INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE

SOMMARIO   Pag.14 

IL Test sulle NDE del Dr. Parnia é DESTINATO A FALLIRE?

La ricerca scientifica suggerisce che i contatti MEDIANICI sono possibili! 

OBE: PROVE EVIDENTI GIA' NEL 1960!

PROVATO: é LA MENTE CHE FORMA IL CERVELLO!

QUANDO LO SPIRITO SALE AL CIELO

L'ESISTENZA DI DIO E' MATEMATICAMENTE DIMOSTRABILE!

La preghiera guarisce DAVVERO!

LA SONY HA DIMOSTRATO LE 'ESP '!

Prove scientifiche sul poltergeist?

contatti EVP con pazienti IN Stato Vegetativo

Esperimenti con le apparizioni

GLI UNIVERSI PARALLELI ESISTONO DAVVERO!

 

IL Test sulle NDE del Dr. Parnia é DESTINATO A FALLIRE? (14-01-11)

Molte persone che hanno avuto esperienze di pre-morte (NDE) dichiarano di essere uscite fuori dal corpo (OBE) - ovvero di aver galleggiato vicino al soffitto, o anche di aver viaggiato fuori dall'ospedale, mentre erano clinicamente "morte" o semplicemente incoscienti. Questo fenomeno suggerisce che abbiamo un corpo spirituale, (o corpo energetico, corpo eterico, corpo astrale, doppio, fantasma, parasomatico, corpo sottile), qualunque sia il nome che gli venga dato, che lascia quello fisico con la morte e vive in un'altra sfera di esistenza, o in un'altra dimensione.
La NDE è vista come un' imitazione dell'esperienza di vera morte, con la differenza che il cosiddetto "cordone d'argento", la controparte eterea del cordone ombelicale che collega i due corpi, non è reciso e quindi lo Spirito é poi in grado di riunirsi col corpo fisico.
Alcune persone sottoposta a chirurgia hanno riferito di aver osservato l'intervento dall'alto, fornendo racconti molto veritieri che sono difficili da smentire, come di avvenimenti insoliti avvenuti mentre erano "morti" o inconscienti. Però c'è sempre un "forse"- o anche due- sulla genuinità di tali racconti.
Forse hanno visto un simile intervento in tv. Forse non erano del tutto inconsci ed hanno sentito qualcuno in sala operatoria, mentre qualcuno faceva un'osservazione fuori dal comune.
Forse un infermiere della terapia intensiva ha parlato prima che il paziente avesse parlato col medico. Forse questo, forse quest'altro....
Uno studio attualmente condotto dal dottor Sam Parnia, (a capo del progetto di ricerca coordinato dalla Scuola di Southampton University of Medicine in Inghilterra) è stato progettato per verificare se il fattore "forse" può essere eliminato. Lo studio fa uso di immagini, simboli, parole o numeri trasmessi casualmente da un monitor posto a faccia in su vicino al soffitto nei Pronto Soccorso dell' emergenza di alcuni ospedali, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, con l'obiettivo di determinare se una persona che ha una esperienza di pre-morte o una OBE, dopo aver ripreso conoscenza, ricordi di aver visto l'oggetto in questione. Studi meno ambiziosi di quello svolto dal Dr. Parnia non hanno apparentemente prodotto risultati positivi.
Mi pare di aver capito che l'immagine è distante circa 15 centimetri dal soffitto, il che mi sembra troppo in alto, se c'è qualche somiglianza tra la normale visione e quella dello Spirito.
Si presuppone che il corpo spirituale si debba librare proprio accanto al soffitto e rimanere lì, pur avendo una visione molto panoramica delle cose. Un altro problema che vedo è quello del Ritornato che potrebbe vedere l'immagine sul monitor, ma non memorizzarla a livello cosciente. Tutti noi vediamo ogni giorno molte cose che non hanno alcun interesse speciale. Quando esco a bere un caffè la mattina, passo sempre davanti ad un distributore di benzina che espone un grande cartello che mostra il costo giornaliero di un gallone di benzina.
 Di solito lo vedo, ma non registro mai l'importo nel mio cervello cosciente. Incontro per strada anche molti altri cartelli, simboli ed oggetti che vedo, ma non salvo in memoria se non hanno un reale utilizzo. Quando ho incontrato il mio nuovo vicino, -per esempio-ho sentito il suo nome, ma due minuti dopo il nostro colloquio ho capito che non ero riuscito a memorizzarlo ed ho dovuto chiedergli di ripetermelo. So che ci sono persone che sono più attente, più concentrate ed hanno ricordi più nitidi dei miei e ci sono persone che hanno esercitato la loro mente a ricordare nomi e numeri, o altri che non hanno bisogno di esercizi, per qualche capacità innata di ricordare tutto senza fare alcuno sforzo. Tuttavia, sono casi atipici.
Molti dei racconti di NDE puntualizzano sul fatto che è arduo trovarsi fuori dal corpo e che si è concentrati su quello che gli sta accadendo. Dato che i soggetti non sono consapevoli del test, non darebbero importanza ai monitors e, sebbene in quello stato si goda di una vista panoramica, di certo si sarebbe più preoccupati per tutt'altre cose, molto più importanti.
I ricercatori ipotizzano che le immagini casuali debbano catturare l'attenzione della persona, che potrebbe diventare curiosa di sapere perché vengono visualizzate in un posto dove nessuno può vederle, ma non è affatto chiaro che la coscienza -in quel prticolare stato- funzioni proprio in questo modo.
Qualunque sia il meccanismo cerebrale che ci permette di vedere e sentire le cose senza registrarle, credo che possa contribuire in modo significativo al fallimento dello studio del Dr. Parnia.

Un ostacolo ancora più grande potrebbe essere il ricordare i "bersagli" quando la coscienza viene ripristinata. "Come ho già detto, per qualche motivo che va al di là della mia comprensione, questi ricordi delle esperienze da disincarnati sono particolarmente evanescenti, ancor più fugaci dei sogni ordinari", ha detto Oliver Fox, uno dei pionieri delle esperienze fuori dal corpo nel suo libro, Astral Projection. Fox ha imparato a lasciare il corpo fisico ed a viaggiare in altri luoghi, alcuni molto distanti daesso.  Dice anche che ha dovuto sempre prendere appunti di quello che vedeva non appena tornato nel suo corpo, altrimenti avrebbe rapidamente dimenticato tutto ciò che aveva osservato. Anche così facendo, gran parte dei suoi ricordi erano frammentati, sfocati o confusi.

Nel suo libro (del1927) , Il Corpo Astrale, Arthur Powell ha detto la stessa cosa.
"... L'uomo nel suo corpo astrale può riuscire a ritenere un breve ricordo sul suo doppio eterico della vita astrale e trasferirlo nel corpo denso", ha scritto. " Talvolta ciò vien fatto deliberatamente, quando accade qualcosa che si sente di dover ricordare sul piano fisico. Tale memoria svanisce di solito in fretta e non può essere recuperata". Pertanto, può essere che, mentre il Ritornato s'incuriosisce per un' immagine, o parola che compare sul monitor posto vicino al soffitto, non può rendersi conto che
dovrebbe ricordarle, quando riprenda coscienza. E' pur vero che molti Ritornati hanno raccontato di avere molti ricordi vividi dell' esperienza fuori dal corpo, ma se siamo in grado di equiparare questi ricordi ai sogni, essi rappresentano una percentuale molto piccola di ciò che è stato veramente vissuto.
La maggior parte delle persone non ricordano i sogni, ma occasionalmente tutti hanno sogni molto vividi che restano tali per un pò di tempo dopo il risveglio. Questi sogni sono rari per la maggior parte di noi e quindi
solo dei frammenti del sogno vengono ricordati, forse quelli che sono veramente significativi o che suscitano delle emozioni intense.
Ci sono insegnamenti mistici che ci dicono che facciamo molti viaggi fuori dal corpo mentre stiamo dormendo; le improvvise contrazioni muscolari che occasionalmente insorgono quando ci si sveglia, sarebbero causate dal corpo astrale che rientra dentro il corpo fisico.
Se questo è vero, può benissimo essere che ogni persona incosciente, ("morta" o no che sia) durante un intervento chirurgico, vada fuori dal corpo, però non se lo ricordo quando la coscienza ritorna.
La piccola percentuale che se ne ricorda richiama l'esperienza in vario modo, proprio come avviene coi sogni. Questo non significa che la NDE / OBE è un sogno, solo che l'effetto sul cervello fisico è molto simile.  Se tali esperienze fossero solo un sogno o un'allucinazione,
è lecito chiedersi perché non sono così diverse dai sogni normali.
Perché sono tutte così simili? Perché così tante persone incontrano parenti e amici deceduti durante le NDE? Perché così tanti di loro hanno una revisione della propria vita? Dal momento che la scienza ufficiale non riconosce alcuna differenza tra mente e cervello, difficilmente può offrirci qualche indicazione in proposito. Chiaramente, c'è ancora molto di non compreso riguardo alla coscienza. Ad esempio, nel famoso "test del libro" condotto da C. Drayton Thomas, un ricercatore inglese, lo Spirito comunicante era in grado di dire a Thomas cosa c'era scritto in alcuni libri chiusi ove erano state scelte a caso delle pagine.  In un test, lo Spirito disse che a pagina 149, a tre quarti di pagina, circa, Thomas avrebbe trovato una parola che si riferiva al cadere, o inciampare in un ostacolo.
Quando Thomas aprì il libro a quella pagina e la scorse fino a 3/4, trovò le parole
".. per il quale un Messia crocifisso
era un ostacolo insuperabile." Lo Spirito spiegò a Thomas che era in grado di capire l'essenza d'una frase, ma non di poter riferire le parole esatte, il suo era  più un "sentire" che "vedere".
Disse pure che gli oggetti esistenti sul piano terrestre non sono come quelli che esistono nel loro piano di esistenza: "...a noi appaiono nebbiosi e nebulosi," spiegò ed aggiunse:  "Avete sentito parlare di aura. Possiamo vedere la vostra aura quando non vi vediamo, e la possiamo vedere prima ancora di vedervi.  A volte, sono appena in grado di vedere la tua sedia, o forse un pezzo di qualcosa che credo essere un tavolo: le cose terrene sono a volte molto vaghe alla nostra vista ".

Non molto tempo dopo la sua morte nel dicembre del 1905, il dottor Richard Hodgson, che a Boston aveva studiato la Medium Leonora Piper per circa 18 anni, iniziò a comunicare con l'Aldilà proprio grazie a quest'ultima.
"Ho le stesse difficoltà d'un cieco che tenta di trovare il cappello", disse il disincarnato Richard Hodgson al professor William Newbold nella seduta del 23 luglio 1906.  Quando Newbold Hodgson chiese se poteva vederlo, Hodgson rispose che lo poteva, ma che sentiva più che altro la sua presenza.  Poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1925, Sir William Barrett, un famoso Fisico britannico, iniziò a comunicare con la moglie, la dottoressa Florence Barrett, grazie alla medianità di Gladys Osborne Leonard.
Egli spiegò a sua moglie che, quando si muore, la coscienza ed il subconscio si riuniscono per ottenere una mente completa, ma che quando tornava sulla Terra, la vibrazione per comunicare con la di lei mente si separava di nuovo e gli era difficile ricordare le cose.  Quando poi si allontanava dalle vibrazioni terrene, ricordava nuovamente tutto ciò che le avrebbe voluto dire.
"Se nella mia sfera mi dicono un nome, penso me ne ricorderò", disse Barrett in un'altra occasione. "Quando però vengo ad una seduta, so che posso portare con me solo una piccola parte della mia coscienza. 
Le cose più facili da afferrare sono quello che potremmo chiamare le idee. Una parola singola, un nome proprio, non hanno alcun legame con una marea di pensieri se non che in senso distaccato, il che è molto più difficile da fare rispetto ai prodigi di memoria o alle associazioni di idee"  
Se queste cose valgono anche per uno Spirito ancora collegato al suo corpo fisico è una questione di speculazione, ma fornisce spunti di riflessione
e mi chiedo se Parnia non stia esagerando nel credere che la visione spirituale è la stessa rispetto alla visione terrena.
Gli scettici stanno già sostenendo che la mancanza di risultati negli studi sulle NDE provano che esse non sono altro che allucinazioni. Essi non considerano la possibilità che la visione spirituale e terrestre sono diverse. Dal momento che non credono nell'Aldilà, come potrebbero fare diversamente?
Col passare del tempo e la mancanza di risultati ottenuti dal test di Parnia, possiamo aspettarci che gli scettici ed altri negazionisti sventoleranno presto le loro bandiere di vittoria per celebrare il buio ed il nulla. Se, tuttavia, vi dovesse essere un risultato positivo o anche due, essi continueranno ad avere buoni motivi per respingerli. Ecco cosa diranno:
Qualcuno potrebbe, poco prima dell'intervento, aver rivelato il contenuto dell'immagine, o una delle infermiere aver preso una scala e scoprire di cosa si trattava per dirlo al paziente, o il simbolo si è riflesso su una delle apparecchiature e così via. Lo scettico troverà sempre un motivo per rifiutare i risultati attinenti questo tipo di ricerca....

