TRADUZIONE DELLE NDEs 
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Dipinti ispirati da UNA NDE (21-02-15)

Può una NDE farci realizzare opere che non sembrano appartenere a questa terra, oppure è solo il risultato di nuove connessioni neurali che si sviluppano dopo che il cervello ha subìto un insulto ischemico? Del resto non è raro che pazienti psicotici trattati con farmaci che causano una sorta di "lobectomia", scoprano talenti artistici, musicali o pittorici sconosciuti. Comunque riteniamo ugualmente interessante sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questo racconto,  perchè ci svela aspetti rari e poco studiati degli "effetti postumi " delle NDE .
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Un pomeriggio del 2010, il Professore Universitario Emerito di Arte, Edward Pramuk, crollò a terra. Sua moglie Mary chiamò subito il 911, ma il marito rimase cosciente per soli 15 minuti. Pramuk aveva subìto un ictus emorragico, con gravi danni cerebrali. Nei due giorni successivi,si trovò in uno stato di incoscienza e grave sofferenza fisica:
"Sentivo di essere stato trasportato in una regione di luce dorata che era molto accogliente e piacevole", ha detto Pramuk.
"Lo spazio era silenzioso, vasto e intimo allo stesso tempo. Venivo attratto verso l'alto da una presenza suprema e provavo un calore avvolgente".

Pramuk si risvegliò in ospedale, paralizzato dalla vita in giù, ma affascinato dai ricordi del suo stato di incoscienza. Andò a casa una settimana dopo e subito iniziò a lavorare su una serie di dipinti. La sua opera, dal titolo "Illuminazioni", è attualmente in mostra al The Gallery al Manship Teather dello Shaw Center for the Arts, fino al 24 Febbraio. Pramuk aveva lavorato presso l'Università per 35 anni, insegnando pittura, disegno, incisione e design e si ritirò in pensione nel 2000. Ha detto che i dipinti di "Illuminations" non sono una rappresentazione visiva di ciò che ha visto durante l'incoscienza:
"Io non faccio nessun tentativo per rappresentare quella regione eterea, sono invece una sorta di metafore
che mi ricordano l'energia ed il conforto ricevuto in quei momenti
".

Pramuk riferisce che quando era là, le domande sulla vita umana trovavano risposte immediate, senza che alcuna parola fosse pronunciata. Anche se si sentiva in pace, però, Pramuk  aveva un rimpianto in quello stato di beatitudine: la sua incapacità di confortare la moglie e le sue due figlie.  Dopo sei settimane di terapia, Pramuk cominciò di nuovo a camminare, ma la parte più difficile della sua riabilitazione consisteva nel controllo dei leggeri movimenti della mano sinistra. Intanto, la più giovane delle sue figlia, Andrea, aveva adattato lo studio del padre per renderlo accessibile ai disabili, così che egli potesse tradurre le sue visioni sulla tela, non appena tornato a casa.
Dopo l'ictus, si è reso conto che tutti i suoi sensi lavoravano insieme per portare un significato più profondo al mondo che lo circonda.
"Tendo a sperimentare percezioni visive e auditive in un modo più totale, non solo attraverso i miei occhi e le mie orecchie ... il che mi fa sentire il mondo come nuovo, una bella svolta per una persona della mia età !"
L'esperienza lo ha portato anche ad un maggiore apprezzamento delle sue capacità artistiche e del tempo che trascorre con la famiglia, ma non si sofferma più a pensare al futuro:
"Penso che non è più tempo per fare progetti ... Mi piace vivere il momento, apprezzare il tempo trascorso nel mio studio."
La mostra "Illuminations" è composta da una serie di dipinti astratti, come "Primavera", che è stato ispirato da una delle sue quotidiane passeggiate lungo i laghi che si trovano vicino alla sua casa, infatti dice di aver messo su tela le sue percezioni della luce lungo i diversi punti delle sue passeggiate. I quadri sulle tonalità del blu scuro per lo più presenti in "Primavera" esposti su una parete della mostra, conducono poi agli altrettanto brillanti pezzi sullle tonalità del giallo di "Illuminations".
"Questo rende il concetto di una mostra che è in parte radicata sulla terra e in parte derivata da visioni felici", conclude Pramuk.

FONTE: http://www.lsureveille.com/

 

UNA NDE DEL 1907 (12-02-15)
(Dal Blog di Michael Prescott)
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Nel libro di Kurt Leland The Unanswered Question, c'è un resoconto dell'esperienza di pre-morte di un Indiano Hopi che precede notevolmente la pubblicazione del primo libro di Raymond Moody "La vita oltre la vita", uscito solo nel 1975, che ha portato le NDE all'attenzione del grande pubblico e reso tali esperienze parte della cultura popolare. Le NDE accadute prima di allora difficilmente possono essere spiegate in termini di cultura New Age.
La NDE in questione segue il modello standard di molte NDE, ma con elementi culturalmente specifici. Per certi aspetti mi ricorda quelle riportate dagli Indù.  Come sottolinea Leland stesso, il racconto mostra una grande coerenza nelle caratteristiche principali delle NDE e fornisce un esempio di variazioni culturali in termini di iconografia e di narrativa.
Il racconto di Leland, che compare nel capitolo 3 alle pagine 36-42, inizia così:
Durante l'inverno del 1907, all'età di diciassette anni, Don Talayesva frequentava una scuola indiana a Riverside, in California, lontano dalla sua famiglia che viveva nella riserva degli Hopi. Mentre era a lutto per la morte da parto di una amata sorella più anziana di lui, Don venne colpito da un raffreddore che durò per varie settimane e che si era poi  trasformato in polmonite.
Verso la fine di dicembre, a quanto pare, andò in coma.  Quando ne venne fuori, un'infermiera gli disse:

'Sonny, sei morto la scorsa notte, ma non eri freddo come un cadavere, perchè il tuo cuore continuava a battere
 lentamente, il polso era debole e quindi non ti abbiamo seppellito'"

Quando Don cadde in coma, vide apparire un essere spirituale accanto al suo letto. L'essere era vestito come un Hopi Kachina e portava una piuma blu sul capo per indicare che era venuto dalla Terra dei Morti. L'essere gli aveva annunciato che era il suo Spirito Guardiano e l'aveva seguito per tutta la vita. Don riporta: "Un intorpidimento gelido si insinuò nel mio corpo, e sapevo che stavo morendo."  L'essere spirituale convalidò questa percezione, ma se Don avesse seguito le sue istruzioni, sarebbe sopravvissuto.
Il suo tutore gli avrebbe permesso di viaggiare nella Terra dei Morti e ritornarne, sì che potesse imparare il valore
della vita, poichè lui non voleva più vivere dopo la perdita di sua sorella.

Don poi si ritrovò fuori dal suo corpo. Il dolore nei polmoni che gli aveva causato un forte sanguinamento era scomparso.
 "Qualcosa mi sollevò e mi spinse attraverso l'aria,  a passare attraverso la porta in fondo al corridoio e poi sul campus in pieno giorno.  Sono stato stato trascinato verso nord-est da una folata di vento, era come volare."

Mentre era fuori dal corpo, Don volò attraverso un paesaggio che ha identificato come le montagne di San Bernardino. Alla fine giunse ad a un "buco simile ad un tunnel, poco illuminato." Una voce lo invitò a entrare.
"
Feci un passo attraverso la nebbia e, oltrepassate delle piccole luci, attraversai rapidamente [il tunnel]".
Leland osserva che questa parte della storia corrisponde alla "esperienza del tunnel" riportata da molti Ritornati ma, invece di condurre Don in un ambiente dell'Aldilà, il tunnel lo portò di nuovo alla sua tribù, dove vide la sua famiglia. Sebbene incapace a mettersi in contatto con loro, riuscì a comunicare con la prozia, una donna anziana che era ancora in vita al momento e che aveva fama di essere una "strega". Don ebbe apparentemente abbastanza paura di questa donna, in quanto le streghe erano note
 per nutrirsi delle anime dei giovani al fine di estendere la loro longevità.
L'incontro con una persona viva è abbastanza inusuale in una NDE, ma forse in questo caso può essere spiegata con lo status presunto della prozia, cioè una strega, il che potrebbe averle consentito di muoversi liberamente tra i due piani di esistenza.
In ogni caso, il fatto sembrava confermare che la prozia fosse davvero una strega e che le streghe dovranno affrontare una severa punizione nell'Aldilà. Più tardi, a Don è stato possibile ottenere la conferma di questa affermazione.
Successivamente, venne portato al "Tribunale", dove incontrò un essere vestito di pelle di daino bianco.
Questa figura corrisponde all'Essere di Luce incontrato da tanti Ritornati. Don stesso ha riferito:
"Era un Kwanitaka, un membro della società Kwan o Guerriero, che guarda le kivas [camere sotterranee dei cerimoniali] e custodisce il villaggio per tenere fuori gli estranei e allontanare i morti durante le cerimonie Wowochim.
E 'venuto verso di me, ma non mi ha stretto la mano perché era ormai un dio spirito che stava facendo il suo dovere, dirigendo la brava gente lungo la strada agevole ed i cattivi sulla strada sterrata verso la Casa dei Morti."

Leland osserva che non vi fu alcuna revisione di vita, ma la nozione di giudizio è implicita nella presenza [di Don] davanti al Tribunale e nel suo vedere due strade: una per il giusto e l'altra per gli empi.
Il Kwanitaka, o essere di luce, diresse Don acchè prendesse il sentiero in piano e facile da seguire, che passava attraverso un paesaggio estivo in piena fioritura. Chi viaggiava lungo l'altra strada, che era rocciosa e piena di spine, stava lottando contro il pericolo dei serpenti mentre trasportavano pesanti fardelli e
"piante di cactus infisse nelle parti più delicate dei loro corpi."
[Ahia!!]
Nel seguire il percorso indicato dal Kwanitaka, Don si imbattè in un gruppo di clown Hopi i cui corpi erano dipinti a strisce bianche e nere. Uno di loro lo salutò come "nipote", perché i clown erano legati a Don da vincoli di parentela. Giunse così ad un confine,
 sotto forma di un profondo canyon, che egli identificò come quello del Little Colorado River. La strada finiva qui.
"Sulle pareti di tutto il canyon c'erano le case dei nostri antenati, col fumo che saliva dai camini e la gente seduta sui tetti."
Era questa la meta del viaggio dell'anima Hopi, il luogo dove erano apparsi in questo mondo i loro antenati.
Questo punto di emergenza è nella zona del Grand Canyon, e Don aveva viaggiato attraverso quelli che sembravano luoghi geografici reali. Ma proprio come ai Ritornati non è permesso attraversare il confine - spesso percepito come un corso d'acqua simile ad un un fiume - perché ciò significherebbe la morte fisica, anche Don non attraversò il Canyon.
Invece, due esseri spirituali, anche essi identificati come Kwanitakas, apparvero e lo portarono in un luogo dove subì una sorta di lavaggio rituale del capo con la schiuma dalla pianta di yucca -. Un altro elemento specifico della loro cultura.
Due vasi di argilla vennero preparati per Don da altri due Kwanitakas, contenenti uno schiuma di Yucca rossa, l'altro bianca e lui scelse la schiuma bianca. Il Kwanitaka che gli lavava la testa, gli spiegò che se avesse scelto la schiuma rossa sarebbe morto.
Scegliere quella bianca significava che gli sarebbe stato permesso di tornare in vita.
I primi due Kwanitakas poi portarono Don in un breve tour dell'Aldilà in cui gli venne permesso di vedere ciò che accade agli empi quando giungono alla fine del loro lungo tormentoso viaggio, durante il quale possono muovere solo un passo ogni anno.
Don vide una grande fossa piena di fuoco simile a quella utilizzata per cucinare il mais dove una coppie di peccatori stava in piedi, disposti lungo i quattro punti cardinali. Ciascuna coppia era costituita da un maschio e una femmina, uno vestito e uno nudo.
Quest'ultimo,  che aveva fatto del male a quello vestito, veniva gettato in fiamme dalla suo vittima.
Nella fossa in cui sono gettati, questi peccatori Hopi si trasformarono in scarafaggi e la guida gli spiegò:
 "Ora è la fine, questi insetti rimarranno qui fino a che giungerà il loro tempo."
Che cosa questo significhi non è chiaro: sono destinati a rimanere nel pozzo fino a quando qualche sentenza definitiva verrà pronunciata, fino a quando non avranno espiato le loro colpe, fino a quando non si reincarneranno, o ... Chi lo sa?
La parte successiva della storia non ha alcun parallelo diretto con lo standard occidentale delle NDE, tranne forse per alcune esperienze "infernali" o "da incubo". Leland scrive:
I Kwanitakas riportano Don al bordo del canyon da cui aveva visto il paese dei suoi antenati dove intravvide una figura terrificante, Masau'u, il dio della morte, che cominciò ad inseguirlo.  I suoi Spiriti-Guida gli forniscono l'aiuto di cui ha bisogno per tornare nel suo corpo prima che Masau'u lo possa toccare, perchè, in tal caso, Don sarebbe certamente morto.

Anche se questa parte della NDE è estranea alla maggioranza dei racconti occidentali, la parte successiva ci è, invece piuttosto familiare:
Lungo la strada, Don incontra i suoi zii, i clown, di nuovo. ... Uno di questi parenti gli dice che non è ancora il suo tempo di morire. Questo zio poi gli fornisce le istruzioni per ritornare nel suo corpo: "Torna in ospedale e vai verso il tuo letto. Vedrai una persona ripugnante lì distesa, non aver paura. Mettile le braccia intorno al collo, riscaldalo e presto tornerai alla vita. "

Don fece come gli era stato detto, incluso un nuovo attraversamento del tunnel che lo aveva inizialmente portato nella Terra dei Morti. Si attaccò al suo corpo come gli era stato indicato, mentre il suo Spirito Guida era presente per aiutarlo. Sentì un forte ronzio nelle orecchie e riprese conoscenza con gran sorpresa della sua infermiera.
Più tardi, durante la convalescenza, Don ricevette un'altra visita dalla sua Guida, che gli infermieri non potevano vedere.
 Gli spiegò perché aveva avuto quella strana esperienza ed il tipo di vita che avrebbe dovuto vivere d'ora in poi. La Guida poi si allontanò e Don esclamò qualcosa in merito a quella improvvisa scomparsa, sicchè le infermiere gli dissero che stava dando i numeri!
In sintesi, questa antica NDE, segnalata solo nel 1932, contiene la maggior parte delle caratteristiche classiche definite da Moody:

*l'esperienza fuori dal corpo
*l'esperienza del tunnel
*l'incontro con un essere di luce
*l'incontro con i parenti
*l'idea del giudizio (anche se non una vera e propria revisione della vita)
*la decisione del ritorno, e
*lo shock di rientrare nel corpo.


Vi è anche la testimonianza dell'infermiera che confermava che il paziente era, o clinicamente morto, o quasi morto.
In un'altra versione della storia, l'infermiera dice a Don che era già stata preparata una bara .

D'altra parte, il racconto contiene anche molti elementi culturali specifici quali
*la punizione delle streghe/peccatori
*le due strade
*la cerimonia con  la schiuma di yucca
*il dio della morte che insegue Don e
*il paesaggio reale, familiare, attraverso cui Don passa.

Secoli fa, gli autori del Libro Tibetano dei Morti avvertivano la persona appena deceduta di non essere ingannata da immagini ed esseri che compaiono nelle prime fasi della sua esperienza dopo la morte, immagini ed esser realistici ma illusori.
La storia di Don Talayesva conferma la verità che si cela dietro questo avvertimento.
Sembra che l'esperienza dell'Aldilà, almeno nelle sue fasi iniziali, è altamente simbolica e che il simbolismo corrisponde alle aspettative dello sperimentatore oltre ad essere basato sui suoi valori culturali. I Cristiani devoti vedono Gesù, le porte del Paradiso, o forse il diavolo; gli Indù sono rapiti da Yamdoots, divinità assegnate a trasportare il defunto verso l'Aldilà ed in questo caso, un Indiano Hopi vede streghe, clown Hopi, e Masau'u, il dio della morte.

(Traduzione WM - Fonte:  Blog di Michael Prescott )
 

SECONDA OBE/NDE DI ANNAMARIA
 (24/11/14)

Come ci aveva promesso, la Signora Ligrone  ha inviato in Redazione il racconto di una seconda esperienza straordinaria avvenuta dopo la NDE che abbiamo pubblicato qualche settimana fa (CLIC) .
Si tratta di un'uscita spontanea dal corpo (OBE) durante la quale ha vissuto le stesse fasi di una vera esperienza di pre morte, senza che fosse in pericolo di vita, salvo ipotizzare un momentaneo arresto cardiaco di cui non si è resa conto.  E' infatti difficile accorgersi di "essere morti" quando non ci rendiamo conto di condizioni patologiche improvvise, come viene riferito da tanti altri "Ritornati." Un GRAZIE di cuore alla nostra cara Amica per la sua disponibilità a collaborare con noi.
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CIAO TI MANDO LA SECONDA ESPERIENZA AVUTA NEL '9O.

