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ESPERIENZE NON CLASSIFICABILI

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REPARTO COVID   (19-04-21)

Un nostro Lettore e carissimo amico che ha felicemente superato l'infezione da Covid19, ci ha inviato una bellissima riflessione sul suo doloroso soggiorno in un reparto di Terapia Intensiva.
Il racconto è davvero emozionante e Daniele (nome fittizio) fa vibrare le corde più profonde del nostro cuore nel descrivere l'angoscia, la paura, la solitudine, oltre alle sofferenze fisiche provate. Lo dedichiamo a tutti coloro che hanno varcato la Soglia a causa di questo maledetto virus e ai loro Familiari ai quali diciamo che i loro Cari ora stanno bene e li aspettano per una gioiosa riunione quando verrà il tempo giusto per tutti noi di compiere il grande salto.

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Il Cristo rattrappito intagliato in una piccola croce di legno appesa molto in alto sopra due armadietti “anni settanta”, di un azzurro sbiadito, sembra più tormentato di quanto sia possibile immaginare per chi conosce la sua Storia.

Pende sul suo lato destro, fuori piombo, come se volesse staccarsi dal muro e fuggir via attraverso la finestra col telaio anodizzato, vecchia e che chiude male, forse mai riassestata da quarant'anni a questa parte.

Tant’è: dovrà rimanere attaccato là dov’è e sopportare, come se già non ne avesse avuto abbastanza.

Giù nel pronto soccorso, coi quadrati di luce accecante sparata sui volti ingrigiti di chi respira a fatica e con più fatica ancora vive la solitudine di chi già si sente abbandonato nel momento di entrarci, una donna col profilo elegante, una professoressa di lettere, dirà poi, si gira tra le dita, nervosamente, una Tau di legno lucido, probabilmente resa più lucente da chissà quanti tocchi, o quante carezze, date come fossero preghiera; perchè si può pregare coi gesti e non solo con le parole dette a voce alta o in silenzio, che risuonano fuori o rintoccano dentro.

Già, c’è gente che prega e chiede perdono dei propri peccati; qui, adesso. Come se si potesse davvero peccare e come se il peccato definisse l'essere umano, e senza peccato nulla potesse esistere; come se soltanto la colpa di cui pentirsi desse la patente per entrare nel giardino (o nel deserto?) della beatitudine. Ma cosa è peccare? Chi può peccare, fallire, mancare, qui dentro, adesso, proprio adesso che solo la paura e il dolore riempiono tutti gli “interstizi”? Quali colpe bisogna addossarsi mentre il respiro si rarefa e l’unica mancanza, qui, è proprio riferibile a lui, al respiro, alla Rūăḥ ?

Ecco: se c’è una cosa che quel Cristo sghembo, disarticolato, brutto a vedersi nella cameretta degli armadietti azzurri, può far sua è la rarefazione del respiro, quest’alternanza continua tra onda e risacca, quell'espandersi e contrarsi dove l’espandersi è un doloroso gioco tra il dolore e lo sforzo, dove il contrarsi si blocca in una strettoia, una specie di fiordo altissimo e stretto quanto una feritoia.

La professoressa della Tau al piano di sotto che lucida coi polpastrelli il suo gingillo di legno,l'ingegnere 89enne al piano di sopra che urla improperi al mondo intero, che nella sua notte agitata cita gli impianti costruiti a Dubai e in altri aeroporti dell’oriente ricco di gas e petrolio sono i due poli d’una sofferenza suonata da un’arpa delicata e insieme da una tromba rotta, sgraziata, lacerata nel suo metallo che non suona più ma produce tormentato lamento, sgraziato rumore, stridìo.

E poi?

E poi la notte. Notte che non ha confini definiti, che non inizia col buio e termina con la luce; notte che è una scacchiera di luci accese e spente, a caso o per necessità. Notte che non è riposo o pausa; notte che è lente di ingrandimento della paura, cassa di risonanza d'un respiro affannoso che fatica a oltrepassare le strette pareti di carne che dentro il torace formano camere dove il vento dovrebbe passare ma fatica a farlo.

Il vento.

Nei rari momenti in cui il cervello cade in quella strana condizione di confine in cui la realtà si annebbia ma il sonno ancora non si addensa in quel lasciarsi andare al nulla riposante, è passato il vento a farmi compagnia. Forse erano le due o le tre di notte. L'ingegnere continuava a lamentarsi, una voce di donna, in una stanza lontana continuava a gridare “aiuto!” col ritmo d'un metronomo, ogni due secondi, neanche il tempo di fare un respiro profondo tra una invocazione e l'altra.

Per fortuna è arrivato il vento.

Non so da dove potesse provenire; sembrava essere vento di terra che portava odore di erba, di legna appena tagliata, di bosco; e subito dopo era vento di mare, odore di salsedine, sale nei capelli. A pancia sotto in una posizione dolorosa che tuttavia dovevo tenere perchè così i polmoni potessero distendersi un po' e soffrire di meno, sentivo questo vento che neppure il sibilare fastioso nella maschera d'ossigeno ad alto flusso riusciva a coprire. Certo non era così; non poteva esserlo. Il vento non era fuori ma dentro di me. Mi abitava. Qualcosa che finalmente mi abitasse... in quella solitudine angosciante, con tutta quella paura e quella morte possibile intorno era qualcosa che mi piaceva, mi teneva compagnia. Forse era il vento della collina di pietra e di castagni, forse era il vento che avevano respirato mia madre e mio padre.