DA METGAT's BLOG

La ricerca scientifica suggerisce che i contatti MEDIANICI sono possibili(06-01-11)
INCORAGGIANTI RICERCHE DELLA D.SSA BEISCHEL.
(TRADUZIONE DELL'INTERVISTA DI M. TYMN)


Co-fondatrice e direttrice presso l'Istituto Windbridge per la Ricerca Applicata al Potenziale Umano a Tucson, in Arizona, la D.ssa Julie Beischel (
FOTO) è al momento fra i leaders mondiali in questo campo. La sua attenzione si è concentrata sulle comunicazioni presumibilmente provenienti dai disincarnati attraverso i Mediums.

La Dr. Beischel ha una laurea in Farmacologia e tossicologia con una specializzazione secondaria in Microbiologia e Immunologia sempre presso l'Università dell'Arizona. Attualmente è membro dell'Associazione Parapsicologica e della Society for Scientific Exploration, nonchè del consiglio scientifico consultivo del Centro di Ricerca della Rhine Un. e della Forever Family Foundation. 
La sua formazione accademica in diversi settori scientifici interdisciplinari le permette di progettare ed applicare i metodi di ricerca tradizionali alle indagini su diversi campi di studio non convenzionali. I suoi articoli "peer-reviewed" (ovvero sottoposti ad un comitato scientifico di controllo) sono stati pubblicati in numerose riviste scientifiche.L' Istituto Windbridge si chiede: cosa possiamo fare con il potenziale esistente nel corpo, nella mente e nello spirito?
Si possono guarire i malati? Noi stessi? Possiamo influenzare gli eventi e la realtà fisica con i nostri pensieri? Possiamo conoscere gli eventi, prima che accadano? Siamo collegati tra di noi?
 Con il pianeta? Possiamo comunicare con i nostri cari che sono passati?
Recentemente ho avuto l'opportunità di intervistare la Dott. Beischel per il numero di Dicembre de “The Searchlight" (Il Faro), una pubblicazione trimestrale dell'Accademia di Spiritualità e Studi Paranormale, Inc. (Http://www.aspsi.org). Ecco quanto ci ha detto:

D.) Dottoressa, come si é interessata alla ricerca psichica ed alla medianità?

R.) "La scienza è sempre stata nel mio sangue, ma erano sempre le scienze più tradizionali.
Io non sapevo nemmeno cosa fosse un medium fino al giorno in cui tante domande sulla vita dopo la morte sorsero spontanee nella mia mente: avevo 24 anni e mia madre si era suicidata.
Dapprima mi sono rivolta alla Scienza per avere delle risposte, ma poi, a seguito d'una serie di interessanti
coincidenze, ho potuto iniziare la mia ricerca sulla sopravvivenza grazie alla medianità. Accadde subito dopo la mia laurea, nel 2003 ed ho continuato su questa strada fino da allora. Ho subito scoperto che stavo esplorando qualcosa di molto interessante e che un sacco di domande avevano ancora bisogno di risposte".

D.) Da dove viene il nome Windbridge (Ponte del vento)?

R.)"Quando quasi tre anni fa, Mark Boccuzzi ed io abbiamo deciso di aprire un nostro istituto di ricerca indipendente, volevamo un nome che facesse riferimento alla dicotomia dell'esistenza umana: una parte immateriale (mente, spirito, o anima) e una parte materiale (corpo). Come lo spirito,il vento non si può toccare, pesare, o vedere, ma è molto potente, mentre il corpo è come un ponte è cioè fatto di solida materia e ci permette di collegarci con il resto del mondo. 'Bridge' fa inoltre riferimento al ruolo di un medium che è come un ponte tra questo mondo e l'Altro ".

D.) Il suo sito web afferma che la ricerca sulla sopravvivenza della coscienza è il suo obiettivo primario. Le dispiacerebbe riassumere i risultati ottenuti fin'ora ?

R.)"A questo punto, possiamo definitivamente affermare, grazie ai risultati della nostra ricerca, che alcuni Mediums sono in grado di ottenere ciò che noi chiamiamo "Ricezione di informazioni anomale, cioè, si possono ricevere informazioni accurate e specifiche su individui deceduti (o disincarnati) senza alcuna conoscenza precedente sui disincarnati o sul sitter (la persone interessata a contattare i disincarnati), senza alcun feedback durante la seduta e senza usare frodi o inganni.
Il protocollo in quintuplo-cieco che usiamo è in grado di eliminare tutte le obiezioni che uno scettico può avanzare contro la precisione raggiunta da un medium: la frode, l'involontaria influenza gestuale dello sperimentatore, le informazioni generiche che potrebbero essere applicate a chiunque, l'influenza del giudicante e 'la lettura a freddo' (una situazione in cui un medium utilizza spunti per fabbricare un'informazione 'precisa').
Le sedute si svolgono al telefono tra un medium ed uno sperimentatore (all'oscuro di tutto), ed il 'sitter' non sente le risposte, che solo in seguito vengono giudicate e classificate in base ad un punteggio prestabilito. Anche se siamo in grado di dimostrare questo fenomeno, non possiamo determinare l'origine anomala delle informazioni che il medium riceve utilizzando questa metodica.
Oltre alla sopravvivenza della coscienza, le teorie della Super-psi e psichiche sono compatibili coi nostri dati. Siamo molto interessati alla ricerca applicata alla medianità onde determinare come le sedute possano essere utili alla società. Attualmente stiamo effettuando un programma di ricerca sugli effetti terapeutici dei medium con buone credenziali nel trattamento del dolore.

Dai primi dati che abbiamo raccolto, sembra che le sedute medianiche possono effettivamente avere diversi vantaggi sia rispetto alla terapia del dolore tradizionale ed alle esperienze personali spontanea di comunicazione dopo la morte (ADC).
Sono entusiasta di iniziare uno studio più ampio su questo argomento una volta che saremo in grado di trovare i necessari fondi per sviluppare un tale progetto ".

D.) I vecchi ricercatori come Myers, Hodgson, Lodge, Hyslop, et al., A un certo punto professarono la loro fede nella sopravvivenza, ma molti dei ricercatori di oggi sembrano credere che i loro studi devono rimanere per sempre sulla soglia per poter essere percepiti come "scientifici" .
Qual è la sua posizione al riguardo? Se il Windbridge dovesse trovare prove che suggeriscono fortemente la sopravvivenza e pubblicarle, non diventereste improvvisamente dei propagandisti, piuttosto che degli scienziati?

R.) "E 'una linea sottile attorno alla quale continuo a camminare in punta di piedi. Secondo la scienza tradizionale, nessuno potrebbe mai riferirsi a me come ad una "credente" sotto gli effetti di una droga o di un virus, ma se dovessi annunciare che i medium possono dare informazioni precise circa il defunto in condizioni di totale controllo di laboratorio (cosa che faccio regolarmente), corro il rischio di essere etichettata come una sostenitrice o credente e visto come una specie di fanatica, anche se sto semplicemente traendo una conclusione da statistiche effettuate sui dati raccolti tramite un protocollo progettato correttamente. E 'una posizione strana in cui gli scienziati in altri campi non si trovano. Tuttavia, vorrei sottolineare che la moderna ricerca medianica si differenzia notevolmente dai primi studi della Society for Psychical Research grazie all' utilizzo della tecnologia (per esempio, la registrazione digitale, l'uso di e-mail, telefonate, ecc), nonché nelle caratteristiche dei Mediums partecipanti. Una nuova era è ancora agli inizi e io davvero non credo che i dati raccolti siano sufficienti per fornire una conclusione definitiva circa la fonte delle informazioni a cui attingono i Mediums. Devo dire che, tenendo conto soltanto dei dati raccolti, propenderei più verso l'ipotesi della sopravvivenza che per qualla della Super-psi ".

D.) Qual è l'obiettivo della sua ricerca attuale?
 

R.) "Attualmente, per fornire ulteriori elementi di prova sulle così dette informazioni anomale, stiamo raccogliendo dati da replicare, oltre ad estendere uno studio precedentemente pubblicato. Siamo anche conducendo uno screening prospettico e raccogliendo dati sulle esperienze fenomenologiche dei Mediums durante i loro contatti che ci permetterà di determinare le correlazioni fra coscienza e accuratezza dei contatti. Abbiamo anche da poco completato uno studio di trans-comunicazione strumentale (ITC) in tempo reale usando il software EVPMaker e presentato una ricerca sulle capacità paranormali degli animali -nonché sulle fotografie di Orbs- in diverse conferenze accademiche. Forse ancora più importante, stiamo ultimando un documento che propone il potenziale terapeutico positivo della medianità nel trattamento del dolore.
(Maggiori informazioni sulle nostre presentazioni e documenti possono essere trovate qui: http://www.windbridge.org/publications.htm. ) "

D.) C'è stato un Medium o un caso particolare che è stato
particolarmente probante per lei?

R.) "Un singolo medium o una sola seduta possono sempre essere liquidati come un colpo di fortuna. Pertanto, presso l'Istituto Windbridge, siamo interessati a raccogliere dati da numerosi sensitivi.
 In questo modo, è più probante capire se si tratti di un fenomeno diffuso o di pura abilità personale. Penso che sia la sommatoria di tutte le sedute e di tutti i dati che ho raccolto a fornire la maggior parte delle prove. Solo testando numerosi medium in grado di riferire informazioni accurate e specifiche circa un defunto in modo efficace ed in condizioni di "cecità SPERIMENTALE ", si capisce di comunicare con un'entità volitiva, piuttosto che acquisire informazioni memorizzate in una sorta di database eterico ".

D.) Qual è stato il più grande ostacolo alla sua ricerca?

R.) "Senza dubbio i finanziamenti. La sopravvivenza della coscienza non è un settore della ricerca finanziata da alcun contributo pubblico o da fondazioni private. Ho notato che il pubblico laico a volte crede che gli scienziati fanno le ricerche che vogliono fare quando in realtà accade che quasi tutti, fanno semplicemente le ricerche per cui possono ottenere dei finanziamenti. Questo è vero ovunque, nelle università, per esempio, la ricerca è pagata da sovvenzioni (e talvolta da donazioni private), non dall'università. Non rientro in tale maggioranza di scienziati e la mia posizione marginale è sia una benedizione che una maledizione: posso effettuare la ricerca che mi interessa e che trovo enormemente importante e socialmente rilevante ma, al tempo stesso, non posso permettermi certi lussi come l'assicurazione sanitaria, una vettura nuova o pranzare al ristorante.
 Non è sorprendente perciò che sempre meno persone lavorano in questo campo e che ci vuole tanto tempo per realizzare qualcosa, visto che non posso ottenere le attrezzature necessarie nè il personale per eseguire i tipi e il numero di studi che mi piacerebbe fare ".

D.) Basandoci sulla storia, sappiamo che la Scienza ufficiale non accetterà mai le prove sulla sopravvivenza o anche per gli ESP in generale. Crede che la sua ricerca sarà in grado di intaccare questa mentalità?

R.) "Non mi preoccupo di quello che gli altri ricercatori diranno. I cambiamenti non partono mai dai "capoccioni" . La nostra attenzione è rivolta alle applicazioni pratiche della ricerca sulla sopravvivenza e come essa può servire alla società. La medianità non serve ad aiutare a guarire un genitore in lutto meno di quanto possa fare che so...la psicanalisi.

