INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE  


SOMMARIO  
Pag.10 


LA VISIONE A DISTANZA E' PIù PROVATA DELL'ASPIRINA!

LA SCIENZA HA DIMOSTRATO LE OBE...?

NUOVO SUCCESSO DELL'ESPERIMENTO SULLE INTENZIONI

GLI ORBS ESISTONO:PAROLA DELLA NASA!

LA TEORIA DELLA SUPER-PSI: UNA NUOVA IPOTESI

PUO' IL PENSIERO INFLUENZARE UN ORGANISMO VIVENTE?

LE DIMENSIONI QUANTICHE E LA TEORIA "M"

MEDIUMS E DETECTIVES? ALTRO CHE FICTION!

 LA FISICA CONFERMA LE PRECOGNIZIONI!

CANE CONTRO SUPER-SCETTICO: 2-0!

E' MORTO IL "PEAR", VIVA IL "PEAR"!

LA VISIONE A DISTANZA E' PIù PROVATA DELL'ASPIRINA!
 (12-09-07)

La D.ssa Jessica Utts, professore di statistica alla Davis Univ. of California, ha sottoposto a meta-analisi i risultati ottenuti da ben 966 studi sulla visione a distanza (R.V.= Remote Viewing) scoprendo che i soggetti esaminati, avevano dato informazioni esatte pari al 34% .
Le probabilità che ciò accadesse per caso erano invece pari a
1 contro 0,000000000043.
Confrontando questo eccezionale riscontro con uno studio fatto sul'Aspirina nel 2002, la Utts ha evidenziato che da esso si evinceva che il farmaco è in grado di ridurre del 25% la probabilità di un infarto,
 con una possibilità contro 0,0003 che ciò avvenga per caso.
In parole povere, la prova che la visione a distanza funzioni davvero
é di gran lunga superiore alla provata efficacia dell'Aspirina nel prevenire gli infarti!

Come se non bastasse, dagli archivi segreti della CIA si apprende che già nel 1983 i "Remote Viewers", utilizzati tuttora dalle principali Agenzie Spionistiche sia Americane che Russe, avevano avvisato le autorità su possibili attentati contro grossi edifici di New York e Washington a mezzo di aerei di linea usati come missili, e videro anche che un uomo con la barba sarebbe diventato un grosso pericolo per il mondo Occidentale. Osama? Risposta esatta!
Questi fatti sono ampiamente verificabili sui siti della Starstream Research e della STARpod.org dove oltre 89.000 pagine di documenti "Top Secret" sono stati recentemente resi pubblici.
 Di altre 50.000 pagine inerenti questo ed altri segreti di stato, invece, non se ne sa nulla.
Keth Wadaman, Professore di Psicologia alla stessa UCD, ha dichiarato che gli studi della Utts non dovrebbero essere frettolosamente giubilati, perchè:
"E' importante ricordare che si tratta di qualcosa che necessita di grande attenzione da parte della Scienza", mentre la Utts ha aggiunto:
"L'umanità non vuole guardare in faccia alla realtà dei fatti, oppure
non vuol crederci, nemmeno se ne è testimone."

Webmaster da Internet

LA SCIENZA HA DIMOSTRATO LE OBE...?
(24-08-07)

La notizia campeggiava su tutti i quotidiani odierni, con inneggianti e trionfalistici tributi agli "Scienziati" che hanno (secondo loro!) dimostrato che i viaggi fuori dal corpo (OBE= Out of Body Experiences) sono "tutte nel cervello", tanto per usare una delle loro frasi.
Noi invece non siamo ASSOLUTAMENTE d'accordo con queste  affermazioni e vogliamo spiegarvene il perchè.
Innanzitutto, come è stato condotto l'esperimento, pubblicato dalla "autorevolissima" rivista "Science"?
Non sono state usate sostanze psicotrope, né riti sciamanici o viaggi astrali, le OBE sono state studiate dai neuroscienziati della University College di Londra e riprodotte attraverso l'uso di  tecniche di realtà virtuale tali da simulare l'esperienza e poterne osservare le implicazioni a livello cerebrale e sensoriale. I volontari, tutti in ottima salute e che non facevano uso di sostanze psicotrope, hanno indossato occhiali che permettono una visione tridimensionale, attraverso cui hanno vedevano l'immagine di se stessi ripresa da due telecamere sistemate due metri dietro di loro.  L'obiettivo era che i partecipanti guardassero il proprio corpo con la stessa prospettiva di qualcuno che si trovasse alle loro spalle. Allo stesso tempo essi venivano toccati con una bacchetta e osservavano il proprio corpo virtuale, cioè l'immagine trasmessa sui mini-schermi che li isolavano dall'ambiente.
 La sensazione è stata la stessa: i soggetti  hanno avuto la percezione di essere seduti alle spalle del proprio corpo fisico e di osservare da dietro un'entitá a loro estranea. Secondo gli scienziati, alla base dell'esperienza extracorporea ci sarebbe una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali, ovvero può esistere una discrepanza tra gli impulsi dei sensi ed altri stimoli fittizi per cui un conflitto multi-sensoriale è la chiave del meccanismo che sta alla base dell’OBE.
Questo tipo di illusione rivela il meccanismo per cui "sappiamo" di essere dentro il nostro corpo, ma a nostro parere, non ha nulla a che vedere con le "vere OBE", per non parlare delle NDE!!
La nostra critica si basa sul mancato confronto fra questo tipo di esperienze e quelle che noi definiamo "vere" e già questo dato sarebbe sufficiente per bollare come poco scientifico lo studio, dato che in ogni ricerca, occorre sempre usare un parametro di confronto (come i farmaci placebo) per evidenziare le differenze fra quanto si sta testando ed un metro di paragone.
E' come asserire che la distanza fra Roma e Milano è pari a... 1000 ...ma MILLE COSA?
 Metri, centimetri, Kilometri?

 Nelle vere uscite fuori dal corpo poi, il soggetto -vuoi che esca spontaneamente o tramite diverse tecniche- vede la realtà circostante anche a notevolissime distanze AD OCCHI CHIUSI, ed è in grado di riferire cosa dicono delle persone fuori dalla stanza in cui si trova, fornire la corretta posizione di oggetti diversi, dare descrizioni dettagliate dell'ambiente ecc. con precisione assoluta
(vedi anche alcune esperienze dei nostri Lettori).
In alcuni casi il proprio "doppio" è stato visto come un corpo solido da altre persone ignare dell'esperienza, o addirittura da animali domestici che hanno mostrato lo stesso comportamento di quando incontrano realmente i loro padroni.
Un simile esperimento semmai ci può solo spiegare come e dove il cervello è in grado di localizzare spazialmente la posizione assunta dal nostro corpo e che, facendogli credere che quel corpo si trova due metri più in là, esso cada nel tranello, nulla dipiù di una dimostrazione che il cervello è un computer molto sofisticato, ignorando però, che ogni computer ha sempre un operatore che lo utilizza.
WEBMASTER

UN COMMENTO "A CALDO" DEL DR. VACCARIN SULLE OBE     (25-08-07)
Caro Claudio.

L'AUTOREVOLE PARERE DELLA D.ssa ATWATER

(26-08-07)

Questi risultati possono semmai spiegare quelle esperienze parziali e/o incomplete che hanno alcune persone a seguito di ferite, shock o paralisi, ma non si possono applicare alle OBE complesse, chiare e totalmente coerenti, riferite durante le esperienze di NDE, meditazione intensa o trasformazione spirituale.
Una vera e genuina OBE, specie se facente parte di una NDE, implica tipicamente grandi spostamenti  (non i due metri del test -NdR-) ed interazioni, non solo con l'ambiente circostante il soggetto, ma anche con luoghi sconosciuti che vengono esplorati pienamente.
Quando essi ritornano nel corpo, sono in grado di raccontare in dettaglio ciò che hanno visto, udito, toccato, ecc.
Una verifica di questi racconti risulta sempre positiva.
Le vere OBE, quindi, non collimano coi risultati dell'esperimento pubblicato su "Science", comunque quanto i Ricercatori hanno fatto è abbastanza intrigante e potrebbe -casomai- spiegare il fenomeno del  "doppelganger" (Clic) ben noto da moltissimo tempo agli studiosi.