Una sera, come tutte le sere, verso le 22 vado a letto  perché il mio scopo ( ormai da quando ebbi la prima NDE) è quella di mettermi tranquilla a leggere. Quella famosa sera dopo aver letto una decina di pagine mi accorsi che i miei occhi si chiudevano prima del previsto e non capivo il perché di questo sonno insolito. Con un gesto di stizza deposi il libro sul comodino, pronta ad addormentarmi.
Ricordo che non passò molto tempo, quando ancora sveglia, ebbi la sensazione che in camera vi fosse una presenza.
Riaprii gli occhi e nella penombra mi accorsi che ai piedi del letto si era formato un cerchio di luce... ovattato.
Incuriosita fissai il cerchio e capii che c'era una Entità. Aguzzando la vista mi accorsi che era la mia mamma che mi guardava sorridendo. Telepaticamente mi chiese se avevo voglia di fare un altro viaggetto. Ricordo che non me lo feci ripetere due volte, con la speranza che andando con lei era finalmente giunto il momento di non tornare più sulla terra.
In un attimo (questa volta non attraversai il tunnel) sentii uscire il mio spirito fuori dal mio corpo .Uscii come da un involucro, mi sollevai da esso, senza guardare mai indietro. Inizialmente mi trovai a passare in una nebbia grigio-argentea, un po' come farebbe un aereo che si solleva dopo il decollo. Subito dopo mi trovai con la mia mamma "in quella dimensione ".Non avevo la sensazione di aver viaggiato a lungo, mi ritrovai subito Là . Riconobbi il posto, ma questa volta vidi una fila  di alberi dalle cime scure, forse dei cipressi. Al termine di questa fila di alberi vidi una luce morbidamente diffusa.

Attratta da questa luce ,dimenticai che ero con mia mamma, che dolcemente mi richiamava "all'ordine". Come mi sentivo bene!
Ero in uno stato di beatitudine e di benessere,tale da non accorgermi delle tante presenze ( che nel frattempo si erano avvicinate, sorridendomi.Finalmente mi ripresi da questo, diciamo stato di torpore, e poco lontano scorsi delle figure che erano sedute in semicerchio sopra una specie di panchina, molto bassa. Non riconobbi subito le entità e, incuriosita, guardai mia mamma che sorridendomi mi fece capire di andare avanti. L'ascoltai e ad una breve distanza riconobbi :mio padre ( al centro del gruppo) ,la mia bambina che piccola non era più ( in quella dimensione i bambini crescono come sulla terra ) e mia sorella. L'emozione ,la gioia che provai,non riesco a descriverla, anche perché vedere la mia bambina e mia sorella non conosciuta sulla terra perché morta a 2 anni di poliomelite (vi parlo del 1941 ) ,fu per me una gioia immensa. Abbracciati tutti ( logicamente non sentivo la fisicità ) incominciai a parlare soprattutto con mia sorella tenendomi abbracciata alla mia bambina. Volevo sapere tutto di lei. Parlammo a lungo, alla mia richiesta su cosa faceva mi rispose che era insegnante d'asilo. Con immensa gioia le dissi che anch'io avevo lo stesso diploma,quindi potevo  aiutarla nella sua attività. A questo punto il mio papà -vigile ai nostri discorsi- con lo stesso sguardo dell'altra volta, mi fece intendere che era ora che io tornassi indietro. Tentai di oppormi, ma ero troppo affascinata da quel posto e non volevo tornare indietro. Per un bel po' mi sentii immersa in una sensazione di amore totale. Mi rivedo ancora nel momento in cui abbracciai tutti in un unico abbraccio, tenendo le mani di mia sorella e di mia figlia stretta tra le mie, quando mi resi conto di trovarmi di nuovo
nel mio letto . Mio marito accanto a me dormiva, non accorgendosi affatto che per un po' non ero stata accanto a lui.
Questa altra esperienza vissuta ha segnato definitivamente la mia esistenza ed in particolare le mie proprie opinioni sulla
morte ed il mio rapporto con questa mia travagliata vita.
Ora ti saluto, dopo aver fatto uno sforzo notevole per ricordarmi tutto.
Spero di averti fatto piacere. Ciao, da
Annamaria Ligrone.

"MORTA" PER 45' : LA NDE DI RUBY
 (12-11-14)

Ruby Graupera-Cassimiro dice che è "solo una ragazza normale", ma i medici dicono che lei è un miracolo.
Il cuore di Ruby ha smesso di battere per 45 minut e, mentre i medici erano sul punto di dichiararla morta, hanno avvistato un puntino luminoso sul monitor.
"Ero morta," ha dichiarato la donna alla ABC News.
"Mio marito mi ha detto eri grigia, fredda come il ghiaccio, e tu eri morta. Non avevi più alcun colore sulle tue labbra.'"

Ruby, 40 anni, era andata in ospedale per un taglio cesareo il 23 settembre scorso. L'intervento è stato tranquillo la bambina era sana, quando la neo-mamma ha iniziato ad accusare mancanza di respiro, ha detto il portavoce dell'Ospedale Regionale di Boca Raton, Thomas Chakurda .L'ultima cosa che ricorda è di essere stata portata urgentemente in rianimazione dopo il cesareo e di  avere chiesto un fazzolettino, perché il suo naso sembrava occluso. Fu come se si fosse addormentata, poi ha smesso di respirare. I medici hanno cercato per tre ore di rianimarla ma inutilmente.
Nessuna pulsazione  per ben 45 minuti. Durante questo periodo, ha detto che si sentiva galleggiare lungo un tunnel.

"Ricordo di aver visto un essere spirituale che credo fosse mio padre. Mi ricordo la luce dietro di lui e molti altri esseri spirituali.
Improvvisamente una "forza" mi fermò e mi ha detto che non potevo andare oltre.

Il suo cuore ha cominciato a battere di nuovo da solo, anche se i medici non l'avevano toccata più da alcuni minuti.
"
Sono stato scelta per restare qui", aggiungendo che  è grata di poter tornare dalla sua famiglia, compreso la neonata  Taily, che ha compiuto sette settimane di vita l'11 Novembre.
Ruby si è  risvegliata senza alcun danno cerebrale, costole rotte dalle compressioni toraciche, nè ustioni dovute alle quattro o cinque volte che i medici hanno cercato di riportare il suo cuore di nuovo alla vita con gli shock elettrici.
I medici hanno appurato che lei aveva subìto una rara  embolia di liquido amniotico, il che accade quando perdite di liquido amniotico andando a finire nel flusso sanguigno, provocano la formazione di coaguli di sangue portando ad un arresto cardiaco.
La Ritornata ha detto che l'esperienza le ha insegnato a non avere paura della morte.
"Mi rendo conto attraverso tutto ciò che, in realtà, non abbiamo veramente il controllo delle nostre vite", ha detto.
Il giorno in cui ce ne andiamo è il giorno in cui siamo destinati a morire."

(Da ABC-NEWS)

UNA NDE ITALIANA (13-10-14)

Siamo lieti ed orgogliosi di sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questa NDE che la Signora Annamaria ci ha gentilmente concesso di pubblicare con tanto di nome e cognome in calce. Come avrete notato, questo tipo di racconto non ci era mai stato inviato direttamente prima d'ora (alcuni racconti sono di "seconda mano" CLIC), nonostante da 15 anni invitiamo caldamente i nostri Lettori a raccontarci le loro esperienze con L'Oltre. Forse a noi Italiani le NDE non accadono, forse sono "americanate" e basta? Non credo proprio, visto che tali esperienze avvengono quotidianamente in tutto il mondo, semmai s'intuisce una certa ritrosìa fra i nostri connazionali a raccontare storie considerate "pazzesche" dai meno addetti a questo tipo di ricerca e siamo certi che preferiscono tenersele per sé, probabilmente a causa della scarsa divulgazione del fenomeno, cosa che invece non avviene nei paesi anglosassoni.
Non è stata invece avara di dettagli la nostra nuova amica Annamaria che vive nell'hinterland torinese. Nonostante la sua età non più tanto"verde", è una entusiasta utente del Web e ci è stata presentata da Alberto, un comune amico di. . . tastiera! Ecco quanto Annamaria ci ha raccontato, unitamente al modulo del test di Greyson, da lei ampiamente superato
con un punteggio di 10/16, che ci fa classificare la sua esperienza fra quelle del tipo affettivo/paranormale/trascendentale.
Per comodità del Lettore, abbiamo sottolineato tutti gli elementi tipici delle NDE, secondo Moody ed altri.

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Dopo circa 4 mesi dal trapasso di mio padre, fui costretta a ricoverami di urgenza per sottopomi ad un delicato intervento chirurgico. Mentre i medici mi operavano, si accorsero per tempo che mi stavo svegliando dall'anestesia e ritennero opportuno rifarmene un'altra. Subito dopo si accorsero che il mio cuore non dava segni di vita, si era fermato per oltre tre minuti.
I Cardiologi, in tutti i modi si attivarono immediatamente.

Soggetto n° 1Nome. . Annamaria -Cognome LIGRONE. .
QUESTIONARIO DEL TEST DI GREYSON
IN GRIGIO: RISPOSTE NEGATIVE - IN VERDE QUELLE POSITIVE

1.Le sembrava che il tempo scorresse più velocemente?
a) Mi sembrava che tutto accadesse in un solo istante
b) Il tempo scorreva più velocemente del normale . .
  c) Né l'uno né l'altro *   
2.I suoi pensieri erano più veloci?
a) incredibilmente veloci
b) Più veloci del normale
  c) Né l'uno né l'altro *   
3.Le tornavano in mente scene del passato?
a) Il passato mi è parso di fronte senza che mi sforzassi di farlo
b) Ho ricordato molti avvenimenti passati .
  c) Né l'uno né l'altro *   
4.Le è sembrato di capire improvvisamente tutto?
a) Sull'universo .
b) Su me stesso e/o gli altri . .
c) Né l'uno né l'altro  *

5.Ha provato una sensazione di pace o di piacere?
a) Pace o piacere incredibile . . X.
b) Sollievo o calma . . X.
c) Né l'uno né l'altro . .
6.Ha provato una sensazione di gioia?
a) Una gioia incredibile . . X.
b) Contentezza . . X.
c) Né l'uno né l'altro .
7.Ha provato una sensazione di armonia o di unità con l'universo?
a) Di armonia,mi sentivo un tutt'uno con il mondo . . X. .
b) Non sentivo alcun contrasto con la natura X.
c) Né l'uno né l'altro
8.Ha visto o ha avuto la sensazione di essere circondato
da una "luce" luminosa?
a) Una luce di origine mistica o ultraterrena . . X
b) Una luce particolarmente brillante X. .
c) Né l'uno né l'altro
9.I suoi sensi erano più vivaci del normale?
a) Incredibilmente vivaci .
b) Più vivaci del normale .
  c) Né l'uno né l'altro *    
10.Le sembrava di essere consapevole di cose o
di fatti che accadevano altrove?
a) Fatti che in seguito hanno avuto una conferma . . X
b) fatti che ancora non hanno avuto una conferma .
c) Né l'uno né l'altro . .
11.Le sono venute in mente scene del futuro?
a) del mondo futuro
b) Del mio personale futuro . .
  c) Né l'uno né l'altro *  
12.Ha avuto la sensazione di separarsi dal suo corpo fisico?
a) Ho chiaramente lasciato il corpo . X
b) Ho perso la consapevolezza del mio corpo . . X.
c) Né l'uno né l'altro .
13.Le sembrava di entrare in qualche altro mondo ultraterreno?
a) In un regno chiaramente mistico e non terreno . X.
b) in un posto strano,non familiare X. .
c) Né l'uno né l'altro
14.Le è sembrato di incontrare un essere mistico
o di percepire una presenza?
a) Un essere definito o una voce di origine mistica o ultraterrena . X
b) Una voce non identificabile . .
c) Né l'uno né l'altro .
15.Ha visto degli spiriti di defunti o delle figure religiose?
a) Le ho viste . .
b) Sentivo la loro presenza X. .
c) Né l'uno né l'altro .
16.Ha avuto la sensazione di arrivare ad un limite o
 ad un punto di non possibile ritorno?
a) Una barriera che non mi permetteva di avanzare,oppure ho avuto involontariamente un rimando alla vita . . X.
b) Ho deciso consapevolmente di ritornare a vivere .
c) Né l'uno né l'altro. *

PUNTEGGIO = 10/16
NB: qualora le parole del questionario non siano sufficienti a esprimere giustamente il senso dei suoi pensieri,aggiunga parole sue utilizzando questo spazio:
L'unico mio desiderio era quello di rimanere in quel posto e di non voler più tornare sulla terra. (Annamaria è stata rimandata indietro da suo Padre,come ci ha confermato successivamente per telefono percio' abbiamo cambiato la sua risposta negativa alla domanda n° 16 -NdR)
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Un punteggio uguale o superiore a 7 è considerato un'esperienza di pre-morte secondo le finalità (di analisi. ) della ricerca scientifica.

Io. . . .dall'alto mi godevo tutta la scena. Mi ritrovavo fuori dal corpo e iniziò la indimenticabile esperienza.
Mi trovai a percorrere un lunghissimo tunnel, illuminato da tante luci multicolori. Sembravano un susseguirsi di arcobaleni, io seduta in un carrello, simile a quello dei minatori, andavo ad una velocità supersonica. Ricordo che mentre percorrevo questo tunnel non avevo affatto timore, anzi ero incuriosita. Alla fine di questo lunghissimo viaggio
 (a me sembrava che non finisse mai più ), vidi in lontananza , al fondo del tunnel una grande indescrivibile luce, provando una sensazione di serenità, di benessere assoluto. Fuori fui attratta da un sottofondo di una musica che mi dava tanta pace. Ero in un prato immenso, l'erba era di un verde chiaro fino al verde più scuro. Ero un po' frastornata, perché non sapevo dove dirigermi, c'era tanta calma , tanto silenzio, ciò che mi colpiva era proprio quel silenzio che diventava musica appena cercavo di decifrarlo. Ero libera di spaziare col pensiero negli spazi infiniti. Mentre camminavo, percepivo appena la carezza dell'erba sui miei piedi. Mi guardavo intorno non vidi nessuno, sentivo una pace e una serenità immensa, non sentivo più il mio corpo materiale; non avvertivo nessuna sofferenza fisica. Mi sentivo leggera e serena senza preoccupazione alcuna e senza chiedermi dove fossi. Ad un tratto all'orizzonte mi accorsi che veniva avanti un qualcosa, ma ero troppo lontana per distinguere. A circa 20 metri la figura si delineò a tal punto da riconoscere mio padre.
Era una forma eterica che mi veniva incontro. Lo stupore e la gioia fu immensa, corsi verso di lui, ci abbracciammo. Ricordo che in quell'abbraccio c'era tutto l'affetto e tutto l'amore che avevo dentro. La cosa strana che mi colpi maggiormente fu quella di non avvertire la fisicità dell'abbraccio. Chiesi notizie di mamma che era trapassata l'anno precedente, mi rispose (li si parla col pensiero) che in quel momento si trovava per una missione a Sarajevo (all'epoca vi era la guerra in quel luogo ). Accoglieva i bambini che giungevano a flotte. Ricordo che parlammo tanto, il nostro colloquio andava avanti col pensiero. Ad un tratto (non l'avessi mai fatto) espressi il desiderio di voler rimanere con lui in quel posto incantevole, tanto incantevole da farmi dimenticare la famiglia che avevo lasciato nel mondo terreno. Non mi importava neppure di mia figlia (che ora vive a Londra ) che aveva ancora bisogno di me perché piccolina. A quel punto mio papà intuendo la mia ferma intenzione di voler rimanere, con fermezza mi impose categoricamente di ritornare perché avevo ancora dei compiti da portare a termine e che comunque non era giunto il momento di rimanere li . Mi disse :

'La vita tua ti sta aprendo all'essere di luce che sei. Cancella ogni tuo pensiero e sappi che sarò sempre al tuo fianco.'
A questo punto con tanta tenerezza mi abbracciò , poi lentamente si staccò da me e, girandomi le spalle con estrema lentezza si allontanò, raggiungendo il punto da dove era venuto. Lo seguii con lo sguardo finché diventò un punto quasi invisibile al mio sguardo. L'ultima visione che ebbi fu vederlo scomparire in una luce luminosissima. Le lacrime mi scendevano copiose dal viso, e per quando sforzo facessi , non riuscivo a trattenerle. Lo sfogo del pianto può recarti sollievo, ma non ti toglie il dolore immenso che ti rimane per tutta la vita. Appena mio padre scomparve dalla mia vista, in quel preciso istante mi sentii risucchiare come in un vortice e rientrare nel corpo. Mi accorsi così di essere ritornata nel letto dell'ospedale. Accusavo dolori in tutte le parti del corpo, dolori normali post -operatori. Sentii intorno a me tante voci, riconobbi la voce del Chirurgo che rassicurava mio marito dicendogli che il peggio era passato. Io cosciente ascoltavo con gli occhi chiusi, le lacrime scendevano copiose. Mio marito accorgendosi del mio pianto cercò di rassicurarmi, non poteva certo sapere che quelle lacrime erano per aver dovuto lasciare mio padre e quella sensazione di beatitudine e di pace profonda. Non aprii gli occhi, perché  volevo ancora assaporare ciò che avevo vissuto, alla fine li aprii e guardando mio marito gli sorrisi appena, senza dire niente. Se avessi raccontato della mia esperienza, i medici mi avrebbero senz'altro trasferita nel reparto di Psichiatria. Tuttavia nonostante tutta questa sofferenza provata dell'intervento, ne sono grata: mi ha insegnata che senza dolore non c'è neanche gioia, l'uno è la compensazione dell'altro. Per anni tenni per me questa esperienza senza parlarne neppure in famiglia, non mi avrebbero creduta. Tutto questo mi maturò molto, anche a livello spirituale, tanto che incominciai a guardarmi intorno aiutando e stendendo la mano al prossimo bisognoso (all'epoca lo potevo fare. . . . . ) e cercando di essere sempre più disponibile verso gli altri, dandomi la certezza dell'esistenza dell'Aldilà dove i nostri cari ci aspettano con amore, Questa convinzione mi è stata data, vivendola in prima persona. Le esistenze che viviamo sulla terra, sono tante tappe per raggiungere la vera Realtà.

