ad Ackerman e contribuisce col suo racconto ad un capitolo del libro dove racconta ad un amico scettico le sue esperienze e l'amico lo controbatte.
"Come molti altri scettici, questo mio amico tende ad esaminare ognuna delle coincidenze come entità separata e le liquida senza tenerne conto complessivamente. Essendo un analista di sistemi informatici altamente competente e con una solida formazione scientifica, io rispetto il suo punto di vista, ma sono francamente sconcertato dalla ristrettezza della sua visione. Replicai con un gioco di parole metaforico-umoristico: "Non si può vedere la Forrest se guardi i singoli alberi '.
Ho deliberatamente detto "FORREST con due R, come è nel nome di Ackerman. "


Ad un certo punto durante le sue strane esperienze, Davids consultò il Dr. Schwartz, autore di numerosi libri sulla sopravvivenza, che lo ha incoraggiato a documentare ulteriormente le sue esperienze ed a scrivere un libro.  Inoltre, Schwartz raccomandò a Davids di fare una seduta con due Medium: entrambi fornirono informazioni probatorie sulle comunicazioni inviate da Ackerman.
Schwartz contribuisce a sette capitoli molto interessanti del libro, discutendo sulle esperienze di Davids, scetticismo, medianità, e ricerca sulla sopravvivenza post-mortem. Davids conclude che "la macchia d'inchiostro che è apparsa sul mio documento, anche se molto piccola fisicamente, è un evento potente, robusto e scientificamente profondo che segnala l'esistenza di un'intelligenza invisibile
che può manipolare le cose nel nostro mondo."


Non sono sicuro che quello che Davids offre in questo libro equivalga alla prova "finale" per la vita dopo la morte, come recita il sottotitolo, ma credo che lascia molto su cui riflettere.
Come Davids afferma: "Per me, il fatto che queste cose succedono, accadono più volte, dimostra l'estrema limitazione del cervello e della coscienza umana e dimostrano che le forze molto più grandi di quelle che riesco a capire sono al lavoro  nella nostra vita.
O almeno in questo caso, nella mia vita "

TRADUZ. WEBMASTER DAL  BLOG DI DI MIKE TYMN

RICORDI PRE-NATALI (15-03-16)

Sappiamo tutti che la esistenza dell'anima da prima della nascita è stata fortemente avversata dalla Chiesa Cattolica fin dal Concilio di Nicea. Questo importante e  tragico incontro si svolse nell'anno 325 d.C. e, oltre alla reincarnazione, fu pesantemente giubilata l'idea della pre-esistenza dell'anima, lanciando scomuniche ed anatemi a chi l'avesse professata. Fu l'inizio di una gravissima serie di errori di logica che ancor oggi la Chiesa di Roma paga, perdendo sempre più in credibilità per sostenere tesi davvero assurde.
Infatti, non ci vuol molto a capire che, se la nostra anima è davvero immortale, non può avere una fine, ma nemmeno un inizio...

Ma...perché la maggior parte di noi non riesce a ricordare gli eventi precoci della vita come la nascita, il primo respiro, i primi pensieri da bambino, la prima volta che ha visto i genitori, le prime parole, i primi passi, e migliaia di altri ricordi?
Esiste un'amnesia delle origini dell'uomo che si estende anche alla esistenza prima del parto?

Però un raro gruppo di individui  conservano tali ricordi, precedenti la nascita.  Noi siamo simili ad esploratori che arrivano sulla Terra come una scintilla cosmica di coscienza generata da una Fonte Superiore. La nostra anima, definita qui come la nostra coscienza o essenza immortale, cerca esperienze in un corpo umano e si impegna a realizzare  un progetto di vita.
Una volta che un'anima entra nel grembo materno, aiuta a stimolare la crescita del feto, poi si adatta al mondo terreno, alternando la sua esistenza dentro e fuori dal corpo della madre, oppure può decidere persino di tornare alla Fonte.
Infine,il bambino tira il suo primo respiro, dopo aver già vissuto fra i due mondi per nove mesi.
Una volta nati,ci troviamo intrappolati all'interno di un corpo umano e ci chiediamo da dove siamo venuti, dimentichi dei nostri ricordi pre-parto, una ricerca che dura tutta la vita nel tentativo di ricordare il nostro status cosmico. Nascita che ci sembra misteriosa come il modo in cui un bruco si trasforma in crisalide ed infine in una farfalla, sicchè cominciamo a chiederci:

Chi sono?
Ho davvero un'anima immortale?
Perché sono qui?
La mia vita ha uno scopo?
Da dove vengo?
Come sono arrivato qui?
C'è vita dopo la morte?
C'è una Fonte, una Forza Superiore?


Nel corso dei secoli, queste domande venivano poste dai primi filosofi come Socrate (469-399 aC), che ha sostenuto al termine della sua vita: "Noi abbiamo la prova evidente che l'anima è immortale" Oggi, lo stesso messaggio proviene da un campo inaspettato di indagine:
la ricerca pre-parto. Alcune rare persone riportano ricordi di immortalità nelle comunicazioni pre-parto con bambini non ancora nati che ci permettono di aprire una porta d'oro sullo stato di pre-esistenza dell'anima.
In cosa consistono i racconti delle esistenze vissute prima di entrare in un feto? I ricordi di ogni Anima sono unici come le impronte digitali e includono qualsiasi combinazione di questi dodici elementi:

Segno N° 1 - Auto-consapevolezza della loro vera natura: il corpo fisico è un indumento, una gabbia, una conchiglia, un alloggio temporaneo per l'anima.

Segno N° 2 - Essere eterni: sanno che i genitori non li hanno "creati", ma solo portati a nascere.
 La nascita è un cambiamento da "essere" a "diventare".

