INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE

SOMMARIO   Pag.16 

NUOVE CONFERME SULLA COSCIENZA

90 scienziati chiedono uno Studio aperto
su PSI e Coscienza

L'ANIMA: Oltre il tempo e lo spazio
L'AURA ESISTE!

GLI EVP SI VERIFICANO ANCHE IN AMBIENTI  CONTROLLATI!

ESISTE IL LIBERO ARBITRIO?

COM'è UMANO IL TUO CANE!

LO IANDS CONTESTA LO STUDIO SUI RATTI

IL PROF.  Korotkov fotografa l’anima
nel momento  in cui lascia il corpo !

ADC INDOTTE  PER GUARIRE DAL DOLORE 

ECCEZIONALE OBE/NDE

Fantasmi D' Islanda

ULTIME RICERCHE SUI MEDIUMS

Emozioni positive e Salute

NUOVE PROVE SCIENTIFICHE DALL' ALDILA'

FLATLINED BUT AWARE!

NUOVE CONFERME SULLA COSCIENZA (19-01-14)

Negli ultimi anni la Fisica ha iniziato a considerare la coscienza come un'entità reale appartenente al mondo materiale, tanto che s'inizia a sostenere che essa derivi dai livelli più profondi del cervello, ovvero dalle attività che avvengono all’interno dei neuroni cerebrali a livello quantistico.
Grazie alla recente scoperta dell’esistenza di vibrazioni quantistiche nei microtubuli AD OGGIi all’interno dei neuroni cerebrali (pubblicata dalla rivista Physics of Life Reviews), un team di studiosi è riuscito ad avvalorare l’ipotesi del Dr. Roberto Lanza (vedi ns. recente articolo), derivante da quella formulata 20 anni fa da Stuart Hameroff e Roger Penrose.
Anirban Bandyppadhay, dottorando del National Instituite di Scienze Naturali a Tsukuba, in Giappone, e ora al MIT di Boston, a capo della squadra autrice della nuova scoperta, suggerisce che le onde cerebrali degli EEG derivano da profonde vibrazioni microtubulari e, che da un punto di vista pratico, modificando queste vibrazioni si potrebbero migliorare una serie di condizioni mentali, neurologiche e cognitive.
(I microtubuli sono i principali componenti dello scheletro strutturale dei neuroni,
Clic per maggiori info.)
La teoria, chiamata “orchestrated objective reduction” ( vedi:Orch OR), era stata proposta per la prima volta a metà degli Anni 90 proprio da Roger Penrose, eminente Fisico e Matematico, e dallAnestesista Stuart Hameroff. I due osservarono che le vibrazioni quantiche nei microtuboli sono “orchestrate” da ingressi sinaptici e memorizzate nei microtuboli.
La teoria è stata duramente criticata, in quanto il cervello veniva considerato troppo “caldo, umido e rumoroso” per processi quantistici apparentemente così delicati. L’evidenza, tuttavia, ha poi dimostrato il contrario, prendendo come esempi la fotosintesi delle piante, il cervello degli uccelli quando navigano, il nostro senso dell’olfatto ed i microtubuli cerebrali.
La scoperta suggerisce inoltre che i ritmi EEG derivano dai livelli più profondi delle vibrazioni microtubolari ed anche l’anestesia, che cancella in modo selettivo la coscienza risparmiando
le attività del cervello non coscienti, agirebbe attraverso di essi.  La coscienza, quindi, in quanto entità reale, potrebbe sopravvivere nell’universo anche dopo la morte fisica del corpo e del cervello?
Dopo 20 anni di scetticismo e controversie scientifiche, gli ultimi risultati concludono che i bit quantistici, o anche “qubits”, di cui tratta la teoria Orch OR, sono percorsi elicoidali in reticoli microtubolari e ci permettono di respingere le critiche mosse sin qui, oltre che di rivedere le 20 previsioni della teoria Orch OR pubblicate nel 1998. Di queste, sei sono state confutate e nessuna respinta.  La conclusione è che la coscienza gioca un ruolo attivo intrinseco nell’universo,
 ovvero è alla radice stessa della sua esistenza.

FONTE: ununiverso

90 scienziati chiedono uno Studio aperto su PSI e Coscienza (16-01-14)


Circa 90 Scienziati ed Accademici hanno firmato una lettera, scritta da Etzel Cardeña della Lund University svedese, pubblicata in Frontiers in human Neuroscience, richiedendo un sostegno più tradizionale ed un'indagine aperta ed onesta sugli argomenti parapsicologici ed i correlati misteri della coscienza umana. Cardeña sottolinea sei punti a sostegno della sua richiesta :

1 ) La ricerca sui fenomeni parapsicologici ( PSI ) è in corso in varie università accreditate e centri di ricerca di tutto il mondo da parte di studiosi di diverse discipline che ben conoscono il metodo scientifico
(ad esempio, circa 80 dottorati di ricerca PSI sono stati premiati solo nel Regno Unito negli ultimi anni ) . Questa ricerca è proseguita per oltre un secolo, nonostante i vari tabù imposti dal mondo accademico, la quasi completa mancanza di fondi e gli attacchi professionali e personali degli scettici. L' Associazione Parapsycologica è affiliata alla AAAS -
American Association for the Advancement of Science- dal 1969, e più di 20 Premi Nobel e molti altri eminenti Scienziati hanno sostenuto lo studio della PSI ,o hanno anche condotto ricerche in proprio .

2) Nonostante un atteggiamento negativo da parte di alcuni redattori e recensori, i risultati sostengono la validità dei fenomeni PSI e continuano ad essere pubblicati in famose riviste accademiche in settori rilevanti che vanno dalla Psicologia alle Neuroscienze, alla Fisica .

3) L'aumento dei controlli sperimentali non ha eliminato nè diminuito significativamente le ipotesi sull'esistenza dei fenomeni PSI, come suggerito da diverse recenti meta-analisi .

4 ) Queste meta-analisi ed altri studi suggeriscono che
i dati a sostegno dei fenomeni PSI non possono ragionevolmente essere liquidati come caso o dovuti ad un "effetto schedario" (eliminazione fraudolenta dei casi che non sono utili a dimostrare una certa tesi). Infatti, contrariamente alla maggior parte delle discipline, le riviste di parapsicologia hanno per decenni incoraggiato la pubblicazione dei risultati nulli e dei documenti critici nei confronti di una spiegazione paranormale.
Un registro degli studi PSI è stato istituito per migliorare la pratica della ricerca .

5 ) Le dimensioni degli effetti riportati nella maggior parte delle meta-analisi sono relativamente piccoli
 
ed i fenomeni non possono essere prodotti su richiesta, ma questo caratterizza anche vari fenomeni presenti in altre discipline che si concentrano sul complesso comportamento umano,
 come la Psicologia e la Medicina .

6) Anche se le spiegazioni più conclusive per i fenomeni PSI attendono ulteriori sviluppi teorici e di ricerca,
non sembrano apparentemente violare le leggi conosciute della natura, in accordo con le moderne teorie della Fisica che trascendono le restrizioni classiche di tempo e spazio, combinate con la crescente evidenza di effetti quantistici nei sistemi biologici .

Cardeña osserva che se i 90 co-firmatari della lettera "
...differiscono fra loro nel ritenere che i fenomeni PSI sono già stati dimostrati o meno, sono unanimi nell'affermare che nella loro visione, la Scienza deve essere un processo critico non dogmatico, aperto, ma rispettoso, che richiede un esame approfondito di tutte le prove, così come deve essere lo scetticismo nei confronti di entrambe le ipotesi." .
Da: Dailygrail

L'ANIMA: Oltre il tempo e lo spazio (12-01-14)
Il Dr. Robert Lanza è un esperto di Medicina Rigenerativa e direttore scientifico della Advanced Cell Technology Company
 [ http://www.robertlanzabiocentrism.com/ ]

GIORNALe ECONOMICo PARLA DI ALDILà! (11-01-14)

Moninka ci ha segnalato questo articolo in cui si parla del mio illustre Collega Prof. Robert Lanza che viene definito uno tra i più brillanti ricercatori nel campo delle staminali.
Lo avevamo già segnalato per i suoi interessi nel campo del Paranormale (
clicca QUI) ben quattro anni fa, ma vi proponiamo questo articolo perchè pubblicato da un giornale on-line che tratta principalmente temi economici! Speriamo sia uno dei tanti segnali positivi di un'imminente cambiamento degli orientamenti dell'intera umanità che ci pare di avvertire da qualche anno a questa parte!!

Clic: Wallstreetitalia

Precedentemente conosciuto per la sua vasta ricerca sulle cellule staminali, divenne famoso anche per diversi esperimenti condotti con successo sulla clonazione di specie animali in via di estinzione, ma non molto tempo fa (a seguito della perdita della sorella) lo scienziato iniziò ad interessarsi di Fisica, Meccanica quantistica ed Astrofisica. Questa miscela esplosiva ha dato vita ad una nuova teoria del biocentrismo.
 Il Biocentrismo afferma che la vita e la coscienza sono fondamentali per l'universo,
 
é la coscienza che crea l'universo materiale, non il contrario.
Lanza va dritto al cuore della struttura dell'universo stesso;
le leggi, le forze e le costanti sembrano essere ottimizzate per la vita, il che implica che l'intelligenza esisteva prima della materia.
Egli sostiene inoltre che spazio e tempo non sono oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra comprensione umana. Secondo Lanza, noi portiamo lo spazio ed il tempo con noi
".. come le tartarughe fanno coi loro gusci. ", nel senso che quando il guscio (spazio-tempo ) si stacca, noi esistiamo ancora.  La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esiste. Esiste solo come IDEA perché gli uomini, identificandosi con il loro corpo, credono che quando esso muore, anche la coscienza scompare: se è il corpo che genera la coscienza, allora la coscienza deve morire con il corpo.
Se però il corpo ricevesse la coscienza nello stesso modo in cui un decoder riceve i segnali satellitari, naturalmente la coscienza non finirebbe con la morte del veicolo fisico.

In pratica, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli del tempo e dello spazio, ed è perciò in grado di essere ovunque: nel corpo umano e fuori di esso, è quindi non-locale allo stesso modo in cui lo sono gli oggetti quantici (particelle sub-atomiche). Lanza ritiene inoltre che più universi multipli possano esistere simultaneamente. In un universo, il corpo può essere morto mentre in un altro continua ad esistere, assorbendo la coscienza migrata da questo universo.
Ciò significa che una persona morta, durante il viaggio attraverso il tunnel, non finisce all'inferno o in paradiso, ma in un mondo simile a quello una volta abitato, ma restando pur sempre viva.

MONDI MULTIPLi
Questa teoria, così bella ma estremamente controversa di Lanza, ha molti sostenitori inconsapevoli, non solo comuni mortali che vogliono vivere per sempre, ma anche alcuni noti scienziati. Questi sono quei Fisici ed Astrofisici che tendono a concordare sull'esistenza dei mondi paralleli e che suggeriscono la possibilità dell'esistenza di universi multipli. Il
Multiverse (multi - universo ) è un concetto scientifico che essi sostengono, perchè sono certi che non esistano leggi fisiche che vietino l'esistenza dei mondi paralleli.