Ho letto l'articolo sulle OBE che mi hai inviato.
La mia opinione, per quello che vale, è che siamo nuovamente di fronte ad un caso in cui un fenomeno viene studiato più formalmente che sostanzialmente... un pò come salta fuori ogni tanto che la ketamina è la chiave di volta delle esperienze premorte... Mi spiego meglio,
La mia opinione è che innanzitutto dovremmo definire, prima di cominciare a parlarne, cosa intendiamo per OBE. Alcuni, per esempio ritengono che siano OBE le percezioni distorte del proprio corpo che da la Ketamina... Altri ancora l'impressione "di volare" che viene talvolta riferita nell'epilessia del lobo temporale, altri ancora un senso di estraneamento dal proprio corpo causato da stress... o da alcuni in corsi di meditazione... La mia modestissima esperienza nello studio delle esperienze premorte mi ha portato a formulare una definizione differente da queste di OBE. Dai racconti delle persone che ho sentito vi è un distacco completo dal proprio corpo della persona che vede NON solo il proprio corpo, ma talvolta tutto l'ambiente che lo circonda e, in taluni casi situazioni o ambienti che si trovano al di fuori della portata visiva o della conoscenza della persona (ad esempio il piano superiore del reparto dove la persona è ricoverata... o l'esterno dell'ospedale... o ancora stanze dell'ospedale interdette ai pazienti...). Nella mia modestissima esperienza, una Out of Body Experience è questo... cioè una condizione vissuta realmente dal paziente, indipendentemente dai farmaci assunti o dal trauma subito e che , al momento, non sappiamo spiegare utilizzando le teorie "classiche" inerenti la formazione della coscienza... Al momento esistono prove inconfutabili che alcuni pazienti riuscivano a riferire eventi, o descrivere luoghi, che vedevano durante una OBE in corso di NDE e che non si svolgevano al loro capezzale, o che si svolgevano mentre loro erano in coma o in arresto cardiaco...
Pertanto, secondo me, ma si tratta solo della mia opinione, i ricercatori sono riusciti a indurre una specie di "illusione ottica", piuttosto che una Out Of Body Experience (almeno per come la definisco io). Per spiegarmi meglio... userei, come esempio gli stereogrammi in cui si ha la chiara sensazione che si formino sul foglio delle immagini realmente tridimensionali, che tuttavia sono frutto di una "confusione" nelle informazioni che giungono alla corteccia visiva.
Da qui la strada per spiegare le OBE in corso di NDE è lunga, molto lunga...
Il primo limite, è che in corso di una esperienza premorte si ha SEMPRE, da quanto mi è dato di sapere, una abolizione della coscienza... quindi occhi chiusi... e in alcuni casi EEG piatto (pensiamo agli arresti o alle FV dove l'EEG diventa piatto in pochi secondi per definizione...).
Il secondo limite,
è che non sappiamo quasi nulla, di neurologia... e ancora meno sulla "coscienza" intesa come "l'esperienza di esistere"... pertanto se ci limitiamo ad una analisi "classica" e "formale" del fenomeno potremmo probabilmente teorizzare dopo una dotta disquisizione che questa via nervosa... questo neurotrasmettitore... o quell'altro possono mimare questo quello e quell'altro effetto...
Ma se poi, con spirito autentico, ci interroghiamo, vediamo che le vie nervose ed i neurotrasmettitori che generano l'insalata di parole di uno schizofrenico... sono gli stessi che hanno generato in San Paolo l'inno all'Amore... o in Dante la Divina commedia...Vediamo come le nostre spiegazioni siano delle "coperte corte" -espressione che ho usato anche durante la discussione della mia tesi- che lasciano "scoperta" in definitiva la maggior parte di quello che siamo.
In definitiva mi ritrovo d'accordo con quello che anche tu scrivi.
Se ti va pubblica pure questo mio modesto intervento... metterò qualcosa anch'io sul blog nei prossimi giorni perche me l'hanno chiesto anche altre persone
Un abbraccio, a presto.
Davide.

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NUOVO SUCCESSO DELL'ESPERIMENTO SULLE INTENZIONI (18-08-07)

Vi ricordate l' esperimento sulle "buone intenzioni" aperto dal Dr. Schwartz, la primavera scorsa? Dopo il successo del primo (emissione di bio-fotoni da foglie di geranio), il sette Luglio ve n'è stato un altro.  Il fallimento pareva totale: i semi "invitati" a germogliare e crescere più dei controlli, non mostravano differenze fra loro, ma.....

Il Dott. Schwartz ha ipotizzato che il problema potesse essere dovuto ad una "contaminazione" dell' intenzione, ovvero che, sia le sementi-obiettivo che quelle di controlli usate nel test, erano state piantate nello stesso terreno sicchè, non essendo schermate l'una dall'altra, avrebbe potuto esserci contaminazione da biofotoni.

In altro parole, i semi-obiettivo avrebbero trasmesso l'intenzione ai semi di controllo.
Comunque, dopo questa deludente analisi iniziale, il Dott. Schwartz ha suggerito di riesaminare i dati, usando un test statistico non-parametrico e si è  provato a ripetere l'esperimento di nuovo, questa volta con un'intenzione più specifica, e con tutti i semi isolati l'un dall'altro, così che non potessero scambiarsi eventuali "informazioni".
Questo secondo test si è svolto durante il convegno tenuto a Omega (Rhinebeck, New York)
cambiando leggermente il protocollo precedente.
Nell'esperimento originale si é cercato di replicare uno studio eseguito da una ricercatrice britannica, Serena Roney-Dougal, durante il quale un guaritore ha spedito intenzione a semi di lattuga, che è cresciuta più velocemente e rigogliosamente dei controlli (Journal of Parapsichology, Autunno 2003).
I partecipanti dovevano concentrarsi sulle sementi ripetendo più volte:
"La mia intenzione per questi semi è che possano aumentare
la loro germinazione crescendo di almeno 3 pollici al quarto giorno."


NUOVA ANALISI STATISTICA


Il Dott. Schwartz ha passato molte ore analizzando tutte e tre le collezioni di semi con metodi di statistica non-parametrica.  Ecco quello che ha scoperto:
* Per ciascuno dei tre esperimenti, le piante oggetto dell'intenzione erano
 più lunghe di quelle di controllo.

* Il terzo studio -in cui si era fissato un tempo di crescita più lungo (sei ore),
oltre alla "richiesta" di crescere di almeno 3 pollici, ha generato una
 maggiore crescita totale che negli altri due tests.

*Tutti gli esperimenti mostrano un effetto statisticamente significativo
Secondo il Dott. Schwartz ciò suggerisce che:
* un gruppo di 100 persone focalizzato in una stanza di New York  può spedire un'intenzione che causa ad un lotto di semi distanti 3000 miglia di crescere più velocemente e rigogliosamente dei controlli.
* un gruppo di 500 persone sparpagliate sulla Terra può produrre lo stesso effetto di un gruppo identico che si trovi in una stessa nazione.
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GLI ORBS ESISTONO:PAROLA DELLA NASA!
(22-07-07)

Il Professore Klaus Heinemann (nella foto), un ricercatore della
NASA, l'agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma chiaramente definito, cerchietto di luce, come una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei soggetti ripresi.
Dapprima, gli è sembrata solo una coincidenza: come tutte le persone molto razionali, ha inizialmente presunto che le foto fossero difettose:
"
Ho pensato che i cerchietti fossero causati da polvere, particelle sospese nell'aria, anomalie del flash, gocce di vapor d'acqua e così via" dice il Prof Heinemann. 'Poi  mi sono talmente incuriosito, che sono ritornato nella stanza dove le foto sono state scattate, nella speranza di trovare una spiegazione logica- come un specchio sullo sfondo- ma non trovai nulla".
Nè poté trovare alcun difetto nella macchina fotografica di sua moglie e, da scienziato con un'esperienza considerevole nelle sofisticate tecniche microscopiche d'esame della materia -fino a livelli di risoluzione atomica - possiamo esser certi che i suoi metodi furono più che rigidi.
Ancora confuso, Heinemann partì in quarta per scoprire che cos'altro avrebbe potuto causare i misteriosi cerchietti. Lui e sua moglie hanno così cominciato a scattare a vanvera centinaia di foto digitali, per vedere se fosse possibile ricreare i misteriosi cerchietti.  In effetti riuscirono a farli comparire  di nuovo, ma per quanto assurdo possa sembrare - solo
se loro lo chiedevano-, le apparizioni diventavano visibile alla macchina fotografica!  Hanno anche scoperto che questo metodo funziona particolarmente bene quando si fotografano raduni spirituali.
Cosa diamine stava succedendo? Di nuovo uno strano mal funzionamento di tipo tecnico sembrava la risposta ovvia. Tali anomalie accadono frequentemente nella fotografia digitale.
 Se, per esempio, si dà una lieve scossa ad una macchina fotografica durante lo scatto, specialmente con luce fioca, si può ottenere facilmente un'immagine duplice.  Il Prof Heinemann ha nuovamente escluso un difetto tecnico perchè egli era in grado di eliminare, grazie alle sue conoscenze, tutti i problemi comuni associato con la fotografia digitale- come particelle di polvere, goccioline d'acqua, riflessi ed un sacco di altre cause probabili, eppure gli Orbs di luce continuavano ad apparire. Più immagini riprendeva, più acquistava esperienza nello studio delle bizzarre proprietà di queste luci brillanti.
Heinemann ha condotto dozzine di esperimenti usando due macchine fotografiche poste su treppiedi, sotto condizioni controllate. In uno dei suoi primi tentativi  ha scoperto che gli orbs possono muoversi molto velocemente,
fino a 800 Km/h o anche più. Ha anche osservato che, scattando due foto contemporaneamente con due macchine fotografiche che inquadrano lo stesso oggetto, ma da due angolazioni diverse,  l'orb appare solo in una delle due immagini riprese simultaneamente,
come se gli Orbs, in qualche modo, avessero scelto su quale macchina fotografica apparire
o se apparire su tutt' e due!
 Alla fine, ad Heinemann è stata lasciata una sola conclusione:
c
he stava indagando su una forma di intelligenza paranormale!
"
Ritengo senza alcun dubbio, che i globuli di luce siano uno dei più significativi fenomeni al di fuori di questa realtà che l'umanità abbia mai visto" dice Heinemann.
"Fin' ora, c'è stata un' enorme casistica aneddotica sul fatto che il mondo dello spirito esiste, ma ora ritengo che non c'è più nulla di aneddotico. Grazie alla tecnologia digitale, possiamo vederlo per la prima volta, dato che stiamo confrontandoci con un fenomeno non-fisico- benché reale."
La tentazione, naturalmente, è di giubilare tali affermazioni come fandonie poichè molti Professori e colleghi di Heinemann considerano la sua ricerca una totale stupidaggine, ma un numero crescente di altri scienziati rispettabili rifiuta di rigettare l'ipotesi che gli Orbs di luce potrebbero offrire un'affascinante occhiata sull'ignoto.  All'inizio di quest'anno, la prima conferenza mondiale sugli Orbs ha avuto luogo a Sedona,in Arizona, dove molti scienziati
si sono fermamente dichiarati convinti che si tratti d'un fenomeno paranormale genuino.
Le loro conclusioni, se corrette,
possono avere implicazioni enormi sul nostro modo di vedere l'universo e sul ruolo che in esso giochiamo. Gli esperti dicono che sol perché qualcosa non è stato ancora scientificamente verificato, non vuol dire che non esiste.  William Tiller, un fisico teorico che da ben 35 anni indaga su coscienza e materia alla Stanford Università, in California, ha ricordato alla conferenza che ciò che noi vediamo coi nostri occhi fisici comprende meno del 10 per cento dell'universo noto, perché la visione umana opera solo in una limitata regione dello spettro elettromagnetico.
Per esempio, sebbene sappiamo che esistono, non possiamo vedere le onde radio, anche se trasportano enormi quantitativi di informazioni.
Similmente, Miceal Ledwith, un professore di Teologia che per dieci anni è stato Presidente del Maynooth College alla National University of Ireland, ha ricordato agli scettici che quando, nel 1861, il Dr Ignaz Semmelweis aveva affermato che ci poteva essere un collegamento invisibile tra i chirurghi che non si lavavano le mani e l'alta incidenza di infezione dopo il parto, i suoi colleghi lo avevano preso in giro, sebbene quella fosse la prima evidenza di ciò che più tardi sarebbe divenuto noto come infezione batterica puerperale. "
Molte grandi scoperte storiche sono state messe in ridicolo inizialmente, ' ha detto Ledwith alla conferenza sugli Orbs. 'Per me non c'è dubbio che il fenomeno degli Orbs è vero e merita di esser preso in seria considerazione. Non esistono solo poche foto di Orbs, che possono essere facilmente alterate, ma centinaio di migliaia, in tutto il mondo",
 Ledwith, che è stato anche membro della
Commissione Internazionale Teologica presso il Vaticano, ha infatti una raccolta di più di 100.000 foto di Orbs e continua:
"
Essi si presentano in tutte le taglie, variando da alcuni millimetri a molti centimetri, a volte appaiono unici ed a volte a centinaia, in colori varianti dal bianco azzurro, al verde, rosa e dorato. Nel tempo ho capito che il lampo del flash è essenziale per catturarli, persino alla luce del giorno. Credo che questo dipenda dal fatto che gli orbs siano visibili grazie ad un fenomeno noto in Fisica come fluorescenza.
Il flash della macchina fotografica causa un processo di fluorescenza rendendo visibili gli Orbs"
Ledwith è ancora incerto su cosa questi Orbs possano essere davvero, ma non ha dubbi che si tratti di apparizione paranormali: "Credo che possono essere molte cose, come spiriti dei trapassati o, come alcuni Maestri spirituali affermano, spiriti in attesa di nascere in un corpo fisico, oppure rappresentare veicoli di altre intelligenze come spiriti della natura o esseri fatti di pura energia che non si sono mai incarnati in un corpo fisico. Ci sono centinaio di diversi tipi di orbs"
Molti Scienziati credono che gli Orbs siano sfere d'energia plasma-simile,  ma un'energia che può essere studiata con i normali strumenti di rilevazione, anche se sembra in possesso d'un certo grado di controllo sulla sua forma e sul suo aspetto.
Spesso gli Orbs possono essere fotografati più facilmente in luoghi dove è presente un'intensa energia mentale, come durante i raduni spirituali, dice Ledwith, che regolarmente li vede accanto alle mani o al capo dei guaritori, quasi facessero da assistenti nel processo di terapia spirituale .

