INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE

SOMMARIO   Pag.15 

NDE:PIù REALI DELLA REALTà!

Excursion workshop al Monroe Istitute

ANALISI DEL CERVELLO DEI MEDIUM

"La coscienza è indipendente  dal cervello"

NDE SPIEGATE DALLA FISICA QUANTISTICA?

LE PERCEZIONI EXTRASENSORIALI (ESP) SONO REALI

L'anima umana è molto più d'un impulso elettrico!

UN NUOVO CASO  "PAM REYNOLDS"?

NDE A PROVA DI SCETTICI!

PER LA FISICA, LA MORTE NON ESISTE !

A LONDRA,Premi Nobel DISCUTONO SUL PARANORMALE

é LUI,O NON è LUI? CEeeRTO CHE è LUI!

PROVE SCHIACCIANTI A FAVORE DELLA PSICOMETRIA

"La vita dopo la morte e la Super-psi
non sono in conflitto fra loro"

ESPERIENZE DI MORTE CONDIVISE

NDE: SEMPRE PIU' PROVE!

IL 96% DELL'UMANITA' HA AVUTO UNA ESPERIENZA PSI!

5 PUNTI A SFAVORE DELLA MORTE

SI PUO' CAMBIARE IL  PASSATO?

NDE:PIù REALI DELLA REALTà!
Dal blog di Michael Prescott    
(31-03-13)

Sebbene il tono dell'articolo pubblicato da Science Daily  sia decisamente scettico, i risultati dello studio sembrano fornire un sostegno all'idea che le NDE sono eventi ontologicamente reali. Lavorando insieme, i ricercatori dello Science Coma Group (diretto da Steven Laureys) e l'Università della Ricerca Psicologia Cognitiva di Liegi (Professor Serge Brédart e Hedwige Dehon), hanno esaminato i ricordi di Ritornati con l'ipotesi che, se i ricordi delle NDE sono puri prodotti della fantasia, le loro caratteristiche fenomenologiche (ad esempio, sensoriali, autoreferenziale, emozionali, dettagli,ecc, ) dovrebbero essere più vicine a quelle dei ricordi immaginati. Viceversa, se le NDE si verificano in un modo simile a quello della realtà, le loro caratteristiche sarebbero più vicino ai ricordi generati da eventi reali. I ricercatori hanno confrontato le risposte fornite da tre gruppi di pazienti, ciascuno dei quali sopravvissuti (in modo diverso) ad un coma ed un gruppo di volontari sani. Hanno studiato i ricordi delle NDE, i ricordi di eventi reali e gli eventi immaginati con l'aiuto di un questionario che ha valutato le caratteristiche fenomenologiche dei ricordi. I risultati sono stati sorprendenti:non solo le NDE non sono simili ai ricordi di eventi immaginati, ma hanno caratteristiche fenomenologiche inerenti ai ricordi di eventi reali (ad esempio, i ricordi di dettagli sensoriali) ancora più numerosi che non questi ultimi.
L'articolo prosegue sostenendo che questi risultati sono coerenti con l'idea che la NDE è un'allucinazione particolarmente vivida,generata da:
 "... disfunzioni del lobo temporo-parietale [che potrebbe] 'creare' una percezione - che sarebbe intesa come proveniente dall'esterno -.
In un certo modo, il loro cervello starebbe mentendo a se stesso. "

Questo è possibile, ma naturalmente un'altra possibilità è che l'esperienza viene ricordata come più reale del reale, perché, in effetti, era davvero più reale della realtà - vale a dire, si trattava di una parziale intrusione in una dimensione superiore in cui la coscienza è un pò meno limitata di quanto non sia sul piano fisico.
In entrambi i casi l'interpretazione è difendibile, ma il secondo approccio è più coerente con le osservazioni fatte da alcuni ritornati e con le funzioni cerebrali estremamente limitate durante alcuni di questi eventi.
M. Prescott- Trad. WM

Excursion workshop al Monroe Istitute (10-03-13)
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Una nostra Lettrice, nonchè Collega  (che vuole restare anonima), ha aderito alla proposta che le abbiamo fatto di frequentare un corso Hemy-sync del famoso Monroe-Institute (italiano) e ci ha inviato una breve, ma entusiastica relazione in merito alla sua esperienza. Ricordiamo ai nostri Lettori che l'utilizzazione delle frequenze binaurali scoperte da Robert Monroe, permettono al nostro cervello di "sincronizzare" i due emisferi e di consentirci l'accesso a realtà diverse da quella che sperimentiamo normalmente, quando le due metà del nostro encefalo lavorano su frequenze diverse. 
Un modo inventato dal nostro Creatore per farci dimenticare che siamo esseri spirituali incarnati? Forse.. perchè, se ce ne ricordassimo, il gioco non potrebbe funzionare!
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 Come accade il più' delle volte, mi sono avvicinata al tema della morte e dell'Aldilà  dopo una terribile perdita. Giravo e rigiravo su questo tema con il mio I-pad, quando ho trovato qualcosa che si avvicinava molto al mio modo di essere, di pensare, di credere: tentativi scientifici per documentare e provare  l'esistenza Dell 'Aldilà. Un po' incredula, ma con tanta speranza , cominciai a documentarmi e venni a conoscenza dei tanti studi che l' Istituto Monroe stava da anni compiendo sugli stati di consapevolezza . Cercando ancora, compresi che era possibile partecipare ad un corso anche qui in Italia!  È così che mi sono iscritta all'Excursion workshop, il programma " base" dell'Istituto Monroe.
Non senza timore, ma armata soprattutto di una mente aperta e disponibile ad una nuova esperienza, mi sono avventurata..  Quello che tengo a precisare dopo la mia esperienza é che non bisogna aver timore, Perché nulla accade se non si vuole che accada! L' Istituto ha preparato dei "facilitatori", una sorta di guide , che spiegano ed introducono ciò che si sta per sperimentare.
La potenzialità dell'uomo e' molto più di quella che pensiamo. Anni di studi e di mappatura cerebrale in collaborazione con Medici, Psicologi ed autorità educative hanno permesso di facilitare l'individuazione e la creazione di stati cerebrali molto specifici. Ad ogni esploratore viene consegnata una cuffia per sperimentare l' Hemi-Syncrospector, tecnica di suoni collaudata dall'Istituto che, attraverso una sincronizzazione degli emisferi cerebrali, conduce il partecipante a vari stati di consapevolezza.

COSA SONO I Toni binaurali

I toni binaurali, (o battiti binaurali dall'inglese binaural beats), sono dei battimenti che vengono percepiti dal cervello quando due suoni con frequenza inferiore ai 1500 Hz e con differenza inferiore ai 30 Hz vengono ascoltati separatamente attraverso degli auricolari.
È importante precisare che tali battimenti non sono conseguenza, come normalmente accade, di una sovrapposizione fisica delle onde sonore (cosa impossibile utilizzando degli auricolari), ma vengono generati direttamente nel cervello.
Il fenomeno è stato identificato
nel 1839 da Heinrich Wilhelm Dove.
(Da Wikipedia)

Non spaventatevi di fronte a tali paroloni, perché in realtà' noi raggiungiamo stati simili quando dormiamo, quindi nessun danno! Si ascolteranno delle musiche e dei gradevoli suoni naturali (Clic) che condurranno ad uno stato di "mente sveglia e corpo dormiente" indimenticabile. 
L'immaginazione affiorerà e vivrete delle esperienze uniche, come ognuno le vuole vivere, tutte diverse, ma tutte "reali".
Non si dorme, eppure si "sogna"
.
 Il punto e' proprio qui: si sogna o si diventa in grado di vivere in  un'altra realtà? Niente paura , perché sarete pienamente coscienti; l' ipnosi non c'entra niente e basterà aprire gli occhi o muovere le dita di una mano per rendersi conto che si è svegli!
Quello che ad occhi chiusi si riesce a "vedere" e' reale ed all' inizio sembra privo di senso, ma con il tempo acquista significato. Si tratta di un vero e proprio percorso di rilassamento che, attraverso vari step, tutti guidati, conduce l'esploratore
a comprendere che noi siamo più del nostro corpo fisico.
 La mia e' solo l' esperienza di un corso base, ma l'Istituto ha promosso molti programmi tra cui
" goin home" (
tornando a casa)  che conduce l' esploratore a comprendere che noi esistiamo anche dopo aver lasciato il nostro corpo fisico. Sarà vero??? Si tratta di immaginazione? Chi può dirlo ?!
 Quello che sappiamo e' che, come Giulio Verne ci ha insegnato nel suo libro "Ventimila leghe sotto i mari"
l' immaginazione può condurre l'uomo a descrivere ciò che realmente esiste!

(GRAZIE, Roberta! -pseudonimo- )

Per chiarire i suoi residui dubbi circa la realtà dei contatti con i Livelli superiori di Coscienza, suggeriamo a Roberta di leggere i libri di Monroe e quelli di Bruce Moen che hanno potuto dimostrare che non si tratta di fantasia. Soprattutto Moen, grazie alla tecnica dell'Esplorazione Condivisa, ha raccolto prove inoppugnabili che confermano quanto visto e sentito durante i suoi viaggi di esplorazione da lui definiti, per l'appunto,  AL DI Là DI OGNI DUBBIO.
Ricordiamo ai nostri Lettori che un'intera sezione del nostro sito è dedicata a Bruce Moen.
Cliccate
QUI per accedervi rapidamente

WEBMASTER

ANALISI DEL CERVELLO DEI MEDIUM
Sempre più conferme giungono dalla Scienza sulla genuinità dei fenomeni PSI!
(25-11-12)
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Ricercatori della Thomas Jefferson University e dell'Università di San Paolo Del Brasile hanno analizzato il flusso ematico cerebrale (CBF) di dieci Medium Brasiliani durante la pratica della psicografia, una forma di scrittura automatica per cui una Persona Deceduta, o Spirito, scriverebbe con la mano del Medium.
La nuova ricerca ha fornito risultati interessanti in merito alla attività cerebrale, diminuita durante lo stato dissociativo che genera complessi contenuti scritti.
I loro risultati sono già presenti sulla rivista online
 
PLoS ONE.

A dieci Medium -cinque meno e cinque più esperti- è stato iniettato un tracciante radioattivo per catturare la loro attività cerebrale durante la scrittura normale e durante la pratica della psicografia, cioè durante lo stato di trance.  I soggetti sono stati poi sottoposti a scansioni computerizzate utilizzando la tecnica SPECT (
tomografia computerizzata ad emissione di singolo fotone) per evidenziare le aree del cervello attive e inattive durante la seduta.
"Che le esperienze spirituali influenzassero l'attività cerebrale, era già noto, ma la risposta cerebrale alla medianità,ovvero al presunto contatto spiritico, aveva ricevuto scarsa attenzione scientifica e da ora in poi nuovi studi dovrebbero essere condotti ",
 ha dichiarato Andrew Newberg, il Medico Direttore della ricerca, esperto di fama nazionale sulla spiritualità ed il cervello, che ha collaborato con Julio F. P Peres, Psicologo Clinico e Neuroscienziato presso l'Università di San Paolo del Brasile.

TECNICA UTILIZZATA PER LO STUDIO
I Mediums, che avevano conseguito tra i 15 ed i 47 anni di esperienza con la scrittura automatica, eseguivano fino a 18 psicografie al mese, erano destrimani, in buona salute mentale e non stavano utilizzando alcun psicofarmaco. Tutti hanno riferito che nel corso dello studio sono stati in grado di raggiungere il loro abituale stato di trance, ma che si trovavano nel loro stato normale di coscienza durante l'attività di controllo. I ricercatori hanno così scoperto che,
durante la psicografia, i Mediums più esperti hanno mostrato livelli più bassi di attività nell'ippocampo di sinistra (sistema limbico), nel giro temporale superiore e nelle regioni del lobo frontale della corteccia cingolata anteriore sinistra e destra, rispetto al loro normale stato di lucidità.
Le aree del lobo frontale sono associate con il ragionamento, la pianificazione, la generazione del linguaggio, il movimento e la soluzione dei problemi, sicchè i ricercatori ipotizzano che ciò sia dovuto all'assenza di 'messa a fuoco' della normale coscienza durante la psicografia,
ovvero che essa non dipende da un ragionamento e che sia quindi estranea alla normale coscienza del medium .
I meno esperti hanno dimostrato
l'esatto contrario:un aumento dei livelli di CBF nelle stesse aree frontali durante la psicografia rispetto alla scrittura normale, una differenza significativa rispetto ai medium esperti. Questo dato può essere correlato ad un tentativo più deciso di svolgere volontariamente il compito loro assegnato.  L'assenza di disordini mentali nei gruppi è in linea con le evidenze attuali che le esperienze dissociative sono comuni nella popolazione generale e non necessariamente correlate a disturbi mentali, in particolare in gruppi religiosi / spirituali.
Ulteriori ricerche dovrebbero perciò affrontare più validii criteri di distinzione tra le espressioni
dissociative sane e quelle patologiche nell'ambito della medianità.
I Mediums esperti hanno inoltre ottenuto punteggi più elevati circa la complessità dei messaggi.
I campioni di scrittura prodotti sono stati analizzati e si è riscontrato che i punteggi di complessità relativi al contenuto erano superiori a quelli dei controlli, in particolare, i mediums più esperti hanno avuto risultati migliori, che invece -se frutto di una volontà precisa- richiederebbero una maggiore attività dei lobi frontali e temporali.  I contenuti delle psicografie erano riferibili a principi etici, all'importanza della spiritualità, ed al bisogno della fusione fra scienza e spiritualità.
Sono state prese in considerazione diverse ipotesi per spiegare queste marcate differenze.
Un'ipotesi è che, non appena l'attività del lobo frontale decade, le aree del cervello che sono coinvolte dalla psicografia vengono ulteriormente disinibite (similmente a quanto accade con l'uso di alcol o droghe) sì che la complessità dei messaggi aumenta.
Del resto è noto che anche l'improvvisazione musicale è associata a livelli inferiori di attività del lobo frontale, il che consente maggiore creatività, tuttavia, musica improvvisata alcol e/o droghe causano  stati mentali molto particolari, ben distinguibili da quelli causati dalla psicografia.
"Mentre l'esatta ragione è a questo punto inafferrabile, il nostro studio suggerisce che ci sono correlazioni neurofisiologici con questo stato", dice Newberg, che aggiunge: "Questa prima valutazione neuroscientifica degli stati di trance medianiche rivela alcuni dati interessanti per migliorare la nostra comprensione della mente e del suo rapporto con il cervello. Tali risultati meritano ulteriori approfondimenti, sia in termini di replica che di ipotesi esplicative".

(Trad. Webmaster da: PLoS ONE.)


"La coscienza è indipendente
dal cervello"
(20-11-12)
 Intervista al dr. van lommel

Il Dott. Pim van Lommel interviene al Convegno sulla 'crisi spirituale'. Come cardiologo, ha studiato centinaia di persone che hanno avuto un'esperienza di pre-morte (NDE), ed ha scritto un best-seller sul tema, 'Coscienza Infinita', che ha già venduto 135.000 copie. Campo di applicazione: la coscienza non ha il cervello come base necessaria.