Il primo a parlarne fu uno scrittore di fantascienza -HG Wells- fin dal 1895 nel suo racconto
"The Door in the Wall" e, dopo 62 anni, questa idea è stata sviluppata dal Dr. Hugh Everett nella sua tesi di laurea presso l'Università di Princeton. Si propone -in sostanza- che in ogni momento l'universo si divide in innumerevoli mondi simili e che successivamente, questi universi " neonati ", si suddividano ancora. In alcuni di questi mondi si potrebbe essere intenti alla lettura di questo articolo in un universo, o a guardare la TV in un altro.  Il fattore scatenante la creazione di questi multipli universi sono le nostre azioni, spiega Everett. Se facciamo alcune scelte, subito un universo si divide in due differenti versioni con diversi eventi della stessa azione. Nel 1980, Andrei Linde, scienziato dell'Istituto Lebedev di Fisica, ha sviluppato la teoria degli universi multipli. Egli è ora professore alla Stanford University.
Linde ha spiegato che lo spazio è costituito da molte sfere che, espandendosi, danno origine a sfere simili e così via all'infinito, separate fra loro come bolle di sapone, ma tutte rappresentanti parti di uno stesso universo fisico.  Il fatto che il nostro universo non è il solo esistente è supportato dai dati ricevuti dal telescopio spaziale Planck. Utilizzando tali dati, gli scienziati hanno creato una mappa molto accurata della cosiddetta
radiazione cosmica di fondo,
che è presente dall'inizio del nostro universo ed hanno così scoperto che l'universo ha un sacco di recessi oscuri rappresentati da buchi e lacune. La Fisica teorica Laura Mersini - Houghton presso l'Università della Carolina del Nord ed i suoi colleghi sostengono che esistono anomalie della radiazione di fondo a causa del fatto che il nostro universo è influenzata da altri esistenti nelle vicinanze e che buchi e lacune sono quindi il risultato diretto di contatti con questi universi limitrofi.

L'ANIMA
Quindi, secondo la teoria del neo- biocentrismo, vi è abbondanza di luoghi, o altri universi, dove la nostra anima potrebbe migrare dopo la morte. Ma esiste l'anima? C'è qualche teoria scientifica della coscienza, che potrebbe convalidare una simile affermazione? Secondo il dottor Stuart Hameroff, un'esperienza di premorte accade quando l' informazione quantistica che è legata al sistema nervoso lascia il corpo e si disperde nell'universo, una visione che soddisfa Scienza e Metafisica. La coscienza risiede, secondo Stuart ed il Fisico britannico Sir Roger Penrose, nei microtubuli delle cellule cerebrali, che sono i luoghi primari dell'elaborazione quantistica. Dopo la morte, questa informazione viene rilasciato dal corpo, il che significa che la nostra coscienza se ne distacca.
 Secondo questi illustri ricercatori, quindi, la nostra esperienza cosciente è il risultato degli effetti della gravità quantistica presente in questi microtubuli, una teoria che hanno definito
"RIDUZIONE OBIETTIVA ORCHESTRATA" ( Orch - OR).
La coscienza, o almeno la proto-coscienza, è da loro teorizzata come una proprietà fondamentale dell'universo, presente anche nel primo momento della sua esistenza, cioè durante il Big Bang.
"IN UN TALE SCHEMA, LA PROTO - COSCIENTE È UNA PROPRIETÀ FONDAMENTALE DELLA REALTÀ FISICA ACCESSIBILE AD UN PROCESSO QUANTISTICO ASSOCIATO CON L'ATTIVITÀ CEREBRALE. "
Le nostre anime sono infatti costituite dal tessuto stesso dell'universo e possono essere esistite fin dall'inizio dei tempi. I nostri cervelli sono solo ricevitori e amplificatori per la proto-coscienza che è intrinseca al tessuto stesso dello spazio-tempo.  Allora, c'è davvero una parte della nostra coscienza che non è materiale e che vivrà dopo la morte del corpo fisico ? Il Dr Hameroff nel documentario dello Science Channel
Attraverso il Wormhole ha detto :
"Quando il cuore smette di battere ed il sangue cessa di scorrere, i microtubuli perdono il loro stato quantico.  L'informazione quantistica presente al loro interno non viene distrutta, non può essere distrutta, ma si distribuisce e si dissipa nell'universo ".

(Robert Lanza potrebbe aggiungere che non solo esiste nell'universo che conosciamo, ma  forse in un altro universo.) 
"Se il paziente è resuscitato, rianimato, -continua Hameroff- questa informazione quantistica può tornare indietro nei microtubuli e il paziente dice: "Ho avuto una NDE," mentre, se ciò non accade ed il paziente muore, è possibile che questa informazione quantistica continua ad esistere al di fuori del corpo,
 forse a tempo indeterminato, come anima. "

Questa teoria della coscienza quantistica spiega cose come le esperienze di premorte, la proiezione astrale, le esperienze fuori dal corpo ed anche la reincarnazione senza bisogno di ricorrere ad alcuna ideologia religiosa. L'energia della nostra coscienza potenzialmente viene riciclata in un corpo diverso e nel frattempo esiste al di fuori del corpo fisico in un altro livello di realtà, e forse in un altro universo.


FONTE: http://www.spiritscienceandmetaphysics.

(TRAD WEBMASTER)

L'AURA ESISTE! (12-01-14)

Un gruppo di Scienziati Giapponesi dell'Università di Tokyo sotto la supervisione di Mio Watanabe , ha condotto una serie di esperimenti con cui sono riusciti a catturare visivamente l'aura di una persona, dimostrando così la sua esistenza! Con l'aiuto di telecamere altamente sensibili sono stati in grado di fotografare la  speciale luce emessa dal corpo umano, in particolare , il bagliore appare più brillante al mattino e sembra " svanire " in serata.  E' più visibile intorno a viso , bocca , guance e collo .
Gli esperti ritengono che questa tecnica potrebbe diventare un nuovo strumento da utilizzare nella diagnosi e nel trattamento di molte malattie, infatti un bagliore più debole intorno a certe parti del corpo può indicare la presenza di una malattia o d'un disturbo .
 
E' sorprendente che l'esistenza di questo alone rimaneva dubbia, nonostante il fatto che le tecniche per fotografarlo esistano da decenni. I pionieri in questo campo sono i coniugi Kirlian, tanto che fino ad oggi qualsiasi alone ripreso intorno a creature viventi viene indicato come "effetto Kirlian " .
Nel tempo la coppia ha brevettato molte invenzioni per fotografare la luce e catturare immagini auriche,
notando da subito che tali immagini variavano da persona a persona .
Dall' intensità del bagliore i Kirlian hanno imparato a determinare l'attività totale del corpo , l'efficienza di diversi farmaci e trattamenti, nonché lo stato di organi e sistemi. Oggi il metodo GDV è abbastanza ben sviluppato e può essere utilizzato per condurre un'analisi generale di tutto il corpo.   
Se dovesse diventare ampiamente utilizzata nella diagnosi tradizionale poi, con il suo aiuto, i medici potrebbero non solo facilmente effettuare diagnosi di malattie in atto, ma anche individuare quelle che possono verificarsi in futuro, migliorando notevolmente la qualità delle cure preventive .
 
Inutile dire che nell' antica medicina orientale tradizionale il concetto di aura è ben compreso e comunemente accettato. Pratiche orientali, sia mediche che spirituali, sono inizialmente dirette a correggere l'aura cioè il corpo spirituale piuttosto che quello fisico, poichè
il recupero a livello fisico,  è solo una conseguenza del bilanciamento dell'aura .
 

 

LA MORTE DI MANDELA REGISTRATA DAL GCP (10-12-13)

Il Global Consciousness Project (GCP)utilizza una rete mondiale di generatori di numeri casuali
(vengono usati piccoli apparecchi che producono flussi di "uni" e " zeri",  come i computer che utilizzani i numeri binari) per testare l'idea che gli eventi che suscitano grande interesse nell'umanità tenderanno ad influenzare i processi casuali facendoli diventare coerenti. 
La Pagina ve ne ha parlato molte volte per cui non staremo a dilungarci troppo sul principio su cui si basa il progetto, rinviando a questi links chi volesse saperne di più:

(
Vedi articoli precedenti: ->1 -> 2 -> 3 -> 4)
In breve, diremo che le macchine generatrici di numeri casuali, che naturalmente producono output che non hanno alcun rapporto tra di loro, producono in certe condizioni e per un pò di tempo, risultati stranamente correlati. Se una macchina produce più "uni " che "zeri", altre tenderanno a far lo stesso e viceversa.  È come se una sorta di coscienza globale, galvanizzata da certi eventi fortemente emotivi, diventasse qualcosa di reale, qualcosa di molto semplice, anche se normalmente a noi invisibile, ma  abbastanza reale per modificare il comportamento della casualità stessa.
Questo è un fenomeno misterioso e sconcertante, ma la ricerca è iniziata con alcune estrapolazioni da studi sulla Psicocinesi in cui i partecipanti hanno cercato consapevolmente di influenzare tali macchine casuali, e spesso hanno dimostrato che potevano farlo.
I Ricercatori hanno collocato tali macchine in opposte situazioni di vita reale per vedere se potessero essere influenzate anche quando nessuno stava cercando di farlo coscientemente .
Questi Scienziati hanno invece trovato patterns numerici molto affascinanti ed imprevedibili.
Quando i dispositivi sono stati posti in ambienti poco stimolanti -come parchi vuoti e riunioni noiose- la produzione di dati binari è rimasto casuale (come sempre dovrebbe essere).
Tuttavia, in luoghi con molta eccitazione e coerenza emotiva, come durante eventi spirituali, le macchine tendevano a mostrare risultati che non erano più casuali.
Poi questi ricercatori (in particolare Roger Nelson e Dean Radin ) hanno sviluppato una rete di tali dispositivi in tutto il mondo per vedere se gli eventi di rilievo a livello globale hanno un effetto anch'esso globale su questo tipo di casualità .
Uno dei loro primi e più drammatici risultati è stata la grande risposta agli attacchi delle
 Twin Towers. Successivamente molti altri eventi hanno fornito risultati identici.  Roger Nelson scrive:
 " Non sorprende che molte persone hanno suggerito che la morte di Mandela avrebbe dovuta essere sulla nostra lista di eventi globali . L'esperimento è durato per 24 ore, iniziando quasi un'ora prima della sua morte, con un periodo di tempo sul modello di Ted Kennedy, Michael Jackson, e simile a Papa G.Paolo II . Il risultato del Ki quadrato è pari a 87332,851 su 86.400 df, per p = 0,013 e Z = 2,238

Per la spiegazione del KI quadrato vedasi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_chi_quadrato

Noi in realtà non capiamo per quale meccanismo fisico i nostri scopi e sentimenti condivisi possono interagire con i processi dei generatori di numeri casuali e così alcuni eminenti Fisici, tra cui un vincitore di Premio Nobel, stanno lavorando sul problema . Una teoria potrebbe far luce sui processi Psicologici attraverso cui accade questo effetto. Questa teoria afferma che
l'efficacia di qualsiasi effetto Psi è determinata dalla forza dell'intenzione inconscia.
Se l'intenzione inconscia è debole, o incerta, non dovrebbe emergere nessun effetto Psi evidente, dal momento che le intenzioni negative e positive sono mescolate e si annullano a vicenda .
Tuttavia,  se l'intenzione inconscia è forte e costante nella sua direzione,
un effetto Psi evidente è più probabile
.
 