Anna Donaldson è un fotografo freelance che ebbe l'incarico di scattare foto di Keith Watson, un Medium che stava aiutando le autorità ad indagare sulla scomparsa di Sara Payne, una bimba rapita sette anni fa, mentre giocava nel giardino dei nonni, nel Sussex.
La "battuta di caccia" prese inizio dal punto esatto in cui Sara era stata vista per l'ultima volta, perché il Medium aveva suggerito che lì sentiva qualcosa, ed infatti, quando le foto sono state sviluppate, un misterioso globo luminoso è apparso in una delle immagini. '
Io non ho mai creduto a questa roba paranormale' dice Anna, 'però non ho riscontrato alcun difetto nella macchina fotografica, perchè ciò avrebbe causato immagini anomale in tutte le foto e non solo in alcune".
Ancora scettica, Anna ha controllato i negativi e analizzato le immagini per cercarvi difetti tecnici, ma nuovamente non riusciva a trovare una risposta logica- fin quando un ricercatore del Paranormale le ha suggerito che le foto possono catturare l'aura delle persone. Nel caso allo studio, il colore bluastro degli Orbs suggeriva la presenza di uno spirito molto giovane e così Anna è andata in Grecia per fotografare il luogo preciso in cui un altro bambino era scomparso. Con suo enorme stupore, le fotografie evidenziarono nuovamente la presenza di un globo blu. Il giorno dopo, non ancora pienamente convinta dato che pensava che si trattasse di un problema legato alle condizioni d'illuminazione, ne scattava altre, ottenendo lo stesso risultato, sebbene questa volta fossero visibili due orbs di colore arancione.
'Ora so che avevo scattato foto di Orbs con tre macchine fotografiche diverse, in due paesi diversi, in tre giorni diversi: non c'è semplicemente nessuna possibilità che si tratti di un fatto casuale o d'un difetto tecnico' dice Anna. "Ancora non so che cosa pensare, ma suppongo che una macchina fotografica in grado di riprendere un'immagine a una velocita' di 1/ 2.000 di secondo, è in grado di scoprire cose impossibili a vedersi ad occhio nudo."
 E' possibile che si trattasse degli spiriti dei bambini perduti?
Terri Caldwell, un guaritore di Belbroughton, nel Worcestershire, è fra quelli che si dicono convinti del fatto che gli orbs sono la manifestazione evidente di spiriti umani.
'
Per me, gli Orbs sono spiriti che semplicemente vanno in giro ad espletare le loro normali attività,' dice Terri. 'Io credo che tutti noi siamo spiriti che hanno un'esperienza fisica, e quando moriamo la nostra energia ,che si porta dietro tutte le informazioni su di noi, continua ad esistere."
Ma non tutti gli Studiosi sono convinti che sia proprio così.  Gary Schwartz, Professore di Psichiatria all'Università dell'Arizona, ha condotto molti esperimenti sugli Orbs con l'aiuto di esperti in Fisica Ottica, ed è rimasto scettico sull'argomento:
 "
Ritengo che la stragrande maggioranza dei casi di cosiddetti Orbs è prontamente attribuita a fenomeni paranormali quando, in effetti, riflessi dispersi in ambienti incontrollati spesso producono immagini similari"  ha detto al Congresso, ma questa affermazione non scoraggia Ledwith e soci, che ritengono il fenomeno troppo frequente per essere giudicato fasullo.
'Gli Orbs fanno parte della realtà quotidiana, nè più ne meno di noi. Il loro mondo può essere tanto vero quanto il nostro, ma esiste su frequenze più elevate. Quando cambiamo canale sulla TV non facciamo altro che commutarci su una frequenza diversa che contiene informazioni diverse. E' illogico pensare che ciò che non possiamo vedere non sia vero, solo perché l'occhio umano può ricevere una parte molto ristretta dello spettro luminoso.  Molti animali possono vedere in zone spettrali precluse ai nostri occhi.
Il Professore Heinemann ha quindi concluso:
 "
La ricerca sugli Orbs è solo agli inizi, ma le fotografie di queste emanazioni dello spirito ormai offrono un'evidenza- mai come ora vicina alla prova scientifica - dell'esistenza di una realtà spirituale "

WEBMASTER DA INTERNET

LA TEORIA DELLA SUPER-PSI: UNA NUOVA IPOTESI
 
(13-06-07)
La Biblioteca come è stata riprodotta
Oltre agli Scettici "convinti", esiste tutta un'altra categoria di Ricercatori che, pur non negando la possibile esistenza della fenomenologia paranormale, non credono alla sopravvivenza della coscienza e spiegano i contatti medianici con un'ipotesi detta della  Super-psi.
Ne abbiamo accennato diverse volte nei nostri articoli, oppure ci siamo riferiti indirettamente ad essa parlando degli "Akashic Records".
In poche parole, questo filone della ricerca ESP ipotizza che i Mediums non comunichino coi Defunti, ma che invece usino la telepatia -accettata come un dato di fatto- per ottenere una varietà di informazioni da molte fonti, oltre che da questa "biblioteca universale", da persone viventi, luoghi, eventi futuri, ecc., per poi integrare tutto questo materiale e  concretizzarlo nella figura della personalità del Trapassato.
Questo processo di elaborazione avverrebbe inconsapevolmente e quasi istantaneamente.
 Il problema principale che va a cozzare contro l'ipotesi della Super-Psi è  che essa implicherebbe l'onniscienza da parte del Medium, e non è chiaro da dove verrebbero tali informazioni, nè come potrebbero riguardare eventi futuri, o pensieri, idee, abitudini, non solo del Defunto, ma anche dei suoi cari rimasti sulla terra. 
Ancora, ci sembra poco probabile che l'energia di miliardi di esseri viventi (animali compresi) possa "conservarsi" in eterno ed essere sempre disponibile, per poi tornare sotto forma di informazioni concrete ed attendibili, nonchè legate da un filo logico. Sentiamo allora cosa ne pensa il Prof. David Fontana, uno degli Studiosi che hanno partecipato per sei anni al famoso "Esperimento di Scole", che avrebbe confermato, al di là di ogni dubbio, non solo la sopravvivenza della coscienza, ma anche la possibilità di ricevere informazioni valide dai Trapassati, sotto forma di voci, immagini ed oggetti.
Qui il Prof. Fontana si riferisce alle registrazioni EVP effettuate dalla nota studiosa di comunicazioni
 trans-strumentali Portoghese, Anabela Cardoso:

[....] Nonostante questi fatti convincenti e la mia incapacità di trovare qualsiasi altra normale spiegazione per le voci che vengono così raccolte negli studi di Lione e della Galizia, ho deciso d’improvviso di usare una procedura che, sebbene in se stessa semplice, poteva rendere possibile una spiegazione normale di questo fenomeno al di là di ogni ragionevole dubbio.
Senza informare la Cardoso di questa procedura, ho cominciato a rivolgermi alle voci per conto mio, mentre osservavo le comunicazioni di lei nello studio di Lione.
Ho usato l’inglese (una lingua che fino a quel momento loro non avevano usato nelle loro comunicazioni) e ho chiesto di ripetere certe parole dopo di me. Le parole che ho usato erano: “Hallo David” e ”How are you?”.
Con mia grande soddisfazione mi sono state ripetute come avevo richiesto e le ho registrate su nastro. Le implicazioni del successo di questa procedura sono considerevoli. Il buon esito del risultato non solo fa piazza pulita della convinzione che le voci siano emissioni radio occasionali o che si tratti di un trucco fatto dalla Cardoso o di altri, ma esclude in larga misura l’ipotesi della “super PSI” (
la teoria che sostiene, come possibile spiegazione dei risultati, che tutte le comunicazioni riferite alla sopravvivenza possano invece derivare dai viventi per telepatia, chiaroveggenza o psicocinesi).
Si potrebbe cioè dire – con una argomentazione peraltro del tutto vana secondo me, dal momento che dovrebbe fondarsi sul postulato del possesso di capacità psicocinetiche ben maggiori di quelle testimoniate nelle ricerche di laboratorio in parapsicologia - che la Cardoso abbia straordinarie capacità psichiche, che la mettono in grado di produrre voci EVP e DRV per conto suo, consapevolmente o no.
Ma è difficile sostenere che ella abbia potuto produrre quelle risposte alla mia richiesta di ripetere le mie parole, senza almeno sapere che avrei fatto queste domande; e, per di più, dare risposte che fossero, parola per parola, conseguenti alla domanda.