GRAZIE, ANDREA!

Caro Claudio, se ti può interessare ho tradotto come ho potuto una recente intervista a Pim van Lommel, spero di non aver fatto arrosti! L'originale è qui: LINK
Un abbraccio, tuo - Andrea P.

La visione scientifica del mondo vacilla, a partire da quest'acquisizione, permettendo alle persone che vadano incontro ad una NDE di poter presto avere un migliore supporto psicologico.
Pubblicato nel 2007, "Coscienza Infinita" del Dott. Pim van Lommel dà conto della sua ricerca tra 344 pazienti sopravvissuti ad arresto cardiaco.
Tra questi, i racconti delle esperienze delle persone che sostengono di aver conservato memoria di sé durante la fase di crisi acuta, sembrano essere molto simili, nella loro esposizione. La pubblicazione del libro è stata una svolta nodale per l'esistenza di Van Lommel, che già nel 1969, come cardiologo tirocinante, si era trovato a far fronte alla realtà della pre-morte.
Tuttavia, si sarebbe dovuti arrivare fino al 1986, prima che egli decidesse di impegnarsi attivamente nel settore. La molla decisiva è scattata con la lettura di un libro di George Ritchie, medico e psichiatra che aveva avuto una NDE.
Da quel momento, van Lommel ha cominciato a mettere i propri pazienti sotto studio specifico.
Questo, alla fine, ha portato ad una grande ricerca a lungo termine su centinaia d'esperienze di rianimazione, ad una pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet", ed al volume "Coscienza Infinita", per l'appunto che, da allora, è stato pubblicato in diverse lingue. "Una NDE è uno speciale stato di coscienza", scrive van Lommel.
"Nel corso d'una NDE si ha una coscienza espansa, con chiarezza di pensiero, di emozioni, di ricordi d'infanzia e di visioni e con la possibilità d'osservare da una posizione al di fuori ed al di sopra del proprio corpo. Ciò che è vissuto durante la NDE sembra molto più grande della realtà e della verità che si sperimentano durante la quotidiana coscienza di veglia.
Sotto molti aspetti, l'NDE appare un'esperienza d'illuminazione spirituale, con analogie con certe esperienze di meditazione o di risveglio iniziatico. L'intensità dell'esperienza coincide con un ampliamento della coscienza."

Van Lommel insiste, nel suo libro, sull'aspetto di non-località proprio alle NDE: si tratta d'un'esperienza che non è legata al tempo od al luogo. Ciò significa, in realtà, che passato, presente e futuro sussistono e si verificano contemporaneamente, così come si ha la propria contemporanea presenza in più luoghi, vale a dire che mentre il corpo è da sé stessi osservabile in una stanza, la coscienza e la percezione medesime possono spostarsi in un'altra stanza od anche all'esterno dell'edificio.  La coscienza opera dunque indipendentemente, e spesso anche ubiquitariamente. In molte tradizioni spirituali, esoteriche e mistiche di queste centinaia di anni, sono riportati eventi analoghi. E quello di non-località è, oggi, un concetto stabilito e dimostrato anche dalla meccanica quantistica. In questo senso, si può affermare che scienza e spiritualità si sono finalmente comprese e condividono i medesimi concetti.

Entusiasta

"Non credo che la coscienza sia qualcosa che si erge al di sopra del corpo. E', piuttosto, sì costantemente fuori di esso, ma spesso anche in esso presente", scrive van Lommel.
Nel suo libro egli ha discusso la visione materialistica dell'uomo, secondo la quale la coscienza potrebbe essere null'altro che una funzione del cervello. Egli suggerisce, in proposito, che il cervello sia piuttosto una "stazione ricevente" per parte della coscienza, presente invece nella sua complessività ovunque, e contestualmente "assorbita" dal cervello allo stesso modo in cui si traduce il segnale d'un televisore in immagine e suono.  La televisione (il cervello) non produce nulla, in sé, ma consente la visualizzazione d'un segnale esterno, che in questo caso sarebbe l'onnipresente coscienza.
Non è quindi sorprendente, che le persone con una predisposizione per la 'prospettiva spirituale' siano molto entusiaste di questa visione dell'umano che si affaccia da quest'innovativo esame scientifico e neppure che dalla scienza riduzionistica, aderente invece ad una concezione puramente materialistica dell'uomo, giungano risposte negative.
Per esempio, il Dottor Dick Swaab, in varie pubblicazioni, ha cercato di squalificare van Lommel sul piano personale in modo molto poco elegante e possiamo ritenere che questo sia stato dovuto alla mancanza di altre sue opportune contro-argomentazioni.
Ma le osservazioni e le conclusioni di van Lommel restano scientifiche, affidabili e motivate.
I risultati dei suoi studi forzano la scienza in una nuova concezione dell'uomo.  Fortunatamente van Lommel, a differenza di molti altri "profeti" del loro tempo, ottiene un palcoscenico ampio alle conferenze, anche scientifiche.
"Tutto è uno", egli ci dice. "Nelle persone che hanno avuto una NDE scompare la paura della morte, vi sono un crescente sentimento d'amore ed accettazione ed una maggiore sensibilità, anche nel ricevere informazioni da altri. Questo li manda nella più totale confusione! E' un'esperienza travolgente! Il cinquanta per cento finisce per divorziare e perdere il contatto con molti amici, dopo l'NDE.  In effetti, gli NDEers sono a rischio d'isolamento. Alcuni hanno sentimenti nostalgici,
vogliono tornare a ciò che hanno vissuto durante la loro NDE
."
Sembra traumatico ...
"La NDE è un'esperienza molto profonda. Cambia in molti la concezione del mondo. Ma se in occidente è un'esperienza traumatica, in India, invece, ad esempio, ci si congratula con i redivivi."
Qual' è il tuo messaggio?
"Che l'accettazione di quell'esperienza è importante e che dovrebbe essere ben integrata nel vissuto anche sociale. Oramai ci sono migliaia di casi documentati di tutto il mondo. Basta dare un'occhiata, ad esempio, al mio sito ed a quelli della Fondazione Merkawah, www.merkawah.nl .
Gli operatori umanitari e le persone in cura dovrebbero ricevere adeguata informazione, su questo settore della conoscenza
."
Come?
"Occorre che ci sia molta più attenzione. Sotto questo punto di vista, vi è ancora una grande inadeguatezza. Un'ampia mole di pubblicazioni scientifiche sulle NDE dimostrano che l'esperienza d'una coscienza straordinariamente chiara in quei frangenti non è una sciocchezza. Ma la cura individuale si basa ancora su d'una concezione biologica e materialistica, dell'uomo. E' vero che una gran parte della popolazione è religiosa o spirituale; tuttavia, il 93 per cento degli scienziati occidentali sono agnostici. Occorre, quindi, impegnarsi in cambiamenti nel settore sanitario, delle lobbyng, eccetera. Ognuno di noi può dare il suo contributo, con la partecipazione a conferenze e la diffusione della pubblicistica specializzata."
Cosa pensi degli attacchi personali che hai ricevuto da parte del Dr. Swaab?
"Ha semplicemente cercato di colpirmi nel mio ruolo di divulgatore. E come lo ha fatto?! Giurando che le cose stanno come dice lui! Non è che potesse fare molto di più, poiché è oramai dimostrato che il cervello non produce la coscienza. Egli è un tipico esempio del vivere la paura della perdita imminente della propria visione del mondo. La concezione materialistica cade a pezzi.
A causa della paura, questi individui non sono aperti al nuovo, laddove invece la scienza imporrebbe di porsi all'ascolto e d'esaminare le cose con una mente aperta.
Essi non possono fare altro che maledirmi; ma sono essi stessi, una maledizione!
"
La scienza può anche essere restrittiva ...
"La realtà è inconoscibile. Ogni definizione è sbagliata, cioè fallibile, per princìpio.
Già la coscienza umana riduce l'obiettività. La lingua è un ulteriore elemento riduttivo, molto limitante. Eppure, per fortuna, qualcosa sta cambiando, nella scienza. Gli aborigeni possono comunicare anche in modo non verbale, ed a lunga distanza. Credo che, entro i prossimi vent'anni, la concezione e la pratica dell'esistenza avranno un aspetto completamente diverso."

Sei cresciuto con un'educazione religiosa o spirituale?
"No, sono stato allevato con un'educazione agnostica. Mio padre era un neurologo. E' stata la mia curiosità scientifica circa quello che avveniva durante la mia pratica di cardiologo, che mi ha portato alla ricerca. E, quando ho letto i libri di Moody e Ritchie, e conosciuto anche i resoconti di scienziati che avevano avuto una NDE, ho iniziato a chiedere informazioni nel mio àmbito. Ed è avvenuto che, ad un certo punto, io mi sia sentito personalmente toccato, dalle storie di NDE. Gli interrogativi in merito sono, dunque, diventati profondamente miei."
Questa ricerca ti ha cambiato?
"Sì. Sono cresciuto come individuo razionale. Con questa ricerca è venuto alla luce un altro aspetto, quello del significato, del perché delle cose. Spesso è difficile tradurre questo in parole. Si tratta d'un sapere e d'un sentire assieme, che si sono sviluppati dentro di me. Per me, la natura è molto importante. Ho la sensazione, il senso profondo d'essere uno con la natura. Ho una buona esperienza del silenzio. Di solito non ascolto la musica, se non in auto sulla strada. Attraverso la ricerca, sono entrato in contatto con un pezzo di me stesso che, normalmente, viene ritenuto fuori portata."
E la tua visione della coscienza?
"Indipendentemente da ciò che ho scritto nel mio libro a proposito di veglia, di sogno e della più alta coscienza non-locale, che ha molti nomi, distinguo comunque tra l'io e la Coscienza Superiore.
Il Sé Superiore trascende l'ego. E tutto è coscienza. La differenza rispetto alla visione tradizionale, è che è l'Informazione Cosmica, a plasmare la coscienza, e non viceversa."

Maggiori informazioni: www.pimvanlommel.nl ; www.merkawah.nl ; Pim van Lommel, "Coscienza infinita"; George Ritchie, "Ritorno dai morti"; Raymond Moody, "La vita oltre la vita".
Pim van Lommel è stato Relatore il 15 settembre 2012 presso l'Università di Leiden, durante il Congresso di due giorni 'Coscienza in crisi'; il 16 settembre, il Convegno è proseguito nel Centro Internazionale Teosofico a Naarden.
Info: www.parapsy.nl , o tel. 030-2314282 , opp. 030-2314282.
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Studio sulle NDE

Nel summenzionato studio a lungo termine sulle NDE compiuto dal Dott. van Lommel e dalla sua equipe, sono stati presi in esame 344 pazienti, per un totale di 509 rianimazioni avvenute con successo. Queste persone erano clinicamente morte. Avevano avuto un arresto cardiaco. Di lì a poco, in seguito dopo due anni, ed in seguito ancora dopo otto anni, sono stati intervistati sulle loro esperienze e su come la loro vita fosse cambiata. Non necessariamente si trattava d'individui che avevano avuto una NDE, ma erano comunque sopravvissuti ad un arresto cardiaco. Ben il 18 per cento di tutte le persone con arresto cardiaco, così come lo studio ha mostrato, hanno in misura maggiore o minore conservato la memoria d'aver avuto un'esperienza di coscienza accresciuta proprio durante il periodo d'incoscienza, con vissuti variabili da 'qualche ricordo' (6 per cento) ad una 'NDE molto profonda ' (2 per cento).  Si può, dunque, proporzionalmente presumere che, su di un totale di 40.000 volte l'anno che qualcuno nel nostro Paese (Olanda) ha un arresto cardiaco, mentre circa due terzi (68 per cento) muore, delle più di 27.000 persone che rimangono in vita, oltre il 18 per cento (quasi 5000 persone!) abbia una NDE.  Queste persone sperimentano, in misura maggiore o minore, la consapevolezza d'essere morti (50% dei casi), le emozioni positive (56%), un incontro d'amici e familiari (32%), il muoversi attraverso un tunnel (31%), una percezione d'un paesaggio celeste (29%), un'OBE (24%), una comunicazione con la 'Luce' (23%), una percezione dei colori (23%), un'esperienza d'un confine (8%) e/o un ritorno nel corpo(13%).
La ricerca è stata condotta anche sulle possibili cause, delle NDE. Ma, quali che fossero i fattori esaminati (la durata dell'arresto cardiaco, i farmaci assunti, la religione, l'educazione), nessuno di questi ha dimostrato d'influenzare significativamente l'insorgenza delle NDE. Si è potuto anche appurare anche che una NDE non può essere spiegata da una causa fisica come la mancanza d'ossigeno.
Generalmente sia i pazienti che hanno avuto una NDE che quelli che non l'hanno avuta, otto anni dopo essere sopravvissuti all'arresto cardiaco sono cambiati in molti modi, con più interesse per la natura e per l'ambiente e per la giustizia sociale, con maggior capacità d'amare e mostrare i sentimenti, nonché di rendersi utili e di lasciarsi coinvolgere nella vita familiare. Ma quelli che hanno vissuto una NDE hanno sviluppato una fede più forte in una sopravvivenza personale dopo la morte, un aumento d'interesse per la spiritualità e per le questioni filosofiche, così come una maggiore accettazione ed un maggiore amore per se stessi e per gli altri, nonché un maggiore apprezzamento delle cose di tutti i giorni ed un minor interesse per il possesso e per il dominio.
(Fonte: Pim van Lommel, 'Coscienza Infinita')

NDE SPIEGATE DALLA FISICA QUANTISTICA?
(31-10-12)

Il Dr. Stuart Hameroff, ha avanzato una nuova sconvolgente teoria per spiegare l'Anima in un documentario televisivo, secondo cui una NDE  avviene quando le sostanze quantiche che formano l'anima lasciano il sistema nervoso per entrare nell'universo. In pratica, 
la coscienza è come un programma per un computer quantistico -il cervello- che può persistere nell'universo anche dopo la morte, spiegando le percezioni di coloro che hanno esperienze di premorte.
Il dottor Stuart Hameroff, Professore Emerito presso il Dipartimento di Anestesia e Psicologia e direttore del Centro Studi Coscienza presso l'Università dell'Arizona, ha avanzato questa teoria quasi-religiosa basata sulla quantistica della coscienza, insieme al Fisico inglese Sir Roger Penrose  Secondo i due eminenti studiosi, l'essenza della nostra anima è contenuta nelle strutture chiamate microtubuli, situate all'interno delle cellule cerebrali.
Essi sostengono che la nostra coscienza è il risultato di effetti quantistici che si attuano in questi microtubuli, una teoria che hanno chiamato Riduzione Oggettiva Orchestrata (Orch-OR) e
pertanto ritengono che le nostre anime sono fatte di qualcosa di più complesso dell'interazione fra i neuroni del cervello, essendo parte integrante del tessuto stesso dell'universo sì che possono esistere fin dall'inizio dei tempi. Il concetto è simile a quello Buddista ed alle credenza Induiste, secondo cui la coscienza è parte integrante dell'universo, una posizione analoga all'idealismo filosofico occidentale.
Con queste convinzioni, il dottor Hameroff sostiene che, in una esperienza di pre-morte, i microtubuli perdono il loro stato quantico, ma le informazioni in essi contenute non vengono distrutte, ovvero lasciano solo il corpo e vengono restituite al cosmo. La teoria sostiene che quando i pazienti hanno una NDE la loro anima quantistica viene rilasciata dal corpo e rientra nel cosmo, per poi ritornare quando dovessero essere rianimati.
Il Dott. Hameroff ha dichiarato a Science Channel, nel documentario Wormhole:
'
Diciamo che il cuore smette di battere, il sangue non scorre più ed i microtubuli perdono il loro stato quantico. L'informazione quantistica all'interno dei microtubuli però non viene distrutta, non può essere distrutta, si distribuisce e si dissipa nell'universo. Se il paziente viene risuscitato, ogni informazione quantistica può tornare nei microtubuli e il paziente dice:
"Ho avuto un'esperienza di pre-morte".'
E aggiunge: 'Se il paziente muore, è possibile che questa informazione quantistica può esistere al di fuori del corpo, forse per un tempo indeterminato, come anima.'