Nelson Mandela è stato un uomo che ha suscitato sentimenti forti ed ampiamente condivisi di ammirazione, gratitudine e amore . Le intenzioni inconsce di tantissime persone sono associate con tali sentimenti ( per onorarlo, per condividere il dolore, per realizzare la sua importanza ), sicchè tali intenzioni sono altrettanto forti ed in gran parte inequivocabili .
Questo è il tipo di situazione che, secondo la teoria, dovrebbe generare una chiara fenomenologia Psi .
La morte di Nelson Mandela ci ha commosso .
 L'effetto è cosciente ma inconscio pure. Le espressioni dei nostri sentimenti sono espliciti, nelle nostre conversazioni, cerimonie, manifestazioni esteriori ed interiori di dolore, ma sono impliciti anche nel regno misterioso ed affascinante del nostro dialogo con con la realtà che definiamo come Psi .


Trad. WM -Fonte: http://firstsightbook.com/wp/?p=372 -

 

GLI EVP SI VERIFICANO ANCHE IN AMBIENTI  CONTROLLATI!  (21-11-13)
Uno studio pubblicato l'anno scorso sul Journal of Neuroquantology , che tratta tematiche di Neuroscienze e Fisica, ha raccolto alcuni risultati molto interessanti su EVPs e pareidolia acustica. Condotto da Anabela Cardoso, un'auto-professantesi scettica, lo studio ha trovato la prova che gli EVPs potrebbero essere molto più di illusioni del nostro cervello.
Lo studio è durato due anni e gli esperimenti sono stati condotti a livello professionale in studi di registrazione sonora, schermati contro qualsiasi interferenza audio o radio elettromagnetica esterna.
Sono stati usati condensatori di alta qualità e microfoni dinamici, software come Pro Tools e SoundForge per elaborare i suoni registrati oltre a diversi filtri elettronici.  Lo studio della Cardoso, come quelli di Raudive e Bender,
ha prodotto fenomeni che non possono essere facilmente spiegato dalla scienza.
Durante l'esperimento i ricercatori hanno registrato decine di EVPs di voci ben distinte che hanno risposto alle loro domande, o commentando eventi accaduti nello stesso studio di registrazione.
I migliori successi nell'acquisizione di EVPs c'è stato quando si sono utilizzati rumori in sottofondo ed anche durante le sessioni in cui l'umore dei partecipanti era allegro e rilassato.
Una radio Sony è stata posta nello studio e sintonizzata su 7429 KHz per produrre un morbido sibilo costante come rumore di fondo. I partecipanti erano seduti e ponevano domande in inglese lasciando uno o due minuti tra ognuna di esse per dare spazio ad eventuali risposte. Durante la sessione di registrazione i partecipanti non hanno ascoltato alcuna voce. Quando l' audio registrato da entrambi i microfoni utilizzati è stato riascoltato si udì una voce ben distinta parlare in portoghese.
Dopo la domanda "è questo il Rio Do Tempo?" si è sentita un'altra voce dire:
"Somos nos .." ed una terza parola che non era ben udibile come le altre.
Con un po 'più di attenzione si è concluso che l'ultima parola era o
Luis o Sim.
Gli ascoltatori però si divisero sull'interpretazione del vocabolo.
La cosa strana di questa registrazione è che il 27 Giugno era il compleanno del fratello defunto di
Anabela Cardoso, che si chiamava proprio Luis .

Data la possibilità di una qualche forma di pareidolia, non venne dato molto credito a tale interpretazione.

Università di Vigo, 23 Giugno 2008, Laboratorio di Acustica
In un esperimento in cui è stato usato un CD con rumore bianco mentre l'equipe poneva domande in studio, di nuovo furono catturate delle voci che hanno alterato il rumore di fondo.
La risposta è arrivata quando alla domanda " sei anche qui oggi, con noi , in questo Studio dell'Università di Vigo ? fu:
"Esta aqui, Cardoso."

Cardoso è il cognome del defunto padre , del fratello e di altri familiari di Anabela . Un fratello defunto,  Capitano di marina mercantile, di solito veniva chiamato semplicemente Cardoso dai suoi colleghi invece che col suo nome completo, Luis Cardoso. L'enunciato è udibile sia nella registrazione DAT dell' Università, che nel nastro Telefunken. Il suono è più pulito nella registrazione digitale forse perché è esente da rumori meccanici ma è più forte nella registrazione analogica (
-25,4 dB , mentre il rumore bianco immediatamente precedente è a -27,2 DB ) . Successivamente dopo pulizia con Sound Forge Pro 10, il contenuto divenne più chiaro ed è facilmente comprensibile da chiunque conosca  sufficientemente il portoghese.

Un Altro Estratto dallo Studio:
23 Giugno 2009, Acoustics Laboratory, Università di Vigo, Spagna

Mentre si preparava una pista di rumore rosa per un altro esperimento, molti degli sperimentatori erano nello studio di registrazione a chiacchierare, mentre i dispositivi di registrazione giravano.
Essi inaspettatamente hanno raccolto un altro EVP di grande importanza per lo studio che è è apparso qualche tempo dopo il primo ascolto dell'audio dalla conversazione . Uno degli sperimentatori aveva chiesto in un'altra nella stanza notizie sulla salute di un conoscente di nome Ernst Senkowski.Mentre le persone nella stanza non sentivano eventuali voci al momento, la registrazione ha rivelato una voce maschile esclamare
:"Geisler!"
Perplessi dalla risposta, perché la parola potrebbe avere diversi significati in Tedesco e nessuno era ben versato in quella lingua, i ricercatorio contattarono Ernst Senkowski via e-mail. Nella mail di risposta, Senkowski ha spiegato che Gert Geisler era l'editore della rivista Esotera a Frielsburg, Germania , che aveva già pubblicato diversi articoli sugli EVPs.
Geisler era anche collegato a Senkowski in relazione ad esperimenti EVP condotti da Senkowski.
Qui tutto diventa ancora più strano:
una sincronicità eccezionale sembra essere manifesta in questo caso. Né Anabela, né gli operatori tedeschi avevano percepito questa voce che si era intrufolata durante l'ascolto -nel 2009- dei materiali registrati negli esperimenti, sia insieme che separatamente.
Anabela l'aveva sentita per la prima volta quando aveva comunicato col Professor Senkowski intorno al 18 Dicembre 2010, perchè lavora ad un'Intervista con il Dott. Senkowski sul caso di un'immagine anomala ricevuta dagli sperimentatori Maggy e Jules Harsch - Fischbach, molto simile ad un'altra immagine pubblicata dalla rivista Esotera, di cui Gert Geisler era il redattore capo .
Gli EVPs sono stati ricevuti tutti all'interno di ambienti di registrazione audio altamente controllati, luoghi dove i cellulari non erano nemmeno in grado di ricevere un segnale, e le voci sono comparse quando le registrazioni sono state riprodotte .

Gli sperimentatori hanno concluso che l'impiego del rumore di fondo , come il rumore bianco, il linguaggio umano di fondo,il rumore rosa, e quello statico della radio, sono benefici per registrare gli EVPs . Essi ritengono che il rumore di fondo fornisce alle entità una sorgente audio da manipolare per trasformarlo in un discorso comprensibile . Essi hanno inoltre hanno concluso che le risposte sono migliori quando l'ambiente è un po 'caotico, o molto allegro e vivace.

Hanno avuto meno successo quando si sono concentrati interamente sul porre le domande,
 per poi  ascoltare attentamente  la registrazione.
Così, mentre alcuni EVP che trovate on-line sono,nella migliore delle ipotesi, discutibili, sembra che risultati concreti sono stati raggiunti anche in ambienti ben controllati .
Mentre non vi è ancora la possibilità di escludere la pareidolia acustica, è evidente che il controllo dell'ambiente, i rumori di fondo preparati con cura e la stretta vigilanza su come sono stati condotti gli esperimenti,
rendono questi risultati del tutto speciali.

(Trad WM da Varie Fonti Internet)

ESISTE IL LIBERO ARBITRIO? (08-11-13)

Come vi sentireste se un brutto giorno vi svegliaste sapendo che il libero arbitrio è un'illusione e che quindi non avete mai avuto alcun controllo sul vostroo destino? La questione centrale è: abbiamo davvero il libero arbitrio o ci illudiamo di avercelo?
Non si tratta di decidere se mangiare fuori o mangiare a casa stasera, ma piuttosto sapere se ho fatto delle scelte perché ho il libero arbitrio per poterle fare, o esse sono già pre-determinate a livello quantico della realtà (eventi con meno di 100 nanometri di lunghezza), in cui il mio cervello è utilizzato per funzionare in un certo modo a rispondere ad uno stimolo esterno a cui sono già stato condizionato.
A livello quantistico la realtà sembra comportarsi in modo diverso dagli eventi che si verificano nei livelli maggiori. I Fisici hanno definiti questi eventi come '
indeterminati', nel senso che il risultato non può essere dedotto in anticipo, se non che in termini statistici. Riferendoci al comportamento delle sinapsi del nostro cervello, che misurano appena 20 nanometri ed in cui il principio quantistico può operare, è plausibile dedurre che non si può prevedere se e quando un dato neurone si attiverà o meno.
Su una scala più grande, dove possiamo osservare il funzionamento dei pensieri e delle emozioni a livello neurale, ci si può chiedere che cosa avvia questi pensieri e sentimenti e l'unica spiegazione possibile è che
una forza esterna, o qualcos'altro, interviene in modo non-fisico con una forza fisica.

Se faccio fare delle scelte alla mia mente, ci dovrebbe essere una zona nel mio cervello che reagisce, che si accende, ovvero uno stimolo che consente al mio corpo di rispondere alla decisione che ho preso.
Questo punto può essere individuato nel livello più piccolo conosciuto dai Fisici, cioè a livello quantico. Tuttavia, se a livello quantico le cose funzionano in modo diverso (poiché non si può prevedere il comportamento di una particella a livello quantico, o se un neurone si attiva o meno), allora ci potrebbe essere un fattore non-fisico che interviene nel mondo fisico, implicando che questa forza interviene sempre in modo deterministico
e quindi noi non siamo veramente liberi di fare delle scelte?

Anche se la meccanica quantistica è accettata dai Fisici, resta pur sempre un tema caldo e controverso per i suoi paradossi. Per esempio, come descritto nel New Scientist: 'non si può sapere quale fosse lo spin (rotazione oraria o antioraria) di una particella, se prima non si è fatta un'osservazione, perchè
la meccanica quantistica dice che lo spin era indeterminato e non è possibile prevedere l'esito di un esperimento, ma si può solo stimare la probabilità di ottenere un determinato risultato '.