****************
(P. S. Mi sono  dimenticata di dire che nel 98 andai a raccontare la mia esperienza  alla Rai  nel programma " PIAZZA ITALIA "
 Come presen
tatori c'erano Massimo Giletti e  Rita della Chiesa che ricordo mi bombardò di domande.)

ADATTAMENTO WEBMASTER SU TESTO DI ANNAMARIA LIGRONE

NDE di Vicky Noratuk,
NATA NON-VEDENTE!
(27-09-14)

Tra il 1947 e il 1952, parecchi bambini sono stati accecati da un eccesso di ossigeno nelle incubatrici, dotate di un erogatore di nuova concezione. È stata la scoperta della mancata visione periferica, accusata dai piloti che respiravano ossigeno attraverso le maschere d’aria, ad indicarne la causa. «Ero rimasta nel grembo materno 22 settimane, dal dicembre del 1950, quando sono nata all’ospedale San Luca a Pasadena, in California...>>  Ecco la sua testimonianza.

<<Non pesavo nemmeno un chilo e mezzo alla nascita, ed era logico che sarei stata messa in una delle nuove incubatrici.
Da allora, per 43 anni, non ho visto alcuna luce né ombra, nulla, dal momento che i nervi ottici dei miei occhi erano stati distrutti. Quando sogno, vivo le medesime sensazioni che provo quando sono sveglia. Non ci sono dati visivi, solo il tatto e il suono. Ma ho visto come vedete voi. In due episodi sono stata in procinto di morire, e in quelle occasioni, per la prima volta in vita mia ho potuto vedere. Ho lasciato il mio corpo e ho visto. Questo è il resoconto della mia seconda esperienza di premorte. Il 2 febbraio 1973 lavoravo come cantante e pianista in un ristorante a Seattle, Washington.
Erano le due di notte. Il proprietario, avendo paura di offendere una coppia ubriaca che si era offerta di accompagnarmi a casa ed annullando le mie obbiezioni, aveva insistito che accettassi l’offerta rifiutandosi pure di aprire l’ufficio affinché potessi chiamare un taxi. Poi se n’era andato e nessun altro avrebbe percorso la mia strada. Ho accettato a malincuore il passaggio. Non appena siamo partiti, il conducente ha detto che stava vedendo doppio. L’auto zigzagava per le strade. Vicino alla base della collina Queen Anne ho sentito un forte stridìo di gomme e siamo finiti fuori controllo. La moglie del guidatore ha gridato: “Oh mio Dio, ci stiamo schiantando!” Tutto è diventato molto lento. Ho urlato, ed è stata la mia ultima consapevolezza nel corpo fisico.
Stordita e disorientata ho sentito me stessa uscire dalla bocca. Il tempo sembrava ancora rallentare ed estendersi. Mi stavo sollevando in aria, sopra la strada, confusa. Ho visto il mio corpo brevemente ed ho avuto un momento di incertezza quando una parte di me voleva tornare dentro ed un’altra sentiva che era così bello rimanere fuori! Poi sono rientrata.
È stato come quando si ritorna a casa perché si è dimenticato qualcosa. Non mi ricordo il viaggio all’ospedale di Harborview.
Arrivata al pronto soccorso, ero cosciente di trovarmi vicino al soffitto. Potevo vedere di nuovo! Durante quest’esperienza di premorte ero in uno stato continuo di sbalordimento nel poter guardare ogni cosa. In realtà, era tutto così estraneo a me che diventava una complicazione costante sostenere i miei sforzi. Proprio come capita di ascoltare una lingua straniera che non si comprende, ma che si desidera capire di più. Sotto di me c’era un corpo su una lettiga e non ero sicura si trattasse di me. Ero sconvolta ed atterrita. La lunghezza dei capelli era la mia, ed una gran parte di essi era stata rasata! Questo può essere un non senso, ma mi ci è voluto molto tempo per farli crescere, ed ho amato così tanto i miei capelli! È stato come perdere un lato importante di me. Nelle vicinanze ho visto distintamente un’esponente femminile dell’equipe medica. Mi sono sentita attratta verso di lei e non riesco a spiegare il perché. Ma avevo un gran bisogno di essere capita. Poi ho sentito una voce maschile asserire che c’era del sangue sul timpano del mio orecchio sinistro, e che avrei potuto diventare sorda. ”Io non sono sorda! Non sono sorda!” Gli urlavo. Forse la donna sarebbe stata in grado di dirglielo. ”Non mi senti? Sono proprio qui!” A questo punto, mentre le impressioni visive mi confondevano, diventavano anche secondarie al mio desiderio di comunicare verbalmente, perché questo era il modo principale che avevo utilizzato attraverso la vita.
Poi la dottoressa ha soggiunto: “Non sappiamo quanti danni cerebrali ci siano… e se potrebbe trovarsi in uno stato vegetativo…” Le ho gridato: ”Io non sono in uno stato vegetativo!” Ero così frustrata e stizzita perché stavo urlando con tutta la forza che avevo, ma era come se non esistessi! Volevo solo uscire da lì. Quasi all’istante, come se fosse una risposta al mio pensiero, ho avuto la percezione di essere attirata verso una sorta di “Vooom!” diritta attraverso il soffitto e l’ospedale, proiettandomi nello spazio.
Ho visto delle luci. Non so da dove venissero. Ma non me ne importava, perché mi sentivo così libera! Ero stordita dalla facilità di movimento, come se mi stessi innalzando. Provavo una sensazione incredibile di euforia e di inebriamento.
Questo potrebbe sembrare stravagante, ma mi ricorda lo stato in cui si può trovare un cucciolo quando si rotola sull’erba non curandosi affatto del dove stia rotolando. Poi, a distanza, ho sentito un suono bellissimo, come di campane tubolari.
Conteneva ogni singola nota che si possa immaginare, dalla più bassa alla più alta, tutte mescolate insieme. Come musicista ero incuriosita. C’erano così tante tonalità diverse che non sapevo fosse possibile! Ero in riverente soggezione.
Risucchiata a capofitto in un tunnel buio, sono stata condotta dal vento verso una luce lontana che si ingrandiva. Avevo una sensazione di arieggiamento, come se dei grandi, enormi ventilatori mi sospingessero. La galleria era confortevolmente ampia.
Di tanto in tanto oltrepassavo quelle che parevano essere aperture o finestre lungo le pareti. Attraverso queste, ho potuto intravvedere altri Esseri, sia davanti a me che dietro, in simili tunnel paralleli. Sembravano esprimere lo stesso stupore che stavo vivendo io.
Percepivo dentro di me un calore diffuso e mentre mi avvicinavo al termine del condotto, la luce diventava brillante.
 Poco prima di raggiungerne la fine ho udito della gente cantare. Era come se tutti gli inni che mai si fossero sentiti si esprimessero in una sola volta, fondendosi insieme armoniosamente! Ho considerato che non c’erano stati dei canti su Gesù morente, o carmi tristi di sangue e di dolore. Quelli che sentivo, al contrario, erano lodi di giubilo. Nell’ascolto, ho potuto memorizzarne un singolo brano. In ogni modo la loro melodia congiunta era bellissima, non dissonante! Era adeguata per essere là e non avrebbe potuto mai essere qua. L’esultanza mi pervadeva. La mia uscita dal tunnel può essere meglio descritta come il distendersi sull’erba sotto gli alberi in una soave e luminosa scena estiva, luogo brulicante di migliaia di persone che cantavano, ridevano e parlavano.
Alcuni suonavano degli strumenti a corda. C’erano dei fiori ovunque in diverse varietà, tanto che ricordo ancora un profumo di gelsomino nelle vicinanze. Ho osservato anche, tra gli alberi, che i fiori e gli uccelli sprigionavano luce intorno ad essi ed ho notato pure che,  sebbene appartenenti alla stessa specie, alcuni avevano più radianza rispetto ad altri.
Ad intervalli, delle colonne ornate sostenevano quelle che assomigliavano a tettoie, creando dei ripari nel parco. A distanza brillava un cancello enorme, l’oggetto più luminoso nel mio campo visivo. Poi ho visto Debby e Diane venirmi incontro dalla destra, e il signore e la signora Zilk avvicinarsi dalla sinistra. Ero stata molto vicina a Debby e a Diane alla Scuola di Stato per i Ciechi in Oregon.
Debby era deceduto per una malattia idrocefalica quando aveva 10 anni, e Diane era annegata quattro anni prima nella vasca da bagno accanto alla mia camera, per uno spasmo muscolare. Anche i bambini non vedenti possono essere crudeli, e siccome Debby, piuttosto in sovrappeso, si muoveva pesantemente e non parlava molto bene, e poiché Diane malediceva di frequente le persone, venivano entrambi evitati e presi in giro dagli altri bambini.  Ero dispiaciuta per entrambi ed ho teso loro una mano per questo.
La signora Zilk era un’anziana vicina di casa che mi accudiva come baby sitter quando mia nonna doveva lavorare. Era stata una vera dolce donna che ha dedicato moltissimo tempo ai miei giochi ricreativi.
Debby e Diane si sono diretti con grazia verso di me. Tutti e due sembravano essere guariti interiormente, o in qualche modo migliorati. Sentivo che mi raggiungevano con amore, Diane sembrava avere un desiderio quasi disperato di dire qualcosa.
In un luogo dove il tempo non può avere alcun significato, c’è stato un momento in cui ho saputo ogni cosa, dove tutto aveva un senso. In quel posto ho trovato le risposte a tutte le domande sulla vita, sui pianeti, su Dio, su tutto.
All’improvviso, ho capito intuitivamente la matematica e la scienza per le quali non sono mai stata incline, e non avevo domande in merito. All’istante ho compreso che le lingue erano diventate irrilevanti. Le conoscevo.
Anche senza fare domande, le risposte mi venivano impartite su ciò che avevo sempre desiderato di conoscere.
Costantemente turbata dal concetto di Trinità, ero consapevole del fatto che il Padre fosse quello che si potrebbe chiamare l’Essere, la Fonte-Dio, che il Figlio ne contrassegnasse l’Azione, e che lo Spirito Santo fungesse da Trasmettitore, da Portatore di Conoscenza.
Ero cosciente che questi Tre Aspetti, visti separati possono apparire anche singoli, proprio nello stesso modo in cui lo sposo e la sposa pur essendo due, in realtà sono uno, essendo complementari l’uno all’altra.
Nell’attimo in cui Debby e Diane si stavano approssimando ed erano quasi a portata di mano, ho percepito un limite attraverso il quale non avrei potuto andare.  Poi è apparso il Cristo…  La Sua Luce ha saturato la mia visione. Tenendo la mano destra alzata verso di me, ha detto molto nettamente:  “No!”, bloccando me e loro dall’avvicinarci gli uni agli altri. Similmente a qualcuno che ci avesse impedito di andare aldilà di una scogliera, oppure di passare oltre un certo punto, poiché non si avrebbe avuta la possibilità di tornare.  Il Suo volto era forte ed amabile. Portava la barba, e i Suoi capelli erano lunghi. La Sua veste, aperta sul petto, aveva una fascia intorno alla vita. Io sto descrivendo una forma, ma l’incredibile Luce che fuoriusciva da Lui la superava in importanza.
Una parte di me poteva a stento reggere la Sua Presenza e potevo a malapena sostenerLa. Era come se la Luce si proiettasse direttamente fuori dal Suo corpo, e questi fosse stato formato da Essa. Ero anch’io luminescente, ma il mio chiarore non era così intenso come il Suo. Pure Debby e Diane emanavano luce, ma nel Cristo era tutt’intorno a Lui, soprattutto in prossimità della testa dove era circolare, e nel punto delle braccia dove si estendevano raggi luminosi come quelli che si potrebbero vedere da una stella.
Attorno al resto della Sua figura lo Splendore era più uniforme. I Suoi occhi erano penetranti, ma teneri. Avrei quasi voluto distogliere lo sguardo da essi, ma non potevo. Egli sapeva tutto di me, vedeva chiaramente oltre ogni cosa, molto più di quanto io stessa potessi osservare o conoscere. È stato piuttosto angoscioso essere così totalmente compenetrata, esposta, e nello stesso tempo accettata ed  amata. Eppure non desideravo nulla più che essere parte di Lui. Un tale stato si può paragonare a quelle canzoni che parlano di persone innamorate,dove da un lato vorrebbero fuggire e dall’altro non lo fanno perché attratte.
“Ebbene, ciao,” mi ha detto abbracciandomi. Ed io non volevo più stare lontana da Lui, mai e poi mai. Desideravo che mi avviluppasse in qualche modo, per non esserne divisa.  Ero così emozionata per la Conoscenza che avevo appena acquisito, che mi sentivo gorgogliante e leggera mentre cercavo di comunicarglieLo per mezzo di una sorta di trasferimento di pensiero. Ed egli disse: ”Non è meraviglioso? Tutto è bello qui, ed armonizza insieme. Ti accorgerai di ciò, ma ora non puoi starvi. Non è ancora il tuo tempo. Devi tornare indietro”. Poi aggiunse: “Guarda qua”. E subito dopo, ho visto l’intera mia vita, dalla nascita fino a quel momento.
Sapevo che Egli era con me, ma la consapevolezza di qualsiasi altra cosa mi circondasse era scomparsa. In quel processo ho osservato la realtà di me stessa, così come sono stata cosciente dei miei pensieri e sentimenti e di tutti gli altri Esseri coinvolti in ogni avvenimento della mia vita. Il Cristo ha lasciato che fossi solo io a valutare le cose, per trarne le dovute conclusioni. Mi sono resa conto di essere molto più intransigente di quanto non lo sarebbe stato Lui. In un episodio, quando avevo nove o dieci anni, Sharon, la mia compagna di camera presso la scuola dei non vedenti, mi ha presentato un nuovo vestito che sua madre le aveva appena fatturato.
Quando ha lasciato la stanza, gli ho strappato tutti i bottoni e il bordo di pizzo. Ero arrabbiata perché desideravo essere curata nella maniera in cui sua madre si occupava di lei.  Perciò, quando insieme abbiamo osservato il mio comportamento nella revisione della vita, il Cristo mi ha detto:  “Già, questo non è molto bello. Ma poi hai fatto la cosa giusta comunque.” E rideva osservando che in seguito mi ero scusata ed avevo abbracciato Sharon. Durante tutto questo incontro con Lui, ha utilizzato il mio gergo dialettale in maniera da rapportarsi meglio a me.  Il suo ridere era cordiale e sostenitore. Il pensare alla Sua reazione in tale circostanza mi è stato d’aiuto ad essere meno cupa e tesa riguardo alle cose che i miei bambini hanno fatto di non giusto.  Dopo mi ha chiesto: ”Cos’hai imparato dalla tua vita?” Ho risposto che ho appreso quanto fosse importante essere onesti. Poi il Signore mi ha precisato: ”Devi imparare ed insegnare maggiormente ad amare e a perdonare. Se la gente lo merita o meno, non è questo il punto. Non si dovrebbe cercare di selezionare quelli che pensi siano degni d’essere perdonati dai non meritevoli”.  Si riferiva ad una tendenza, nel mio passato, a perdonare soltanto coloro che mi avevano chiesto scusa. Mi ha inoltre confidato prima del mio ritorno che sarebbe stato difficile, ma di ricordare quello che avevo appreso. In seguito, non c’è stato che il nulla assoluto, per quanto tempo non saprei dirlo.
Improvvisamente mi sono sentita pesante e colma di dolore. Alla fine mi sono svegliata in ospedale per scoprire che avevo una frattura al cranio, una commozione cerebrale, una lesione al collo e alla schiena ed una ferita alla gamba.
Gli eventi che ho vissuto dalla mia seconda esperienza di premorte sono stati incredibilmente duri. Ma ho appreso molto da essi. Ho imparato a separare il peccato dal peccatore ma anche quello di giudicare meno e liberarmi di alcuni dei miei passati sensi di compiacimento e di superiorità.
Infine, sto tentando di prendermi cura di me stessa nel non permettere più ai pensieri negativi degli altri di trascinarmi in basso.
Come ha detto il Cristo, il cammino è stato arduo, ma nel percorrerlo sento di essere cresciuta.»
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it  -  Fonte: seattleiands.org
 

Un'intrigante NDE DEL 1911(01-03-14)
(DAL BLOG DI M. tymn)

Sappiamo bene che il dottor Raymond Moody è ufficialmente riconosciuto come il "padre" delle NDE, grazie alla divulgazione del fenomeno contenuta nel suo libro del 1975, La vita dopo la vita, ma non tutti sanno che ci sono stati numerosi resoconti di NDE già molto tempo prima che Moody stesso avesse cominciato a condurre la sua ricerca.
Trovo questi vecchi racconti di NDE più intriganti di quelli moderni, perché gli sperimentatori avevano poca o nulla conoscenza di tale fenomeno.
Oggi i demistificatori scettici sostengono che una persona che segnala una NDE la sta semplicemente inventando di sana pianta, perché ha letto di queste esperienze ed è in grado di fantasticarci sopra.
Recentemente mi sono imbattuto in una NDE del
1911
in un libro pubblicato nel 1943 intitolato
 "La Transizione Chiamata Morte" [The transition called death], scritto da Charles Hampton, riferitagli da un certo signor W. Martin di Liverpool, in Inghilterra. Ecco quello che il signor Martin gli rivelò :

