ARCHIVIO CONGRESSI DI PARAPSICOLOGIA
- PAGINA DUE-da Apr.2001 al
Mag..2006
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BELLARIA - 12° CONGRESSO DELL'ASSOCIAZIONE PARAPSICOLOGICA ITALIANA
L'UOMO
MULTIDIMENSIONALE (02-04-06)
FIDEISTICO NON SERVE PIU'. Da sempre tutto ciò che non conosciamo vien definito misterioso ed ancora oggi, nonostante i fenomenali progressi scientifici e tecnologici, qualsiasi uomo di scienza dotato di un minimo di pudore,dovrebbe far sua la famosa frase di Socrate "Scio nihil scire", dato che per ogni risposta trovata in qualsiasi campo dello scibile umano, nascono sempre altre domande, per non parlare di quando, convinti di aver finalmente formulato una legge immutabile, ci rendiamo conto improvvisamente che tale legge non é poi così definitiva. Pilastri teorici come la velocità della luce, la legge gravitazionale, IL CONCETTO Einsteiniano di spazio- tempo, sono messi duramente sotto revisione ogni giorno da nuove evidenze, che ci giungono sia dalle profondità dello spazio che da quelle dei mondi microscopici dell'atomo, sicché quelle che fino a ieri erano certezza granitiche, oggi cominciano a vacillare come colonne di cartapesta. E così scopriamo che la luce puo' essere rallentata, o addirittura fermata, che forse la sua velocità e' diversa in punti diversi dell'universo o che le galassie invece di decelerare -come sarebbe presumibile se fossero nate da un'enorme esplosione- accelerano... Sappiamo che nella scienza l'accettazione di idee nuove segue sempre una prevedibile sequenza composta di quattro fasi distinte. Nella Fase 1, gli scettici si dicono fiduciosi che l'idea è impossibile, perché viola le Leggi della Scienza. Questa Fase può durare alcuni anni o diversi secoli, a seconda di quanto l'idea sfidi la conoscenza convenzionale. Es. Galileo- Nella Fase 2, gli scettici -di malavoglia- ammettono che l'idea è possibile, ma non è molto interessante, dato che i risultati ottenuti sono estremamente poco significativi. La Fase 3 comincia quando la maggioranza comprende che l'idea non è solo importante, ma anche che i suoi effetti sono molto più grandi e più eclatanti di quanto immaginato in precedenza. La Fase 4 è raggiunta quando gli stessi critici che non mostravano alcun interesse all'idea, cominciano a vantarsi di averci già pensato in precedenza. Alla fine, nessuno ricorda più che, una volta, quell'idea era stata considerata una pericolosa eresia . La tesi discussa in questa conferenza, attualmente prossima alla Fase 2, vuol dimostrare che le esperienze umane "di confine", note come "fenomeni psichici", esistono davvero e che ognuno di noi, in quanto essere multidimensionale, può averne esperienza.
Da dove iniziare? Il percorso da me personalmente seguito in questi 10 anni di ricerca é partito -data la mia laurea in Medicina- dallo studio di quel noto fenomeno di confine conosciuto come Esperienze in prossimità della morte (NDE). Grazie all'appassionata ricerca dei Dott. Raymond Moody, Kenneth Ring, Kubler Ross -tutti Medici o Psicologi- fu negli anni 70 che si comincio' a parlare anche da noi di questi strani racconti "in limine mortis", riferiti da persone rianimate dopo periodi anche lunghi di morte clinica. Non sto a dilungarmi su come si faccia diagnosi di morte clinica, vi basti sapere che la mancanza del battito cardiaco e della rilevazione di attività cerebrale sono sufficienti per definire "morto" un paziente e dare atto a tutta quella serie di manovre rianimatorie rese famose da serial televisivi come "ER". Tali manovre vengono sospese se il paziente non riprende conoscenza, dato che la mancanza totale di ossigenazione cerebrale provoca la distruzione delle cellule neuronali dopo soli 3 minuti. In moltissimi casì, pero', alcuni pazienti si sono spontaneamente risvegliati ed hanno raccontato storie incredibili, OVVERO DI AVER CONTINUATO AD ESISTERE in un mondo descritto come reale, MA LA COSA ANCOR PIU' INSPIEGABILE DI QUESTE ESPERIENZE, é la descrizione dettagliata fornita da pazienti spesso dichiarati ufficialmente "morti", di quanto avvenuto durante i tentativi di rianimazione. A trent'anni di distanza da quei primi studi, oggi altri Medici si stanno convincendo che le NDE non sono episodi allucinatori dovuti alla ipossia e/o ai farmaci e prove sempre piu' CONCRETE si stanno accumulando a sostegno della tesi della sopravvivenza della coscienza alla morte fisica,tanto da esser pubblicati addirittura da riviste mediche prestigiose come il Lancet. Che questo
"qualcosa" chiamato Anima-Spirito esista al di fuori di noi é
ormai un'ipotesi largamente accettata dagli studiosi più aperti alla
ricerca e qui interviene la Fisica Quantistica [FQ] a darci una mano per
tentare una spiegazione razionale. La FQ é ancora una scienza giovane ed
estremamente complessa per tentare una sia pur superficiale comprensione
dei suoi postulati senza un'adeguata preparazione specifica, ma le
possibilità che emergono da questa teoria sono a dir poco stupefacenti,
perché il mondo dei quanti di energia è molto diverso da quello che ci
viene insegnato a scuola o per come lo percepiamo coi nostri sensi.
