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  • SOMMARIO LINKATO DI QUESTA PAGINA:
  • Anni: 2001-2002

*IL TERREMOTO IN MOLISE:
PERCHE' I BAMBINI?

*HALLOWEEN, OVVERO,
CHI SONO I FANTASMI?

*Una precisazione di Virgilio SULL'ARTICOLO

*In TV, sui Quotidiani, In Rete,
SI PARLA DI....(Articoli vari)


TERREMOTO IN MOLISE: PERCHE' I BAMBINI?

Oggi la nostra tristezza é grande, vorremmo andare a S. Giuliano ad abbracciare uno ad uno tutti i Genitori Amputati (e forse lo faremo), ma gli impegni di lavoro e familiari non ce lo permettono, almeno per ora. In questa atroce circostanza, posso solo cercare di dare una spiegazione di quanto é avvenuto e vorrei che qualcuno di S. Giuliano leggesse questo mio scritto,
Lo so che quanto dico é difficile da accettare, ma credo che sia l'unica spiegazione possibile, proprio perché razionale.
Innanzitutto v'invito a riflettere sulle tante coincidenze strane che emergono man mano che le notizie ci
giungono dai Telegiornali:

1) Sono morti tutti i bimbi di 6 anni
2) Solo la scuola é crollata in pochissimi istanti, mentre gli altri edifici vicini appaiono intatti.
3) Se il terremoto fosse accaduto un'ora dopo, quei bimbi si sarebbero salvati tutti.

Sono davvero "coincidenze"? Non credo. Dal mio punto di vista la risposta é semplice:
QUEI BIMBI AVEVANO GIA' DECISO DI MORIRE INSIEME PRIMA DI VENIRE QUI SULLA TERRA!
Lassù noi conosciamo il futuro e possiamo scegliere (insieme ad altri Spiriti nostri "compagni") DOVE E QUANDO NASCERE, coordinando al secondo il momento della nostra fine terrena. Secondo Bruce Moen, Lassù esiste un "Centro di coordinamento" dove si sincronizzano gli eventi terreni, anche quelli più banali, ovviamente di perfetto accordo coi "protagonisti". Tali tragedie collettive servirebbero, quindi, per aiutare gli altri, cioè non solo coloro che andranno a soccorrere, ma anche chi si limita semplicemente a seguire l'evolversi dei fatti ed a far maturare (positivamente o negativamente) dal punto di vista spirituale chiunque ne sia, fisicamente e/o emotivamente coinvolto. Siamo liberi di bestemmiare o di rimboccarci le maniche e scavare, di dare conforto ai superstiti o di fregarcene.... dipende solo da noi decidere e spero che tutti i miei lettori decidano per il meglio. Non c'é bisogno di fare gli eroi, basta anche pregare perché ognuna delle vittime trovi la strada per la Luce. In questi casi gli Spiriti restano shockati dall'evento ed hanno bisogno anche del nostro supporto -sotto forma di preghiere o di pensieri amorevoli- per andare verso Dio.
Se poi, come si dice, ci sono state irregolarità nella costruzione di quella scuola, se qualcuno si é arricchito illecitamente, beh.... non vorrei essere nei suoi panni né ora, nè quando si troverà davanti a quei Grandi Spiriti nell'Aldilà che, di certo, non lo giudicheranno, ma gli faranno provare il dolore dei loro genitori e di tutti quelli che hanno partecipato a questo lutto.
Lo so che quanto vi ho detto é difficile da accettare, ma ricordiamoci che abbiamo tante vite da vivere, tante occasioni per sperimentare i molteplici aspetti dell'esistenza, per progredire e far progredire chi é più indietro di noi. Da
QUEL particolare punto di vista (ovvero prima di incarnarci) , 100 anni o sei non hanno grande valore ai fini delle nostre decisioni: l'importante é dare un significato alle nostre vite terrene.
Credo, con ciò, di aver anche dato una risposta a quella maestra che, fra i singhiozzi, si chiedeva disperatamente davanti alle telecamere:


Per ora mi fermo qui, invitandovi a scambiare le nostre idee sul Message Board della PdA.

