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NDE:PIù REALI DELLA REALTà!
Excursion
workshop al Monroe Istitute
(10-03-13)
Una nostra Lettrice, nonchè Collega (che vuole restare anonima), ha aderito alla
proposta
che le abbiamo fatto di frequentare un corso Hemy-sync del famoso
Monroe-Institute (italiano) e ci ha inviato una breve, ma entusiastica
relazione in merito alla sua esperienza. Ricordiamo ai nostri Lettori
che l'utilizzazione delle frequenze binaurali scoperte da Robert Monroe,
permettono al nostro cervello di "sincronizzare" i due emisferi e di
consentirci l'accesso a realtà diverse da quella che sperimentiamo
normalmente, quando le due metà del nostro encefalo lavorano su
frequenze diverse.
Come
accade il più' delle volte, mi sono avvicinata al tema della morte e
dell'Aldilà dopo una terribile perdita. Giravo e rigiravo su questo
tema con il mio I-pad, quando ho trovato qualcosa che si avvicinava
molto al mio modo di essere, di pensare, di credere: tentativi
scientifici per documentare e provare
l'esistenza Dell 'Aldilà. Un po'
incredula, ma con tanta speranza , cominciai a documentarmi e venni a
conoscenza dei tanti studi che l' Istituto Monroe stava da anni
compiendo sugli stati di consapevolezza . Cercando ancora, compresi che
era possibile partecipare ad un corso anche qui in Italia!
È così che mi sono iscritta all'Excursion workshop, il programma " base"
dell'Istituto Monroe.
Non spaventatevi di fronte a tali paroloni, perché in realtà' noi
raggiungiamo stati simili quando dormiamo, quindi nessun danno! Si
ascolteranno delle
musiche e dei gradevoli suoni naturali
(Clic) che
condurranno ad uno stato di "mente sveglia e corpo dormiente"
indimenticabile. (GRAZIE, Roberta! -pseudonimo- )
Per chiarire i
suoi residui dubbi circa la realtà dei contatti con i Livelli superiori
di Coscienza, suggeriamo a Roberta di leggere i libri di Monroe e quelli
di Bruce Moen che hanno potuto dimostrare che non si tratta di fantasia.
Soprattutto Moen, grazie alla tecnica dell'Esplorazione Condivisa, ha
raccolto prove inoppugnabili che confermano quanto visto e sentito
durante i suoi viaggi di esplorazione da lui definiti,
per l'appunto, AL DI Là
DI OGNI DUBBIO.
ANALISI DEL CERVELLO DEI MEDIUM
Ricercatori della Thomas Jefferson University e dell'Università di San
Paolo Del Brasile hanno analizzato il flusso ematico cerebrale (CBF) di
dieci Medium Brasiliani durante la pratica della psicografia, una forma
di scrittura automatica per cui una Persona Deceduta, o Spirito,
scriverebbe con la mano del Medium. (Trad. Webmaster da: PLoS ONE.)
Il Dott. Pim van Lommel interviene al Convegno sulla 'crisi spirituale'. Come cardiologo, ha studiato centinaia di persone che hanno avuto un'esperienza di pre-morte (NDE), ed ha scritto un best-seller sul tema, 'Coscienza Infinita', che ha già venduto 135.000 copie. Campo di applicazione: la coscienza non ha il cervello come base necessaria.
La visione scientifica del mondo vacilla, a partire da
quest'acquisizione, permettendo alle persone che vadano incontro ad una
NDE di poter presto
avere un migliore supporto psicologico.
NDE SPIEGATE
DALLA FISICA QUANTISTICA?
LE PERCEZIONI
EXTRASENSORIALI
E 'una domanda ovvia, ma non spesso
formulata apertamente: come fa la ricerca parapsicologica ad offendere
la mentalità evoluzionista o materialista? (TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM)
L'anima umana è molto
più
d'un impulso elettrico!
Adattamento del WM dal blog di James Donahue I ricercatori dell'Università di
Montreal,
Dr.
Mario Beauregard, Evelyne Landry St-Pierre,
Gabrielle Rayburn e Philippe Demers hanno recentemente pubblicato una
lettera al direttore della prestigiosa rivista medica RESUSCITATION,
riportando uno studio retrospettivo condotto all' Hôpital Sacré-Coeur,
un istituto di ricerca affiliato con l'università, di alcuni casi di
arresto cardiocircolatorio ipotermico nel periodo 2005-2011. NDE A PROVA DI SCETTICI! (21-07-12) Da
qualche giorno circola su Internet un video con un'intervista rilasciata
dal Dr. Looyd Rudy, pochi mesi prima della sua scomparsa, in cui
racconta l'incredibile NDE di un suo paziente. Ve ne offriamo una
sintesi e poi la traduzione letterale del video, opera della nostra
Lettrice Orsetta, traduttrice professionale, che avrà faticato non poco
a causa della pessima qualità audio del "tubo"!
Il famoso pioniere della cardiochirurgia, Dr. Lloyd Rudy, viene
intervistato su un incidente accaduto durante un'operazione
cardiaca in cui il paziente fu dichiarato morto perché il
personale paramedico non aveva potuto mantenere correttamente la
circolazione extracorporea, sicchè la macchina venne spenta,
l'anestesista congedato e gli altri chirurghi incaricati di
ricucire il torace per preparare l'autopsia. All'insaputa di
Rudy e degli altri, i monitors erano stati accidentalmente
lasciati accesi. Ricordate che il paziente era stato dichiarato
morto, poichè non aveva funzioni vitali in quanto il battito
cardiaco e le onde cerebrali non erano più registrate dai
monitors.
Era in condizioni di "Flatlined", cioè in "linea piatta", come
si dice nel linguaggio medico. Per oltre 20 minuti Rudy ed il
suo assistente restarono sulla soglia della sala operatoria a
discutere su cosa fosse andato storto e cosa avrebbero potuto
fare di meglio, quando improvvisamente, il monitor cominciò a
registrare un debole battito cardiaco, sempre più forte fino a
raggiungere le 100 pulsazioni al minuto. A questo punto
l'anestesista fu richiamato in fretta e furia ed i chirurghi
tornarono al tavolo operatorio per assistere il paziente. Il
fatto era abbastanza sorprendente, ma il Dr. Lloyd dice che ciò
che veramente lo stupì fu il recupero funzionale raggiunto in
pochi giorni. Il paziente ha poi raccontato al Dr. Rudy ogni
minimo dettaglio della conversazione tra lui ed il suo
assistente, nonché altri particolari di quello che era successo
in camera operatoria, dopo che era stato dichiarato morto. Il
suo spirito aveva fluttuato nella stanza durante l'intero corso
della conversazione, sì dapermettergli di vedre che dei
"post-it" elettronici inviati dalla segretaria, comparivano
sullo schermo del computer del medico. Il Dr. Rudy,
precedentemente agnostico, dice di credere che c'è "qualcosa là
fuori", dopo aver vissuto una fra le storie più documentate fra
le tante NDE che io abbia mai letto. Probabilmente gli scettici
diranno:
INTERVISTA AL DR. LLOYD
<Giornalista>
Sono qui con il Dr. Lloyd Rudy, cardiologo di fama mondiale per
essere stato il primo ad operare sul cuore, in tempi in cui la
mortalità per infarto miocardico e malattie valvolari era altissima.
<Ho presentato a tredici medici la mia esperienza in un meeting speciale,
e anche loro hanno avuto delle esperienze simili, non drammatiche come la
mia, ma tutti quelli che hanno a che fare con queste cose hanno avuto
questo tipo di esperienze, non sono l'unico.> Webmaster con la collaborazione di Orsetta |
PER LA FISICA, LA
MORTE NON ESISTE !
(03-07-12)
Dopo la morte del suo vecchio amico, Albert
Einstein
disse:
"Ora Besso è partito da questo
strano mondo un pò prima di me. Questo non significa nulla.
La gente come noi ... sa che la distinzione tra passato, presente e
futuro è solo una illusione
ostinatamente persistente. "
Nuove prove continuano a suggerire che
Einstein aveva ragione - la morte è
un'illusione.
Il nostro modo classico di pensare si basa sulla convinzione che il
mondo ha un'esistenza obiettiva indipendente dall'osservatore, ma una
lunga lista di esperimenti dimostra esattamente il contrario. Pensiamo
che la vita è solo l'attività del carbonio e d'una miscela di molecole -
viviamo per un pò e poi marciamo nella terra.
Noi crediamo nella morte, perché ci è stato insegnato che si muore,
inoltre, ovviamente, perché noi ci identifichiamo con il nostro corpo e
sappiamo che i corpi muoiono.
Fine della storia? Il Biocentrismo - una nuova teoria del tutto - ci
racconta però che la morte non può essere l'evento terminale che
immaginiamo.
Sorprendentemente, se si aggiungono la vita e la coscienza
all'equazione, si possono spiegare alcuni dei più grandi enigmi della
scienza. Per esempio, diventa chiaro perché lo spazio e il tempo - e
anche le proprietà della materia stessa - dipendono dall'osservatore.
Diventa anche chiaro perché le leggi, le forze e le costanti
dell'universo sembrano essere squisitamente messe a punto per
l'esistenza della vita. Fino a quando non riconosceremo l'universo nelle
nostre menti, i tentativi di comprendere la realtà rimarranno una strada
verso il nulla.
Considerate il clima: vedete un cielo blu, ma le cellule nel vostro
cervello potrebbe essere modificate in modo che il cielo sembra verde o
rosso. In effetti, con un po' di ingegneria genetica potremmo
probabilmente fare sì che tutto ciò che è rosso vibri o faccia rumore, o
addirittura ci faccia venire voglia di fare sesso, come accade ad alcuni
uccelli.