In risposta a questo dilemma contraddittorio, il Fisico olandese Gerardus't Hooft spiega:
"Non si può parlare di particelle o di onde per descrivere la realtà", così egli definisce delle entità che chiama "stati "che posseggono energia. Nel suo modello questi stati si comportano in modo prevedibile in base alle leggi deterministiche, in modo che è teoricamente possibile osservarne il loro comportamento. Tuttavia, entrambi i Matematici John Conway e Simon Kochen alla Princeton University, hanno dichiarato:
"Ogni teoria deterministica che si basi sulla meccanica quantistica ci deruba del nostro libero arbitrio."
Possiamo usare la meccanica quantistica per rispondere alla domanda se il principio di indeterminazione è la corretta descrizione della nostra realtà, o può Gerard t'Hooft avere ragione nel dire che sotto quella incertezza vi è un ordine deterministico? T'Hooft ci lascia con questo assioma: in realtà non abbiamo il libero arbitrio per come noi comunemente lo intendiamo, perché il modo in cui viene inteso è sbagliato. Nuovi risultati pubblicati sulla rivista Neuron, suggeriscono che abbiamo bisogno di ripensare ciò che davvero significa il concetto di "libero arbitrio" . Le ricerche più famose furono ideate da Benjamin Libet nel 1983. L'esperimento di Libet ha evidenziato che i neuroni cominciano a 'sparare' (cioè ad iniettare nella sinapsi i neurotrasmettitori -NdR) ben prima d'una consapevole decisione.
"
L'ondata di attività, o potenziale di prontezza, inizia a formarsi quasi un intero secondo prima del momento in cui si effettua la decisione." Libet quindi suggerisce che il momento del processo decisionale non avviene nel presente perchè è già stato preso un secondo prima di averne coscienza.Questo appare a molti osservatori, come un brutto colpo contro l'idea del libero arbitrio.
Tuttavia, ulteriori studi hanno dimostrato che l'esperimento di Libet é impreciso.
 Un esperimento eseguito da Fried, Mukamel, e Kreiman mostra che la sensazione di prendere una decisione avviene nella regione motoria del cervello e non in una qualsiasi zona 'decisionale' e che il momento di prendere una decisione comporta un aumento e poi una diminuzione dell'attività cerebrale, pertanto, il neuroscienziato Patrick Haggard ha contestato l'esperimento di Libet affermando che è
"..sbagliato pensare che il 'momento del processo decisionale' sia preceduto da una intenzione.
Piuttosto sembra marcare una intenzione-in-azione, abbastanza strettamente legata all'esecuzione dell' azione quando il cervello manifesta un piano preliminare per compiere un atto motorio. "

In effetti, le diminuzioni di attività neurale che avvengono prima di prendere una decisione, suggeriscono che il cervello è impostato per  inibire tonicamente le azioni indesiderate: la sensazione di prendere una decisione è piuttosto un segnale di via libera ad uno dei tanti impulsi concorrenti.
Ciò che questo esperimento in realtà ci mostra é che cos'é il libero arbitrio:
un concetto ipotetico sul come prendere una decisione nella nostra testa.
Infatti ha più a che fare con l'azione. Non la scelta di una decisione, dunque, ma quando e come attuarne una. La conclusione è che il significato e la comprensione del libero arbitrio è la nostra capacità di fare i conti con la realtà, ovvero se abbiamo o no il necessario condizionamento al fine non solo di decidere, ma anche di mettere in atto le nostre decisioni.
Tornando agli argomenti presentati all'inizio, se è vero che a livello quantistico le nostre decisioni rimangono imprevedibili, ma anche un pò deterministiche, dove dovremmo piazzare i limiti del nostro libero arbitrio? L'ultima domanda è per voi : volete veramente sapere se si dispone del libero arbitrio? Mi sembra che viviamo meglio a credere che esso esista davvero, perchè un tale atteggiamento può solo darci speranza nella possibilità del cambiamento.
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Joanna Bidar Copyright © 1999-2013, «PRAVDA.Ru». When reproducing our materials in whole or in part, hyperlink to PRAVDA.Ru should be made. The opinions and views of the authors do not always coincide with the point of view of PRAVDA.Ru's editors.
http://english.pravda.ru/science/mysteries/05-08-2013/125314-quantum_theory-0/#

COM'è UMANO IL TUO CANE! (09-10-13)

Infine , la scienza sta dimostrando quello che abbiamo sempre detto: i cani sono come gli umani. Gregory Berns , neuroscienziato alla Emory University , scrive sul New York Times che ha usato la  MRI (Risonanza Magnetica) per monitorare l' attività cerebrale di una decina di cani , incluso il suo fox-terrier Callie . Berns scrive che i risultati hanno mostrato  come :'Il nucleo caudato , la parte del cervello che registra le anticipazioni positive , funzioni in modo simile a quello degli esseri umani . Tale attività nel caudato aumentata in risposta a segnali che indicano la presenza di cibo.
Il caudato si attiva anche per gli odori di persone familiari . Ed in prove preliminari , anche in previsione del ritorno del padrone momentaneamente assente. I cani sperimentano emozioni positive e credo abbiano lo stesso livello di consapevolezza dei bambini umani."  
 E' molto probabile che tali comportamenti appartengono a tutti gli animali, a sostegno della nostra  ferma certezza che qualsiasi forma di vita altro non è che una "scintilla" più piccola o più grande dell'Essenza Universale che chiamiamo DIO!

WM DA VARIE FONTI WEB

LO IANDS CONTESTA LO
STUDIO SUI RATTI
(18-09-13)

Un recente studio di Jimo Borjigin e colleghi ( Università del Michigan ) riferisce che oscillazioni globali altamente coerenti nel cervello dei ratti si sono verificati da circa 12 a 30 secondi dopo l'arresto cardiaco .
(Vedi News di Ferragosto)
I ricercatori hanno riscontrato che, in punto di morte, alcune delle "firme elettriche" della coscienza hanno superato i livelli riscontrabili in stato di veglia, fornendo " una forte evidenza per il potenziale di accresciuta elaborazione cognitiva in stato di pre-morte . L'attività cosciente misurabile è molto, molto più alta dopo l'arresto cardiaco." (ciò significa che -secondo la Scienza- i topi e gli animali in genere posseggono una coscienza?) Essi affermano che questa prova fornisce "...un quadro di riferimento scientifico per iniziare a spiegare le esperienze mentali altamente lucide e reali riportate dai sopravvissuti alla pre-morte."
Quanto queste affermazioni resisterebbero ad un esame approfondito?
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Commento di Robert Mays, ricercatore NDE

Ci sono tre principali difetti nel ragionamento che i ricercatori  hanno utilizzato.
Il primo difetto è che un'esperienza di pre-morte con i suoi elementi tipici - dall'essere fuori dal corpo, ai sentimenti di pace, di iper - realtà lucida e così via, si verifica solo quando un individuo è in punto di morte. E' importante che ogni spiegazione del fenomeno NDE esplori l'ampio spettro di casi in cui si verificano . Le NDE possono essere attivate dall'arresto cardiaco o da un trauma fisico, ma possono anche essere innescate da un incidente in cui un Ritornato non si è fatto male ed anche in un individuo sano che ha una NDE spontaneamente .
Inoltre, le esperienze di pre-morte condivisa forniscono ulteriori elementi di prova poichè una persona sana al capezzale di un morente sperimenta molti degli stessi elementi della NDE
( cfr. Moody e Perry, Scorci di Eternità) .
Non vi è alcuna spiegazione fisiologica delle NDE che possa illuminarci sulla varietà di condizioni che le causano così, mentre i risultati del Dott. Borjigin e colleghi sono di certo interessanti,
ma non forniscono un quadro di riferimento scientifico per spiegare pienamente le NDE .

Il secondo difetto importante nel ragionamento ha a che fare con il presupposto che oscillazioni coerenti in regioni molto distanti del cervello costituiscano una firma generale di coscienza.
In realtà, oscillazioni coerenti sono correlati neurali della coscienza, ma sono specifiche per l'attività cognitiva che è diretta verso un particolare compito, come l'attenzione spaziale visiva o attività motorie dirette. Le oscillazioni tendono ad essere transitorie, durano solo poche centinaia di millisecondi e le regioni cerebrali coinvolte sono legate al compito cognitivo imminente.
Infatti il pattern transiente di oscillazioni gamma coerenti ( 25-55 Hz ) riscontrato in questo studio nei ratti svegli prima dell'anestesia è tipico della coscienza.
Le oscillazioni coerenti sono solo una piccola parte del quadro complessivo della coscienza del ratto . Oscillazioni gamma coerenti sono indicazioni solo di attività cognitiva diretta specifica piuttosto che la coscienza in generale. Queste oscillazioni si verificano sempre nel contesto di altre attività elettriche che indicano la presenza della coscienza generale.
Così il risultato che le oscillazioni gamma aumentato significativamente nel periodo dopo l'arresto cardiaco non è indice di una generale coscienza accresciuta.

Infine, il terzo difetto principale è che i ricercatori hanno ignorata la potenza complessiva dell'attività elettrica nel ratto sveglio, dove vi è chiaramente coscienza, rispetto alla potenza notevolmente ridotta dell'attività elettrica dopo l'arresto cardiaco. La potenza complessiva di attività elettrica nel ratto conscio è più di 30 volte superiore che dopo l'arresto cardiaco .
( Questa è una stima dal momento che non si ha accesso ai dati specifici) .
È ampiamente dimostrato che la coscienza è supportata solo da un certo livello minimo di attività elettrica . Dopo l' arresto cardiaco, i ratti non hanno sufficiente attività elettrica cerebrale per supportare la coscienza. Questa conclusione è coerente con gli studi EEG-rafici in esseri umani che hanno avuto un arresto cardiaco e che hanno perso immediatamente coscienza .
Così che cosa indicano oscillazioni globali altamente coerenti nei ratti ? Molto probabilmente sono una oscillazione naturale che si verifica in circuiti neurali di risonanza quando l'attività neurale del ratto vivente è cessata. In altre parole, sono un residuo d'attività elettrica in un cervello morto.