Webmaster

 

5) CHI O COSA SONO I FANTASMI?

***************************

In questo periodo dell'anno si fa un gran parlare sulla Rete e sui giornali
della festività di Halloween. Chi come me, ha "nutrito" la sua infanzia con
i fumetti di Paperino e poi la sua gioventù con le strisce del compianto
Charles Schulz, saprà perfettamente come si svolge questa festa "Made in USA" che solo negli ultimi anni si sta diffondendo in Europa.
Ne ricordo brevemente i punti salienti, per i meno informati.
Nella notte fra il 31 Ottobre ed il 1° Novembre, i bambini Americani si vestono da streghe, fantasmi,mostri e quanto di più orripilante si possa immaginare e, così conciati, vanno in giro per le case delle loro Città a chiedere dolci e caramelle,minacciando "fatture" a chi non acconsentirà a riempirne il sacchetto che ognuno porta con sè.
E' una variante in chiave "horror" del nostro Carnevale, insomma. Lo scopo recondito di quest'usanza mi pare abbastanza nobile: abituare i bambini all'idea dell'Aldilà e della morte, anche se ne vengono sottolineati
i lati più oscuri, macabri e paurosi, sì da perdere, alla fin fine, ogni valore educativo, trasformando il tutto in un rito consumistico dai connotati abbastanza "kitch" almeno per noi Europei.
Tonnellate di dolciumi e milioni di zucche, che vengono scavate ed intagliate per essere usate come portacandele,incideranno non poco sulle tasche degli Americani, ma la festa é ormai così radicata nel folklore d'Oltreoceano, che dubito possa essere messa in discussione. Veniamo ora alla domanda iniziale: cosa o chi sono i Fantasmi da un punto di vista scientifico, ammesso che la Scienza possa dirci una parola definitiva su di essi. Vi riassumero', pertanto, quella che é la teoria più
accreditata dalla Parapsicologia, secondo la quale tutto il Creato é fatto
di differenti livelli di energia. A seconda della velocità vibratoria delle
diverse "materie" create da Dio, esistono differenti mondi paralleli via via meno
"densi" e sempre più leggeri, ovvero animati da vibrazioni più elevate che
culminano in Dio stesso, l'energia più pura e più alta che esista.
Per fare un paragone, potremmo rifarci ai vari canali televisivi o radiofonici
che, pur essendo fatti tutti da onde Hertziane, non si sovrappongono fra loro (avendo frequenze diverse), sì che possiamo vedere o ascoltare migliaia di emittenti radiotelevisive,semplicemente cambiando canale.
La Morte é, in pratica, un semplice
"cambio di canale", non vi é interruzione della coscienza, non vi é buio, nulla, oblìo.
Ci troviamo "morti" e non lo capiamo subito, o restiamo nell'ombra addirittura per millenni, se non siamo preparati a lasciare questo livello di esistenza e nemmeno immaginiamo cosa ci aspetta. Dio ci ha dato il libero arbitrio, un
dono grandissimo che però puo' trasformarsi in un'arma a doppio taglio, se non maturiamo spiritualmente e se -per così dire- ci appesantiamo a causa dell'eccessivo attaccamento agli effimeri "beni" terreni, fino al punto di non essere più in grado di migrare verso un livello superiore.
Dio però ci ha anche dotati della capacità di creare nuovi mondi: una volta giunti Colà, potremo costruire, col solo potere della mente, tutto ciò che ci manca: da una casa sempre sognata ad un bellissimopaesaggio che abbiamo ammirato sulla Terra. Potremo bere e mangiare -se questi desideri fisici restano "appiccicati" alla nostra mente, ma quando cirenderemo conto che il cibo non é necessario al nostro nuovo corpo astrale,cesseremo di chiederne.
(Il vostro povero Webmaster ritiene di aver bisogno di almeno un paio di secoli terreni di "abbuffate" prima di togliersi ilvizio, non so voi!).
Dicevo che quel che crediamo che esista dopo la morte
fisica verrà da noi sperimentato effettivamente, in segno di massimo rispetto al
nostro libero arbitrio che -ripeto- non può essere forzato.
Già....e chi non crede in nulla? Che ne sarà di lui?
Molto semplice: si troverà ad esistere....
NEL NULLA!