Se il cielo è luminoso lì fuori, i vostri circuiti cerebrali potrebbero
essere modificati in modo che appaia totalmente buio. Pensate di sentire
caldo umido, ma per una rana tropicale potrebbe equivalere a sentire lo
stesso ambiente freddo e secco. Questa logica vale praticamente per
tutto, per cui quello che si vede non potrebbe esistere senza la
coscienza.
In verità, non si vede niente con le ossa che circondano il cervello, nè
gli occhi sono come portali aperti sul mondo. Tutto quello che si vede e
si prova in questo momento - anche il nostro corpo - è un vortice di
informazioni che si concretizzano nella nostra mente. Secondo il
biocentrismo, spazio e tempo non sono gli oggetti duri e freddi che
crediamo.
Agitate una mano nell'aria, cosa rimane? Niente. La stessa cosa vale per
il tempo.
Spazio e tempo sono semplicemente gli strumenti per mettere tutto
insieme.
Si consideri il famoso esperimento delle due fenditure.
Quando gli
scienziati guardano il passaggio delle particelle attraverso due
fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile
e passa attraverso una o l'altra fenditura, ma se nessuno la osserva, si
comporta come un'onda e può passare attraverso entrambe le fenditure
nello stesso momento. Così come può una particella modificare il proprio
comportamento a seconda che la si osservi o no?
La risposta è semplice:la realtà è un
processo che coinvolge la nostra coscienza.
Oppure si consideri il famoso principio di indeterminazione di
Heisenberg. Se c'è davvero un mondo là fuori fatto solo di particelle
che rimbalzano, allora dovremmo essere in grado di misurare tutte le
loro proprietà. Ma non si può. Ad esempio, la posizione esatta di una
particella ed il suo momentum (quantità di moto) non
possono essere conosciute contemporaneamente.
Allora perché dovrebbe essere importante per una particella che cosa si
decide di misurare?
E come possono coppie di particelle 'entangled" (interconnesse) essere
istantaneamente collegate pur trovandosi sui lati opposti della
galassia, come se spazio e tempo non esistessero?
Ancora una volta, la risposta è semplice: perché non sono 'là fuori':
spazio e tempo sono semplici strumenti
della nostra mente.
La morte non esiste in un territorio
senza tempo, senza spazio . L'immortalità non significa una esistenza
perpetua nel tempo, ma risiede fuori del tempo.
Il nostro modo di pensare al tempo lineare è anche in contrasto con
un'altra serie di esperimenti recenti. Nel 2002, gli scienziati hanno
dimostrato che le particelle di luce (i fotoni) sapevano in anticipo ciò
che i loro gemelli distanti avrebbe fatto in futuro. Hanno testato la
comunicazione tra coppie di fotoni. Hanno lasciato un fotone terminare
il suo viaggio - doveva decidere se essere o un'onda o una particella. I
ricercatori hanno allungato la distanza e l'altro fotone ha raggiunto
ugualmente il suo rilevatore. In qualche modo, la prima particella
sapeva quello che il ricercatore aveva intenzione di fare prima che
accadesse - e nonostante le distanze, il tutto è accaduto
istantaneamente, come se non ci fosse spazio o tempo tra di loro. Non
importa il modo in cui viene impostato l'esperimento: la nostra mente è
l'unica cosa che determina come si comportano i due fotoni. Diversi
esperimenti hanno costantemente confermato che questi effetti dipendono
dall'osservatore. In un altro esperimento che è stata recentemente
pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science (Jacques et al,
315, 966, 2007) scienziati francesi hanno sparato dei fotoni in un
apparecchio, e hanno dimostrato che ciò che hanno fatto poteva cambiare
retroattivamente qualcosa che era già accaduto in passato.
Bizzarrìe?
Eppure viviamo nello stesso mondo. I critici sostengono però che questo
comportamento è limitato al mondo microscopico, ma questa doppia visione
(cioè, un insieme di leggi fisiche valida per oggetti di piccole
dimensioni, e un altro per il resto dell'universo, noi compresi) non ha
alcun fondamento nella ragione e viene messa in discussione nei
laboratori di tutto il mondo. Un paio di anni fa, dei ricercatori hanno
pubblicato un articolo su Nature (Jost et al, 459, 683, 2009) in cui
mostrano che il comportamento quantistico si estende nel regno di tutti
i giorni. Coppie di ioni sono stati forzati a "intrecciarsi"
(entanglement), ma le loro proprietà fisiche sono rimaste identiche,
sebbene separati da grandi distanze ("azione spettrale a distanza", come
Einstein l'ha definita). Altri esperimenti con molecole enormi chiamate
Fullereni ha inoltre dimostrato che la realtà quantistica si estende
al di là del mondo microscopico e, nel 2005, cristalli di mezzo pollice
hanno evidenziato gli stessi comportamenti dei microscopici
fotoni. L'idea dei multi universi di Star Trek non sarebbe quindi
finzione: c'è più di un pezzo di verità scientifica in questo
genere popolare di films. Un ben noto aspetto della fisica
quantistica è che le osservazioni non possono essere previste in modo
assoluto, invece vi è una serie di osservazioni possibili ciascuna con
una diversa probabilità. Una spiegazione, quella dei "molti mondi",
afferma che ognuno di queste eventuali osservazioni corrisponde ad un
differente universo (il 'multiverso'), perchè ci sono un numero infinito
di universi e tutto ciò che potrebbe accadere si verifica in qualcuno di
essi. La morte non esiste in nessun senso reale in questi scenari. Tutti
i possibili universi esistono simultaneamente, indipendentemente da ciò
che accade in ognuno di essi. La vita è un'avventura che trascende
il nostro modo di pensare lineare ed ordinato. La vita ha una
dimensionalità non-lineare, è come un fiore perenne che torna a fiorire
nel multiverso.
A LONDRA,Premi
Nobel DISCUTONO
SUL PARANORMALE
(03-05-12)
Perché,
nonostante quello che molti considerano un'abbondanza di prove a favore,
la scienza - e la maggior parte degli scienziati - si rifiutano di
riconoscere l'esistenza dei fenomeni psichici (Psi)? La risposta più semplice sembra essere che, finora, nessuno ha prodotto
una teoria che spieghi i complessi fenomeni che di solito sono
raggruppati sotto l'etichetta "Psi". Senza una soddisfacente teoria
unificante e di fronte ad affermazioni sul paranormale che sembrano
gettare fuori dalla finestra i principi scientifici esistenti, è
forse non sorprendente che la Psi non ha molti sostenitori all'interno
della comunità scientifica.
La Giornata per lo studio dei fenomeni PSI tenutasi il 28 Aprile scorso
a Londra, ha visto una manciata di eccezioni - alcuni dei migliori
cervelli scientifici iscritti alla Società - affrontare questa sfida e
discutere di modelli e teorie che in futuro potrebbero far cambiare idea
agli scettici.
L'imponente schieramento vedeva il Prof Brian Josephson, vincitore del
Premio Nobel per la Fisico e direttore del Mind-Matter progetto di
unificazione (nella foto); il Prof Bernard Carr, professore di
matematica e astronomia alla Queen Mary University of London; il Prof
John Poynton, Professore Emerito di Biologia presso l'Università di
Natal, Sud Africa, David Rousseau, che sta facendo ricerca presso
l'University of Wales su nuovi modelli mente-corpo alla luce delle
esperienze di NDE, ed il dottor Paul Marshall, uno studioso
indipendente.
Il titolo della Giornata di Studio, "Dare un senso alla Psi", ben
riassume la sfida che ognuno di loro ha dovuto affrontare. È impossibile
rendere giustizia ai loro argomenti nel nostro sito, ma é
chiaro che la comprensione scientifica dello spazio e del tempo dovrà
essere ulteriormente studiata per capire se la mente (o
coscienza), possa essere inserita nel grande schema delle cose.
Durante la sua rassegna dei diversi modelli che sono stati proposti, il
Prof Carr ha posto una domanda che, in sostanza, ha sottolineato
l'importanza potenziale della ricerca psichica:
"E' la Psi uno scorcio del tessuto
olistica dell'universo?" Alcuni
scienziati, tra cui Dean Radin negli Stati Uniti, ritengono che sia
proprio così. Il punto di vista del Prof Carr é che
"abbiamo bisogno di una grande teoria
unificata della materia e della mente"
e, nonostante i differenti approcci, gli altri oratori in gran parte si
son detti d'accordo. Il Prof Josephson è andato oltre, sostenendo che la
Fisica va messa sottosopra e che, a suo parere, una "agente causale"
è richiesto in ogni teoria che voglia spiegare dove la coscienza si inserisce
nella Fisica.
"Quello che sto proponendo è che prima del
Big Bang qualcosa è stato fatto per creare l'Universo,"
ha detto, aggiungendo che anche il Fisico
Teorico Stephen Hawking aveva indicato la stessa proposizione.
"E 'simile al' disegno intelligente '", ha continuato, "ma la
mia posizione va al di là"
é LUI,O NON è LUI? CEeeRTO CHE è LUI!
(12-04-12)
La
storia risale all'ormai lontano Ottobre 2007: sul Forum di Luigi
Cama (Metavisione)
venne
pubblicata una foto con uno stranissimo "Orb"
contenente un viso ben delineato. Il cuore mi saltò in gola:
TALE E QUALE A COCO' ! Successive indagini condotte da Luigi
non dettero un esito probante, finchè oggi, quando ormai non ci
pensavo più, ecco che mi scrive (su segnalazione dell'amica
Joelle),inviandomi
il risultato del test, eseguito dal
Laboratorio
di Bologna ,condotto nientemeno che dal famosissimo Daniele
Gullà!