L'universo é "Maya", illusione, dice la religione induista e
questa affermazione secolare -non basata su prove scientifiche- sta
trovando sempre piu' riscontri da parte di quei Fisici -come Saul Sirag e
Dean Radin - che cominciano a guardare l'universo, e quindi la materia di
cui é composto, sotto prospettive nuove e totalmente diverse da quelle
della fisica classica. In breve, la teoria
quantistica afferma che non potremo mai indagare la materia fino in fondo,
poichè la sua posizione e le sue caratteristiche fisiche (onda o
corpuscolo) esistono solo come probabilità, sicchè ogni tentativo di
osservazione modificherebbe l'oggetto studiato, con buona pace del metodo
scientifico e degli scettici che lo considerano la loro Bibbia. Tale
assioma conferma anche ciò che i Parapsicologi da sempre affermano: l'ESP
non è ripetibile a volontà e può essere influenzato dallo stato d'animo
dei ricercatori. Un corollario della stessa teoria é per noi molto
importante, dato che asserisce che nessuna informazione va persa
nell'Universo e quindi -aggiungiamo noi- nemmeno la nostra esperienza di
vita, cioé il nostro "IO", ovvero lo Spirito. Altro
interessante risvolto della FQ :perché essa sia matematicamente dimostrabile, bisogna
ammettere che l'universo possegga molte dimensioni.... Normalmente, siamo
consapevoli di 3 sole dimensioni spaziali, ma i Fisici dicono che ne
esistono almeno nove, sei delle quali sono a noi ignote, forse arrotolate
su se stesse, così piccole da essere invisibili. I
Ricercatori Andreas Karch e Lisa Randall credono che il modo in cui il
nostro universo é cominciato e si é poi espanso, ha favorito la
formazione di realtà a sette ed a tre dimensioni e sarebbe solo per caso
che noi ne sperimentiamo uno a tre dimensioni. Realtà a sette dimensioni
sono aldilà della nostra percezione dell'universo, dato che noi esistiamo
in un luogo che ci appare 3-Dimensionale dove sappiamo che c'è vita ,
sicchè potremmo presumere che ce n'é anche nella regione
eptadimensionale.
Premonizioni,
intuizioni, "gut feelings" come dicono gli Anglosassoni, tutti
potrebbero essere fenomeni similari. Le nostre menti inconsce sono
collegate a cose più grandi secondo la FQ, come già ipotizzato da Jung
con la sua teoria dell'Inconscio collettivo, un enorme serbatoio chiamato
anche Biblioteca Akashica, dove tutto ciò che é avvenuto, avviene ed
avverrà nell'universo viene registrato, in ossequio alla teoria quantica.