Disperato e solo, rivolgerà i suoi pensieri alla
Terra, ai suoi cari (il cui dolore diventa un potente richiamo) e, anziché
dirigersi verso le Alte Sfere, cercherà di restare vicino alle sue cose
tanto amate, ai suoi amici e parenti che tanto lo compiangono, ignorando gli
Angeli e gli Spiriti-Guida che lo chiamano: é troppo
"denso" per vederli!
Ed ecco che questi Spiriti cominciano a capire che possono benissimo continuare
a vivere "da fantasmi" su questo piano di esistenza, cercando disperatamente
di contattare gli umani. Essi possono, in alcune circostanze, persino
apparire ai viventi, ovviamente terrorizzandoli. Il terrore e la paura li
"ricarica" di energie negative. Pian piano diventano sempre più abili nel manipolare gli esseri umani, a divertirsi nel vederli spaventati ed ecco forse, i cosìdetti vampiri, succhiatori di energie e non di sangue celebrati da tanti films, più o meno truculenti.
Se poi questi spettri hanno condotto una vita non troppo esemplare, potranno anche tentare d'impossessarsi di persone indebolite dalla droga o dall'alcool, per poter commettere dei veri e propri atti "fisici" usando i loro corpi. Potete trovare un eloquente esempio di quanto vi dico, nel racconto della NDE del Dr. G. Ritchie,
cliccando QUI.
Naturalmente la Scienza ufficiale bolla per cialtronerie tutti i racconti di case e castelli infestati, ma qualcosa si sta muovendo anche in questo campo, da quando le telecamere e le macchine fotografiche digitali all'infrarosso, i magnetometri ed i microfoni ultra-sensibili, sono acquistabili in tutti i negozi di elettronica e non più patrimonio esclusivo degli 007 e della CIA. Armati di queste sofisticate tecnologie, molti ricercatori stanno registrando immagini e suoni provenienti da questi poveri esseri intrappolati fra "il quì ed il Lì", ricevendo spesso risposte alle domande poste. A tal proposito giunto quasi alla fine di questa mia chiacchierata, vi vorrei citare un episodio semi-comico, letto alcuni giorni fa su Internet.

Un ricercatore Americano, una volta individuate delle fluttuazioni brusche del campo magnetico in una stanza di una cosìdetta "casa stregata", chiese allo Spirito (già visto sotto forma di sfera luminosa dalla telecamera), se nell'Aldilà si conservasse la propria lingua o se tutti "parlassero" con noi e fra loro usando un linguaggio universale. La risposta affermativa, registrata su nastro magnetico, arrivo' in perfetto dialetto Napoletano, condita anche da diverse (pesanti) parolacce in vernacolo che preferisco non citare!
Per concludere,voglio solo ricordarvi che, se doveste incontrare un fantasma, non dovete spaventarvi: invitatelo gentilmente ad andar via, verso la Luce di Dio e forse, avrete salvato uno Spirito disperato.

Webmaster

 

UNA PRECISAZIONE DA PARTE DELL'AVV. DESIDERI

29/10/02

Claudio carissimo,

sei bravo anche come medico  ma sei certamente molto bravo come giornalista, perchè riesci a spiegare in modo semplice cose difficili, come la questione dei livelli energetici, che definisci attraverso nozioni tratte dalla fisica quantistica.  Io queste cose le sapevo, seppure in modo approssimativo, perchè mi erano state spiegate dalle nostre Guide in varie occasioni, ma, essendo del tutto digiuno di nozioni, in questo ramo della fisica (me ne farò una scorpacciata quando andrò nell'altra dimensione)  non avrei certamente saputo spiegarle così bene !
 