 Nonostante che i sostenitori della Super PSI possano dire che anch’io potrei avere poteri psicocinetici non comuni o che la Cardoso conosceva per telepatia, o che aveva comunque una cognizione preventiva della domanda che avrei fatto e che avesse usato quei propri poteri psicocinetici per soddisfarla (una argomentazione così stiracchiata e assurda tanto da risultare di nessun valore),

la Super PSI può essere di fatto lasciata fuori da questa equazione.

Come abbiamo visto, il Prof. Fontana è assolutamente contrario a questa ipotesi e con lui lo é anche Montague Keen, il quale cita le famose "corrispondenze incrociate" come prova concreta della non esistenza della Super-Psi.
Eppure, in molte esperienze di NDE, i protagonisti si sono trovati in possesso della "conoscenza assoluta" oppure hanno fatto visita al cosiddetto "Tempio della Conoscenza", un  luogo descritto come un' enorme biblioteca, dove qualsiasi libro scritto nell'Universo, è facilmente consultabile dagli Spiriti.
(Nel film "Aldilà dei Sogni" viene mirabilmente riprodotta sullo schermo proprio questa "sezione" dell'Aldilà).

DALLA NDE DI GEORGE RITCHIE
(Clic per leggere il racconto completo)

[....] Poi camminammo in una libreria che misurava quanto l'intera Università
di Richmond, osservai stanze piene dal pavimento al soffitto di
documenti di papiro, argilla, cuoio, metallo e carta.
"Qui - pensai- sono riuniti i libri più importanti dell'Universo."
Immediatamente seppi che non era possibile. Come potrebbero esserci  libri
 scritti da qualche lontana  parte della Terra!
Ma il pensiero insisteva, sebbene la mia mente lo rigettasse. "I lavori-chiave
dell'Universo" la frase divenne ricorrente mentre gironzolavamo per le
stanze coperte da una cupola, affollate di silenziosi alunni.
Poi, tutt'a un tratto, sulla porta di una delle stanze più piccole,
quasi uno sgabuzzino: "
Qui c'é il pensiero principale di questa terra".

LA LIBRERIA SECONDO IL Dr. Allen Kellehear's

....Subito dopo ci siamo materializzati in una stanza piena di  computers.
Era un luogo di  grande attività, dove prevaleva ancora un senso di pace. Nessuno dei presenti appariva stressato, ma  in quel luogo veniva compiuto un lavoro prodigioso .
 La gente che incontrai mi sembrava familiare, come fossero dei vecchi amici.
Uno di loro era
Albert Einstein, che  avevo sempre molto ammirato, e questo  grande uomo si  prese la briga di allontanarsi dal suo lavoro per venire ad accogliermi. 
Mi chiese se volessi sedermi a lavorare al suo computer, che era molto bello e complesso, per coordinare e programmare i  destini degli Spiriti che stavano per incarnarsi.
 Pur sentendomi adulare, gli dissi che ero totalmente incompetente ed incerto di me stesso alla presenza di un simile genio, ma poi  aggiunsi che mi sarebbe piaciuto provare, pur avendo paura di commettere qualche grave errore. Einstein scoppiò a ridere e mi  rassicurò:  nessun errore era possibile in quel luogo!
Incoraggiato,  mi apparve subito  istintivo operare su quella insolita macchina ed iniziai a muovere sapientemente le mie mani su quella enorme tastiera,  come se suonassi un pianoforte. Ho  immediatamente capito che il mio compito era stato condotto perfettamente a termine, e che era stato in qualche modo di  grande beneficio per qualcuno.
 Ero pervaso di gioia per un lavoro così ben fatto!
 Passerei volentieri l'eternità  a far questo lavoro, solo per il fortissimo benessere che avevo sperimentato come risultato finale.....

 Come conciliare allora questi dettagliati racconti con le idee di tanti illustri studiosi che da decenni dibattono sul tema "Sopravvivenza o Super-Psi"?
Come sempre succede, fra i due litiganti...il terzo ha ragione!
Infatti una terza ipotesi che mi sento di sottoporre al parere dei nostri Lettori è che entrambe le teorie sono esatte!
La Biblioteca descritta nelle NDE esisterebbe davvero e, oltre che dagli Spiriti che abitano Colà, sarebbe accessibile anche dai Mediums e da chi è in grado di uscire dal corpo (OBE),  visto che ben sappiamo che la telepatia -a denti stretti- sta per essere riconosciuta dalla Scienza Ufficiale, grazie alla coraggiosa opera di Ricercatori come Sheldrake (Clic) ed altri.
Sempre dai racconti di NDE sappiamo anche che le Guide mostrano ai momentanei trapassati tutte le loro azioni, buone o cattive, in un sorta di "film" delle loro vite, dove il tempo non esiste e dove essi non solo rivivono le loro emozioni, ma anche quelle altrui. Da dove verrebbero pertanto queste "rivisitazioni", se non che da un immenso "Archivio Cosmico" che conserva fin nei più minuti dettagli ogni vita terrena e -perchè no? anche aliena a questo pianeta?
Le due ipotesi sono percio', a mio parere, non solo conciliabili, ma vanno a formare altri due importanti tasselli del "puzzle" dell'Aldilà, confermandoci, ancora una volta, che le pagine del Grande Libro della Conoscenza sono state più volte strappate nel corso dei secoli e che da ognuna di esse è scaturita una religione, una nuova idea, esatte ma contemporaneamente  sbagliate, perchè l'uomo vi ha lavorato "di suo", aggiungendo ed omettendo quanto a lui faceva più comodo che fosse proposto come "dogma" e non come conoscenza. Se ciò poteva soddisfare i nostri ingenui  antenati, oggi tutto questo non è più accettabile da menti aperte e razionali e sarebbe auspicabile che tutte le Religioni del mondo si unissero per cancellare  una volta per tutte dai loro "Libri Sacri" quelle che -in termini architettonici- vengono definite "superfetazioni", ossia parti aggiunte ad un edificio (in senso metaforico, nel nostro caso), per riportarlo all'originale disegno del suo costruttore.

Webmaster

PUO' IL PENSIERO INFLUENZARE UN ORGANISMO VIVENTE? (04-06-07)

E' perfettamente riuscito l'esperimento patrocinato dal Dr. Schwartz, il primo di una serie tesa a dimostrare che la mente umana, se si concentra su un determinato pensiero, puo' modificare l'ambiente e le creature del pianeta. Quattrocento persone, riunite in meditazione durante una conferenza che si è tenuta a Londra nel Marzo scorso, sono riuscite a far emettere un considerevole quantitativo di bio-fotoni ad una foglia di geranio posta nei laboratori del Dr. Schwartz, in Arizona (USA) a migliaia di Km di distanza. Colà erano state poste due foglie di geranio davanti ad una webcam.

 Col lancio di una moneta si procedeva a scegliere quale delle due dovesse essere oggetto dell'esperimento dopo esser state fatte vedere ai partecipanti collegati via Internet. A Tucson (in Arizona) nessuno sapeva quale foglia fosse stata sorteggiata, dato che l'altra veniva utilizzata come controllo.
 I partecipanti venivano quindi invitati a "chiedere" alla foglia da loro prescelta di brillare di più.
(Ovviamente i biofotoni emessi dagli organismi viventi non sono visibili ad occhio nudo)
Dopo dieci minuti di intensa concentrazione il Dr. Schwartz esaminava in una speciale apparecchiatura il quantitativo di  biofotoni prodotti da ciascuna foglia, cioè la luce atomica, prodotta ed ha subito potuto constatare che
quella su cui 400 menti umane si erano concentrate, mostrava un'emissione notevolmente
superiore rispetto alla gemella di controllo.

Ora i ricercatori vogliono spingersi più in là e tentare addirittura
DI ABBASSARE LA TEMPERATURA DEL PIANETA,  per contrastare il riscaldamento globale!

Il tentativo avverrà il prossimo 7 Luglio alle ore (Italiane) 19:00, quando si riuniranno migliaia di "menti" attraverso Internet, per concentrare le loro volontà su questo gravissimo problema. 

 Chi volesse saperne di più vada sul sito del
"The Intention Experiment".
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LE DIMENSIONI QUANTICHE E LA TEORIA "M"
(31-05-07)

Fabio, un recente Amico della PdA, ha stuzzicato la nostra curiosità parlandoci della "Teoria M" sul Forum. Ovvio che a gran voce, gli abbiamo chiesto dei chiarimenti in merito e lui ci ha subito inviato questo suo interessantissimo articolo. Grazie!
Inoltre:
Benvenuti In Un Nuovo, Strano Mondo! (31-05-07)

I risvolti "pratici" di questa teoria....