D.) Come può la gente comune essere coinvolta con l'Istituto Windbridge?

R.) "Ci sono diversi modi per rimanere in contatto con noi. Ad esempio ci si può iscrivere come volontari (sitters) per partecipare alle ricerche (http://www.windbridge.org/sitters.html)

Oppure ci trovate su Facebook (http://www.facebook.com/windbridge.institute)

sul mio blog http://drjuliebeischel.blogspot.com

 o diventando membri del Windbridge: http://www.windbridge.org/members.htm

o visitando il sito http://www.windbridge.org/connect.html.

Grazie per il vostro interesse sulle ricerche dell'Istituto Windbridge! "
 

BY: MICHAEL TYMN -Traduzione: WM

 

OBE: PROVE EVIDENTI GIA' NEL 1960!
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Di regola, le visioni di pre-morte sono oggi largamente accettate come un fenomeno che dimostra l'esistenza dell'Aldilà. Molte delle  persone che si svegliano dalla morte clinica, raccontano d'un viaggio lungo uno stretto cunicolo buio che termina in un'esplosione di luce scintillante. Alcuni dicono che sono stati capaci di comunicare con una creatura luminosa (che credono fosse Dio) ed i loro parenti defunti.
 Alcuni scienziati americani hanno studiato gli encefalogrammi dei pazienti morenti ed hanno scoperto che l'attività elettrica del cervello s'intensifica quando il momento della morte si avvicina (
Vedi articolo).
"
Pensiamo che l'esperienza di pre-morte possa essere causata da un impulso di energia elettrica rilasciata dal cervello quando si sta per esaurire l'ossigeno,"
ha detto Lakhmir Chawla, un medico che lavora in terapia intensiva presso la George Washington University . "
Come il flusso di sangue rallenta causando una caduta dei livelli di ossigeno, le cellule cerebrali emettono un forte impulso elettrico che inizia in una parte del cervello e si diffonde a cascata generando vivide sensazioni mentali", ha poi aggiunto.
Fin qui la spiegazione potrebbe reggere, ma che dire quando una persona sente di lasciare il corpo al momento della morte? Coloro che hanno avuto una esperienza di pre-morte dicono che si muovevano col "
corpo astrale",con cui sono persino andati a trovare i loro amici....
Qualcuno ha anche raccontato che, quando era in astrale, poteva venire a conoscere cose che non avrebbe mai potuto sapere quando era nel corpo fisico. Sapeva dove trovare qualcosa che stava cercando, poteva descrivere quello che una persona stava facendo o quello che indossava in un momento particolare, ecc.
Scienziati e Parapsicologi hanno condotto molti studi nel tentativo di trovare spiegazioni al misterioso fenomeno. Il Ricercatore statunitense Charles Tart ideò una serie di esperimenti di laboratorio,
alla fine del 1960. Tart monitorò dei suoi pazienti nel sonno, con sensori che registravano i loro movimenti oculari, le bio-correnti del cervello, la pressione sanguigna e la resistenza elettrica della pelle.
 Lo Scienziato aveva posto un cartello con su scritto un numero a cinque cifre, su d'una mensola collocata sopra il letto del paziente. Per vedere il numero sulla carta, il volontario avrebbe dovuto osservare le cose dall'alto.

Numerosi volontari riferirono di essersi come librati nella stanza, al di sopra dei loro letti, e di aver visto i numeri che poi riportarono in modo corretto.

In Russia, il fenomeno delle esperienze di pre-morte è stato studiato dallo psichiatra Vladimir Raikov che ha condotto i suoi esperimenti con la partecipazione di un Medium che poteva generare volontariamente un "gemello astrale". Il fantasma era visibile, ma poteva obbedire solo agli ordini del suo padrone che gli chiese di recarsi nella stanza accanto. In quella stanza, Raikov aveva messo, dopo averla ipnotizzata, una volontaria che non aveva mai visto il Medium e quindi non sapeva che aspetto avesse. 
Tuttavia, quando le fu chiesto di descrivere l'aspetto del "gemello astrale," la donna ne fornì la descrizione dettagliata. Inoltre, Raikov aveva chiesto alla donna di pungere il fantasma con un ago ed il corpo del Medium potè realmente sentire la puntura, ogni volta che veniva procurata al suo doppio eterico.  Anche il Professor Alexander Chernetsky ha ottenuto interessanti risultati della sua ricerca. I dipendenti del suo laboratorio utilizzarono dei sensori per misurare la tensione elettrica che dimostrarono reazioni nei campi presenti intorno a tessuti biologici, mentre un sensitivo  stava costruendo il loro fantasma proprio con il potere della mente. I sensori mostrarono pure notevoli cambiamenti in atto nel campo biologico del paragnosta.
Alcuni scienziati svizzeri hanno recentemente fatto una scoperta sensazionale. La stimolazione elettrica di una delle zone del cervello umano dà la sensazione di uscire dal corpo. Una paziente, sofferente di epilessia, è stato sottoposta a stimolazione elettrica del giro angolare (una regione localizzata nell'emisfero cerebrale destro). Ella riferì di poter vedere se stessa cadere giù dall'alto per poi trovarsi sospesa sopra il suo corpo.
Non è escluso che l'umanità svilupperà una tecnologia che fra un pò di tempo permetterà a tutti di staccarsi dal corpo fisico, dato che, al momento attuale, è chiaro che il fenomeno è di natura psicologica ed è strettamente connesso con l'attività del cervello umano. Intanto, il Dr. Charles Tart è sicuro che ci sono almeno cinque fenomeni PSI il cui studio appare molto promettenti:
la telepatia, la chiaroveggenza (o visione a distanza), la precognizione, la psicocìnesi e la guarigione

Irina Shlionskaya (Pravda-English)
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The opinions and views of the authors do not always coincide with the point of view of PRAVDA.Ru's editors.Source:
Pravda.ru

PROVATO: é LA MENTE CHE FORMA IL CERVELLO! (09-11-10)

Studio Usa:
 l'uomo predice il futuro
(13-11-10)

Una delle più importanti riviste americane di psicologia pubblicherà il lavoro di un professore che sostiene di aver dimostrato che gli esseri umani sanno predire gli eventi. La comunità scientifica è in rivolta. Basteranno le sue prove a vincere lo scetticismo?
 Il futuro si può "sentire"!
A dirlo non è un manipolo di chiaroveggenti e fattucchiere ma un gruppo di scienziati della Cornell University 1 di Ithaca, nello Stato di New York. Il loro articolo, intitolato appunto "Feeling The Future", è il primo studio su fenomeni tipicamente considerati paranormali a essere stato ammesso su una rivista di psicologia "seria", in questo caso il Journal of Personality and Social Psychology 2.
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Avevamo già dato notizia di questo studio QUI- Oggi un articolo molto interessante è apparso su "Repubblica"
(Clic per leggerlo tutto)

Grazie a Francesco per la segnalazione!

Recenti ricerche sul funzionamento del cervello forniscono ulteriori indicazioni che la mente é al di fuori del corpo, donde produce la coscienza ed i ricordi nel cervello, creando in esso ciò che chiamiamo pensiero, ricordi, esperienze sensoriali. L'effetto è lo stesso di un segnale che arriva in un televisore per attivarne i singoli componenti elettronici, in modo da poter vedere l'immagine e sentire i suoni che provengono da una fonte completamente al di fuori dell'apparecchio.
Maurizio Costanzo -per esempio- non è nel televisore, dato che le telecamere, gli apparecchi per la radiodiffusione e tutte le vaste risorse di persone e la tecnologia necessaria per produrre e trasmettere il segnale sono al di fuori del televisore che, non appena si accende, elabora il segnale che gli giunge.
Allo stesso modo, sembra che il cervello predisponga la configurazione dei suoi neuroni per adattarla alle nostre esperienze visive, uditive, tattili, ecc. ed anche alle emozioni, quando un segnale al di fuori del corpo e del cervello lo plasma per sperimentare una certa esperienza.
Recenti ricerche sembrano avvalorare sempre più questa tesi.
La mente dovrebbe creare elettricità per far funzionare cervello e corpo, ma non possiede alcun meccanismo di questo tipo. Pim van Lommel, un Cardiologo della Divisione di Cardiologia, dell' Ospedale olandese Rijnstate (Arnheim), spiega che la mente, che non è fisica, non può creare elettricità perchè il cervello possa ricreare un'immagine. Esso dovrebbe generare tanta elettricità per far sì che milioni di neuroni si accendano esattamente nello stesso modo in cui si erano attivati quando i fotoni hanno colpito la corteccia visiva attraverso l'occhio che aveva a sua volta creato l'immagine. Ma il cervello non ha alcuna capacità di creare tanta energia elettrica. Questo fatto è stato discusso più volte in letteratura;
 (Journal of Physiology, Journal of Neurophysiology, Truth Journal, International Journal of Interdisciplinary Chistian Though).
Pim Van Lommel sintetizza così le sue osservazioni:

"Per decenni, sono state condotte approfondite ricerche per localizzare la coscienza ed i ricordi all'interno del cervello, finora senza successo.  In connessione con il presupposto -non dimostrato- che la coscienza ed i ricordi sono prodotti e conservati all'interno del cervello, dovremmo chiederci come un' attività non materiale (attenzione concentrazione o il pensare), possano corrispondere ad un'osservabile e misurabile reazione sotto forma di campi elettrici, attività magnetica e chimica in un certo punto del cervello, sebbene un aumento del flusso ematico cerebrale si osservi in occasione delle attività suddette."

In altre parole,
un pensiero non esiste in forma materiale e, tuttavia, quando si intende semplicemente ricordare un volto, l'immagine appare nella nostra mente ed il cervello produce elettricità, anche se non possiede un meccanismo per generarla, nonostante il fatto che per la scienza essa é necessaria per ricrearne l'immagine. Pim van Lommel suggerisce che é la mente -al di fuori del cervello- a far sì che il cervello si accenda.

I BIOFISICI NON RIESCONO A RILEVARE
ATTIVITÀ ELETTRICA NEI NEURONI SENSORIALI.


Un'altra recente scoperta porta a simili speculazioni.
I tentativi di misurare l'elettricità lungo i neuroni sensoriali quando una persona sta apparentemente pensando, non sono valsi a trovare alcuna traccia di elettricità.
Le leggi della termodinamica impongono che gli impulsi elettrici devono produrre calore e così Thomas Heimburg, professore associato di Biofisica presso il Niels Bohr Institute di Copenhagen University, e Andrew D. Jackson, professore di Fisica Teorica all'Università di Copenaghen, hanno cercato di rilevare il calore prodotto quando gli impulsi che viaggiano lungo i nervi producono esperienze sensoriali .
Purtroppo per loro, non ne hanno trovato alcuna traccia!
I testi di medicina dicono che i nervi funzionano inviando impulsi elettrici lungo il loro percorso .
Heimburg dice che la sua ricerca dimostra che i libri di testo sono sbagliati....
Ma per i Fisici, questa non può essere la spiegazione esatta perchè le leggi della termodinamica ci dicono che gli impulsi elettrici devono per forza produrre calore mentre viaggiano lungo un nervo! Eppure non ne producono! In altre parole, non sembra esserci alcuna attività elettrica proveniente dagli organi di senso, anche se il cervello ne fa registrare una che dimostra che si sta avendo un'esperienza sensoriale,
sicchè viene suggerito che un altro processo deve essere chiamato in causa, per esempio,impulsi sonori, sebbene non vi sia alcuna indicazione che questo fatto sia vero.
Si sa solo che la teoria standard degli impulsi elettrici che viaggiano lungo i nervi sensoriali
non sembra spiegare come il cervello possa ricevere un segnale sensoriale.
Tuttavia, questo risultato ben si addice all'idea che la mente esista al di fuori del cervello che si adatta all'esperienza vissuta generando un'attività elettromagnetica.
Precedentemente alcuni neuroscienziati hanno trovato che la corteccia visiva del cervello delle persone non vedenti si attiva quando essa "vede" con l'eco-localizzazione, sebbene gli occhi non siano coinvolti, poichè non inviano segnali al cervello.  Ben Underwood, per esempio, aveva occhi di plastica, quindi gli era fisicamente impossibile inviare segnali dagli occhi alla corteccia visiva. Eppure era capace di muoversi in ogni ambiente con successo, facendo cose che avrebbe potuto a fare solo se non fosse stato cieco.
VEDI:  http://nonapritequelportale.com/il-ragazzo-cieco-che-vedeva-senza-occhi
(Un interessante servizio su questo eccezionale caso è stato trasmesso
da Voyager" qualche mese fa -NdR-)

Sembra probabile che la mente, pur se al di fuori del cervello, possieda l'esperienza del vedere e poi
dice al cervello come "accendersi" in base a tali informazioni .
Se questo è vero,
la mente sarebbe molto simile ad un segnale che forma le immagini ed i suoni nel televisore, i cui componenti sono attivati da un agente esterno (il segnale, appunto).