Segno N° 3 - Sentirsi a casa: il mondo celeste è la loro vera casa, dove c'è un senso
 di appartenenza, di significato e di completezza.

Segno N° 4 - Amore senza limiti: l'amore nel mondo celeste è fuori da ogni scala terrena,
intenso e senza fine rispetto a quello terreno.

Segno N° 5 - Famiglie di Anime: Il cielo è un luogo brulicante di anime, esse vivono con i propri cari, riunite in gruppi. Tali gruppi sono la nostra vera famiglia.

Segno N° 6 - Telepatia:  Sono in grado di usare la telepatia e immediatamente capiscono ciò che pensano gli altri o viaggiano con la semplice intenzione di farlo.

Segno N° 7 - Un essere superiore, o le Guide, dicono loro che stanno partendo per un viaggio e che torneranno a casa, un giorno.  Le Guide le assistono nella pianificazione e le accompagnano fin nel ventre della madre.

Segno N° 8 - Anteprima della vita e pianificazione : la loro vita imminente appare come un film o le immagini sullo schermo del computer. Sono date loro diverse opzioni per scegliere i genitori e le lezioni da imparare.

Segno N° 9 - Amnesia pre-parto:  possono sentire che parti della loro memoria viene cancellata mentre scendono sulla Terra. Alcuni sono anche consapevoli di tale amnesia durante l'infanzia.

Segno N° 10 - L'interesse per l'esperienza umana: alcuni sono riluttanti a nascere,
 mentre altri ne hanno un forte desiderio.

Segno N° 11 - Consapevolezza nel feto: una volta che l'anima si collega con il feto nel grembo materno, la maggior parte di loro sente una perdita di libertà, una consapevolezza ristretta
e la sensazione di essere messe in una gabbia.

Segno N° 12 - Nessuna paura della morte: alcune addirittura non vedono l'ora di tornare "a casa".

Rintracciare le memorie prenatali può essere difficile in quanto si tratta di un raro argomento di conversazione e di un pregiudizio culturale. Tuttavia esistono migliaia di casi sulla base delle nostre ricerche grazie ai rapporti di molti ricercatori.

Webmaster da vari articoli in Rete

LA VEGGENTE CIECA (04-03-16)

Louise Eaton è cieca dalla nascita per cui non può utilizzare il linguaggio del corpo o altri indizi durante i contatti medianici, come spesso sentiamo dire dagli scettici. Nata prematuramente -al sesto mese- fu trattata con massicce dosi di ossigeno che potrebbero aver causato la sua cecità per un'anomala proliferazione dei vasi sanguigni che ha distrutto la sua retina irrimediabilmente. Quando aveva circa sei anni, ha iniziato ad avere esperienze paranormali, come voci che non scaturivano dalla sua immaginazione. Spesso sentiva strani passi ed aveva sogni e premonizioni ed ovviamente si sentiva diversa, cosa che per una bambina è stata davvero spaventosa. Louise cercò di dirlo ai suoi genitori, ma non erano sicuri su cosa fare. Erano un pò spaventati, ma poi si dettero una spiegazione molto terrena: la loro figlia ascoltava i discorsi dei vicini!

Fu così che cominciò a leggere molto sui fantasmi ed a pensare che la sua casa fosse infestata, ma quando iniziò a sentire le voci anche a scuola, capì che non succedeva solo in casa sua ma che era lei stessa a sentire le voci. Dopo la morte di suo padre, Louise si recò da un medium che le disse che aveva davvero la capacità di parlare con i Morti e così decise di sviluppare il suo talento.
Un giorno sua madre le  diede un anello del padre e, come lo indossò, iniziò a raccogliere la sua energia. Anche l'orologio ebbe lo stesso impatto, perchè  ogni cosa ha il suo campo di energia sicchè Louise fu in grado di percepire quella paterna.
Quando il genitore morì per un attacco cardiaco, Louise provò un'accelerazione momentanea del suo cuore. Si chiama chiaroudienza, e permette a chi possiede questo dono, di provare le stesse sensazioni di una persona  che muore, in una sorta di morte momentanea.

Ecco uno dei tanti esempi che convalidano le straordinarie capacità di Louise.
Durante una seduta c'era una signora tra il pubblico la cui figlia era morta ed il suo Spirito era venuto attraverso Louise.
Le disse subito che la sua mamma aveva indossato al funerale un cappotto rosso che le piaceva molto.
Poi aggiunse che ce lo aveva addosso anche lì...
Effettivamente era così e non c'era modo di saperlo,essendo Louise completamente cieca !


Dal momento in cui per la prima volta aveva sentito la presenza di suo padre, Louise è stata in grado di comunicare con lui in diverse occasioni. Dice che a volte può sentirlo parlare o percepisce la sua presenza e che la sua personalità è rimasta la stessa: fa un sacco di rumore, nè più nè meno come avrebbe fatto se fosse stato vivo e quindi Louise è sicura che è proprio lui.
Ha detto che i messaggi più comuni che giungono dal Mondo degli Spiriti sono ampie rassicurazione sul fatto che stanno tutti bene, anche se, a volte, le capita di sentire commenti maleducati su parenti che sono ancora in vita, ma che lei sceglie di non riferire.
Raramente, pur essendo in grado di comunicare, alcune Entità preferiscono non parlare; le capita pure di incontrare coloro che non sono  riusciti a passare nella Luce. Anche se lei crede con tutto il cuore nella vita ultraterrena, è d'accordo nel dire
che la sua professione attira l'attenzione di molti critici.
"Ci sono alcuni falsi medium che fanno uso di tutti i tipi di trucchi per ingannare la gente, il che rende difficile la vita a persone genuine come me. Non posso pretendere che la gente creda per forza, e non intendo convertire nessuno. Sicuramente c'è qualcosa di più del nostro corpo fisico. E alla fine del discorso, tutto quello che cerco di fare è portare un pò di conforto."