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"Nel 1911, all'età di sedici anni, mi trovavo a circa dodici miglia di distanza da casa mia, quando un muro molto alto veniva abbattuto da una forte folata di vento, mentre vi stavo passando accanto.
Una pietra enorme mi colpì alla testa, poi fu come se avessi potuto vedermi steso a terra, rannicchiato, con la pietra sulla testa ed un buon numero di persone che correvano verso di me.
Li ho visti spostare la pietra e qualcuno togliersi il cappotto e infilarlo sotto il mio capo; potevo sentire tutti i loro commenti, come 'Chiamate un medico!  Il collo è rotto! Ha il cranio fracassato ! '
Un uomo ha poi chiesto se qualcuno sapesse dove abitavo e gli venne detto che alloggiavo proprio dietro l'angolo, così ordinò loro di portarmi là.  Ora, durante tutto questo tempo, mi sembrava come se fossi staccato dalla forma che giaceva a terra, sospeso a mezz'aria nel centro del gruppo e potevo sentire tutto ciò che veniva detto. Come cominciarono a spostarmi, qualcuno disse che quanto accadutomi sarebbe stato un duro colpo per la mia famiglia e subito provai il desiderio di essere con mia madre.
Immediatamente mi ritrovai a casa, dove mio padre e mia madre s'erano appena seduti a tavola per il pasto di mezzogiorno. In quello stesso istante, mia madre si alzò bruscamente dalla sedia e disse:
'Bert, è successo qualcosa al nostro ragazzo. '
I miei iniziarono a discutere Animatamente, ma mia madre non volle sentire ragioni e disse che se avessero preso il treno delle 14, sarebbero stati da me in meno d'un'ora. Aveva appena lasciato la stanza quando bussarono alla porta d'ingresso. Era un fattorino della stazione ferroviaria con un telegramma con la notizia che ero gravemente ferito.
Poi, improvvisamente, venni di nuovo trasportato - questa volta sembrava contro la mia volontà - in una camera da letto dove una donna che conoscevo era a letto con accanto altre due donne molto concitate, mentre un medico ero appoggiato sopra il letto. Poi vidi che teneva un bambino nelle sue mani.
Subito provai un impulso quasi irresistibile di premere il mio viso contro l'occipite del neonato in modo che esso potesse 'uscire' dalla parte opposta della faccia del bambino.
A quel punto il medico esclamò:'
Sembra come li abbiamo abbiamo persi entrambi...', e ancora una volta, provai il bisogno di prendere il posto del bambino per fargli vedere che si sbagliava, ma i pensieri di mia madre che piangeva indirizzarono i miei nella sua direzione e mi ritrovai in un vagone ferroviario con lei e mio padre. Ero ancora con loro quando sono arrivati a casa mia e sono entrati nella camera dove ero stato messo a letto. La mamma era accanto a me ed avrei voluto consolarla, così  pensai che avrei dovuto fare la stessa cosa che avevo sentito di fare nel caso del bambino: saltare sul corpo che giaceva nel letto.
Finalmente ci riuscii e lo sforzo fece sì che il mio corpo si sedesse sul letto pienamente cosciente.
 Mia madre mi fece sdraiare di nuovo, ma le dissi che stavo bene e che era strano che lei sapesse cosa mi fosse succsso prima dell'arrivo del telegramma. Sia lei che papà rimasero stupiti da questa mia affermazione. Il loro stupore aumentò ulteriormente quando ripetetti quasi parola per parola la conversazione che avevano avuto in casa ed in treno.  Dissi che ero stato vicino alla nascita, così come alla morte e aggiunsi che la signora Wilson, che abitava vicino a noi, aveva avuto un bambino, proprio quel giorno, ma che era morto perché non ero potuto entrare nel suo corpo. 
Successivamente sapemmo che la signora Wilson era morta nello stesso giorno alle 14:05 dopo aver partorito una bambina morta anch'ella. "
Sembra che ci sia più di una semplice esperienza di pre-morte in quest'antica storia, perciò invito il lettore a riflettere su questo racconto che data più di cent'anni.

(Mike Tymn - Trad. Webmaster)

Un altro giorno,un'altra NDE
(22-02-14)
Sui Media Americani non c'è giorno in cui non appaiano notizie ed interviste a Ritornati, cosa molto rara qui da noi, a confermarci che il fenomeno è sempre più sotto gli occhi di tutti. Anche se la fase di OBE non è sempre presente, oltre a quelle del tunnel, della Luce, dell'incontro coi parenti defunti, ecc., ci preme sottolineare ai nostri Lettori come le NDE, vuoi che sia possibile verificarle, vuoi invece trattarsi di allucinazioni, siano un caposaldo della ricerca PSI, oltre ad un rompicapo sempre più arduo da risolvere per gli Scettici.  Ecco un breve elenco degli ultimi casi avvenuti in USA.

Brian Miller, dell'Ohio
Ecco un resoconto breve ma interessante di una NDE di qualcuno che è morto (in un certo senso) per 45 minuti in un ospedale dell'Ohio dopo aver subito un infarto ma il cui cuore, con gran sorpresa di infermieri e medici, ha iniziato a battere di nuovo quando veniva ormai dato per spacciato.
Miller, 41 anni, ha detto a WJW-TV che mentre lui era fuori dal corpo, ha visto una luce abbagliante ed alcuni parenti deceduti e che si ricorda d'un sentiero "celeste" pieno di fiori, dove era stato bloccato da sua suocera che era appena scomparsa.
"Lei mi afferrò per il braccio e mi disse, 'Non è il tuo tempo'".
Miller ha detto anche di aver incontrato un altro parente prima di svegliarsi e che anch'esso gli aveva imposto di ritornare indietro.  Nonostante che il suo cervello non abbia ricevuto ossigeno per ben 45 minuti, i medici hanno accertato che Miller non ha subito alcun danno cerebrale.
"C'è vita dopo la morte e la gente ha bisogno di crederci," ha dichiarato durante un'intervista in TV.

Don Houston dell'Oklahoma
Don racconta che si è ritrovato in una grande stanza bianca con finestre ad arco, completamente in pace. Non sapeva che era clinicamente morto e che paramedici e medici stavano lavorando per salvargli la vita, nè che sua moglie aveva passato diversi minuti in preda al panico, pregando e cercando di praticare la CPR fino all'arrivo del 911 (118 in USA) Lui, invece, era tranquillamente intento a guardare varie persone in abiti bianchi che dice fossero Angeli, venirgli incontro e sorridergli attraverso le finestre della stanza .
Poco dopo il suo arrivo nella sala, un albero di più di 6 metri di altezza gli apparve e gli disse che aveva subito un attacco di cuore. In un primo momento ha avuto paura di raccontare la sua esperienza, per téma d'esser chiamato pazzo, ma ricordiamoci che, secondo la Bibbia, un cespuglio infuocato parlò a Mosè...
"Sinceramente credo che fossero Angeli , ed erano con me per rassicurarmi che non ero solo e che stavo bene, e credo che l'albero fosse Dio, non mostratomisi nella sua vera forma , perché non era il mio tempo , ma solo per farmi sapere che tutto andava bene. Ero molto tranquillo . "
Houston aveva infatti sofferto di un arresto cardiaco improvviso ed è sopravvissuto per raccontarci quanto ha visto nell'Aldilà. Rimase nella stanza bianca con una donna, un Angelo e, quando fu abbastanza vicino da toccarlo, gli ha parlato e gli ha chiesto:
"Don, vuoi venire con me?"
Istintivamente la seguì attraverso la porta da cui l'Essere era entrato, ma a quel punto si svegliò sentendosi chiamare dai medici e dagli infermieri che erano intorno a lui. Una volta sveglio, Don guardò sua moglie e le disse che era dispiaciuto.
"Per cosa?" Chiese lei.
"Perché ho avuto un attacco di cuore,"
"Come fai a saperlo?"
"Dio me l' ha detto" rispose.
Don Houston è morto per circa 26 minuti, non consecutivi, durante i quali è rimasto senza attività cerebrale. Egli non ha alcun ricordo della sua giornata terrena fino al momento del risveglio.
"Ho guardato il mio corpo esanime a terra e ho capito che era morto,c'erano troppi danni da riparare. E poi in un movimento rapido, la mia anima stava andando verso l'alto verso una luce che noi esseri umani non siamo in grado di descrivere! "
Aggiunge di essersi sentito come un bambino nelle mani di Dio.
"Anche se non ho potuto vedere il suo volto reale, l'aura di luce era in realtà l'amore del suo volto. Il suo volto è l'amore, e non si può nemmeno vederlo "
.
I membri della sua famiglia che sono già Lì gli dissero che non era il suo tempo
e così era dovuto tornare nel suo corpo.

Infine un breve esempio di NDE verificata, citato dal Dr. Parnia :

Il Dr. Parnia racconta un caso in cui un nuovo medico, di fronte ad un paziente in arresto cardiaco prolungato, ha mangiato il pranzo a lui destinato, ritenendo che non gli sarebbe più stato utile.
Dopo il recupero, il paziente ha descritto al medico una dettagliata NDE, ed ha concluso con queste parole:
"E tu ti sei mangiato il mio pranzo!!", 
fornendo una prova attendibile di essere rimasto cosciente anche..da morto!

Tali racconti non possono piacere agli Scettici, ma i medici ed il personale infermieristico raccolgono in tutto il mondo sempre più racconti come questo da parte di pazienti rianimati, ha detto Sam Parnia.

LA NDE più profonda (29-11-13)
(DAL BLOG DI MIKE TYMN -Clic-)
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Anche se l'esperienza di pre-morte (NDE) non era ancora stata definita così fino al 1970 dal Dr. Raymond Moody, numerosi racconti di tale fenomeno risalgono a molti anni prima che egli iniziasse la sua ricerca.  Sarebbe difficile trovare una NDE più dinamica di quella riportato da Cora Richmond (foto) nel suo libro intitolato
"Le mie esperienze fuori dal corpo . "

"
La possibilità dello Spirito di 'lasciare il corpo' per un certo tempo e poi tornare alle sue normali attività è stata dimostrata molte volte", ha scritto la Richmond più di 50 anni prima di Moody, sottolineando che la separazione può essere causata da infortunio o malattia (NDE), ma a volte anche da "un'assenza volontaria", che definisce semplicemente un'esperienza fuori-dal-corpo (OBE).
"Queste visite al Cielo', a volte si possono tingere coi pregiudizi religiosi del soggetto,
ma non è tanto strano in considerazione del fatto che gli stati spirituali sono condizioni
della mente che gli Spiriti stanno vivendo.».

Quasi un secolo dopo, gli scettici stanno facendo questa stessa osservazione, come se si trattasse di qualcosa di nuovo e spacciandola come prova che l'esperienza non è altro che un'allucinazione.
Oltre a numerose NDE, la Richmond sembra essere stata capace di separarsi dal suo corpo volontariamente. Non è del tutto chiaro dal suo libro, ma l'esperienza primaria riferita sembra essere avvenuta nel corso di una grave malattia, quando rimase in punto di morte per diversi giorni,
molti anni prima della sua morte reale, giunta nel 1923, all'età di 82 anni.
In quello stesso anno fu pubblicato il suo libro . Tuttavia,  ella afferma di aver avuto molte esperienze fuori dal corpo ed è a volte difficile discernere se tutto quello che riporta nel libro sia il risultato di quella specifica NDE,  o se alcuni racconti provengano da altri tipi di esperienze.

Il libro comincia affermando che è impossibile trasmettere adeguatamente in linguaggio umano quello che lei aveva effettivamente vissuto, soprattutto negli livelli più alti dell'Aldilà e che
 la cosa migliore che poteva fare era tentare di offrire alcuni scorci della sua esperienza.
Ricorda un grande senso di sollievo per essersi liberata dalle limitazioni del corpo e afferma che non si aspettava di tornarvi, come aveva fatto in precedenza.
 "C'è stata una percezione di grande luce, un senso di illuminazione, un risveglio per la vastità di questo regno dello Spirito. Tutto il resto è stato inghiottito - eclissato- dalle meravigliose esperienze che sono giunte dopo: la presenza di Amati Defunti le visioni di Spiriti luminosi!
Questo era uno stato di super-coscienza, il risveglio di facoltà e percezioni prima sconosciute,
l'essere a conoscenza, quasi senza limitazione, del sapere universale!
Qualunque sia la natura e lo stato del mio vero Ego, sembrava più vicino all'Assoluto, come si poteva ben immaginare! C'era così tanto di me e c'era così poco di me! C'erano tanti e tali Spiriti stupendi!
Come ci si sente piccoli alla presenze di tali potenti Entità!
Come ci si espande nella conoscenza dell'Infinito: a Sua immagine "!

I Cari defunti le danno il benvenuto.

"Coloro che mi avevano preceduto in questa vita meravigliosa, fecero ressa intorno a me, uno ad uno, per darmi il benvenuto: non tutti in una volta, ma in primo luogo quelli che avevano avuto i più teneri legami.".
Ella capì che gli Spiriti con pensieri, percezioni ed aspirazioni affini, sono attratti l'uno all'altro e formano gruppi che lavorano insieme per gli altri. "Li ho visti raggiungere le menti di coloro che sono sulla terra, a volte singolarmente, a volte in gruppi, a seconda del bisogno del momento."

La sua Guida la portò a fare un giro del mondo degli Spiriti, dove li vide intenti a cercar d'aiutare gli esseri umani, ma non sempre vi riuscivano a causa delle barriere terrene, soprattutto l'egoismo ed il non essere aperti alle loro comunicazioni, a causa delle influenze legate alle false conoscenze teologiche e materialistiche.  Vide quelli recentemente deceduti e non ancora pienamente risvegliati nel loro nuovo stato che esistevano in forme-pensiero e vide anche scene delle loro recenti vite terrene, perchè privi della consapevolezza spirituale capace di far loro riconoscere ed apprezzare il nuovo stato di coscienza.
"Mentre lo Spirito progredisce, la forma-pensiero cambia e poi scompare ogni limitazione sensoriale", le venne spiegato. "Molti di quelli che ricreavano scene familiari terrene mi sembrarono soddisfatti, alcuni addirittura felici, senza nemmeno sapere che era il risultato delle loro forme-pensiero, invece di essere una modalità intrinseca o connaturata alla 'terra dello Spirito'."

 
Vide molti altri le cui forme-pensiero erano negative, buie e forse non particolarmente piacevoli.
La Richmond diventava sempre più consapevole del fatto che poteva percepire e ricevere più perfettamente le risposte ad ogni domanda che si ponesse, anche prima della formulazione del pensiero stesso.  "La formulazione è un processo limitante che a volte é di impedimento", le disse il suo Spirito Guida, spiegandole che le menti devono esser già state preparate  durante la vita materiale alla consapevolezza dell'esistenza dello Spirito.
Pregò invano di non tornare nel suo corpo fisico, ma la sua Guida la informò che aveva ancora molto lavoro da fare e doveva tornare. Poi,  le fece vedere il suo corpo. Vide che stava ancora respirando e notò un "cordone psichico" che collegava il suo Spirito ad esso. La Guida disse che anche se lei non era ritornata immediatamente nel suo corpo, era necessario restarne connessa. Così, durante l'esperienza durata più di molti giorni, secondo il tempo terreno, era rimasta sempre collegata ad esso per mantenere in vita la "scintilla vitale". Era un pò come tornare a visitare dei cari amici in un luogo di bellezza ed incanto per poi dover tornare alla propria routine quotidiana. Le furono poi mostrati quelli che "lavorano su se stessi" e riconobbe una persona che era stata considerata "eminente" nel mondo dell'arte quando viveva sulla Terra. Lui stava scolpendo, intagliando e soffiando su un'immagine di se stesso e la Richmond chiese alla Guida cosa stesse facendo quell'uomo.
"Rimuove le spigolosità e gli errori della propria natura: la gelosia degli altri artisti -la cicatrice più profonda-, l'egoistica ricerca delle lodi umane, l'arrogante desiderio di adulazione, la riluttanza a concedere ad altri l'apprezzamento dei loro veri meriti".
Gli Spiriti affermano che queste spigolosità sono tanto varie per quanti sono gli stati personali di coloro che giungono lì . La conoscenza - o la mancanza di essa -posseduta da ogni persona corrisponde allo stato dello Spirito, ovvero al suo
grado di conoscenza dei princìpi spirituali"
In effetti, più arriviamo a capire tali spigolosità durante la vita terrestre, tanto meglio vivremo dopo la transizione nel mondo dello Spirito, partendo dal presupposto che vivremo in base a questi princìpi.
Il tempo non sembra essere un fattore importante nel regno degli Spiriti, ad eccezione degli eventi legati a persone e fatti degli umani con cui gli Spiriti entrano in connessione, le fu spiegato ulteriormente.
"Le nostre parole ed anche i nostri soliti pensieri umani sembrano superficiali, deboli
e puerili quando cercano di descrivere la realtà divina dello Spirito."


Il suo tour dei regni celesti più alti è completamente indescrivibile.
"Nessuna lingua umana è in grado di ritrarre adeguatamente l'estasi prodotta dalla visione, dalla contemplazione, dalla percezione di questo stato totalmente glorioso. Sfere dalla bellezza trascendente, globi di splendore celeste! E mentre gli Spiriti che abitano in quei regni superiori sono uniti nei loro scopi, purtuttavia mantengono la loro individualità. Questa individualità è eterna, è l'ego di cui la piccola personalità terrena non è che un frammento del Tutto."