(Nota: Questo studio di Psicologia, molto complesso, è stato recentemente pubblicato da alcuni Ricercatori della Cornell University, capeggiati dal Dr. Bem- Vedi Link http://dbem.ws/ ). Essi hanno dimostrato chiaramente che i volontari potevano percepire IN ANTICIPO le sensazioni positive o negative provocate dalle immagini casuali che avrebbero visto sul monitor, in base alla modifica di diversi parametri fisici come battito cardiaco, conduttività della pelle EEG, etc.
In sostanza, il cervello riflette solo ciò che la mente ha già visto.)

LINK A REPUBBLICA

L'esperienza sensoriale è già nella mente e il cervello viene "plasmato" dalla coscienza per riflettere gli stimoli sensoriali, o le emozione.
Questa ipotesi ben si adatta con i dati di una recente ricerca che ha dimostrato che la mente può conoscere con diversi secondi di anticipo quanto un computer - che seleziona casualmente alcune foto-, sta per mostrare sul monitor.
->
Quando una persona "vede" qualcosa, la spiegazione classica fornita dalla neuroscienza è che i segnali dell'occhio (retina), viaggiano lungo un cavo chiamato nervo ottico fino alle parti del cervello in cui si riceve l'immagine (cortex visiva). In un' illusione ottica, una persona guarda un'immagine, ma la mente pensa che l'immagine è diversa da quella che effettivamente è. L'illusione qui riportata ne è un esempio:
In questo disegno,la sfera anteriore sembra più piccola di quella posta in alto. Tuttavia, entrambe hanno, in realtà, la stessa dimensione
(provate a misurarle sullo schermo!)
La mente ha interpretato diversamente i due oggetti anche se sono identici. Sperimentiamo la medesima illusione con la Luna che ci sembra più grande quando é più vicina all'orizzonte, perché la nostra mente la mette in rapporto con le cose che vede al suolo, mentre sembra più piccola nella distesa del cielo notturno, ove mancano punti di riferimento. Scott Murray, professore di Psicologia presso l'Università di Washington e due suoi Colleghi, hanno voluto capire come possa il cervello registrare la differenza tra la dimensione apparente e la dimensione reale di due oggetti identici. Per scoprirlo, hanno usato la risonanza magnetica, (un tipo speciale di MRI che rivela l'attività dei neuroni nel cervello o nel midollo spinale) per misurare le variazioni che si verificano nella corteccia ottica mentre dei volontari guardavano l'immagine delle due sfere. Sorprendentemente, anche se le due sfere sono identiche nelle dimensioni, guardando quella posteriore (che sembra più grande)
l'area del cervello attivata risultava essere maggiore del 20 per cento rispetto a quando veniva guardata quella anteriore, che sembra più piccola. Questa percentuale è risultata essere identica alla stima fatta dagli stessi soggetti, quando era stato loro chiesto di valutare "a occhio" la differenza di dimensioni tra le due sfere. Se la mente fosse contenuta in un cervello funzionante come una macchina, non si sarebbe registrata alcuna differenza -essendo le due sfere delle stesse dimensioni- e la mente (intesa in senso meccanicistico!) avrebbe invece registrato le informazioni nella stessa zona cerebrale.... ma non è andata così!
I Ricercatori hanno a lungo creduto che il sistema visivo fosse organizzato gerarchicamente, con le prime aree visive -come la corteccia  primaria- utilizzate semplicemente per registrare l'ingresso fisico della luce attraverso gli occhi ed una regione "superiore" che organizza tutte le informazioni, sicchè questo lavoro mette in discussione le classiche teorie sul funzionamento dell'apparato visivo. Se il cervello ricevesse l'immagine attraverso la retina come fa una telecamera, ci si aspetterebbe che i fotoni che la colpiscono dovrebbero coprire la stessa area di retina per entrambi i globi oculari ed il cervello dovrebbe vedere le due sfere di dimensioni identiche, sì da generare un'immagine fotografica corretta nelle sue dimensioni. Invece il cervello si attiva con un'immagine che ha registrato l'illusione della mente.
Ancora una volta,
l'unica ragionevole interpretazione di questi risultati è che la mente, che é al di fuori del cervello, osserva l'immagine e decide sulle dimensioni dei due oggetti, prima ancora che il cervello stesso sia stato coinvolto.
La mente, quindi, invia il messaggio al cervello ed il cervello registra quel che ha "visto" la mente, cioé il messaggio che la mente al di fuori del corpo ha inviato, con gli errori nella stima delle dimensioni.
Questa è una grossa prova a sostegno dell'ipotesi che la mente fa l'esperienza e poi dice al cervello come attivarsi, riflettendo ciò che essa ha già elaborato e sperimentato.

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QUANDO LO SPIRITO SALE AL CIELO (11-10-10)

Nel suo nuovo libro Glimpses of Eternity, il dottor Raymond Moody, che è conosciuto soprattutto per il suo lavoro pionieristico nel campo delle  NDE, esplora le visioni sul letto di morte e la condivisione di tali esperienze.
In un capitolo, Moody riferisce di una strana nebbia che a volte è visibile al momento del trapasso.
 "La descrivono in vari modi", scrive. "Alcuni dicono che sembra fumo, altri che è sottile in forma di vapore che a volte sembra avere una forma umana. In ogni caso, fluttua verso l'alto e di solito scompare sempre abbastanza rapidamente. "
Moody ed il suo co-autore Paul Perry riferiscono d' un medico della Georgia che ha visto due volte una nebbia che sale dai pazienti deceduti. Il medico ha spiegato che i pazienti si sono illuminati d'una luce molto brillante, i loro occhi brillavano di una luce argentea. La nebbia formata sul petto si librò , come il medico ebbe modo di osservarla da vicino, e notò che possedeva una struttura profonda e complessa. Più ulteriormente ha detto che sembrava composta di vari livelli dotati di movimenti energetici .
 In un secondo caso, il medico sentì un' invisibile presenza accanto a lui, apparentemente in attesa che il paziente morisse. Uno psicologo che lavora negli hospices per anziani è citato da Moody per avergli detto che le nuvole di nebbia che si formano sopra la testa o il torace sembrano avere una composizione elettrica. Un infermiere ha riferito di aver visto una specie di foschia avvolgere molti pazienti moribondi, tra cui suo padre, dal cui petto ha visto emergere una sorta di nebbia "..come la foschia su un fiume", fermarsi per alcuni secondi prima di dissiparsi.
L'alone luminoso visto dal medico della Georgia è stato riportato anche da molti altri osservatori. Un testimone ha riferito al Dr. Moody  che il locale in cui si trovava il morente è improvvisamente diventato "terribilmente brillante"; così intensa era la luce che non riusciva a non vederla anche ad  occhi chiusi. Un'infermiera dell'ospizio ha riferito di aver visto una "presenza luminosa vicino al letto, con la forma d'una persona". Nello stesso caso, anche la caposala non solo aveva visto la stessa luce nella stanza ma anche quella proveniente dagli occhi del morente, sebbene non avesse avvertito alcuna presenza. Moody racconta pure una sua esperienza personale verificatasi quando lui ed altri membri della famiglia si erano riuniti accanto al letto di sua madre morente. Tra le altre cose strane, tutti percepirono una luminosità insolita."E'stato come vedere la luce proveniente da una piscina, di notte".
Ci sono innumerevoli rapporti di persone morenti che hanno visioni di luce e di persone care decedute che giungono ad accoglierle, ma gli scettici liquidano tali racconti come pure allucinazioni.
 Tuttavia, come sottolinea Moody, una cosa è affermare che il morente è allucinato, un'altra è sostenere che persone sane presenti nella stanza ne condividano l'allucinazione. L'illustre Scienziato ritiene che questi eventi ci dicono molto più delle NDE sulla vita dopo la morte, sarebbero "....la chiave per dimostrare l'esistenza di un aldilà." (Va tenuto presente che definirle "allucinazioni" non significa che tali esperienze non sono "reali." Semmai sono solo non verificabili oggettivamente .)

TESTIMONIANZE DI MEDICI ED INFERMIERI

Tali "luci" e "nebbie" intorno al letto di morte sono state riportate anche da altri ricercatori, tra cui il Dr. Bernard Laubscher, uno psichiatra sudafricano, che ha scritto in un suo libro del 1975, Beyond Curtain Life: "Mi è stato detto da diversi stregoni che, guardando al capezzale dei moribondi tenendo accese un paio di candele, avevano visto formarsi un corpo evanescente, dalla forma allungata,una specie di nube biancastra-violacea addensarsi parallelamente alla salma, a poche decine di  centimetri sopra il corpo. A poco a poco questo "spettro" diventa una nuvola più densa e prende la forma, prima vaga e poi più decisamente simile a quella della persona che è nel letto. Questo processo prosegue fino a quando il fantasma sospeso sopra il corpo ne diventa una replica perfetta, in particolare del viso. "
Laubscher ha successivamente segnalato che questi stregoni, alcuni dei quali erano apparentemente chiaroveggenti, gli hanno riferito di aver visto anche un cordone, simile ad un nastro, che si estende dalla parte posteriore della testa del fantasma fino al corpo etereo e che esso inizia a brillare non appena si è completamente formato.
"Hanno notato che alcuni di questi 'doppi etereei' sono più luminosi di altri, disegnando il contorno del fantasma, che ho potuto paragonare ad un tubo al neon", ha aggiunto Laubscher. "Quando il fantasma si raddrizza, il cavo di collegamento si dirada, come se si sfilacciasse." A volte questi chiaroveggenti avrebbero visto dei volti gioiosi di altri Spiriti lì convenuti per accogliere il deceduto, prima che il 'filo d'argento' venga reciso, il che causa la cessazione delle visioni.
Secondo Laubscher, il materiale vaporoso ha la stessa composizione dell' ectoplasma, la misteriosa sostanza sprigionata dai Mediums fisici prima delle materializzazioni.
Agirebbe come una sorta di "collante" che lega il corpo fisico con il corpo spirituale e quanto più una persona è materialista, tanto più denso è l'ectoplasma e la difficoltà del morente a 'dare l'anima.'
Nel loro eccellente libro del 2008, L'Arte Di Morire, anche il dottor Peter Fenwick, noto Neuropsichiatra Britannico, e sua moglie  Elizabeth discutono del 'fumo, o 'nebbia grigia', o 'nebbia bianca', che lascia il corpo dopo la morte.
 "A volte si libra sopra il corpo prima di salire e scomparire attraverso il soffitto, ed è spesso associato con l'amore, la luce, la compassione, la purezza e, occasionalmente, con musica celestiale", scrivono, aggiungendo che non tutti i presenti al decesso vedono questi fenomeni .
I Fenwicks citano una donna di nome Penny Bilcliffe, che era presente quando sua sorella è morta:
 "Ho visto una specie di fuoco fatuo in rapido movimento che sembrava lasciare il suo corpo dal lato della bocca, a destra. Lo shock causato dalla sua bellezza mi ha lasciata senza fiato.
E' apparso come un diamante liquido o gassoso, incontaminato, scintillante e puro, simile alla vista dall'alto di un vortice nella più limpida sorgente che si possa immaginare ...
Si mosse rapidamente verso l'alto e poi scomparve. "