Ed ecco che il vento mi aveva riportato loro due; anzi no: aveva portato me a loro.

Si piange male se si sta a pancia sotto su un letto, se metà della faccia è schiacciato su un materasso insopportabilmente scomodo e se la maschera d'ossigeno costringe ad una posizione innaturale del capo, talmente innaturale che il dolore cervicale è assicurato per il giorno dopo e i giorni a seguire. Eppure si piange lo stesso. Ma non è, non era, un pianto di dolore. Mi sembrava, di più, un pianto di ricongiungimento a qualcosa, a qualcuno, a un tempo, a uno spazio che avevo già vissuto, uno di quei rari in cui non c'era stato dolore. Come se il cervello, per suo conto, nella sua libertà improvvisa avesse scelto di rifugiarsi in un attimo di gioia pur in tutta quell'angoscia e in tutto quello stupore che deriva da un pensiero semplice e sbigottito “sta accadendo proprio a me; stavolta posso davvero morire”.

E allora cerchi di cancellare i pensieri e cerchi di abbandonarti a qualcosa che sia più grande più in alto o più in profondità rispetto alla banale presenza materiale del tuo corpo.

Trascorrono attimi, minuti o ore, non lo sai più; rimani a mezz'aria tra la consapevolezza della tua paura e del tuo dolore fisico e la improvvisa leggerezza del non esserci completamente in quello stato, del sostare improvvisamente in una condizione di dislocazione temporale e spaziale. Come non essere del tutto lì...

E il vento che prima sentivi soprattutto nella tua immaginazione, nei tuoi ricordi, nella nostalgia e nel desiderio di non sentirti abbandonato ora lo senti, non più vento teso e freddo, ma alito delicato e tiepido tutto intorno a te. E, seppur ad occhi socchiusi e in quello stato intermedio tra veglia e sonno indotto dalla stanchezza, vedi veli di cotone candidi che esseri (persone vere? Spiriti? Coloro che vivono al di là del visibile?) tengono stesi intorno al tuo letto; tutto intorno: da coprire i suoi quattro lati, come a proteggerti. E senti la presenza di quei “corpi” che reggono i teli; non puoi vederli, intravedi solo la parte alta del capo, al di là del bordo superiore dei teli; non ne vedi il viso né il corpo, ma senti che ci sono e che hanno qualcosa di familiare, di molto vicino a te, alla tua storia. Non ne hai paura, anzi. Ti senti protetto. Eppure non sono altro che teli di cotone o di lino bianchi che si muovono appena come smossi da aliti tiepidi di brezza che non profuma né di bosco né di terra né di mare ma ha l'odore di corpi. Odore che ti pare di avere conosciuto e che è rimasto impresso nella tua memoria profonda; non pensavi di averlo ma ora scopri che lo possiedi e non l'hai mai cancellato.

Se ti giri a guardarli scompaiono ma se torni con il viso sul materasso essi riappaiono. Li vedi distintamente con la coda dell'cchio, li senti distintamente intorno al corpo, sono a pochi centimetri da te; ti sfiorano, a volte ti toccano...

E così finchè la stanchezza non ha la meglio sulla paura e sprofondi in uno stato appena più profondo del dormiveglia.
Tanto ci sono “loro” e la barriera di lenzuoli bianchi a proteggerti dal dolore e dalla solitaria paura in cui sei immerso...

 

Ancora oggi (13/09/15)
UN TENERO INCONTRO PARANORMALE FRA DUE SORELLINE SULLE COLLINE DEL CHIANTI

la collaborazione dei Lettori,  che per un bel po' di tempo sembrava cessata, con nostra grande gioia sta riprendendo. oggi pubblichiamo la storia inviataci dalla nostra amica  manuela, con la speranza che ne incoraggi molti altri a raccontarci le proprie esperienze "di confine"

Ancora oggi, quando mi chiedono quanti fratelli ho, rispondo:” una sorella più piccola e una più grande, che però è “morta” quando ancora non ero nata. Non l’ho conosciuta, sarei la seconda” ; questa è più o meno la risposta che do,  ma io so che non è esatta, Manola, così si chiama(va) non ha mai lasciato la sua famiglia, di questo sono certa…è sempre stata con noi. Ha abbandonato il suo corpo il 30 Agosto del 1966, l’anno successivo, nel mese di Giugno sono nata io, il suo stesso mese di nascita e tre anni dopo, nacque l’altra mia sorella, sempre di Giugno. Ricordo di aver trascorso gran parte dell’infanzia e adolescenza nel cimitero dove era stata sepolta Manola: mia madre era sempre lì, le foto di mia sorella erano ovunque, così come i fiori che le accompagnavano… e poi quelle foto che la ritraevano nella bara con gli occhi aperti.. mio padre non volle che le fossero chiusi.
Ho respirato questo clima di dolore, questa sofferenza, che solo un genitore che ha perso un figlio può comprendere, uno dei dolori più grandi.. ma forse non è giusto fare confronti riguardo al dolore, anche la perdita di un coniuge, di un genitore, di un animale può provocare un dolore immenso…solo che la morte di un figlio sembra andare  contro il naturale ciclo della vita…questo almeno secondo il nostro modo umano di pensare… il Mondo dello Spirito ha invece una sua logica, che per noi esseri umani, è spesso incomprensibile, inaccettabile… 
Qualche tempo fa, Manola, attraverso una medium mi disse:
 
“ Ti ricordi come eravamo felici quando giocavamo insieme?”