Richmond chiese poi alla sua Guida perché la conoscenza del mondo dello Spirito non è messa maggiormente a disposizione degli esseri umani. Le venne detto che si tratta di una questione di crescita, di attesa e di lavoro. In altre parole, la maggior parte delle persone non sono ancora pronte per questa rivelazione. Nel concludere il libro, la Richmond scrive che alcuni eminenti scienziati avevano fatto passi avanti per aiutare l'uomo a capire la vita futura. Ha chiamato in causa Hare, Mapes, Denton, Wallace, Crookes, Varley, Zollner e Flammarion, ma ha posto Sir Oliver Lodge, un famoso fisico britannico che inventò la valvola termoionica, in cima alla lista, come uno la cui mente era meglio preparata a ricevere le verità spirituali.

(Trad. Webmaster)

 NDE di Margaret Birkin
Anche l'ORGASMO può causare una nde!
 (01-11-13)

Molti Lettori saranno sorpresi di sapere che le NDE e le esperienze fuori dal corpo (OOBE)  possono essere attivate dall'orgasmo.
 Gli scienziati sanno che il più grande organo sessuale del corpo umano è il cervello, infatti le onde cerebrali umane mostrano cambiamenti ben distinti durante l'orgasmo che indicano l'importanza del sistema limbico del cervello . Sia il cervello maschile che quello femminile dimostrano cambiamenti simili, scansioni RMN dell'attività cerebrale mostrano una temporanea diminuzione dell'attività di ampie parti della corteccia e di attività normale, o aumentata, nelle aree limbiche del cervello.  La ricerca ha dimostrato anche che i centri emotivi degli uomini si disattivano durante l'orgasmo, ma in misura minore rispetto a quelli delle donne. Scansioni cerebrali su entrambi i sessi hanno dimostrato che i centri del piacere del cervello del maschio mostrano un' attività più intensa che nelle donne durante l'orgasmo, secondo la ricerca condotta da
 Judith Horstman
.
I riti sessuali tradizionali orientali, i Tantra Yoga, potrebbero essere nati dai primi Tantra Induisti come un mezzo per innescare trasformazioni biochimiche nel corpo, onde creare uno stato di consapevolezza in entrambi i partner raggiunti dall' energia kundalini. La frase francese "
la petite mort" è tradotta come "la piccola morte ", che è un eufemismo per definire l'orgasmo. Questo termine è stato generalmente usato per descrivere lo stato post- orgasmico di beatitudine che segue dopo un'esperienza sessuale.
In un senso più ampio, " la piccola morte " può riferirsi alla liberazione spirituale che segue l'orgasmo o ad un breve periodo di trascendenza come conseguenza del rilascio della " forza vitale " - sensazione causata dalla rapida produzione di ossitocina nel cervello, dopo ogni orgasmo. Nel 1993, Margaret Birkin ha attraversato una serie di esperienze simili alle NDE che, non solo le cambiarono la vita, ma che ancora oggi, dopo anni, può ricordare in ogni dettaglio.
Le sue NDE sono esempi di come tali esperienze possano essere innescate anche dagli orgasmi.

Esperienza di pre-morte di Margaret Birkin durante l'orgasmo

"Avevo 46 anni quando ho incontrato il mio secondo marito Peter. Ero stata sposata in precedenza per 23 anni ed aveva cresciuto due figli. La mia vita sessuale con il mio ex marito non era male, ma niente di entusiasmante e non avevo mai provato un orgasmo con lui in quei 23 anni.  Ci eravamo separati ed eravamo quasi divorziati nel 1993 quando Peter entrò nella mia vita quasi subito dopo la fine del mio matrimonio. Fui molto attratta sessualmente da Peter, così a 46 anni di età, diventai di nuovo interessata al sesso. Io che ero sempre stata timida e un pò conservatrice, iniziai a leggere libri sul sesso e sulle posizioni sessuali. Con Peter non ho mai avuto inibizioni, perchè stavo provando per la prima volta, il sesso più soddisfacente della mia vita. Una sera, ebbi un'esperienza con le sensazioni più incredibili. Era come se ogni nervo del mio corpo fosse vivo di energia, accompagnato dalla più meravigliosa sensazione di beatitudine, finchè lasciai il mio corpo.
Mi ritrovai come "concentrata" nel mio petto a guardare quello che sapevo essere il mio chakra e vedevo una luce davanti a me. Tutto ad un tratto mi spaventai nell'allontanarmi, pensando che stavo morendo e, per pochi secondi, ho combattuto contro quella sensazione, descrivendo a Peter quello che stavo vivendo. Ero ancora fisicamente lì, nel mio corpo, ma la mia anima,  spirito, comunque lo si voglia chiamare, non era più lì. Ero nel mio petto. Poi mi stavo dirigendo verso l'alto, verso la luce e mi ritrovai nella luce più bella che avessi mai visto, in un luogo di estrema bellezza. Ero totalmente stupita e ci misi parecchio per riprendermi dalla sorpresa. Mi ritrovai nei Regni di quello che chiamerei lo Spirito, insomma ero in un'altra dimensione . Poi ho iniziato ad esplorare questo luogo. Ho potuto vedere degli auditorium dove la gente ascoltava conferenze, sapevo perfettamente che c'era una specie di Scuola e tanti luoghi di rara bellezza. Non volevo tornare indietro, ma a questo punto iniziai a sentire il bisogno di tornare nel mio corpo e non riuscivo a controllare questo impulso mentre mi tirava indietro . Ero esausta dopo quella esperienza ed ebbi bisogno d'un periodo di riposo per un paio di notti.  Poi abbiamo fatto di nuovo l'amore. Anche in questo caso, lasciai il mio corpo .
La seconda volta ho viaggiato verso un posto che io chiamo le Sale dei Maestri. Ciò che mi stupì maggiormante in questo luogo fu il pavimento piastrellato in bianco e nero di grandi dimensioni .  Molti anni dopo, una mia cliente mi parlò della sua visita in quel luogo, descrivendomi le stesse piastrelle.
La sua descrizione  era uguale alla mia: c'era stata anche lei!
Lì ho visto anche il mio maestro spirituale, Maitreya. Stava giocando a scacchi con qualcuno e, come mi sono avvicinata, ho potuto vedere che era con Sai Baba. Ero stupita. Entrambi mi guardarono e risero al mio stupore. Non furono pronunciate parole, ma sembravano contenti di vedermi . Mentre li guardavo, all'improvviso mi sono mossa inaspettatamente fuori della loro dimensione, per trovarmi in un'altra. Qui ero nello spazio. Mi muovevo molto lentamente, ma potevo vedere davanti a me una energia... che è l' unico modo per spiegarla.  Era lontana e sapevo che per raggiungerla avrei dovuto spostarmi lentamente. Ancora una volta ero fisicamente legata al mio corpo, ma fuori dal corpo, anche se  consapevolmente. Fui in grado di parlare con Peter, molto piano, come se fisicamente fossi a migliaia di kilometri di distanza. Ciò mi fu di grande aiuto perché non potevo credere a quello che mi stava succedendo. Ancora una volta, dopo un pò, dovetti tornare nel mio corpo.

La volta successiva sono venuta a conoscenza dell'Universo stesso, dello spazio, della nostra connessione con lo spazio e con l'Universo nel suo insieme. Ho oltrepassato le galassie e, ad un certo punto, ho superato i buchi neri che sentivo come se fossero i Chakra dell'universo. Ancora una volta, quell'energia di fronte a me sembrava lontanissima. Ogni paio di notti facevo un viaggio. Io non so se Peter si sentiva abbandonato, ma ogni volta che facevamo sesso lasciavo il mio corpo ed andavo sempre più nello spazio profondo. Ho viaggiato sempre più lontano dal mio corpo e dal regno della terra avvicinandomi maggiormente all'Energia, finchè mi sono resa conto della correlazione con la totalità della vita stessa, rimanendo estasiata dal lavoro creativo di Dio.
Poi, una notte, sono arrivata più vicino all'Energia e solo allora l'ho sentita per la prima volta.
Era Amore Puro, Puro Amore Incondizionato.
A quel punto della mia vita non mi reputavo una persona tanto per bene, ma questa Energia mi parlò col pensiero e mi disse che ero una bella persona, invitandomi a lasciar perdere le idee che avevo
su me stessa, cioè d'essere una persona di poco conto.
L'amore proveniente da questa Energia è stato sorprendente. Era così profondo che singhiozzai in modo incontrollabile, poi, durante le successive visite, mi avvicinai sempre di più ed infine fui in grado di fondermi con questa Energia raggiungendo una beatitudine, felicità e pace incredibili.
Energia...
Questo Essere era così incredibile che non l'avrei mai voluto lasciare .
Mi parlò ancora col pensiero e mi disse che un giorno, quando avrei finito il mio cammino di crescita spirituale, avrei lavorato con Lui/Lei. Tuttavia, avevo di fronte a me un percorso molto difficile e non avrei dovuto arrendermi nel lungo termine, perchè ne sarebbe valsa la pena. Dovevo però muovermi lentamente, perché, se non lo avessi fatto, mi sarei bruciata spiritualmente.
C'è chi chiama l' orgasmo 'la piccola morte'. Per me è stata una morte e anche una rinascita.
Non ero più la stessa, dopo. Non credo che potrò mai più tornare indietro, perchè é stata
 l'esperienza più incredibile della mia vita e so che non la dimenticherò mai. "

(DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS -TRAD WM-)

NDE DEl Dr. Rajiv Parti
Un viaggio dall'Inferno al Cielo e ritorno     (12-10-13)


Nel 2008, ero un occupatissimo cardio-anestesista e direttore di Anestesiologia all' Heart Hospital di Bakersfield,in California. Ho sempre trovato la mia identità e la mia felicità nel lavoro e nella famiglia, ma nel mese di Agosto dello stesso anno, tutto è cambiato. In primo luogo, mi fu diagnosticato un cancro alla prostata seguito da un intervento chirurgico di routine che mi causò delle complicazioni che richiesero tre ulteriori operazioni.
Come se queste ultime non fossero state abbastanza, alla mia nuova realtà si sommarono un costante, straziante, dolore, oltre ad impotenza, incontinenza e la necessità di indossare i pannolini.
Da buon Anestesista, non esitai ad utilizzare farmaci antidolorifici tradizionali per gestire un dolore così severo, ma ben presto scoprii di esserne diventato dipendente. Ora ero un sopravvissuto al cancro che doveva vivere con complicanze post chirurgiche, dolore cronico e dipendenza da oppiacei.  Inevitabilmente, entro un anno, mi venne diagnosticata anche la depressione.
Il 14 dicembre 2010 ero di nuovo in Chirurgia per il posizionamento di uno sfintere urinario artificiale. Da questo intervento ne uscii molto malato, con febbre a 40° e l'intera zona pelvica, incluso pene e scroto, molto rossi e gonfi. Non riuscivo ad urinare e fui trattato con antibiotici molto pesanti, ma non c'era alcun miglioramento: stava accadendo qualcosa di molto, molto sbagliato.
Dieci giorni dopo, la vigilia di Natale, venni ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale UCLA per sepsi, ero cioè in pericolo di vita per una grave infezione. La mattina di Natale, il personale medico eseguì un intervento chirurgico d'urgenza per drenare il pus dalla regione pelvica e togliermi il corpo estraneo (lo sfintere artificiale). Provai un sacco di dolore e fui pesantemente sedato.
Quando un medico inserì un catetere per drenare la vescica, il dolore fu così intenso che innescò una esperienza fuori dal corpo. Anche se il mio corpo fisico era pesantemente 'addormentato',  ero cosciente e consapevole, MA in un altro piano di esistenza. Vedevo il mio corpo, dall'alto, giacere lì in ospedale. Ero consapevole delle conversazioni che si svolgevano  in sala operatoria, potevo osservare i chirurghi ed il taglio aperto nel mio addome. L'odore del pus (il liquido infetto presente nel mio bacino) era terribile e, per contrastarlo in modo che il team medico potesse continuare a lavorare, le infermiere applicavano acqua al profumo di eucalipto sulle loro mascherine chirurgiche.  Ricordo di aver anche sentito l'anestesista raccontare una barzelletta che, tutt'ora, ricordo chiaramente, ma che non posso scrivere qui, dato che non era tanto pulita!
Più tardi, in sala risveglio, l'anestesista mi ha confermato l'esattezza di questo ricordo.

Durante e dopo l'intervento chirurgico, la mia coscienza - una coscienza che ero io, ma non limitata alla posizione del mio corpo - era completamente intatta. Non solo era completamente intatta, ma era più acuta ed ampliata. Ricordo di essere rimasto in sala operatoria, guardando il mio corpo da 4 o 5 metri d'altezza, dal lato sinistro, dove i chirurghi operavano su di me. Ho potuto vedere, sentire, annusare, tutto non solo in sala operatoria, ma anche in posti lontani. I miei sensi erano diventati iper-sensi.
Con la mia coscienza ancora in sala operatoria, ho contemporaneamente sentito una conversazione tra mia madre e mia sorella. Erano in India. Stavano parlando di quello che si apprestavano a preparare per la cena di quella sera: riso, verdure, yogurt e legumi. Faceva molto freddo ed era nebbioso lì. La mia famiglia era tutta infagottata, con una piccola stufa elettrica per stare al caldo, perché non avevano il riscaldamento centralizzato. Ho scoperto che non faceva alcuna differenza che la gente fosse vicino o lontano:
 la mia coscienza era dappertutto, contemporaneamente.
Mi piacerebbe dire che la mia coscienza poi si trasferì in uno spazio molto sereno, in compagnia di un Essere pieno d'amore e perdono totale. Ma non fu così. Invece, la mia coscienza si trasferì dal mondo fisico della sala operatoria di Los Angeles e dalla conversazione tenuta in una cucina in India ad un posto dove infuriava un grande fuoco selvaggio.
Entità oscure, con due corna e denti storti correvano. Venni portato in questo luogo urlando e dibattendomi. Ci furono un fulmine, nuvole scure, lì infuriava una perpetua, furiosa tempesta e c'era odore di carne bruciata. Non mi ci volle molto a capire che ero all'Inferno. Era insopportabilmente doloroso. Sentivo altre anime urlare nella sofferenza. Aghi venivano infilati dentro di me e venivo atrocemente torturato. Poi mi hanno fatto giacere su un letto di chiodi ed il sangue iniziò a colare da varie ferite. Continuavo a chiedermi cosa avessi fatto in questa vita o nelle vite precedenti per meritare una tale punizione...
Come provai questo orrore, iniziai ad avere la forte coscienza che la mia vita era stata molto materialistica.
Tutto era incentrato su di me.

Quando incontravo qualcuno, mi ero sempre chiesto "che cosa posso ottenere da questa persona?".
La verità, me ne sono reso conto all'Inferno, era che la mia vita sulla Terra era stata totalmente priva d'amore, nè avevo praticato la compassione o il perdono verso me stesso e gli altri.  Avevo sempre avuto la tendenza ad essere particolarmente severo nei confronti delle persone che percepivo inferiori a me per stato, gerarchie sociali o professionali.  Ricordo che mi sentii profondamente dispiaciuto per la mancanza di gentilezza nel mio  comportamento e che desiderai d'aver fatto le cose in modo diverso.
Immediatamente, come questa presa di coscienza divenne per me chiara come il cristallo, quel posto
 -l' Inferno - cominciò a svanire ed apparve mio padre, con suo padre a fianco.
Mi prese per mano e mi guidò verso un tunnel, alla cui fine c'era luce bianca incandescente.
Mentre mi muovevo attraverso il tunnel era come se il tempo e lo spazio fossero scomparsi e mi resi conto che mi trovavo in due posti, o stati di coscienza, allo stesso tempo.
Interiormente sperimentai lo Shanti (una parola Sanscrita che descrive una pace completa e cosmica, uno stato di pura armonia, senza alcun disturbo o eccitazione). Mi sentivo in una totale, beatitudine indisturbata in cui avvertivo la connessione cosmica con tutto e con tutto l'universo.  Quello spazio, che ho capito essere il Cielo, era molto sereno. Le parole sono inadeguate a descriverlo. Giunsi anche in presenza di una rilassante, amorevole, luce bluastra, senza forma, un qualcosa che, in qualche modo, io sapevo e sentivo essere Supremo Amore, Conoscenza ed Intelligenza Personificata.