Per informazioni, visitare il sito louise-eaton.com

ATEO CONVERTITO DALLA TELEPATIA (16-02-16)
Il Dr.Rick Sheff era cresciuto in un ambiente culturale ebreo, ma essenzialmente era una ateo. Una volta, a Pasqua, la sua famiglia discuteva sulle possibili spiegazioni scientifiche del passaggio del Mar Rosso durante l'Esodo e suo padre ci scherzava sopra dicendo:
"
Sono sicuro che Mosè conosceva l'andamento delle maree"
Per lui era stata una buona occasione per ricordare una vittoria politica guidata dal personaggio storico di Mosè, di certo non si trattava di un miracolo. E così Rick aveva imparato fin dalla più tenera età che la Scienza  offre tutte le risposte per spiegare come funziona il mondo.
Come medico, Sheff ha condiviso con i suoi pazienti esperienze che sembravano sfidare le conoscenze  attuali, ma lui ad una ad una, è stato sempre in grado di respingerne ognuna come un evento raro, un'anomalia, sebbene questi "data points (
unità di informazione in uso per la creazione di grafici), come li chiama, hanno iniziato a sommarsi. 
 Due esperienze notevoli di telepatia, però, hanno creato grosse fratture nella sua armatura di certezze da ateo e minato quella che egli chiama la sua "rete di fiducia" basata sulla Scienza  moderna. La ricostruzione ha richiesto un lavoro di tessitura fra Spiritualità ed un nuovo paradigma scientifico. Sheff ha così riassunto la sua esperienza:
"Ognuno di noi possiede un assortimento personale di credi fideistici. Pensatelo come ad una rete di conoscenze mondiali da rafforzare continuamente. Quando incontriamo un punto-dati, un'esperienza, o un risultato-scientifico che non si adatta alla nostra rete, abbiamo tre scelte:la prima opzione è negare che si tratta di veri dati.  Possiamo decidere che sia 'solo una coincidenza', o in uno studio scientifico, potremmo ipotizzare che ci sia stato un errore di misurazione. Gli scienziati possono dire, ad esempio, "<fino a che lo studio non è riprodotto da un certo numero di altre persone in modo indipendente, non ho intenzione di accettare che tali dati sono validi.
Non son dati giusti.> La seconda opzione è quella di accettare i dati anomali, una scelta che resta alla periferia della rete e non influenza il nucleo. Potremmo dire, é strano oppure, che ciò è davvero insolito e non pensarci più. La terza opzione è quella di permettere che tale anomalia prenda residenza sempre più profondamente nella nostra rete fideistica, spostandola al centro di essa.

Questo è quello che poi è successo a Sheff, ovvero i data points hanno finalmente mandato in frantumi la sua rete personale.  
La frantumazione è stata dolorosa in un primo momento, "
...ma il risultato è stato più gioioso di quanto io abbia mai ritenuto possibile." Questa è l'origine del titolo del suo libro, "Joyfully Shattered" (Gioiosamente Distrutto), in cui racconta la sua storia e discute ciò che vede per il futuro della Scienza , una Scienza  riconciliata con la Spiritualità, invece di opporsi ad essa.

Esperienze telepatiche
Sheff aveva in cura un paziente, un bambino di 6 mesi di nome Ryan, che era malato terminale.
 La malattia era sopraggiunta all'improvviso ed il padre del bambino, Tom, era comprensibilmente in un momento difficile per dover accettare che gli stava per morire. Ryan sopravviveva più a lungo del previsto, ma era in pessime condizioni.
Una sensazione intuitiva senza precedenti colse di sorpresa Sheff...
Sentiva che Ryan poteva essere rimasto aggrappato alla vita perché sapeva che suo padre non sarebbe mai stato in grado di accettare la sua morte. Mai Sheff aveva concepito un tale pensiero o detto qualcosa di simile a quello che disse a Tom suggerendogli di andare vicino a Ryan e dirgli che poteva pure lasciarlo. Il bambino morì due ore dopo. 

"Lo scienziato in me urlava che era solo una coincidenza",  Sheff ha scritto nel suo libro.
"Etichettare il fatto come una coincidenza avrebbe preservato la mia fede nella Scienza  in cui ero stato educato".

Poi la moglie di Sheff, Marsha, era rimasta incinta contemporaneamente alla sua migliore amica, Susan.
Alle 04:30, una mattina, Marsha si svegliò da un sonno profondo e disse, "
Susan è in travaglio, lo so."
Si sentiva un formicolio, un'energia che scorreva attraverso tutto il suo corpo. Era sicura di questo, ma non riuscì a contattare Susan e, alla fine tornò a dormire. Successivamente seppe che Susan aveva iniziato a sentire le contrazioni esattamente alle 04:30
"Improvvisamente ho saputo che le persone possono comunicare a distanza", ha detto Sheff, che riportò ad un collega l'esperienza; quest'ultimo però gli rispose che non era un dato valido, ma solo una coincidenza. Nel suo libro, Sheff ha descritto la sua reazione:
«Che cosa vuoi dire con coincidenza? Le probabilità statistica che Marsha si svegliasse esattamente nello stesso momento in cui Susan si era svegliata con la sua prima contrazione, inondata di energia e sapendo che era in travaglio proprio in quel momento, sono così irrisorie che qualcosa di anomalo doveva essere accaduto.
Chiamarla una semplice coincidenza è un atto oltraggioso di fede. 
Non è buona Scienza ....>>

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Sheff è Medico Di Famiglia, autore, e capo ufficiale medico della società di consulenza sanitaria Greeley Company. Ha studiato Filosofia all'Università di Oxford prima di frequentare la Pennsylvania School of Medicine.  Fonte: http://www.theepochtimes.com/n3/author/tara-macisaac/