Nell’udire queste parole io restai di sasso.. ricordo di aver pensato:” ma io non ho conosciuto mia sorella in vita..” e lo comunicai anche alla medium alla fine dell’incontro; Lei mi rispose che questo era il messaggio che le era giunto… perplessa mi allontanai, ma il pensiero di quella frase continuava a martellarmi in testa, fino a quando un giorno, così all’improvviso, ebbi come un flash, rividi me bambina che correvo in mezzo alle tombe; mi capitava spesso, mentre mia madre restava sulla tomba di mia sorella, di andare in giro, giocare a nascondino e non ebbi dubbi, non so spiegare perchè, ma sapevo che mia sorella si riferiva a quei momenti…la mia parte cosciente aveva dimenticato, ma non la mia anima..…
All’età di 10 anni mi capitò un episodio che ancora oggi ricordo benissimo, è indelebile:
ero andata a letto da poco, ma non dormivo ancora e all’improvviso vidi sulla porta della camera, la stessa in cui dormiva Manola, proprio lei…mi guardava...io avrei voluto parlare, muovermi, ma ero come paralizzata, bloccata a letto, .non saprei dire quanto tempo sia trascorso...poi scomparve..…qualcuno mi ha detto che probabilmente è stato un sogno: io so che ero sveglia, non dormivo ancora e non l’ho sognata ..era lei.. voglio credere che fosse venuta a farmi una visita.. se chiudo gli occhi, la rivedo ancora…La “morte “ o meglio l’altra vita, è un argomento di cui si parla poco e mal volentieri, questo è ciò che constato nel mio quotidiano, si preferisce parlare d’altro, senza però considerare che è l’unica certezza che abbiamo, solo per questo meriterebbe un po’ più di considerazione, interesse, studio…il materiale non manca. 

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Ringrazio Claudio Pisani per l’opportunità che mi ha dato di raccontare e così di rivivere dei momenti
importanti della mia vita….grazie di cuore.. anche a nome di mia sorella…

Ho sempre considerato le visite dall’Aldilà delle lettere d’amore spedite dall’infinito .
 -(Lee Lawson)-


Allego foto. Acconsento alla pubblicazione F.to Manuela Ghini



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(DA SOMMARE AI 277. 000 VISITATORI CONTEGGIATI DA BRAVENET fino a Luglio 2010)

 