Allo stesso tempo, ero di nuovo nel tunnel con mio padre. Lui mi stava guidando. Lì ho potuto vedere il mio passato, presente e futuro. Mi vidi in una vita passata che avevo effettivamente visitato una volta nel corso di una "regressione", una sessione tenuta con il Dr. Brian Weiss. Ero un principe indiano in epoca medievale che, senza pietà, insensatamente, frustava i poveri ed il me stesso di 200 anni prima nelle vesti d' un contadino afgano, dipendente dagli oppiacei, ma che coltivava i papaveri per vivere.
Mio padre continuava a guidarmi attraverso il tunnel  ed, al contempo, una profonda conoscenza giungeva dentro di me. Vidi come la mia vita attuale era l'eco del mio comportamento nelle vite precedenti. Ancora una volta, mi comportavo con una totale mancanza di amore verso chi era meno fortunato di me, stavo abusando della mia ricchezza materiale e del mio status sociale ed ero anche tornato ad essere dipendente dagli stupefacenti. Poi, un'altra presa di coscienza:
se fossi tornato sulla Terra, questi schemi mentali ed i miei comportamenti avrebbero dovuto cambiare completamente.
Mio padre infine 'parlo' con me. Quando dico 'parlare,' intendo in modo non verbale, poichè non l'ho visto 'parlare', piuttostp sentivo le sue parole dentro di me:
"Se si mantiene la coscienza pulita e si è sinceri con se stessi,
l'universo ed il divino si prenderanno cura di voi."
Queste parole avevano un significato profondo per me, perché erano state le ultime parole che mio padre mi aveva detto prima di morire, una ventina di anni prima. Era morto a Fresno, in California, per le complicazioni di una chirurgia cardiaca.
Mi era mancato in tutti quegli anni, ma mentre mi conduceva attraverso quel tunnel, tenendomi per mano come un bambino, pervadendo tutto il mio essere con quelle parole familiari, mi sentii profondamente consolato.
Sapevo che da quel momento la mia vita era stata reindirizzata.
Dopo che mio padre mi aveva aiutato ad attraversare il tunnel, arrivai in un luogo di profonda calma, pieno di luce e gioia. Venni accolto da due Esseri che apparivano come dei ragazzi che irradiavano energia e luce, pieni di vigore, di entusiasmo e di amore.
Mi dissero, sempre senza parlare, che erano Angeli Custodi. I loro nomi, Michele e Raffaele e mi guidarono attraverso questo bellissimo posto. C'erano un prato, campi con rose colorate, c'erano montagne e un ruscello di acqua cristallina che scorreva placido, l'aria era fresca, rilassante ed aveva un profumo inebriante. Potevo sentire un dolce canto, in lontananza, ma allo stesso tempo nitido, lontano e tuttavia molto vicino a me.  Michele e Raffaele mi parlarono della natura della coscienza superiore ed così capii che erano degli Spiriti-Guida.  Al loro livello di coscienza (che era molto più avanzata della mia) esisteva ancora una qualche forma fisica, poichè c'è anche un livello di coscienza privo di ogni  forma, che è lo stato più alto della Coscienza.  A tale livello non vi è alcuna forma, ma solo una forza che tutto pervade, una potente entità di energia fatta di Puro Amore. Questa, coscienza pura e totalmente autonoma è la realtà di base, il tessuto di fondo assoluto di ogni cosa che esiste nell'universo, la fonte di tutta la creazione.
Come la mia coscienza ebbe capito tutto questo, mi ritrovai immediatamente immerso nella luce blu senza forma. L'Essere di Luce comincio 'a parlarmi' ma sentivo le su parole come attraverso un dolce vento che mi stesse sussurrando in un orecchio.  La luce sembrava essere diffusa in per tutta quella dimensione ed é difficile descrivere a parole come ci si sente ad essere in presenza dell'Essere di Luce: PURO AMORE che pervade ogni cosa, come se tutti i cinque sensi terreni fossero stati immersi nell' Amore. Egli è presente in ogni luogo, ed è onnipotente. La mia coscienza si sentiva fusa con la coscienza suprema primordiale e subito cominciai a comunicare, CON ESSA ED IN ESSA.
Quanto più ero vicino, o quanto più sono diventato connesso con l'Essere di Luce, tanto più chiara e più intensa diventava la forza del canto. Il suono che ho sentito era 'ONG'   e non l'ho capito in quel momento, ma che ho poi imparato essere una forma primordiale di 'OM' insegnato dallo Yoga Kundalini.
La Luce mi disse che non era il mio momento di lasciare la Terra.
Tutto sarebbe andato bene, ma la mia strada ora sarebbe stata diventare un guaritore.
Mi venne anche detto che avrei dovuto lasciare l' anestesiologia ed il materialismo dietro di me.
"Ora è il momento di essere un guaritore dell'anima, specialmente delle malattie dell'anima, dell'energia del corpo, delle dipendenze, della depressione, del dolore cronico e del cancro."
Mi disse che questo era il motivo per cui avevo bisogno di sperimentare le malattie che mi avevano colpito, in modo che potessi provare empatia per gli altri, solo così avrei saputo come ci si sente ad essere nei loro panni. L'Essere di Luce mi fece intravedere il mio futuro: scrivere libri, parlare al pubblico, aiutando così molte persone.
Questa fu una completa rivelazione per me. Ero un anestesista che parlava a malapena coi suoi pazienti  e mi era piaciuto fare così. In realtà avevo sempre sofferto di una forte ansia nel parlare in pubblico e l' evitavo a tutti i costi. Per le mie inclinazioni, avrei volentieri continuato a fare l'anestesista: era la mia passione ed ero stato molto bravo a farlo. Non ho mai interagito molto con i malati, ma ero l'anestesista più richiesto nella zona dove avevo vissuto e lavorato.
Il mio lavoro mi aveva offerto uno stile di vita che amavo ed in cui mi piaceva identificarmi.
Anche se non ero mai stato un uomo compassionevole, ero molto benestante e fino ad allora, mi ero crogiolato in questo mio stato.  Ho amato il mio lavoro, la mia reputazione e il conforto materiale che mi ha dato. Se fosse stato per me, non avrei mai abbandonato la mia posizione ed il mio prestigio, ma a quel punto mi veniva ordinato direttamente da questo magnifico, estremamente amorevole, intelligente e gentile Essere di Luce che il mio comportamento doveva cambiare.
Mi era stata data indietro la mia vita solo per viverla in modo diverso.
Non sentivo ansia nè resistenza a fare ciò che mi era stato detto e mostrato di fare: come avrei potuto? Ero in un luogo rassicurante fatto di Amore Puro ed Incondizionato e tutto quello che potevo sentire era profonda gioia e pace interiore. Così accettai quel che mi era stato indicato di fare con amore tacito e profondo.
Come ebbi accettato ciò che l'Essere di Luce mi stava mostrando, alcune parole sembrarono lampeggiare nel cielo sopra di me; "Un Corso in Miracoli."  In quel momento, non avevo idea di cosa significassero quelle parole, ma poi ho scoperto che questo è il titolo d'un libro spirituale molto popolare scritto da Marianne Williamson, in cui i temi dell'amore e del perdono sono insegnati con intelligenza e passione. Infine, mi resi conto, con ogni fibra del mio essere, che la mia vita terrena m'era stata data indietro, così avrei potuto aiutare gli altri che erano affetti da dolore cronico, dipendenza e depressione.

Il mio ricordo successivo fu di trovarmi nella sala di risveglio. Un'infermiera era lì, non c'era la mia famiglia, ma dopo una mezz'ora erano tutti lì per vedermi. Nei giorni a venire, la velocità della mia guarigione fu a dir poco miracolosa. Con grande meraviglia del personale medico, sepsi ed infezioni erano del tutto guarite in 72 ore e così venni dimesso. In pochi giorni, l'infiammazione ed il dolore della regione pelvica rapidamente diminuirono, per poi sparire del tutto nei mesi successivi.
Incredibilmente, tre settimane dopo essere stato dimesso, rassegnai le mie dimissioni da Anestesista e non tornai più nell'ambiente ospedaliero. Come risultato di questa esperienza, tutto il mio mondo era cambiato molto rapidamente e così per tutta la mia famiglia: decidemmo di passare da una villa di 10.000 metri quadrati ad una casa molto modesta ed iniziai a fare volontariato e cercare nuove opportunità di svolgere servizi disinteressati per gli altri, ogni giorno. Passai dal guidare una Mercedes ad un ibrido Toyota.
Dopo questa visita ad un'altra dimensione, la depressione che aveva rovinato la mia vita per anni era sparita e così anche la mia dipendenza dai farmaci per il dolore.  Questo è a dir poco un miracolo: la mia Psichiatra ed alcuni tra i migliori specialisti in dipendenze di Los Angeles non seppero spiegare come fossi riuscito a superare anni di comportamenti sbagliati e di dipendenza, senza seguire un programma di riabilitazione intensiva.
Otto mesi dopo, mi fu offerta un'altra possibilità di vivere: la mia incontinenza fu finalmente corretta, il che mi liberò dalla necessità di indossare pannolini per adulti, per la prima volta dall'Agosto 2009.
Dodici mesi dopo la mia esperienza di pre-morte, la mia vita era appena riconoscibile: mi ero dimesso da Anestesista, avevo ridimensionato la mia casa, l'auto ed il quartiere in cui vivevo e la mia salute s'era trasformata. Ancora più importante, la mia natura e i miei comportamenti erano cambiati totalmente: ora ero più premuroso ed amorevole, mostrando più compassione verso gli altri.

Gli insegnamenti appresi nell'Altra Dimensione mi avevano spinto ad iniziare a scrivere ed a tenere seminari sul benessere spirituale.  Sia come specialista nella gestione del dolore che prescriveva farmaci, sia come paziente che ha visto lo scempio che questi farmaci provocano sulla mente e sul corpo, invito tutti a cercare prima la guarigione attraverso terapie non-farmaceutiche e non invasive.
Io sostengo la necessità di un approccio basato sulla coscienza per raggiungere la guarigione, ed abbraccio i metodi che promuovono la connessione di ogni individuo con la Coscienza Superiore.

Nel mese di Ottobre, 2012, 22 mesi dopo la mia visita all'Altro Lato, ho pubblicato il mio primo libro imperniato sul tema della guarigione spirituale, 'L'anima del benessere' disponibile su Amazon.com. Le parole "Un corso in miracoli ' che avevo visto nel cielo dell'altra dimensione sono diventate il fondamento del mio messaggio spirituale. Ho letto e iniziato a praticare il Corso diligentemente.
Ho letto anche opere di Marianne Williamson, specialmente il suo libro, Return of Love.
 Ispirato da quel libro, il mio messaggio centrale è diventata perdonare, amare e guarire.
Questo è anche il titolo del mio prossimo libro. Ho iniziato ad applicare questi insegnamenti nella mia vita: invece di spazzare le mie ombre scure e le mancanze sotto un tappeto, le condivido apertamente. Vi dico come sia necessario per me riconoscere ed accettare le parti scure di me stesso in modo che possano diventare un impulso per il cambiamento e la guarigione.
Lo faccio con l'intenzione di aiutare gli altri a fare lo stesso.
Più profondamente, tutta la mia prospettiva è cambiata. Sono pieno di desiderio di aiutare, di essere di servizio e di far ascoltare la mia voce per aiutare le persone a guarire. Ho fatto cambiamenti nella mia vita per rendermi disponibile a realizzare tutto ciò. Il pieno significato di tutto quello che ho vissuto continua a rivelarmisi, momento per momento. Mi sento ancora collegato alla Luce ed è vivido in me il ricordo dell'esperienza all'Inferno ed in Paradiso, di mio padre e del tunnel del tempo.
Mi sembra che la pienezza dei cambiamenti che sono stati pensati per me non poteva essere attuata tutta in un giorno, una settimana o anche un anno. Sembrano dispiegarsi continuamente come i miei cambiamenti di vita e la mia coscienza si sposta sempre più verso il suo nuovo scopo.  Il processo di trasformazione che sto passando non è ancora completo, piuttosto, ho la sensazione che sia stato rispedito sulla Terra su un percorso preciso ed il mio compito è quello di mettere un piede davanti all'altro e seguire quel sentiero con cuore fiducioso - proprio come ho fatto tenendo la mano di mio padre nel tunnel del tempo .
Per tutti questi cambiamenti, non ho provato alcuna paura, so che non sono solo, e mentre non è ancora bene in vista ciò che sarà il mio futuro, so che c'è un piano - e che esso è buono. Nella mia vecchia vita, mettevo le persone a dormire, ora invece le sveglio.
Ed io mi sono svegliato fin troppo!

(Trad, WM dal sito:http://ndestories.org/dr-rajiv-parti/ )

LA NDE di Randy (28-08-13)
E' difficile pensare che un bambino di dieci anni, Randy Gehling di Arlington Heights, nell'Illinois, potesse avere tante informazioni sull'Aldilà, oltretutto in un'epoca in cui Internet non era ancora così diffuso, nè che possa aver descritto avvenimenti terreni accaduti dopo la sua "morte". A settembre 1988, decimo anniversario del suo arrivo sul pianeta Terra, ebbe la sua bicicletta ma é anche giunto molto vicino a cambiare il suo indirizzo terreno per uno celeste.  L'esperienza di pre-morte di Randy appare nel libro di Brad Steiger, Uno con la Luce  ( One with the Light) e ci dimostra, ancora una volta, che le NDE non possono essere allucinazioni di un cervello morente, ma reali "viaggi" in una dimensione parallela alla nostra ed in cui tutti andremo dopo la morte.
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<Per mesi ci aveva implorato di comprargli una nuova bici per il suo compleanno, così, nel momento che la vide che sotto il portico, strappò subito i nastri colorati, ignorò gli otto piccoli amici riuniti per la sua festa di compleanno e scappò via a fare un giro veloce intorno all'isolato, ma non fece in tempo a vedere il pericolo giungere dall'altra parte della strada>.
 La madre, Kathy, ricorda l'angoscia delle lunghe ore trascorse in sala d'attesa, senza sapere con certezza se il loro figliolo sarebbe morto o sopravvissuto.
"Era rimasto in stato d'incoscienza da quando un vicino di casa lo aveva investito violentemente con la sua auto. La sua bicicletta era maciullata ed i vicini mi dissero che Randy era volato per quindici o venti metri dal punto dell'impatto. Tutto quello che potevamo fare era pregare."
Dopo un intervento chirurgico durato tre ore, il medico si recò dai suoi genitori in sala d'attesa e disse loro che la prognosi sembrava buona.  Randy era in una sala di risveglio e non appena si fosse stabilizzato, sarebbe stato condotto in una stanza d'ospedale dove avrebbero potuto vegliarlo, anche se non sarebbe stato ancora abbastanza cosciente per rispondere a tono alle loro domande.
La mattina dopo, a circa diciassette ore di distanza dall'incidente, Randy riaprì gli occhi, vide i  genitori al suo capezzale e sorrise. Dopo aver accettato in silenzio i loro baci ed abbracci, esclamò:
"Wow, mamma, papà... che viaggio!"
Steve e Kathy ridacchiarono a quelle prime parole del figlio. Poi Steve commentò:
"Sì, lo credo davvero sei andato in volo sopra il manubrio, eh?"
Randy annuì, poi fece una smorfia per il dolore del movimento. La sua testa era completamente avvolta nelle bende, lasciandogli solo uno spioncino intorno agli occhi ed un piccolo buco per la bocca.
"Sì, ho volato fino alle stelle e sono andato in Paradiso. Ho visto gli Angeli, e  potrei
aver visto anche Gesù. Oh!  Anche nonno Hansen."
Steve e Kathy si guardarono l'un l'altro in silenzio...
"E 'ancora sotto gli effetti dell'anestesia," Kathy sussurrò.
"E 'come se stesse sognando."
Randy protestò alle parole sussurrate da sua madre.
"Non era un sogno. Io c'ero!"
Steve e Kathy finsero di essere d'accordo con le affermazioni del figlio in modo da non aggravare le sua condizioni dopo l'intervento chirurgico, ma nei giorni e nelle settimane successive, iniziarono ad avere una diversa opinione su quella storia e dovettero ammettere che Randy aveva sperimentato molto di più di un sogno. Secondo gli appunti presi da Kathy, ecco in sintesi il racconto di Randy della sua esperienza di pre-morte:

"Io non sapevo che cosa mi avesse colpito, mi sembrava di volare... poi è accaduta una cosa veramente divertente! Una parte di me -credo la mia anima -continuava a volare ed ho visto il mio corpo cadere a terra... sapevo che doveva fare un gran male sbattere a terra, quindi ero felice dove mi trovavo... ovunque fossi andato. Quando sono arrivato un pò più in alto, ho visto che era stata l'auto di Kurt che mi aveva colpito.  Gli ho sempre detto che guidava troppo veloce nel nostro quartiere, ma mi faceva le boccacce o mi prendeva in giro. Lui avrebbe dovuto darmi ascolto. 
Ho pensato che mi avesse ucciso e che sarebbe andato in galera ".
Randy provò un momento di panico quando si rese conto che avrebbe potuto essere morto.
"Ed allora questo bellissimo Angelo è apparso accanto a me. Lui era davvero bello. Sembrava una star del cinema con le ali e la sua voce era come quella della mamma quando mi conforta se ho un mal di pancia o qualcos'altro. Mi disse di non preoccuparmi, perchè era con me e che sarebbe rimasta al mio fianco. Mi prese la mano, e allora mi sono sentito molto meglio."
Randy continuò a raccontare che ben presto si avvicinarono ad un tunnel buio.
Quando si fermarono disse che aveva paura di andare nel buio, ma  l'Angelo sorrise e gli disse che questo era l'unico modo per arrivare a destinazione.
"Potevo vedere una luce in fondo al tunnel, così ho detto:
-Va bene, a patto che non lasci andare la mia mano!-
Lui rise e mi disse:

'Ti ho detto che non avrei mai lasciato il tuo fianco. Sono stato con te da quando sei nato,
infatti ero lì, accanto a tua madre. Sono il tuo Angelo Custode.'

Randy gli chiese come si chiamasse. 'Non abbiamo nomi nel modo che puoi intendere,' rispose, 'ma se ti fa sentire meglio, chiamami pure Areo'.  Il tunnel non fu una prova terribile, dopo tutto.
Randy e Areo lo attraversarono rapidamente, fluttuando al suo interno.