Per gentile concessione dell'Autrice.  -  Trad. Webmaster

UN UNIVERSO IN ROVINA (24-01-16)

Di James Donahue  (*)

Brevi ma profonde considerazioni sulla nostra esistenza, scritte da James Donahue nel suo interessantissimo Sito che v'invitiamo a visitare.(Webmaster)
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Mentre ero seduto tranquillamente nella nostra vecchia auto a guardare la gente andare e venire dall'ingresso del locale Wal-Mart
[
catena americana di grandi magazzini diffusi in tutto il mondo dal 1962],
notai una coppia di anziani che usciva dall'edificio con un carrello pieno di acquisti. Era ovvio che fossero ormai negli anni del tramonto. Entrambi zoppicanti, lei era appoggiata sul carrello e lui che lo dirigeva mentre si aiutava con un bastone.
Lentamente si fecero strada attraverso il parcheggio fino a raggiungere una nuova ma modesta, lucido berlina. Impiegarono un tempo relativamente lungo per caricare i loro acquisti in quella macchina per poi finalmente entrarci dentro. Lui scivolò sul sedile del passeggero e lei si mise al volante, poi lentamente si allontanarono.
Per tutto il tempo che impiegarono a portare a termine queste semplici operazioni, i due vecchietti erano stati rapidamente incrociati da giovani uomini, donne e bambini, tutti intenti a correre da e verso il negozio.
La scena mi colpì e capii che stavo avendo una rivelazione:
stavo osservando una verità universale lì da dove ero seduto.
C'è stato un tempo, non molto tempo fa, quando questa particolare coppia di anziani era stata giovane e vigorosa come quelli che ora li incrociavano, capii che sia i viventi che gli oggetti di questa Terra, di questo Sistema Solare, di questo Universo, sono destinati a divenire nient'altro altro che polvere. Tutto nasce o viene fabbricato nuovo e brillante, ma nel tempo tutto decade e torna alla polvere da cui è venuto.  Quelle belle giovani donne con le loro curve provocanti, quei giovani dalle spalle larghe, pieni di forza e di energia sessuale, quei bambini pieni di vita che non potevano fare a meno di correre e saltare, sono tutti simili ad un fiore con i petali dischiusi solo per un breve momento di bellezza e rigenerazione sessuale, prima di cadere giù, appassito, dal proprio stelo.
 Molto presto anche loro saranno negli anni del tramonto, dolenti ad ogni passo, nel vano tentativo di conservare
una sembianza di normalità nelle loro vite quotidiane. Quelle scintillanti automobili, camioncini e motociclette che entravano ed uscivaono dal parcheggio stavano già iniziando a corrodersi. I loro giorni erano contati man mano che i contachilometri macinavano miglia e miglia di strade che, in inverno, il sale erode insieme a quelle stesse macchine. Dieci anni... Forse più, ed i veicoli sarebbero stati impilati tra gli altri nei depositi degli sfasciacarrozze, o schiacciati in impianti di riciclaggio e utilizzati per costruire altre vetture.
L'edificio che attira tante le persone, eretto solo pochi anni fa, stava già mostrando segni di usura. Le case in cui viviamo esigono attenzione costante, per i danni che causano le intemperie. Le finestre si crepano, l'erba cede spazio alle erbacce, le pareti dipinte si scolorano ed il legno comincia a marcire se non viene trattato e verniciato di continuo.
Trascurare una casa per circa dieci anni significa che può cadere in rovina e noi lo sappiamo bene, visto che io e mia moglie abbiamo trascorso gran parte della nostra vita a restaurare vecchie case sinistrate perchè trascurate troppo a lungo: una battaglia senza fine.
Ogni cosa vivente intorno a me, i gabbiani che volavano in cerchio sul parcheggio, sempre alla ricerca di un pezzo di cibo, i cani lasciati nelle auto, gli insetti sotto i piedi, l'erba e gli alberi così verdi e lussureggianti intorno a noi... tutto esiste al momento. E' il nostro universo, il Creato, la nostra matrice, il nostro momento nel tempo che era allora, che non è mai stato prima nè sarà di nuovo.
Gli scienziati che studiano queste cose credono che ci sia una durata limitata di vita anche per il nostro pianeta, il nostro sistema solare, la nostra galassia ed il nostro universo. Tutto è iniziato con un big bang e quando tutto sarà giunto al termine, forse scomparirà allo stesso modo. Alcuni hanno il coraggio di affermare che i pianeti, i soli e l'universo stesso sono esseri viventi.
O forse sono parte del tutto che potrebbe essere ciò che pensiamo che sia Dio.
Ma cosa siamo? Che cosa è l'essere che esiste all'interno di questo corpo temporaneo? Alcuni dicono che siamo i creatori di tutto ciò che vediamo, sentiamo, gustiamo e tocchiamo. Se è così, allora siamo anche noi esseri finiti? Siamo qui a vivere per il momento e poi ci spegneremo come la fiamma di una candela, quando il nostro tempo sarà finito?
Oppure l'avventura continua dopo che abbiamo abbandonato questi corpi?
Questa è una domanda antica e la risposta l'avremo solo quando questa vita sarà finita e saremo costretti ad andare in quel misterioso "oltre" dove diventiamo tutti uguali, alla fine. E' il luogo in cui dovremo render conto di tutto ciò che abbiamo realizzato durante il nostro tempo su questo piano di esistenza. Come saremo giudicati? Certamente non per la quantità di ricchezza personale, nè per il numero di figli che abbiamo generato e cresciuto con successo.
I Re che ebbero grande potere sopra i loro regni non se la passeranno meglio del servo più povero delle loro corti.
Non importa in quale ruolo, tutti conosciamo alcune persone che si sono distinte tra la folla perché amano il Prossimo oltre ogni misura. Ogni loro azione, ogni loro pensiero, rispecchia l'amore e l'empatia che hanno per coloro che li circondano e sono costantemente pronti a dar tutto di se stessi pur di nutrirli, vestirli e confortarli.Questi sono quelli che contano quando tutto finisce, ma cosa avranno da guadagnare quando giunge la fine? Ci sarà un giudizio? Ci sarà qualcosa di più?
Ah, ma mia moglie è tornata dallo shopping e la mia musa ispiratrice pomeridiana è sparita....