Ecco cosa ha scritto Gullà a Luigi:
Ormai non ho dubbi! Anche l'intelligenza artificiale del computer riconosce i due volti! Direi, piena compatibilità al 98.85% (percentuale uscita dal test). D. Gullà
Che dire? Siamo
felicissimi perchè questa è sicuramente una prova grandissima
che Coco' ha dato a tutti noi sulla sopravvivenza non solo sua,
ma anche di tutti quanti gli altri Figli di Luce e che spero
possa regalare anche ai nostri Lettori un po' di pace e di
serenità.
Ecco quanto ci ha scritto Luigi Cama al quale abbiamo chiesto chi avesse scattato quella foto:
Questo caso è davvero
incredibilie. |
Webmaster
PROVE SCHIACCIANTI A FAVORE DELLA PSICOMETRIA
(05-12-11)
I Professori
Tricia Robertson e Archie Roy hanno trascorso 21 anni svolgendo indagini ed esperimenti controllati, utilizzando protocolli anche in
triplo cieco, [Studio
nel quale il soggetto partecipante, l’investigatore osservatore e
l’investigatore che analizza i dati ignorano il protocollo adottato.
-NdR-]
con alcuni Mediums che hanno partecipato
volontariamente alle loro sperimentazioni per cercare di scoprire la validità e le modalità di
comunicazione con l'Aldilà. Qualunque cosa sia, la medianità, è un
trasferimento di
informazioni da una persona, ovvero da una fonte, ad un'altra persona.
Prima di proseguire con la descrizione di questo eclatante caso seguito
dalla Prof. Robertson, vale la pena citare il pensiero dell' eminente
professor Henry Sidgewick che disse:
'La registrazione corretta degli esperimenti dipende, in ultima analisi,
dalla probità e dall'intelligenza
delle persone che vi partecipano, ed è impossibile per noi, come
investigatori, dimostrare a chi non ci conosce, che non siamo stati stupidamente superficiali o
consapevolmente mendaci.
Possiamo solo sperare che entro il cerchio limitato di chi ci conosce,
ogni simile alternativa sarà
considerata come altamente improbabile.'
Ecco ora quanto ci racconta la Prof.ssa Tricia Robertson
Poiché il nostro interesse per la medianità ed altri aspetti del
paranormale è noto a tutti, spesso
siamo contattati da persone che non conosciamo e così, nel 1996, una donna mi chiese di parlarmi della morte di
sua figlia. Non appena la incontrai, mi fu subito palese che avrebbe voluto fissare
una seduta con un Medium, perchè mi aveva subito detto che la ragazza era stata
assassinata circa tre mesi prima, ma sentii che era ancora troppo presto
per fare qualcosa.
Le chiesi di non dirmi nulla degli eventi che
circondavano questa morte, le suggerii di incontrarci di nuovo e di
portarmi una busta sigillata nella quale avrebbe posto alcuni oggetti
personali della figlia. Lei accettò.
Era mia intenzione portare la busta ad un Medium e chiedere di
esaminarla con la psicometria,
onde
tentare di leggere le informazioni legate agli oggetti in essa contenuti.
Nell'incontro successivo mi venne consegnata una busta sigillata di
color marrone
dall'aspetto "irregolare" ma che non rivelava al tatto se contenesse un
orologio, un anello o qualsiasi altra cosa ben definibile.
Vorrei anche aggiungere che a quel punto non sapevo ancora a quale
Medium avrei affidato questo compito. Successivamente, senza alcun preavviso, mi sono recata da un medium ed ho chiesto, come ho
posto la busta sul tavolo: "Puoi ottenere qualche informazione da questo
pacchetto?"
Dopo un sguardo di stupore il Medium esclamò:
"Devo proprio?" Risposi
"sì" senza dir nulla circa la busta
e chi me l'aveva consegnata.
A malincuore, mise la sua mano su di essa e, con uno sguardo di sorpreso
sul viso, disse subito: "Ho qui una ragazza coi capelli piuttosto
lunghi, castano-scuro..'
Esitò per un secondo e poi esclamò: 'è
stata uccisa!
Ora mi sta dicendo che aveva due tatuaggi, uno sopra il seno sinistro
-due cuori
intrecciati, in rosso e blu-, l'altro sulla parte posteriore del
braccio destro. Si
tratta di una rosa, di colore rosso e verde.
Vive in una stradina senza uscita, e mi dice che le mancano i suoi gatti...
ne ha quattro ". Citò anche il
nome del suo partner. Io lo chiamerò
Adamo.
A questo punto il medium mi guardava preoccupato, forse per sapere se
aveva ragione, ma ovviamente non avevo la minima idea se le sue
dichiarazioni erano accurate in ogni senso e
feci spallucce.
La mia apprensione però crebbe un bel pò dopo la sua
dichiarazione successiva.
"Lei mi sta dicendo che era stata in prigione quando era giovane" e
fece il nome del carcere, per cui pensai che, giusto o sbagliato che fosse, non c'era
spazio per alcuna interpretazione.
Aggiunse che aveva avuto un aborto quando era più giovane e poi:
"I giornali hanno sbagliato nella
descrizione dei vestiti che indossavo quando è stato trovato il mio
corpo...erano tutte sbagliate. Avevo in realtà un top rosa, una gonna
grigia e gli stivaletti.
Adamo è stato il primo a sapere che ero stata uccisa ed ha
telefonato a mia mamma che proprio oggi ha spostato la mia
fotografia dalla mensola del caminetto al televisore"
Il Medium ha poi
dato una descrizione precisa dello svolgimento dell' omicidio, che non
voglio approfondire: basti dire che tutte le ferite erano state inferte alle spalle.
Lei disse ancora al medium che una macchina verde, forse una Cavalier e
un'Astra rossa erano
rilevanti per le indagini sulla sua morte. Due uomini erano coinvolti
nel suo assassinio: un bianco abbastanza tarchiato ed un asiatico, più
alto e più magro.
Il Medium mi fornì anche un indirizzo specifico di Glasgow, un
appartamento al primo
piano di un edificio popolare, sul lato destro della strada.
Con ciò,la ragazza salutò il medium che disse:
"Se n'è andata..."
Il tempo
totale impiegato per questa seduta fu meno di
15 minuti
Avevo preso nota di tutte queste informazioni e adesso dovevo trovare un
modo per parlarne
con la madre. Fatto un breve elenco delle dichiarazioni più salienti,
presi appuntamento con la donna per il giorno dopo a casa sua, per la prima volta,
visto che gli altri incontri erano avvenuti in un ambiente neutro.
Appena entrata in casa, notai la foto della ragazza sul televisore.
Con
nonchalance chiesi "È lei? "Sì-rispose
la madre- l'ho messa lì sopra proprio
ieri.
Prima stava sulla mensola del caminetto".
Dissi che avevo un elenco dei fatti riferiti da un Medium e che, per
quanto ne sapessi, potevano essere tutte sciocchezze. Gliele avrei lette
ad una ad una e le chiesi solo di dirmi se erano giuste o sbagliate.
Ognuna delle affermazioni però, era assolutamente corretta!, Non le
avevo fornito solo la descrizione dell'aggressione nè le avevo parlato
della
gravidanza indesiderata, perchè avrebbe potuto non saperne nulla, nè le
svelai
l'indirizzo e le descrizioni dei due uomini e delle auto. Seppi poi che l'autopsia aveva stabilito che tutte le lesioni mortali
erano state inferte alle spalle della povera ragazza.
In totale vi erano state 29 affermazioni di cui 22 erano assolutamente
corrette,
incluse le descrizioni delle posizioni, della forma e dei colori dei
tatuaggi; inoltre aveva effettivamente curato ben quattro gatti.
Le dichiarazioni che nel nostro studio sono state considerate non corrette non erano
valutabili a causa del fatto che non avevo detto tutto alla madre, su
gravidanza, indirizzo, descrizione del delitto e degli assassini, per
cui
questi indizi
furono volutamente considerati "sbagliati" ai fini della valutazione
globale.
In poche parole, il 78% delle informazioni era corretta, informazioni
non certo di
carattere generale, che possono essere applicate a tutti, ma ben precise e
specifiche.
Se consideriamo solo le descrizioni dei tatuaggi, per quanto riguarda
forma,
colore e posizione e ricordiamo che né il medium né i ricercatori
sapevano nulla riguardo alle
persone coinvolte, allora questo dato sarebbe più che sufficiente per
una approfondita riflessione sulla validità del contatto medianico.
Diciamo che ognuna delle 22 affermazioni corrette su 29 avevano cinquanta
probabilità su
cinquanta di essere corrette, che non è ovviamente il nostro caso, in quanto si
sarebbe fortemente prevenuti nei confronti del Medium.
Per esempio aveva detto che le mancavano i suoi quattro gatti.
Chi avrebbe potuto sapere
che lei aveva non un gatto, non due, non tre, ma ben quattro?
Nessun
altro numero è stato menzionato durante la seduta, e tutte le altre
informazioni erano state altrettanto precise.
Anche utilizzando questa cifra indebitamente (50%) per ogni istruzione
corretta, le probabilità, in termini scientifici, che il tutto fosse
dovuto al caso è pari a
0,0029, ovvero 29 contro 10.000.
Se poi assegniamo ad ogni affermazione un punteggio di 4 contro 1, allora
le probabilità complessive a favore del caso sono pari allo
0,0000000118, ovvero UNA CONTRO 84.745.762
(Sì, avete letto bene,una contro più di 84 milioni!).
cifre che sono certamente
qualcosa che deve essere preso sul serio!