CONTATTO CON L'EX CAPO   (16-11-14)
IL MIO EX-CAPO ED AMICO <<D.>> È VENUTO A TROVARMI A 48 ORE DALLA MORTE PER DIRMI CHE I “TERMINALI” SIAMO NOI E CHE NELLA VITA NON BISOGNA MAI AVERE RIMPIANTI
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Riceviamo da una gentile Lettrice (che vuol restare anonima)  questa bellissima storia di contatto post-mortem e messaggio medianico con tanto di validazione a conferma della realtà della sopravvivenza della coscienza dopo il "passaggio".
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<<D.>> aveva 55 anni. L’ho conosciuto intorno al 1990, quando il mio capo di allora dirigeva la direzione alimentare di una grande multinazionale americana, che a sua volta possedeva il 30% dell’azienda che <<D.>> portava avanti, dopo la malattia e prematura scomparsa di suo padre. Anche se i nostri uffici erano separati da più di 200 km, ogni tanto <<D.>> veniva a trovarci per relazionare il mio capo sull’andamento dell’attività. Poi, dopo circa tre anni, la multinazionale per cui lavoravo ha deciso di disfarsi delle proprie attività in Italia e il mio capo è stato trasferito in America.
Il mio lavoro successivo non è durato a lungo: l’azienda faceva parte di un’altra multinazionale che faceva del mobbing il suo mostruoso punto di forza e io mi sono ben presto resa conto che, pur essendo una segretaria di direzione, lì avrei potuto ammalarmi seriamente.
Era già da un paio d’anni che frequentavo l’Arthur Findlay College di Stansted (Regno Unito), sede dello Spiritualist National Union, che dedicava all’epoca ogni anno una settimana di insegnamento sulla medianità agli italiani (adesso le settimane sono diventate due: ce n’è una per i principianti e una per i più avanzati). A Stansted c’erano medium professionisti, che acquisivano questo titolo dopo un adeguato corso di studi e di pratica: persone che erano in grado non solo di mettermi in contatto con i miei cari nell’Aldilà, per trasmettermi i loro messaggi e consigli, ma che riuscivano, tramite le proprie Guidi Spirituali, a vedere la mia vita da una prospettiva più ampia, proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento così delicato.
Data la situazione di effettivo pericolo in cui mi trovavo a causa del mobbing, decisi, nel Maggio del 1995, di andare a Stansted per una settimana, per avere un consiglio mirato su come tirarmi fuori da questa triste situazione.
 Nel corso di quella settimana ebbi una seduta con un giovane medium, eccezionalmente bravo: Simon James.
Pur non sapendo nulla di me,
Simon mi disse che mi vedeva in una situazione di difficoltà, per quanto riguardava il lavoro, una situazione che stava minando la mia salute (incredibile!!!). Ma mi disse di non preoccuparmi, perché, tempo sei mesi, ci sarebbe stato un cambiamento di lavoro e un trasferimento geografico.  Devo precisare che, durante un consulto come questo, con un medium professionista, questi deve essere tenuto rigorosamente all’oscuro sulle circostanze di vita del consultante, per evitare condizionamenti ma soprattutto per assicurare che il contatto con il Mondo dello Spirito sia genuino. 
Inoltre, i medium spiritualisti ci tengono a precisare che
non fanno previsioni sul futuro, anche perché, nel Mondo dello Spirito, non esiste il nostro tempo lineare e in più noi abbiamo il nostro sacrosanto libero arbitrio. Tuttavia, se le circostanze che porteranno a un determinato esito sono già in moto e sono oggettivamente prossime a verificarsi, e un nostro caro dall’Aldilà o una nostra Guida Spirituale desidera rincuorarci mettendocene a parte, si possono ricevere messaggi come quello che io ho ricevuto da Simon.
Tornai a casa un po’ risollevata. Era Maggio. A Novembre, di punto in bianco, ricevo una telefonata da <<D.>> (la cui azienda si trovava a oltre 200 km di distanza). Mi chiede di contattarlo telefonicamente appena posso. Ricordo di averlo chiamato da una cabina telefonica quella sera stessa: <<D.>> mi aveva conosciuto nelle vesti della segretaria di direzione di una persona che stimava e aveva avuto modo di conoscermi in quel contesto; adesso aveva bisogno di una segretaria e mi chiedeva se volevo trasferirmi.
Inutile dire che quella telefonata ha cambiato il corso della mia vita, e forse me l’ha anche salvata.
Nel giro di un mese mi ero trasferita in una ridente cittadina di collina, non lontano da dove avevo vissuto per diversi anni, prima della mia avventura metropolitana, che mi aveva visto prima all’apice di una carriera fantastica, con un lavoro decoroso, stimolante e piacevole, poi nel cupo inferno del mobbing.
Con il formarsi della mia famiglia e la nascita di mio figlio, pochi anni dopo, dovetti però dire addio al lavoro dipendente, perché purtroppo inconciliabile con gli impegni di mamma. Ma sono sempre rimasta amica di <<D.>> e della sua famiglia, ci siamo frequentati prima del mio successivo trasferimento, e negli anni siamo sempre rimasti in contatto, vuoi per motivi di lavoro (sono poi diventata una libera professionista nel settore delle traduzioni), vuoi per i nostri comuni interessi per l’Aldilà e la medianità.
Una volta cessato infatti il rapporto di subordinazione professionale, abbiamo potuto sviscerare in totale serenità questi argomenti che per tanti restano un misterioso tabù. Fatto sta, che, verso la fine del 2012, <<D.>> mi ha telefonato dall’ospedale dove era appena stato operato, informandomi di quello che si rivelò l’inizio del suo prematuro calvario, che dopo quattro interventi e invasive terapie, lo ha portato alla morte nel Settembre di quest’anno. L’ultima volta che ci siamo sentiti era fine Maggio di quest’anno, ed eravamo rimasti in contatto per un po’ per motivi di famiglia e di lavoro.  La sua voce era squillante, il suo entusiasmo per la vita immutato, il suo coraggio encomiabile.  Poi, una sera di fine Settembre sono venuta a sapere della sua scomparsa il giorno prima. Non potevo crederci.
Quella sera l’ho passata su internet a leggere tutti gli articoli che confermavano quella tragica verità: una vita spezzata!!!
Dissi in cuor mio:
«<<D.>>, se vuoi testimoniarmi la tua sopravvivenza io sono qui!
Non sono appannata dal lutto come potrebbe esserlo un familiare. Forse riesco a vederti!»