(Scritto nel 2011 prima che la mia vita personale cambiasse di colpo con la perdita di mia moglie.)
Di James Donahue -Traduzione Webmaster-
 

(*) Per gentile concessione dell'Autore:

Claudio: So glad you like my site. You certainly have my permission to use
the material as requested. Please give credits.
Jim - 
http://www.perdurabo10.net/u

LO SPIRITO E' COME UN DIAMANTE
(30/12/15)
                                                  (Di Michael Prescott)

In alcuni post del blog precedenti, successivamente raccolti come un saggio, ho parlato di un diamante come immagine del sé Superanima o superiore, con ogni sfaccettatura del diamante corrispondente ad una personalità incarnata diversa. Qui vorrei approfondire questa idea, prendendo il caso puramente immaginario di una particolare Superanima e le sue incarnazioni.
Diciamo che questa Superanima si è incarnato tre volte, prima come Enos, un contadino; poi come Barbarossa, un pirata e attualmente come Dave, un podologo. In questo caso il diamante ha tre faccette separate e distinte tra loro, ma tutte son parte della stessa gemma.
Mentre incarnato, Dave è in gran parte inconscio della sua Superanima.
Io uso la parola "inconscio" volutamente, perché penso che la mente inconscia (o inconscio) è il punto di accesso al sé superiore. Il sé superiore non è il subconscio; al contrario, sarebbe più accurato definirlo supercoscienza. Sia il subconscio che il superconscio sono parte di ciò che FWH Myers ha definito " l'io subliminale."

Dave non è del tutto tagliato fuori dal suo sé superiore; intuizioni e ispirazioni vengono a lui dalla Superanima sotto forma di sogni, meditazione, o fantasticherie ed è possibile per Dave coltivare interesse per tali informazioni, espandendo così la sua consapevolezza.
Eppure, durante la sua vita terrena, la Superanima è in gran parte fuori vista - non diversamente dai 9/10 di un iceberg che si trova sommerso. Da bambino, Dave ricordava una vita precedente in vividi dettagli, cioè la vita del pirata Barbarossa.
Dall'età di otto anni, questi ricordi erano svaniti poichè i bambini piccoli hanno una connessione più immediata alla Superanima e non tracciano una chiara distinzione tra realtà e immaginazione, o tra i prodotti di pensiero cosciente e l'immaginario inconscio.
Sono aperti agli input provenienti dal loro sé superiore in un modo che la maggior parte degli adulti non sono. Dave ricordava la vita di Barbarossa, non perché la personalità Dave era precedentemente esistita come la personalità di Barbarossa, ma perché entrambi i personaggi derivano da una fonte comune e il giovane Dave era in contatto con quella fonte.
Sembra che egli fosse più propenso a ricordare solo la più recente incarnazione della Superanima, cioè ricordava Barbarossa, ma non Enos. Se ogni incarnazione è un trampolino alla successiva lungo un percorso di crescita continua, allora ci si potrebbe aspettare che la personalità corrente sia più strettamente in contatto con l'ultima. La personalità di Dave è, in qualche modo, una conseguenza della personalità di Barbarossa. In alcuni casi, vengono riprodotti specifici tratti di personalità o anche fisici (voglie o difetti di nascita corrispondenti a ferite o lesioni subite nella vita della personalità precedente).
I bambini sono più propensi a ricordare una vita passata che si è conclusa bruscamente, di solito a causa di violenza o per l'improvvisa insorgenza d'una malattia.  La maggior parte dei ricordi spontanei di vite passate segnalati da bambini sono di questo tipo. Forse perché una vita interrotta rappresenta un'occasione in parte mancata che la nuova incarnazione è destinata a correggere. Barbarossa, non diversamente da molti pirati, visse per pochi anni e morì giovane prima di riuscire ad imparare le lezioni previste dalla Superanima;
Dave rappresenta la possibilità di completare questa fase formativa della Superanima. Poi Dave, da adulto, ha una esperienza di pre-morte in cui si trova nel suo usuale corpo umano ad incontrare amici e persone care defunte in un bellissimo giardino.
L'esperienza procede in tal modo perché lui si identifica ancora con la personalità di Dave e non con la Superanima.
A un certo punto della sua NDE, Dave incontra un Essere di Luce, che prima interpreta come Gesù (un residuato dalla sua educazione religiosa) e quindi, più in generale, come Dio. In realtà, l'Essere di Luce è la sua Superanima , che interpreta come un'entità esterna poichè non é in contatto consciamente con essa. Semplicemente non riesce ad immaginare se stesso come parte di questa supercoscienza radiante, che è finora al di sopra della propria consapevolezza limitata.
Però, come l'Essere di Luce gli si avvicina, Dave si ritrova in fusione con esso - anche se solo parzialmente e temporaneamente-.
Per Dave, questa è un'esperienza indimenticabile e si sente come se si fosse fuso con Dio, ne fosse diventato un tutt'uno, ed avesse raggiunto la saggezza infinita.  Di fatto, però, egli si è fuso - non a Dio - ma con il proprio Sé Superiore e la sua saggezza, sebbene notevolmente ampliata, ma ben inferiore all'onniscienza.
Qualche tempo dopo la sua NDE, Dave va da un ipnotizzatore che lo pone in un profondo stato di trance e lo regredisce ad un punto precedente alla nascita. In quello stato egli sperimenta una vita "tra le vite", come riportato dai soggetti ipnotizzati da Michael Newton, Brian Weiss, e altri.  Poiché è regredito ad uno stadio prima della nascita - cioè prima che la personalità-Dave fosse venuta in esistenza, ora si sta identificando con la Superanima, che è la fonte di quella personalità.
Come risultato, il ricordo di Dave della sua esistenza tra le vite differisce dalla sua NDE. Nella sua NDE si stava ancora identificando con la personalità-Dave, quindi l'ha vissuta col corpo di Dave, ha incontrato gli amici di Dave ed ha visto personalità religiose in linea col sistema di credenze di Dave. Nella sua regressione ipnotica, non si sta identificando con la personalità di Dave, ma con la Superanima, così si ritrova senza un corpo umano e senza le caratteristiche personali di Dave. In genere, i soggetti di Newton videro se stessi ed i loro amici (che sono altre Superanime) come forme di luce di diversi colori che si muovono attraverso un paesaggio geometrico astratto, riportando un ricordo vivido delle loro varie incarnazioni, e delle loro esistenze tra le vite.
In breve, l'essere di pura luce che si presenta in un ambiente ultraterreno geometrico è la Superanima, mentre la forma umana che  ritrova in un giardino paradisiaco è la personalità incarnata. Ma qual è il vero luogo della coscienza?
E' Dave o Barbarossa o Enos o la Superanima? Probabilmente ognuno di essi rappresenta lo stesso locus della coscienza, visibile solo da una prospettiva differente. E' una cosa simile a Flatlandia.  Flatlandia è il classico racconto satirico del 19° secolo scritto da Edwin Abbott, che parla di esseri bidimensionali che vivono in un mondo a due dimensioni. Quando uno di loro è trasportato a Spaceland, il nostro piano tridimensionale, vede le cose da una prospettiva del tutto nuova.  Alcune cose che vede sarebbero state inconcepibili per lui quando era ancora a Flatland, ad esempio, egli può ora vedere all'interno di una casa di Flatlandia senza finestre, anche se tutte le porte sono chiuse. Come mai? Perché le case di Flatland non hanno tetti (non c'è la terza dimensione) L'abitante di Flatland si libra sopra il foglio di carta su cui è disegnata Flatlandia e può semplicemente guardare giù e vedere l'interno della casa. E' molto semplice ed evidente, ma solo se si ha la prospettiva offerta dalla terza dimensione. La mia ipotesi è che il regno spirituale ha dimensioni complementari fatte non solo di spazio, ma anche di coscienza e che queste dimensioni aggiuntive offrono la prospettiva necessaria per risolvere quelle che sembrano essere contraddizioni impossibili nel nostro mondo.