Il Dott. Hameroff crede che nuove scoperte della Fisica Quantistica giocano un importante ruolo nei processi biologici, come ad esempio la navigazione degli uccelli, e  si dice convinto che un giorno potrà provare la sua teoria. 
 La teoria Orch-OR è stato oggetto di forti critiche da più parti e rimane controversa all'interno della comunità scientifica tradizionalista, tuttavia, il dottor Hameroff crede che la ricerca in Fisica Quantistica sta cominciando a convalidarla, dato che molti effetti quantistici si sono di recente mostrati validi per supportare e spiegare importanti processi biologici, come la navigazione degli uccelli, la percezione degli odori, e la fotosintesi.

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TRADUZIONE: WM DAL DAILYMAIL

CLIC PER SAPERNE DI PIU' SUI MICROTUBULI

LE PERCEZIONI EXTRASENSORIALI
(ESP)
SONO REALI  (24-10-12)      (DI DAVID METCALFE)

E 'una domanda ovvia, ma non spesso formulata apertamente: come fa la ricerca parapsicologica ad offendere la mentalità evoluzionista o materialista?
Una delle critiche più spesso mosse alla ricerca dei centri di studio sulle percezione anomale è che i ricercatori in questo campo postulano una sorta di origine soprannaturale di questi fenomeni, tuttavia, se si legge bene quel che molti dei migliori scienziati riferiscono,
non c'è niente di soprannaturale nella Psi.
Russell Targ, uno dei fondatori del programma di Remote Viewing, nel suo ultimo libro
The Reality of ESP
(La realtà delle ESP
, afferma molto chiaramente:

"Non credo che le ESP hanno origini metafisiche. Io credo che  è solo un tipo di talento che si rafforza ampliando la nostra consapevolezza col pensare 'non localmente' (in senso quantistico - NdR-). Tutto diventerà meno misterioso se diventiamo più bravi. "

L'eccitazione della ricerca parapsicologica è la sfida di là da venire per raggiungere la prossima fase della nostra comprensione del mondo che ci circonda. Lo Scettico James Alcock, Psicologo, è nel giusto quando afferma che dobbiamo tenere ben presente l'idea che le grandi quantità di dati raccolti non sono niente più che artefatti statistici ed errori metodologici. Tuttavia, abbiamo ancora bisogno di spiegare i dati che si sono accumulati in più di 130 anni di ricerca, e farlo in modo non dogmatico: troppe sono le prove per essere cestinate e chi dice diversamente deve consultare l'enorme mole di letteratura al riguardo. Come si può assistere ad un seminario sulla Visione Remota, vedere persone che accedono ad informazioni al di fuori della portata presunta dei loro sensi e non voler prendere in considerazione tali fenomeni? Non si tratta di dimostrare super poteri, ma solo capire la coscienza ed il nostro posto nell'universo. Come Targ dice, non è necessario un valore statistico 'P' per sapere che un disegno, fatto senza alcuna cognizione di causa, come avviene nella visione a distanza, è un mistero che richiede ulteriori indagini. Egli si spinge oltre nel suo libro affermando:

"Per me, mettere in discussione la realtà e l'esplorazione delle abilità psichiche è il prossimo passo verso la più grande opportunità che abbiamo come specie: l'evoluzione della coscienza.
Credo che abbiamo completato la nostra crescita fisica; i nostri cervelli sono ormai abbastanza grandi ed io allora propongo che oltrepassare i limiti della nostra specie è il prossimo passo evolutivo da compiere. Abbiamo iniziato prima come animali in cerca di cibo, poi avanzando fino al punto di essere moderatamente auto-consapevoli come esseri umani che cercano di capire la natura ed ora, finalmente, siamo pronti a soddisfare il nostro destino di esseri consapevoli della nostra coscienza che trascende lo spazio ed il tempo con l'accettazione del dono delle facoltà extrasensoriali.
La sofferenza, le guerre e la ricerca di dare un senso alla vita che stiamo vivendo come specie, sono tutte manifestazioni del nostro io interiore che intuisce, ma non riesce a cogliere del tutto la nostra vera natura.  Il nostro hardware va bene, è la consapevolezza del nostro software psichico che deve essere aggiornata - e rapidamente-, data la situazione critica in cui versiamo".


Queste dichiarazioni non provengono da un medium da strapazzo: Targ lavora allo sviluppo di sistemi di guida laser per la NASA e la Lockheed Martin, lavoro che gli è valso diversi riconoscimenti e quanto detto proviene dalla sua esperienza diretta nella ricerca sulle percezione anomale condotta per quasi 40 anni. I critici devono riconoscere che coloro che si dicono a favore della Parapsicologia sono spesso quelli che fanno la differenza nel campo delle scienze, mentre lo scetticismo ottuso e di parte riempie le fila degli smentitori di carriera e degli esperti dei media, non quelle dei ricercatori che stanno in prima linea. L'indagine scientifica va avanti grazie a persone dalla mentalità aperta che indagano sui dati disponibili e che non dovrebbero mai essere fuorviati dai dogmi per soddisfare qualsiasi punto di vista diverso. Né tali dati dovrebbero essere trattati alla stregua d'una contaminazione radioattiva da ripulire in gran fretta.  E' fondamentale che le persone comincino a rendersi conto che questa indagine si estende oltre le speculazioni della pseudo-scienza e della metafisica.
Gli argomenti più interessanti ricadono nel terreno delle Scienze vere, perché è qui che i dati accumulati in Parapsicologia possono veramente cominciare ad intrecciarsi e migliorare ciò che viene raccolto in altri campi d'indagine.
Che si sia d'accordo o in disaccordo con queste posizioni, non si può negare che la Scienza è incentrata su domande, ricerca ed esplorazione. I dati sono lì,quando c'è ovviamente qualcosa di così eccitante che deve essere studiata. Sia che siate credenti o scettici o sperimentatori, alla fine ognuno di noi può e deve affrontare la realtà delle ESP.

(TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM)

 

L'anima umana è molto più d'un impulso elettrico!
(12-09-12)


Di recente ho letto che il professore Johnjoe McFadden, della Scuola di Scienze Biomediche e Vita presso l'Università del Surrey, nel Regno Unito, è alla ricerca di una spiegazione elettronica che decifri la mente cosciente. McFadden illustra una sua teoria che cioè i nostri pensieri sono campi elettromagnetici che si irradiano nello spazio intorno a noi come fossero segnali radiofonici o televisivi.
In un certo senso, pensiamo che il professore può pur avere abbastanza ragione sulla nostra capacità di trasmettere messaggi attraverso campi energetici umani, ma a noi sembra che ci sia qualcosa di più che semplici onde elettriche. La coscienza è ciò che ci rende 'umani' ", ha detto McFadden. Linguaggio, creatività, emozioni, spiritualità, deduzione logica, aritmetica, senso della giustizia, verità, etica, sono inconcepibili senza coscienza.
McFadden e la Neurobiologa Sue Pockett, in Nuova Zelanda, hanno unito le loro forze per sviluppare una teoria che cerca di semplificare il tutto. Essi suggeriscono che il campo elettromagnetico del cervello è la coscienza, che non è solo una caldera di informazioni, ma può influenzare le nostre azioni, spingendo alcuni neuroni a connettersi con altri più lontani.
Questa influenza, McFadden propone, è la manifestazione fisica della nostra volontà cosciente.
Il campo elettromagnetico di informazioni coscienti è, attualmente, ancora una teoria, ma se è vera, ci sono molte implicazioni affascinanti in merito al concetto di libero arbitrio, alla natura della creatività o della spiritualità, alla coscienza degli animali e anche nei riguardi del significato della vita e della morte ", McFadden ha detto." La teoria spiega perché azioni coscienti sembrano così diverse da quelle inconsce dato che quest'ultime attingono al grande oceano delle informazioni contenute nel campo elettromagnetico del cervello. Questa è roba abbastanza intrigante per la maggior parte di noi, ma è però evidente che i due professori stanno cercando di confutare l'esistenza dell'anima, o la vita dopo la morte. Una volta che il cervello che loro descrivono si spegne nella morte, tutti quei neuroni smettono di sparare neurotrasmettitori, i segnali elettrici si spengono e la persona cosciente che esiste all'interno di un tale organismo cessa di essere.
Per loro, il futuro è solo un nero più nero dell'inchiostro.
 
Questo può andare bene per il professor McFadden e per la signora Pockett, ma chi è morto e poi riportato
in vita, o coloro che hanno imparato a lasciare il corpo a volontà, non possono accettare questa idea.

L'universo è pieno di vita, essa é ovunque, sia nel nostro pesante universo tridimensionale, che in dimensioni parallele. Sappiamo di vivere insieme con gli spiriti dei Morti, che Essi camminano in mezzo a noi. Siamo circondati da Spiriti della quarta dimensione, le entità che noi chiamiamo angeli e demoni, che manipolano i nostri pensieri e, talvolta, combattono tra di loro perchè decidiamo del nostro futuro. Alcuni di noi sono anime molto antiche che sono state dentro e fuori da questo mondo molte volte ed in molte forme differenti lungo un arco di tempo di migliaia di anni. Altri fra noi sono più giovani anime, con solo alcuni ricordi di esistenze passate ed altri ancora sono solo bambini che fanno il loro primo viaggio attraverso questo luogo oscuro.  Una volta che si va in mondi paralleli, è necessario imparare a comunicare telepaticamente perché non c'è più alcun suono, questo è l'unico posto dove le parole scritte su una pagina possono essere trasmesse da una persona ad un'altra.
L'anima non è solo un impulso elettrico o un'onda radio che ci permette di telecomunicare l'uno con l'altro o incidere sulla coscienza collettiva. Il nostro cervello, tuttavia, utilizza i campi di energia per realizzare tutto questo. L'anima è una forza speciale dell' energia, é la Luce che noi chiamiamo Dio. Essa é collegata al nostro corpo dallo Spirito, che è la memoria cosciente di ciò che siamo.
Una volta mi fu detto che lo Spirito è la colla che unisce la nostra anima con il corpo e con migliaia e migliaia di altri Spiriti umani che inviano campi di energia, generando la grande biblioteca mentale che Jung chiama
inconscio collettivo. Ogni pensiero è memorizzato.
Quelli di noi che hanno un'anima sono parte della Luce e, quando questi organismi muoiono, siamo in grado di uscire e volare via verso la Luce, se lo vogliamo. Una volta Lì, avremo l'opportunità di tornare ancora, se lo vogliamo, oppure potremo
restare nella Luce per sperimentare la gioia del nostro esistere.

Adattamento del WM dal blog di James Donahue
UN NUOVO CASO
"PAM REYNOLDS"?
(02-08-12)

I ricercatori dell'Università di Montreal, Dr. Mario Beauregard, Evelyne Landry St-Pierre, Gabrielle Rayburn e Philippe Demers hanno recentemente pubblicato una lettera al direttore della prestigiosa rivista medica RESUSCITATION, riportando uno studio retrospettivo condotto all' Hôpital Sacré-Coeur, un istituto di ricerca affiliato con l'università, di alcuni casi di arresto cardiocircolatorio ipotermico nel periodo 2005-2011.
Dei 70 casi, un totale di 33 pazienti ha risposto con questionari compilati e tre pazienti
(9%) hanno riportato attività mentale conscia durante la procedura di ipotermia. 
Queste procedure sono simili alla famosa operazione in "standstill" usata per Pam Reynolds Lowery nel 1991, con la conseguente profonda esperienza di premorte della Reynolds e verifica  delle percezioni uditive e visive, caso che è stato ampiamente analizzato e dibattuto
QUI.
Il Dr. Beauregard e Colleghi hanno recentemente segnalato un altro evento (avvenuto nel 2008), di
inspiegabili e verificabili  percezioni durante l'anestesia, riportate da una paziente durante un arresto cardiocircolatorio ipotermico .
La 31-enne paziente (J.S.), sottoposta a correzione chirurgica di emergenza d'una dissezione aortica, non poteva ,ovviamente, vedere o parlare con i membri del team chirurgico, nè le era possibile osservare le macchine dietro la testata del tavolo operatorio, perchè era in anestesia generale e con gli occhi chiusi da nastro adesivo.  Dall' esperienza OBE avvenuta durante l'operazione, JS ha riportato sentimenti di pace e di gioia e dice di aver visto una luce brillante. Poi ha riferito di aver notato un infermiere che passava gli strumenti chirurgici al cardiochirurgo ed ha descritto le macchine per l'anestesia e l'ecografia situate dietro la sua testa.
Beauregard ed i suoi colleghi hanno verificato che le sue descrizioni sono accurate, confermate anche dal chirurgo che ha operato su di lei.I ricercatori avvertono che non può essere determinato con certezza se l'esperienza soggettiva riportato da JS si è verificata proprio durante i 15 minuti di arresto cardiocircolatorio:

"...tuttavia, il caso di JS solleva una serie di domande imbarazzanti. Per questo motivo, ci auguriamo che possa stimolare ulteriormente la ricerca per quanto riguarda la possibilità di attività mentale cosciente durante l'arresto cardiocircolatorio".