Nel suo libro del 1970, Out of the Body Experiences, il dottor Robert Crookall cita il dottor RB Hout,
un medico, che era presente alla morte di sua zia.
"La mia attenzione fu richiamata da qualcosa di immediatamente sopra il corpo fisico, sospeso nell'aria a circa un metro sopra il letto. In un primo momento non ho potuto distinguere null'altro che la vaga sagoma di una sostanza simile alla nebbia. Sembrava che ci fosse solo una nebbia sospesa, immobile, ma come ho guardato meglio, essa a poco a poco è cresciuta, trasformandosi in una forma più densa, più solida, come una condensazione di questo inspiegabile vapore. Poi mi sono stupito di vedere i ben definiti contorni che esso presentava e subito ho capito che questa nebbia stava assumendo una forma umana. "
Hout riferisce che la forma assomigliava al corpo fisico di sua zia e che rimase sospesa orizzontalmente a pochi metri sopra il corpo. Quando la forma fantasma fu completa, Hout riconobbe appieno le caratteristiche somatiche di sua zia.
"Era molto simile al suo volto fisico, solo che si presentava raggiante di pace e di vigore, non più segnato dall'età e dal dolore. Gli occhi erano chiusi, come in un sonno tranquillo, e la luminosità sembrava irradiare dal corpo spirituale ".
Hout ha poi osservato una "sostanza argentea" fluire dalla testa del corpo fisico alla testa di quello spiritico: "Il colore era d'un argento luminoso, dallo splendore traslucido. Il cavo sembrava vivo di vibrante energia. Ho potuto vedere le pulsazioni del flusso di luce lungo di esso, andare dal corpo fisico al 'doppio'spiritico. Ad ogni pulsazione, il corpo spiritico diventava più vivo e più denso,
mentre il corpo fisico era tranquillo e quasi senza vita ...
"
Quando le pulsazioni del cordone si fermarono, Hout potè vedere i vari elementi del cavo spezzarsi e, quando l'ultimo filo si ruppe, il corpo spiritico si era posto in posizione verticale, gli occhi aperti, e con un largo sorriso prima di sparire dalla sua vista.

Ectoplasma sul campo di battaglia

"Ho visto un ectoplasma sul campo di battaglia", è l'affermazione d'un giovane soldato citata nel numero del 25 Gennaio 1945 del giornale " Psychic Observer" dal reporter Ed Bodin.
"Ho visto che proveniva da un soldato gravemente ferito per poi scomparire non appena quel soldato spirò. Un compagno del Kentucky lo definì 'nebbia dell'anima,' e mi disse che da molti abitanti del suo paese è considerata
una cosa abbastanza normale, anche se raramente ne parlano.
"
Perché la sua famiglia -Cristiana Ortodossa- non vedeva di buon occhio l'occultismo, il giovane soldato chiese di non essere identificato. Tuttavia, egli continuò a raccontare d'un altro soldato che giaceva come lui, gravemente ferito da alcune schegge di granata, a circa 10 metri di distanza.
"Lo guardai con pietà, dimenticando il mio dolore. Poi, prima di perdere conoscenza, ho visto quello strano fumo iniziare ad addensarsi sopra di lui, come se provenisse dal suo stomaco, mentre giaceva sulla schiena, gemendo.  Il moncone del suo braccio era immerso nel fango spesso che,fermando un pò il sangue, stava rendendo la sua morte più lenta. Allora mi sono ricordato di quanto il mio amico mi aveva detto sull' anima-nebbia, e ho guardato affascinato l'ectoplasma diventare più denso mentre si dirigeva verso di me. Per un momento mi parve di vedere in esso il volto di una vecchia signora gentile.
Poi mi ha raggiunto e per un attimo sono rimasto disorientato dalla strana sensazione che mi aveva preso. Mi sentivo più forte. Con il mio braccio sinistro mi alzai e cominciai a strisciare verso quel soldato . Ho raggiunto la mia borraccia d'acqua mentre la nebbia era ancora intorno a me e con uno sforzo improvviso, mi alzai in piedi accanto a lui. "
L'altro soldato morì ed il giovane soldato che racconta la storia si alzò e camminò per quasi due Km. fino alla tenda della Croce Rossa, dove rimase in stato d'incoscienza per tre giorni.  Tutti dissero che non si riusciva a capire come fosse sopravvissuto, per non parlare del fatto che aveva camminato per tanti kilometri prima di essere soccorso.
"... Nel giorno della mia morte, crederò che l'ectoplasma fuoriuscito dal corpo del mio commilitone mi aveva aiutato in modo misterioso a sopravvivere." dichiarò il giovane soldato. "Mi aveva dato forza sufficiente per salvarmi la vita. Quel ragazzo si è sacrificato ed è stato per me come la luce spirituale di Gesù di cui si diceva: 'Poteva salvare gli altri, ma non se stesso' ".
(Su questo stesso argomento, vedasi anche il recente articolo:

 "ABBIAMO VISTO LE VITTIME DEL WTC SALIRE AL CIELO" )

(Webmaster da Metgat's Blog)

 

L'ESISTENZA DI DIO E' MATEMATICAMENTE DIMOSTRABILE! (30-09-10)

Il metodo scientifico è utilizzato ogni giorno dalle scienze forensi per stabilire se quanto accaduto sulla scena d'un crimine è stato un caso o se è invece successo di proposito e con intenzione.
Il calcolo delle probabilità è matematica, è un argomento scientifico e viene spesso utilizzato per determinare in un' indagine il grado di certezza di un dato avvenimento. Il metodo scientifico però, non può essere utilizzato per dimostrare fatti avvenuti al di fuori dell' osservazione umana. Nessuno ha osservato l'origine dell'universo, se sia nato per caso o a seguito d'un evento programmato, sebbene per supportarne o meno l'origine casuale o intelligente, molte prove scientifiche si possono ottenere con l'uso del calcolo probabilistico .
Se giungessimo su un pianeta disabitato e scoprissimo  una montagna scolpita con volti di persone simili a quelle che si trovano sul monte Rushmore in USA, non avremmo bisogno d'utilizzare il metodo scientifico per dimostrare che queste immagini sono il risultato d'un disegno intelligente e non di processi naturali di erosione. I matematici dicono che eventi casuali che abbiano una  probabilità
superiore a 10 alla 50-esima,  non possono essersi verificati  nemmeno nei 15 miliardi di anni di presunta esistenza  dell'universo!
Parimenti, le probabilità che una molecola proteica sia nata per caso è pari a
10 alla 65/esima potenza. Questo vale per una sola molecola, mentre sappiamo che anche la più semplice cellula è composta da milioni di proteine!  Queste ultime sono a loro volta costituite da molecole più piccole, conosciute come amminoacidi e perchè una molecola proteica possa lavorare, gli aminoacidi devono essere messi insieme in una sequenza ben precisa, proprio come le lettere in una frase. Se non sono nella giusta sequenza, quindi, la  proteina non funziona. E 'stato dimostrato che i mattoni che stanno alla base della vita, come le molecole di aminoacidi, possono nascere per caso, ma non è mai stato dimostrato che questi elementi di base possono incontrarsi in una sequenza  casuale per formare molecole proteiche funzionanti.
Una volta formatasi una cellula completa e vivente, esistono  il codice genetico (o programma) ed i meccanismi biologici idonei per dirigere la formazione di più cellule, ognuna con il proprio DNA e le sue  proteine.
Il problema è: come si è auto-costruito il DNA (che a sua volta dirige la costruzione delle proteine), quando non c'era ancora un codice genetico che  dirigesse tali meccanismi naturali?
Sembra che la cellula sia irriducibilmente complessa. Per esempio, senza DNA non ci può essere RNA  e senza RNA non ci può essere il DNA. E senza DNA o RNA non ci possono essere le proteine, mentre senza le proteine non ci possono essere nè DNA nè RNA. Sono tutti reciprocamente dipendenti gli uni dagli altri per poter esistere e
non possono essersi evoluti gradualmente!
Gli evoluzionisti in generale credono che ci sono voluti miliardi di anni per arrivare alla prima forma di vita e questa convinzione, anche se ancora insegnata come vangelo in molte scuole elementari e secondarie, non può essere ulteriormente sostenuta dalla scienza moderna.
Un fatto sorprendente è che ci sono aminoacidi sinistro e destro-giri, ovvero molecole identiche ma orientate specularmente nello spazio verso destra o verso sinistra. Negli esseri viventi tutte le molecole di proteine devono essere costituite da amminoacidi levogiri, oltre ad essere nella giusta sequenza. Se una molecola destrogira dovesse far parte d'una  proteina, essa non funzionerebbe.
Il DNA, o codice genetico,si compone  inoltre di varie molecole più piccole (acidi nucleici) che devono stare insieme in una precisa sequenza perchè il DNA possa lavorare. Ci sono molecole di zucchero sinistro e destrogire che compongono gli acidi nucleici e perchè una singola molecola di DNA funzioni esse devono essere
non solo ordinate in una sequenza precisa, ma anche contenere soltanto molecole di zuccheri correttamente orientate! Anche in questo caso una sola molecola speculare sarebbe sufficiente a non far funzionare il DNA.
Il famoso scienziato britannico Frederick Hoyle ha dimostrato che
le probabilità che la più semplice forma di vita sia nata per caso sono pari a  10 elevato alla potenza di 40.000..... !
Non è necessario essere un teologo per capirne il significato!
Nel bel mezzo delle discussioni sull'evoluzione ed il disegno intelligente, è sorprendente notare come molte società scientifiche, tra cui alcune molto colte, credono che sia già stata creata la vita in laboratorio.
Nulla di simile è mai accaduto.
Tutto ciò che gli scienziati hanno fatto è stato solo assemblare in laboratorio forme di vita  già esistenti, per cui se ne sono potute produrre di nuove, ma non dalla materia inerte. E' come dire che tutti siamo in grado di costruire qualcosa con i mattoncini Lego, ma che nessuno di noi e' in grado di fabbricarsi i mattoncini stessi.... Anche se dovessero riuscirci, sarà solo attraverso un disegno intelligente -frutto d'un progetto ben preciso- per cui nessuno potrebbe sostenere alcuna teoria a favore del caso o dell'evoluzione. In merito a quest'ultima poi, ci preme sottolineare che
se la cellula si fosse evoluta dal nulla e per caso,
avrebbe dovuto farlo tutt'in una volta.
 Una cellula parzialmente evoluta non avrebbe potuto attendere milioni di anni per diventare completa, perché sarebbe stata altamente instabile e si sarebbe disintegrata rapidamente in un ambiente aperto, soprattutto senza la protezione di una membrana cellulare completa e perfettamente funzionante.
Le leggi naturali sono sufficienti a spiegare l'ordine nella vita, nell'universo, e persino di dirci come funziona un forno a microonde, ma non ci possono spiegare completamente l'origine di un tale ordine.
Che dire poi della selezione naturale?
La selezione naturale non può produrre nulla, può solo "scegliere" cosa scartare o meno, inoltre essa può funzionare solo una volta che la vita esiste già e non prima. La selezione naturale è un processo passivo della natura.
Anche la recente notizia della creazione di cellule artificiali non è l'annunzio della creazione della vita dal nulla, poichè gli scienziati, attraverso un disegno intelligente, hanno costruito una molecola di DNA da "zero" e quindi l'hanno impiantata in una cellula già vivente. L'ingegneria genetica e la vita artificiale non sono eventi affidati al caso. Basta chiederlo agli scienziati che elaborano tali progetti!
La scienza non può dimostrare che siamo qui per caso, o a seguito d'un disegno intelligente, ma le evidenze scientifiche possono essere utilizzate per sostenere l'una o l'altra ipotesi.
E 'giusto che le prove a sostegno del disegno intelligente debbano essere presentata agli studenti a fianco alla teoria dell'evoluzione. Nessuno è costretto a credere in Dio, quindi non c'è violazione  della separazione tra chiesa e stato, ma, quando tutte le prove sono state presentate dovrebbe apparire evidente, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la vita non ha avuto origine dal caso, ma da una precisa volontà di una Mente Superiore.

(Traduzione e adattamento, Webmaster da: Pravda.ru)
 

La preghiera guarisce DAVVERO!
(16-08-10)
  EDIZIONE STRAORDINARIA!