Quando l'ipnotizzatore regredisce Dave ad un punto ancora precedente, egli ricorda la vita del pirata Barbarossa ed anche la vita di Enos, il contadino, sebbene ne parli da una prospettiva un pò distaccata, perché si sta ancora prevalentemente identificando con la Superanima. Ricordo che uno dei pazienti di Newton, dopo aver discusso una vita vissuta come una donna di due o trecento anni fa, ha detto: "L'esperienza è stata buona per me, e credo che lo fosse ancor più per lei" (Sto parafrasando a memoria.)
 Ho sempre trovato questa dichiarazione piuttosto confusa: il soggetto ipnotizzato sembrava trattare la donna come una persona separata, piuttosto che come lui stesso in una veste diversa. Però, in base alla nostra ipotesi attuale, la dichiarazione acquista un senso. E' la Superanima che commenta una particolare personalità incarnata.
Per inciso, la regressione ipnotica a vite passate è spesso spiegata in termini di criptoamnesia, la capacità presunta di ricordare anche i dettagli più banali di libri e film che la persona ha letti o visti anche decenni prima.
Sebbene questi dettagli siano stati consapevolmente dimenticati, essi risiedono nel subconscio e possono essere riportati alla mente sotto ipnosi.Non c'è dubbio che molti, se non tutti, i casi di regressione possono essere spiegati in questo modo (vedi La ricerca del D. Scott Rogo), ma tale spiegazione solleva domande interessanti.
 In base a quale meccanismo la mente conserva tutti questi dettagli, e come l'ipnosi ne permette l'accesso?
Vorrei suggerire che i dati sono trattenuti dal superconscio, e che una trance ipnotica profonda apre la porta a questo archivio di conoscenza. Vorrei anche suggerire che il riesame della vita riportata in alcune NDE comporta l'immersione in questo archivio di memoria e, dal momento che le Superanime rappresentano collettivamente tutte le anime che si sono mai incarnate, esse tutte hanno un archivio completo di tutti i ricordi e delle esperienza soggettive - un tesoro noto negli ambienti mistici come i Registri Akashici.