La prima metà della notte mi sono semplicemente sentita martellare in testa una data. Era la data del suo ultimo giorno di vita, ma anche il giorno del compleanno dei nostri figli (sono nati lo stesso giorno a un anno di distanza). Poi, all’alba (era ormai il 25 Settembre), c’è stato un contatto fantastico, di una vividezza straordinaria. Preciso che nel mese di Giugno avevo perso il mio papà, e, a causa del lutto, pur avendo svariati contatti con lui, non ne avevo mai avuto uno così vivido come lo ebbi con <<D.>> quella mattina. Non posso definirlo sogno: era qualcosa di più, anche se sicuramente in quel momento il mio corpo dormiva.
<<D.>> appariva il ritratto della salute. Eravamo a casa sua, e vedevo quanto sua moglie stesse male. <<D.>> la vegliava con infinito amore, e le è rimasto accanto fino al momento in cui si è addormentata.  In quel frangente, mentre eravamo a casa sua e vicino a sua moglie, <<D.>> ha espresso due concetti molto chiari. Uno era inteso a farmi capire che i veri “terminali” siamo noi, che ci consideriamo “vivi”.
 Lui, deceduto da 48 ore in una situazione che noi definiamo “terminale”, mi si presentava come il ritratto della salute e mi ha mostrato come noi fisicamente vivi non siamo che l’ombra di Noi Stessi, un pallido riflesso rispetto alla nostra vera essenza spirituale, unica, sconfinata, eterna. Poi ha fatto un articolato discorso sui rimpianti (che in quel momento era diretto a sua moglie, ma che sembrava valere per tutti),
dicendo che ciascuno di noi ha, in questa vita terrena, una o più missioni da seguire: che siano di natura pratica o di natura spirituale, non importa; l’importante e portare avanti quella missione, quel progetto, con tenacia, coraggio ed entusiasmo, senza voltarsi indietro. Poi, dopo il momento in cui, vegliando sua moglie, lei si è addormentata, è sparito tutto il contesto attorno a noi: casa, persone… Siamo rimasti solo noi due. È stato un momento molto emozionante per entrambi, e, per un qualche motivo, sembrava che lui mi fosse grato. L’emozione non derivava solo dal fatto che non ci vedevamo di persona da circa 14 anni, ma dal fatto che ci trovavamo là, oltre le frontiere della morte. E la sua gratitudine?
Me lo sono chiesto e la risposta che mi sono data è stata che forse mi era grato perché io riuscivo a vederlo, e potevo testimoniare che lui era VIVO e che stava benissimo. Dopo questo momento particolarmente emozionante, <<D.>> mi ha fatto un regalo speciale.
 Mi ha accompagnato in un luogo dove c’erano tante persone, e fra queste c’era anche il mio papà, mancato tre mesi e mezzo prima, che per il dolore avevo difficoltà a incontrare. I miei genitori conoscevano benissimo <<D.>> di fama, essendo la persona che mi aveva tirato fuori dal mobbing e, salvandomi da quell’inferno, fatto trasferire lì dove avrei conosciuto mio marito e formato la mia famiglia.
 I miei sapevano anche che eravamo rimasti amici e che <<D.>> si interessava moltissimo alle mie ricerche ed esperienze nell’Aldilà e che nel mese di Aprile di quest’anno era stato fra i primi a leggere un mio scritto sull’argomento. Ma non sapevano forse le cose che avevo letto in tutti quegli articoli su internet la sera prima, della sua intraprendenza, delle sue molteplici attività, della sua vita entusiasta e coraggiosa stroncata a 55 anni. Per questo motivo, quando <<D.>> mi ha accompagnato da mio papà nell’Aldilà, mi sono sentita onoratissima di poterglielo presentare di persona, quasi fosse stato una star del cinema.
 Ecco, questo è <<D.>>: uno spirito gentile ed entusiasta, che appena ne ha avuto l’occasione, dopo quasi due anni di lotta contro un male incurabile, è venuto da me a testimoniarmi che era vivo, a dirmi che i “terminali” siamo noi, ma che non dobbiamo avere rimpianti se portiamo avanti la nostra missione di vita, qualunque essa sia. Inoltre <<D.>> mi ha anche accompagnato da mio papà, e questo è stato un regalo enorme. Qualche notte dopo, ho rivisto <<D.>> in sogno: era assieme alla sua famigliola, come se non fosse mai andato via. Un’altra testimonianza di quanto i nostri cari non scompaiano nel nulla al momento della morte, ma rimangano pienamente partecipi della vita delle persone che amano. Ho saputo, circa un mese dopo questi avvenimenti, che <<D.>> è stato ugualmente presente con i suoi familiari, e in modo decisamente eclatante, specie nei giorni della veglia che hanno preceduto il funerale, e che continua a essere loro vicino con grande forza e abnegazione. Mi basta chiudere gli occhi per sentire la sua voce entusiasta che mi incoraggia a fare questo o quest'altro.
 Ho sentito una constatazione simile da un suo stretto familiare e questo mi dice che, anche dopo il nostro ritorno a Casa, conserviamo la nostra personalità, unica e speciale. Cosa posso dire di più? Grazie, <<D.>> Grazie di esistere!

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Siamo noi che ringraziamo te, Manuela, io e Coco' che di certo sta giocando  a nascondino con la sua nuova amichetta!