(DA: IANDS- NEWS)

NDE A PROVA DI SCETTICI! (21-07-12)

Da qualche giorno circola su Internet un video con un'intervista rilasciata dal Dr. Looyd Rudy, pochi mesi prima della sua scomparsa,  in cui racconta l'incredibile NDE di un suo paziente. Ve ne offriamo una sintesi e poi la traduzione letterale del video, opera della nostra Lettrice Orsetta, traduttrice professionale, che avrà faticato non poco a causa della pessima qualità audio del "tubo"!
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Il famoso pioniere della cardiochirurgia, Dr. Lloyd Rudy, viene intervistato su un incidente accaduto durante un'operazione cardiaca in cui il paziente fu dichiarato morto perché il personale paramedico non aveva potuto mantenere correttamente la circolazione extracorporea, sicchè la macchina venne spenta, l'anestesista congedato e gli altri chirurghi incaricati di ricucire il torace per preparare l'autopsia. All'insaputa di Rudy e degli altri, i monitors erano stati accidentalmente lasciati accesi. Ricordate che il paziente era stato dichiarato morto, poichè non aveva funzioni vitali in quanto il battito cardiaco e le onde cerebrali non erano più registrate dai monitors.  Era in condizioni di "Flatlined", cioè in "linea piatta", come si dice nel linguaggio medico. Per oltre 20 minuti Rudy ed il suo assistente restarono sulla soglia della sala operatoria a discutere su cosa fosse andato storto e cosa avrebbero potuto fare di meglio, quando improvvisamente, il monitor cominciò a registrare un debole battito cardiaco, sempre più forte fino a raggiungere le 100 pulsazioni al minuto. A questo punto l'anestesista fu richiamato in fretta e furia ed i chirurghi tornarono al tavolo operatorio per assistere il paziente. Il fatto era abbastanza sorprendente, ma il Dr. Lloyd dice che ciò che veramente lo stupì fu il recupero funzionale raggiunto in pochi giorni. Il paziente ha poi raccontato al Dr. Rudy ogni minimo dettaglio della conversazione tra lui ed il suo assistente, nonché altri particolari di quello che era successo in camera operatoria, dopo che era stato dichiarato morto. Il suo spirito aveva fluttuato nella stanza durante l'intero corso della conversazione, sì dapermettergli di vedre che dei "post-it" elettronici inviati dalla segretaria, comparivano sullo schermo del computer del medico. Il Dr. Rudy, precedentemente agnostico, dice di credere che c'è "qualcosa là fuori", dopo aver vissuto una fra le storie più documentate fra le tante NDE che io abbia mai letto. Probabilmente gli scettici diranno:
 "Beh, ovviamente, non era davvero morto!"....  
Provate a dirlo ad un chirurgo di fama mondiale che di certo non ha l'abitudine di certificare la morte dei suoi pazienti
fino a quando non ne è certo al 1000% !

INTERVISTA AL DR. LLOYD
(Clic sulla foto per vedere il filmato)

<Giornalista>  Sono qui con il Dr. Lloyd Rudy, cardiologo di fama mondiale per essere stato il primo ad operare sul cuore, in tempi in cui la mortalità per infarto miocardico e malattie valvolari era altissima.
Noi giornalisti non abbiamo l'opportunità di trovarci in sala operatoria, e molte persone non hanno neanche l'opportunità di incontrare un chirurgo cardiaco che ha avuto esperienza con persone che erano state dichiarate morte e poi sono tornate da una NDE, argomento di questa intervista:
Dott.Rudy perchè non ci parla un pò delle NDE?>

<Dr. Lloyd> Volentieri. Ho avuto un paziente che, a seguito di un'infezione del cavo orale, aveva  subìto danni ad una valvola cardiaca. Questo accade quando il sistema immunitario scambia per un nemico una normale struttura del nostro corpo e la distrugge. Si chiamano malattie auto-immuni, perciò io ed il mio collega abbiamo dovuto praticare una resezione chirurgica della valvola.
Era il giorno di Natale di tanti anni fà. Una volta risolto un aneurisma e fatto il rimpiazzamento della valvola, non riuscivamo a staccare il paziente dalla macchina cuore-polmone, quindi dopo vari tentativi ci siamo rassegnati, dichiarandolo morto.
Cosi' l'abbiamo staccato dalle macchine; un medico andò a mangiarsi un panino e iniziarono ad arrivare gli addetti per togliere i macchinari dalla sala. Essendo di fatto deceduto, il torace del paziente era stato richiuso velocemente con pochi punti. Nessuno si era preoccupato di spegnere il monitor che registra la pressione sanguigna ed il battito cardiaco ed esso continuava a lavorare senza segnalare nulla sullo schermo. All'interno del corpo era rimasto ancora accesa la sonda ecografica intra-esofagea ed anche quel macchinario continuava a lavorare.
Beh, io e il chirurgo tornammo dopo esserci cambiati i vestiti e parlavamo fra noi domandandoci se c'era qualcos'altro che avremmo potuto fare o se avremmo potuto somministrargli un altro farmaco. Siamo stati li' circa venti o venticinque minuti e fu quindi registrato che l'uomo in quest'arco di tempo non aveva più pulsazioni e neanche pressione sanguigna. Anche l'ecocardigramma non mostrava alcun battito o movimento del cuore.
Improvvisamente abbiamo notato un'attività elettrica che si è poi tramutata in battito cardiaco e abbiamo pensato che fosse normale, dato che dopo il decesso il cuore può fibrillare ancora per trenta o quaranta minuti, pur senza creare una pressione sanguigna sufficiente, ma poi notammo che stava generando una pressione e noi non stavamo facendo niente!
Le macchine erano spente, avevamo smesso di somministrargli le medicine, sicchè iniziai ad urlare:
"
Fate tornare l'anestesista e le infermiere!" E senza riattaccarlo alle macchine iniziammo a somministrare farmaci ed ossigeno. Il paziente inizio' a migliorare e non aveva alcun problema neurologico. Nei giorni successivi, tutti noi andammo da lui per chiedergli che esperienza aveva avuto. Mi parlò della luce abbagliante alla fine del tunnel, ma la cosa che mi ha sbalordito è che lui ha descritto la sala operatoria e che, mentre fluttuava vicino al soffitto, vedeva il Dott.Cattaneo davanti alla porta con le braccia incrociate che parlava con me ed anche tutti quei "post-it" sullo schermo del televisore. Le segretarie infatti mi scrivevano i numeri telefonici delle persone che mi chiamavano ed ogni "post-it" era attaccato all'altro.
Beh, lui mi ha descritto tutto ciò e non c'era modo di poterlo fare perchè prima dell'operazione non avevo avuto nessuna telefonata, quindi per vedere i post-it doveva trovarsi li' sopra, fluttuando. Descriveva questa scena e cose che non poteva sapere. Voglio dire che non si è svegliato ed ha visto tutto questo, lui è stato per forza fuori dal suo corpo , quindi cosa ti dice tutto ciò?
 Era la sua anima che stava lassù sul soffitto? Difficile da dire ma sicuramente c'è questa possibilità. Mi commuove sempre ricordare questi episodi.. ci sono stati altri momenti simili.
 Ricordo chiaramente un ragazzo che aveva problemi di coagulazione ma non di cosa fosse stato operato, solo che era molto urgente. Finita l'operazione non riuscivamo a far smettere il paziente dal sanguinare.  Le abbiamo provate tutte ma alla fine decidemmo che non c'era modo di arrestare l'emorragia. Ad un certo punto nessuno parlò piu',
perchè tutti in quella sala operatoria sentimmo una presenza. Ne parlammo piu' tardi con l'anestesista, era anche lui certo che c'era stata una presenza in quella stanza, ed il ragazzo aveva subito smesso di sanguinare, cosi' tutto d'un tratto.>
<Come si spiega tutto cio', Dott.Rudy?>
<Che c'è qualcosa li' fuori, sai le persone con la fede lo chiamano Dio, altri Buddha, Mohammed o altro. Mi ha convinto che c'è qualcosa li' fuori...>

<E' cosi' bello da parte sua condividere queste informazioni con persone che non possono assistere a queste esperienze di pre-morte!>

<Non lo so.. tutto cio' ti convince che i fili sono manovrati da lassu' e questo mi emoziona molto.>

>Le sono grato che condivide queste cose con chi non puo' vederle..>

<Ho presentato a tredici medici la mia esperienza in un meeting speciale, e anche loro hanno avuto delle esperienze simili, non drammatiche come la mia, ma tutti quelli che hanno a che fare con queste cose hanno avuto questo tipo di esperienze, non sono l'unico.>

<Grazie tante Dott.Rudy>
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Webmaster con la collaborazione di Orsetta

PER LA FISICA, LA MORTE NON ESISTE !
 (03-07-12)

Dopo la morte del suo vecchio amico, Albert Einstein disse:
 "Ora Besso è partito da questo strano mondo un pò prima di  me. Questo non significa nulla.
La gente come noi ... sa che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo una illusione
ostinatamente persistente. "
Nuove prove continuano a suggerire che Einstein aveva ragione - la morte è un'illusione.
Il nostro modo classico di pensare si basa sulla convinzione che il mondo ha un'esistenza obiettiva indipendente dall'osservatore, ma una lunga lista di esperimenti dimostra esattamente il contrario. Pensiamo che la vita è solo l'attività del carbonio e d'una miscela di molecole - viviamo per un pò e poi marciamo nella terra.
Noi crediamo nella morte, perché ci è stato insegnato che si muore, inoltre, ovviamente, perché noi ci identifichiamo con il nostro corpo e sappiamo che i corpi muoiono.
Fine della storia? Il Biocentrismo - una nuova teoria del tutto - ci racconta però che la morte non può essere l'evento terminale che immaginiamo.
Sorprendentemente, se si aggiungono la vita e la coscienza all'equazione, si possono spiegare alcuni dei più grandi enigmi della scienza. Per esempio, diventa chiaro perché lo spazio e il tempo - e anche le proprietà della materia stessa - dipendono dall'osservatore.
Diventa anche chiaro perché le leggi, le forze e le costanti dell'universo sembrano essere squisitamente messe a punto per l'esistenza della vita. Fino a quando non riconosceremo l'universo nelle nostre menti, i tentativi di comprendere la realtà rimarranno una strada verso il nulla.
Considerate il clima: vedete un cielo blu, ma le cellule nel vostro cervello potrebbe essere modificate in modo che il cielo sembra verde o rosso. In effetti, con un po' di ingegneria genetica potremmo probabilmente fare sì che tutto ciò che è rosso vibri o faccia rumore, o addirittura ci faccia venire voglia di fare sesso, come accade ad alcuni uccelli.  Se il cielo è luminoso lì fuori, i vostri circuiti cerebrali potrebbero essere modificati in modo che appaia totalmente buio. Pensate di sentire caldo umido, ma per una rana tropicale potrebbe equivalere a sentire lo stesso ambiente freddo e secco. Questa logica vale praticamente per tutto, per cui quello che si vede non potrebbe esistere senza la coscienza. In verità, non si vede niente con le ossa che circondano il cervello, nè gli occhi sono come portali aperti sul mondo. Tutto quello che si vede e si prova in questo momento - anche il nostro corpo - è un vortice di informazioni che si concretizzano nella nostra mente. Secondo il biocentrismo, spazio e tempo non sono gli oggetti duri e freddi che crediamo. Agitate una mano nell'aria, cosa rimane? Niente. La stessa cosa vale per il tempo. Spazio e tempo sono semplicemente gli strumenti per mettere tutto insieme. Si consideri il famoso esperimento delle due fenditure.
Quando gli scienziati guardano il passaggio delle particelle attraverso due fenditure in una barriera, la particella si comporta come un proiettile e passa attraverso una o l'altra fenditura, ma se nessuno la osserva, si comporta come un'onda e può passare attraverso entrambe le fenditure nello stesso momento. Così come può una particella modificare il proprio comportamento a seconda che la si osservi o no? La risposta è semplice:
la realtà è un processo che coinvolge la nostra coscienza.
Oppure si consideri il famoso principio di indeterminazione di Heisenberg. Se c'è davvero un mondo là fuori fatto solo di particelle che rimbalzano, allora dovremmo essere in grado di misurare tutte le loro proprietà. Ma non si può. Ad esempio, la posizione esatta di una particella ed il suo momentum (quantità di moto)  non possono essere conosciute contemporaneamente.
Allora perché dovrebbe essere importante per una particella che cosa si decide di misurare?
E come possono coppie di particelle 'entangled" (interconnesse) essere istantaneamente collegate pur trovandosi sui lati opposti della galassia, come se spazio e tempo non esistessero?
Ancora una volta, la risposta è semplice: perché non sono 'là fuori':
spazio e tempo sono semplici strumenti della nostra mente.
La morte non esiste in un territorio senza tempo, senza spazio . L'immortalità non significa una esistenza perpetua nel tempo, ma risiede fuori del tempo.
Il nostro modo di pensare al tempo lineare è anche in contrasto con un'altra serie di esperimenti recenti. Nel 2002, gli scienziati hanno dimostrato che le particelle di luce (i fotoni) sapevano in anticipo ciò che i loro gemelli distanti avrebbe fatto in futuro. Hanno testato la comunicazione tra coppie di fotoni. Hanno lasciato un fotone terminare il suo viaggio - doveva decidere se essere o un'onda o una particella. I ricercatori hanno allungato la distanza e l'altro fotone ha raggiunto ugualmente il suo rilevatore. In qualche modo, la prima particella sapeva quello che il ricercatore aveva intenzione di fare prima che accadesse - e nonostante le distanze, il tutto è accaduto istantaneamente, come se non ci fosse spazio o tempo tra di loro. Non importa il modo in cui viene impostato l'esperimento: la nostra mente è l'unica cosa che determina come si comportano i due fotoni. Diversi esperimenti hanno costantemente confermato che questi effetti dipendono dall'osservatore. In un altro esperimento che è stata recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science (Jacques et al, 315, 966, 2007) scienziati francesi hanno sparato dei fotoni in un apparecchio, e hanno dimostrato che ciò che hanno fatto poteva cambiare retroattivamente qualcosa che era già accaduto in passato. 
Bizzarrìe?
Eppure viviamo nello stesso mondo. I critici sostengono però che questo comportamento è limitato al mondo microscopico, ma questa doppia visione (cioè, un insieme di leggi fisiche valida per oggetti di piccole dimensioni, e un altro per il resto dell'universo, noi compresi) non ha alcun fondamento nella ragione e viene messa in discussione nei laboratori di tutto il mondo. Un paio di anni fa, dei ricercatori hanno pubblicato un articolo su Nature (Jost et al, 459, 683, 2009) in cui mostrano che il comportamento quantistico si estende nel regno di tutti i giorni. Coppie di ioni sono stati forzati a "intrecciarsi" (entanglement), ma le loro proprietà fisiche sono rimaste identiche, sebbene separati da grandi distanze ("azione spettrale a distanza", come Einstein l'ha definita). Altri esperimenti con molecole enormi chiamate Fullereni ha inoltre dimostrato che la realtà quantistica si estende al di là del mondo microscopico e, nel 2005, cristalli di mezzo pollice hanno evidenziato gli stessi comportamenti  dei microscopici fotoni. L'idea dei multi universi di Star Trek non sarebbe quindi finzione:  c'è più di un pezzo di verità scientifica in questo genere popolare di films.  Un ben noto aspetto della fisica quantistica è che le osservazioni non possono essere previste in modo assoluto, invece vi è una serie di osservazioni possibili ciascuna con una diversa probabilità. Una spiegazione, quella dei "molti mondi", afferma che ognuno di queste eventuali osservazioni corrisponde ad un differente universo (il 'multiverso'), perchè ci sono un numero infinito di universi e tutto ciò che potrebbe accadere si verifica in qualcuno di essi. La morte non esiste in nessun senso reale in questi scenari. Tutti i possibili universi esistono simultaneamente, indipendentemente da ciò che accade in ognuno di essi.  La vita è un'avventura che trascende il nostro modo di pensare lineare ed ordinato.  La vita ha una dimensionalità non-lineare, è come un fiore perenne che torna a fiorire nel multiverso.