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Ciao Claudio, Ti invio l'articolo che volevo pubblicare sul forum relativo alla "Teoria M". Non so se è chiaro, e se pensi non sia il caso, me ne renderei assolutamente conto. Ciao e grazie ancora per quello che fai.
La teoria M prende forma partendo dalla teoria delle stringhe.
Ogni particella è formata da atomi, gli atomi sono formati da elettroni, protoni e neutroni. A loro volta, questi elementi sono formati da quark. Fino a poco tempo fa, si credeva che questi elementi fossero ‘elementi puntuali’, i mattoni sulla quale tutto è costruito.

Tuttavia la fisica quantistica, e la relatività tradizionale, non possono conciliarsi. Le regole che le governano si scontrano e si annullano. Ed entrambe hanno dei grossi problemi nello spiegare il big bang. La teoria delle stringhe, che nacque negli ‘80, ipotizzava che i quark siano composti a loro volta da minuscoli anelli di energia vibrante, le stringhe appunto. Cerchietti irregolari, in movimento e frastagliati di pura energia che vibrando in una certa maniera, conferisce alle particella una data caratteristica. Visto cosi l’universo apparirebbe come un’immensa ‘sinfonia’ composta dal vibrare di queste infinite stringhe. La teoria, calmava il caos della fisica quantistica, e la faceva riconciliare con la relatività. Tuttavia per ‘esistere’ le stringhe richiedevano ben 6 dimensioni, minuscole anch’esse. È proprio in base a come queste sei dimensioni si intersecano, che la stringa acquista quella determinata vibrazione che la rende elettrone o fotone o qualsiasi altra cosa di cui è composto l’universo, materia e luce.
Anche le forze come la gravità o l’elettromagnetismo!!
Sembrava tutto chiaro, ma presto nacquero altre teorie delle stringhe. Ben 5 e una prevedeva che ci fossero addirittura 26 dimensioni. Insomma, la teoria che doveva spigare il tutto, non poteva essere più di una! Ecco qui che entra in ballo la Teoria M. Di fronte allo stop che procurò l’elaborazione di ben 5 teorie delle stringhe, Ed Witten elaborò un’altra teoria, simile ma al tempo completamente rivoluzionaria, che le raggruppava tutte in una sola. Armoniosa e decisamente elegante, come Einstein pensava fosse l’universo. Ma oltre alle 4 dimensioni tradizionali, più le 6 necessarie alle stringhe per vibrare, serviva un’altra dimensione. L’undicesima.
In sostanza le stringhe possono assumere anche forma di membrane. Queste membrane possono essere gigantesche, immense come il nostro universo. Ciò significherebbe che il nostro universo, sarebbe simile a un velo a tre dimensione che fluttua in uno spazio multidimensionale. Vicino a noi, molto vicino, potrebbero esserci infiniti universi. Non li possiamo percepire perché le nostre stringhe, sarebbero ‘ancorate’ alla nostra membrana. I nostri atomi non potranno mai interagire con questi universi, ma alcune particelle, composte da stringhe non ancorate alla nostra membrana, potrebbero disperdersi (o arrivare) da altri universi. Come la gravità. Ciò spiegherebbe perché la gravità è cosi debole rispetto a tutte le altre forze. E anche il big bang, troverebbe finalmente una collocazione temporale. Nascerebbe infatti da uno scontro tra due membrane fluttuanti. Ora, il cern ha completato un acceleratore di particelle che, appunto, ha il compito di accelerare le particelle e farle scontrare. Dall’energia, elevatissima, che si libererebbe, potremmo osservare finalmente un gravitone, la particelle ‘responsabili’ della gravità, che scomparirebbe immediatamente nell’altra dimensione.
Ovviamente nessun fisico parla di paradiso, ma le implicazioni sono molte. Se i nostri pensieri sono ‘elettrici’, significa che hanno alla base delle stringhe che vibrano. Forse il nostro cervello è l’ancora di queste stringhe alla nostra membrana. I 21 grammi dell’anima potrebbero essere quella parte di noi che è composta da stringhe non legate a questa membrana e che sarebbero in grado di ‘trasferirsi’ in un’altra dimensione. In generale, la teoria M, già di per suo abbastanza fantascientifica, aprirebbe un mondo di spiegazioni al paranormale. Insomma, sicuramente non sono stato chiaro, ma la dimostrazione dell’esistenza di nuovi universi potrebbe rivoluzionare totalmente la nostra vita (forse il 23/12/2012?:-D) e in quell’universo più prossimo, quello che ci ha ‘toccati’ dando il via al tutto, potrebbero stare tutti i nostri divertendosi in un mondo reale e tangibile fatto di una fisica differente e a noi impalpabile.

Fabio
(Ne abbiamo parlato anche noi qualche tempo fà...CLIC! )

ECCO QUALI SAREBBERO I RISVOLTI PRATICI DI QUANTO ENUNCIATO DA FABIO, SECONDO UN RICERCATORE AMERICANO:

Benvenuti In Un Nuovo Strano Mondo! (31-05-07)

La nuova fisica degli inizi del Ventesimo Secolo ha dato un colpo mortale ai principi deterministici della vecchia scuola di pensiero.
Tempo e spazio sono divenute nozioni relative secondo la teoria di Albert Einstein. La Fisica Quantistica afferma che tutte particelle della materia possono essere viste tanto come corpi materiali che come onde, permettendo così agli elettroni (ed a qualunque altra particella) di essere in due posti diversi contemporaneamente, verificando che non se ne può predire la sua successiva posizione, semplicemente conoscendone lo stato presente .
Nello strano mondo della Fisica Quantistica, le particelle si smaterializzano in onde (come nei transistor) e si ri-materializzano poi nuovamente come particelle.
Questo comportamento dipende dal tipo di esperimento cui sono sottoposte e, soprattutto dalla scelta fatta da un osservatore consapevole che decide come vorrebbe vedere queste particelle.
Per la maggior parte dei teorici, i fenomeni naturali esistono solo come stati, determinati da come un osservatore consapevole li osserva direttamente, o grazie ad un'apparecchio di misura.
 Con la nascita della Meccanica Quantistica la nostra idea della realtà sarebbe cambiata per sempre.
Al fine di comprendere gli eventi del mondo, bisognava introdurre una variabile maggiore che fino ad allora era stata ignorata: La Coscienza dell'osservatore (pensiero auto-speculativo) .
 V'erano profondi dubbi che l'esistenza della realtà materiale fosse indipendente dalla percezione di un mondo materiale da parte di un'entità consapevole, ovvero dalla sua osservazione.
In altre parole noi facciamo in modo che una potenziale realtà si manifesti grazie alle nostre scelte, persino retroattivamente attraverso il tempo ed immediatamente attraverso lo spazio, percepito come infinito, così come i due esperimenti che stiamo per menzionare hanno verificato, con gran sorpresa della maggior parte dei Fisici.
In altre parole, la volizione ed il libero arbitrio possono operare fuori dei confini tempo/spazio, e la nostra impressione di operare scelte creative è solo una consapevolezza tardiva di eventi che livelli più alti delle nostre menti, hanno già fatto per noi.

(Per fare un esempio, io non sto scrivendo questo articolo ORA, ma l'ho già scritto in precedenza nel mondo quantico:  ORA ne ho solo preso coscienza!  - NdR)

Siamo perciò, ad un livello più alto, i creatori (soggetti) della nostra realtà, che poi viene proiettata su noi stessi (oggetto) all'interno della rete di probabilità del mondo quantistico che noi "materializziamo",  a beneficio sia del soggetto che dell'oggetto, che  si dimostrano essere solo le due facce di una realtà univoca: la Coscienza, definita come auto-consapevolezza riflessiva.

Il Mondo E' Non-Locale

Nel 1982, all'Istituto di Fisica Applicata ed Ottica Teorica dell'Università di Parigi, la squadra di Fisici composto da Alain Aspect, Jean Dalibard e Gerard Roger, ha fatto quella che può essere considerata la più grande scoperta scientifica del secolo scorso.
Essi hanno infatti verificato sperimentalmente che il mondo è non-locale o non-separabile.
(Esperimento di Parigi -(Vedi ns. articolo precedente- CLIC )

Questo equivale a dire che lo spazio, per come lo percepiamo, non esiste, ma è un'illusione dei nostri sensi. Ma CHI ha progettato una simile illusione?  
Questa è la più grande domanda a cui la scienza cerca oggi di rispondere.
Sempre nel campo della teoria quantistica, il tempo non è solo relativo perchè il passato può essere cambiato, come ha dimostrato l'esperimento detto "della scelta ritardata", eseguito dagli scienziati delle Università del Maryland e di Monaco di Baviera negli anni 80.

Benchè tutto ciò sembra appartenere al regno della Fantascienza, è invece una realtà, anche se dura da accettare, per tutti i ricercatori quantistici: un mondo apparentemente pieno di contraddizioni, sorprese, e che possiede addirittura un certo senso dell'umorismo.
Tutte le discipline moderne sono oggi influenzate da questa ricerca: Biologia,  Neurobiologia e sorprendentemente persino la Psicologia che, abbracciando ancora una visione meccanicistica del pensiero non sa, ancora definirlo.
La Fisica Quantistica ci ha portato all'invenzione della bomba atomica, del transistor, del computer, del laser delle apparecchiature che usano la luce laser come canale per inviare le informazioni, dei superconduttori, etc.. dimostrando coi fatti la solidità delle sue basi teoriche.
Non dovreste mai dubitare della vostra capacità naturale di operare ad un così elevato livello vibratorio del pensiero. Questa abilità è stata verificata fin dall'antichità, ed è utilizzata  con successo dai Servizi Segreti di mezzo mondo.
Questo è un campo dove anche una minima dose di scetticismo è poco sana, insieme alla paura del ridicolo. Dovete divenire aperti e disponibili, come bambini per convincervi che siamo in grado di creare continuamente la nostra realtà fino a far realizzare i nostri desideri.
L'introduzione della Coscienza come un fattore maggiore nell'equazione della realtà da parte della Fisica Quantistica moderna, è al centro di uno dei maggiori paradossi della così detta ricerca psichica. Secondo i Fisici, il pensiero dell'osservatore influisce sul risultato di un esperimento, perciò, se siamo co-creatori della nostra realtà semplicemente grazie al mero pensiero, lo scetticismo naturale di cui sono dotati molti scienziati (e le loro metodologie) producono una deviazione negativa dei risultati ottenuti in qualunque esperimento!
In altro parole, onde raggiungere il 100% del successo bisognerebbe trattare solo con scienziati che credono nei poteri mentali, ma ciò sarebbe automaticamente etichettato dagli scettici come
"una deviazione del protocollo sperimentale".