Trad. WM da IANDS

IL PROF.  Korotkov fotografa l’anima nel momento  in cui lascia il corpo !1 (07-09-13)

L’esatto momento in cui l’anima lascia il corpo sembra essere stato catturato dallo scienziato russo Konstantin Korotkov, direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo, che avrebbe fotografato un morente con un dispositivo
bioelettrografico nel momento esatto in cui è deceduto. Korotkov ha scattato la foto con la tecnica Kirlian, metodo, adottato dal Ministero della Salute russo ed utilizzato da oltre 300 medici in tutto il mondo come forma di monitoraggio per malattie come il cancro, è stato perfezionato da Korotkov con la tecnica GDV (Gas Discharge Visualization) che ha poi applicato su una persona in punto di morte.
 La PdA vi aveva già parlato nel 2010 del Prof. Korotkow in questo articolo (Clic)
L’alone azzurro nell’immagine a sinistra rappresenta il momento in cui, secondo lo  scienziato, l’anima sta abbandonando il corpo che, una volta spirato il soggetto, diviene rosso. Secondo Korotkov, l’ombelico e la testa sono le parti che per prime perdono la loro forza (cioè l’anima) mentre l’inguine ed il cuore sono le aree che vengono abbandonate per ultime. Lo scienziato ha affermato che le immagini da lui ottenute, dimostrerebbero che l’anima ritorna più volte nel corpo, specie in caso di morte violenta o improvvisa, come se manifestasse uno stato confusionale e vi tornasse ancora nei giorni seguenti alla morte: lo scienziato ascrive il  fenomeno ad energia non utilizzata che è contenuta nell’anima.  Per Korotkov, più la morte è improvvisa e non naturale, più l’anima, rappresentata dalle onde
elettromagnetiche fosforescenti resta a lungo vicino al corpo, quasi stentasse ad accettare l’improvvisa separazione. Aggiunge che la tecnica potrebbe essere utilizzata per monitorare tutti i tipi di squilibri biofisici, per le diagnosi in tempo reale ed anche per svelare se una persona possiede poteri psichici o meno. Lo scienziato russo sostiene pure che gli esseri umani possono cambiare il mondo semplicemente utilizzando la propria energia.
Anche se questa idea non è nuova, non molti hanno avuto il tempo di studiarla scientificamente per dimostrarne la veridicità, sebbene il campo della fisica quantistica abbia fatto luce sul tema nel corso degli ultimi anni. Korotkov, professore di Fisica al St. Petersburg State Technical University, afferma che quando creiamo pensieri positivi e negativi, essi hanno un diverso impatto sul nostro ambiente.
"Stiamo sviluppando l'idea che la nostra coscienza è parte del mondo materiale e che, grazie ad essa,
siamo in grado di influenzare direttamente il nostro mondo"

Non possiamo vedere l'energia con occhi umani e, quindi, il mondo dell'energia invisibile può essere difficile da cogliere senza misurazioni scientifiche per verificare ciò che sta avvenendo.
Forse è per questo che lo studio della coscienza che interessa la nostra realtà è stato praticamente sterile per così tanto tempo. Per contribuire a creare un ponte tra il nostro mondo fisico e l'invisibile, sono in corso esperimenti scientifici che  utilizzano una tecnica chiamata bioelettrofotografia.
In questi esperimenti deve essere accettato un presupposto: che il corpo umano e la coscienza  emettono costantemente energia . Seguendo questa ipotesi, la bioelettrofotografia punta a catturare questi campi di energia visti come una luce intorno al corpo. Nel mondo metafisico questa emissione energetica è nota come aura, mentre in campo scientifico si fa spesso riferimento a campo energetico. Il Dr. Korotkov non è l'unico studioso dell'influenza della mente umana, dei pensieri e dell'energia sul nostro ambiente circostante.  Al PEAR -nel laboratorio di Princeton- altri ricercatori  hanno concluso che la mente può influenzare gli eventi, infatti, hanno dimostrato una sottile capacità di influenzare la risposta di dispositivi elettronici conosciuti come generatori di eventi casuali (REGs).
 
(
Anche in questo caso alcuni nostri articoli sono già apparsi sulla PdA CLIC)

Le implicazioni che questa ricerca potrebbero avere sull'umanità sono molto affascinanti, dato che si potrebbe puntare alla creazione di un mondo di pace, d'una vita sana e di gioia.  E' mia convinzione che noi stessi creiamo la nostra realtà grazie ai nostri pensieri e che la scienza sta cominciando a confermare questo sospetto. Nel tempo ci renderemo conto del vero potere della nostra mente e delle nostre intenzioni, positive o negative che siano. Ne parleremo presto...
 

WEBMASTER DA NUMEROSE FONTI INTERNET

ADC INDOTTE  PER
GUARIRE DAL DOLORE
  (13-08-13)

Presentazione del WM

Carissimi amici, è con grande piacere che vi presento un metodo rivoluzionario, scientificamente testato ed approvato in ambito accademico, per contattare i nostri Cari Defunti.
Avete capito bene: scientificamente approvato! 
La PdA ve ne aveva già parlato QUI nel 2005, ma non c'era stato un seguito, nè richieste da parte vostra di ulteriori articoli e così questa interessante notizia era caduta nel dimenticatoio....
Non è ipnosi regressiva, non è un modo per diventare tutti chiaroveggenti, nè una forma di seduta medianica, bensì una particolare tecnica psicologica usata anche negli ospedali, casualmente scoperta dal Dr. Botkin e dalla D.ssa Shapiro diversi anni fa. Se poi gli Psicologi che la utilizzano credano o no alla realtà dei contatti  con la IADC che il nostro amico Andrea Leone ci presenta, non ha importanza: importa quello che migliaia di testimoni ci raccontano ed i risultati ottenuti.
Lascio pertanto la parola ad Andrea, che ci ha promesso di collaborare col nostro sito anche in maniera interattiva (chat, forum, blog, video), perciò aspettiamo ansiosi il vostro feedback tramite i nostri ben noti canali di comunicazione telematici.
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Cari Lettori della "Pagina degli Amputati"

<Ho due figli meravigliosi di quell’età (1 e 6 anni) in cui si starebbe una vita intera a contemplarli mentre crescono, esplorano e si meravigliano del mondo. Attimi che vorremmo fermare per sempre.
Per anni (non molti in verità!) ho avuto l’ambizione di creare un grosso patrimonio economico.
Poi un giorno ho realizzato che mia moglie non avrebbe dato in prestito nostro figlio neppure per qualche mese in cambio di tutto l’oro del mondo. Lì mi fu chiaro quanto poco vale il denaro e quanto immenso è il dono di avere un figlio. 
Non so immaginare cosa significa perdere un figlio.

La mente e il cuore si rifiutano di lasciarti indugiare su tale possibilità e la respingono come remota, quasi impossibile. Mi rivolgo con questo articolo a quei genitori che stanno vivendo il dolore della perdita di un proprio caro e spero di poter risultare sufficientemente credibile affinchè quanto dico possa far breccia nei loro cuori.
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BOTKIN-AMPUTATI
Da sempre mi appassiona e sento il bisogno di indagare le grandi questioni (the big questions come dicono gli anglossasoni), quelle che a un certo punto, generalmente poco dopo l’adolescenza, molti decidono di mettere da parte e di occuparsi di cose concrete e lasciare i grandi quesiti ai filosofi e ai perdigiorno. O sempre più spesso alla Scienza. Di tutte forse la  più inquietante questione per la nostra moderna e postmoderna civiltà è la morte. Di fronte alla morte ci troviamo disarmati.
E’ lì rimossa dal nostro orizzonte temporale. E quando ti capita, perché prima o poi “scientificamente” ti capita (almeno attraverso la morte dei tuoi cari), rimani sgomento e svuotato. Privo di conoscenza e strumenti, solo armato di forza d’animo che però a volte  non sembra bastare e il dolore corrode e ci devasta.
Questa visione della morte è una inevitabile conseguenza di una visione del mondo in cui prima di tutto esiste la materia e il resto, lo Spirito, è un epifenomeno. Un qualcosa che, se esiste, è mero frutto del cervello. Curiosamente mentre la tecnologia del Cinema va verso il 3D, verso la tridimensionalità, la nostra civiltà ha ridotto il tutto
ad una sola piatta “D”: la materia! (o quel che pensiamo sia la materia)
e il cammino in avanti non è scontato. Non abbiamo più voglia di credere a chicchessia.
Vogliamo “fatti concreti”. Vogliamo la credibilità, la rigorosità e riproducibilità della Scienza.
Niente di meno. Siamo fatti così noi occidentali. Nel bene e nel male siamo esseri con i piedi per terra (almeno apparentemente).  La bella notizia è che sempre di più la Scienza sta rompendo il paradigma riduzionistico per cui tutto deve essere spiegabile e riconducibile alla sola materia.
E da diversi ambiti negli ultimi 50 anni arrivano fatti sbalorditivi.
Uno di questi fatti ha a che fare con una scoperta in ambito terapeutico (psicologico) e, per quanto sia sconosciuta in Italia, ha quasi vent’anni di vita e arriva dagli Stati Uniti.
Un eminente giornalista americano, nel 2005, quando attraverso la pubblicazione del primo libro sull’argomento si rese nota la notizia, dichiarò che si trattava “della più grande scoperta del secolo,
forse del millennio”. Dopo aver approfondito la questione, non posso che dire di essere totalmente d’accordo e provo a dirvi perché. Per quanto suoni esagerato.
Intanto, di cosa si tratta?
Fu scoperta casualmente a metà degli anni ‘90, come anomalia di una tecnica terapeutica per alleviare il dolore da grossi traumi psichici chiamata EMDR che a sua volta casualmente fu scoperta anni prima, nel 1989, dalla Californiana Francine Shapiro 
http://it.wikipedia.org/wiki/Francine_Shapiro

L’acronimo E. M. D. R. (eye movement desensitization and reprocessing) significa “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari”. La tecnica consiste nell’individuare alcuni ricordi o immagini disturbanti, su cui viene effettuato un lavoro di rielaborazione seguendo
un preciso protocollo che prevede una cosiddetta “stimolazione bilaterale”, che può consistere in un movimento delle dita da seguire con gli occhi. I risultati ottenuti sono ormai ampiamente
accettati dalla comunità scientifica internazionale e dalla
Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia è ancora una tecnica “innovativa” ma già viene utilizzata in molte Aziende Sanitarie Locali, Ospedali e centri privati.  Anche in Italia questa tecnica può essere utilizzata solo da Medici e Psicologi.
 www.emdritalia.it

Il pioniere e scopritore è uno Psicologo (di formazione rigorosamente comportamentista) e si chiama Allan Botkin.
Ai tempi lavorava già da molti anni in un grande ospedale militare a Chicago e dal 1991 aveva cominciato, insieme ad altri colleghi, ad adottare la tecnica innovativa EMDR per i grandi traumatizzati.
Quando un bel giorno accade che un ex combattente del
Vietnam, da 10 anni in terapia dal Dr. Botkin, esce dalla sessione
E. M. D. R. in cui finalmente aveva deciso di affrontare
il più grande dei suoi traumi, totalmente trasformato.
Il giovane soldato, ai tempi della guerra ,si era legato ad
un’orfanella vietnamita e aveva già deciso in cuor suo di adottarla e
di portarla con sé in America. Un giorno però vennero
entrambi sorpresi dal nemico e nello scontro a
fuoco la bimba rimase uccisa da un proiettile al petto.
Lui fu distrutto dal dolore che lo accompagnò per 28 anni senza tregua fino a quella sessione improbabile del 1995 con Botkin. Quella volta nel corso della sessione E. M. D. R. – racconterà euforicamente il paziente – aveva incontrato quella bimba vietnamita, “nelle vesti però di una splendida giovane donna,vestita di bianco e avvolta da una luce fulgente” che
dopo avergli parlato e ringraziato per essersi preso
cura di lei prima della sua morte, lo abbracciò fisicamente
per poi svanire nel nulla da cui era arrivata.