La preghiera guarisce quando è recitata in presenza del malato e rivolta ad una determinata persona e ora c'è uno studio scientifico che lo dimostra!
Si tratta della " preghiera d'intercessione prossimale " (P.I.P.), ovvero quando una o più persone pregano per qualcuno in sua presenza e spesso con l'ausilio del contatto fisico.
Un team di medici e scienziati guidati dal professor Gunther Brown dell'Indiana University of Candy, ha condotto uno studio nelle zone rurali del Mozambico, evidenziando che la preghiera ha portato miglioramenti "altamente significativi" ad alcuni sordi e cambiamenti significativi ad altre persone ipo-vedenti. Quattordici di essi con gravi problemi d'udito ed 11 ipo-vedenti sono stati scelti durante le riunioni dei gruppi Cristiani Pentecostali in tre villaggi ed in una città del Mozambico e sono stati testati con un audiometro palmare o con tabelle optometriche, a seconda dell'handicap, sia prima che dopo aver partecipato ad una sessione di preghiera con imposizione delle mani.
"C'è stato un miglioramento molto significativo del'udito in 11 su 18 soggetti" ed un "significativo miglioramento visivo in altri", afferma lo studio, che sarà pubblicato il mese prossimo nella rivista medica Southern Medical Journal.
Due dei partecipanti ipoacusici allo studio,infatti, sono stati in grado di sentire suoni di ben 50 decibel più deboli dopo la sessione di preghiera, mentre tre dei soggetti non vedenti hanno migliorato la loro capacità visiva da 20/400 (o meno) fino a 20/80 o più.
Lo studio si è concentrato sugli effetti clinici della preghiera senza tentare di spiegare come e perché alcuni partecipanti hanno avuto notevoli miglioramenti.
"Questo studio mostra che in alcuni casi ci sono effetti misurabili che possono essere dimostrati mediante studi clinici e mi sembra molto più d'un primo passo, dato che ci indica la direzione verso cui la ricerca ha bisogno di andare. Rimane ancora molto da scoprire sul perché di questi effetti, quali sono i meccanismi,se ci sono cambiamenti anatomici, ecc.", ha dichiarato il Prof.Brown .
Sottolineando che il loro campione di studio è piccolo e che le condizioni in cui è stata condotta la sperimentazione erano tutt'altro che ideali, i Ricercatori hanno auspicato che:
"..il futuro studio servirà a valutare se la PIP può essere un utile complemento alle normali cure mediche per alcuni pazienti, soprattutto in paesi con limitate risorse sanitarie.
Le implicazioni sono potenzialmente vaste, dato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 278 milioni di persone, l'80 per cento delle quali vive nei paesi in via di sviluppo, soffrono di forme moderate/gravi d'ipoacusia ad entrambe le orecchie e 314 milioni di persone sono ipovedenti".

Link1-Engl.  Link2- Ita.

LA SONY HA DIMOSTRATO LE 'ESP '! (10-07-10)

La Sony, il colosso dell'elettronica  giapponese, avrebbe gestito un laboratorio di ricerca sulle ESP (Percezioni Extra Sensoriali) durante il periodo a cavallo tra gli anni 1990 e 1998 alla ricerca delle prove dell'esistenza di vari fenomeni paranormali, soprattutto il Remote Viewing (visione a distanza) e sull' energia Q-i (In Cina con il termine qi gong vengono indicati tutti gli esercizi il cui scopo e' il miglioramento della circolazione dell' energia nel corpo.Qi Gong, infatti, significa letteralmente lavorare ( gong ) con l' energia (qi). La pratica di quest' arte vecchia di secoli, e' stata codificata in molteplici stili, alcuni dei quali hanno scopo esclusivamente terapeutico ed eventualmente meditativo, mentre altri , come il tai chi chuan, sono suscettibili di utilizzazione come vera e propria arte marziale.)

 Il laboratorio era conosciuto sotto il nome di Esper che sta per "ricerca percezione extrasensoriale ed emozionale".
Il fondatore e ricercatore capo del laboratorio è stato Yoichiro Sako, Informatico e Matematico , che ha successivamente sviluppato un personale interesse per la parapsicologia.

ESEMPI DI R.V.

A SN IL "BERSAGLIO" A DX QUANTO HA VISTO IL SOGGETTO

Sony Psi Test 'Hits'

 

 

 

 

 


Sostenuto da un alto dirigente Sony, il laboratorio è stato attivo per 8 anni.
Ecco quello che il signor Yoichiro Sako disse nel corso della 16ma riunione annuale della Society for Scientific Exploration a Las Vegas:

"Con l'avvicinarsi del 21 ° secolo, possiamo vedere che i valori materialistici della società,
incentivati sotto molti aspetti dalla scienza moderna e dalla tecnologia, sono diventati obsoleti e di scarso rilievo. E 'chiaro che siamo giunti ad un nuovo punto di svolta nella storia e nella
scienza. Ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide di questi tempi imprevedibili e confusi è un nuovo paradigma che ci possa guidare verso una nuova era. Credo che la chiave di questo nuovo paradigma sia nella ricerca sui fenomeni biologici, mentali e spirituali come la energia "Qi" e su altri poteri psichici che sono stati trascurati dagli scienziati moderni ....
Io penso che i risultati della mia ricerca potrebbero contribuire ad una significativa rivoluzione che potrebbero forzare la nostra società materialistica a cambiare e
contemporaneamente rimettere sulla retta via la scienza moderna e la tecnologia ".


Bene, dopo 8 anni di ricerca, la Sony ha chiuso il laboratorio con l'affermazione che, sebbene  dei fenomeni ESP  è stata dimostrata l'esistenza, non è stato trovato un modo per usarli commercialmente! Così la ricerca è stata chiusa! 
In particolare, i maggiori progressi erano stati fatti col Remote Viewing e l'energia Qi, e le conclusioni dello studio sono state fatte su questi argomenti.
(Vedi articolo su: The Sony Psi-Station: Game Over for a Corporate ESP Project ) .
La Sony non ha fornito al pubblico alcuna prova concreta sulla validità della sua ricerca, ma è un fatto notevole che una grande azienda commerciale, per ben 8 anni abbia indagato a fondo su queste tematiche, oltre ad aver ufficialmente dichiarato che
i fenomeni ESP esistono realmente.

 

Prove scientifiche sul poltergeist? (04-07-10)

La scienza ha finalmente stabilito un'origine paranormale dei colpi associati ad attività di poltergeist, ormai descritti da centinaia di anni.
Un modello acustico è stato infatti
scoperto nel dettaglio fine dei tipici suoni simili a colpi battuti sui muri. Nessuna spiegazione razionale è al momento ipotizzabile.
Il giornale della Society for Psychical Research (SPR), una pubblicazione che risale al 1882, presenta un articolo dello Scienziato Dott.Barrie Colvin, che mostra le prove strumentali obiettive dei "raps", rilevate da registrazioni effettuate durante diversi episodi di poltergeist.

Considerato che i suoni prodotti da mezzi ordinari presentano un andamento acustico normale, quelli registrati nei casi
suddetti mostrano una diversa immagine del suono, quando esaminati al computer. Il Dr Colvin ha analizzato le registrazioni provenienti da tutto il mondo da circa 40 anni, dalla prima fatta da un medico a Sauchie (Scozia) nel 1960, alla più recente ottenuta da un caso di poltergeist registrato a Londra nel 2000. Mentre i due tipi di suono sono piuttosto simili, in realtà sono acusticamente diversi, quando le registrazioni dei colpi sono sottoposte ad analisi dettagliate. Il campione era costituito da 10 registrazioni singole registrate su apparecchi diversi. In ciascuna delle registrazioni, quando sottoposte ad analisi acustica, viene rilevato un modello particolare di suono che finora rimane inspiegato ed i tentativi di replicarlo in modi ordinari non hanno finora avuto successo.
La differenza essenziale tra questi "raps" e quelli prodotti con i
normali mezzi è nei dettagli dell'envelope del suono.


(L'envelope -letteralmente involucro- è uno dei 9 componenti di un suono
che possono essere descritti matematicamente e si compone di:Attack,Sustain e Decay)


Nel caso di un rap normale, il suono (che spesso dura solo pochi millisecondi) si avvia rapidamente e decade nel corso di un certo periodo di tempo. La parte più forte del suono è proprio all'inizio.
Nel caso di un rap da poltergeist, la parte più forte è vicina all'inizio del suono - ma non proprio all'inizio. Il suono inizia in modo relativamente tranquillo e sale fino ad un livello massimo prima
che cominci a decadere. Questo effetto è stato osservato in tutti i dieci casi di poltergeist studiati.
Si pone quindi la questione di come un tale suono venga generato. Ci sono prove che il suono nasce da
dentro la struttura di un materiale piuttosto che dalla superficie di esso, come invece avviene per un suono normalmente prodotto battendo su una superficie solida. Questo fenomeno sarà esaminato ulteriormente nelle future indagini del Dr Colvin che afferma:
"Da quando ho iniziato le mie indagini su un poltergeist avvenuto nell' Hampshire, in cui era assolutamente evidente che non c'era nessuna spiegazione normale dei fenomeni osservati, mi chiedevo se i colpi fossero stati registrati in modo diverso da quelli prodotti con metodi normali, ma è 'ormai chiaro che essi sono effettivamente diversi ".
Tra i campioni da sottoporre ad analisi sono stati effettuati test sulle registrazioni del famoso caso di poltergeist avvenuto ad Enfield, a nord di Londra, negli anni 77-79.

(Tratto da: Society for Psychical Research -SPR)
 

contatti EVP con pazienti IN Stato Vegetativo
 (12-06-10)


Di recente è giunta una notizia di grande importanza sia per il settore medico che per i credenti nella dualità fisico-spirituale.
Studi svolti da medici europei indicano che i pazienti in coma mantengono un certo stato di coscienza e non si limitano ad essere solo un "vegetale" steso sul letto, infatti sono in grado di rispondere a domande ben precise nel modo che vedremo.
Gli Scienziati sono stati in grado di raggiungere la mente di un uomo con lesioni cerebrali e di comunicare con i suoi pensieri, grazie ad nuovo metodo di scansione cerebrale. Lo stato di coscienza è stato rilevato anche in altri tre pazienti precedentemente diagnosticati in stato vegetativo.
Lo studio -condotto in Gran Bretagna ed in Belgio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine e dimostra che le scansioni fMRI sono in grado di rilevare minimi segni di coscienza in tali pazienti. Sebbene in stato vegetativo, essi sono svegli, non in coma, ma non vigili a causa di gravi danni cerebrali.  I Ricercatori hanno usato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) che mostra l'attività del cervello in tempo reale, chiedendo a pazienti e volontari sani di immaginare una partita a tennis mentre erano esaminati dall'apparecchiatura, simile ad un normale apparecchio per la risonanza magnetica.  In ciascuno dei volontari questa domanda ha stimolato l'attività della corteccia pre-motoria, quella parte del cervello che si occupa dei movimenti.
Questo è successo anche in quattro dei 23 pazienti presumibilmente in uno stato vegetativo.
Ad un paziente belga, rimasto ferito in un incidente stradale sette anni fa, hanno posto una serie di domande alle quali ha risposto "sì" o "no" usando solo i suoi pensieri.
La squadra gli ha detto di "usare" immagini di movimento - come una partita a tennis per indicare "sì" e "immagini spaziali", come pensare di vagabondare per le strade per dire " no ".
Il paziente ha risposto correttamente a cinque delle sei domande poste dagli scienziati,per
esempio, ha confermato che il nome di suo padre era Alessandro.
Il dottor Adrian Owen del Medical Research Council di Cambridge ha dichiarato che questo esperimento apre la strada al coinvolgimento dei pazienti nelle loro decisioni sui trattamenti medici futuri:
 "Si potrebbe chiedere se i pazienti soffrono ed in tal caso prescrivere antidolorifici e si potrebbe andare avanti anche per capire il loro stato emotivo".
In uno studio condotto su 60 pazienti ricoverati con diagnosi di stato vegetativo, ben il 43% è stato in grado di comunicare.
(Articolo completo su: http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/8497148.stm )

I RISULTATI "PARANORMALI" DI SONIA RINALDISONIA RINALDI

Queste notizie hanno spinto Sonia Rinaldi, la famosa ricercatrice EVP Brasiliana a pubblicare un altro tipo di esperimenti che sono ancor più strabilianti:
in pratica sarebbe possibile comunicare con i pazienti in stato vegetativo anche con le EVP, ovvero con la METAFONIA!
La Dott.ssa Vanessa Schilling ha partecipato ad un workshop per imparare a fare le registrazioni EVP, poichè molto interessata a sviluppare un progetto di ricerca che, ad esempio, utilizzasse le conoscenze dei medici deceduti per confermare le diagnosi di quelli "terreni".
La Schilling cura bambini con neuropatie (in stato vegetativo o in coma), di tale gravità che la coscienza non dovrebbe più tornare indietro, sì da rimanere in tale stato per molti anni.
In una Domenica pomeriggio, durante il suo orario di lavoro, Vanessa ha provato una registrazione metafonica con questi bambini, ricordando un esperimento condotto negli anni '70 da un uomo che vive a San Paolo del Brasile, l' ungherese George Magyari, uno dei pionieri brasiliani delle EVP, che aveva registrato, col suo semplice apparecchio, un amico che era stato ricoverato in coma.
George registrò un disperato grido di aiuto a lasciarlo morire, dato che non accettava che i medici tenessero il suo corpo in vita con le macchine, non permettendogli di passare.
Vanessa, pur esprimendo dubbi, ha deciso di provare. Inizialmente, ha provato a contattare "Mister German", pseudonimo d'un piccolo paziente in terapia intensiva.
 Con sua enorme sorpresa, ha ricevuto risposte molto chiare.
Giorni dopo, entusiasta dai primi risultati, la dottoressa ha provato a registrare di nuovo dal cervello danneggiato d'una ragazza di 13 anni, che si trovava in quello stato da molto tempo.
Da questa registrazione, e osservando la chiarezza delle risposte, sono emersi i seguenti risultati:
Vanessa: -
"Se c'è qualche spirito che vuol parlare attraverso questo microfono,
per favore, si faccia avanti.