DUE STORIE PARANORMALI (31-10-14)
INVIATECI DA UN NOSTRO LETTORE

Ciao. È tanto tempo che non ti scrivo. Volevo raccontarti un paio di episodi di cui sono venuto a conoscenza recentemente.
Un amico ci ha raccontato che a suo padre pochi giorni fa hanno telefonato dicendo che la madre stava malissimo (la nonna del mio amico quindi). Temendo di non farcela a vederla viva si è precipitato in macchina per attraversare Roma. Mentre stava guidando le è apparsa una cara amica di famiglia, deceduta da tempo, che gli ha detto di stare tranquillo che tutto sarebbe andato bene. A quel punto l'uomo ha guidato tranquillo rassicurato. In effetti l'anziana donna si è ripresa e adesso sta benissimo.
Il secondo episodio riguarda mia madre e mia sorella. Quando mia sorella era già malata di tumore ma lavorava ancora , mia madre andava spesso a trovarla. Un giorno che mia sorella stava in negozio al lavoro, mia madre si allontanò per andare in un negozio non molto distante. Vicino al negozio, sulla via mia madre incontrò mia sorella che veniva dalla parte opposta ma mia sorella non la salutò. Allora mia madre tornò indietro e rivide mia sorella al lavoro. Mia sorella ha sempre negato di essersi allontanata dal lavoro. Mia madre si sentiva quasi presa in giro . Aveva visto bene mia sorella, non si  era sbagliata!
Ho letto che incontrare il doppio di un familiare è segno di un evento che sta per accadere, di solito tragico.
Mia sorella morì infatti non troppo tempo dopo. Può essere che l'anima in qualche modo si incominci ad allontanare dal corpo qualche tempo prima della morte? Cosa pensi di questi due episodi?
Saluti da: V.R.

RISPOSTA DEL WM:

Caro amico. Si, è possibile che le nostre Guide ci appaiano in momenti critici, magari per evitare un incidente dovuto all'ansia che forse ha fatto spingere un po' troppo il piede sull'acceleratore al tuo amico.  E' stato spesso descritto che l'Anima, in vicinanza del distacco, possa iniziare a "staccarsi" dal corpo per abituarsi al Nuovo Mondo. In tali casi, persone con doti medianiche che non sanno di avere, possono incontrarne il  Doppelgänger
 (Vedasi un nostro articolo)

PARAPSICOLOGIA DA SPIAGGIA!
(21-08-11)
Durante una riunione in spiaggia con alcuni membri della famiglia, verso la fine della giornata d'un'estate di alcuni anni fa, ci fu una specie di caccia al tesoro alla ricerca d'un giocattolo di plastica di piccole dimensioni che un bimbo di 4 anni aveva utilizzato per tutto il pomeriggio, ma che si era in qualche modo perso misteriosamente nella sabbia. Decidemmo di delimitare una zona di circa tre metri per sei ove cercarlo e che il gruppo avrebbe metodicamente rastrellato l'arenile per circa 15 minuti. Io non sono un sensitivo a tutti gli effetti, ma mi sentivo in qualche modo sicuro che avrei potuto trovare l'oggetto, che misurava
meno di cinque cm. Mi misi al limite dell'area rettangolare, poi ascoltai una voce dentro di me che mi diceva di camminare in avanti, da quel punto e per circa 3 metri: lì avrei trovato il giocattolo. Setacciai la sabbia con il piede senza però trovare nulla.  Poi "sentii" che era lì, ma che avrei dovuto "scavare più a fondo" e così, con gran sorpresa di tutti, trovai immediatamente l'oggetto sepolto in quel punto esatto a circa venti cm sotto la sabbia!
Nessuno dei miei amici aveva capito come fosse andato a finire a tale profondità o come l'avessi potuto trovare lì sotto. Ho poi calcolato che avevo avuto circa una probabilità 1 su 10.000 di trovarlo casualmente ed al primo tentativo, quindi era altamente impossibile che si fosse trattato d'una pura coincidenza.  Non riesco a spiegarmi la provvidenziale voce che avevo sentito dentro di me, ma in rare occasioni era già venuta in mio aiuto in varie situazioni come questa. Immagino che molti di noi hanno avuto questo tipo di esperienze e sono felice di condividere la mia.

(Esperienza inviataci da un nostro Lettore)

ESISTE IL DESTINO? (12-03-09)

Secondo la Mitologia classica, le tre Parche "filavano" il destino
umano e quando recidevano il filo, giungeva la morte.

Pubblichiamo un' interessante "post" inviatoci sul Forum da Lorenza ed il nostro commento su un tema controverso: il destino dell'uomo e' segnato? e' possibile cambiarlo?

Vorrei dirti una cosa che forse è un pò difficile da credere ed anche faticosissima da accettare ma se riuscirai a farlo sicuramente nella tua vita entrerà un pò di serenità e di pace, le cose che i nostri angeli vogliono con tutte lo loro forze.
 I ragazzi "uccisi" non solo parlano di perdono verso chi li ha fatti passare di là ma addirittura, e questo è sconvolgente, dicono di ringraziarli. Questo deriva dal fatto che ognuno di noi, insieme a molti spiriti, prima di incarnarsi fa un progetto affinchè la sua venuta nella materia sia un'esperienza di crescita e di miglioramento. Quindi lo spirito che decide di andarsene in quel modo deve trovare una corresponsione di un altro spirito che farà la sua parte. Onestamente non so dirti se è veramente così ma io ci credo perchè mi spiega un mucchio di cose, mi dà delle risposte e mi fa vivere bene. La prima cosa che uno pensa è:" ma come ho fatto a scegliere una prova così difficile e dolorosa ?". La risposta è che quando facciamo questo progetto siamo spiriti quindi non abbiamo i dubbi e le incertezze della materia. Sappiamo che questa è solo una scuola e che dopo ritorneremo a casa dove con gli altri tireremo le somme del nostro percorso. Una prova che questo progetto esiste è che specialmente i ragazzi, forse ancora più vicini al mondo in cui vivevano prima e più puliti, sembrano non averlo dimenticato del tutto nel senso che molte volte quelli che vanno in anticipo lasciano frasi, comportamenti particolari che noi leggiamo solo dopo. Un abbraccio, Lorenza.