Questo è il racconto esatto di quel che é successo. Per chi vuole
respingerlo o, senza fornire prove concrete, affermare che è un falso, mi dichiaro
disposta a sottopormi alla macchina della verità in qualsiasi momento, da
adesso fino alla fine della mia vita."
Firmato: Tricia Robertson-
Dal Sito dell'Avv. Zammit
"La
vita dopo la morte e la Super-psi non sono in conflitto fra loro" ( 16-10-11)
(INTERVISTA AD UN FISICO QUANTISTICO - Dal Sito di Mike Tymn)
James E. Beichler è stato professore associato di Fisica all'Università della Virginia Occidentale a Parkersburg. Ricevette il pH.d. in Paraphysics nel 1999, combinando il suo Master in Fisica e Storia della Scienza con una nuova ricerca sulla parapsicologia (ha conseguito attualmente l'unico grado avanzato in Paraphysics nel mondo da una scuola accreditata). I suoi interessi scientifici comprendono le basi storiche e filosofiche sulle Geometrie Non-Euclidee, Scienza e Fisica Moderna. Il Dr. Beichler inoltre svolge attività di ricerca teorica nel campo della fisica della coscienza ed ha sviluppato una teoria unificata dei campi basata su un modello di Kaluza-Einstein delle cinque dimensione dello spazio-tempo che può spiegare la vita, la mente e la coscienza. Ha pubblicato più di 20 articoli scientifici ed ha scritto un libro "To Die For" . |
Quando si parla di fenomeni psichici ("psi") e di vita dopo la morte,
s'incontrano sempre credenti e non credenti, ma anche quelli che potrebbe
essere definiti dei 'quasi-credenti'. Quest'ultimo gruppo accetta
l'esistenza dei fenomeni psichici, ma la maggior parte rimane scettica
sulla vita dopo la morte e resiste all'idea che gli Spiriti
possono comunicare con gli esseri umani, poichè credono
in quello che viene
chiamato Super-psi o Super ESP. Il quasi-credente infatti, ritiene che il subconscio dei singoli interagisce con una
specie di computer cosmico che si presenta in veste di spirito di una persona
"morta".
Molti Parapsicologi sono a favore della Super-psi e contrari
all'ipotesi della sopravvivenza (della coscienza) , considerandola una
situazione che non ammette alternative.
Il Dr. James E. Beichler, un professore di Fisica in pensione ed autore
del libro To Die For, non crede che ci sia un conflitto tra Super-psi e
sopravvivenza.
"Per me, non è un problema perché la fonte della Super-psi
è la stessa di quella cosa che sopravvive alla morte materiale -il
complesso mente/coscienza ", spiega Beichler.
"Mentre noi siamo nei
nostri corpi materiali prima della morte, la nostra coscienza
(attraverso quello che normalmente chiamiamo intuizione) agisce come
fonte per il nostro sesto senso e di mediatrice tra la nostra mente/cervello e il resto dello spazio-tempo cosmico, comprese le altre
coscienze.
Questa è la fonte fisica della Super-psi. Tuttavia, quando
moriamo, il complesso fisico -ma non materiale- fatto da mente/coscienza
sopravvive e la coscienza continua ad agire come un ponte sensoriale
tra lo spazio-tempo fisico e le nostre menti. "
Dal punto di vista parapsicologico ci sono, dice Beichler, tre possibili
spiegazioni per la medianità:
1) il medium riceve davvero informazioni dallo spirito di una persona morta,
2) il
medium è in grado di ottenere telepaticamente le informazioni dalla
persona deceduta prima che morisse, utilizzando la retro-cognizione,
3) il medium è telepaticamente capace di entrare nella mente di qualche
persona viva che ha una profonda conoscenza del defunto.
Le ipotesi numero due e
tre sono, appunto, quel che viene chiamato Super-psi.
La Super-psi non è una novità. Anche se non l'hanno chiamata con questo
nome, i pionieri della ricerca psichica avevano avanzato spiegazioni
simili. Inizialmente, ascrivevano tutto alla telepatia ipotizzando una
"personalità secondaria" nel subconscio del medium in grado di leggere
la mente dei loro clienti. Quandoai partecipanti alla seduta giungevano informazioni su sconosciuti, i pionieri ipotizzavano che il medium
avrebbe potuto attingerle dalle menti di chiunque altro al mondo e la
chiamarono teloteropatia. Quando neanche questa spiegazione era
convincente, essi ipotizzavano che ci sia una sorta di
"serbatoio cosmico" da cui il subconscio del medium potrebbe accedere
alle informazioni.
Accettare i messaggi come comunicazioni da uno
spirito sarebbe stato troppo "poco scientifico" in quanto erano
tempi in cui gli uomini e le donne "intelligenti" stavano cercando di
lasciarsi dietro le spalle ogni superstizione religiosa. Tuttavia, la
maggior parte dei pionieri giunse ad accettare l'ipotesi dello spirito,
totalmente coerente con l'ipotesi della sopravvivenza. Un conto -fu il
loro ragionamento-era accedere alle informazioni dalle menti di tutto il
mondo, o da qualche computer cosmico, un altro il fatto che le
informazioni provenienti dagli Spiriti presunti erano effettivamente un
dialogo con il ricevente. C'era troppa personalità e volontà nei messaggi,
troppo per liquidarli come qualcosa di diverso da una vera e propria
comunicazione Spiritica. Inoltre, i ricercatori non videro alcun motivo
logico per cui il subconscio di così tanti medium fingesse di essere gli
Spiriti dei morti.
Secondo Beichler, c'è un livello di esistenza elettromagnetico più
complesso di quello riconosciuto dalla parapsicologia o dalla fisica
tradizionale.
"Questa complessa struttura elettrica corrisponde ad un
organismo vivente ed è essenzialmente la mente di tale organismo, mentre
il modello corrispondente ad un magnete che accompagna lo schema mentale
è la coscienza.
I nostri corpi fatti di materia / energia,incluso il nostro
cervello,percepiscono il mondo esterno fatto di materia ed energia
tridimensionale, che noi conosciamo grazie ai nostri normali cinque
sensi. Tuttavia, la nostra coscienza esiste in un mondo a quattro
dimensioni, nel senso che occupa tutte e quattro le dimensioni dello
spazio, mentre la materia / energia del nostro organismo occupa solo tre
dimensioni. Così la nostra coscienza, in ogni istante, é in grado di
percepire il mondo esterno al di fuori dei nostri normali cinque sensi,
e qualsiasi altra cosa esistente in tutte e quattro le dimensioni dello
spazio, compresa la coscienza altrui. "
Ho detto a Beichler che l'argomento era molto contorto e che in molti
si sarebbero lambiccati il cervello inutilmente. Lui mi rispose:"Il termine
contorto è assolutamente corretto e puntuale, ma l'obiettivo è semplice e
lineare. Sì, quattro o cinque dimensione spazio-temporali sono difficili
da comprendere e sarebbero inaccettabili se questa teoria non avesse basi molto
solide. Senza queste fondamenta, chiunque avesse suggerito un'idea
così radicale sarebbe stato gettato in un manicomio.
In tanti,fino a poche centinaia di anni fa, sono stati
bruciati sul rogo pur facendo ipotesi molto meno radicali,ma lo erano anche le persone che dicevano di
leggere la mente, di predire il futuro e sopravvivere alla morte. Ancora
oggi, sono ridicolizzate all'interno della comunità scientifica ed
accademica, il che, alla fine, non è molto diverso dall' essere bruciati
sul rogo. "
La linea di fondo è che, Super-psi o no, la coscienza sopravvive alla
morte, e questo è il messaggio fondamentale del libro di Beichler. "La
Scienza dovrebbe presto essere in grado di confermare questo fatto in
una certa misura," continua Beichler. "O almeno stanno cominciando ad
emergere teorie scientifiche sulla sopravvivenza, più bene accette.
Ho scritto il mio libro per informare tutti che la nostra esistenza
continua dopo la morte del corpo nella speranza che avrebbe aiutato
alcuni ad 'evolvere' più facilmente alla fase successiva dell' esistenza
umana nell'aldilà. Il secondo messaggio è che le religioni e le varie
altre discipline metafisiche hanno mantenuto correttamente una parte del
messaggio, ma lo hanno anche reso, in una certa misura, incomprensibile
per fini politici".
Molti messaggi Spiritici suggeriscono che la mancata comprensione del
fatto che viviamo
dopo la morte può portare a rimanere bloccati in una
condizione 'terrestre'.
Se la mente non aveva ricordi, o addirittura nemmeno la più pallida idea
della sua esistenza pentadimensionale durante la vita
terrena ed aveva raggiunto solo un livello minimo di conoscenza
spirituale prima della morte, essa potrebbe non accettare la sua nuova realtà e
continuare a restare in attesa di input dal cervello e dal mondo a quattro
dimensioni. In queste circostanze, la mente potrebbe rimanere bloccata
nelle sue quattro dimensioni della realtà, anche se materialmente
tagliata fuori da essa e non rendersi conto che il corpo è morto.
Oppure, la mente può non accettare la morte del suo corpo fisico e sperimentare
un buio totale, il nulla".
Nella sua discussione sulle esperienze di pre-morte (NDE), Beichler
insiste ulteriormente sulla necessità di diventare "coscienti" della
sopravvivenza già durante questa vita, piuttosto che pensare che non c'è
coscienza dopo la morte o supporre che diventeremo improvvisamente
illuminati nel mondo a venire.
Egli fa notare che non tutte le persone
che riferiscono una NDE hanno una visione retrospettiva della vita.
"Questo non è un fatto assoluto e nemmeno un evento necessario, in quanto
alcune persone hanno una maggiore esperienza con l'estensione
penta-dimensionale della realtà fisica già prima di morire, quindi per la
loro mente non è necessario l'orientamento fornito dalla rivisitazione della vita passata.