I Medium attingerebbero le loro informazioni proprio da questo enorme
schedario, ma siamo certi che ne siano capaci davvero? A smentire coloro che l'anno
scorso si presero gioco di noi proprio durante questo congresso ed
a conferma della totale ignoranza in materia dei giornalisti che
realizzarono il famoso scoop, ecco una tabella tratta dal libro di
Schwartz
Se
le ricerche condotte dal Dr. Schwartz hanno dimostrato che i Medium sono
attendibili fino al 90%, non sappiamo per certo come essi possano
interegire con questa memoria collettiva: si ritiene che il cervello sia
una specie di radioricevitore quantico collegato con la nostra coscienza
che quindi risiederebbe al di fuori di esso. Anche il Dr. Pim Van lommel
é di questa idea e lo afferma - a livello di ipotesi- nel
suo studio sulle NDE pubblicato sul Lancet, per spiegare come un paziente
in arresto cardiaco possa aver "visto" dove era stata conservata
la sua dentiera durante le manovre rianimatorie. Esistono allora metodologie
certe per superare le barriere quantistiche ed entrare in contatto coi
Defunti o addirittura visitare il mondo in cui vivono? I
nostri occhi terreni non possono vedere i segnali Tivù, radio e
telefonici che ci circondano,ma quando abbiamo il ricevitore giusto,
possiamo accedervi, perciò non è così strano che altri segnali che non
possiamo vedere o toccare esistono davvero e che possiamo pertanto venire
a conoscenza di avvenimenti distanti, individuare oggetti nello spazio,
visitare altre dimensioni o addirittura sbirciare nel tempo, avvalorando
molte teorie quasi fantascientifiche della fisica che affermano che il
tempo possiede caratteristiche talmente peculiari,che non potremo mai
capirlo pienamente se esaminato con le leggi della materia. L'uomo é un essere
Multidimensionale che ha dimenticato di possedere -per così dire- la
manopola della sintonia che gli permette di cambiare frequenza ed
utilizzare gli altri "corpi" che possiede. Credo che tutti abbiate
sentito parlare dei nostri 3 corpi (7 secondo alcuni) che ci permettono di
stare in contatto con differenti livelli di esistenza ed anche questa
antica speculazione é avvalorata dalla FQ. Poiché tutto l'Universo che
conosciamo altro non sarebbe che un oceano di onde, di vibrazioni, di
frequenze -ed ovviamente anche il nostro corpo fisico è fatto allo stesso
modo- si puo' facilmente capire che siamo quel che siamo grazie alla
velocità a cui in questo momento vibrano atomi, elettroni, neutroni che
compongono il nostro corpo. Nessuno c' impedisce di pensare che queste
frequenze possono essere modificate, facendoci -per così dire-cambiare
canale. |
CONVEGNO DI PESARO 25-27-APRILE 2003
Ci ha anche molto commosso la storia
tragica della Signora Rosa Vitiello Langella che ha perso ben due figli
ed il marito in un brevissimo volgere di tempo, storia anche questa
raccontata su un libro, "I RINATI" (Ed. Hermes), dove ci dimostra come
sia possibile "risorgere"
da tanta tragedia, trovando in sè stessi la forza non solo di andare
avanti, ma anche di aiutare gli altri.
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CONVEGNO DI AGNANO Dell'Ass. Alfonso Gatto
*Microenergie Spirituali in grado d'influenzare le cellule cerebrali ed i microchips? La relazione tenuta dal vostro Webmaster. *Le onde gravitazionali sarebbero usate dagli Spiriti ANCHE per registrare su nastro le loro voci? *Susy Valitutti: una Professoressa che non fa domande, ma da' solo valide risposte! *G. Pulitanò: Una vita dedicata alla metafonia Associazione A. Gatto:
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CONTATTI CON L'ALDILà: COSA SONO? SONO REALI? SONO PERICOLOSI?
Il tema da me scelto insieme alla cara Imma
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TEORIA DELL'IMMISSIONE DI ENERGIA NEI SISTEMI Grazie ai contatti stabiliti sia di persona che attraverso Internet con numerosi genitori da me definiti "Amputati", venni a sapere che non eravamo i soli ad aver constatato tali strani accadimenti e che forse questi segnali erano un modo per farci sapere che i nostri figli esistono ancora e stanno bene. Un'iniziale ragionamento scientifico mi porto' a fare un primo passo: se nulla si crea e nulla si distrugge, perché proprio l'energia vitale che é in ogni essere vivente, sia pur impalpabile e non rilevabile da nessuno strumento,dovrebbe non obbedire a questa legge universale? Se qualche pur sottile forma di energia viene prodotta dal cervello, perché dovrebbe annichilirsi a seguito dell'arresto delle funzioni vitali? Potrebbe essa interferire coi processi neurofisiologici dei nostri neuroni e con i microchips, dato che il loro funzionamento é abbastanza simile? Tanto le sinapsi (i punti di contatto fra due neuroni dove una piccolissima goccia di neurotrasmettitore viene liberata ogni volta che un segnale elettrico deve saltare da una cellula ad IL CONTATTO MEDIANICO Confortato da queste semplici idee, sia pur con notevole scetticismo, cercai di partire per il mio personale viaggio di esplorazione della fenomenologia paranormale: il