LA PAGINA DEI MEDIUM -Pag 1-
In questa
rubrica saranno archiviati tutti gli articoli riguardanti
notizie, personaggi
della Medianità e comunicazioni dall'Oltre provenienti da tutto il mondo.
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GLI SPIRITI INFLUENZANO I GRANDI ARTISTI?
(25/10/23)
Durante il recente
convegno del Movimento Della
Speranza,abbiamo
assistito alle incredibili prestazioni di
Fonte:
|
CRONACHE DEL
TRAPASSO
(16-02-23)
(Quanto tempo
occorre allo Spirito
per rendersi conto
della morte del corpo)
Maestro Andrea : Nel
momento della morte
in genere la
coscienza c’è,poi la
si perde.In quel
momento l’Entità è
letteralmente
sveglia e qualche
volta può anche
essere ossessionata
dalla propria
“morte” e ciò
dipende anche dalla
sua evoluzione.
Essa rimane sveglia
in genere fino
all’inumazione.
L’entità talvolta
accompagna il
proprio cadavere da
sveglia,poi cade in
letargo e si
risveglia dopo un
tempo che varia
secondo la sua
evoluzione,come
sapete essa talvolta
stenta a
riconoscersi nel
morto.
Un esempio tipico:
un’Anima lascia il
corpo, esso muore,
ma l’Entità non se
ne accorge, non sa
di essere “morta” e
continua con i
propri pensieri a
muoversi nell’ambito
fisico del corpo, a
parlare, magari a
chiamare aiuto, a
cercare,
allora si accorge
che gli altri
piangono,
si disperano,e così
si rende conto di
essere morta.
Un altro caso limite
sono le morti
improvvise.Una
persona cammina per
strada e per un
accidente qualsiasi
le salta via la
testa, insomma muore
all’istante.
Ebbene, l’Entità,
l’Anima può non
accorgersi subito di
questo e può
continuare a
muoversi nella
direzione
abitudinaria del
corpo,verso casa per
esempio,verso il
posto di
lavoro,finché si
accorge da alcuni
smarrimenti e dalla
mancanza di presa
sulla realtà che
qualcosa non
funziona,allora si
accorge che è
avvenuta la morte
del corpo.
Però queste sono
eccezioni,anche se
numerose e
quotidiane.
In linea
generale,quando la
persona muore nel
proprio letto in
“grazia di Dio”,
diciamo,cioè quando
è discretamente
inserita in una
problematica
metafisica e accetta
la morte,l’Anima sa
che sta per
allontanarsi e di
fatto si allontana
appena il corpo
muore,ma non del
tutto,
resta collegata a
esso.
La separazione
completa e totale
avviene quando si
tronca il
perispirito che è
una specie di
cordone d'argento
che unisce l’Anima
al corpo.
Il corpo,sostanza
essenzialmente
bioelettrica,è
legato all’Anima
attraverso un
cordone,praticamente,un
fluido di natura
elettrica.
Quando avviene la
separazione,avviene
un’inversione,un
rallentamento di
tutta l’attività
bioelettrica,specialmente
del cervello,sino
alla fine completa.
Infatti,il cervello
del morto da un
punto di vista
elettroencefalografico
può continuare a
dare segni anche per
qualche tempo,dopo
la morte.
Quando avviene la
cessazione di questi
fenomeni tipicamente
bioelettrici,
in genere essa
coincide con la fine
del perispirito.
Si tronca un
rapporto e l’Anima
si allontana dal
corpo, però essa
continua a “vedere”,
a “Sentire”,
continua dunque a
vivere nell’ambiente
materiale,
nella camera dove
c’è il corpo e lo
segue talvolta
finché lo vede
sepolto.
Cessato
completamente questo
rapporto,l’Anima è
libera e in quel
momento comincia in
genere anche il
periodo di letargo.
L’Anima cade in
sopore,in una specie
di sonno e si
risveglia dopo
qualche tempo.
Naturalmente,nel
periodo di
veglia,cioè di piena
coscienza,l’Anima è
soggetta a vari
traumi.
Il trauma più forte
lo riceve non tanto
dalla morte del
corpo,perché anzi
può darsi che ne sia
felice,quanto dal
dolore di coloro che
ama.
La cosa più
terribile è il
pianto dei propri
cari,la loro
desolazione.