La descrizione della situazione dei disincarnati che non sono preparati al salto di livello, fornisce anche degli insegnamenti morali a chi voglia recepirli ; semmai, se posso esprimere il mio modesto  parere, per evitare che gli "epicurei ", recepiscano solo ciò che li tranquillizza e non ciò che dovrebbe indurli a riflettere, potresti sottolineare maggiormente, quando ti capiterà un'altra occasione per parlarne,  che tutte le esperienze sono finalizzate alla crescita spirituale e non fini a se stesse, perchè Dio ci lascia liberi, pur entro binari da Lui programmati in anticipo, per educarci, anche  attraverso le esperienze negative da noi stessi provocate, per cui lo stato d'animo degli spiriti poco evoluti è caratterizzato principalmente dalla sofferenza. Questo dato risulta in modo abbastanza chiaro dalla tua descrizione, ma bisogna fare i conti anche con le persone poco evolute, di cui questo mondo, purtroppo, abbonda, per cui io mi preoccupo sempre che non comprendano chiaramente che conviene cambiare ed evolversi spiritualmente fin da ora, per stare meglio dopo. Sperando che tu non mi mandi all'inferno ( invece che in Paradiso con il caffe'.....) perchè ti rompo sempre le scatole con i miei scrupoli, rinnovo a tutti voi, i più sinceri auguri ed i più affettuosi saluti  Virgilio      

Carissimo Virgilio.

Come vedi ho approfittato della tua lettera per "puntualizzare" quanto dici: da bravo Avvocato trovi sempre simpatici "cavilli" che io pubblico ben volentieri, sperando che questo nostro dialogo stimoli i lettori a chiederci maggiori chiarimenti.

>Claudio

 

 

In TV, sui Quotidiani, In Rete, SI PARLA DI.......

Padre e figlio in coma si buttano giù dal balcone a Parma

Da Tv Giornali e Rete (24-09-02)

Ancora un altro caso disperato che vede protagonisti della cronaca nera genitori e figli. In una delle tante giornate di pioggia di questo grigio Settembre, un padre di Parma si é buttato giù dal balcone col suo bimbo di 9 anni in braccio. Era affetto da una rarissima malattia genetica che prima lo ha reso paralitico e poi lo ha poi ridotto in coma, quattro anni fa'.

La decisione di farla finita insieme sarebbe stata lucidissima, dato che l'uomo ha lasciato un bigliettino alla moglie, con su scritte poche frasi di commiato, ed una parola che mi ha particolarmente colpito "VIVI...."
Già...dopo nove anni di ospedali, analisi, esami di ogni genere e tormentose attese (che ben comprendiamo per averle vissute), dopo 4 anni di coma profondo trascorsi nella sua casa attrezzata come un reparto di rianimazione (il piccolo non poteva respirare autonomamente), dopo aver accettato il fatto che quel figlio o prima o poi non lo avrebbe avuto più accanto, perché la malattia glielo stava portando via, questo povero padre non lo ha voluto abbandonare. Ha deciso di andarsene insieme a lui, abbracciati nel loro ultimo gesto d'infinito Amore terreno, forse per essere certo di raggiungerlo nello stesso posto in cui sarebbe volato prima o poi, molto più distante del freddo selciato contro cui sono andati a schiantarsi dopo un volo di tre piani. E' un suicidio? E' un infanticidio? Dal punto di vista Spirituale direi proprio di sì:
nessuno ha il diritto di togliersi la vita nè di spezzare quella degli altri prima del tempo.

Se quest'uomo fosse stato correttamente informato dei meccanismi che regolano i nostri cicli di incarnazione, forse non l'avrebbe fatto. Non voglio con questo condannarlo sul piano umano: di certo lo stress, la depressione ed i lunghi anni di straziante agonia devono aver inciso profondamente su di lui. Questi Spiriti gravemente ammalati vengono amorevolmente "curati" dagli Helpers e solo dopo essere stati risanati, possono capire appieno se si é trattato o meno di un errore, in base agli effetti che il loro gesto avrà provocato sugli altri che sono rimasti qui sulla terra.