Ecco perchè i migliori risultati -per esempio sull'osservazione remota (Remote Viewing), sono stati raggiunti sempre da ricerche condotta dai servizi segreti e dai militari che non sono affatto preoccupati di essere messi in ridicolo dalla comunità scientifica ufficiale.

CONSIDERAZIONI ESPLICATIVE DEL WM

Mi pare che, al di là dei contenuti di questo articolo abbastanza ardui da capire, emergano chiaramente alcune considerazioni pratiche suggerite dal suo Autore:

1) La realtà è un'illusione (Maya) come ci dicono alcune Religioni e continuano a dirci le Guide anche oggi. Essendo esseri eterni e multi-dimensionali, potremmo paragonarci ad un televisore che, pur ricevendo centinaia di canali nello stesso istante, ne può sintonizzare solo su uno alla volta.

2) Ne consegue che la nostra attuale realtà è determinata da un atto di volontà (Libero Arbitrio) che ci consente di vivere solo una delle tante realtà possibili.  Tornando all'esempio del televisore, per sintonizzarci su un determinato canale, dobbiamo per forza pigiare il tasto corrispondente sul telecomando, facendo appunto un atto di volontà.
E' forse questa "la scelta" che ci viene offerta dagli Spiriti superiori prima di nascere?
 Non esistendo nei Livelli Superiori di Coscienza il tempo per come noi lo conosciamo, Essi potrebbero farci vedere in anteprima tutte le possibili vite che ben si adattano al nostro personale percorso di crescita, ma i cui sviluppi ulteriori sarebbero determinati solo dalle  nostre personali decisioni successive alla nascita.
Potremmo scegliere di nascere poveri o ricchi, in un paese evoluto o meno, potrebbero esserci proposti più partners ed amici da incontrare, ed ogni nostra  decisione in merito cambierebbe lo scenario di quella particolare vita, ma non il "piano di studi" che il nostro Spirito si è proposto di seguire, su consiglio delle Guide. Noi, per esempio, avremmo scelto di studiare "La Perdita" di una o più persone Care, altri la perdita del denaro, del potere dei beni materiali, etc...

3) Lo scetticismo è un ostacolo gravissimo alla riuscita di qualsiasi esperimento.
Se fossimo tutti convinti che la gravità non esiste (il che è praticamente impossibile perchè il concetto è radicato in noi fin dall'infanzia!) il famoso esperimento di Galileo 
NON  riuscirebbe a nessuno e ci troveremmo a fluttuare liberamente per aria!
Parimenti si spiega perchè il dolore ostacola qualsiasi contatto coi nostri cari.
Se ci riflettiamo sopra, capiamo che quando siamo addolorati per la loro mancanza, in fondo siamo come gli scettici,
cioè non crediamo possibile che possano esistere ancora e pertanto ne sentiamo la mancanza!

Concludiamo rispondendo alla domanda posta dall'Autore di questo interessante articolo:
CHI ha progettato una simile illusione?
 
Noi abbiamo la risposta, se crediamo in un'Entità Superiore di cui noi stessi siamo parte.
Come afferma Bruce Moen, siamo "sonde" lanciate nel mondo materiale per esplorare e sperimentare la sua Creazione, piccole scintille di quel Dio che è in pratica l'essenza stessa di un "Universo non-locale", ovvero di una realtà materiale che è espressione di un atto deterministico dei SUOI Creatori.
Penso, dunque sono.....

 (Tradotto ed adattato dal Webmaster )

MEDIUMS E DETECTIVES? ALTRO CHE FICTION! (19-05-07)

Le Polizie di tutto il mondo non ne parlano un granchè, ma è ormai arcinoto che quasi tutte utilizzano i Mediums quando non sanno dove sbattere la testa.
Nei giorni scorsi, la prestigiosa testata del Daily Mail ha reso pubblico questo piccolo segreto, diffondendo la notizia che l'Intelligence Britannica possiede addirittura un elenco coi nomi e gli indirizzi dei Mediums accreditati che, in caso di bisogno, vengono consultati  di giorno e di notte, proprio come si è visto nei telefilm su Allison Dubois.

PDA-RAI 1-0!!

Un fatto sincronico che come sempre ci fa anticipare certe tematiche proposte dalla TV: poco dopo aver pubblicato questo articolo, su Rai 2 andava in onda "La doppia verità di Kate", un film  "paranormale" incentrato sulle "visioni" di Kate,  risposatasi dopo aver perso il primo marito in un incidente stradale. Kate si trasferisce con la figlia nella casa ereditata dal padre, ma comincia ad avere la visione ricorrente di una donna assassinata e di suo padre, da lei ingiustamente sospettato dell'omicidio della madre (che si era invece suicidata). Dapprima pensa di essere pazza, poi cerca la soluzione del mistero con determinazione. Figlia di una famosa veggente, riesce grazie ai suoi involontari contatti con le vittime a scoprire un serial killer di prostitute totalmente sconosciuto alla Polizia perchè è egli stesso un poliziotto. Riesce anche a scoprire che  il marito la stava drogando onde farla passare per schizofrenica ed impossessarsi della sua eredità, ed a porre l'accento sui difficili rapporti fra Medium ed investigatori, ovvero in perfetta sincronicità con  l'argomento appena pubblicato dalla Pagina!

Vi giuro che non  sapevo nulla della trama  e che ho visto il film per puro caso! Se ve lo siete persi, vi consiglio di noleggiare il DVD: ne vale la pena!

WM

In Inghilterra, gli ufficiali più anziani vengono istruiti su come utilizzare i Mediums attraverso appositi corsi di perfezionamento, ma viene anche detto loro di non parlarne troppo in giro, per non dare al pubblico un'immagine sbagliata del loro lavoro.
Non essendo ammissibile la testimonianza di un Medium in Tribunale, essi sono costretti ad agire con grande riservatezza, fino a trovare prove concrete, le sole valide in qualsiasi indagine.
 Nonostante queste limitazioni, il campo del Paranormale viene trattato con grande serietà dalle forze di Polizia Inglesi, ed il database dei Mediums "accreditati" viene gelosamente tenuto nascosto negli archivi del centro Nazionale contro il Crimine dell'Hampshire e puo' esser consultato 24 su 24 da qualsiasi investigatore che ne conosca l'esistenza.
Il Daily Mail conclude affermando che "nonostante siano riluttanti ad ammettere l'utilizzo delle informazioni ottenute dai Mediums, i capi dell'Intelligence non esitano a farlo quando non riescono a trovare indizi validi per risolvere un crimine. Che lo ammettano o no, vi è un notevole incremento delle prestazioni richieste ai veggenti che vengono anche sottoposti ad una sorta di esame. Portati sul luogo del delitto, devono descriverne le modalità nel modo più aderente possibile ai fatti conosciuti dagli investigatori. Costoro hanno aiutato la Polizia a risolvere più di un caso apparentemente  misterioso, come quello descritto sul "Giornale della società di ricerca Psichica", relativo all'omicidio di una giovane donna londinese che solo "ritornando sulla terra" attraverso una sensitiva, ha potuto descrivere con esattezza quanto le era accaduto, permettendo di assicurare alla Legge -dopo oltre 20 anni-, il suo assassino
Nell'articolo, scritto da Montague Keen poco prima della sua scomparsa, si afferma che si tratta del primo caso in cui viene provato, al di là di qualsiasi dubbio, la veridicità dei contatti coi Defunti.

L'OMICIDIO DI JACQUI "VISSUTO IN DIRETTA" DA CHRISTINE

La medium Christine Holohan, disse che la vittima, la venticinquenne Jacqui Poole le appariva arrabbiata, quasi furiosa, essendo stata picchiata e strangolata dal suo killer che, non essndo nemmeno compreso  nella lista dei sospettati, l'aveva fatta franca da molto tempo.
"Ero a letto, ma non riuscivo a dormire -dice la veggente- perchè qualcuno o qualcosa mi tenevano sveglia. Non riuscii a riposare per tutto il weekend, finchè chiesi a quello Spirito se fosse la vittima di un omicidio. Sentii una voce chiarissima che mi invitava perentoriamente ad andare dalla Polizia per aiutarla ad ottenere giustizia. Le risposi che avevo bisogno di prove concrete per essere creduta, ma lei si arrabbiò ancora di più, cominciò ad imprecare contro il suo assassino ed andò via...sperai vivamente che ritornasse. E così fu. Il giorno dopo, infatti, cominciò a fornirmi precisi dettagli sul killer, sul luogo del delitto e su come si fosse svolto, proprio nel suo appartamento di Londra.
Jacqui mi rivelo' particolari incredibili come la posizione di tue tazzine nella cucina, una appena lavata, l'altra ancora sporca di caffè. M'indicò dove fossero un'agenda telefonica nera, una lettera ed una ricetta medica, quindi mi fece vedere gli ultimi istanti della sua vita come in una scena cinematografica."