Perché essa è
amara,nel senso che
mentre il
sopravvissuto ha la
netta sensazione di
aver perduto
l’oggetto
amato,l’Anima invece
sa (e in quel
momento è la sola ad
averne la sicurezza
assoluta) di non
essere morta,sa che
la sua
personalità,la sua
individualità è lì,
viva; sa che gli
altri piangono una
morte che in realtà
non c’è, è
l’impotenza,
l’impossibilità di
poterlo dire ai
propri cari, di
poter dire: “Non
piangete, io sono
vivo, io sto qui”, è
l’aspetto più
traumatico della
morte.
Ecco perché noi
abbiamo sempre
cercato di dirvi (ma
sappiamo che è
impossibile):
“Non piangete
amaramente i vostri
morti, se veramente
volete far cosa
grata a chi è
nell’altra vita;
cercate di
essere,non lieti, ma
confortati.
L’anima,vedendovi
confortati,convinti
soprattutto che
state piangendo
soltanto la perdita
di una cosa
umana,mentre in cuor
vostro sapete che
ella è viva,
ne rimane molto
confortata”.
L’Anima non desidera
fiori o funerali
solenni,oppure una
tomba bellissima,no!
L’Anima continua ad
amarvi e vuole la
vostra pace,la
vostra felicità.
Da questo trae
conforto e si
allontana contenta.
Per due ragioni:
prima di tutto
perché ha
riacquistato la sua
libertà di Spirito
(l’Anima tende
essenzialmente
all’altra vita
perché è la sua
vita);
in secondo luogo
essa è confortata
perché per l’Anima
non c’è separazione,
essa sa che prima o
poi i sopravvissuti
moriranno e li
ritroverà,l’Anima
questa sicurezza ce
l’ha. Voi non siete
sicuri fin quando
siete incarnati,ma
l’Anima è sicura di
tutto questo e
dunque essa non ha
da piangere per la
propria morte e si
dispera
soltanto per il vostro dolore. (Estratto dalle comunicazioni con il Maestro Andrea,Entita' A.) |
COSA
BISOGNA SAPERE SULLE
MORTI
PER INCIDENTI (17/02/23)
Gli incidenti
mortali creano un
immenso stato di
shock alle anime,
che vengono espulse
molto brutalmente
dai corpi.
Immediatamente dopo
l'impatto e il
decesso, ogni anima
deve in effetti
realizzare di non
avere piu' un corpo
di carne e che non
appartiene più al
piano terrestre. Una
disincarnazione così
brutale provoca per
la maggior parte
delle volte una
distorsione delle
percezioni delle
realtà tra i due
mondi.
Siccome le vittime
di incidenti si
credono ancora in
vita perchè non
hanno vissuto il
processo del
passaggio, le loro
anime faticano a
scorgere l'aiuto
delle guide, che
invece le circondano
fin da subito. Così
si trovano spesso
bloccate tra uno
spazio vibratorio e
l'altro, e in una
certa confusione.
Può succedere che
siano in preda al
panico poichè non
hanno preso in
considerazione ne'
visto arrivare la
morte, come succede
per esempio alle
anime che hanno
vissuto una lunga
malattia.
Dobbiamo essere
molto collaborativi
e amorevoli con
queste anime per
spiegare loro ciò
che succede in
termini semplici, e
permettere loro di
integrare la
transizione verso
gli altri piani
vibratori che li
attendono. E'
importante
comprendere la
momentanea fragilità
di queste anime e
quindi trattarle con
delicatezza e molto
rispetto per il loro
corpo. Se vi capita
di assistere a un
incidente in cui una
persona è deceduta,
potete iniziare a
spiegarle
interiormente la
natura di ciò che
sta vivendo e a
rassicurala,
proteggendo il suo
corpo di carne dallo
sguardo di eventuali
curiosi. Questo
permetterà alle
Guide e ai passatori
di compiere più
agevolmente il loro
lavoro di
accompagnamento.