Dopo che questo tipo di esperienza fu “indotta” involontariamente a vari pazienti, il dr. Botkin decise di confrontarsi con una collega la quale, istruita dal dr. Botkin, potè replicare immediatamente la tecnica coi propri pazienti. Da allora fino alla pubblicazione del libro nel 2005 avevano già raccolto più di 3000 casi. Gli fu dato il nome di induced after death communication (comunicazione indotta post- mortem o con l’acronimo I. A. D. C.)

Riassumendo Cosa accade ?
Hai la definitiva percezione di entrare in contatto con una persona defunta (non una qualsiasi, ma quella “evocata” e relazionata al tuo trauma emotivo dovuto alla morte della medesima) in pochi istanti, in perfetto stato di coscienza (nessuna induzione ipnotica di mezzo) attraverso una particolare versione della tecnica E. M. D. R.  Quindi nessuna necessità di mediazione né umana, né tecnologica, né chimica. Inizialmente solo un professionista certificato che nel corso di una sola sessione ti “ indurrà”, al momento opportuno, un'esperienza naturale e positiva da cui ne uscirai profondamente trasformato stabilmente, con la sensazione definitiva che un’altra dimensione esiste e che quella determinata persona defunta ti è venuta a parlare, abbracciare e rispondere alle tue domande. L’effetto di ciò? La guarigione robusta e istantanea del tuo trauma. L’evidenza si basa su più di tremila pazienti ben documentati su cui si è constata una risoluzione del trauma vissuto.

Al momento negli Stati Uniti ci sono 2 ricerche universitarie in azione:

Alla Un. of Virginia stanno studiando cosa accade nel cervello del paziente mentre vive una I.A.D.C.

Al Siena College di N.York hanno analizzato 71 casi tra i pazienti del dr Botkin pre/post e follow up.

Proprio verso la fine del 2013 saranno pronti i primi risultati delle ricerche.

Infine la University of North Texas ha fatto una richiesta di co-finanziamento
alla Templeton Foundation per uno studio su vasta scala.

In altre parole nei prossimi semestri arriveranno dati approfonditi che andranno a confrontarsi con le evidenze cliniche di ormai circa 6000 casi nel mondo (secondo la stima approssimativa del dr. Botkin) di IADC . In Italia la traduzione del libro del dr. Botkin sarà disponibile a inizio 2014 come frutto di una collaborazione dello IONS TORINO con UNOEDITORI. Congiuntamente a questa iniziativa editoriale metteremo in atto delle iniziative per suscitare interesse nei confronti di tale scoperta e far sì che anche nel nostro Paese
sia possibile utilizzare questa tecnica.
Rimaniamo a diposizione per chi volesse porci domande, dubbi e richieste legate a questo progetto.>

ANDREA LEONE
(Co-fondatore dello IONS Torino (www.ionstorino.org), Laureato in Filosofia, Articolista.) 

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UNA PAZIENTE RICORDA ESATTAMENTE I 12 NUMERI di matricola DELLA MACCHINA CUORE-POLMONI !
(15-07-13)

E' da poco in giro la storia di questa eccezionale OBE durante la quale una paziente ha visto ed imparato a memoria -essendo un soggetto ossessivo/compulsivo- tutti e 12 i numeri di matricola della macchina cuore polmoni usata in sala operatoria.  Non abbiamo altri dettagli, solo una video intervista ad una Dottoressa che ha raccontato lo straordinario caso ad una TV americana. Ci è parso di capire che durante la NDE abbia anche visto che c'era molta polvere sulla macchina e che abbia descritto la classica sensazione di vedere la scena dall'alto. Purtroppo la pronuncia non è molto chiara, perciò preghiamo qualcuno di voi Lettori più esperto di noi in "slang" a tradurre e riassumerci le parti salienti dell'intervista.  Il video si trova QUI.
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Fantasmi D' Islanda  (03-07-13)
Dal Blog di PARANORMALIA

The Departed Among the Living, é un libro che raccoglie diversi racconti di apparizioni, scritto da Erlendur Haraldsson, un noto Ricercatore Islandese del Paranormale.
Haraldsson ed un suo collega, nel 1970,  hanno effettuato un sondaggio in Islanda chiedendo alla gente:
'Vi  siete mai accorti della presenza di una persona deceduta?'
Su un campione nazionale rappresentativo formato da 902 persone, il 31 per cento ha risposto 'sì'.
Nel corso degli anni seguenti, il team ha realizzato numerose interviste, onde convincere gli intervistati a
descrivere le loro esperienze e ponendo domande molto dettagliate. Gli aneddoti sono alla base del libro - ce ne sono forse trecento- e sono utilmente raggruppati in categorie:
eventi visivi, uditivi, odori e profumi, rilevamento di presenze, incidenti e morti violente, fantasmi, avvertimenti, animali e così via. Essendo questi racconti provenienti dall'Islanda, è ovvio che una gran quantità di essi ha a che fare con gli incidenti in mare e le apparizioni sono spesso avvenute su grandi imbarcazioni. Considerando che il paese ha una popolazione di 300.000 abitanti (poco più che un quartiere di Londra) vien logico pensare che essi devono essere insolitamente molto dotati dal punto di vista psichico, o che forse sono solo più disposti a parlare di tali esperienze. C'è una interessante selezione di casi di guarigione, i cui protagonisti percepiscono - e talvolta vedono - persone che in realtà non esistono. Questa storia riguarda un membro dell'equipaggio d'una nave
costretto a letto dal mal di schiena.

<Devo aver dormito, anche se mi sentivo abbastanza sveglio ed ho visto tutto quello che è successo. Nella mia cabina entrarono dei medici in camice bianco che mi dissero che era stato chiesto loro di visitarmi. Risposi che io non li avevo chiamati.... Me lo ricordo perchè, dopo l'accaduto, ho subito messo per iscritto quanto mi era successo.
Mi hanno esaminata la schiena, dove avevo dolore e poi m'hanno detto:
'Stiamo per operarti'. Non avevo mai sentito dire che questo problema andava
operato ma, con fermezza, risposero che non gliene importava nulla. Aggiunsi che avevo il turno alle 4:00 di notte ed era impossibile per me essere costretto a letto per un tempo più lungo, ma replicarono che non sarei stato costretto a letto, anzi, avrei potuto lavorare il giorno dopo, ma dovevo stare attento a non sollevare oggetti pesanti.
Poi sarei stato bene per un lungo periodo di tempo. Immediatamente sentii le loro mani sulla mia schiena, ma non provavo alcun dolore.  Dopo un pò mi dissero che l'operazione era finita e mi salutarono, per poi sparire dalla porta della mia cabina.
Saltai giù dal letto e aprii la porta, ma c'era solo buio lì fuori.
Gridai, 'Dove sono andati quegli uomini?', ma l'uomo di guardia rispose
'Non ci sono stati uomini qui, forse hai sognato'.
Insistetti che c'erano stati due uomini vestiti di bianco, dei medici. . .
Li avevo visti in modo così chiaro, come se fossi stato completamente sveglio, e sono ancora sicuro che ero rimasto sveglio per tutta la durata della strana esperienza, anche se mi ero sicuramente addormentato prima che accadesse. Poi mi resi conto di  come ero saltato giù dal letto, sebbene fossis stato incapace di muovermi poco prima. Non provavo più alcun disagio, ero completamente sano e non ho avuto più nessun problema di schiena,
sebbene da quindici anni fossi stato spesso costretto a letto.>

Ci sono anche una serie eventi relativi ad avvertimenti salvifici: da una voce che intima bruscamente ad un operaio di allontanarsi, evitandogli così di essere schiacciato da una grossa trave di legno, o che dice ad un uomo di fare ritorno in fretta a casa, dove scopre la sua anziana madre in una situazione pericolosa, fino ad un'apparizione che costringe un conducente d'auto a sterzare di colpo, salvandolo da un grave incidente, e così via. Un paio di rapporti parlano di un qualche tipo di comunicazione attiva tra visitatore e percipiente:
<Un mio amico mi è apparsa più di una volta. Circa cinque-dieci giorni dopo la sua morte apparve nella mia stanza e l'ho sentito dire: "
Tu lo sapevi..." Mentalmente gli dissi "succede a tutti noi" e sentivo che
 mi dava ragione circa l'esistenza dell'Aldilà.>

La lettura di questo tipo di racconti mi fa spesso riflettere su come queste apparizioni sembrano così reali, al momento. Ho la sensazione che sono per lo più viste come persone reali, come se fossero fisicamente lì. Si comportano normalmente, sono spesso descritte andare e venire attraverso le porte, passando da una parte all'altra della casa o, altrettanto spesso, della nave. In altri casi sono visibili solo dalla vita in su. A volte scompaiono improvvisamente, altre volte si dissolvono lentamente in una nebbia grigiastra. D'altra parte, molti sono percepiti come una 'presenza', che è difficile da
immaginare se non lo avete sperimentato personalmente.
Questo racconto d'una donna di 30 anni ne parla esplicitamente:
<Non ero l'unica persona a capirlo, ovviamente,l'uomo era deceduto. Ho intuito il suo aspetto, ma non come si vede una persona vivente, piuttosto in qualche modo lo sentivo ed
accettavo il fatto che qualcuno fosse lì, senza peraltro riuscire a vederlo. C'erano due famiglie in quella casa ed anche i bambini lo sapevano. Spesso parlavano dell'uomo che era lì accanto a loro.
Lo abbiamo visto praticamente tutti i giorni e ci facevamo anche le battute. Era come se fosse diventata una persona di famiglia. Lui quasi sempre appariva nello stesso luogo, in una camera; stava sempre lì per cui solitamente evitavamo di andare in quella zona.  So che aveva i capelli scuri e ondulati, che era un bell'uomo dalle spalle larghe, ma non riesco a descrivere esattamente come lo vedevo. Ho pensato che potesse essere di circa 35 anni, nel fiore della vita.>

Come in molti casi, il percipiente non riconosce l'apparizione, ma altre persone poi l'identificano dalla descrizione che ne vien fatta come un conoscente o un parente defunto. Alcune apparizioni sono collettive: Haraldsson dice che ci sono stati 89 casi in cui il percipiente è stato accompagnato da una o più persone che avrebbero visto la stessa cosa, e in 41 di questi casi è stato proprio così. In 29 casi è stata trovato un testimone che ha confermato le descrizioni.Isafjord
<Accadde così che tre coppie, noi compresi, vennero invitate a visitare una casa di Isafjord. Appena entrati, vidi subito una donna seduta su una sedia, in salotto.
Devo aver distolto lo sguardo da lei per un attimo, perchè, quando mi voltai per salutarla, lei non c'era più.
Si è scoperto che anche quattro di noi avevano visto la donna e lo dicemmo alla coppia che viveva in quella casa. Mi risposero che non c'era nessuno in casa, tranne loro due, ma quando abbiamo confrontato le nostre esperienze abbiamo scoperto chi era quella donna: la nonna della padrona di casa, nonchè sorella di uno dei due uomini che l'avevano vista>.