Netta la risposta della ragazza:
- "Voglio mangiare!"
E ancora: "Papà, ti voglio bene".

E' importante sottolineare che questa ragazza era affetta da una condizione neuropatologica
da quando era nata, ma potrebbe aver sognato di mangiare.
Vanessa: - "Potresti identificarti per favore?"
Voce femminile: "Tu sia benedetta"
e poi: "La ragazza viene per studiare".

(La domanda è di rigore: é possibile che nel mondo spirituale qualcuno procura ai bambini in coma una vita attiva rendendo loro possibile studiare o andare a fare una passeggiata? )
 Altra voce di un maschio :
"Non farlo più! Salvalo!"
Vanessa: - "Qualcuno vuole lasciare un messaggio?"
Voce EVP: "Sono riuscito ad andare al cinema!"

Questa affermazione è una delle più interessanti, perché dimostra che i bambini in coma sono assistiti da guide spirituali che li prendono per condurli a passeggiare fuori dall'ospedale.
Ancora la voce d'una ragazza:
"Nonno è venuto a vedermi!"
In realtà,
suo nonno era venuto a farle visita molte volte, ma Vanessa non lo sapeva e solo in seguito il fatto venne verificato.
Tuttavia, la registrazione più interessante è avvenuta durante il terzo tentativo di Vanessa.
 A quel tempo, accanto al letto di un bambino di 3 anni, da tempo in stato vegetativo,
 ha registrato il seguente dialogo:
Vocina infantile: - "Ciao, lui vuole giocare!"
Vanessa: - "Vuoi dire qualcosa su di te?
Ti piacerebbe mandare un messaggio a qualcuno?
 vocina infantile:- "Siamo quaggiù e siamo partecipi!".

La parole "quaggiù", può fare riferimento al nostro mondo fisico - il che significa che il bimbo vive tra due mondi - quello fisico e quello spirituale, a causa della sua condizione.
Sempre lo stesso bambino: -
"Carlos può parlare!"
Stupefacente che il ragazzo abbia usato il suo vero nome, dal momento
 che in ospedale veniva chiamato col suo soprannome, Kaike e non Carlos...

Voce bambino: "Io sto benone!"
Vanessa: "Hai voglia di parlare?
Visto che non ci riesci a causa del tuo problema, vuoi farlo ora?
Divertiti a parlare nel microfono ".
e il dialogo prosegue:
"Ok, ma io posso parlare!"

Notevole la risposta, perché il medico gli aveva suggerito che non poteva parlare e lui si è opposto, dicendo che sì, lui può: 
"Guarda là, sto ballando dalla gioia!".
Il bambino sembra entusiasta perché per la prima volta qualcuno
è convinto che possa davvero rispondere:
Bambino: - "Posso comunicare!".
Vanessa: Che cosa ti piacerebbe fare? Hai un desiderio?
Il bambino: "Aiutare la mia mamma!"

Penso che questo contatto è stato il più toccante di tutti perché, anche se questo bambino ha vissuto in un ospedale per anni, mostra una grande preoccupazione per la madre.
Vanessa: "Cosa ne pensi sul fatto di stare qui, in questo letto?"
Bambino: -Tanto per cominciare, io non soffro per niente!".


Anche se gli studiosi europei hanno raggiunto un traguardo scientifico nel campo medico effettuando una importante ricerca, in un modo molto più modesto lo stanno anche facendo anche i Ricercatori Paranormali Brasiliani. La differenza sta nel fatto che i primi possono svolgere le loro ricerche ufficialmente, così da ottenere sostegno finanziario, senza paura di essere coinvolti in qualcosa che potrebbe dimostrare l'indipendenza della mente dal cervello, e con tutto il rigore che la scienza richiede.  I fatti garantiscono loro una meritata accettazione in tutto il mondo, ma molto di più si potrebbe ottenere nel campo della ricerca spirituale, se ricevesse non più del 5% del sostegno che ha la Scienza ufficiale....

(Link al Sito Ipati )

Esperimenti con le apparizioni (30-04-10)

Alcuni parapsicologi e ricercatori psichici hanno cercato di condurre esperimenti con i fantasmi con modalità diverse per ottenere una visione completa della loro possibile natura.
Uno dei sistemi sperimentali più antichi è stato usato da ricercatori in contatto con alcuni Mediums e potrebbe essere visto come un modo informale per esplorare la popolare nozione delle apparizioni di spiriti che hanno lasciato il corpo dopo la morte. Sotto molti aspetti, è stata una forma di ricerca sulla sopravvivenza fatta con persone viventi che hanno tentato di apparire volontariamente, come spettri, ad un amico ignaro e che viveva in un posto lontano. In altre parole, si é trattato di un tentativo intenzionale di produrre una apparizione di se stessi che potesse essere vista da altri.
 Uno dei resoconti più dettagliati di tale test è stato effettuato nel 1886 dal Rev. Clarence Godfrey, amico dell'eminente studioso Frank Podmore. In una lettera a Podmore, il Rev. Godfrey ha così descritto il suo tentativo:

"Sono rientrato alle 10,45 del 15 novembre 1886 ed ho deciso di apparire, se possibile, ad un'amica.
Di conseguenza mi metto a lavorare determinatamente con tutta l'energia volitiva in mio possesso, proiettandomi ai piedi del suo letto. Non c'é bisogno di dire che non le ho mai fatto il minimo accenno della mia intenzione, onde non rovinare l'esperimento, né le avevo mai parlato di questo argomento. Tentai di raggiungere spiritualmente, la sua stanza, ed attirare la sua attenzione, per così dire, mentre ero lì. Il mio sforzo è durato forse per otto minuti, dopo di che mi sentii stanco e mi addormentai presto
(Tratto da:Myers, 1903, vol. I, p. 688).

Intorno alle 3:40, il Rev. Godfrey fu improvvisamente svegliato da un sogno in cui aveva saputo che era riuscito ad apparire alla sua amica. Il giorno successivo, 16 novembre, ricevette una missiva da questa donna:
Ieri - cioè la mattina del 16 novembre 1886 circa alle tre e mezzo del mattino, mi sono svegliata con l'idea che qualcuno era entrato nella mia stanza. Ho sentito un rumore strano, ma potrebbero essere stati gli uccelli sull'edera. Poi ho provato una strana inquietudine ed il bisogno di lasciare la stanza e scendere le scale. Questa sensazione è diventata così forte che alla fine mi alzai e, accesa una candela, sono scesa in cucina, pensando che bere un bicchier di soda avrebbe potuto calmarmi. Al ritorno in camera mia ho visto il signor Godrey in piedi sotto la grande finestra sulle scale. Era vestito nel suo solito modo, e con un'espressione sul volto che sembrava stesse fissando il nulla. Se ne stava lì, immobile, così ho alzato la candela e l'ho guardato per tre o quattro secondi con stupore, e poi, come ho imboccato la scala, è scomparso. L'impressione lasciata nella mia mente era così forte che stavo quasi per svegliare un'amica che occupa la stessa stanza come me, ma temendo d'essere derisa per esser troppo romantica e fantasiosa, me ne sono astenuta. Non ho avuto paura per la comparsa di Mr. Godfrey, ma mi sentiva molto agitata, e non son più riuscita a dormire."

Podmore ha poi aggiunto:

"Il 21 dello stesso mese (dice Mr. Podmore)
ho ascoltato un resoconto completo della vicenda di cui sopra dal Sig. Godfrey, e il giorno successivo dalla signora sua amica. La signora mi ha detto che la figura che le era apparsa era ben distinta e vitale sin dal primo momento, anche se non riusciva a ricordare di aver notato più che altro la parte superiore del corpo.
Mentre la guardava, l'immagine è diventata sempre più simile ad un' ombra, ed infine é svanita.
La signora, va aggiunto, mi disse che aveva visto in precedenza per due volte un fantasma, quello d'uno dei suoi genitori che aveva perso da poco.
 Il Rev. Godfrey fece due tentativi ulteriori di apparire alla sua amica, ed in uno ebbe di nuovo successo: "... la mia amica affermò di essere stata svegliata da un grido, 'Alzati!' e dalla sensazione d'una mano poggiata sul lato sinistro della testa. Poi vide chinarsi su di lei una figura che ha riconosciuto come quella del signor Godfrey "(p. 689).

Un altro modo che i ricercatori hanno utilizzato nei loro esperimenti con le apparizioni è stato quello di portare sensitivi e mediums in luoghi infestati per vedere se potevano percepire un'apparizione nelle zone in cui sono solite avvenire (zone infestate), rispetto ad altre aree in cui nessuna apparizione era stata mai riportata (zone di controllo). Questo particolare metodo di sperimentazione è stato inizialmente sviluppato e applicato dalla compianta Dr.ssa Gertrude Schmeidler (1966), e per questo motivo, si adotta la frase "metodo Schmeidler" per indicare questo protocollo.
Per mettere in atto il metodo Schmeidler si procede generalmente come segue: dopo aver intervistato i testimoni che vivono o lavorano nel luogo infestato, il ricercatore chiede a ciascuno di quelli che hanno riferito di aver visto un fantasma di compilare un questionario di controllo. Su di esso vi sono una serie di parole che potrebbero descrivere le azioni, il fantasma o la sua personalità.
Poi, il ricercatore dà ad ogni testimone una planimetria del luogo infestato e lo invita a contrassegnare i settori in cui aveva visto il fantasma. Una volta completato questo processo, questionari e planimetrie sono custoditi in un posto sicuro.
Non molto tempo dopo, il ricercatore porta un gruppo di mediums nei luoghi infestati in un momento in cui i testimoni non ci sono e consegna ad ognuno di loro una lista di controllo in bianco chiedendo di visitare uno per uno i vari punti indicati, onde procedere al rilevamento di fantasmi o di qualsiasi altra cosa insolita. Se un medium ha strane sensazioni in una certa zona, viene invitato a segnarla sulla planimetria. Se questa impressione sembra essere legato alle azioni del fantasma o alla sua personalità, essi sono invitati a cerchiare le parole correlate sulla lista di controllo. Dopo che tutti i medium hanno completato il loro tour, i loro questionari vengono conservati in un luogo sicuro. Poi, in un altro giorno, il ricercatore introduce un gruppo di scettici e fa fare loro la stessa cosa, chiedendo di indovinare e contrassegnare quali aree sembrano, "spettrali" o "strane".