Altri possono non
essere abbastanza avanzati nei propri percorsi personali di evoluzione
cosciente per subire questo processo, e altri ancora potrebbero non accettare
mentalmente quanto è loro successo (negando la propria morte), e quindi
'sperimentano' il nulla.
In altre parole, la mente umana si orienta
verso l'ambiente che le è più familiare quando entra nel nuovo mondo a cinque
dimensioni ,ma può ancora rifiutare completamente l'esperienza, a
seconda delle impostazioni e delle priorità mentali presenti al momento
della morte ".
Ho chiesto a Beichler se vede qualche cambiamento nell'atteggiamento
della Scienza ufficiale nei confronti del paranormale.
"Sì,
un numero sempre maggiore di
personalità scientifiche sta prendendo più seriamente il
paranormale ma sono ancora in pochi. Penso che ci sia anche un
grande 'maggioranza silenziosa' che non ha nulla contro il paranormale
anche nel mondo della scienza, ma tacere e restare 'passivi' non aiuta
molto la situazione. E' divertente, ma la Fisica moderna implica
effettivamente il paranormale. Nella teoria quantistica si dice che la
'coscienza fa crollare il pacchetto d'onda' per creare la nostra realtà
materiale comunemente percepita. E 'anche risaputo che i diversi
componenti della realtà materiale sono 'impigliati' fra loro
[ENTANGLEMENT] ,il che
significa che ciò che facciamo in un determinato momento e luogo modifica
immediatamente ciò che accade altrove, in assenza di qualsivoglia
segnale e senza alcuna conoscenza di quanto accaduto, provocando
un evento paritetico IN QUALSIASI ALTRO POSTO DELL'UNIVERSO.
(Vedi:Esperimento di Parigi).
Se si mettono insieme queste due idee,vediamo che la moderna teoria
quantistica suggerisce fortemente che la coscienza può comprimere il
'pacchetto d'onda' in qualsiasi parte dell'universo, il che è una buona
definizione teorica del paranormale, come nessuno ha mai sviluppato. "
Beichler ha scritto di una nuova "Terza Rivoluzione Scientifica" ma dice
che sta avvenendo lentamente. "La nuova rivoluzione darà pari dignità
alla coscienza,accomunandola con la Fisica e le altre Scienze .
Molte distinzioni tra mente e materia, nel senso cartesiano delle
categorie, spariranno. La Scienza diventerà soggettiva ed oggettiva
piuttosto che solo oggettiva. Per uno Storico della Scienza come me,
gli ultimi decenni di eventi e successi scientifici si possono guardare
un pò come un replay dei cambiamenti scientifici e degli eventi che si
sono verificati negli ultimi decenni del XIX secolo, poco prima della
Seconda Rivoluzione. C'è solo da aspettare l'accettazione
di questo nuovo balzo in avanti prima che questa realtà diventi evidente
a tutti, ed io sto lavorando per raggiungere questo obiettivo".
(Per ulteriori
informazioni sulla Super-psi, leggete questo nostro articolo: CLIC)
ESPERIENZE DI MORTE CONDIVISE
(08-10-11)
'NDE:
Abbiamo appena scalfito la superficie'
(Dr. Bruce
Greyson al Congresso IANDS 2011)
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Un altro
fenomeno poco noto legato alle NDE è la così detta NDE condivisa che si
verifica quando una persona vicina ad un moribondo prova le sue
stesse esperienze, pur essendo perfettamente viva e cosciente.
Il Prof. Moody ne aveva sentito parlare già da studente, nel 1972, da
parte d'un suo professore. La madre del professore aveva avuto un
attacco cardiaco, e mentre lui stava cercando di rianimarla, sentì di
lasciare il corpo e vide se stesso soccorrere sua madre.
Quando la donna morì, la vide in forma di spirito mentre incontrava
diversi esseri eterei, alcuni dei quali poté riconoscere come amici e
parenti defunti che,vennero poi tutti risucchiati in un tunnel.
Dopo oltre 30 anni di ricerca, Moody stima che le esperienze condivise
sono comuni come le NDE e dai suoi studi condotti nel corso degli anni,
ha trovato che le caratteristiche di tali esperienze sono simili a
quelli delle NDE. Una delle caratteristiche più comuni delle NDE
condivise è vedere la replica trasparente della persona morente,
(oppure sotto forma d'un cerchio o d'una sfera di luce) che si diparte
dalla testa o dal petto del suo corpo fisico. A volte, l'astante
può anche sperimentare la revisione della vita del moribondo: é stato,
per esempio, ben documentato il caso d'una donna della Georgia che ha
parlato con lo spirito del marito durante la rivisitazione della vita,
mentre era in compagnia d'un essere spirituale che si identificò come la
figlia abortita molti anni prima.
Moody pensa che le esperienze condivise siano una forte testimonianza
a favore di chi sostiene che la mente esiste indipendentemente dal
cervello, dato che le persone coinvolte non possono in alcun modo avere
funzioni cerebrali compromesse.
"Tutte le precipue caratteristiche che
identificai inizialmente come NDE e che ho studiato anni fa, sono
presenti anche nelle persone che hanno queste esperienze al letto del
paziente, persone che, per inciso, non sono malate o ferite",
ha detto Moody durante la sua conferenza.
"Non c'è carenza del flusso di ossigeno
nei loro cervelli, eppure hanno le stesse identiche esperienze che
ho sentito raccontare da chi è arrivato vicino alla morte."
Prova ancora più forte, è il caso di un sacerdote e d'una suora dopo un
incidente d'auto avvenuto in Sud Africa. Entrambi ebbero un arresto
cardiaco, seguito da una NDE.
Dopo essere stati rianimati, hanno raccontato, citando identici
dettagli, di aver lasciato i loro corpi e di essere andati verso una
luce molto intensa.
Con la mole di dati raccolti negli ultimi 30 anni, Moody ha detto che
vi è stato una grosso passo avanti verso la comprensione razionale della
vita dopo la morte.
Allo stesso modo, Greyson ha detto che la conoscenza del fenomeno NDE è
molto più avanzata di quanto non lo fosse 30 anni fa. Tuttavia, Greyson
pensa che ci sia ancora molto da fare nel campo di tali studi,
specialmente con l'aiuto dei più moderni strumenti e delle nuove
tecniche di cui oggi disponiamo e si aspetta che in futuro impareremo di
più sulle cause delle NDE. Prima o poi troveremo un modo -in termini
scientifici- per parlare di qualcosa che va oltre la Fisica o la
Psicologia
"Penso che abbiamo appena scalfito
la superficie delle NDE,"
ha detto Greyson.
"Alcune persone con un
background religioso o spirituale parleranno dell'esperienza come di un
dono che trae origine da cause sovrannaturali, ma non é ancora possibile
esprimere questi concetti in termini scientifici. Penso però che la
scienza sia dinamica, non statica, e che prima o poi troveremo un modo
per parlarne anche in termini scientifici"
.
Sempre durante lo stesso Congresso, i ricercatori Robert e Suzanne Mays
hanno presentato una nuova teoria per spiegare il fenomeno, teoria
appena pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica.Analizzando le caratteristiche delle NDE, Robert e Suzanne Mays hanno
proposto che la mente è un'entità indipendente dal cervello, che
potrebbe perciò esistere come un campo di energia con cui possono
interagire i neuroni della corteccia cerebrale, tramite scambi di natura
elettrica.
Nel corso di una NDE la mente lascerebbe il cervello e, quando il
paziente ritorna in vita, la mente si riunisce al cervello con una
connessione che, però, non è più forte come in precedenza.
Coerentemente alle attuali conoscenze sui fenomeni di pre-morte e la
ricerca moderna sul cervello,essi hanno suggerito che la mente è il
luogo della coscienza, ma quando è collegata con il corpo ha bisogno
dell'attività elettrica del cervello per essere cosciente.
Per spiegare perché le persone possono vedersi in un corpo separato da
quello materiale che giace sul letto, hanno proposto che la mente possa
assumere anche la forma del proprio corpo fisico.
Il che spiegherebbe anche il fenomeno degli arti fantasma, che si
verifica in chi ha subito l'amputazione di un arto, ma di cui possono
sentirne ancora l'esistenza.
A sostegno della teoria di Robert e Suzanne, i ricercatori hanno
riportato il caso di MG, un soggetto privo fin dalla nascita delle dita
della mano sinistra, ma che presentava il fenomeno degli arti fantasma.
Quando "tocca" altre persone con le dita fantasma essi possono sentirle
e può,addirittura, suscitare in loro immagini mentali, semplicemente
sfiorandone la nuca.
C'è stato anche un caso in cui un automobilista gravemente ferito in un
incidente d'auto in una notte nebbiosa, si è reso visibile ad altre
persone "in spirito". I testimoni hanno riferito di averlo visto
galleggiare fuori dalla finestra del secondo piano e saltare su e giù
urlando aiuto. Un uomo che lo aveva sentito chiamò la Polizia.
Anche un altro uomo che era al secondo piano della casa, riferì ai
soccorritori di aver visto una sorta di nebbia a forma di uomo che
saltellava fuori dalla sua finestra.
In un'altra occasione, un bambino durante una NDE "volò" in un parco
giochi dove un cane gli scodinzolò, balzò in piedi e cominciò ad
abbaiare verso di lui. Robert ha proposto che il "corpo mentale"
potrebbe essere visibile ai cani perché il loro spettro visivo è diverso
dal nostro.