Tratto dal libro
"Anime intrappolate"
12 storie vere
venute dall'aldilà
di Marie Johanne
Croteau-Meurois
Secondo i ricercatori la reincarnazione esiste, e la coscienza è solo una forma di energia che è contenuta nel nostro corpo e rilasciata nell'Universo dopo la morte, fino a trovare un nuovo contenitore. Un nuovo libro dal titolo "La vita dopo la vita: una investigazione scientifica di Memorie bambini delle vite precedenti" scritto dal Dr. Jim Tuccker, indica che la reincarnazione è reale, perché la coscienza è l'energia a livello quantistico, subatomica contenuta nei nostri corpi per tutta la vita. IL Dr. Tucker ha intervistato 2.500 giovani che hanno mostrato di essere reincarnati e di avere ricordi di fatti mai sperimentati in questa vita. Per decenni, gli scienziati hanno faticato a comprendere la coscienza, non essendo in grado di determinare che cosa sia esattamente. Negli ultimi due anni, molti scienziati famosi, hanno sostenuto che la meccanica quantistica permette alla "coscienza" di sopravvivere dopo la "morte" . Ad esempio, il dottor Robert Lanza, medico e scienziato, ora capo scienziato dell'Astellas Globale di Medicina Rigenerativa, ha coniato la frase "biocentrismo", che presuppone che la coscienza viene rilasciata nell'universo attraverso particelle subatomiche dopo la morte. Il Dr. Tucker ha sviluppato questa teoria: dice che, la coscienza o flusso di energia, può trovare un nuovo ospite e tornare a vivere. In un'intervista con TNP, il Dr. Tucker ha detto: "Alcuni dei principali scienziati del passato, come Max Planck, che è il padre della teoria quantistica, dicono di trovare la coscienza come fondamentale." In questo caso, ciò significherebbe che la coscienza non dipende necessariamente da un cervello fisico per sopravvivere, e potrebbe continuare a vivere anche dopo che il cervello fisico e il corpo, muoiono." Il Dr. Tucker ha raccontato: "Una delle persone testate durante il giorno, di nome James Leininger, ha parlato di un disastro aereo e che era stato un pilota." Quando gli è stato chiesto il suo nome, la persona ha detto: Natoma e che era stato abbattuto dai giapponesi a Iwo Jima; e che aveva un amico sulla nave che si chiamava Jack Larsen. "Beh,abbiamo scoperto che c'era una portaerei di nome USS Natoma Bay ed era di stanza nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. ed un pilota, un giovane di nome James Huston con l''aereo si era schiantato esattamente come James Leininger aveva descritto, era atato colpito sa motore, che esplose, schiantandosi in acqua e rapidamente affondando ". Il Dr. Tucker ha concluso: "Come nella maggior parte dei casi, i ricordi scompaiono dopo i 6 o 7 anni. Ma non è per tutti cosi." (Dal.web) |
UNO SPIRITO SPIEGA
L'ECTOPLASMA
(02-09-22) http://whitecrowbooks.com/michaeltymn/entry/a_spirit_explains_ectoplasm/ |
Tramite Corrado Piancastelli. D. In un'epoca come la nostra così fortemente influenzata da interessi scientifici, economici , politici nonchè dall'autorevolezza di un cattolicesimo diffuso, come mai molti, allontanandosi dalle loro precedenti posizioni, si avvicinano allo spiritualismo? R. Prima ancora di riferirmi alle crisi di quanti svuotati da una civiltà che offre loro solo crisi, disperazione, vorrei precisare che le cause per cui molti di voi scelgono di avvicinarsi alla spiritualità, così come da noi intesa, sono molteplici. Innanzi tutto vanno ricordati i grandi lutti, la perdita di un figlio o di una persona comunque molto cara. Questi sono eventi drammatici sul piano umano ma anche sul piano spirituale soprattutto per chi perde la vita ancora giovane e in maniera inaspettata e improvvisa. Un incidente per esempio. Per di più, questi casi sono in qualche modo anche i più pericolosi. La persona colpita da una perdita tanto grave verrà umanamente investita dall'insopportabilità dell'evento, dallo strazio - direi - di quel dolore che cercherà di attutire o canalizzare in tutti i modi possibili, anche commettendo clamorosi errori non riuscendo a trovar conforto nemmeno in quella fede dogmatica e priva di logica alla quale prima era assoggettata ma che ora offre solo un insignificante quanto inutile silenzio. Le persone