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ULTIME RICERCHE SUI MEDIUM (26-06-13)
Al giorno d'oggi esistono  procedure di certificazione per tutti i tipi di professioni  - dai medici ai piloti, dagli elettricisti agli insegnanti- ma ora, grazie alla Dr. Julie Beischel (in foto)  abbiamo un processo di controllo sui Mediums che affermano di parlare con gli spiriti dei Defunti.
La Beischel, co-fondatricee dell'Istituto Windbridge per la Ricerca Applicata ai potenziali umani, ha messo su un team di Sensitivi di talento per indagare un campo pieno di frodi e li ha studiati scientificamente.
Ogni candidato ha eseguito contatti in diverse condizioni di studio a multiplo cieco; se il loro punteggio di accuratezza raggiungeva un certo livello, si qualificavano per la seconda parte del programma imperniato sulla storia dello studio moderno della medianità ed alle normative che regolano la ricerca scientifica su soggetti umani. Il Windbridge speso 7-10.000$ per testare ogni candidato, e uno su quattro non ha superato la prova.
 I restanti 20 (18 dei quali donne) sono diventati Mediums certificati presso il Windbridge e sono sufficienti per continuare la ricerca in corso. Oggi la coscienza è un argomento caldo della ricerca scientifica e la sopravvivenza post mortem non genera più risate automatiche, tanto che recentemente il Journal of Scientific Exploration ha giudicato trattarsi di vera ricerca scientifica.
Ecco le conclusioni raggiunte dalla Dr.ssa Beischel, che qui vi riassumiamo:

· Alcuni Mediums possono comunicare regolarmente con i morti.

· Molti di loro sono in grado di fornire informazioni precise e specifiche sui Defunti,come l'aspetto fisico del disincarnato, la sua personalità, gli hobby, la causa della morte, nonchè ricevere messaggi validi.

· I Mediums del WCRMs possono farlo in base a protocolli molto stretti che escludono le tipiche spiegazioni scettiche come frode, lettura " a freddo", suggestioni dello sperimentatore e pregiudizi del 'sitter'. Nei suoi esperimenti, la Beischel impiega una metodologia in quintuplo cieco (vedasi il documento pubblicato sul sito internet dell'Istituto:
http://www.Windbridge.org )

· La spiegazione più probabile sulla fonte delle informazioni ricevute dai medium è il Defunto, il che può mettere a disagio quei Parapsicologi che sono inclini a sostenere l'ipotesi della
"
Super-psi" (telepatia, chiaroveggenza, precognizione),deludendo senza dubbio i seguaci della New Age, che postulano una riserva psichica di informazioni (si pensi ai registri Akashici) e che farà anche infuriare anche gli accoliti del materialismo, ma la Beischel sta semplicemente riportando i risultati che ha ottenuto. Se non vi piace la sua conclusione, criticatela onestamente e professionalmente.

· I Mediums del Windbridge sembrano essere fisiologicamente e psicologicamente diversi dalla gente comune, per esempio,
l'83 per cento di loro rientrano sia nella categoria "Intuizione e Premonizione" contro appena il 16 per cento della popolazione generale degli Stati Uniti. Soffrono di problemi di salute cronici - sette volte per quel che riguarda l'incidenza di malattie autoimmuni; due volte in più per il diabete, più del doppio del numero per emicrania rispetto alla popolazione femminile generale. Perché, non lo sappiamo, ma il Windbridge sta raccogliendo ulteriori dati fisiologici sui suoi mediums (EEG, valori ematologici, ecc) e spera di ottenere sovvenzioni per condurre esami di Risonanza Magnetica.

· La medianità ha alcune applicazioni promettenti. Essi comprendono: aiutare le forze dell'ordine a catturare i criminali o trovare persone scomparse, e trattamento terapeutico del dolore causato dalla perdita di una persona cara.

La Beischel è affascinante da queste prospettive. Ricordiamo che il suicidio di sua madre l'ha portata a chiedere la sua prima e unica seduta personale con un medium. Alcuni dei suoi professori hanno respinto ogni sua proposta di ricerca in questo campo. Il loro scetticismo l'ha irritato abbastanza, sicchè  si mise in contatto col Dr. Gary Schwartz (ex professore di psichiatria alla Yale) che a quel tempo stava realizzando il suo progetto VERITAS, impiegando celebrità come John Edward e George Anderson per testare la ipotesi che la coscienza sopravvive alla morte. Schwartz le offrì una borsa di studio post-dottorato ed iniziò la sua collaborazione col simpatico Accademico. 
Appassionata come è al suo lavoro, la Beischel vuole che i suoi colleghi capiscano che lei è una persona onesta ed obiettiva e non una specie di macchina scientifica che funziona a senso unico.

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Emozioni positive e Salute (31-05-13)

Le persone che vivono intensamente le emozioni possono godere d'una salute fisica migliore perché hanno più connessioni sociali, secondo un nuovo studio pubblicato su Psychological Science, una rivista della Association for Psychological Science. La ricerca, guidata da Barbara Fredrickson della University of North Carolina a Chapel Hill e Bethany Kok del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences ha anche scoperto che è possibile auto-generare emozioni positive tali da farci rimanere sani.
Molti di noi tendono a paragonare le loro emozioni con il tempo atmosferico -cioè incontrollabili- dice Fredrickson, ma questa ricerca dimostra non solo che le nostre emozioni sono controllabili, ma anche che siamo in grado di prenderne le redini e condurci verso una migliore salute fisica.
Per studiare gli effetti corporei indotte dalle emozioni positive, i ricercatori si sono concentrati sul tono vagale, un indicatore di come il nervo funziona. Il vago aiuta a regolare la frequenza cardiaca ed è anche un componente centrale dell'impegno sociale .
Perché le persone che hanno un più alto tono vagale tendono a regolare meglio le proprie emozioni, i ricercatori hanno ipotizzato che avere un più elevato tono vagale potrebbe portarci a sperimentare emozioni più positive e quindi avere più contatti. Avere più connessioni sociali, a sua volta aumenta il tono vagale, migliorando così la salute fisica e creando una spirale ascendente.
Per dimostrare la teoria, Kok, Fredrickson, ed i loro colleghi hanno condotto un esperimento .
La metà dei partecipanti allo studio randomizzato sono stati invitati a partecipare ad un corso di meditazione su gentilezza e amore dove in 6 settimane hanno imparato a coltivare sentimenti positivi di amore, compassione e benevolenza verso se stessi e gli altri.  Sono stati poi invitati a praticare la meditazione a casa,mentre l'altra metà dei partecipanti è rimasta in lista di attesa per il corso. Ogni giorno, per 61 giorni consecutivi, i partecipanti di entrambi i gruppi hanno riportato la loro meditazione, la preghiera, o l'attività spirituale fatte da soli, le loro esperienze emotive, le loro interazioni sociali ed il loro tono vagale è stato valutato due volte, cioè all'inizio e alla fine dello studio. I dati hanno fornito chiare prove a sostegno dell'ipotizzato miglioramento, infatti i partecipanti al gruppo con il più alto tono vagale hanno mostrato aumenti più veloci nelle emozioni positive riscontrate nel corso dello studio. Come sono aumentate le emozioni positive dei partecipanti, è aumentato anche il numero delle loro connessioni sociali aumentando ulteriormente il tono vagale.
In contrasto, i partecipanti al gruppo in lista di attesa non mostrarono alcun cambiamento del tono vagale nel corso dello studio. Questi risultati aggiungono un altro pezzo del puzzle "salute fisica", il che suggerisce che le emozioni positive possono essere un essenziale nutriente psicologico che costruisce la salute,
proprio come l'esercizio fisico ed il mangiare verdure.
 
"Chi alimenta buoni sentimenti migliora il tono del proprio nervo vago – conclude la Kok- e questo a sua volta è collegato con una buona salute e probabilmente con un allungamento della vita”.
Il nervo, da sempre poco conosciuto, potrebbe rappresentare il collegamento decisivo tra sentimenti positivi e salute fisica.
“Le conoscenze acquisite – così dice il Dr.Thomas Schlaepfer dalla Clinica di Psichiatria e Psicoterapia dell’Università di Bonn – rendono molto verosimile che il nervo vago sia proprio la struttura di collegamento tra corpo e anima”.

NUOVE PROVE Clicca per vedere il museoSCIENTIFICHE
DALL' ALDILA' 
 (21-05-13)

Quando Forrest J.Ackerman era vivo, era solito farsi beffe di tutti coloro che affermano di poter parlare con i morti, ma ora che è morto, alcuni dicono che sta parlando dall'Aldilà e sta cercando di stabilire un contatto con i suoi fans.
Fulminato da bambino sulla via della fantascienza, iniziò a guardare, leggere ma soprattutto collezionare tutto ciò che gli capitasse a tiro riguardante il suo genere preferito, arrivando ad accumulare oltre 400 mila pezzi di memorabilia raccolti nel suo museo privato chiamato Ackermansion. Ackerman, scomparso nel 2008, pur essendo ormai una leggenda nella comunità sci-fi, è un nome per lo più sconosciuto agli appassionati di fumetto in quanto Vampirella è stata il suo unico contributo al mondo delle nuvolette, ma per i fan di fantascienza ed horror è un vero e proprio nume tutelare.
Tutto è iniziato poco dopo la sua morte, quando una strana macchia di inchiostro è misteriosamente apparsa su un foglio di carta a casa del suo amico, il regista Paul Davids che aveva appena stampato un elenco di incontri d'affari..
Davids è certo che l'inchiostro era completamente asciutto mentre usciva dalla stanza, ma quando è tornato, ha scoperto che una macchia di inchiostro nero, aveva in qualche modo coperto un gruppo di parole. "
Non avevo idea del perché queste parole particolari erano state oscurate." ha detto Davids al The Huffington Post. "Non aveva senso per me solo più tardi, quando ho rivisto lo stile editoriale di Forry, ho trovato un sacco di esempi di come aveva cancellato le parole in modo del tutto simile." Davids crede che questo sia stato il primo di una serie di casi inspiegabili con cui Ackerman stava cercando di comunicare con lui. Finalmente ha coinvolto numerosi ricercatori universitari per cercare di spiegare questi fenomeni:
"
Ho conosciuto Forry nel 1964 e siamo stati amici per più di 40 anni", ha detto Davids, "Forry ha sempre professato totale scetticismo ed ateismo. Aveva zero credenze nel paranormale, non credeva ci fosse un aldilà, di certo non credeva in Dio e non mai ha aderito ad alcuna religione." 
Dopo il verificarsi del fenomeno della macchia di inchiostro, dal 2009 Davids ha intrapreso una ricerca per determinare se lo spirito di Ackerman ne fosse stato in qualche modo responsabile .
"Ho capito che quanto mi era successo era impossibile. Non c'era nessuno in casa tranne me,
non l'ho fatto io, come potrebbe essere accaduto?"
Davids ha fatto esaminare la macchia d'inchiostro da Jay Siegel, Presidente del Dipartimento di Chimica presso l'Università dell'Indiana: "Mi dedico alla Chimica da più di 30 anni e quando si lavora con la scienza s'impara ad essere scettici, a richiedere dati e cercare le prove al fine di trarre le conclusioni che si possono ricavare", ha detto Siegel.
"
A volte ci sono circostanze che semplicemente non possono essere spiegate dai nostri cinque sensi o da tutti gli strumenti della scienza,e penso che alcuni aspetti di questa vicenda  sono inspiegabili.
Direi... solo un pò inquietanti, perché sono uno scienziato. "