Attraverso gli occhi di Jacqui, Christine fu testimone  di tutte le fasi del suo omicidio, sì da sentirsi picchiata, buttuta a terra nel bagno e trascinata sul pavimento fino nel soggiorno, dove fu infine strangolata, fino a provare le stesse sensazioni della vittima mentre la vita abbandonava il suo corpo che, pian piano, s'irrigidiva sul pavimento. Ovviamente per la Medium tale ricostruzione fu talmente terrificante, da farla soffrire di depressione per molto tempo.
"Io misi tutto giù su un block notes, nonostante fossi terrorizzata "-continua
Christine- che raccontò subito la storia alla Polizia.  In un primo momento il Serg.Andrew Smith pensò trattarsi di una mitomane, ma presto si dovette ricredere quando si accorse che troppi particolari della scena del delitto, noti solo a lui ed a pochi altri investigatori, erano descritti su quegli appunti.
Cristine sapeva che due anelli che Jacqui aveva sempre indosso non le erano stati rubati, che lei era prossima al divorzio e che perciò soffriva di depressione (la ricetta medica), che quella sera non avrebbe dovuto essere a casa e che due persone avevano bussato alla sua porta per semplici motivi di lavoro.
Tutti questi particolari fecero sbiancare in viso il Serg. Smith.
Dopo di ciò, Christine descrisse dettagliatamente l'assassino: età,data di nascita,colore della pelle e dei capelli, tatuaggi, lavoro, nonchè la sua fedina penale, per un totale di  130 particolari di cui ben 120 si dimostrarono esatti al 100%!
Inutile dire che la Veggente fu in grado di rivelare persino il soprannome -Pokie- di Anthony Ruark, un ladruncolo noto nel quartiere dove abitava Jacqui.
Ma.... Ruark aveva un alibi di ferro per il giorno e l'ora dell'assassinio, che nemmeno le rivelazioni della sua vittima furono in grado di smontare!
Inutili scavi furono condotti dagli investigatori nel suo giardino, alla ricerca di possibili prove sicchè per anni, il caso rimase insoluto. Ma la scienza ed i suoi progressi nell'individuazione di minime tracce di DNA permisero ai Poliziotti di riaprire gli archivi dopo ben diciotto anni e d'incastrare Ruark che fu infine condannato nell'Agosto 2001 per l'assassinio di Jacqui Poole.

L'INDAGINE DI DIANE SULL'OMICIDIO DI UNA DICIASSETTENNE

La Medium Diane Lazarus descrisse ai poliziotti la sensazione di un coltello che la feriva sul fianco destro e poi aggiunse che l'arma si trovava nel cassetto della cucina di qualcuno, non lì, quando fu portata a casa del presunto assassino di Raonaid Murray.  I particolari erano terribilmente esatti e l'Ispettore O'Reilly si dichiarò terrorizzato dalla sua accuratezza. 
Successivamente condotta a casa della vittima, Diane chiese che fine avesse fatto la poesia che l'adolescente aveva scritto su un muro della sua stanza: i genitori, visibilmente turbati, le dissero che l'avevano coperta con carta da parati, un particolare che lei non poteva assolutamente conoscere.
Diane fu anche in grado di ricostruire le fasi del delitto avvenuto nel Settembre '99: Raonaid stava tornando a casa dopo aver lavorato in un pub, quando in mezzo alla strada, fu improvvisamente accoltellata da un uomo che le si era avvicinato. Costui aveva seguito ogni suo movimento nel pub e l'aveva pedinata appena uscitane, per rapinarla.
C'era stata una breve lotta in cui la ragazza era rimasta ferita ad un braccio, ma alla fine il malvivente era riuscito a sferrarle una pugnlata mortale ed a fuggire.
Inutile dire che il racconto di Diane collimava perfettamente coi risultati autoptici, che la veggente ovviamente non poteva conoscere perchè tenuti segreti. Fornendo le iniziali del nome dell'assassino ed un suo identikit, Diane permise alla forze dell'ordine di individuare il colpevole, ma anche in questo caso vi era un alibi di ferro e mancavano perciò quelle prove "concrete" richieste dai Tribunali.
Forse col passar del tempo tali prove saranno trovate, Diane è comunque certa di una cosa: che non vorrebbe essere nei panni dell'assassino, perchè la sua vittima è talmente furiosa per essere stata uccisa così brutalmente che non gli riserverà certo una bella accoglienza
 quando anche lui passerà "dall'Altra Parte"!

Webmaster

 LA FISICA CONFERMA LE PRECOGNIZIONI!
(13-05-07)

E' possibile evitare le tragedie prevedendole? Alcuni scienziati ora credono che il cervello può realmente prevedere gli eventi negativi prima che accadano e vedere letteralmente nel FUTURO!!
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Il Professore Dick Bierman siede curvo sopra il suo computer in una stanza oscura.
Il sommesso ronzare delle apparecchiature è l'unico rumore percepibile. Sorride e poi pigia un consunto bottone rosso. Nell'altra stanza un paziente scivola lentamente dentro uno scanner di una MRI.
Se non fosse per i sorrisi e le strane smorfie della donna, si potrebbe pensare trattarsi d'un normale check-up clinico, ma questa Risonanza Magnetica è stata impiegata in uno degli esperimenti paranormali più approfonditi di tutti i tempi, per verificare se è possibile predire il futuro.  I risultati- rilasciati in esclusiva al Daily Mail- hanno rivelato che i comuni esseri umani hanno un sesto senso che può aiutarli a 'vedere' nel futuro.
Studi così sorprendenti- se verificati- potrebbe aiutarci a spiegare i poteri predittivi dei Medium ed una serie di altri fenomeni psichici come le Percezioni Extra Sensoriali, il Deja-vu e la Chiaroveggenza. Ad un livello più terreno, si possono spiegare le reazioni istintive, i presentimenti, quelle impercettibili sensazioni che gli anglo-sassoni chiamano "gut feelings" .


"Siamo soddisfatti d'aver scoperto che la gente può presagire il futuro ",dice il Prof. Bierman, Psicologo presso l'Università di Amsterdam. "Ci piacerebbe ora andare avanti e vedere quale tipologia caratteriale è maggiormente predisposta a questo tipo di ESP."
Bierman non è solo: le sue scoperte rispecchiano i dati raccolti da altri scienziati e ricercatori del paranormale sia qui che all'estero.
Il Professore Brian Josephson, premio Nobel per la Fisica all' Università di Cambridge, dice:
"Finora, l'evidenza sembra irrefutabile: le informazioni provengono dal futuro.
Infatti, non è chiaro in Fisica perchè non si possa vedere nel futuro, questa possibilità non può essere esclusa aprioristicamente."
Virtualmente tutte le formule matematiche che spiegano come funziona il mondo non cambiano sia se il tempo viene espresso come una variabile positiva (verso il futuro) che negativa (verso il passato).

Poco dopo i tragici avvenimenti dell' 11 Settembre, storie strane hanno cominciato a circolare sui pochi fortunati che erano riusciti a scampare al disastro. E' infatti emerso che molti dei sopravvissuti avevano cambiato idea all'ultimo minuto, dopo vaghi presentimenti di inquietudine.
Era una sottile sensazione che 'qualcosa' non andava per il verso giusto. Nessuno l'ha detto apertamente ma poco prima degli attacchi, la gente ha cominciato a cambiare i suoi piani in modo istintivo.
Una donna ha accusato un forte mal di stomaco durante il check-in per uno degli aerei destinati a colpire le Twin-Towers. Recatasi nel bagno a vomitare si è subito ripresa, ma ha perso il volo ed è sopravvissuta: nel calderone mediatico pieno di dolore ed orrore collettivo è stato facile perdere di vista tali storie ed ascriverle a pure coincidenze, sebbene indichino una verità interessante e più profonda per quelli che sono disposti a guardarle in modo meno superficiale.
 Se, per esempio, meno persone hanno deciso di volare su di un aereo che è poi precipitato, allora ciò suggerirebbe una capacità del subconscio i predire il futuro e, per quanto strano possa sembrare, è proprio quello che è accaduto, infatti gli aerei che si sono schiantati contro il WTC erano stranamente vuoti: tutti gli aerei dirottati portavano solo la metà del solito numero di passeggeri.
 
Forse un solo aereo vuoto può essere spiegato, ma tutti e quattro? E non solo nel caso del 911 è sembrato che la gente abbia evitato il disastro. Lo scienziato Ed Cox ha scoperto che anche nei treni oggetto di attentati v'erano meno passeggeri del solito. La Dr.ssa Jessica Utts, una studiosa di statistica dell'Università della California, ha riscontrato esattamente lo stesso effetto bizzarro.
Se è possibile predire il futuro, potremmo aspettarci che i piloti dovrebbero essere i più bravi di tutti. E di nuovo é proprio così.
Quando il Concorde dell'Air France è precipitato nel 2000, non pochi colleghi di quelli rimasti uccisi hanno parlato di un vago presagio che aveva colpito l'equipaggio del volo prima dell'incidente.
In modo anonimo uno di loro ha dichiarato al giornale francese Le Parisien, della  'morbosa attesa di un incidente' : "...avevo questa sensazione... che stavamo per precipitare. L'atmosfera che si respirava sul Concorde negli scorsi mesi, se uno ha il coraggio di ammetterlo, era quella dell'attesa di un incidente. Era come se ci aspettassimo che qualcosa stava per accadere."
Tutte di queste storie suggeriscono che possiamo avere premonizioni di eventi che stanno per avvenire. Benchè queste premonizioni non sono in Technicolor, spesso emotivamente sono  abbastanza potenti da  farci agire in tempo e vengono definite 'presentimenti' perché si tratta di stati emotivi ricevuti dal futuro, non da fatti reali o da informazioni.
I militari da lungo tempo ne sono affascinati, dato che per molti anni l'Esercito degli Stati Uniti (e poi anche la CIA) hanno finanziato un programma segreto, noto come Stargate, teso ad indagare, sulle premonizioni e sull'abilità dei Medium di predire il futuro.
Il Dr Dean Radin ha lavorato col programma Stargate e rimase affascinato dalla capacità dei soldati "fortunati" nel prevedere il futuro. Questi sono i soli sopravvissuti alle battaglie più sanguinose, apparentemente contro ogni possibilità. Radin si è convinto che pensieri, presentimenti ed occasionali occhiate di sfuggita sul futuro, potrebbero guidare questi soldati verso la salvezza, aiutandoli prendere certe decisioni, spesso solo sulla base di un'intuizione.
Radin ha così concepito un esperimento per esaminare quest'ipotesi, collegando alcuni volontari ad una "macchina della verità" modificata per misurare il campo elettrico dei loro corpi attraverso la pelle. Questa corrente cambia quando una persona reagisce ad un evento come la vista di una scena estremamente violenta o un video. E' l' equivalente elettrico di un brivido.
Radin ha mostrato immagini esplicite di sesso , violente o tenere, a volontari secondo una sequenza casuale determinata dal computer e presto ha scoperto che essi hanno cominciato a reagire prima che vedessero tali scene. Era evidente: i volontari hanno cominciato a trasalire alcuni secondi prima di vedere l'immagine sullo schermo ed è accaduto regolarmente, ben oltre quello che il puro caso permetterebbe.
Così impressionanti furono i risultati di Radin che il Dr Kary Mullis, un Nobel della Chimica, vi ha preso interesse, tanto a offrirsi come volontario per un esperimento.
"E' terrificante poter vedere tre secondi avanti nel futuro. Non dovremmo essere in grado di farlo."
Altri ricercatori di tutto il mondo, dall' Università di Edinburgo alla Cornell negli Stati Uniti, hanno provato a replicare l'esperimento di Radin ed a migliorarlo, ottenendo risultati simili.
E' stato così scoperto che i giocatori d'azzardo reagiscono in modo subconscio poco prima di vincere o di perdere e che lo stesso effetto è si verifica in chi è terrorizzato dagli animali, momenti prima che vengano loro mostrati.
 La possibilità che questi risultati siano sbagliati sono di una contro diversi milioni.