"Poi ci siamo ritrovati davanti a questa luce impressionante, così brillante e potente che davvero non si poteva guardare. Guardando Areo, gli chiesi che cosa dovessimo fare. Mi disse che saremmo dovuti entrare nella Luce e diventare uno con Essa. Prima che potessi chiedere cosa volesse dire, aveva già dato un piccolo strattone alla mia mano, e quindi entrammo nella luce. E 'stato davvero bello, mi sentivo come se il mio corpo fosse esploso - in un modo piacevole - divenne un milione di atomi diversi ed ogni singolo atomo poteva pensare i propri pensieri ed avere i propri sentimenti.
Ad un tratto mi parve di sentire come se fossi un ragazzo, una ragazza, un cane, un gatto, un pesce.
 Poi mi sentii come se fossi un vecchio, una vecchia e poi un bambino piccolo "
(Come poteva un ragazzino di dieci anni, già nel 1988 conoscere la teoria della Super-Psi? -NdR-)
Randy e Areo erano immersi in quello che sembrava essere un paesaggio meraviglioso, ornato con "milioni e milioni" di fiori colorati. Randy poteva sentire una bellissima musica suonare da qualche parte, in lontananza.
"Solo un pò più lontano ho potuto vedere un ponte con una persona che mi veniva incontro ed, oltre il ponte, ho visto una città d'oro con le torri come quelle dei castelli europei. L'intera città sembrava essere splendente di luce che s'irraggiava verso il cielo come un gigantesco faro. Ho potuto vedere che alcune delle cupole della città erano rosse, altre erano d'oro, e alcune blu. Le porte e le mura della città sembravano fatte di luce blu, rossa, viola."
Poi Randy chiese ad Areo se aveva intenzione di fargli visitare la città.
L'angelo annuì. 'E' la tua nuova casa, Randy' fu la sua risposta.
Così cominciarono a camminare verso il ponte per entrare nella città e Randy si accorse che l'uomo in attesa sul ponte era suo nonno Hansen. Gli corse incontro e sentì le sue forti braccia intorno a lui.
Nonno Hansen, per tutta la sua vita, era stato un contadino del Minnesota ed era morto, sebbene fosse ancora un uomo molto forte, quando Randy aveva sei anni.
Randy chiese al suo amato nonno se ora avrebbe vissuto con lui lì in Cielo.
"Un giorno," il nonno rispose. "Ma non adesso, hai ancora molte cose da imparare sulla Terra.
Questa volta, ragazzo mio, ti ci è mancato poco,"
aggiunse con una risatina.
" Non sei ancora pronto per passare alla cassa."
Areo sembrava perplesso....
'Mi sembrava che stessi facendo la cosa giusta, era tempo per Randy di tornare a casa.'
disse il suo Angelo, ma nonno Hansen si strinse nelle spalle.

'Mi è stato detto di incontrarvi presso il ponte e dirti di riportarlo a casa. Ha alcune lezioni che non ha ancora imparato ed un sacco di lavoro che non ha nemmeno iniziato a compiere.'
(Qui par di capire che gli Angeli sono dei messaggeri che non conoscono appieno la Volontà Divina -NdR)

Prima che Areo lo prendesse per mano per il volo di ritorno, Randy vide
un'altra figura materializzarsi accanto a nonno Hansen, lì sul ponte.
"Ho capito subito che si trattava di Gesù," ha dichiarato Randy, convinto dalla maestosità del visitatore. "Lo sapevo, l'ho capito dai suoi occhi."
Randy non riuscì a ricordare tutte le cose che Gesù gli aveva dette, ma è certo solo di alcune.
"Gesù disse che non sarei mai più stato lo stesso di prima e che parte del potere della Luce sarebbe rimasto dentro di me. Mi ha anche detto di far sì che l'Amore che sento nel mio cuore sia espresso a tutte le persone che incontrerò e che non avrei mai dovuto preoccuparmi se la gente dubiterà della mia storia o se non riesce a capire quel che racconto. '
Un giorno'
Gesù disse, 'tutti potranno venire a vedere di persona quello che hai visto tu.'

Traduzione del Webmaster dal Sito di Kevin Williams

NDE A TRE ANNI
ED ALTRI RACCONTI IN SINTESI           
(20-06-13)
Paolino (Paul Eicke) oggi è un bimbo di circa sei anni, vive in Germania e tre anni fa ha avuto una NDE durata più di tre ore.... E 'un miracolo che il bimbo sia ancora vivo e che ci abbia raccontato la sua visita nell'Aldilà.
Tecnicamente era morto ed ha detto di aver incontrato la sua bisnonna in Paradiso ma che lei lo aveva rispedito sulla Terra. Paolino stava giocando nel giardino dei nonni a Lychen, Brandeburgo quando cadde inosservato in un lago. Suo nonno lo trovò, ormai senza senza vita, nell'acqua gelida.
Ricoverato in elicottero in un ospedale alla periferia di Berlino venne subito portato in terapia intensiva, dove quattro medici hanno lottato a lungo per salvargli la vita. Avevano quasi rinunciato quando il cuore di Paolino ha iniziato a battere di nuovo
dopo ben tre
ore e 18 minuti!

Il Prof. Lothar Schweigerer, direttore del reparto ebbe a dichiarare:
 "
Non ho mai visto niente di simile. Quando i bambini restano sott'acqua per alcuni minuti la maggior parte di loro non ce la fa (oltre il 90%-NdR) .
I miei medici erano vicini a dire 'non possiamo fare di più, dopo due ore di rianimazione', perché le probabilità di sopravvivenza erano nulle ed il bimbo doveva ormai essere in uno stato di morte cerebrale.
Ma
poi ,improvvisamente, il suo cuore cominciò a battere di nuovo ... è stato un fantastico miracolo. Faccio questo lavoro da 30 anni e non ho mai visto nulla di simile.
Direi che il corpo umano è un organismo molto resistente e non si dovrebbe mai rinunciare,

infatti Paolino non ha riportato alcun danno cerebrale"

Dal canto suo, il piccolo ha detto ai suoi genitori:

C'era un sacco di luce e stavo galleggiando. Sono arrivato ad un cancello dove ho visto Oma [nonna] Emmi sull'altro lato. Mi ha detto: 'Che cosa ci fai qui Paolino? Devi tornare da mamma e papà. Io ti aspetterò qui.'  Sapevo di essere in Paradiso, ma la nonna ha detto che dovevo tornare a casa.
 Ha detto che dovevo tornare giù molto velocemente. "

Purtroppo non abbiamo altri particolari di questa interessante esperienza, avvenuta circa tre anni fa, nè siamo riusciti a reperire altri particolari della NDE, salvo questo VIDEO su Youtube che è in Inglese.  E' interessante notare che il bimbo ha riferito quanto anche persone adulte riportano dopo una NDE, dalla Luce, alla sensazione di fluttuare, fino all'imperioso invito a tornare "giù".

Non certo questa di Paolino è l'ultima di una lunga serie di esperienze pre-morte di persone che dicono di aver visto tunnel, luci e parenti morti. Gli scienziati hanno per anni cercato di spiegare il fenomeno, alcuni paragonandole ai "sogni" o ad attività del cervello che non possono essere spiegate razionalmente. Uno studio condotto dal Neurologo  Kevin Nelson  della Kentucky University ha esaminato 55 persone che avevano avuto esperienze del genere e 55 che non avevano avute.
Si è trovato che, nei Ritornati, i confini tra essere addormentato ed essere sveglio spesso appaiono sfocati e questo potrebbe spiegare molti dei sintomi.
"Io vedo le NDE come un'attivazione di alcune regioni del cervello che funzionano anche durante lo stato di sogno.Tuttavia, esiterei a chiamarle sogni, o sognare da svegli",

ha dichiarato lo scettico, ma perplesso Ricercatore.
Ci sono però un sacco di persone che sono convinte che la loro esperienza era reale, come i nostri Lettori ben sanno (vedi la sezione "Racconti di NDE") .

Ecco un piccolo sguardo ad alcune delle loro storie straordinarie: 

Tom Rayner, un pilota inglese, era in coma dopo un incidente d'auto quando si accorse di guardare in giù sulla sua nativa East Anglia, poi sull'Europa e quindi all'emisfero nord della Terra.
Il suo "viaggio", è continuato nello spazio prima di trovarsi in Africa.
Dopo il risveglio, ha venduto la sua attività, ha acquistato una Land Rover ambulanza ed è andato in Africa dove consegnava farmaci ad un ospedale da campo nel bel mezzo di una zona di guerra.

Mike Richards era in ospedale, si stava riprendendo da un cancro quando ha subito una ricaduta.
 Mike, 60 anni, si è trovato in una stanza rosa senza pavimento o soffitto e nella stanza c'erano il padre, la suocera e un uomo trasandato avvolto in un mantello bianco, che gli ha detto che non era pronto e che era tempo di tornare indietro. Ma non è tutto. Quando il malato di paralisi cerebrale si svegliò, scoprì che non aveva più alcun handicap alla mano sinistra (oltre ad essere guarito dal cancro).

L'atleta amatoriale Christine Barratt era quasi morta all'età di 33 anni, in un incidente di bicicletta accadutole alle Bahamas. Ricorda una sensazione di euforia e di aver visto la sua vita scorrere in un lampo. Poi, una voce le disse di scegliere se restare o tornare indietro ma, se fosse tornata, sarebbe stata più forte di prima. Durante la convalescenza i medici le dissero che non avrebbe mai più potuto correre, ma Christine si ricordò della voce ed ha continuato, fino a diventare una fondista mondiale.

In ospedale dopo un tentativo di suicidio, Samantha Swinglehurst si ritrovò in una pianura nera con una voce che le disse che si trovava in un luogo chiamato "stanza di compensazione".
Gli eventi chiave della sua vita le vennero riproposti e lei ha detto che quell'esperienza
le ha poi impedito di ripetere gli stessi errori.

La pianista Annette Servadei subì un attacco di cuore nella stessa notte in cui è avvenuto il disastro del traghetto Herald che salpó da Zeebrugge con 459 passeggeri a bordo, ma che poco dopo si rovesció causando 189 morti.  Un televisore stava mostrando la tragedia e, dopo aver perso conoscenza, Annette si ritrovò in piedi in un tunnel, ma poteva vedere la gente in acqua ed i loro spiriti che lasciavano i corpi. Si stavano dirigendo verso una luce sopra di loro, ma ad Annette fu detto da una voce maschile che non era il suo tempo di andare, poi si svegliò di nuovo.

Jeanette Atkinson aveva solo 19 anni quando la uccisero numerosi coaguli di sangue, ma ricorda che galleggiava verso il soffitto guardando il proprio corpo. Si ricorda anche che il lampione del suo rione era coperto di polvere e si arrabbiò perchè nessuno aveva avuto il tempo di pulirlo.

Lillian Oaktree aveva 46 quando l'asma che aveva combattuto per 20 anni stava quasi per ucciderla. Nel suo quarto giorno in ospedale, un improvviso dolore lancinante al petto venne sostituito da una sensazione di calma mentre guardava il proprio corpo, giù in basso. Trasportata attraverso un tunnel buio in una verde campagna, ha incontrato molti dei suoi parenti morti, amici e persino i suoi animali domestici defunti. Due "esseri" in mantelli bianchi le hanno parlato prima che improvvisamente si svegliasse, per scoprire che la sua asma era migliorata notevolmente.

La scrittrice Amanda Cable era quasi morta sul tavolo operatorio a seguito di una gravidanza extrauterina. Si ricorda di aver viaggiato in un tunnel bianco prima di vedere sua figlia Ruby di cinque anni, che stava iniziando la scuola quel giorno.
Pur non avendo mai visto la figlia nella sua uniforme, ha poi descritto con precisione
come fosse vestita Ruby nell'andare a scuola con suo padre quella mattina.

Fonte: "Bild.de" ed altri

ANCHE  PELOSONI & PELOSETTI
HANNO UN'ANIMA!
  (26-04-13)



 NDE con Animali domestici. 
di k. williams


Secondo molti Ritornati, gli animali hanno un'anima e vanno in cielo proprio come fanno gli esseri umani. All'interno dell'articolo, potete leggere una delle tante testimonianze di persone che hanno avuto una NDE ed hanno incontrato i loro animaletti deceduti.
Dopo la lettura di queste testimonianze, non guarderete più i vostri animali domestici, nè tutti gli altri, nello stesso modo.
Le testimonianze fornite qui ci autorizzano a pensare che anch'essi hanno un Paradiso tutto per loro e che gli esseri umani sono autorizzati a visitarlo quando muoiono, comunicando per mezzo della telepatia.

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CANALIZZAZIONE RICEVUTA DAGLI SPIRITI-GUIDA:
Ciò che noi crediamo
, secondo la maggior parte degli insegnamenti tradizionali, é che cani e gatti non hanno un'anima perchè  non hanno sviluppato una personalità individuale, come avviene per gli esseri umani, e quindi non fanno scelte consapevoli per il futuro,sicchè le loro scelte sono fatte da una sorta di  'superanima'.
Tuttavia,
quando essi sviluppano una maggiore consapevolezza di sé nel corso di molte vite ed intessono  legami emotivi con gli esseri umani, cominciano a influenzare le loro scelte. Mentre l'umanità si evolve e diventa sempre più senziente, anche gli animali progrediscono. Molti anni fa sarebbe stato 'vero' che gli animali non hanno un 'anima', perchè anche  l'età media delle anime umane sul pianeta era giovane, come lo erano quelle delle anime animali. Nella vastità dell'Universo, il termine 'non' può essere applicato molto, molto raramente. L'Universo è tale che se 99 miliardi di anime fanno qualcosa in un certo  modo, non ci sarà quasi mai chi lo farà in un  modo diverso. E' la  crescita, che è alla base della natura della coscienza
!

Nel corso della storia gli esseri umani si sono spesso chiesti se gli animali hanno un'anima, partendo dal falso presupposto che gli animali sono in qualche modo inferiori a noi. Forse il ragionamento si basa sul fatto che gli umani, collocabili nella parte superiore della catena alimentare, sono in grado di uccidere e mangiare una grande varietà di specie animali.
Per migliaia di anni gli uomini hanno addomesticato molti animali, come il cavallo, l'asino, i cani ed i gatti, rendendoli nostri schiavi. La Chiesa ha, durante tutta la sua storia, negato che gli animali abbiano un'anima, forse a causa della credenza che la morte sacrificale di Cristo sulla Croce poteva essere applicata solo agli esseri umani. In caso contrario, per la Chiesa si presenterebbe un dilemma spinoso:  anche gli animali sono caduti in disgrazia, come gli esseri umani e, se così fosse, il potere redentore di Cristo si applicherebbe anche a loro e persino ad eventuali forme di vita su altri pianeti?
 E' sorprendente per i Cristiani scoprire nel libro dell'Apocalisse che quasi tutti gli animali si incontrano in Paradiso .  In Apocalisse 4:6-11 si descrivono "quattro esseri viventi" intorno al trono di Dio ed in Apocalisse 5:6-8, Gesù viene visto trasformarsi in un agnello.
In Apocalisse 5:11-14 è citato il momento in cui gli animali vengono resuscitati ed entrano in Cielo.
Molte religioni antiche di tutto il mondo venerano alcuni animali come esseri divini.
La scienza ci ha anche fornito una nuova prospettiva del regno animale, infatti secondo l'Evoluzionismo la componente fisica del nostro corpo discende dagli animali, ma la ricerca sulle NDE rivela come la componente spirituale dei nostri corpi è disceso dai cieli molto, molto tempo fa. Ma veniamo alle NDE ed a quel che ci riferiscono alcuni Ritornati che avevano perso i loro amici.
Secondo la D.ssa PMH Atwater:
"Adulti e bambini a volte riferiscono di essere stati accolti dall'Altra Parte dai loro animali domestici che sono morti, soprattutto i bambini che descrivono un Paradiso degli animali, alcuni anche insistendo sul fatto che devono passare attraverso quel livello prima di poter raggiungere il Cielo dove vivono gli umani. Altri casi riferiti da adulti possono essere altrettanto convincenti. "

Ricordo anche la lettura di una testimonianza NDE (non ricordo quale) in cui il Ritornato ha chiesto lumi ad un Essere di Luce sull'evidente ingiustizia del più forte che uccide e mangia i più deboli.
La risposta è stata che non vi è alcuna ingiustizia in tutto ciò perché, esaminando la faccenda da un livello più alto, il cosiddetto "più debole" sta dando liberamente se stesso come sacrificio al cosiddetto "più forte" per far continuare la vita su questo pianeta. A questo proposito, sarebbe meglio dire che
il cosiddetto "debole" in questo mondo è in realtà il più forte.
Con tutto questo in mente, non dovremmo più vedere noi stessi come animali "glorificati", come suggerirebbe l'evidenza e come ci ha voluto far credere la Chiesa, il cui atteggiamento su questa tematica sta però lentamente cambiando.

LA NDE di Lynn

La seguente esperienza di pre-morte appare nel libro di PMH Atwater, Bambini del Nuovo Millennio (ormai fuori stampa). La Dr.ssa Atwater ebbe tre esperienze di pre-morte (Clic)  e da lungo tempo,
insieme al Dr. Raymond Moody Jr, è una delle più famose ricercatrici del fenomeno delle NDE.
La sua enfasi sull'importanza dei postumi delle NDE e la sua teoria sulla trasformazione del cervello che segue l'esperienza hanno incoraggiato molte ricerche su questa affascinante tematica.
La Atwater è molto rispettata per la sua originalità e conosciuta per le sue idee dirette e provocatorie.
Nel suo libro, "I bambini del Nuovo Millennio", ha riportato il racconto di una bambina di nome Lynn che, all'età di tredici anni, ha avuto una esperienza di pre-morte, in cui vide i suoi amati cani in Paradiso. Lynn aveva subìto un intervento chirurgico a cuore aperto per correggere una malformazione che aveva avuto dalla nascita. Lei era in grado di correre e giocare con gli altri bambini, ma in certe occasioni diventava blu e si ammalava. Ecco la sua diretta testimonianza.