passo successivo fu verificare se esistesse la possibilità di un contatto volontario, onde ottenere maggiori informazioni sull'esistenza di questa presunta realtà ultraterrena e per far ciò mi parve ovvio rivolgermi ad un medium. Nel Giugno 97 accettai di buon grado l'invito di Judy e Bill G (che si presentavano come i primi studiosi ad aver effettuato un'indagine statistica sui contatti post-mortem, ) a partecipare ad una chatroom con una sensitiva della Pennsylvania, Natalie Blakeslee. Ritenni che, in base ai risultati delle sue sedute, pubblicate sul sito dei due coniugi Californiani, al fatto che Nat non sapesse nulla della nostra storia, che non ci conoscesse personalmente e, sopratutto, che vivesse a 6.000 Km di distanza, vi fossero sufficienti garanzie per tentare un esperimento privo di fonti d' interferenza. Il contatto riuscì in modo direi eclatante, dato che Natalie ci seppe fornire informazioni dettagliate sul luogo in cui ci trovavamo, della sintomatologia accusata da nostro figlio e persino che, pochi minuti prima dell'inizio della seduta,
mia madre aveva percepito un intenso profumo di fiori. Pur fortemente scosso da questi risultati, cercai di mantenermi lucido e di escludere trucchi: per quanto mi sforzassi non fui in grado di trovare spiegazioni plausibili, tranne la telepatìa, ma anche tale spiegazione, al pari del contatto medianico, non é in ogni caso ammessa dalla scienza. Cio' voleva dire che mio figlio aveva realmente "parlato" con Un'altra strada che ritengo valida in questo tipo di ricerca é quella del, per così dire, FAI DA TE...... Ci crediate o no, tutti siamo in grado di entrare in contatto con l'Aldilà, sebbene non sia un qualcosa che possiamo fare a comando ed ogniqualvolta che lo desideriamo. Possiamo provare a rinforzare queste nostre capacità latenti seguendo corsi di Yoga e meditazione trascendentale o concentrarci sui sogni che facciamo al risveglio o durante una pennichella, per prenderne nota e verificare se da essi emerge qualche particolare interessante, come un episodio a noi non noto e di cui poi otteniamo un riscontro o una premonizione che si avvera. La strada per raggiungere qualche risultato é lunga ed a volte frustrante, ma esistono istituti-come il Monroe Institute o l'Ing. Mi resta ancora da rispondere a due domande: assodato che i contatti coi defunti sono -almeno per quanto ne sappiamo e pur con tutte le cautele del caso- possibili e multiformi, che si possono effettuare sia spontaneamente che tramite medium, sono essi pericolosi, vietati, immorali e sopratutto, disturbiamo il Loro cosìdetto Riposo Eterno? Nel caso degli ADC non esiste modo di provocare questo tipo di contatti: essi sono spontanei ed avvengono in momenti di gioia o di riflessione o nelle fasi precedenti il risveglio, in genere proprio quando non pensiamo intensamente ai nostri Cari, ma siamo in particolari momenti "di grazia". Poiché il contatto viene attivato non da noi ma da parte dei Defunti- già questo particolare é sufficiente a farci capire che Essi sono desiderosi, almeno quanto noi, di comunicare, per cui non mi pare sia il caso d'aggiungere altro.Nel caso dei contatti tramite Medium invece, conviene subito precisare che non é facile trovare persone disinteressate e capaci di realizzare una seduta soddisfacente: quasi tutti dicono cose generiche che chiunque abbia una minima conoscenza di parapsicologia, potrebbe riferire e spesso chiedono cifre di denaro spropositate. Come giudicare quindi se ci troviamo davanti ad un imbroglione o no? Il mio consiglio é di escludere subito coloro che chiedono molti soldi: se la medianità é un dono di Dio, non la si puo' vendere a caro prezzo.... solo persone totalmente disinteressate o che al massimo chiedono piccoli doni vanno prese in considerazione, ma anche in tal caso si potrebbe trattare di individui che, seppur in buona fede, applicano tecniche psicometriche. E allora? Non dobbiamo assolutamente usare questa strada? Solo l'esperienza ed una grande prudenza possono aiutarci a trovare la persona giusta, ricordandoci che il contatto non deve diventare una specie di droga da utilizzare ogniqualvolta ci sentiamo depressi o tristi. SE I NOSTRI CARI DEVONO DIRCI QUALCOSA DI MOLTO IMPORTANTE, SONO IN GRADO DI CONTATTARCI PERSONALMENTE! Cosa obiettare poi a chi lancia anatemi contro tali pratiche, perché sarebbero condannate dalla Bibbia? Che io sappia, il Sacro testo condanna la "negromanzìa", una pratica BIBBIA medianica tesa a conoscere eventi futuri attraverso il contatto coi defunti al fine d'ottenere benefici e guadagni personali e che quindi non avrebbe nulla a che fare col bisogno di sapere come e dove stiano i nostri cari, perché finalizzata a nuocere al prossimo. Il Vaticano non ha mai condannato esplicitamente quei contatti, richiesti invece per lenire il dolore legato alla perdita di una persona cara,purché le comunicazioni ricevute non siano in contrasto con la Dottrina Cattolica, come emerge da questa intervista al |
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