La strana macchia di inchiostro è stata esaminata anche da John Allison, Professore di Chimica ed esperto di inchiostri, vernici e solventi presso il College of New Jersey, che ha dichiarato:
"
Non siamo stati in grado di riprodurre come la macchia sia stata creata in modo così uniforme.
Io non saprei come ricreare questo fenomeno, non ci sono riuscito. Nel campo forense, si tenta sempre di trovare spiegazioni e di solito non si ricorra a interazioni o all'intervento di qualcuno dall'Oltretomba, ma non escluderei questa possibilità. "
Era lo spirito di Ackerman che in qualche modo ha aggiunto l'inspiegabile inchiostro al documento, un modo un pò bizzarro per rendere manifesta la sua presenza?
L'idea di una vita dopo la morte e la questione se gli esseri umani sopravvivono o meno è uno di quegli argomenti controversi e senza tempo su cui è difficile avere certezze.
Abbiamo tutti sentito storie di incontri con entità e spiriti inquieti, ma sono la prova che la nostra coscienza, o lo spirito, continuano a vivere dopo che il corpo non è più vitale?
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Intanto presso l'Università dell' Arizona,
Gary Schwartz presso il Laboratorio per il progresso della coscienza e della salute, studia da 15 anni questa possibilità,  sviluppando strumenti scientifici  che potrebbero preludere ad una svolta nella comunicazione tra i vivi ed i morti. Schwartz ha condotto interessanti esperimenti con uno strumento chiamato Sistema Fotomoltiplicatore, una tecnologia che rileva singoli fotoni di luce nel buio più totale. "E 'utilizzato nell'imaging biomedico e in dispositivi di biochimica. L'impianto è collocato all'interno di diverse scatole, per essere a completa tenuta di luce.
Ad un certo punto s'invitano gli Spiriti eventualmente presenti - con affetto mi riferisco a loro come co-ricercatori - e si controlla se il numero di fotoni contati, per ogni unità di tempo, è, rispetto ai controlli, maggiore quando uno Spirito è invitato a passare nella camera 
e questo è ciò che abbiamo effettivamente trovato. "

Schwartz ha spiegato che i suoi tecnici hanno messo a punto un sofisticato programma automatico che gestiva il sistema di notte, quando non c'era nessuno in laboratorio.
"Alle quattro del pomeriggio lo sperimentatore leggeva un testo standard per invitare gli Spiriti, facendo loro sapere che l'esperimento era in esecuzione e chiedendo loro di seguire queste istruzioni visualizzate sullo schermo di grandi dimensioni del computer :

'Prego presentarsi al laboratorio alle 23. Vi ringrazio molto.
Controllerò i dati domani mattina.'
"
I ricercatori hanno ripetuto la procedura molte volte e per molte notti.
"Con mia grande sorpresa, i dati raccolti ci indicarono chiaramente che vi era una maggiore
quantità di luce rispetto ai test di controllo."

Nel 2011, Schwartz ha presentato un documento per la rivista scientifica Explore, dove l'esperimento è stato criticamente analizzate ed ha passato il controllo. Quindi la domanda è: come si fa a spiegare questi dati?
 Schwartz si è anche espresso su quanto accaduto a Davids e crede che le prove presentate suggeriscono fortemente che lo spirito di Ackerman è ancora "vivo e vegeto".

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FLATLINED BUT AWARE!  (01-05-13)
MORTI MA COSCIENTI!                
La Pagina vi aveva già parlato dello studio AWARE, condotto in GB ed USA dal Dr. Sam Parnia, che sta raccogliendo le testimonianze di centinaia di soggetti che hanno sperimentato una NDE. Pare che i risultati preliminari siano piuttosto incoraggianti, visto che Parnia ha di recente pubblicato un libro sulle tecniche di resuscitazione in cui, pur trattando l'aspetto puramente scientifico di tali tecniche, si è lasciato andare a dichiarazioni abbastanza sorprendenti sulla possibilità di sopravvivenza della coscienza durante e dopo l'arresto di ogni funzione vitale, quando cioè il paziente è  Flat-lined.
Per saperne di più dovremo aspettare la fine dell'anno, quando i risultati ufficiali saranno pubblicati su prestigiose riviste mediche, per ora accontentiamoci di queste brevi anticipazioni apparse su diversi siti Internet.

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"Le prove che abbiamo finora indicano che la coscienza umana non viene annientata dopo la morte"
ha dichiarato Sam Parnia, Medico Rianimatore  presso lo Stony Brook University Hospital e Direttore del programma di ricerca Aware. Il leader  del Progetto Coscienza Umana, che documenta le esperienze dopo-morte in 25 ospedali in tutto il Nord America ed in Europa, sta studiando il fenomeno con assoluto rigore scientifico, sperando di dare una risposta definitiva al mistero delle NDE.
Nuove tecniche promettono di estendere ancora di più il confine tra la vita e la morte ma, allo stesso tempo, le esperienze riportate da persone risuscitate a volte sfidano ciò che si credeva certo.
Ben sappiamo che i Ritornati affermano di aver visto e sentito quanto avveniva nell'ambiente circostante, anche se l'attività nel loro cervello appariva ferma e, sebbene l'esperimento sembra fallito almeno per quel che erano i protocolli (come vi avevamo anticipato -NdR-
), i racconti riferti dai pazienti hanno fornito troppi dati esatti per essere dismessi come pure fantasie d'un cervello morente. Sembra un fatto soprannaturale e, se i loro ricordi sono esatti e il loro cervello era  davvero KO, il fatto è neurologicamente inspiegabile, almeno alla luce  delle attuali conoscenze mediche che non possono spiegare la coscienza se non come una condizione biochimica ed anatomica del cervello che dovrebbe annichilirsi quando l'organo non è più irrorato dal sangue.
Le nuove tecniche descritte da Parnia, tese ad evitare danni cerebro-vascolari estesi (come il veloce raffreddamento del corpo dei pazienti in arresto cardiaco), ci permettono di prolungare lo stato di "morte" e quindi di raccogliere un maggior numero di NDE, quando si dovessero verificare.
Parnia ne discute nel suo nuovo libro Cancellazione della morte: la scienza che
sta riscrivendo i confini tra vita e morte,
 
ed ha dichiarato al sito Fresh Air:
"Ho deciso che avremmo dovuto studiare ciò che i pazienti sperimentano quando sono andati al di là di un arresto cardiaco. Ho scoperto che il 10 % dei sopravvissuti segnalano questi fatti incredibili quando non c'è nessun flusso di sangue nel cervello, nessuna attività elettrica, già da 10 secondi dopo l'arresto cardiaco. Quando cominciamo a praticare la  CPR (cardiopulmonary resuscitation) , non possiamo fare affluire abbastanza sangue al cervello e l'EEG (elettroencefalogramma)  rimane appiattito: questa è la fisiologia dei pazienti che sono morti o che stanno in rianimazione.
Non solo il mio studio, ma anche gli altri quattro, hanno tutti dimostrato la stessa cosa:
il paziente ha memorie e ricordi del periodo in cui era flatlined.

In combinazione con i racconti aneddotici provenienti da tutto il mondo da persone che vedono le cose con precisione e le ricordano, credo che questo fenomeno deve essere studiato in modo più dettagliato. Che cosa possiamo imparare dal fatto che troppe persone riferiscono di vedere le stesse cose?
Per lo meno, ci conferma che c'è questa esperienza unica che gli esseri umani hanno quando vanno incontro alla morte. E' universale, è descritta anche da bambini di tre anni
e ci spinge a non avere paura della morte.

Sul perché
la maggior parte delle persone che sono resuscitate non ha ricordi di luci, tunnel, o esseri misteriosi, abbiamo sicuramente trovato nei nostri studi che, se riusciamo a raggiungerli subito dopo il risveglio - il che, a volte non è facile - e parlare subito con loro, essi riescono a ricordare molto di più, ma se vengono intervistati dopo un paio di giorni, tendono ad aver dimenticato le loro esperienze.
Così pensiamo
che, probabilmente, molte più persone hanno una NDE - forse tutte-
perchè
i loro ricordi vengono spazzati via nello stesso modo in cui la maggior parte di noi
 - se non tutti - dimentica i sogni di ogni notte."

(Questa spiegazione è la stessa fornita da Kevin Williams in un suo vecchio articolo! -NdR-)
A questo punto può sorgere il dubbio che i Ritornati riferiscano pensieri di poco
precedenti la morte, o creatisi subito dopo aver ripreso conoscenza
( Vedi Ns. articolo sulla NDE del Dr. Eben Alexander).

"E' questa un'obiezione molto importante che spesso gli Scettici muovono a sfavore delle NDE:
è possibile che questi ricordi si verificano davvero quando una persona è morta e non mostra più alcuna attività cerebrale o, come suggerisce la Scienza, solo quando sta cominciando a svegliarsi, ma é ancora incosciente? Sappiamo però che questa spiegazione cozza contro il fatto che i Ritornati descrivono troppi dettagli specifici di ciò che è accaduto loro durante l'arresto cardiaco.
Essi riferiscono conversazioni avvenute fra le persone presenti, descrivono i vestiti che indossavano e gli eventi verificatisi durante quei 10 -20 minuti di rianimazione, il che non è compatibile con un'attività cerebrale totalmente assente. Può essere che alcune persone ricevano una rianimazione di migliore qualità e che  - anche se non ci sono prove a sostegno di ciò - abbiano avuto una, sia pur minima, attività cerebrale, oppure potrebbe indicare che la coscienza umana, la psiche, l'anima, il sé, ha continuato a funzionare?  Quando si muore non c'è flusso di sangue nel cervello e, se si va al di sotto di un certo livello, non si può avere alcuna attività elettrica.
Queste osservazioni sollevano un gran numero di domande circa il nostro attuale concetto di come il cervello e la mente interagiscono. L'idea storica è che processi elettrochimici nel cervello conducono alla coscienza, ma ciò potrebbe non essere più corretto, perché siamo in grado di dimostrare che tali processi biologici non vanno oltre la morte. Allora, ci può essere qualcosa nel cervello che non abbiamo scoperto e che funziona da coscienza,
o piuttosto é la coscienza un'entità separata dal cervello?
Ci vuole un sacco di immaginazione per pensare che ci sia una zona
nascosta del cervello che entra in azione quando tutto il resto non funziona!
Potrebbe essere che, come l'elettromagnetismo, la psiche umana e la coscienza siano un tipo di forza molto sottile che interagisce con il cervello, ma non sia necessariamente prodotta da esso.
Non lo sappiamo...ma sono interessato a capire se esistano strutture anatomo-funzionali alla base della coscienza. Cosa aiuta una persona a diventare cosciente o incosciente?
Tutto ciò che possiamo dire ora è che i dati fin qui ottenuti suggeriscono che

la coscienza non è annientata dalla morte cerebrale."

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