(Da : Disclose TV)

A LONDRA,Premi Nobel DISCUTONO
SUL PARANORMALE
(03-05-12)
Perché, nonostante quello che molti considerano un'abbondanza di prove a favore, la scienza - e la maggior parte degli scienziati - si rifiutano di riconoscere l'esistenza dei fenomeni psichici (Psi)? La risposta più semplice sembra essere che, finora, nessuno ha prodotto una teoria che spieghi i complessi fenomeni che di solito sono raggruppati sotto l'etichetta "Psi". Senza una soddisfacente teoria unificante e di fronte ad affermazioni sul paranormale che sembrano gettare  fuori dalla finestra i principi scientifici esistenti, è forse non sorprendente che la Psi non ha molti sostenitori all'interno della comunità scientifica.
La Giornata per lo studio dei fenomeni PSI tenutasi il 28 Aprile scorso a Londra, ha visto una manciata di eccezioni - alcuni dei migliori cervelli scientifici iscritti alla Società - affrontare questa sfida e  discutere di modelli e teorie che in futuro potrebbero far cambiare idea agli scettici.
L'imponente schieramento vedeva il Prof Brian Josephson, vincitore del Premio Nobel per la Fisico e direttore del Mind-Matter progetto di unificazione (nella foto); il Prof Bernard Carr, professore di matematica e astronomia alla Queen Mary University of London; il Prof John Poynton, Professore Emerito di Biologia presso l'Università di Natal, Sud Africa, David Rousseau, che sta facendo ricerca presso l'University of Wales su nuovi modelli  mente-corpo alla luce delle esperienze di NDE, ed il dottor Paul Marshall, uno studioso indipendente.  Il titolo della Giornata di Studio, "Dare un senso alla Psi", ben riassume la sfida che ognuno di loro ha dovuto affrontare. È impossibile rendere giustizia ai loro argomenti nel nostro sito, ma é chiaro che la comprensione scientifica dello spazio e del tempo dovrà essere ulteriormente studiata per capire se  la mente (o coscienza), possa essere inserita nel grande schema delle cose.
Durante la sua rassegna dei diversi modelli che sono stati proposti, il Prof Carr ha posto una domanda che, in sostanza, ha sottolineato l'importanza potenziale della ricerca psichica:
"E' la Psi uno scorcio del tessuto olistica dell'universo?" Alcuni scienziati, tra cui Dean Radin negli Stati Uniti, ritengono che sia proprio così. Il punto di vista del Prof Carr é che
"abbiamo bisogno di una grande teoria unificata della materia e della mente" e, nonostante i differenti approcci, gli altri oratori in gran parte si son detti d'accordo. Il Prof Josephson è andato oltre, sostenendo che la Fisica va messa sottosopra e che, a suo parere, una "agente causale" è richiesto in ogni teoria che voglia spiegare dove la coscienza si inserisce nella Fisica.
"
Quello che sto proponendo è che prima del Big Bang qualcosa è stato fatto per creare l'Universo," 
ha detto, aggiungendo che anche il Fisico Teorico Stephen Hawking aveva indicato la stessa proposizione. "E 'simile al' disegno intelligente '", ha continuato, "ma la mia posizione va al di là"

é LUI,O NON è LUI? CEeeRTO CHE è LUI!
(12-04-12)

La storia risale all'ormai lontano Ottobre 2007: sul Forum di Luigi Cama (Metavisione) venne pubblicata una foto con uno stranissimo "Orb" contenente un viso ben delineato. Il cuore mi saltò in gola:  TALE E QUALE A COCO' ! Successive indagini condotte da Luigi non dettero un esito probante, finchè oggi, quando ormai non ci pensavo più, ecco che mi scrive (su segnalazione dell'amica Joelle),inviandomi il risultato del test, eseguito dal Laboratorio di Bologna ,condotto nientemeno che dal famosissimo Daniele Gullà! 
Ecco cosa ha scritto Gullà a Luigi:

Ormai non ho dubbi! Anche l'intelligenza artificiale del computer riconosce i due volti! Direi, piena compatibilità al 98.85% (percentuale uscita dal test). D. Gullà

 Che dire? Siamo felicissimi perchè questa è sicuramente una prova grandissima che Coco'  ha dato a tutti noi sulla sopravvivenza non solo sua, ma anche di tutti quanti gli altri Figli di Luce e che spero possa regalare anche ai nostri Lettori un po' di pace e di serenità.
 


(14-04-12)

Ecco quanto ci ha scritto Luigi Cama al quale abbiamo chiesto chi avesse scattato quella foto:

Questo caso è davvero incredibilie.
La foto ha fatto un giro di casualità che ben conosci.
Erano dei ragazzi in discoteca.
L’autrice della foto è una ragazza se non ricordo male.
Quando ha trasferito la foto nel pc si è accorta del volto.
L’ha mandato (forse su suggerimento della madre), alla mia amica Rosy. Rosy l’ha resa nota nel 2007 attraverso il forum di Schepis (ancora aperto all’epoca). Poi è passata ufficialmente a me per l’analisi. E’ un caso che merita maggiori chiarimenti e di essere raccontato nei dettagli e tenterò di entrare in contatto con l’autrice.
Ti farò sapere. A presto. Luigi Cama

http://www.metavisione.it/
P.S: Trovate un breve articolo sulle News PdA dell'epoca, cliccando QUI

Webmaster

 

PROVE SCHIACCIANTI A FAVORE DELLA PSICOMETRIA (05-12-11)

I Professori Tricia Robertson e Archie Roy hanno trascorso 21 anni  svolgendo indagini ed esperimenti controllati, utilizzando protocolli anche in triplo cieco, [Studio nel quale il soggetto partecipante, l’investigatore osservatore e l’investigatore che analizza i dati ignorano il protocollo adottato. -NdR-]
con alcuni Mediums che hanno partecipato volontariamente alle loro sperimentazioni per cercare di scoprire la validità e le modalità di comunicazione con l'Aldilà. Qualunque cosa sia, la medianità, è un trasferimento di informazioni da una persona, ovvero da una fonte, ad un'altra persona. Prima di proseguire con la descrizione di questo eclatante caso seguito dalla Prof. Robertson, vale la pena citare il pensiero dell' eminente professor Henry Sidgewick che disse:
'La registrazione corretta degli esperimenti dipende, in ultima analisi, dalla probità e dall'intelligenza
delle persone che vi partecipano, ed è impossibile per noi, come investigatori, dimostrare a chi non ci conosce, che non siamo stati stupidamente superficiali o consapevolmente mendaci.
Possiamo solo sperare che entro il cerchio limitato di chi ci conosce, ogni simile alternativa sarà
considerata come altamente improbabile.'

Ecco ora quanto ci racconta la Prof.ssa Tricia Robertson

Poiché il nostro interesse per la medianità ed altri aspetti del paranormale è noto a tutti, spesso
siamo contattati da persone che non conosciamo e così, nel 1996, una donna mi chiese di parlarmi della morte di sua figlia. Non appena la incontrai, mi fu subito palese che avrebbe voluto fissare una seduta con un Medium, perchè mi aveva subito detto che la ragazza era stata assassinata circa tre mesi prima, ma sentii che era ancora troppo presto per fare qualcosa. Le chiesi di non dirmi nulla degli eventi che
circondavano questa morte, le suggerii di incontrarci di nuovo e di portarmi una busta sigillata nella quale avrebbe posto alcuni oggetti personali della figlia. Lei accettò.
Era mia intenzione portare la busta ad un Medium e chiedere di esaminarla con la
psicometria, onde
tentare di leggere le informazioni legate agli oggetti in essa contenuti.
Nell'incontro successivo mi venne consegnata una busta sigillata di color marrone dall'aspetto "irregolare" ma che non rivelava al tatto se contenesse un orologio, un anello o qualsiasi altra cosa ben definibile. Vorrei anche aggiungere che a quel punto non sapevo ancora a quale Medium avrei affidato questo compito. Successivamente, senza alcun preavviso, mi sono recata da un medium ed ho chiesto, come ho posto la busta sul tavolo:
"Puoi ottenere qualche informazione da questo pacchetto?"
Dopo un sguardo di stupore il Medium esclamò:
"Devo proprio?" Risposi  "sì" senza dir nulla circa la busta e chi me l'aveva consegnata. A malincuore, mise la sua mano su di essa e, con uno sguardo di sorpreso sul viso, disse subito: "Ho qui una ragazza coi capelli piuttosto lunghi, castano-scuro..'
Esitò per un secondo e poi esclamò:
'è stata uccisa!  Ora mi sta dicendo che aveva due tatuaggi, uno sopra il seno sinistro -due cuori intrecciati, in rosso e blu-, l'altro sulla parte posteriore del braccio destro. Si tratta di una rosa, di colore rosso e verde. Vive in una stradina senza uscita, e mi dice che le mancano i suoi gatti... ne ha quattro ". Citò anche il nome del suo partner. Io lo chiamerò Adamo.
A questo punto il medium mi guardava preoccupato, forse per sapere se aveva ragione, ma ovviamente non avevo la minima idea se le sue dichiarazioni erano accurate in ogni senso e feci spallucce.
La mia apprensione però crebbe un bel pò dopo la sua dichiarazione successiva.
"Lei mi sta dicendo che era stata in prigione quando era giovane" e fece il nome del carcere, per cui pensai che, giusto o sbagliato che fosse, non c'era spazio per alcuna interpretazione.
Aggiunse che aveva avuto un aborto quando era più giovane e poi:
"I giornali hanno sbagliato nella descrizione dei vestiti che indossavo quando è stato trovato il mio corpo...erano tutte sbagliate. Avevo in realtà un top rosa, una gonna grigia e gli stivaletti. 
Adamo è stato il primo a sapere che ero stata uccisa ed ha telefonato a mia mamma che proprio oggi  ha spostato la mia fotografia dalla mensola del caminetto al televisore"
Il Medium ha poi dato una descrizione precisa dello svolgimento dell' omicidio, che non voglio approfondire: basti dire che tutte le ferite erano state inferte alle spalle.
Lei disse ancora al medium che una macchina verde, forse una Cavalier e un'Astra rossa erano
rilevanti per le indagini sulla sua morte. Due uomini erano coinvolti nel suo assassinio: un bianco abbastanza tarchiato ed un asiatico, più alto e più magro.
Il Medium mi fornì anche un indirizzo specifico di Glasgow, un appartamento al primo piano di un edificio popolare, sul lato destro della strada. Con ciò,la ragazza salutò il medium che disse:
"Se n'è andata..." Il tempo totale impiegato per questa seduta fu meno di 15 minuti

Avevo preso nota di tutte queste informazioni e adesso dovevo trovare un modo per parlarne
con la madre. Fatto un breve elenco delle dichiarazioni più salienti, presi appuntamento con la donna per il giorno dopo a casa sua, per la prima volta, visto che gli altri incontri erano avvenuti in un ambiente neutro.  Appena entrata in casa,
notai la foto della ragazza sul televisore.
Con nonchalance chiesi "È lei?
"Sì-rispose la madre- l'ho messa lì sopra proprio ieri.
Prima stava sulla mensola del caminetto".

Dissi che avevo un elenco dei fatti riferiti da un Medium e che, per quanto ne sapessi, potevano essere tutte sciocchezze. Gliele avrei lette ad una ad una e le chiesi solo di dirmi se erano giuste o sbagliate.
Ognuna delle affermazioni però, era assolutamente corretta!, Non le avevo fornito solo la descrizione dell'aggressione nè le avevo parlato della gravidanza indesiderata, perchè avrebbe potuto non saperne nulla, nè le svelai l'indirizzo e le descrizioni dei due uomini e delle auto. Seppi poi che l'autopsia aveva stabilito che tutte le lesioni mortali erano state inferte alle spalle della povera ragazza.
In totale vi erano state 29 affermazioni di cui 22 erano assolutamente corrette,
incluse le descrizioni delle posizioni, della forma e dei colori dei tatuaggi; inoltre aveva effettivamente curato ben quattro gatti.  Le dichiarazioni che nel nostro studio sono state considerate non corrette non erano valutabili a causa del fatto che non avevo detto tutto alla madre, su gravidanza, indirizzo, descrizione del delitto e degli assassini, per cui questi indizi furono volutamente considerati "sbagliati" ai fini della valutazione globale. In poche parole, il 78% delle informazioni era corretta, informazioni non certo di carattere generale, che possono essere applicate a tutti, ma ben precise e specifiche. Se consideriamo solo le descrizioni dei tatuaggi, per quanto riguarda forma,
colore e posizione e ricordiamo che né il medium né i ricercatori sapevano nulla riguardo alle
persone coinvolte,
allora questo dato sarebbe più che sufficiente per una approfondita riflessione sulla validità del contatto medianico.
Diciamo che ognuna delle 22 affermazioni corrette su 29 avevano cinquanta probabilità su
cinquanta di essere corrette, che non è ovviamente il nostro caso, in quanto si sarebbe fortemente prevenuti nei confronti del Medium. Per esempio aveva detto che le mancavano i suoi quattro gatti.
 Chi avrebbe potuto sapere che lei aveva non un gatto, non due, non tre, ma ben quattro?
Nessun altro numero è stato menzionato durante la seduta, e tutte le altre informazioni erano state altrettanto precise. Anche utilizzando questa cifra indebitamente (50%) per ogni istruzione corretta, le probabilità, in termini scientifici, che il tutto fosse dovuto al caso è pari a

 0,0029, ovvero 29 contro 10.000.

Se poi assegniamo ad ogni affermazione un punteggio di 4 contro 1, allora le probabilità complessive a favore del caso sono pari allo
0,0000000118, ovvero UNA CONTRO 84.745.762
(Sì, avete letto bene,una contro più di 84 milioni!).

cifre che sono certamente qualcosa che deve essere preso sul serio!
Questo è il racconto esatto di quel che é successo. Per chi vuole respingerlo o, senza fornire prove concrete, affermare che è un falso, mi dichiaro disposta a sottopormi alla macchina della verità in qualsiasi momento, da adesso fino alla fine della mia vita."

Firmato: Tricia Robertson- Dal Sito dell'Avv. Zammit
 

"La vita dopo la morte e la Super-psi non sono in conflitto fra loro"  ( 16-10-11)
  (INTERVISTA AD UN FISICO QUANTISTICO - Dal Sito di Mike Tymn)

James E. Beichler è stato professore associato di Fisica all'Università della Virginia Occidentale a Parkersburg. Ricevette il pH.d. in Paraphysics nel 1999,  combinando il suo Master in Fisica e Storia della Scienza con una nuova ricerca sulla parapsicologia (ha conseguito attualmente l'unico grado avanzato in Paraphysics nel mondo da una scuola accreditata). I suoi interessi scientifici comprendono le basi storiche e filosofiche sulle Geometrie Non-Euclidee, Scienza e Fisica Moderna. Il Dr. Beichler inoltre svolge attività di ricerca teorica nel campo della fisica della coscienza ed ha sviluppato una teoria unificata dei campi basata su un modello di Kaluza-Einstein delle cinque dimensione dello spazio-tempo che può spiegare la vita, la mente e la coscienza. Ha pubblicato più di 20 articoli scientifici ed ha scritto un libro "To Die For" .