Il bambino avrebbe anche solleticato per tre volte il naso ad un altro
paziente ed ogni volte lo avrebbe fatto starnutire. Robert ha
raccontato altri casi in cui, durante una NDE, i soggetti sarebbero
stati capaci di entrare nei corpi fisici di altre persone.
In un caso,
un uomo che aveva tentato il suicidio per impiccagione, ma che si era
pentito durante la sua NDE, andò nella mente di sua moglie per
comunicare con lei e cercare aiuto. Dopo questo inaspettato contatto
lei, esclamò: "Oh, mio Dio," e preso un coltello, corse nel luogo ove
era il marito e tagliò la corda salvandolo.
Un altro caso documentato coinvolse
George Rodonaia, il
Neuropatologo russo che ha avuto una NDE durata tre giorni. Durante la
sua NDE, potè sentire i pensieri nella testa di sua moglie che in
quel momento stava elencando i nomi degli uomini che avrebbero potuto
diventare un suo futuro marito. La donna ha poi confermato che in effetti aveva fatto proprio quei
pensieri, prima che George tornasse in vita. Questa teoria può
spiegare gli effetti postumi delle NDE. Se la mente è davvero un campo
di energia che non è più strettamente unito con il cervello, è possibile
che possa influenzare sia i dispositivi elettronici che gli altrui
pensieri (telepatia) e creare altri fenomeni paranormali.
Poiché le attività neurali associate con la coscienza sono presenti
nella materia grigia della corteccia cerebrale, Robert e Suzanne hanno
proposto che l'interfaccia per l'interazione tra mente e corpo fisico si
troverebbe specificamente
nei dendriti apicali delle cellule
piramidali.
Ciò è in linea con la teoria avanzata da David LaBerge e Ray Kasewich
del Laboratorio di Fisica elettrica del Rock Simon e Stanley, pubblicato
sulla rivista Reti Neurali nel 2007,secondo cui l'attività dendritica
apicale è la base neurale della coscienza. Finora, questa teoria è
coerente con i risultati attuali, ed è un punto di partenza per
l'interpretazione scientifica del fenomeno NDE.
(Webmaster dal notiziario IANDS)
NDE:
SEMPRE PIU' PROVE!
(18-08-11)
Prima prova scientifica che le NDE si verificano solo quando si é clinicamente morti.
Uno su dieci pazienti colpiti da
attacco cardiaco provano emozioni, visioni e pensieri lucidi quando sono
inconsci, senza polso e senza attività respiratoria, dicono i
ricercatori capeggiati dal Dr. Sam Parnia (foto)
dell'Università di Southampton (GB).
Lo studio è il primo a
garantire che i pazienti che hanno riportato una esperienza di NDE siano
effettivamente e clinicamente morti prima di essere rianimati.
I risultati contraddicono anche la nozione che la mancanza di ossigeno,
più volte invocata dagli Scettici, sia responsabile delle tipiche
visioni di pre-morte, dato che è emerso che coloro che avevano avuto le
esperienze più interessanti, avevano addirittura migliori riserve di
ossigeno. Il dibattito è in piedi da più di un secolo: entrare in un
altro mondo, provare sentimenti di pace e vedere una luce alla fine di
un tunnel, sono forse le prove di una vita ultraterrena, o si tratta di
semplici allucinazioni?
L'ultimo
studio, condotto dai ricercatori dell'Università di Southampton,
pubblicato persino su 'tabloid' popolari come il Daily Mail, suggerisce
che la mente può continuare ad esistere dopo che il cervello ha cessato
di funzionare ed il corpo è clinicamente morto.
Il team di ricerca ha studiato 63 superstiti di un arresto
cardiaco, tutti rianimati al Southampton General Hospital, dopo essere
stati dichiarati clinicamente morti, perchè senza polso, senza
respirazione e con le pupille fisse e dilatate. Studi indipendenti hanno
confermato che il cervello cessa di funzionare in quel momento,
ma sette dei 63 sopravvissuti ricordano emozioni e
visioni nel corso della loro incoscienza, dice un report
nella rivista Resuscitation.
Quattro pazienti (sei per cento) hanno soddisfatto i rigorosi criteri
utilizzati per diagnosticare le NDE ed essi hanno riferito sensazione di
pace e di gioia, un' accelerazione del tempo, amplificazione dei sensi,
perdita della consapevolezza del proprio corpo, visione d'una luce
brillante, l' entrata in un altro mondo in cui hanno incontrato un
Essere mistico o un parente defunto, fino a giungere ad un punto di non
ritorno. Il dottor Sam Parnia, famoso ricercatore universitario e
co-autore dello studio, ha detto che i racconti di NDE sono presenti in
molte culture diverse, ma spesso c'è il problema di confermare il fatto
che le persone coinvolte siano state davvero vicine alla morte. I
pazienti presi in considerazione dallo studio, avevano tutti smesso di
respirare, nè avevano battito cardiaco prima di essere rianimati e messi
in grado di ricordare l'esperianza. È stato suggerito da molti Scettici
(come la D.ssa
Susan Blackmore, nel 1993) che si tratti di allucinazioni, o il
risultato di una chimica cerebrale disturbata da farmaci, dalla mancanza
di ossigeno o da cambiamenti dei livelli di anidride carbonica,
ma il dottor Parnia ha affermato che non
c'era alcuna differenza nei livelli di ossigeno o nel trattamento
farmacologico tra i sopravvissuti all'attacco cardiaco che non avevano
avuto alcuna esperienza di NDE e quelli che invece l'avevano vissuta:
'...in realtà, i quattro pazienti che
hanno soddisfatto i criteri per una NDE avevano livelli più elevati di
ossigeno ed i ricordi non erano classificabili come allucinazioni perché
altamente strutturati, narrativi, facilmente ricordati e chiari'.
Ha poi aggiunto: 'Durante
l'arresto cardiaco, l'attività cerebrale viene persa rapidamente, per
cui non dovrebbe essere possibile sostenere dei processi lucidi o la
formazione di ricordi duraturi.
Abbiamo bisogno di un ampio studio definitivo per dire se la mente è
prodotta dal cervello o se è una entità separata. Se i nostri
risultati saranno replicati, ciò
implicherebbe che la mente può continuare ad esistere dopo la morte del
corpo, o in una vita dopo la morte. '
Webmaster dal Daily Mail del 17-08-11)
IL 96% DELL'UMANITA'
HA AVUTO UNA ESPERIENZA PSI!
(06-08-11)
Un
sondaggio internazionale on-line sulle esperienze paranormali -ancora in
corso- ha già fornito un risultato incredibile secondo i ricercatori
australiani che l'hanno ideato:
il 96% degli intervistati afferma di
aver avuto, durante la propria vita, almeno un evento di tipo
paranormale.
L'indagine su fenomeni che non possono essere spiegati con le leggi
attuali della scienza, è opera dei ricercatori della prestigiosa
Monash
University di Melbourne.
"Il paranormale è presente tutti i giorni nei media, oltre che
pubblicamente discusso attraverso chat room, siti web e mailing list e
così ho voluto indagarlo e dare voce a queste esperienze in modo
scientifico", dice Rosemary Breen, che utilizzerà i risultati
dell'indagine come parte di un Master.
Già un recente sondaggio Gallup rivelava che il 75% degli Americani ha
vissuto almeno un episodio legato al paranormale, mentre quello condotto
da un quotidiano britannico ha dimostrato che il 60% dei Sudditi di sua
Maestà accettano l'esistenza del paranormale, ma ben poco è noto
riguardo alle esperienze spontanee, tematica su cui le indagini ufficiali
sono rare.
La Breen precisa che l'indagine non è incentrata sulle credenze
personali nè chiede se esistono o meno i fenomeni parapsicologici,
piuttosto è volta a conoscere come la gente comune ha vissuto tali
esperienze e l'impatto che esse hanno avuto sulla loro vita e la
studiosa non è a conoscenza di altri studi precedenti ed equivalenti al
suo.
Migliaia di risposte
Circa 2.000 persone hanno fin'ora preso contatto via internet da quando
l'indagine è iniziata sei settimane fa, afferma la dottoressa Beverley
Jane, che è il supervisore della Breen.
Il test si propone di stimare frequenza, effetti ed età di insorgenza di
tipici fenomeni inspiegabili come le premonizioni,gli episodi di OBE ed
NDE,la telepatia e le apparizioni.
I risultati fino ad oggi ottenuti hanno mostrato che il 70% degli
intervistati ritiene che l'evento inspiegabile di cui sono stati
testimoni o protagonisti aveva cambiato la loro vita, per lo più in modo
positivo.
Circa il 70% sostiene inoltre di aver visto, di aver sentito o di essere
stato toccato da un animale o da una persona che non c'era.
L'80%
riferisce di aver avuto una premonizione, e quasi il 50% ricorda una
vita precedente.
"Gli intervistati sono sinceri e vogliono comunicare ciò che hanno
vissuto", dice la Prof. Jane.
E' stupita dalla forte risposta ottenuta su un argomento così delicato,
ed attribuisce il successo all'impostazione virtuale dello studio.
I volontari possono infatti compilare il questionario nella privacy
delle loro case, invece che di fronte ad un ricercatore, in modo da
poter rispondere onestamente.
Sebbene l'indagine sia anonima, alcune persone hanno in seguito inviato
e-mails con i loro dati personali per fornire chiarimenti sulle loro
esperienze. Ciò dipenderebbe dal fatto che lo studio non cerca di
valutare la salute mentale degli intervistati, ma non offre neanche la
possibilità di raccontare esperienze che normalmente vengono tenute per
sé, invogliando molti a raccontarle agli studiosi. Per tale motivo, è
stato inserito un "form" ulteriore dove poter illustrare le proprie
esperienze ed essere contattati dal "team" di Ricercatori.