Voglio ribadire che non vi é nessuna punizione per i suicidi (salvo l'esigenza personale di una più precoce reincarnazione), quando lo scopo delle loro esistenze era stato raggiunto, come sembrerebbe in questo caso. Anticipare di poco la morte del figlio -che aveva già suscitato sentimenti positivi di solidarietà di tanta gente- non parrebbe essere un "peccato" grave. Potrebbe essere stata una decisione sbagliata, invece, quella di non sopportare l'idea della sua inevitabile dipartita, condividendone la sorte.....ma siamo sicuri che sia andata proprio così?
Non vediamo questo suicidio come un atto d'egoismo. Forse in quella parola indirizzata alla moglie "VIVI!" c'é un grandissimo gesto d'Amore: provare a cancellare quei nove anni bui, ma ci vien da chiedersi se per lei sarà più semplice rifarsi una vita, senza più la presenza del padre del bambino perduto. Non so rispondervi, né credo che nessun altro potrebbe farlo. Solo il tempo potrà dire a questa povera donna se suo marito l'ha aiutata a sopravvivere o se invece le ha provocato un doppio, tremendo dolore, dal quale non si risolleverà mai più.

 

 

3) "Tragedia della disperazione in corsia a Modena. Un medico ha tentato di accoltellare il figlio diciassettenne malato e in attesa di un trapianto. Non voleva che soffrisse."

(9 GIUGNO 2002, ORE 10.27 Da Il Nuovo)
*****

L'Amore puo' portare anche a questi gesti estremi? Chi come noi ha conosciuto le sofferenze di un giovanissimo malato non puo' condannare aprioristicamente questo povero padre, piuttosto vorrebbe capire le ragioni che lo hanno portato a compierlo. Ben sappiamo com'é difficile al giorno d'oggi accettare la malattia di una persona adulta, figuriamoci quella di un bambino o di un ragazzo. I canoni stereotipati imposti dalla nostra civiltà del benessere non prevedono dolore, malattia, morte, concetti che vengono emarginati dalla filosofia materialistica del "tutto-a-tutti-basta-che-avete-i-soldi". Sofferenza, sacrificio, insuccesso, non sono parole usate da chi ha sempre creduto che la vita sia un gioco piacevole. Poi arriva inaspettata la malattia, la tragedia....un malore improvviso, o peggio, una telefonata in piena notte...corri, tuo figlio sta male...tuo figlio é all'Ospedale. Malattia o incidente, non importa, senti che quel mondo sicuro che ti eri costruito in maniera perfetta, ti sta crollando addosso, perché era solo un castello di illusioni....
Se non si commettono follìe sul momento (come avvenuto in altri casi), insorge un meccanismo compensatorio; si pensa subito alle possibili soluzioni, agli amici che ti possano dare una mano e, in questo caso, ai Colleghi piu' paludati e dotti di te che, di certo, salveranno tuo figlio, dimenticandoci che non sempre possiamo porre rimedio a tutto. Troppo fiduciosi nella presunta onnipotenza delle attuali tecnologie, riteniamo che l'insuccesso sia solo una lontana ipotesi. All'inizio le prospettive sono sempre rosee, si farà la tal analisi, la TAC, la risonanza, c'é un Centro ultraspecializzato lì ed un famoso Primario colà, vedrai, tutto andrà bene. Nel frattempo ci si scontra ogni giorno di più col dolore del tuo caro, con le mille inefficienze purtroppo presenti dappertutto, coi problemi del lavoro d'ogni giorno che, impietosi, ti cadono addosso incuranti della tragedia, accrescendo il peso del fardello che ti é piovuto sulle spalle, finché ad un certo punto ti ritrovi con la faccia al muro, in un vicolo cieco. Piuttosto che tirare avanti prendi un coltello e cerchi di "eliminare" il problema, illudendoti di tornare alla vita di prima. E' Amore o egoismo? E' giusto o sbagliato? Non lo so, solo l'autore di questo gesto potrebbe dircelo e, forse, non lo sa nemmeno lui. Non voglio e non posso giudicare il Collega così duramente colpito da questa doppia tragedia al quale vorrei solo dare un abbraccio e tutta la mia solidarietà. Posso invece capire il suo stato d'animo ed i percorsi mentali che lo hanno spinto verso la sua momentanea debolezza umana davanti alle incognite di un trapianto così difficile, ai dubbi ed alle incertezze che ti tormentano quando l'insuccesso diventa invece molto probabile. Vorrei poter dire a questo Padre e Collega che noi stessi ci siamo scelte queste prove e che non sempre siamo in grado di superarle e che, solo se avrà perdonato prima sè stesso, sarà in grado di ricevere anche l'eventuale perdono di suo figlio.