vittime di tali dure esperienze vorrebbero sicurezze, sapere che chi è trapassato è ancora lì con loro in spirito e vorrebbero contenuti, se non proprio concreti, almeno accettabili. Ed è proprio quì che molto spesso cadono in errore. Essi fragili ed inesperti diventano frequentemente vittime di millantatori senza scrupoli che lucrano sul loro dolore aggiungendo alla sofferenza, la delusione a cui subentra quasi inevitabilmente la mancanza di stima di se al punto di sentirsi quasi colpevoli di quella morte che li ha sconvolti cambiando tutto il senso della loro vita. E quando una persona si lascia andare a questo stato di inerzia, definiamolo così, esso finirà con il nuocere anche lo spirito del trapassato che, a parte tutto ciò che già sapete sul post mortem, si troverà bloccato da quel dolore non appagato e che molto ostacolerà il suo cammino per allontanarsi dall'ambiente terreno. In questi casi le possibilità non sono molte: o la persona rimasta in vita rimane soggiogata dalla sua stessa sofferenza coinvolgendo in essa anche il defunto, oppure potrebbe riuscire, con gli opportuni aiuti di psicologi e altri esperti, a metabolizzare quell'esperienza trasformandola in qualcosa di positivo per sè e per gli altri ( pensate quante persone sofferenti si sono messe a disposizione per esempio di enti benefici) oppure ancora, o perchè insistono nella loro ricerca, o perchè, essendo il percorso già previsto, finalmente si ritroveranno in un gruppo spiritualista serio che li aiuterà a comprendere almeno ciò che può essere loro d'aiuto. D. Cosa di utile si potrebbe dir loro prima di tutto? R. Be voi ormai sapete molte cose che con serenità potete spiegare ma io credo che sarebbe utile chiarire cosa avviene dopo la morte fisica insistendo, soprattutto se la persona è deceduta da poco, che il suo spirito va lasciato in pace affinchè, anche attraverso quel letargo di cui sapete, esso possa riappropriarsi di se stesso, valutare la sua ultima esperienza nel mondo e trarne tutte le conclusioni. D. Molte di queste persone chiedono se, dopo la loro morte, rivedranno i loro cari. Cosa si può dire in questi casi? R. Si e no: voglio dire che certamente due o più spiriti che abbiano scelto di vivere in terra esperienze in comune, anche molto strette (pensate madre, padre, due figli ecc...) sicuramente, dopo la morte fisica si riconosceranno come facenti parte di uno medesimo gruppo spirituale ma non con gli stessi ruoli che hanno svolto sulla terra: la madre non sarà più madre, il padre non sarà pù padre e via dicendo, ma saranno solo spiriti che avranno avuto insieme quel vissuto comune. Mi rendo conto che dal vostro punto o meglio degli uomini in generale più che voi quì presenti, ciò può rattristare ma è così ed è una emozione solo umana. D. Sì, infatti, ma allora come si potrebbe dar conforto ad una madre che ha perso il proprio figlio e continua ovviamente ad identificarlo in quella precisa forma fisica, in quel carattere, o nei suoi comportamenti? R. Purtroppo finchè siete calati in terra è così e non potete farci niente. La stessa sorella qui presente con noi ormai da tanti anni e che ha perso la madre da pochi giorni, come potete vedere è molto scossa. Finché vi trovate sulla terra siete soprattutto uomini con tutte le conseguenze che questo comporta. L'unica ma difficilissima possibilità che può essere d'aiuto è accettare quel dolore e avendolo accettato finalizzarlo non solo ad una propria crescita interiore ma magari anche aiutando altri vostri fratelli da qualsiasi sofferenza essi siano stati colpiti. Perché vedete ogni sofferenza è proporzionale all'evoluzione e alla capacità di sopportazione di quell'essere. Ad ognuno è assegnata solo la croce che riesce a reggere. D. Dicevi che ci sono anche altri motivi per cui una persona può avvicinarsi a questi argomenti...... R. Si, certo. Ci siamo dilungati molto sulla prima parte della discussione. Comunque pensavo alla grande crisi di valori che si sta verificando sul vostro pianeta, cioè un annullamento e la presenza di pseudo maestri che hanno lasciato in eredità solo disperazione e nulla. Nè è da sottovalutare il prevalere di una scienza che, salvo pochi casi, ha