Quando si parla di fenomeni psichici ("psi") e di vita dopo la morte, s'incontrano sempre credenti e non credenti, ma anche quelli che potrebbe essere definiti dei 'quasi-credenti'. Quest'ultimo gruppo accetta l'esistenza dei fenomeni psichici, ma la maggior parte rimane scettica sulla vita dopo la morte e resiste all'idea che gli Spiriti  possono comunicare con gli esseri umani, poichè credono in quello che viene chiamato Super-psi o Super ESP. Il quasi-credente infatti, ritiene che il subconscio dei singoli interagisce con una specie di computer cosmico che si presenta in veste di spirito di una persona "morta".
Molti Parapsicologi sono a favore della Super-psi e contrari all'ipotesi della sopravvivenza (della coscienza) , considerandola una situazione che non ammette alternative. Il Dr. James E. Beichler, un professore di Fisica in pensione ed autore del libro To Die For, non crede che ci sia un conflitto tra Super-psi e sopravvivenza.
"Per me, non è un problema perché la fonte della Super-psi è la stessa di quella cosa che sopravvive alla morte materiale -il complesso mente/coscienza ", spiega Beichler.
 "Mentre noi siamo nei nostri corpi materiali prima della morte, la nostra coscienza (attraverso quello che normalmente chiamiamo intuizione) agisce come fonte per il nostro sesto senso e di mediatrice tra la nostra mente/cervello e il resto dello spazio-tempo cosmico, comprese le altre coscienze.
Questa è la fonte fisica della Super-psi. Tuttavia, quando moriamo, il complesso fisico -ma non materiale- fatto da mente/coscienza sopravvive e la coscienza continua ad agire come un ponte sensoriale tra lo spazio-tempo fisico e le nostre menti. "

Dal punto di vista parapsicologico ci sono, dice Beichler, tre possibili spiegazioni per la medianità:

1) il medium riceve davvero informazioni dallo spirito di una persona morta,
 2) il medium è in grado di ottenere telepaticamente le informazioni dalla persona deceduta prima che morisse, utilizzando la retro-cognizione,
3) il medium è telepaticamente capace di entrare nella mente di qualche persona viva che ha una profonda conoscenza del defunto.
 Le ipotesi numero due e tre sono, appunto, quel che viene chiamato Super-psi.

La Super-psi non è una novità. Anche se non l'hanno chiamata con questo nome, i pionieri della ricerca psichica avevano avanzato spiegazioni simili. Inizialmente, ascrivevano tutto alla telepatia ipotizzando  una "personalità secondaria" nel subconscio del medium in grado di leggere la mente dei loro clienti. Quandoai partecipanti alla seduta giungevano informazioni su sconosciuti, i pionieri ipotizzavano che il medium avrebbe potuto attingerle dalle menti di chiunque altro al mondo e la chiamarono teloteropatia. Quando neanche questa spiegazione era convincente, essi ipotizzavano che ci sia una sorta di "serbatoio cosmico" da cui il subconscio del medium potrebbe accedere alle informazioni.
Accettare i messaggi come comunicazioni da uno spirito sarebbe stato troppo "poco scientifico" in quanto erano tempi in cui gli uomini e le donne "intelligenti" stavano cercando di lasciarsi dietro le spalle ogni superstizione religiosa. Tuttavia, la maggior parte dei pionieri giunse ad accettare l'ipotesi dello spirito, totalmente coerente con l'ipotesi della sopravvivenza. Un conto -fu il loro ragionamento-era accedere alle informazioni dalle menti di tutto il mondo, o da qualche computer cosmico, un altro il fatto che le informazioni provenienti dagli Spiriti presunti erano effettivamente un dialogo con il ricevente. C'era troppa personalità e volontà nei messaggi, troppo per liquidarli come qualcosa di diverso da una vera e propria comunicazione Spiritica. Inoltre, i ricercatori non videro alcun motivo logico per cui il subconscio di così tanti medium fingesse di essere gli Spiriti dei morti.
Secondo Beichler, c'è un livello di esistenza elettromagnetico più complesso di quello riconosciuto dalla parapsicologia o dalla fisica tradizionale.

"Questa complessa struttura elettrica corrisponde ad un organismo vivente ed è essenzialmente la mente di tale organismo, mentre il modello corrispondente ad un magnete che accompagna lo schema mentale è la coscienza. I nostri corpi fatti di materia / energia,incluso il nostro cervello,percepiscono il mondo esterno fatto di materia ed energia tridimensionale, che noi conosciamo grazie ai nostri normali cinque sensi. Tuttavia, la nostra coscienza esiste in un mondo a quattro dimensioni, nel senso che occupa tutte e quattro le dimensioni dello spazio, mentre la materia / energia del nostro organismo occupa solo tre dimensioni. Così la nostra coscienza, in ogni istante, é in grado di percepire il mondo esterno al di fuori dei nostri normali cinque sensi, e qualsiasi altra cosa esistente in tutte e quattro le dimensioni dello spazio, compresa la coscienza altrui. "


Ho detto a Beichler che l'argomento era molto contorto e che in molti si sarebbero lambiccati il cervello inutilmente. Lui mi rispose:"Il termine contorto è assolutamente corretto e puntuale, ma l'obiettivo è semplice e lineare. Sì, quattro o cinque dimensione spazio-temporali sono difficili da comprendere e sarebbero inaccettabili se questa teoria non avesse basi molto solide. Senza queste fondamenta, chiunque avesse suggerito un'idea così radicale sarebbe stato gettato in un manicomio.
In tanti,fino a poche centinaia di anni fa, sono stati bruciati sul rogo pur facendo ipotesi molto meno radicali,ma lo erano anche le persone che dicevano di leggere la mente, di predire il futuro e sopravvivere alla morte. Ancora oggi, sono ridicolizzate all'interno della comunità scientifica ed accademica, il che, alla fine, non è molto diverso dall' essere bruciati sul rogo. "


La linea di fondo è che, Super-psi o no, la coscienza sopravvive alla morte, e questo è il messaggio fondamentale del libro di Beichler. "La Scienza dovrebbe presto essere in grado di confermare questo fatto in una certa misura," continua Beichler. "O almeno stanno cominciando ad emergere teorie scientifiche sulla sopravvivenza, più bene accette.
Ho scritto il mio libro per informare tutti che la nostra esistenza continua dopo la morte del corpo nella speranza che avrebbe aiutato alcuni ad 'evolvere' più facilmente alla fase successiva dell' esistenza umana nell'aldilà. Il secondo messaggio è che le religioni e le varie altre discipline metafisiche hanno mantenuto correttamente una parte del messaggio, ma lo hanno anche reso, in una certa misura, incomprensibile per fini politici".

Molti messaggi Spiritici suggeriscono che la mancata comprensione del fatto che viviamo
 dopo la morte può portare a rimanere bloccati in una condizione 'terrestre'.
Se la mente non aveva ricordi, o addirittura nemmeno la più pallida idea della sua esistenza  pentadimensionale durante la vita terrena ed aveva raggiunto solo un livello minimo di conoscenza spirituale prima della morte, essa potrebbe non accettare la sua nuova realtà e continuare a restare in attesa di input dal cervello e dal mondo a quattro dimensioni. In queste circostanze, la mente potrebbe rimanere bloccata nelle sue quattro dimensioni della realtà, anche se materialmente tagliata fuori da essa e non rendersi conto che il corpo è morto. Oppure, la mente può non accettare la morte del suo corpo fisico e sperimentare un buio totale, il nulla". Nella sua discussione sulle esperienze di pre-morte (NDE), Beichler insiste ulteriormente sulla necessità di diventare "coscienti" della sopravvivenza già durante questa vita, piuttosto che pensare che non c'è coscienza dopo la morte o supporre che diventeremo improvvisamente illuminati nel mondo a venire.  Egli fa notare che non tutte le persone che riferiscono una NDE hanno una visione retrospettiva della vita.
"Questo non è un fatto assoluto e nemmeno un evento necessario, in quanto alcune persone hanno una maggiore esperienza con l'estensione penta-dimensionale della realtà fisica già prima di morire, quindi per la loro mente non è necessario l'orientamento fornito dalla rivisitazione della vita passata. Altri possono non essere abbastanza avanzati nei propri percorsi personali di evoluzione cosciente per subire questo processo, e altri ancora potrebbero non accettare mentalmente quanto è loro successo (negando la propria morte), e quindi 'sperimentano' il nulla.  In altre parole, la mente umana si orienta verso l'ambiente che le è più familiare quando entra nel nuovo mondo  a cinque dimensioni ,ma può ancora rifiutare completamente l'esperienza, a seconda delle impostazioni e delle priorità mentali presenti al momento della morte ".

Ho chiesto a Beichler se vede qualche cambiamento nell'atteggiamento della Scienza ufficiale nei confronti del paranormale.
 "Sì, un numero sempre maggiore di personalità scientifiche sta prendendo più seriamente il paranormale ma sono ancora in pochi. Penso che ci sia anche un grande 'maggioranza silenziosa' che non ha nulla contro il paranormale anche nel mondo della scienza, ma tacere e restare 'passivi' non aiuta molto la situazione. E' divertente, ma la Fisica moderna implica effettivamente il paranormale. Nella teoria quantistica si dice che la 'coscienza fa crollare il pacchetto d'onda' per creare la nostra realtà materiale comunemente percepita. E 'anche risaputo che i diversi componenti della realtà materiale sono  'impigliati' fra loro [ENTANGLEMENT] ,il che significa che ciò che facciamo in un determinato momento e luogo modifica immediatamente ciò che accade altrove, in assenza di qualsivoglia segnale e senza alcuna conoscenza di quanto accaduto, provocando un evento paritetico IN QUALSIASI ALTRO POSTO DELL'UNIVERSO.    (Vedi:Esperimento di Parigi)Se si mettono insieme queste due idee,vediamo che la moderna teoria quantistica suggerisce fortemente che la coscienza può comprimere il 'pacchetto d'onda' in qualsiasi parte dell'universo, il che è una buona definizione teorica del paranormale, come nessuno ha mai sviluppato. "

Beichler ha scritto di una nuova "Terza Rivoluzione Scientifica" ma dice che sta avvenendo lentamente. "
La nuova rivoluzione darà pari dignità alla coscienza,accomunandola con la Fisica e le altre Scienze . Molte distinzioni tra mente e materia, nel senso cartesiano delle categorie, spariranno. La Scienza diventerà soggettiva ed oggettiva piuttosto che solo oggettiva. Per uno Storico della Scienza come me, gli ultimi decenni di  eventi e successi scientifici si possono guardare un pò come un replay dei cambiamenti scientifici e degli eventi che si sono verificati negli ultimi decenni del XIX secolo, poco prima della Seconda Rivoluzione. C'è solo da aspettare l'accettazione di questo nuovo balzo in avanti prima che questa realtà diventi evidente a tutti, ed io sto lavorando per raggiungere questo obiettivo".

(Per ulteriori informazioni sulla Super-psi, leggete questo nostro articolo: CLIC)

ESPERIENZE DI MORTE CONDIVISE
   (08-10-11)

'NDE: Abbiamo appena scalfito la superficie'
(Dr. Bruce Greyson al Congresso IANDS 2011)   
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Un altro fenomeno poco noto legato alle NDE è la così detta NDE condivisa che si verifica quando una persona vicina ad un moribondo prova le sue stesse esperienze, pur essendo perfettamente viva e cosciente.
Il Prof. Moody ne aveva sentito parlare già da studente, nel 1972, da parte d'un suo professore. La madre del professore aveva avuto un attacco cardiaco, e mentre lui stava cercando di rianimarla, sentì di lasciare il corpo e vide se stesso soccorrere sua madre.