RISPOSTA DEL WM:

Ho seguito questa interessante discussione senza ancora rispondere per ponderare le vostre idee e devo dire che Lorenza ha dato la migliore risposta. E' vero (almeno per quel che sappiamo dai messaggi medianici e dai racconti di NDE) che "dall' Altraparte" la visione della vita terrena è molto facilitata dal fatto di sapere che essa è solo una piccola parte dell'Eternità e che, quindi, decisioni che qui ci appaiono tremende sul come morire, da quel particolare punto di vista appaiono facili da prendere. In fondo è come quando in un videogioco si "muore": dispiace un po', ma sappiamo di avere altre "vite" per continuare a giocare.
E' possibile -se non altro perchè soddisfa maggiormente il nostro bisogno di logica- che si facciano "patti" fra vittime e carnefici per raggiungere un certo obiettivo, tipo: "come reagirebbero i miei genitori se morissi a 18 anni in un incidente d'auto?".
E' chiaro che in tali casi ci vuole un "killer" e chi si assume questo ingrato compito è da considerare...un eroe. Ecco perchè Gesù ci ha detto di amare anche i nostri nemici, anzi, SOPRATTUTTO loro! Se è davvero così, emerge anche un altro fatto molto importante: che chi fa da "vittima" non lo farebbe solo per far progredire se stesso, MA SOPRATTUTTO CHI è PIù INDIETRO, in tal caso i suoi genitori.
Da cio' si evince che i nostri Figli di Luce sono nettamente avanti rispetto a noi e che si scelgono - a seconda delle capacità di sopportazione dei loro "alunni", dipartite "naturali" (ma una malattia non è sempre un killer?) o indotte da terze persone.
Di tal fatta si potrebbe pensare che il destino di ognuno di noi è già segnato, ma mi preme rilevare che tale destino non ci viene imposto da un Dio crudele e sanguinario, MA DA NOI STESSI, nel pieno rispetto del Libero Arbitrio e potremmo anche azzardare l'ipotesi che, all'ultimo momento, il nostro "killer" cambi idea, oppure che la vittima decida diversamente (non trovarsi nel luogo convenuto, per esempio), evitando così di morire nel modo precedentemente deciso.
Una simile interpretazione del "destino", ci spiegherebbe anche come possa succedere che non tutti i passeggeri di un aereo muoiano.....pensateci un attimo: molto probabilmente i superstiti NON avevano deciso di morire nello schianto, ma solo di poter sperimentare cosa accade in quegli attimi terribili che si vivono quando si sa di andare incontro alla morte con certezza (quasi) matematica.

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ANCORA SU ELUANA (18-12-08)

Riceviamo questa interessante e-mail da un nostro Lettore e proviamo a dare un parere sul caso Eluana.

Gentile Claudio, sono un occasionale frequentatore del tuo sito che reputo interessante.
A proposito di Eluana Englaro volevo esprimere la mia personale opinione: non so onestamente cos'è giusto o no ma penso che non potrei mai far finire una vita, qualsiasi essa sia, attraverso un'azione deliberata.
Il padre di Eluana ha citato in una intervista una frase della figlia che diceva testualmente "cosa c'entri tu con la mia vita? Noi non sappiamo nulla dell'attuale stato mentale o spirituale di Eluana; lei non soffre e <a modo suo> è tra noi.
Molto cordialmente. "A"
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Risposta del WM
Caro "A".
Purtroppo nessuno di noi ha la verità assoluta, ma medicalmente parlando, è molto molto improbabile che Eluana possa tornare a vivere, poichè sono passati più di 16 anni dal trauma e nessun mio Collega sarebbe tanto pazzo da sospendere le terapie se non vi fossero evidenze più che certe di morte cerebrale.
Detto questo mi pare ovvio ribadire il concetto di "vita" da un punto di vista spirituale.
Se è vero che ognuno di noi ha una missione da compiere qui sulla terra, ciò presume che dobbiamo essere pienamente coscienti per poterla portare a termine, esercitando delle scelte fra bene e male. Ammesso che Eluana sia ancora "viva", come potrebbe esprimere tali scelte?
Sarei pienamente contrario all'eutanasia, se ella avesse un barlume di coscienza, se potesse esprimersi -che so- con un moto degli occhi, di una mano, ma l'hai mai vista una persona in coma vegetativo? E' -come dice l'aggettivo- un vegetale e forse persino i vegetali hanno un modo di comunicare (attraverso particolari odori) con i loro simili.
Eluana no.
La sua missione l'ha già terminata, ovvero ha sollevato il caso, è stata una delle tante "pietre dello scandalo" (ricordi la Terry Schiavo?) e ci ha moralmente spaccati su due fronti perchè NOI facciamo adesso le nostre scelte, giuste o sbagliate che siano, perchè Dio non ci giudica col nostro stesso metro che non è quello dell'Amore.
Secondo me Amore significa liberare Eluana da un corpo che forse ancora la lega parzialmente ad un mondo che non le appartiene più...da ben 16 anni.
Vivere un giorno o 40 anni in più a questo punto non conta e -se vuoi o puoi crederci- diverse Mediums hanno detto che il suo Spirito è libero già dal giorno dell'incidente.
Siamo noi uomini, attaccati tenacemente al nostro corpo, che non vogliamo rassegnarci davanti ad un cuore fermo e lo facciamo ripartire. Ma è come far riaccendere un motore bloccato, senza che nel veicolo ci sia più un pilota per guidarlo, creiamo uno zombie credendo di salvare una vita.
Questo è il mio parere, ora vorrei sapere cosa ne pensi tu.
Claudio.
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REPORTAGE DI GRAZY DAL convegno di cattolica (26-09-08)