quasi escluso l'individuo dai suoi interessi, il quale individuo dovrebbe invece essere il fulcro di ogni interesse scientifico e non. Perchè se la scienza ed il suo avanzare esistono, essi esistono solo perchè esiste l'uomo e non il contrario. A me pare che la cultura scientifica, o anche un suo uso scorretto, di fatto ha molto sottovalutato i rapporti che potrebbero esserci tra scienza e filosofia, portando la vostra civiltà in uno stato di enorme confusione. E più la scienza va avanti, meno si ha la capacità di tenerle testa, nè con un minimo aggiornamento dei vecchi sistemi logici, nè di aperture dogmatiche, al punto che l'uomo, in quanto tale, si sente sempre più abbandonato, sempre più solo in un mondo ormai privo di pensiero, di razionalità che sempre più fanno aumentare dentro di lui la fame di verità e conoscenza. Una verità e una conoscenza che alle menti più elevate non può provenire nemmeno da una religione fittizia, depauperata della vera parola di Cristo. Una chiesa ormai solo politicizzata e interessata al solo potere temporale. E allora perchè meravigliarsi se alcune persone, caratterizzate da una maggiore sensibilità, desiderose di conoscere una Verità che viene loro costantemente negata o per ignoranza o per il vagabondare di falsi profeti, cerchino altrove magari avvicinandosi allo spiritualismo? Uno spiritualismo adogmatico, logico, basato sulla più rigorosa logica che offre loro se non un completo compiacimento, almeno seri ed innovativi spunti di riflessione. Ora devo andare, la pace sia con voi. |
COME
UN PASTORE EVANGELICO SCOPRÌ CHE LA
![]() DI MIKE TYMN Come ministro battista ordinato, Charles Mundell credeva che la medianità fosse opera del diavolo, tuttavia,divenne più libero nel suo pensiero dopo aver letto il libro di Sir Oliver Lodge del 1916, Raymond on Life and Death , in cui figlio Lodge, un famoso fisico britannico, riferiva di aver comunicato col suo Raymond, che era stato ucciso sul Campo di battaglia della prima guerra mondiale, attraverso diversi Medium. Il 7 agosto 1921, Joe Mundell, (Foto) il fratello minore di 21 anni di Charles, fu ucciso in un incidente di caccia al cervo nel nord della California. Si ipotizzava che Joe fosse sconvolto e si fosse sparato e si sospettava anche che fosse stato colpito da altri cacciatori e lasciato morire. I membri della famiglia erano particolarmente sconvolti dalla notizia che Joe si era tolto la vita. Charles e sua moglie Margaret lasciarono l'Oklahoma per stare con i genitori a Oakland, in California, dove vivevano. Anche Joe aveva vissuto lì, lavorando per la ferrovia allo scalo ferroviario di West Oakland. Circa cinque settimane dopo la morte di Joe, Charles, sua moglie e sua madre Verna stavano discutendo di Joe, della vita dopo la morte, del libro di Lodge e di altri aspetti della ricerca psichica quando decisero di provare alcuni esperimenti col tavolino. Iniziarono con una preghiera e poi si sedettero per circa mezz'ora, ma senza risultati. Stavano per arrendersi quando Verna ricordò di aver letto libri in cui si consigliava di rimanere in silenzio per ore in attesa di manifestazioni. Continuarono a sedersi e ad aspettare, e circa 15 minuti dopo, il tavolino di fronte a loro iniziò a "tremare e vibrare come qualcosa di vivo". Quindi, si sollevò da terra di diversi centimetri. Charles chiese se fosse presente uno spirito e di segnalare "sì" con tre inclinazioni del tavolo e "no" con un'inclinazione. Il tavolo si inclinò tre volte.
Charles quindi disse all'entità invisibile che avrebbe recitato
lentamente l'alfabeto e chiese che fosse data un'inclinazione del tavolo
alla lettera corretta. Dopo che il tavolo inclinabile aveva scritto HAR,
Charles chiese se fosse Harriet, la madre di Verna. Il 19 settembre, Charles
ebbe una seduta con Emma Nanning, una
medium spiritista. Non disse il suo nome.
Il 27 settembre
ci fu un' altra seduta a casa Mundell. Questa
volta, il padre di Margaret Mundell, Herman Brunke,riuscì a
farcela. Poiché parlava un inglese limitato, Margaret gli fece domande
in tedesco e le risposte furono ricevute di conseguenza. Charles
ha continuato a verificare che fosse effettivamente Joe a comunicare.