Quando la donna morì, la vide in forma di spirito mentre incontrava diversi esseri eterei, alcuni dei quali poté riconoscere come amici e parenti defunti che,vennero poi tutti risucchiati in un tunnel.
Dopo oltre 30 anni di ricerca, Moody stima che le esperienze condivise sono comuni come le NDE e dai suoi studi condotti nel corso degli anni, ha trovato che le caratteristiche di tali esperienze sono simili a quelli delle NDE.  Una delle caratteristiche più comuni delle NDE condivise è vedere la replica trasparente della persona morente, (oppure sotto forma d'un cerchio o d'una sfera di luce) che si diparte dalla testa o dal petto del suo corpo fisico.  A volte, l'astante può anche sperimentare la revisione della vita del moribondo: é stato, per esempio, ben documentato il caso d'una donna della Georgia che ha parlato con lo spirito del marito durante la rivisitazione della vita, mentre era in compagnia d'un essere spirituale che si identificò come la figlia abortita molti anni prima. 
Moody pensa che le esperienze condivise siano una forte testimonianza a favore di chi sostiene che la mente esiste indipendentemente dal cervello, dato che le persone coinvolte non possono in alcun modo avere funzioni cerebrali compromesse.
"
Tutte le precipue caratteristiche che identificai inizialmente come NDE e che ho studiato anni fa, sono presenti anche nelle persone che hanno queste esperienze al letto del paziente, persone che, per inciso, non sono malate o ferite",
 ha detto Moody durante la sua conferenza.
"Non c'è carenza del flusso di ossigeno nei loro cervelli, eppure  hanno le stesse identiche esperienze che ho sentito raccontare da chi è arrivato vicino alla morte."
Prova ancora più forte, è il caso di un sacerdote e d'una suora dopo un incidente d'auto avvenuto in Sud Africa. Entrambi ebbero un arresto cardiaco, seguito da una NDE. Dopo essere stati rianimati, hanno raccontato, citando identici dettagli, di aver lasciato i loro corpi e di essere andati verso una luce molto intensa.  Con la mole di dati raccolti negli ultimi 30 anni, Moody ha detto che vi è stato una grosso passo avanti verso la comprensione razionale della vita dopo la morte.
Allo stesso modo, Greyson ha detto che la conoscenza del fenomeno NDE è molto più avanzata di quanto non lo fosse 30 anni fa. Tuttavia, Greyson pensa che ci sia ancora molto da fare nel campo di tali studi, specialmente con l'aiuto dei più moderni strumenti e delle nuove tecniche di cui oggi disponiamo e si aspetta che in futuro impareremo di più sulle cause delle NDE. Prima o poi troveremo un modo -in termini scientifici- per parlare di qualcosa che va oltre la Fisica o la Psicologia
"Penso che abbiamo appena scalfito la superficie delle NDE," ha detto Greyson.
"Alcune persone con un background religioso o spirituale parleranno dell'esperienza come di un dono che trae origine da cause sovrannaturali, ma non é ancora possibile esprimere questi concetti in termini scientifici. Penso però che la scienza sia dinamica, non statica, e che prima o poi troveremo un modo per parlarne anche in termini scientifici"  .
Sempre durante lo stesso Congresso, i ricercatori Robert e Suzanne Mays hanno presentato una nuova teoria per spiegare il fenomeno, teoria appena pubblicata su una prestigiosa rivista scientifica.Analizzando le caratteristiche delle NDE, Robert e Suzanne Mays hanno proposto che la mente è un'entità indipendente dal cervello, che potrebbe perciò esistere come un campo di energia con cui possono interagire i neuroni della corteccia cerebrale, tramite scambi di natura elettrica.
Nel corso di una NDE la mente lascerebbe il cervello e, quando il paziente ritorna in vita, la mente si riunisce al cervello con una connessione che, però, non è più forte come in precedenza.
Coerentemente alle attuali conoscenze sui fenomeni di pre-morte e la ricerca moderna sul cervello,essi hanno suggerito che la mente è il luogo della coscienza, ma quando è collegata con il corpo ha bisogno dell'attività elettrica del cervello per essere cosciente.
Per spiegare perché le persone possono vedersi in un corpo separato da quello materiale che giace sul letto, hanno proposto che la mente possa assumere anche la forma del proprio corpo fisico. Il che spiegherebbe anche il fenomeno degli arti fantasma, che si verifica in chi ha subito l'amputazione di un arto, ma di cui possono sentirne ancora l'esistenza.
A sostegno della teoria di Robert e Suzanne, i ricercatori hanno riportato il caso di MG, un soggetto privo fin dalla nascita delle dita della mano sinistra, ma che presentava il fenomeno degli arti fantasma. Quando "tocca" altre persone con le dita fantasma essi possono sentirle e può,addirittura, suscitare in loro immagini mentali, semplicemente sfiorandone la nuca.
C'è stato anche un caso in cui un automobilista gravemente ferito in un incidente d'auto in una notte nebbiosa, si è reso visibile ad altre persone "in spirito". I testimoni hanno riferito di averlo visto  galleggiare fuori dalla finestra del secondo piano e saltare su e giù urlando aiuto. Un uomo che lo aveva sentito  chiamò la Polizia. Anche un altro uomo che era al secondo piano della casa, riferì ai soccorritori di aver visto una sorta di nebbia a forma di uomo che saltellava fuori dalla sua finestra.
In un'altra occasione, un bambino durante una NDE "volò" in un parco giochi dove un cane gli scodinzolò, balzò in piedi e cominciò ad abbaiare verso di lui.  Robert ha proposto che il "corpo mentale" potrebbe essere visibile ai cani perché il loro spettro visivo è diverso dal nostro. Il bambino avrebbe anche solleticato per tre volte il naso ad un altro paziente ed ogni volte lo avrebbe fatto starnutire.  Robert ha raccontato altri casi in cui, durante una NDE, i soggetti sarebbero stati capaci di entrare nei corpi fisici di altre persone.
 In un caso, un uomo che aveva tentato il suicidio per impiccagione, ma che si era pentito durante la sua NDE, andò nella mente di sua moglie per comunicare con lei e cercare aiuto. Dopo questo inaspettato contatto lei, esclamò: "Oh, mio Dio," e preso un coltello, corse nel luogo ove era il marito e tagliò la corda salvandolo.
Un altro caso documentato coinvolse George Rodonaia, il Neuropatologo russo che ha avuto una NDE durata tre giorni. Durante la sua NDE, potè sentire i  pensieri nella testa di sua moglie che in quel momento stava elencando i nomi degli uomini che avrebbero potuto diventare un suo futuro marito. La donna ha poi confermato che in effetti aveva fatto proprio quei pensieri, prima che George tornasse in vita.  Questa teoria può spiegare gli effetti postumi delle NDE. Se la mente è davvero un campo di energia che non è più strettamente unito con il cervello, è possibile che possa influenzare sia i dispositivi elettronici che gli altrui pensieri (telepatia) e creare altri fenomeni paranormali. Poiché le attività neurali associate con la coscienza sono presenti nella materia grigia della corteccia cerebrale, Robert e Suzanne hanno proposto che l'interfaccia per l'interazione tra mente e corpo fisico si troverebbe specificamente
nei dendriti apicali delle cellule piramidali.

Ciò è in linea con la teoria avanzata da David LaBerge e Ray Kasewich del Laboratorio di Fisica elettrica del Rock Simon e Stanley, pubblicato sulla rivista Reti Neurali nel 2007,secondo cui l'attività dendritica apicale è la base neurale della coscienza. Finora, questa teoria è coerente con i risultati attuali, ed è un punto di partenza per l'interpretazione scientifica del fenomeno NDE.

(Webmaster dal notiziario IANDS)

NDE: SEMPRE PIU' PROVE!
(18-08-11)
 

Prima prova scientifica che le NDE si verificano solo quando si é clinicamente morti.

 Uno su dieci pazienti colpiti da attacco cardiaco provano emozioni, visioni e pensieri lucidi quando sono inconsci, senza polso e senza attività respiratoria, dicono i ricercatori capeggiati dal Dr. Sam Parnia (foto) dell'Università di Southampton (GB).
 Lo studio è il primo a garantire che i pazienti che hanno riportato una esperienza di NDE siano effettivamente e clinicamente morti prima di essere rianimati.

I risultati contraddicono anche la nozione che la mancanza di ossigeno, più volte invocata dagli Scettici, sia responsabile delle tipiche visioni di pre-morte, dato che è emerso che coloro che avevano avuto le esperienze più interessanti, avevano addirittura migliori riserve di ossigeno. Il dibattito è in piedi da più di un secolo: entrare in un altro mondo, provare sentimenti di pace e vedere una luce alla fine di un tunnel, sono forse le prove di una vita ultraterrena, o si tratta di semplici allucinazioni?
L'ultimo studio, condotto dai ricercatori dell'Università di Southampton, pubblicato persino su 'tabloid' popolari come il Daily Mail, suggerisce che la mente può continuare ad esistere dopo che il cervello ha cessato di funzionare ed il corpo è clinicamente morto.
Il team di ricerca ha studiato 63 superstiti di un arresto cardiaco, tutti rianimati al Southampton General Hospital, dopo essere stati dichiarati clinicamente morti, perchè senza polso, senza respirazione e con le pupille fisse e dilatate. Studi indipendenti hanno confermato che il cervello cessa di funzionare in quel momento, ma sette dei 63 sopravvissuti ricordano emozioni e visioni nel corso della loro incoscienza, dice un report nella rivista Resuscitation.
Quattro pazienti (sei per cento) hanno soddisfatto i rigorosi criteri  utilizzati per diagnosticare le NDE ed essi hanno riferito sensazione di pace e di gioia, un' accelerazione del tempo, amplificazione dei sensi, perdita della consapevolezza del proprio corpo, visione d'una luce brillante, l' entrata in un altro mondo in cui hanno incontrato un Essere mistico o un parente defunto, fino a giungere ad un punto di non ritorno. Il dottor Sam Parnia, famoso ricercatore universitario e co-autore dello studio, ha detto che i racconti di NDE sono presenti in molte culture diverse, ma spesso c'è il problema di confermare il fatto che le persone coinvolte siano state davvero vicine alla morte.  I pazienti presi in considerazione dallo studio, avevano tutti smesso di respirare, nè avevano battito cardiaco prima di essere rianimati e messi in grado di ricordare l'esperianza. È stato suggerito da molti Scettici (come la D.ssa Susan Blackmore, nel 1993) che si tratti di allucinazioni, o il risultato di una chimica cerebrale disturbata da farmaci, dalla mancanza di ossigeno o da cambiamenti dei livelli di anidride carbonica,  ma il dottor Parnia ha affermato che non c'era alcuna differenza nei livelli di ossigeno o nel trattamento farmacologico tra i sopravvissuti all'attacco cardiaco che non avevano avuto alcuna esperienza di NDE e quelli che invece l'avevano vissuta: '...in realtà, i quattro pazienti che hanno soddisfatto i criteri per una NDE avevano livelli più elevati di ossigeno ed i ricordi non erano classificabili come allucinazioni perché altamente strutturati, narrativi, facilmente ricordati e chiari'.
 Ha poi aggiunto: 'Durante l'arresto cardiaco, l'attività cerebrale viene persa rapidamente, per cui non dovrebbe essere possibile sostenere dei processi lucidi o la formazione di ricordi duraturi.
Abbiamo bisogno di un ampio studio definitivo per dire se la mente è prodotta dal cervello o se è una entità separata. Se i nostri risultati saranno replicati,
ciò implicherebbe che la mente può continuare ad esistere dopo la morte del corpo, o in una vita dopo la morte. '

Webmaster dal Daily Mail del 17-08-11)

IL 96% DELL'UMANITA' HA AVUTO UNA ESPERIENZA PSI! (06-08-11)

Un sondaggio internazionale on-line sulle esperienze paranormali -ancora in corso- ha già fornito un risultato incredibile secondo i ricercatori australiani che l'hanno ideato:
il 96% degli intervistati afferma di aver avuto, durante la propria vita, almeno un evento di tipo paranormale.

L'indagine su fenomeni che non possono essere spiegati con le leggi attuali della scienza, è opera dei ricercatori della prestigiosa
 Monash University di Melbourne.
"Il paranormale è presente tutti i giorni nei media, oltre che pubblicamente discusso attraverso chat room, siti web e mailing list e così ho voluto indagarlo e dare voce a queste esperienze in modo scientifico", dice Rosemary Breen, che utilizzerà i risultati dell'indagine come parte di un Master. Già un recente sondaggio Gallup rivelava che il 75% degli Americani ha vissuto almeno un episodio legato al paranormale, mentre quello condotto da un quotidiano britannico ha dimostrato che il 60% dei Sudditi di sua Maestà accettano l'esistenza del paranormale, ma ben poco è noto riguardo alle esperienze spontanee, tematica su cui le indagini ufficiali sono rare.
La Breen precisa che l'indagine non è incentrata sulle credenze personali nè chiede se esistono o meno i fenomeni parapsicologici, piuttosto è volta a conoscere come la gente comune ha vissuto tali esperienze e l'impatto che esse hanno avuto sulla loro vita e la studiosa non è a conoscenza di altri studi precedenti ed equivalenti al suo.

Migliaia di risposte

Circa 2.000 persone hanno fin'ora preso contatto via internet da quando l'indagine è iniziata sei settimane fa, afferma la dottoressa Beverley Jane, che è il supervisore della Breen. Il test si propone di stimare frequenza, effetti ed età di insorgenza di tipici fenomeni inspiegabili come le premonizioni,gli episodi di OBE ed NDE,la telepatia e le apparizioni.
I risultati fino ad oggi ottenuti hanno mostrato che il 70% degli intervistati ritiene che l'evento inspiegabile di cui sono stati testimoni o protagonisti aveva cambiato la loro vita, per lo più in modo positivo. Circa il 70% sostiene inoltre di aver visto, di aver sentito o di essere stato toccato da un animale o da una persona che non c'era.
L'80% riferisce di aver avuto una premonizione, e quasi il 50% ricorda una vita precedente.
"Gli intervistati sono sinceri e vogliono comunicare ciò che hanno vissuto", dice la Prof. Jane.
E' stupita dalla forte risposta ottenuta su un argomento così delicato, ed attribuisce il successo all'impostazione virtuale dello studio.  I volontari possono infatti compilare il questionario nella privacy delle loro case, invece che di fronte ad un ricercatore, in modo da poter rispondere onestamente.  Sebbene l'indagine sia anonima, alcune persone hanno in seguito inviato e-mails con i loro dati personali per fornire chiarimenti sulle loro esperienze. Ciò dipenderebbe dal fatto che lo studio non cerca di valutare la salute mentale degli intervistati, ma non offre neanche la possibilità di raccontare esperienze che normalmente vengono tenute per sé, invogliando molti a raccontarle agli studiosi. Per tale motivo, è stato inserito un "form" ulteriore dove poter illustrare le proprie esperienze ed essere contattati dal "team" di Ricercatori.
A causa della notevole mole di risposte date al sondaggio, i ricercatori pensano di prorogare il termine dell'indagine oltre la sua scadenza, inizialmente fissata per Novembre 2011.

Clic per partecipare (Necessaria la conoscenza -sia pur scolastica- dell'Inglese)

 

5 PUNTI A SFAVORE  DELLA MORTE
(01-02-11)
Ci è stato insegnato che siamo solo un insieme di cellule,
e che moriamo quando i nostri corpi si consumano. Fine della storia. Numerosi libri di testo dimostrano come le cellule possono ricostruire quasi tutti i tessuti e gli organi del corpo umano, ma una lunga lista di esperimenti scientifici suggerisce che
la nostra fede nella morte si basa su una falsa premessa: che il mondo esiste indipendentemente da noi, i grandi osservatori.
Ecco cinque punti che ci spiegano che invece non moriremo.
1) Tu non sei un oggetto, sei un
essere speciale. Secondo il biocentrismo, nulla può esistere senza la Coscienza. Ricordatevi che non si può guardare attraverso l'osso che circonda il nostro cervello. Spazio e tempo non sono
oggetti, ma piuttosto gli strumenti che la nostra mente utilizza per mettere insieme il tutto.
"Rimarrà notevole", ha detto Eugene Wigner, -che ha vinto il Premio Nobel per la fisica nel 1963-"in qualunque modo le nostre future scoperte si svilupperanno, che lo studio stesso del mondo esterno ha portato alla conclusione che
la coscienza è una realtà ultima ".
Si consideri il Principio di Indeterminazione, uno degli aspetti più famosi e importanti della meccanica quantistica.  Gli esperimenti confermano che fa parte della realtà del mondo fisico, ma esso ha senso solo se visto in una prospettiva biocentrica. Se c'è davvero un mondo là fuori con particelle che rimbalzano soltanto, allora dovremmo essere in grado di misurare tutte le loro proprietà. Ma non possiamo. Perché dovrebbe essere importante per una particella che noi si decida di misurarla?
Si consideri l'esperimento della doppia fenditura: se si "guarda", una particella subatomica o un fotone mentre passano attraverso alcune fenditure poste su un muro,esse si comportano come una
particella che crea punti d'impatto al di là delle feritoie, sullo schermo che misura l'impatto . Come un piccolo proiettile,esse passano, logicamente, attraverso uno o l'altro foro.
Ma se gli scienziati non osservano la traiettoria della particella, allora essa assume il comportamento delle onde che le permette di passare attraverso i due buchi contemporaneamente.
 Perché la nostra osservazione fa cambia re il comportamento del fotone ? Risposta:
perché la realtà è un processo che richiede la nostra coscienza. L'esperimento delle due fenditure è un esempio degli effetti quantici, ma gli esperimenti che
coinvolgono fullereni e cristalli di bicarbonato di potassio, mostrano che il comportamento osservatore-dipendente si estende nel mondo dei normali oggetti a misura d'uomo. Infatti, i ricercatori hanno dimostrato di recente (Nature-2009) che coppie di ioni possono essere forzati in uno stato di "entanglement" (non-separabilità) così che le loro proprietà fisiche restano identiche anche se separati da grandi distanze, cioè come se non ci fosse spazio o tempo tra di loro. Perché?
Perchè spazio e tempo sono soltanto strumenti della nostra comprensione.
La morte non esiste in un territorio senza tempo, in un mondo senza spazio. Dopo la morte del suo vecchio amico, Albert Einstein disse: "Ora Besso si è allontanato da questo strano mondo un pò prima di me. Questo non significa nulla. Gente come noi sanno che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo una testarda, persistente illusione ".
In verità, la mente trascende spazio e tempo.