A causa della notevole mole di risposte date al sondaggio, i ricercatori
pensano di prorogare il termine dell'indagine oltre la sua scadenza,
inizialmente fissata per Novembre 2011.
Clic per partecipare (Necessaria la conoscenza -sia pur scolastica- dell'Inglese)
5 PUNTI A
SFAVORE DELLA MORTE
(01-02-11)
Ci è stato
insegnato che siamo solo un insieme di cellule,
e che moriamo quando i nostri corpi si consumano. Fine della storia. Numerosi
libri di testo dimostrano come le cellule possono ricostruire quasi tutti i
tessuti e gli organi del corpo umano, ma una lunga lista di esperimenti
scientifici suggerisce che la
nostra fede nella morte si basa su una falsa premessa:
che il mondo esiste indipendentemente da noi, i grandi osservatori.
Ecco cinque punti che ci spiegano che invece non moriremo.
1)
Tu non sei un oggetto, sei un
essere speciale. Secondo il biocentrismo, nulla può esistere senza la Coscienza.
Ricordatevi che non si può guardare attraverso l'osso che circonda il nostro
cervello. Spazio e tempo non sono
oggetti, ma piuttosto gli strumenti che la nostra mente utilizza per mettere
insieme il tutto.
"Rimarrà notevole", ha detto Eugene Wigner, -che ha vinto il Premio Nobel
per la fisica nel 1963-"in qualunque modo le nostre future scoperte si
svilupperanno, che lo studio stesso del mondo esterno ha portato alla
conclusione che la
coscienza è una realtà ultima ".
Si consideri il Principio di Indeterminazione, uno degli aspetti più famosi e
importanti della meccanica quantistica. Gli esperimenti confermano che fa
parte della realtà del mondo fisico, ma esso ha senso solo se visto in una
prospettiva biocentrica. Se c'è davvero un mondo là fuori con particelle che
rimbalzano soltanto, allora dovremmo essere in grado di misurare tutte le loro
proprietà. Ma non
possiamo.
Perché dovrebbe essere importante per una particella che noi si decida di
misurarla?
Si consideri l'esperimento della doppia fenditura: se si "guarda", una
particella subatomica o un fotone mentre passano attraverso alcune fenditure
poste su un muro,esse si comportano come una
particella che crea punti d'impatto al di là delle feritoie, sullo schermo che
misura l'impatto . Come un piccolo proiettile,esse passano, logicamente,
attraverso uno o l'altro foro.
Ma se gli scienziati non osservano la
traiettoria della particella, allora essa assume il comportamento delle onde che
le permette di passare attraverso i due buchi contemporaneamente.
Perché la nostra osservazione fa cambia re il comportamento del fotone ?
Risposta: perché la realtà
è un processo che richiede la nostra coscienza.
L'esperimento delle due fenditure è un esempio degli effetti quantici, ma gli
esperimenti che
coinvolgono fullereni e cristalli di bicarbonato di potassio, mostrano che il
comportamento osservatore-dipendente si estende nel mondo dei normali oggetti a
misura d'uomo. Infatti, i ricercatori hanno dimostrato di recente (Nature-2009)
che coppie di ioni possono essere forzati in uno stato di "entanglement"
(non-separabilità) così che le loro proprietà fisiche restano identiche anche se
separati da grandi distanze, cioè come se non ci fosse spazio o tempo tra di
loro. Perché?
Perchè spazio e tempo sono soltanto strumenti della nostra
comprensione.
La morte non esiste in un territorio senza tempo, in un mondo senza spazio. Dopo
la morte del suo vecchio amico, Albert Einstein disse: "Ora Besso si è
allontanato da questo strano mondo un pò prima di me. Questo non significa
nulla. Gente come noi sanno che la distinzione tra passato, presente e futuro è
solo una testarda, persistente illusione ". In verità, la mente trascende spazio
e tempo.
2)
La Conservazione dell'energia è un assioma fondamentale della Scienza. La
prima legge della termodinamica afferma che
l'energia non può essere creata o
distrutta, ma può solo cambiare forma.
Anche se il corpo viene distrutto, il
nostro
"IO"
è solo una nuvola di 20 watt di energia prodotta nella nostra testa
e questa energia non scompare con la morte. Alcuni anni
fa gli scienziati hanno dimostrato di poter cambiare retroattivamente qualcosa
che era accaduto
nel passato. Una particelle doveva "decidere" come comportarsi quando aveva
attraversato una biforcazione inserita in un complesso apparato rilevatore.
Più tardi, lo sperimentatore poteva azionare -o meno- un interruttore.
I risultati hanno
dimostrato che ciò che l'osservatore aveva deciso successivamente, aveva
determinato come la particella si era comportata nel passato.
Pensate ai vostri 20-watt di energia semplicemente come se accendeste un
proiettore. Sia che posizionate
la levetta su
on
o su
off, è sempre la stessa batteria che è responsabile del
suo funzionamento. Come nell'esperimento delle due fenditure, si comprime la
realtà fisica. Al momento della morte,
questa energia non si limita a perdersi nell'ambiente, come suggerisce la
vecchia visione meccanicistica del mondo.
Come disse John
Wheeler stimato collega di Einstein, "Nessun fenomeno è un fenomeno reale fino a
quando non viene osservato."
Ognuno si crea la propria realtà che portiamo in giro con noi attraverso lo
spazio ed il tempo, proprio come le tartarughe si portano dietro il loro guscio e
pertanto, non vi è alcuna matrice in cui l'energia si disperde.
3)
Anche se rifiutiamo di credere agli universi paralleli, c'è più
di una verità scientifica a sostegno della loro esistenza. Un aspetto ben noto
della fisica quantistica è che le
osservazioni del comportamento di una particella non possono essere previste in
modo assoluto poichè vi sono una lunga serie di osservazioni possibili, ciascuna con
una diversa probabilità di accadere davvero.
Una spiegazione tradizionale è l'ipotesi dei 'multi universi', in cui si afferma
che ciascuna di queste osservazioni possibili corrisponde ad un nuovo universo
(il 'multiverso'). Ci sono un numero infinito di universi (tra cui il
nostro), che insieme costituiscono tutta la realtà fisica. Tutto ciò
che può accadere si verifica in ciascun universo possibile.
La morte non esiste in nessuno di questi scenari.Tutti gli universi possibili esistono simultaneamente, a prescindere da ciò che
accade in ciascuno di essi.
4)
Si continuerà a vivere attraverso i figli, gli amici, e tutti
coloro che incontriamo durante la nostra vita, non solo come parte di loro, ma
anche attraverso ogni nostra azione.
"Secondo la fisica quantistica", hanno detto i Fisici teorici Stephen Hawking e
Leonard Mlodinow, "il passato, come il futuro, è indefinito ed esiste solo come
uno spettro di possibilità."
C'è più incertezza nei sistemi bio-fisici di quanto chiunque abbia mai
immaginato. La realtà non è pienamente determinato fino a quando non andiamo ad
indagare (come nell'esperimento
del gatto di Schrödinger). Ci sono interi
settori
della storia determinate dalle azioni che si compiono durante la propria vita.
Quando si interagisce con qualcuno, si comprime
sempre di più la realtà (ovvero, gli eventi spazio-temporali che definiscono la
nostra
coscienza). Quando moriamo, la nostra presenza continuerà a lavorare come un
burattinaio fantasma negli universi di quelle persone che conoscevamo.
5)
Non è un caso l'avere avuto la
fortuna di essere vivo, oggi.
Anche se potreste aver colto una possibilità su diversi bilioni di essere qui
proprio adesso, forse non è stato solo per un colpo di fortuna sfacciata, ma perchè doveva andare proprio così. Quando, infine, sarete finalmente usciti
fuori da questa realtà, l'osservatore sarà sempre presente e continuerà a
"collassare" sempre più attimi di "adesso". La vostra coscienza sarà sempre viva
nel presente -in equilibrio tra un passato infinito ed un futuro indefinito - in
movimento intermittente tra le infinite realtà, lungo il bordo del tempo, con
nuove avventure e nuovi incontri coi vecchi "amici".
WEBMASTER -da vari articoli Internet-
SI PUO' CAMBIARE IL
PASSATO? (22-01-11)
SECONDO LA FISICA
QUANTISTICA...Sì!
I
Fisici Quantistici stanno scoprendo che non vi è alcun conflitto tra la fisica
del mondo subatomico e la credenza nel paranormale e nell'Aldilà. Essi infatti
ci dimostrano che i fenomeni che oggi chiamiamo "paranormali" sono normali e
coerenti con quanto è ormai noto alle leggi della scienza a questo livello.
C'è stato uno spostamento da una visione più antica, newtoniana, che vedeva
l'universo come costituito da ammassi di materia inerte in cui la realtà ultima
sono le "particelle fondamentali", ad uno costituito dalla totalità e dalla
consapevolezza di tutte le cose viventi. L'immagine dell' universo che ne sta
emergendo e di interconnessione, di interazione fra mente e materia e di
comunicazione istantanea su grandi distanze. I Fisici stanno lentamente
scoprendo che al centro di tutta la materia vi sono l'energia e la coscienza.
(Avv. Victor Zammit)
La nuova fisica degli
inizi del XX secolo ha dato un colpo mortale ai principi deterministici
della vecchia scuola di pensiero. Tempo
e spazio sono nozioni relative, secondo la teoria della relatività di Albert Einstein. La Fisica Quantistica ha
scoperto che tutte le particelle di materia possono essere viste sia come
corpi materiali che come onde. E' consentito agli elettroni (o a qualsiasi altra particella) di essere in due
luoghi diversi allo stesso tempo (esperimento della doppia fenditura), dimostrando che
non si può prevedere la loro nuova posizione conoscendo quella attuale.