Un'informazione molto veritiera menzionata da Joe era il fatto che
Charles indossava il suo vecchio orologio. Quando Joe disse che lui
(Joe) stava ancora usando l'orologio, Charles si è confuso e chiese
chiarimenti. Joe spiegò che Charles aveva solo il guscio dell'orologio,
ma che aveva il vero orologio.Ha inoltre menzionato che stava usando
alcuni dei suoi vecchi vestiti, sottolineando che il materiale potrebbe
essere in un vecchio baule nella casa della madre perchè la "loro
vita " è
visibile dalla sua parte del velo. Fonte:http://whitecrowbooks.com/
L'ALDILA' DI UN
CONTADINO
(08-01-22) |
UN
CHANNELLER(*)
DI DUE SECOLI FA
(07-11-21)
Dopo un'esperienza personale rivelatrice, Jakob Lorber (1800-1864) si
rese conto che gli era stato assegnato un compito eccezionale dal mondo
invisibile e questo non era compatibile con il prestigioso
appuntamento musicale che stava per assumere a Trieste.
(*) NOTA: La canalizzazione, o in
inglese channeling (sostantivato in «condotto) è un termine utilizzato
nell'esoterismo e nella letteratura new Age per riferirsi ad un metodo
di comunicazione tra un essere umano e un'entità di un'altra dimensione,
generalmente un angelo, un maestro "asceso", uno Spirito del piano
astrale, o un'entità ritenuta un dio, un alieno ecc.
UN MISTERO
MEDIANICO: CHI È SARAH?(30-09-21)
Fonte: Michael Tymn |
IL FISICO E IL Medium (20-08-21) DI Michael Tymn.
L'
ENTITA' ANDREA SULLA REINCARNAZIONE
(16-08-21) D. - Per noi è importante capire che ci sono questi cicli incarnativi che possono essere fatti in modo diverso, quindi da persone sane, malate, intelligenti, pazze e così via, e che rispondono nell' arco di tutti i cicli incarnativi ad un senso di giustizia. Quindi non c' è una ingiustizia palese come potrebbe verificarsi facendo riferimento ad una sola incarnazione. A. - Da questo punto di vista posso capire il senso della domanda; questo è più un problema dell'uomo, ovviamente, che non un pro-blema dello Spirito. Dal punto di vista dell'uomo posso capire che acquisti un senso il perché sulla Terra si vivono episodi sconcertanti e tra loro contrastanti quali possono essere quelli dei corpi. Da questo punto di vista la reincarnazione come dottrina sociale e spirituale rende giustizia delle gravi disparità fra uomo e uomo. Ma lo Spirito non la vive così, però; allo Spirito non importa se è nato storpio oppure sano. Lo Spirito sceglie la vita in funzione delle esperienze che deve fare, non gliene importa niente di questa giustizia, perché è dal punto di vista della vostra etica che vi ponete la domanda della giustizia, ma per lo Spirito non può esserci questo significato. Lo Spirito non torna in Terra perché si ricomponga una giustizia, torna, se deve tornarci, per motivi conoscitivi. Naturalmente voi vivete questo fenomeno in maniera diversa e, poiché vi rappresentate Dio come somma giustizia e vi rappresentate la vita sulla Terra - almeno sul versante cattolico - come un'unica vita è chiaro che il tutto vi appare profondamente ingiusto. In effetti sarebbe ingiusto se aveste una sola vita, ma questo sempre dal punto di vista dell'etica umana, però, e quindi dividendo le due cose dobbiamo dire che dal punto di vista dell'etica umana esiste un principio di giustizia, dal punto di vista della cosiddetta etica spirituale la parola giustizia non esiste. Lo Spirito è sempre un essere che si esprime secondo quella che voi chiamate giustizia. Allora il problema non si pone perché è un falso problema per lo Spirito. Invece per voi il senso della giustizia è veramente radicato in quello di equilibrio. L'equilibrio fa si che le compensazioni e le transazioni diventino giuste quando sono trasparenti e sono visibili ed allora la reincarnazione restituisce visibilità e trasparenza alla giustizia perché si sa che determinati avvenimenti, non soltanto sono motivati, ma potrebbero compensarsi in altre vite. Tengo a precisare ancora una volta, però, che con questo