Continuando nella sua esplorazione spirituale, Dave comincia ad andare dai medium. Alcuni sembrano avere valide abilità paranormali e Dave si convince che essi parlino di diversi "livelli di vibrazione" corrispondenti a differenti piani spirituali.
Egli comincia a sospettare che i livelli vibrazionali più elevati corrispondono a dimensioni più elevate di coscienza e che i Medium stiano realmente parlando di cambiamenti nella frequenza della coscienza stessa.
La personalità-Dave esiste ad un livello vibrazionale basso, mentre la Superanima esiste ad un livello vibrazionale più elevato.
 Inoltre, come Dave ha imparato dalla sua regressione ipnotica, la Superanima stessa è parte di un gruppo selezionato di Superanime che lavorano insieme sul loro sviluppo reciproco - quello che potrebbe essere definita un Superanima collettiva- ed è certamente nel regno delle possibilità che ogni Superanima collettiva è parte di un collettivo ancora superiore, e così via, come se la coscienza si espandesse in continue ondulazioni simili alle onde del mare.
Dave, inoltre, ritiene che le personalità disincarnate parlano attraverso i medium e dicono che devono diminuire il proprio livello vibrazionale per comunicare con noi sulla terra. Si ipotizza che una persona deceduta, dopo aver fatto la transizione verso l'Aldilà,
ha un maggiore accesso alla Superanima e quindi eleva le sue vibrazioni, così com'era, in via temporanea, quando Dave si era parzialmente fuso con l'Essere di Luce. Il tenue legame che collega la personalità di Dave alla super consapevolezza della Superanima attraverso il subconscio è stato ampliato, anche se per breve tempo, in un ampio canale. Egli sospetta che, se la sua NDE fosse continuata, avrebbe conservato la sua personalità, ma anche apprezzato l'accesso, su base continua, ad un più ampio spettro di consapevolezza della Superanima. Le persone decedute che parlano attraverso i medium sono in questa condizione di coscienza espansa, ma per comunicare con gli esseri umani sulla terra, devono limitare il loro ritrovato accesso alla Superanima e ridursi a qualcosa di più vicino ai loro limiti originali.
È per questo che i comunicatori in spirito spesso dicono che possono descriverci solo una frazione di ciò che i Defunti sono e di ciò che ora sanno. Anche per questo la comunicazione è così difficile per quelli che si trovano sull'altro lato.

Un'altra cosa che Dave nota è che un Medium non dice mai che un dato comunicatore non è disponibile, essendosi già reincarnato.
Gli scettici, in base a ciò, a volte mettono in discussione la medianità e la reincarnazione, ma se l'ipotesi del diamante è corretta, allora ci dobbiamo aspettare che tutte le personalità defunte (Enos e Barbarossa, per esempio) devono rimanere nel mondo degli spiriti, poichè la reincarnazione comporta la manifestazione di una nuova personalità estrusa dalla Superanima,
non il riciclaggio di una personalità precedente.
Cosa Dave sta imparando è che è parte di qualcosa più grande di lui, che è a sua volta parte di qualcosa di ancora più grande.
Il suo ego può resistere a questa idea; vuole essere Mr. Big ! Il suo viaggio spirituale implica lasciare andare l'ego, almeno in una certa misura. Non a caso, diminuendo il suo attaccamento all'ego, egli riduce la sua identificazione con la personalità Dave e aumenta la sua identificazione con la Superanima, che egli può verificare, soggettivamente, come "il testimone" che osserva i suoi pensieri e le azioni in background - un testimone che diventa evidente in quei momenti meditativi quando egli acquieta il cicaleccio della sua mente.

DAL SITO DI Michael Prescott

CAPIRE LE RADICI DELLA FOLLIA
(09-12-15)

Un altro  interessante articolo del nostro amico Mike Tymn.
Oggi ci racconta come un eroe della Seconda Guerra Mondiale, dopo aver scampato chissà quante volte la morte nei cieli d'Inghilterra, verso la fine della sua vita sia giunto a riflettere profondamente sul senso dell'esistenza umana e sul perchè delle follìe alle quali, purtroppo, ancor oggi assistiamo.

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Pur seguendo attentamente quanto dicono e scrivono  i nostri politici e giornalisti  su tutto il caos, il disordine e la pazzia del mondo di oggi, raramente ho sentito o letto nulla in relazione alle cause esistenziali di fondo, alle cause profonde di cotanta follìa. Tutte le discussioni hanno a che fare, al più, con cause superficiali, come le differenze economiche o politiche e nessuno osa suggerire che la pazzia che vediamo nel mondo in questi giorni è il risultato di un crescente numero di esseri umani che non trovano più alcun significato nella vita, né ho mai sentito qualcuno suggerire che l'ultra-materialismo o l'edonismo, così come viene promosso dalle industrie dell'intrattenimento e della pubblicità, è un altro fattore causale.
Mi piace invece il modo in cui il Maresciallo Capo Lord Dowding (
Sir Hugh Dowding, 1882-1970), esamina il problema nel suo libro del 1960,  God’s Magic (Magia divina,recentemente ripubblicato, insieme ad altri tre libri fra cui quello della foto da White Crow Books).
"
Il problema del caos mondiale è legato a doppio filo con il caos che c'è nella mente dell'umanità," ha detto Dowding, considerato l'uomo maggiormente responsabile per la vittoria della Gran Bretagna nella Battaglia d'Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale.
"
L'uomo insiste a cercare all'esterno le cause, invece di guardare dentro se stesso. Come vale per l'individuo, ciò vale anche per una nazione, perchè un individuo che ha uno spirito inquieto, vivrà in un ambiente altrettanto turbolento. "
Ma politici e giornalisti non vogliono entrare in tali questioni filosofiche: sposano la visione materialistica predominante
nella Scienza e restano decisi nel sostenere il nichilismo, ribadendo che la vita non ha scopo.
L'unico modo perchè la vita potrebbe avere uno vero scopo sarebbe se ci fosse una "vita più grande" al di là di questa, ma ciò significherebbe che politici e giornalisti dovrebbero addentrarsi in un territorio religioso molto controverso.
 La correttezza impedisce ai politici di entrare in tali zone, mentre i giornalisti temono di apparire poco intelligenti discutendo tali questioni non scientifiche.  Sì, alcuni dei nostri politici di destra ora sono orgogliosi di menzionare Dio, ma le loro credenze fondamentaliste navigano in acque torbide, poco profonde e quindi non risultano molto convincenti e non fanno altro che aggiungere benzina sul fuoco. Così continuiamo a precipitare verso il basso, ritrovandoci in livelli di gran lunga inferiori rispetto ai tempi di Lord Dowding, nonostante i significativi progressi tecnologici e materialistici raggiunti.
Un recente articolo dell'Associated Press ha discusso il declino della felicità tra gli Americani, attribuendolo a crescenti pressioni finanziarie, fra cui anche la "insicurezza economica."
Un altro articolo di giornale ha dichiarato che i maschi bianchi americani di mezza età "stanno morendo in massa," molto più di quanto succedesse fino a pochi decenni fa, come se gli stress personali e finanziari causassero maggiori casi di suicidi ed overdose di droga.
Un ulteriore recente articolo ha anche ricordato alcuni studi che indicano che gli Americani non sono felici come  lo erano 30-40 anni fa  perché, a quanto pare, hanno raggiunto un punto decrescente nella realizzazione dei comfort materialistici.
È stato suggerito che la semina porta felicità più grande della mietitura, sicchè abbiamo raccolto così tanto che ora siamo diventati annoiati e depressi e ci stiamo forse avvicinando al punto che Nerone raggiunse quando Roma bruciava.