 

2) LA GUERRA IN TERRA SANTA

E' un massacro da ambo le parti e non é certo questo il posto per cercare di stabilire quali siano le vittime e quali i carnefici. Dal nostro punto di vista, chiunque prema un grilletto é colpevole, sappiamo bene cosa succede a chi uccide un altro essere umano, lo attende un inferno fatto di rimorso per il male che ha provocato, una rivisitazione della sua e delle altrui vite spezzate. Costoro vedranno i bambini spaventati, terrorizzati, affamati, che cercano i loro genitori fra le macerie e, viceversa, i genitori straziati che scavano fra le rovine per cercare i loro figli e patiranno le loro paure, il loro dolore, fisico e spirituale. Tutte le vittime della violenza hanno gli stessi occhi ed in essi lampeggia lo stesso dolore, non importa se Ebrei o Palestinesi, Americani o Talebani.... Ancora una guerra di religione, un'ulteriore prova che le religioni sono il seme della discordia, perché nessun Papa, nessun Rabbino, nessuno di questi "Uomini di Dio" leva la sua autorevole voce per gridare al mondo che Dio é uno solo ed il Suo messaggio pure:
"AMATEVI L'UN L'ALTRO"!

Nessun Dio di Saggezza e Misericordia vorrebbe la guerra, nessun Padre vorrebbe vedere i suoi figli piangere...
Quanti lutti, distruzioni, massacri si commettono in Suo Nome ogni giorno? Quanti ne sono stati (e purtroppo temo che ne saranno) commessi in futuro? Si rendono conto questi soldati, kamikaze, guerriglieri, uomini-bomba che sono sfruttati da interessi economici di uomini potentissimi che li mandano a morire in nome di principi religiosi in cui loro, i signori della guerra, non credono affatto? Il loro dio ha un altro nome, diverso da quello per cui questi poveracci vanno a morire, anche il loro dio é uno e trino e si chiama DENARO-PETROLIO-POTERE.

Webmaster.

 

1) Il Delitto Di Cogne

PREGHIAMO PER ANNAMARIA, LA MADRE DI SAMMY, PER IL SUO PAPA' E PER TUTTE LE PERSONE CHE STANNO SOFFRENDO A CAUSA DI QUESTO ATROCE ATTO CRIMINOSO. NOI NON POSSIAMO GIUDICARE COMPIUTAMENTE LE MOTIVAZIONI DI CHIUNQUE SIA STATO IL COLPEVOLE, SOLO DIO SA PERCHE' QUESTO OMICIDIO ORRIBILE E' STATO PERPETRATO POICHE' SOLO LUI PUO' SCANDAGLIARE TOTALMENTE L'ANIMO UMANO.
NEL SUO AMORE INFINITO, SAPRA' CONSOLARE , VITTIME E CARNEFICI, FORNENDO A TUTTI LA PIENA COMPRENSIONE DI CIO' CHE OGGI CI APPARE ASSURDO ed INCOMPRENSIBILE. Solo quando sarà appurata la verità, vi esporro' il mio punto di vista, che pure é stato sollecitato da molti amici. PER ORA
NON VOGLIO AGGIUNGERE ALTRO PER RISPETTARE CHI SOFFRE COME NOI E PIU' DI NOI PER LA PERDITA DI UN BIMBO, PERCHE' TROPPO INTERESSE MORBOSO SI E' SCATENATO ATTORNO A QUESTA VICENDA SULLA QUALE SAREBBE ORA DI STENDERE UN PIETOSO VELO DI SILENZIO.