Nello strano mondo della Fisica Quantistica, le particelle si smaterializzano in
onde (come nei transistor) e poi si materializzano di nuovo in particelle.
Questo dipende dal tipo di esperimento a cui vengono sottoposte, e cosa più
importante,
dalla scelta
fatta da un osservatore cosciente e da come si aspetta di vederle.
Per la maggior parte dei teorici, i fenomeni della natura esistono solo come
determinati stati, a patto che un osservatore consapevole ne sia testimone, sia
direttamente, sia attraverso l'uso di un dispositivo di misurazione. La
meccanica quantistica era nata, e con essa la nostra visione della realtà
sarebbe cambiata per sempre!
Al fine di comprendere gli eventi nel mondo fenomenico, era necessario
introdurre una variabile importante che fino ad allora era stata ignorata:
la
coscienza ( pensiero auto-riflessivo) dell'osservatore. Senza la percezione di
un mondo materiale da parte d'un entità consapevole, ci sarebbero stati grossi
dubbi circa l'esistenza di quella realtà materiale, indipendentemente dalla sua
osservazione. In altre parole, facciamo sì che una realtà potenziale si
manifesti con le nostre scelte, anche retroattivamente nel tempo e
immediatamente attraverso lo spazio percepito come infinito, proprio come i due
esperimenti citati hanno dimostrato, con grande sorpresa di molti fisici.
In altre
parole, volontà e libero arbitrio operano al di fuori dei confini del tempo /
spazio, e la nostra impressione di fare delle scelte, è solo una presa di
coscienza tardiva di eventi che i livelli più alti delle nostre menti hanno già
fatto per noi e proiettano quindi al nostro ego come un pacchetto olografico di
informazioni sensoriali,ma già accadute .
Siamo quindi, ad un livello superiore:
l'artefice (soggetto) della nostra realtà, proietta sul sé (oggetto)che vive
all'interno della rete di probabilità del mondo quantistico, ciò che noi
"materializziamo" sia per il soggetto che per l'oggetto,che così risultano
essere solo due specchi di una stessa realtà:
la coscienza è così definita come
consapevolezza auto-riflettente.
Nel 1982 presso l'Istituto di Fisica Applicata e Ottica Teorica presso
l'Università di Parigi,il team di fisici composta da Alain Aspect,
Jean Dalibard e Gerard Roger ha fatto quello che potrebbe rivelarsi la più
grande scoperta scientifica di questo secolo. Hanno dimostrato sperimentalmente
che il mondo non è locale o non divisibile. Ciò equivale a dire che
lo spazio,
come noi lo percepiamo essere,
non esiste,
ma è un'illusione dei nostri sensi.
Progettata da chi? Questa è la grande domanda a cui la scienza cerca di
rispondere. Nello stesso campo della teoria quantistica, il tempo non solo
é relativo, ma si può sperimentalmente cambiare il passato, come
ha dimostrato l'esperimento
della "scelta ritardata", condotto negli anni '80 da alcuni scienziati presso
l'Università del Maryland e poi provato dall'Università di Monaco di Baviera.
Anche se tutto questo sembra appartenere al regno della fantascienza, è una
realtà, seppur difficile da accettare, per tutte le menti che abitano nel mondo
dei quanti: un mondo pieno di contraddizioni apparenti, sorprese, e un
certo senso di umorismo.
Tutte le discipline moderne ne sono oggi influenzate: dalla biologia,
alla neurobiologia ed alla psicologia che stanno sorprendentemente abbracciando
una visione ancora meccanicistica del pensiero, sebbene finora non siano state
in grado di spiegarlo.
La fisica quantistica ci ha dato la bomba atomica, il transistor, il chip del
computer,il laser ed i dispositivi che utilizzano la luce laser come veicolo di
informazioni,le giunzioni Josephson nei supercomputer, i superconduttori, ecc
Non si dovrebbe mai dubitare della nostra capacità innata di operare ad un così
alto livello vibratorio di pensiero. Questa capacità è stata dimostrata fin
dall'antichità, ed è ancora utilizzata con successo da unità di intelligence
supersegrete appartenenti a varie potenze mondiali. Davanti a tali scoperte si
deve essere di mentalità aperta, come un bambino. Tutti i cambiamenti importanti
nel pensiero scientifico hanno affrontato le ire della statica mentalità della
vecchia guardia arroccata a difesa dei comprovati sistemi, inadeguati e
sclerotici.
Se stiamo per creare costantemente la nostra realtà pensando in modo
personalizzato e globale -e se la scienza riflette solo una istantanea del nostro
tentativo di capire la creazione-, un importante cambiamento nel nostro
pensiero-percezione sarà in grado di creare modalità totalmente diverse per
sperimentare il mondo fenomenico ed ottenerne il controllo secondo i nostri
desideri.
Tutti gli aspetti della nostra vita in questo nuovo millennio, molto
probabilmente, stanno per essere profondamente trasformati. L'introduzione della
coscienza posta dalla fisica quantistica moderna come un importante fattore
nell'equazione della realtà, è al centro di uno dei principali paradossi della
cosiddetta ricerca psichica. Secondo la fisica quantistica, il pensiero
dell'osservatore ha un'influenza sul risultato di un esperimento, perciò, se
siamo co-creatori della nostra realtà col solo pensiero, lo scetticismo naturale
di cui sono intrisi molti scienziati e le loro metodologie, introducono un bias
negativo nei risultati che si ottengono negli esperimento sul pensiero, come il
"Remote Viewing", ecc
In altre parole, al fine di raggiungere il 100% di successo nel dimostrare
l'efficacia della "visione o di influenza" a distanza bisognerebbe
coinvolgere
solo scienziati che sono fermamente convinti del facile raggiungimento di tali
prodezze mentali,il che sarebbe automaticamente definito un errore metodologico
(Bias) sistematico da parte della comunità scientifica scettica.
Ecco perché i
migliori risultati sulla visione a distanza sono sempre stati realizzati
all'interno delle unità di intelligence militari segrete che si occupavano solo
di connettere tempo e spazio in modo efficace, utilizzando tecnologie
mentali,senza preoccuparsi dal giudizio dei colleghi nè di essere ridicolizzati.
Tutti i risultati pratici positivi dell' operare ad un tale stato vibratorio
elevato della mente, sono ed erano noti ai cosiddetti sciamani, yogi, culture
antiche, monaci, cabalisti ecc.
Ogni individuo può raggiungere facilmente questi
stati che, come dato di fatto, sono vicini allo stato mentale in cui ogni bambino si
trova alla nascita, quando il conscio e l'inconscio non sono ancora percettivamente ben separati e quando le onde theta (4-7 cicli di al secondo) e
Alfa (da 8 a 13 cicli al secondo) predominano nell' EEG infantile. Infatti, la più bassa
frequenza nota come Theta (circa 4,5 - 5 cicli al secondo) sembra essere
correlata con i maggiori successi negli esperimenti di visione a distanza.
Minore è la frequenza alla quale la maggior parte della corteccia del cervello
opera, minore è il numero di messaggi provenienti dal profondo inconscio (dove né
il tempo né lo spazio esistono),che vengono filtrati. Un regno che uno dei più
grandi fisici quantistici del nostro secolo, David Bohm, ha chiamato "ordine
implicato". La teoria dell'ordine implicato dice che la coscienza non è
una proprietà riservata agli animali superiori. La coscienza è intessuta implicitamente in
tutta la materia e la materia è intessuta nella coscienza. Nell'universo Bohmiano materia e significato si influenzano continuamente a vicenda, come a
livello individuale lo stato della mente può influenzare il corpo e lo stato del
corpo può influenzare lo stato della mente. Questo è il dominio del livello
delta: meno di 4 Hz (vibrazioni al secondo) della regione corticale. Non è magia
nera né bianca. L'aspetto spirituale e la comprensione di ciò che ci sta accadendo
è dentro ad ogni essere umano.
Ciascuno di noi, tutti abbiamo accesso ad esso. La fisica quantistica ha solo
rispolverato sperimentalmente la grande domanda:
la materia ha creato la mente o la mente ha creato la materia?
Anche se è fortemente probabile che sia giusta la seconda risposta, la vera
prova è all'interno del laboratorio della nostra mente e non all'interno di un
apparato posto in un laboratorio tecnologico.
Nel famoso esperimento di laboratorio di fisica
quantistica moderna chiamata
"esperimento della scelta ritardata"
(Clic per saperne
di più) anche il passato è
stato modificato al fine di adattarsi al presente. Il che significa che al posto
della normale logica di causa-effetto a cui siamo abituati, in questo caso
l'effetto scelto ha causato la causa ed ha cambiato la conseguenza. Questo
esperimento originale proposto dal Fisico John A. Wheeler nel 1978 come un
esperimento mentale, è stata confermata sperimentalmente nel 1988 in condizioni
di laboratorio utilizzando rigorose procedure elettroniche da
due gruppi di fisici che lavorano presso l'Università del Maryland e presso
l'Università di Monaco di Baviera.
In correlazione, si può dire che, essendo la nostra unica realtà vissuta quella
presente, e che non viviamo né nel passato percepito nè in un probabile futuro,
cambiando la "memoria" che abbiamo sia del passato che del futuro,
influenziamo
notevolmente la nostra realtà dell' adesso.
Webmaster da diverse fonti Internet
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"Un essere umano è parte
di un tutto, da noi chiamato Universo, una parte limitata nel tempo e nello
spazio. Egli fa esperienza di se stesso, dei suoi pensieri e sentimenti come
qualcosa di separato dal resto.
Una sorta di illusione ottica della coscienza"
Albert Einstein