Solo un giornalista, Ben Boychuk, del Tribune News Service, ha il coraggio di andare più a fondo degli altri nella ricerca dei motivi dell'incremento di mortalità negli Americani di mezza età e scrive:.
"
Quando non hai niente in cui credere, se non in te stesso e la tua vita è fatta di miseria, allora non c'è da sorprendersi che molti uomini - disoccupati, senza figli, senza meta - diventino dediti ad alcol, droghe, videogiochi, porno,
o qualsiasi altra cosa che offuschi il dolore.
Il nostro problema non è solo la mancanza di un lavoro significativo, è la mancanza di significato.
"

Come Dowding aveva visto già dagli anni '60, la fede nella sopravvivenza della coscienza dopo la morte è al centro di tutte le preoccupazioni e problemi dell'umanità e il rimedio per i mali del mondo si trova nell' accettare "prove schiaccianti"
 che una consapevole esistenza personale continua oltre la tomba.
"
Il saggio chiederà di sapere il più possibile sul suo stato futuro.
Se giunge alla conclusione che sarà spento come una candela, sarà perché ha esaminato attentamente il problema e deliberatamente
rifiutato le alternative e non perché è la cosa più comoda in cui credere per un materialista egoista."

Naturalmente, ci sono molti oggi che danno la colpa di gran parte delle turbolenze del mondo alla religione ed alla fede in una vita ultraterrena, specie alcuni fanatici religiosi che hanno troppa fretta di arrivare colà; ma solo perché varie religioni hanno sviate nella loro ricerca non significa che l'intera idea di vita dopo la morte dovrebbe essere condannata.
Dowding è stato fortemente critico nei confronti della religione ortodossa.
"
Per diversi motivi la Chiesa non è utile ai laici nella formazione delle loro opinioni sul tema della sopravvivenza individuale",
ha scritto, parlando soprattutto di ortodossia cristiana.

"La Chiesa ha ancorato la sua nave milleseicento anni fa e l'argano si è arrugginito. Essa si sottrae alla questione e non la esamina apertamente per pronunciarsi sulla massa di prove che esiste sul tema della vita futura
".
Come Dowding lo vide, il "seguito" offerto dalla religione è troppo vago e "deliberatamente indistinto" tanto che non ha assolutamente alcun senso per la persona comune.
"Il risultato è che quando il tempo [di morire] si sta per avvicinare, l'uomo è spaventato. L'uomo teme la morte e quando si sveglia dall'altra parte spesso non crede che sia davvero morto perché sente di essere lo stesso individuo che era prima di morire. "

Come risultato della sua indagine sulla medianità, Dowding divenne uno Spiritualista. Egli ha riconosciuto che ci sono tanti ciarlatani che tentano di ingannare il pubblico, ma era altrettanto certo che la comunicazione spiritica ha luogo anche attraverso Medium genuini.  Ha poi anche riconosciuto che ci sono state molte incongruenze e contraddizioni che provengono attraverso questi ultimi, ma ha anche capito che questo é il risultato di molti fattori diversi, tra cui la colorazione del subconscio creata dalla mente del Medium che tenta di spiegare le cose celesti in termini terrestri e dalla disinformazione proveniente da spiriti di basso livello.
Tuttavia, riscontrò sufficiente consistenza in alcune spiegazioni, come le molte dimensioni oppure i diversi livelli esistenti dall'altro lato, il risveglio nel corpo spiritico con la stessa coscienza con cui si è lasciato il mondo fisico e un Aldilà di attività e progresso,  tanto da dirsi convinto che fosse un argomento che ogni persona intelligente dovrebbe studiare.
"
La mia convinzione è che un uomo che studierà ciò che è stato messo a disposizione dalla rivelazione antica e moderna, è in grado di costruire da sé una foto dello schema dell'universo e del progresso dell'umanità, perfettamente accettabile per una intelligenza razionale, pur tenendo da conto il fatto che ci sono alcuni aspetti della vita multidimensionale che sono piuttosto al di fuori del campo di applicazione del nostro cervello tridimensionale ".  Per quanto riguarda il consiglio spesso sentito dire che dobbiamo "vivere il momento" e non occuparci di quello che potrebbe venire o non venire dopo la morte, Dowding ha replicato che la persona che ha la convinzione che continuerà a vivere dopo la morte arricchirà non di poco la sua vita. 
"
Se e quando accetta le prove schiaccianti che una consapevole esistenza personale può continuare oltre la tomba, egli vorrà trattare la sua vita continuandola nel suo complesso, e modificando in pensieri, parole ed opere l'espressione naturale e istintiva della sua personalità in modo da procedere con un programma a lungo termine invece di pensare solo al breve periodo che passa sulla terra.
Questa è la mia definizione di religione, e di religione, nel senso più ampio dell'espressione,oggi vi è disperatamente bisogno ".

(TRADUZIONE WEBMASTER -FONTE:  Michael Tymn Blog