2) La Conservazione dell'energia è un assioma fondamentale della Scienza. La prima legge della termodinamica afferma che l'energia non può essere creata o distrutta, ma può solo cambiare forma. Anche se il corpo viene distrutto, il nostro "IO" è solo una nuvola di 20 watt di energia prodotta nella nostra testa e questa energia non scompare con la morte. Alcuni anni fa gli scienziati hanno dimostrato di poter cambiare retroattivamente qualcosa che era accaduto nel passato. Una particelle doveva "decidere" come comportarsi quando aveva attraversato una biforcazione inserita in un complesso apparato rilevatore. Più tardi, lo sperimentatore poteva azionare -o meno- un interruttore.
I risultati hanno dimostrato che ciò che l'osservatore aveva deciso successivamente, aveva determinato come la particella si era comportata nel passato.  Pensate ai vostri 20-watt di energia semplicemente come se accendeste un proiettore. Sia che posizionate la levetta su
on o su off, è sempre la stessa batteria che è responsabile del suo funzionamento. Come nell'esperimento delle due fenditure, si comprime la realtà fisica. Al momento della morte, questa energia non si limita a perdersi nell'ambiente, come suggerisce la vecchia visione meccanicistica del mondo.   Come disse John Wheeler stimato collega di Einstein, "Nessun fenomeno è un fenomeno reale fino a quando non viene osservato." Ognuno si crea la propria realtà che portiamo in giro con noi attraverso lo spazio ed il tempo, proprio come le tartarughe si portano dietro il loro guscio e pertanto, non vi è alcuna matrice in cui l'energia si disperde.

3) Anche se rifiutiamo di credere agli universi paralleli, c'è più di una verità scientifica a sostegno della loro esistenza. Un aspetto ben noto della fisica quantistica è che le osservazioni del comportamento di una particella non possono essere previste in modo assoluto poichè vi sono una lunga serie di osservazioni possibili, ciascuna con una diversa probabilità di accadere davvero.
Una spiegazione tradizionale è l'ipotesi dei '
multi universi', in cui si afferma che ciascuna di queste osservazioni possibili corrisponde ad un nuovo universo  (il 'multiverso'). Ci sono un numero infinito di universi (tra cui il nostro), che insieme costituiscono tutta la realtà fisica. Tutto ciò che può accadere si verifica in ciascun universo possibile.  La morte non esiste in nessuno di questi scenari.Tutti gli universi possibili esistono simultaneamente, a prescindere da ciò che accade in ciascuno di essi.

4) Si continuerà a vivere attraverso i figli, gli amici, e tutti coloro che incontriamo durante la nostra vita, non solo come parte di loro, ma anche attraverso ogni nostra azione.
"Secondo la fisica quantistica", hanno detto i Fisici teorici Stephen Hawking e Leonard Mlodinow, "il passato, come il futuro, è indefinito ed esiste solo come uno spettro di possibilità."
C'è più incertezza nei sistemi bio-fisici di quanto chiunque abbia mai immaginato. La realtà non è pienamente determinato fino a quando non andiamo ad indagare (come nell'esperimento del gatto di Schrödinger). Ci sono interi settori della storia determinate dalle azioni che si compiono durante la propria vita. Quando si interagisce con qualcuno, si comprime sempre di più la realtà (ovvero, gli eventi spazio-temporali che definiscono la nostra coscienza). Quando moriamo, la nostra presenza continuerà a lavorare come un burattinaio fantasma negli universi di quelle persone che conoscevamo.

5) Non è un caso l'avere avuto la fortuna di essere vivo, oggi.
Anche se potreste aver colto una possibilità su diversi bilioni di essere qui proprio adesso, forse non è stato solo per un colpo di fortuna sfacciata, ma perchè doveva andare proprio così. Quando, infine, sarete finalmente usciti fuori da questa realtà, l'osservatore sarà sempre presente e continuerà a "collassare" sempre più attimi di "adesso". La vostra coscienza sarà sempre viva nel presente -in equilibrio tra un passato infinito ed un futuro indefinito - in movimento intermittente tra le infinite realtà, lungo il bordo del tempo, con nuove avventure e nuovi incontri coi vecchi "amici".
 


WEBMASTER -da vari articoli Internet-

SI PUO' CAMBIARE IL  PASSATO? (22-01-11)
SECONDO LA FISICA QUANTISTICA...Sì!    
 

I Fisici Quantistici stanno scoprendo che non vi è alcun conflitto tra la fisica del mondo subatomico e la credenza nel paranormale e nell'Aldilà. Essi infatti ci dimostrano che i fenomeni che oggi chiamiamo "paranormali" sono normali e coerenti con quanto è ormai noto alle leggi della scienza a questo livello.
C'è stato uno spostamento da una visione più antica, newtoniana, che vedeva l'universo come costituito da ammassi di materia inerte in cui la realtà ultima sono le "particelle fondamentali", ad uno costituito dalla totalità e dalla consapevolezza di tutte le cose viventi. L'immagine dell' universo che ne sta emergendo e di interconnessione, di interazione fra mente e materia e di comunicazione istantanea su grandi distanze.  I Fisici stanno lentamente scoprendo che al centro di tutta la materia vi sono l'energia e la coscienza.

(Avv. Victor Zammit)

La nuova fisica degli inizi del XX secolo ha dato un colpo mortale ai principi deterministici della vecchia scuola di pensiero. Tempo e spazio sono nozioni relative, secondo la teoria della relatività di Albert Einstein. La Fisica Quantistica ha scoperto che tutte le particelle di materia possono essere viste sia come corpi materiali che come onde.  E' consentito agli elettroni (o a qualsiasi altra particella) di essere in due luoghi diversi allo stesso tempo (esperimento della doppia fenditura), dimostrando che non si può prevedere la loro nuova posizione conoscendo quella attuale.
Nello strano mondo della Fisica Quantistica, le particelle si smaterializzano in onde (come nei transistor) e poi si materializzano di nuovo in particelle. Questo dipende dal tipo di esperimento a cui vengono sottoposte, e cosa più importante,
dalla scelta fatta da un osservatore cosciente e da come si aspetta di vederle. Per la maggior parte dei teorici, i fenomeni della natura esistono solo come determinati stati, a patto che un osservatore consapevole ne sia testimone, sia direttamente, sia attraverso l'uso di un dispositivo di misurazione. La meccanica quantistica era nata, e con essa la nostra visione della realtà sarebbe cambiata per sempre!
Al fine di comprendere gli eventi nel mondo fenomenico, era necessario introdurre una variabile importante che fino ad allora era stata ignorata:
la coscienza ( pensiero auto-riflessivo) dell'osservatore. Senza la percezione di un mondo materiale da parte d'un entità consapevole, ci sarebbero stati grossi dubbi circa l'esistenza di quella realtà materiale, indipendentemente dalla sua osservazione.  In altre parole, facciamo sì che una realtà potenziale si manifesti con le nostre scelte, anche retroattivamente nel tempo e immediatamente attraverso lo spazio percepito come infinito, proprio come i due esperimenti citati hanno dimostrato, con grande sorpresa di molti fisici.
 In altre parole,
volontà e libero arbitrio operano al di fuori dei confini del tempo / spazio, e la nostra impressione di fare delle scelte, è solo una presa di coscienza tardiva di eventi che i livelli più alti delle nostre menti hanno già fatto per noi e proiettano quindi al nostro ego come un pacchetto olografico di informazioni sensoriali,ma già accadute .
Siamo quindi, ad un livello superiore: l'artefice (soggetto) della nostra realtà, proietta sul sé (oggetto)che vive all'interno della rete di probabilità del mondo quantistico, ciò che noi "materializziamo" sia per il soggetto che per l'oggetto,che così risultano essere solo due specchi di una stessa realtà:
la coscienza è così definita come consapevolezza auto-riflettente.
Nel 1982 presso l'Istituto di Fisica Applicata e Ottica Teorica presso l'Università di Parigi,il team di fisici composta da Alain Aspect, Jean Dalibard e Gerard Roger ha fatto quello che potrebbe rivelarsi la più grande scoperta scientifica di questo secolo. Hanno dimostrato sperimentalmente che il mondo non è locale o non divisibile. Ciò equivale a dire che
lo spazio, come noi lo percepiamo essere, non esiste, ma è un'illusione dei nostri sensi. Progettata da chi? Questa è la grande domanda a cui la scienza cerca di rispondere. Nello stesso campo della teoria quantistica, il tempo non  solo é relativo, ma si può sperimentalmente cambiare il passato, come ha dimostrato l'esperimento della "scelta ritardata", condotto negli anni '80 da alcuni scienziati presso l'Università del Maryland e poi provato dall'Università di Monaco di Baviera.
Anche se tutto questo sembra appartenere al regno della fantascienza, è una realtà, seppur difficile da accettare, per tutte le menti che abitano nel mondo dei quanti: un mondo pieno di contraddizioni apparenti, sorprese, e un certo senso di umorismo.
Tutte le discipline moderne ne sono oggi influenzate: dalla biologia, alla neurobiologia ed alla psicologia che stanno sorprendentemente abbracciando una visione ancora meccanicistica del pensiero, sebbene finora non siano state in grado di spiegarlo.
La fisica quantistica ci ha dato la bomba atomica, il transistor, il chip del computer,il laser ed i dispositivi che utilizzano la luce laser come veicolo di informazioni,le giunzioni Josephson nei supercomputer, i superconduttori, ecc
Non si dovrebbe mai dubitare della nostra capacità innata di operare ad un così alto livello vibratorio di pensiero. Questa capacità è stata dimostrata fin dall'antichità, ed è ancora utilizzata con successo da unità di intelligence supersegrete appartenenti a varie potenze mondiali. Davanti a tali scoperte si deve essere di mentalità aperta, come un bambino. Tutti i cambiamenti importanti nel pensiero scientifico hanno affrontato le ire della statica mentalità della vecchia guardia arroccata a difesa dei comprovati sistemi, inadeguati e sclerotici. Se stiamo per creare costantemente la nostra realtà pensando in modo personalizzato e globale -e se la scienza riflette solo una istantanea del nostro tentativo di capire la creazione-, un importante cambiamento nel nostro pensiero-percezione sarà in grado di creare modalità totalmente diverse per sperimentare il mondo fenomenico ed ottenerne il controllo secondo i nostri desideri.
Tutti gli aspetti della nostra vita in questo nuovo millennio, molto probabilmente, stanno per essere profondamente trasformati
. L'introduzione della coscienza posta dalla fisica quantistica moderna come un importante fattore nell'equazione della realtà, è al centro di uno dei principali paradossi della cosiddetta ricerca psichica. Secondo la fisica quantistica, il pensiero dell'osservatore ha un'influenza sul risultato di un esperimento, perciò, se siamo co-creatori della nostra realtà col solo pensiero, lo scetticismo naturale di cui sono intrisi molti scienziati e le loro metodologie, introducono un bias negativo nei risultati che si ottengono negli esperimento sul pensiero, come il "Remote Viewing", ecc
In altre parole, al fine di raggiungere il 100% di successo nel dimostrare l'efficacia della "visione o di influenza" a distanza bisognerebbe coinvolgere solo scienziati che sono fermamente convinti del facile raggiungimento di tali prodezze mentali,il che sarebbe automaticamente definito un errore metodologico (Bias) sistematico da parte della comunità scientifica scettica.
 Ecco perché i migliori risultati sulla visione a distanza sono sempre stati realizzati all'interno delle unità di intelligence militari segrete che si occupavano solo di connettere tempo e spazio in modo efficace, utilizzando tecnologie mentali,senza preoccuparsi dal giudizio dei colleghi nè di essere ridicolizzati. Tutti i risultati pratici positivi dell' operare ad un tale stato vibratorio elevato della mente, sono ed erano noti ai cosiddetti sciamani, yogi, culture antiche, monaci, cabalisti ecc.
 Ogni individuo può raggiungere facilmente questi stati che, come dato di fatto, sono vicini allo stato mentale in cui ogni bambino si trova alla nascita, quando il conscio e l'inconscio non sono ancora percettivamente ben separati e quando le onde theta (4-7 cicli di al secondo) e Alfa (da 8 a 13 cicli al secondo) predominano nell' EEG infantile. Infatti, la più bassa frequenza nota come Theta (circa 4,5 - 5 cicli al secondo) sembra essere correlata con i maggiori successi negli esperimenti di visione a distanza. Minore è la frequenza alla quale la maggior parte della corteccia del cervello opera, minore è il numero di messaggi provenienti dal profondo inconscio (dove né il tempo né lo spazio esistono),che vengono filtrati. Un regno che uno dei più grandi fisici quantistici del nostro secolo, David Bohm, ha chiamato "
ordine implicato". La teoria dell'ordine implicato dice che la coscienza non è  una proprietà riservata agli  animali superiori. La coscienza è intessuta implicitamente in tutta la materia e la materia è intessuta nella coscienza. Nell'universo Bohmiano materia e significato si influenzano continuamente a vicenda, come a livello individuale lo stato della mente può influenzare il corpo e lo stato del corpo può influenzare lo stato della mente. Questo è il dominio del livello delta: meno di 4 Hz (vibrazioni al secondo) della regione corticale. Non è magia nera né bianca. L'aspetto spirituale e la comprensione di ciò che ci sta accadendo è dentro ad ogni essere umano.
Ciascuno di noi, tutti abbiamo accesso ad esso. La fisica quantistica ha solo rispolverato sperimentalmente la grande domanda:
la materia ha creato la mente o la mente ha creato la materia? Anche se è fortemente probabile che sia giusta la seconda risposta, la vera prova è all'interno del laboratorio della nostra mente e non all'interno di un apparato posto in un laboratorio tecnologico.
Nel famoso esperimento di laboratorio di fisica quantistica moderna chiamata
"esperimento della scelta ritardata" (
Clic per saperne di più) anche il passato è stato modificato al fine di adattarsi al presente. Il che significa che al posto della normale logica di causa-effetto a cui  siamo abituati, in questo caso l'effetto scelto ha causato la causa  ed ha cambiato la conseguenza.  Questo esperimento originale proposto dal Fisico John A. Wheeler nel 1978 come un esperimento mentale, è stata confermata sperimentalmente nel 1988 in condizioni di laboratorio utilizzando rigorose procedure elettroniche da due gruppi di fisici che lavorano presso l'Università del Maryland e presso l'Università di Monaco di Baviera. In correlazione, si può dire che, essendo la nostra unica realtà vissuta quella presente, e che non viviamo né nel passato percepito nè in un probabile futuro, cambiando la "memoria" che abbiamo sia del passato che del futuro, influenziamo notevolmente la nostra realtà dell' adesso. 

Webmaster da diverse fonti Internet
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"Un essere umano è parte di un tutto, da noi chiamato Universo, una parte limitata nel tempo e nello spazio. Egli fa esperienza di se stesso, dei suoi pensieri e sentimenti come qualcosa di separato dal resto.
Una sorta di illusione ottica della coscienza"
Albert Einstein