ragiona-mento trionfa una logica molto umana, perché in realtà non è asso-lutamente detto che un essere spirituale che in una vita sia storpio, nella vita successiva debba diventare un atleta, o avere un corpo perfetto; oppure che una volta uno sia ricco e la volta successiva sia povero. Vi posso assicurare che vi sono Spiriti che per molte incarnazioni continuano a nascere poveri o continuano a nascere ricchi, tanto per fare l'esempio più banale, inquantoché lo Spirito non vuole ristabilire un ordine od un equilibrio, incarnandosi. Lo Spirito vuole soltanto fare il proprio programma che è quello di usare la Terra per fare le esperienze necessarie; non gliene importa niente se deve scegliere anche dieci volte di seguito di essere storpio, povero o ammalato. Quindi il concetto di questa giustizia nasce dal vostro punto di vista, perché pensate ad una giustizia equilibratrice e perché vi sembra profondamente ingiusto che uno sia povero, l'altro sia ricco, uno sia sano e un altro ammalato. Intanto voi già sapete che non sarà la ricchezza a rendere alto lo Spirito, né la sanità del corpo. Sono cose che non hanno nulla a che vedere con l'evoluzione, perché si può essere uno Spirito che realizza se stesso da sano o da ammalato; anzi si usa sempre più dire, spesso è vero, che la sofferenza aiuta nell'evoluzione, come anche la povertà aiuta a capire e questo è sicuramente vero. Tuttavia non c'è una regola fissa in tutto questo. Ci guarderemmo bene dallo stabilire che tutti i ricchi andranno all' Inferno e che tutti i poveri andranno in Paradiso, o che tutti gli storpi saranno sani e che tutti i sani saranno dei malati. Nell'ambito di una giustizia umana che misura le cose un po' con la bilancia, indubbiamente la reincarnazione funziona all'interno di questo ragionamento, ma dal punto di vista dello Spirito le cose non stanno proprio cosi. Infatti il concetto di karma usato dalle religioni orientali noi lo abbiamo reinterpretato diversamente: abbiamo detto che il karma non è il riequilibrio, ma è la progettualità dello Spirito. Ciascuno di voi nell'avere il proprio karma, ha, per intenderci, il proprio progetto di esistenza. Questo progetto non è affatto collegato alla vostra vita precedente; ma se lo è, è soltanto se c'è una continuità esperenziale. Infatti allo Spirito non verrà mai in mente che, siccome è stato un povero disgraziato, adesso gli spetta essere un ricco signore. Allo Spirito non verrà mai in mente un' inezia del genere. Questo è quello che voglio sottolineare.
https://www.facebook.com/groups/321197635620469/user/100026765014635
LE
RIVELAZIONI DEGLI SPIRITI
Il
principio della reincarnazione è una
conseguenza necessaria della legge del
progresso. Senza la reincarnazione, come si
potrebbe spiegare la differenza che esiste
tra l’attuale stato sociale e quello dei
tempi delle barbarie? Se le anime sono
create contemporaneamente al corpo, quelle
che nascono oggi sono tutte nuovissime, e
quindi primitive quanto quelle che vivevano
mille anni or sono; aggiungiamo che tra esse
non vi sarebbe alcuna connessione, alcuna
relazione necessaria; sarebbero
completamente indipendenti le une dalle
altre; perché, allora, le anime di oggi
dovrebbero essere meglio dotate da Dio di
quelle che le hanno precedute? Perché
comprendono meglio? Perché hanno istinti più
purificati e costumi più dolci?
Perché hanno l’intuizione di certe cose,
senza averle apprese?
QUANDO BOZZANO SCRISSE
Fra le tante prove provate sulla reale possibilità di comunicare conl'Oltre,
abbiamo trovato questa lettera scritta di suo pugno dal famoso
Spiritista Italiano Ernesto Bozzano , FONTE: https://www.facebook.com/
Perché TANTI Pellerossa
LESLIE FLINT: UN
Medium DALLE MILLE VOCI (18-01-21) ------------------------------------------------
TRASCRIZIONE DELLA SEDUTA CON CHOPIN DEL 19 DICEMBRE 1959
Woods: Buongiorno. Chopin: Sono molto
interessato |
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