Notizie Flash

Anna Maria, una lettera anche da una Medium.
Fra le centinaia di lettere indirizzate a Anna Maria Franzoni, messaggi di conforto, lettere di dolore, di solidarietà,spicca quella di una sensitiva che ha mandato alla mamma di Samuele una cassetta con le voci dall'Aldilà.', che noi ben conosciamo.'
'Gentile signora - inizia lo scritto - sento tanto amore per lei, partecipo al suo dolore. Lei sta facendo una Quaresima di passione''. La lettera è di Maria Fedreghini Romiti, una casalinga di 67 anni di San Donato Milanese, sposata con un professionista. Nel '95 pubblicò anche un libro sui fenomeni paranormali di cui sostiene di essere stata protagonista.
'
'Credo nell' innocenza di Anna Maria Franzoni - aggiunge - e mi sono immedesimata nella sua tragedia. Spero che le mie parole la possano aiutare e consolare. Lo ho inviato anche il mio libro e un opuscoletto di mie poesie a sfondo religioso''. Alla donna si sono rivolte molte mamme che hanno perso i figli: ''Lo fanno perchè riesco a udire le loro voci e le registro''

Tratto da "Il Nuovo"

 

Sei Carota, Uovo, o Chicco di caffè?
(Inviato da Judy Guggenheim)

Una figlia si lagnava col padre della sua vita e di come le cose fossero
così dificili per lei. Non ce la faceva ad andare avanti e voleva mollare. Era
stanca di combattere e lottare. Non appena un problema veniva risolto, se ne presentava uno nuovo .

Suo padre, uno chef, la portò in cucina. Riempite tre pentole con
acqua le mise su un fornello molto potente. Presto le pentole vennero ad
ebollizione. In una mise delle
carote, nella seconda delle uova,
e nell'ultima,
dei chicchi di caffè e li lasciò bollire, senza dirle
più una parola.

La figlia aspettava impaziente, meravigliandosi di quanto suo padre facesse.
Dopo una ventina di minuti spense i bruciatori. Tirate fuori le carote, le
mise in una ciotola e poi fece così anche con le uova, quindi versò un mestolo di caffè in una tazza.
Rivolgendosi alla figlia le chiese:"Cara, che cosa vedi?."
"Carote, uova, e caffè," rispose. Invitandola ad avvicinarsi le chiese
di toccare le carote. Facile a dirsi che erano diventate molli.
Allora le chiese di prendere un uovo e di romperlo.
Dopo che il guscio fu eliminato, osservo' che il calore aveva bollito l'uovo.
Finalmente, la pregò di centellinare il caffè ed ella sorrise come
assaporo' il suo ricco aroma.

Umilmente lei domandò: "Che cosa vuol dire, papà?"
e lui le spiegò che ciascuno di essi aveva fronteggiato la stessa avversità,
l'ebollizione, ma ciascuno aveva reagito differentemente. La carota è entrata
nell'acqua bollente forte, dura, ed inesorabile. Ma dopo essere stata
sottoposta alla bollitura, si é ammorbidita ed è divenuta debole.
L'uovo era fragile, il suo guscio sottile aveva protetto il suo liquido
interno. Ma dopo che la cottura si é conclusa, il suo interno è divenuto
duro.
I chicchi di caffè erano gli stessi. Dopo essere stati nell'acqua
bollente, avevano invece trasformato quell'acqua.

"
Quale di essi sei tu?" - domandò a sua figlia- "Quando l'avversità bussa alla tua
porta, come rispondi? Sei una carota, un uovo, o un chicco di caffè?"
Cosa ne é di te?

Sei la carota che sembra dura, ma con le pene e le avversità
appassisce e diviene molle e perde la sua forza?


Sei l'uovo, con un cuore malleabile? Eri tu uno spirito fluido, ma che dopo
una morte, una lontananza, un divorzio, o un licenziamento é diventato
duro e rigido? Il tuo guscio, guarda, é lo stesso, ma credi di essere
migliore con uno spirito ed un cuore di pietra?


O sei tu come il chicco di caffè che cambia l'acqua calda, la cosa
che cioé gli procura pena,
raggiungendo il picco del sapore solo oltre
i 100 gradi?


Quanto più l'acqua diviene calda, tanto più esso le dà un migliore sapore.
Se sei come il chicco di caffé, quando le cose sono peggiori, ottieni
il meglio e fai cose migliori nel mondo in cui vivi.

Allora, come affronti le tue avversità?

Sei una carota, un uovo, o un chicco di caffè?

(Tradotto da Cipì)