<L'ultima cosa che ricordo fu una voce maschile che diceva in modo molto preoccupato:
"Uh-oh, abbiamo un problema qui", poi che stavo galleggiando vicino al soffitto della sala operatoria, guardando giù, verso mio corpo.  Il mio petto era spalancato e potevo vedere i miei organi interni.
Ricordo di aver pensato quanto fosse strano che essi fossero d'un bel colore grigio perla, non erano affatto simili ai pezzi di carne sanguinolenta dei film dell'orrore che amavo guardare.
Notai pure che c'erano un medico di colore ed uno orientale nel team operatorio.
La ragione per cui la mia mente ci fece caso deve risiedere nel fatto che sono stata educata in un quartiere borghese abitato solo da bianchi e, sebbene avessi visto insegnanti neri, non avevo mai conosciuto un medico di colore. Strano...
Avevo incontrato la squadra di chirurghi il giorno prima, ma erano tutti bianchi.
Improvvisamente, ho dovuto andare avanti, così fluttuai verso la sala d'attesa dove c'erano i miei genitori. Mio padre aveva la testa sepolta nel grembo di mia madre. Era inginocchiato ai suoi piedi, le braccia avvolte intorno alla sua vita, e singhiozzava. Mia madre stava accarezzandogli la testa, sussurrando. Questa scena mi scioccò, poichè mio padre non era incline a mostrare le sue emozioni.
Una volta resami conto che tutto sarebbe andato per il verso giusto, mi sentii trascinata dentro un tunnel orizzontale. La corsa attraverso il tunnel era diversa da ogni altra mia esperienza terrena.
Ricordo di aver pensato: "Allora questa è la morte."
Il tunnel era buio e ogni tanto qualcosa come un fulmine lampeggiava lungo il mio percorso.
Quei lampi erano brillanti e colorati e non mi spaventavano finchè, alla fine del tunnel, apparve una Luce molto brillante. Dalla Luce vennero fuori due dei miei cani: uno era un collie di nome Mimì che era morto tre anni prima per un'infezione, l'altro un boxer di nome Sam, morto due anni prima per esser stato investito da una macchina.  I cani venivano da me correndo e sono saltati su di me, baciandomi la fronte con le loro lingue che, però, non erano bagnate, nè ho sentito il peso dei loro corpi che brillavano di una Luce che sembrava provenire da dentro di loro.
Ricordo di averli abbracciati il più stretto possibile e di aver detto a me stessa:
"Grazie, Dio, per aver permesso ai miei cani d'essere ancora vivi."
Poi li ho richiamati e insieme abbiamo iniziato a camminare verso la Luce.
Tutti i colori erano presenti in Essa, era calda, una cosa viva, e c'erano persone a perdita d'occhio che brillavano anche loro d'una Luce interiore - proprio come i miei cani.
 In lontananza vedevo campi, colline, ed il cielo. Poi la Luce parlò e mi disse:
"Lynn, non è ancora tempo per te. Torna a casa, figliola."
Allora allungai la mia mano fino a toccare quella Luce e capii che avevo toccato il volto di Dio.
Ho detto a Dio che lo amavo, e volevo stare con lui, ma anche in questo caso la Luce rispose:
"Lynn,devi tornare indietro. Non è il tuo tempo per restare qui. Hai del lavoro da fare per me. Torna".
So che sembra stupido, ma le chiesi:
"Se vado, posso tornare e poi ci saranno ancora i miei cani qui, ad aspettarmi?"
La Luce mi disse di sì e poi aggiunse che c'erano dele persone che volevano vedermi prima di partire. Dalla Luce apparvero i miei nonni materni. Corsi verso di loro e li abbracciai: mi avrebbero accompagnata per una parte del viaggio di ritorno, ma come mi voltai per partire, un altro uomo uscì dalla Luce. Indossava una divisa della Marina Americana, era molto alto e biondo, con gli occhi azzurri. Non avevo mai visto quell'uomo prima di allora, ma lui mi conosceva e sorrise.

"Io sono tuo zio Franklin. Dillo a Dorothy che sto bene e che il bambino è con me.
Dille che non ho mai smesso di amarla e che io sono contento che ha proseguito con la sua vita.
Dille che quando sarà il suo momento, verrò per lei. Ricordati di dirle che le voglio tanto bene ".
Come mi voltai, l'uomo gridò ancora:
"Dillo a Dorothy, dille che hai incontrato Franklin e che sto bene e così è anche per il bambino."

I miei nonni mi dissero che, se fossi rimasta più a lungo, non sarei riuscita a tornare, ma volevo parlare con Gesù, perchè avevo una domanda molto importante da farGli.
Un fascio di Luce, diversa ma ancora simile al primo, mi coprì interamente. Sapevo che questa Luce era Cristo. Mi appoggiai a Lui per un momento e poi Gli chiesi:
"Caro Gesù, è vero che mi hai dato questa malattia di cuore per portare una croce come hai fatto Tu?"
(Suor Agnese, la mia insegnante di prima media, mi aveva detto che la mia
malformazione cardiaca era la mia croce da portare per Cristo.)

Sentii subito la voce di Gesù vibrare attraverso di me:
"No, questa tua malattia non è una croce che ti ho dato, ma una sfida per aiutarti
a crescere e rimanere compassionevole. Ora,devi tornare indietro. "
Mentre tornavo, mia nonna mi disse che mio padre stava per lasciare la mia mamma e che io le avrei dato la forza per superare quell'abbandono. Nel tunnel vidi persone che si nascondevano, persone che avevano paura di venire incontro alla Luce o che erano disorientate perchè non sapevano dove si trovavano.  Espressi una viva preoccupazione per loro, ma mi venne detto di non preoccuparmi, perchè una Guida sarebbe giunta per aiutarle Alcune di queste persone sembravano soldati.
Poi mi ricordai del Vietnam e capii da dove quei soldati venivano.>


[Nel libro della Dr.ssa Atwater, viene documentato come le rivelazioni che Lynn ha ricevuto durante la sua esperienza di pre-morte si sono dimostrate veritiere, come ad esempio la presenza dei medici neri ed asiatici, la storia di suo zio e del bambino, ed il fatto che suo padre stava lasciando la famiglia.]

Traduzione WM   dal sito di kevin williams

HO SNIFFATO DIO! (06-04-13)
NDE di Crystal Mcvea

Anche se questa NDE non fornisce prove su una reale "visita" nei Livelli Superiori, ve la vogliamo proporre per l'originalità delle sensazioni olfattive descritte dalla
Mc Vea, che non ci risulta siano state mai riferite da altri Ritornati e che, purtroppo, hanno suscitato anche commenti molto salaci sul sito della Fox Tv da parte dei soliti scettici che le hanno chiesto che odore avessero.... i piedi di Dio!

Crystal McVea, autrice di un nuovo e-book, "Svegliarsi nel Cielo: una storia vera" ha dichiarato durante un'intervista alla Fox TV:"..ho visto una luminosità immensa. Una luminosità che ho potuto Clic per vedere il videosentire, toccare, gustare, annusare, che mi ha pervaso completamente. Non avevo più cinque sensi, ma 500."
Uno studio universitario recente (Vedi Ns. Articolo) ha scoperto che le persone che raccontano le loro esperienze di quasi morte  hanno ricordi così vividi degli eventi che si svolgono durante la NDE da essere sovrapponibili a quelli reali della vita quotidiana.
Nel 2009, McVea era in cura per una pancreatite. Dopo aver avuto una reazione avversa ai farmaci per il dolore, il suo cuore si fermò per nove minuti prima che i medici riuscissero a rianimarla.
"Nel momento in cui ho chiuso gli occhi in quella stanza d'ospedale, li ho immediatamente riaperti e stavo in paradiso", ha detto Crystal. "Non riesco a trovare parole umane per descrivere cosa ho vissuto mentre ero lì."
Come fa notare il conduttore di Raw Story, una serie di studi condotti su pazienti sottoposti a chirurgia ha rivelato una serie di aberrazioni mentali in circa l' 11 per cento di tutti gli interventi chirurgici, tra cui le cosiddette esperienze spirituali.  È interessante notare che uno degli studi ha chiaramente indicato che non vi era alcuna correlazione tra le esperienze NDE ed il tipo di farmaci usati per controllare il dolore o per il tipo di procedura seguita.
Tuttavia, McVea dice che l'esperienza l'ha trasformata in una persona nuova, ma non prima d'una sorta d'intenso negoziato spirituale per decidere se doveva tornare sulla Terra o meno.
"Per tutta la mia vita sono stata scettica,ma chiudere gli occhi, aprirli e trovarmi di fronte al Creatore non solo dell'universo, ma di me stessa... beh non avrei voluto più andarmene. Dio mi ha fatto vedere attraverso i suoi occhi. E in quel momento ho capito che mi aveva sempre amato anche durante tutti quegli anni bui e difficili, quando avevo messo in dubbio la sua esistenza, in ogni crisi ed  in ogni crepacuore che mi aveva fatto allontanare sempre più da Lui  Sapevo, in quel momento, che il suo Amore è infinito e sconfinato, e che se Lui mi amava così tanto... come non potevo amare me stessa?
Alle obiezioni avanzate di giornalisti in merito agli scarni dettagli riportati ( a differenza di tanti altri Ritornati), Crystal ha dichiarato che non poteva riferire tutto ciò che Dio le  ha detto, perché le era stato permesso di ricordare solo alcune cose. Pur volendo  rimanere Lì, Dio l'ha rimandata sulla terra per permetterle  di continuare a vivere con i suoi quattro figli.

(Webmaster da varie Fonti Internet)

LA NDE DI ANITA MOORJANI
(12-02-13)

Non siamo usi a pubblicare le stesse tematiche a breve distanza, ma questa NDE ci è parsa molto pertinente, perchè legata a quelle della D.ssa Atwater pubblicate la settimna scorsa, in quanto anche Anita ha riferito una miracolosa guarigione, addirittura da un cancro in fase terminale.
Ci perdonino perciò i Lettori se si aspettavano qualche altra tematica: in fondo siamo a Carnevale e perchè non "abbuffarsi" anche di NDE?
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Quella mattina non riuscivo più a muovermi. Mio marito mi ha portato di corsa all'ospedale,dove, dopo una TAC, mi hanno diagnosticato un linfoma di Hodgkin allo stadio 4B  (il peggiore ). L'anziano oncologo guardò la mia cartella attentamente e poi disse a mio marito che era troppo tardi, e che i miei organi erano tutti danneggiati:
mi restavano sì e no 36 ore di vita. Tuttavia, ci assicurò che avrebbe fatto tutto ciò che poteva, ma preparò mio marito al peggio.  Fu subito iniziata una chemioterapia, mi somministrarono l'ossigeno, e mi venne prelevato il sangue per i test ematici di routine, onde stabilire la funzionalità dei miei organi e  poter determinare quali farmaci utilizzare.
Andavo alla deriva, dentro e fuori dalla coscienza e in quei momenti ho potuto sentire il mio spirito lasciare il corpo. Ho visto e sentito le conversazioni tra mio marito ed i medici che si svolgevano fuori dalla mia stanza, a circa 40 metri di distanza, nel corridoio. Sono stata poi in grado di verificare questa conversazione con lui, lasciandolo scioccato. Poi ho "attraversato" il confine con un'altra dimensione, dove sono stata letteralmente inghiottita da un sentimento di amore totale.  Lì, con estrema chiarezza, mi fu spiegato il motivo per cui avevo avuto il cancro, perché ero venuta in questa vita, quale ruolo giocavano tutti i membri della mia famiglia nella mia vita e nel grande schema delle cose, e in generale come funziona la vita stessa.  La chiarezza e la comprensione che ho ottenuto in questo stato è quasi indescrivibile. Le parole sembrano limitare l'esperienza  vissuta in un posto dove ho capito molto più di quello che siamo in grado di concepire nel nostro mondo tridimensionale.
Ho capito che la vita è un dono e che ero circondata da amorevoli esseri spirituali, sempre presenti anche quando non lo sapevo. La quantità di amore che ho sentito è stata travolgente e, da questo punto di vista, ho capito quanto sia potente grazie alle sorprendenti possibilità che noi, come esseri umani, siamo in grado di raggiungere nel corso di una vita fisica. Ho scoperto che il mio scopo attuale sarebbe quello di vivere il "paradiso in terra" con questa nuova comprensione e anche di condividere questa conoscenza con altre persone. Tuttavia ho avuto la possibilità di scegliere se tornare alla vita terrena, o andare verso la morte. Mi hanno fatto capire che non era il mio tempo, ma ho sempre avuto modo di fare la scelta e, se avessi scelto la morte, non avrei sperimentato un sacco di doni che il resto della mia vita mi teneva in serbo.
Una delle cose che volevo sapere era se, scegliendo la vita, avrei dovuto tornare in quel corpo malato, perché il mio corpo era molto, molto malato e gli organi vitali avevano smesso di funzionare.
Mi fecero capire che scegliendo la vita,
 il mio corpo sarebbe guarito molto rapidamente,
non nel giro di mesi o settimane, ma in pochi giorni!

Mi spiegarono che le malattie nascono su un livello energetico prima che diventino fisiche.Tornando sulla Terra il cancro sarebbe andato via dalla mia energia e il mio corpo fisico sarebbe guarito molto velocemente. Poi ho capito che le cure mediche eliminano la malattia solo dal corpo, ma non dall'energia sicchè la malattia si ripete, insomma sarei ritornata con una energia molto sana ed il corpo fisico avrebbe raggiunto condizioni energetiche ottimali molto rapidamente ed in modo permanente.
Mi venne anche detto che questo vale per qualsiasi cosa, non solo per le malattie, ma anche per le condizioni fisiche, psicologiche, ecc., cioè per tutto quello che succede nella nostra vita.
Tutto dipende da questa energia che ci circonda, creata da noi. Niente è solido, tutto il nostro ambiente è plasmato a seconda di dove questa "energia" è presente. La chiarezza con cui mi vennero esposti questi concetti era stata fenomenale! E' tutta una questione di dove ci collochiamo energeticamente e stavo per averne la "prova" non appena tornata indietro nel mio corpo.

Stavo andando alla deriva tra i due mondi, ma ogni volta che scivolavo "dall'altra parte", mi venivano mostrate sempre più scene della mia vita. Vidi come la mia esistenza aveva toccato tutte le persone incontrate; come in un arazzo mi fu mostrato in che modo avessi influenzato la vita del Prossimo.
Ho visto mio fratello a bordo d'un aereo: dopo aver avuta la notizia che stavo morendo, stava venendomi a trovare (e di questo ne ho avuto conferma quando è arrivato in ospedale).
Poi ho intravisto me e mio fratello ed in qualche modo mi è sembrato di capire che era successo durante una vita precedente, dove ero molto più grande di lui in quanto facevo le veci d'una madre molto protettiva (in questa vita,lui è invece più anziano di me). Improvvisamente mi resi conto che era su un aereo per venire da me, e mi dissi: "Non posso fargli questo non può venire fin qui per vedermi morta!". Poi ho anche visto come il destino di mio marito era legato al mio e perchè avevamo deciso di venire a vivere questa vita insieme. Se fossi andata via, probabilmente mi avrebbe seguito poco dopo.
Mi venne rivelato che, se avessi scelto la vita, le analisi cliniche (i cui risultati non erano ancora pronti)avrebbero mostrato che i miei organi funzionavano normalmente, altrimenti avrebbero indicato che i miei organi erano inesorabilmente danneggiati a causa del cancro.
Insomma,ero in grado di cambiare l'esito dei test in base alla mia scelta!
La feci, e come cominciai a svegliarmi (in uno stato molto confuso, in quanto in quel momento non sapevo dire da quale parte del velo fossi),i medici si precipitarono nella stanza con grandi sorrisi sui loro volti dicendo che avevano una buona notizia per la mia famiglia:
i risultati degli esami mostravano che i miei organi funzionavano! Non ci potevo credere!

Dopo di che, ho iniziato a recuperare rapidamente. I medici erano stati prudenti, aspettando che mi stabilizzassi prima di fare una biopsia ai linfonodi per individuare il tipo di cellule tumorali, ma non riuscirono nemmeno a trovarne uno abbastanza grande da suggerire che avessi il cancro (entrando in ospedale il mio corpo era pieno di linfonodi estremamente gonfi). Mi hanno sottoposta ad una biopsia midollare, sempre per trovare il cancro e decidere la chemioterapia più corretta, ma non c'era niente, nemmeno nel midollo osseo.  I medici erano molto confusi, ma me lo spiegarono con una rapida risposta alla chemio, sebbene loro stessi non fossro davvero in grado di capire cosa stesse succedendo.
Mi hanno fatto tantissime analisi, ma tutte negative, dandomi la prova che potevo fare ancora di più!
Non riuscirono a trovare nulla, nemmeno ripetendo la TAC due volte!

A causa della mia esperienza, ora sto dicendo a tutti quelli che conosco che i miracoli sono possibili nella vostra vita di ogni giorno. Dopo quello che ho visto, mi rendo conto che tutto è possibile e che non siamo venuti qui solo per soffrire. La nostra esistenza dovrebbe essere grandiosa,e siamo tutti molto, molto amati. Il mio modo di guardare la vita è cambiato radicalmente, e sono felice di aver avuto una seconda possibilità di sperimentare il "paradiso in terra".

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