Il Professore Dick Bierman ha deciso di portare avanti questo lavoro dato che ormai si è convinto che il tempo, per come lo capiamo, è solo un'illusione. Non vede perchè non potremmo vedere nel futuro così come siamo soliti fare coi ricordi del passato.
E' in buona compagnia: Einstein ha descritto la distinzione tra passato, presente e futuro come un'ostinata e persistente illusione. Per verificare il punto di vista di Einstein, Bierman ha guardato nel cervello dei volontari usando le apparecchiature ospedaliere per la Risonanza magnetica, ripetendo gli esperimenti del Dr Radin. Queste macchine mostrano quale parti del cervello sono attive quando facciamo certi compiti o sperimentiamo emozioni specifiche e, benchè i calcoli necessari sono estremamente complessi, con ciascuna analisi che richiede settimane, Radin ha condotto i singoli esperimenti per due volte coinvolgendo più di 20 volontari.
I risultati suggeriscono piuttosto chiaramente che tutti noi siamo capaci di presagire il futuro in modo abbastanza costante. Bierman enfatizza il fatto che riceviamo sensazioni dal futuro piuttosto che 'visioni' specifiche. E' chiaro, quindi, che certe persone particolarmente dotate possono forse  ricevere visioni di cose ancora in essere e che molti fenomeni paranormali come gli ESP e la chiaroveggenza possono avere le loro radici nei presentimenti. Dopo tutto, se si può vedere per qualche secondo nel futuro, perchè non alcuni giorni o anni? E certamente se si può guardare attraverso il tempo, perchè non sulle grandi distanze? E' un concetto conturbante, a meno che non siate dei Fisici.
"Credo che possiamo 'sentire' il futuro," dice il Premio Nobel per la Fisica Brian Josephson, "è solo che non abbiamo ancora stabilito il meccanismo che ce lo permette."
Il lavoro di Bierman è un altro pezzo del puzzle:
il fatto che non capiamo un fenomeno non vuol dire che non esiste!

Se di quando in quando possiamo davvero dare un'occhiata di sfuggita al futuro, come alcuni Mediums dicono di fare, allora perchè non si può cambiarlo e rendere obsolete le 'predizioni' ?
 O forse ricevere una premonizione significa lavorarci sopra? La visione attuale, secondo Bierman, è che il futuro ha implicazioni sul passato:
"Questo fenomeno ci permette di prendere una decisione sulla base di quello che accadrà nel futuro e se ciò limiti o meno il nostro libero arbitrio è materia per i filosofi. Non sono una persona che si preoccupa di questo problema."

 I presentimenti appaiono così nebulosi però, che non puoi contare su di essi per prendere decisioni affidabili, sebbene ci siano molti casi in cui la gente rimpiange di non aver dato ascolto alle premonizioni o ai propri presentimenti.
Uno dei più tristi si riferisce al disastro di Aberfan, accaduto nel 1966, quando una collina artificiale creata dai materiali di risulta della vicina miniera di carbone, franò su una scuola del Galles, causando 144 morti, fra cui 116 bambini. Solo più tardi si seppe che 24 persone avevano preconizzato la tragedia, tra cui una delle bambine rimaste uccise.  Prima di recarsi a scuola avrebbe detto a sua madre:
"Ho sognato che sono andata a scuola e non c'era più nessuna scuola là.
Una cosa nera era venuta giù ed aveva coperto tutto."

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 CANE CONTRO SUPER-SCETTICO: 2-0!
(09-05-07)
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Nel 1995, il Prof. Rupert Sheldrake ha cominciato a condurre un'indagine su un cane, JayTee e sulla sua apparente capacità di prevedere quando la sua padrona, Pamela Smart, stava per tornare a casa.
Il Dott. Sheldrake è venuto a sapere di JayTee quando la Smart ha risposto ad un annuncio pubblicato sui quotidiani in cui si cercavano cani che sembrassero sapere quando il loro proprietario rientrava.
Il Dott. Sheldrake ha cominciato a osservare JayTee filmando le sue reazioni quando la padrona era assente, ed é subito emerso che la bestiola andava alla finestra, apparentemente in attesa di lei, ogni qualvolta la Smart era sulla via di casa. Questo comportamento si è puntualmente verificato, malgrado il fatto che Pamela cambiasse spesso l'ora del ritorno ed usasse diversi mezzi di trasporto.
Sheldrake ha invitato il Dott. Richard Wiseman (scetticissimo studioso del Cicap il cui cognome, tradotto alla lettera, significa "UOMO SAGGIO" ! ) a compiere per proprio conto le stesse prove con Jaytee. Pam e Jaytee
Wiseman ha condotto quattro tests ulteriori ed ha poi proclamato a gran voce ai Media che JayTee
non aveva nessuna capacità speciale.
Non molto convinto, Sheldrake è riuscito ad ottenuto i dati dell'esperimento di Wiseman ed ha scoperto che erano molto simili ai suoi, smascherando la malafede dell'antagonista. I grafici qui sotto pubblicati, in cui vengono riportati i "viaggi" verso la finestra effettuati dal cane, smentiscono palesemente tali affermazioni!
Tuttavia, il Dott. Wiseman ha continuato a sostenere che JayTee non ha poteri speciali e che non aveva superato la prova (condotta sotto rigorose condizioni di laboratorio, aggiungiamo noi, nel classico linguaggio dei Cicapisti!) ed anche la maggior parte dei siti "scettici" lo hanno sostenuto, finchè lo stesso Wiseman, a denti stretti, ha dovuto ammettere che Sheldrake aveva ragione, pubblicando un'intervista sul sito "Skeptico" dove, tra l'altro, ha dichiarato:

"The public is actually badly served by the science community in that sense. There’s a deep wanting to know what’s going on from some members of the public … so I think a coming together, where people design experiments, conduct experiments and interrupt them in a collaborative way may be a more constructive way forward."

Traduzione: "Il pubblico è attualmente malservito dalla comunità scientifica, in questo senso. Vi è un gran bisogno di sapere cosa accade da una  parte di esso....perciò penso ad una riunione dove la gente progetta gli esperimenti, li conduce per poi interromperli, in un modo collaborativo, o forse in maniera più positiva ed avanzata."

E' la prima volta che uno scettico del calibro di Wiseman fa "marcia indietro" su un esperimento teso a dimostrare che la telepatia esiste persino negli animali (fatto risaputo da qualsiasi amico dei "pelosoni"!) e, nonostante la sua inqualificabile scorrettezza, ci sentiamo di perdonarlo grazie a  questo suo atto di umiltà, che speriamo sia l'inizio di una nuova era della ricerca sulle tematiche a noi care.
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E' MORTO IL "PEAR", VIVA IL "PEAR"! (28-04-07)

Il famoso laboratorio di ricerca sul paranormale presso la Princeton University ha da poco chiuso i battenti; ecco la parte saliente della lettera con cui i suoi Ricercatori si sono congedati dal pubblico, non certo per dichiarare la loro sconfitta.....
(
Vedi articoli precedenti: 1 - 2 - 3)
"Come già saprete, il laboratorio del programma PEAR  presso la Princeton University ha chiuso alla fine del Febbraio scorso. Malgrado le dicerie , questa mossa non è ci stata imposta  ma si è trattato di una decisione  attentamente ponderata, basato su una serie di fattori attinenti.
Abbiamo capito che avevamo compiuto quello che originalmente avevamo deciso di fare 28 anni fa, vale a dire determinare se i fenomeni anomali (ESP) possono essere studiati sotto rigorose condizioni di controllo in laboratorio e, in tal caso, se erano reali e quali fossero le loro caratteristiche salienti.
I dati prodotti dal PEAR hanno fornito chiara evidenza che la mente umana può produrre piccole ma misurabili influenze sulla realtà fisica ed hanno stabilito alcune importanti correlazioni, oltre a fornire le basi per molti modelli concettuali sì da tentare in futuro di accogliere tali risultati empirici entro una struttura scientifica.
Sebbene ci siano ancora molte domande importanti a cui rispondere prima che possiamo sperare in una
piena comprensione della natura, funzione, scopo, ed utilità di questi fenomeni, ogni futuro studio richiederà un approccio interdisciplinare coordinato, studio che non è stato fattibile a causa degli attuali limiti mentali e tecnologici del nostro ambiente universitario.....
(Clic per leggere tutto il testo in Inglese)