Per vedere se le risposte dei medium coincidano con quelle dei testimoni rispetto a quello che è prevedibile avvenga per caso, la Schmeidler li ha confrontati con l'applicazione dei metodi di analisi statistica comunemente utilizzati negli esperimenti di laboratorio sui fenomeni psichici. Un risultato statisticamente significativo potrebbe suggerire che i mediums sono stati in qualche modo in grado di percepire i settori in cui i testimoni avevano in precedenza visto un fantasma, e/o a descriverli con precisione.
Naturalmente, si deve anche considerare la possibilità che il medium, piuttosto che indicare il rilevamento di un fantasma, può aver risposto al test planimetrico a causa di mere sensazioni personali. Ad esempio, un'area può contenere corridoi scuri o contorti che potrebbero dare l'impressione che si tratti di luoghi in cui si potrebbe trovare un fantasma. Allo stesso modo, la loro risposta potrebbe essersi basata sui concetti stereotipati di "fantasma" che provengono dall'immaginazione, dal folklore e dalla superstizione. Per escludere che questi stereotipi possano avere influito sui risultati, la Schmeidler ha confrontato anche le risposte degli scettici con quelle dei testimoni, per verificare se mostrassero corrispondenze significative.
Il comportamento umano è conosciuto per essere variabile; noi tutti ci comportiamo in modo diverso gli uni dagli altri ed i modelli di risposte personali che si verificano nel nostro comportamento possono essere spesso difficili da individuare. Per aggirare questo problema, gli psicologi utilizzano spesso un metodo noto come meta-analisi per valutare i loro esperimenti sul comportamento. Per semplicità, possiamo guardare alla meta-analisi come un metodo statistico che combina i risultati di molti studi comportamentali raggruppati, al fine di cercare un modello generale fra tutti i risultati, piuttosto che guardare ad ogni singolo risultato. I fenomeni psichici non fanno eccezione quando si tratta di variabilità nel comportamento, e così anche i parapsicologi fanno spesso uso della meta-analisi per valutare i dati che hanno raccolto nel corso degli anni. Per esaminare l'andamento generale dei risultati raccolti, il dottor Michaeleen Maher (1999), un tempo allievo della dottoressa Schmeidler, ha condotto una meta-analisi su cinque studi di infestazioni condotti fra il 1975 ed il 1997 che hanno utilizzato il metodo Schmeidler.
I risultati del Dr. Maher's
indicano che i cinque studi confermano tendenzialmente le dichiarazioni dei testimoni in una misura statisticamente significativa, suggerendo che essi erano generalmente riusciti a localizzare le zone in cui i testimoni avevano precedentemente visto un fantasma, così come a descrivere con precisione il fantasma che avevano visto.
Al contrario,
le risposte degli scettici non hanno significative concordanze con quelle dei testimoni, il che suggerisce che essi non erano riusciti a localizzare le aree infestate.
Tuttavia, le risposte degli scettici mostravano qualche piccola corrispondenza con le risposte dei testimoni, un debole indizio che la descrizione dei fantasmi potrebbe essere stata, almeno in parte, derivata da fantasie, folklore e superstizione.  In sintesi, i risultati globali indicano che i medium siano stati in grado di percepire qualcosa, sia che si trattasse di fantasmi o d' altro.

Infine, alcuni ricercatori hanno tentato dei quasi-esperimenti con le apparizioni durante gli studi di settore, al fine di saperne di più sulla loro composizione fisica. Un esempio proviene da un'indagine sul campo dei Dottori Dean Radin e William Roll (1994) su un caso d'infestazione spiritica subìta dai proprietari di una sala di musica popolare nel Kentucky. Durante le loro indagini, un sensitivo aveva intuito la presenza d'un fantasma piuttosto potente nel seminterrato del teatro.
Radin and Roll posizionarono un contatore Geiger (che misura i livelli di radiazione), sia "dentro" che "fuori" il presunto fantasma, dopo che il Medium lo aveva individuato, in una parte della stanza.
In due occasioni, quando messo all'interno del fantasma, il contatore Geiger ha suonato l' allarme, individuando la presenza di radiazioni. In altre due occasioni, quando le misurazioni sono state effettuate "fuori" dal fantasma per confronto e controllo, il contatore Geiger è rimasto in silenzio. Poi, prima che Radin e Roll eseguissero nuovamente il test, un fotografo ha scattato una foto della stanza ma,secondo il Medium, al fantasma non era piaciuto tutto questo ed era scomparso nel muro. Questo intrigante esperimento suggerirebbe che alcuni fantasmi possono essere radioattivi.

Tratto da: http://publicparapsychology.blogspot.com/

La PdA ringrazia la D.ssa Annalisa Ventola per averci accordato il permesso di tradurre e pubblicare il suo lavoro.
Annalisa, thanks for your kind authorization!

Aknowledgements:  Bryan Williams, University of New Mexico
Annalisa Ventola, CERCAP, Lund University
Mike Wilson, Psi Society

GLI UNIVERSI PARALLELI ESISTONO DAVVERO!
(10-04-10)

Guardando in dettaglio la recente scoperta fatta da un gruppo di scienziati della California, ovvero che uno stato quantistico è ora osservabile dall'occhio umano, si giunge a strabilianti implicazioni: i viaggi nel tempo sono possibili! Pensate cosa vorrebbe dire una simile possibilità per ciascuno di noi: tornare indietro ai bei tempi spensierati della gioventù, o  riabbracciare i nostri Cari che ci hanno lasciato, non avrebbe prezzo!
Ne abbiamo parlato recentemente (vedi ns telex) e non so quanti di voi abbiano intuito la portata di una simile scoperta che significa, in parole povere, che un oggetto -e non solo una particella subatomica- può esistere contemporaneamente in due universi paralleli, ovvero in una condizione di
multi-stato.
Tutto è venuto da un piccolo pezzo di metallo - una "lamella" della larghezza di un capello umano, un oggetto molto piccolo, ma comunque qualcosa che si può vedere ad occhio nudo.
Andrew Cleland dell'Università di Santa Barbara ha posto la lamella sotto una campana di vetro da cui era stata risucchiata tutta l'aria per eliminare le vibrazioni, poi l'ha raffreddata, ha abbassato le luci e colpendola come se fosse un un diapason, ha potuto osservare che si muoveva ed era ferma al tempo stesso.  So bene che la cosa sembra contraddittoria, ed è quasi impossibile capirla se il vostro cognome non è Einstein, ma è realmente accaduto. E' un dato di fatto strano come lo è tutta la meccanica quantistica.  Come è possibile?
Per cercare di capire, si deve pensare molto, molto in piccolo.
 Più piccolo di un atomo. Gli elettroni, che ruotano intorno al nucleo di un atomo turbinano intorno ad esso in stati multipli e contemporanei, simili alla nostra lamella e sono perciò difficili da definire. E' solo quando si misurano le caratteristiche d' un elettrone che lo si forza in una posizione specifica. La svolta di Cleland consiste nel fatto di aver dimostrato che quanto è vero per le particelle sub-atomiche è applicabile a qualcosa di visibile ad occhio nudo. Anche (teoricamente per ora) ad un essere umano!
Che cosa significa tutto questo? Diciamo che siete a Torino a far visita a vostra zia, ma in un altro universo, state a casa vostra a guardare "I Simpsons". Può sembrare inverosimile, ma è un fatto basato su dati scientifici reali.  "Quando si osserva qualcosa in uno stato quantico, si è diviso l'universo in due parti," ha detto Cleland, cercando di spiegare come possono esserci universi multipli ma che se ne può vedere solo uno.  La teoria del multiverso, dice che l'intero universo si "blocca" durante l'osservazione, e noi vediamo solo una delle sue realtà. Si vede un pallone da calcio volare per aria, ma forse in un secondo universo la palla è già caduta a terra.
Oppure nessuno sta giocando al pallone, oppure non sanno neanche giocare a calcio, laggiù.
Sean Carroll, fisico del California Institute of Technology ed autore di libri molto popolari, accetta la base scientifica del multi-universo anche se non può essere provata.  "A meno che non si immagini una qualche civiltà aliena super-avanzata, che ha capito come usarli, non siamo influenzati dalla possibile esistenza di altri universi", ha detto Carroll. Ma lui pensa che "qualcuno potrebbe escogitare una macchina che permette di comunicare con un altro universo." Tutto dipende da come abbiamo capito il tempo. Carroll suggerisce che non tanto percepiamo il tempo, bensì il suo passaggio. Per esempio, il tempo passa veloce sulle montagne russe e molto lentamente nel corso di una conferenza noiosa e quando si è in ritardo per il lavoro, quando gli ultimi minuti prima di arrivare sembrano ore.

Ritorno al futuro

"Il tempo sembra essere una strada a senso unico che va dal passato al presente", dice Fred Alan Wolf, alias "Dr. Quantum", Fisico ed autore di libri. «Ma prendendo in considerazione le teorie che guardano a livello di campi quantistici, le particelle subatomiche viaggiano avanti e indietro nel tempo. Se così non fosse, dovremmo fare a meno di una parte della Fisica. "
Wolf ha detto che il tempo - almeno in meccanica quantistica - non si muove dritto come una freccia, ma procede a 'zig-zag', e pensa che sia possibile costruire una macchina che permette di piegarlo.
Si consideri Sergei Krikalev, l'astronauta russo che ha volato in sei missioni spaziali. Richard Gott, fisico all'Università di Princeton, ha calcolato che é 1/48/mo di secondo meno vecchio rispetto al resto di noi perché ha viaggiato in orbita a velocità molto elevate. Questo significa anche che é "saltato nel futuro". In un certo senso, Krikalev ha viaggiato nel futuro - e viceversa!
"Newton ha detto che il tempo è universale e tutti gli orologi ticchettano allo stesso modo. Ora con la teoria di Einstein della Relatività Speciale sappiamo invece che il viaggio nel futuro è possibile.
Con la teoria gravitazionale di Einstein, le leggi della fisica come noi le intendiamo oggi suggeriscono
che anche il viaggio nel passato è possibile, almeno in linea di principio. Ma per vedere se il viaggio nel passato può essere effettivamente realizzato potremmo aver bisogno di nuove leggi della fisica quantistica."  Per far questo, si è iniziato con una piccola lamella chiusa in una campana di vetro grazie alla quale  Cleland ha dimostrato che la meccanica quantistica è applicabile anche su oggetti più grandi di una particella subatomica. La prossima sfida è imparare a controllare la meccanica quantistica per usarla su oggetti ancora più grandi e potremmo essere in grado di curvare gli universi paralleli manipolando solo alcuni elettroni.  "I nostri concetti di causa ed effetto voleranno fuori dalla finestra", dice Ben Bova, autore di fantascienza. "La gente - per varie ragioni - prova a cancellare il passato o fuggire verso il futuro, ma non si può notare alcun effetto se l'universo va in differenti direzioni.Forse qualcuno ha già inventato una macchina del tempo e la nostra storia viene continuamente alterata , ma non ce ne accorgiamo. "

Intanto, il 2 aprile scorso, quasi nessun giornale ha parlato di un curioso episodio avvenuto al CERN di Ginevra. Un giovane, vestito in modo abbastanza insolita per l'età (indossava un vecchio completo in tweed ed un vistoso papillon) è stato fermato dalle guardie della sicurezza preposte a sorvegliare il gigantesco LHC. Il tizio, che si aggirava fra le apparecchiature con in mano una sorta di frullatore, ha dichiarato di essere venuto dal futuro e non è stato in grado di precisare da quale paese provenisse, perchè nel suo tempo,-ha detto- "non esistono nazioni separate". Ha però confessato di aver sabotato già il macchinario spargendo briciole di baguettes nel suo interno per impedire una catastrofe planetaria, quando la gigantesca macchina raggiungerà il massimo della potenza. Pesce d'Aprile tardivo o episodio reale? Difficile dirlo, visto che Eloi Cole, questo il nome del presunto viaggiatore del tempo, si è dileguato misteriosamente dalla clinica psichiatrica dove era stato condotto con pesanti accuse di sabotaggio, senza lasciar traccia.
Forse grazie al misterioso frullatore che si portava dietro, ovvero un trasmettitore fotonico-quantistico-spazio-temporale miniaturizzato..... Ovviamente MADE IN TAIWAN!

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