Come gli Amici del Forum sapranno già, sono stata al Convegno di Cattolica, organizzato dal "Movimento della Speranza".
Non volevo tanto parlarvi del convegno, perchè per me ormai gli argomenti che ascolto, sebbene siano sempre interessanti ,sono stati acquisiti, e li condivido in pieno.
Questo convegno è indicato per lo più a persone che hanno perso un figlio/a da poco.
Per me sono passati ormai cinque anni ed ho bisogno di ascoltare altro ed andare avanti nel mio cammino.
Mi sono divisa tra lavoro, qualche conferenza ,soprattutto serale, e sono stata in prevalenza con i genitori "nuovi" a questa esperienza. I convegni sono punti d'incontro proprio... per fare incontri! Sono in luoghi come questi che si sente di appartenere veramente ad una unica famiglia. Anche se l'altro non lo hai mai visto prima, basta guardarsi negli occhi e si capisce subito che si è simili.
Ho passato quasi tutto il mio tempo a parlare con loro, o semplicemente ad ascoltare, e penso che questo sia un compito ed anche un dovere di chi è più avanti e conosce di più.
Le domande erano sempre quelle:
 
'Perchè a me che vivevo per lui/lei ?    Perchè lui/lei così pieno/a di vita?
Perchè Dio permette questo?
   Dov'era il suo Angelo quel giorno?'
Le stesse domande che mi sono fatta io ed alle quali pian piano ho dato delle risposte. (Almeno credo) Ma quali risposte si possono dare a dei genitori che hanno perso dei figli da pochi mesi?
Questo è un percorso lungo, faticoso, alla continua ricerca, laborioso, è un percorso che stravolge e quindi è bene arrivarci, ognuno con i propri tempi.
Li ho ascoltati, ho consigliato loro dei libri, mi sono resa disponibile a sentirli, ho detto loro che i nostri figli sono vivi, ma oltre a questo, è difficile fare di più. All'inizio si vede la morte come la fine di tutto e non come rinascita e nuova vita e il percorso è lungo......
Interessante è stata la serata con Enrico Ruggini, ricercatore e testimone Del Cerchio di Firenze 77.
Era da molto che pensavo di leggere i libri del Cerchio, quelli dettati dai Maesti al grande medium Roberto Setti. Quella è stata l'occasione di acquistare i primi due e di prenderne uno anche più leggero(si fa per dire) scritto da alcuni testimoni del Cerchio.
Apro la prima pagine e vi trovo scritto: ".
..ad un certo punto del mio cammino interiore sono arrivati i libri del Cerchio firenze 77".  L'ho trovato bellissimo e penso che fosse una risposta per me.
Ho assistito anche alla proiezione del film "Dialoghi con l'Angelo", tratto dall'omonimo libro di Gitta Mallasz. Il film ,ancora non in commercio, è bellissimo, mentre consiglio a tutti il libro.
La storia si svolge nel periodo della follia Nazista, nell' Ungheria di quel tempo. Quattro amici, ritiratisi in campagna per sfuggire alla follia della guerra, iniziarono ad avere comunicazioni con L'Angelo (così si faceva chiamare) per svariati anni. Le comunicazioni finirono quando tre di loro ,Ebrei non praticanti ,furono portati nei campi di concentramento dove trovarono la morte, mentre Gitta, l'unica Ungherese, riuscì a fuggire in Francia. Lì fu i ngrado di pubblicare il libro.
I messaggi riportati nel testo sono per me di una grandezza assoluta. Lo consiglio a tutti, è un libro da tenere sul comodino e da aprire ogni giorno.
Un abbraccio, Grazy da Pesaro.

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LETTERA DAL TRADUTTORE (22-09-06)  (ENC)

Immagino che tutti avrete ammirato la perfetta traduzione del ponderoso libro on-line dell'Avv. Zammit. Abbiamo così chiesto al nostro amico se l'Autore avesse voluto contattarci, cosa che ha subito fatto e, pur volendo restare anonimo, ci ha scritto questa bellissima e-mail in cui ci spiega  il perchè della sua scelta, oltre a rivelarci di essere un assiduo lettore della PdA.
 Non possiamo che associarci totalmente a quanto egli afferma, dato che noi stessi ci siamo posti le sue stesse domande ed abbiamo percorso la stessa strada di ricerca critica su quegli argomenti che Scienza e Religioni non conoscono o non vogliono svelarci.

Carissimo Dott. Pisani,
ho letto soltanto oggi la mail con cui l'Avv. Zammit mi chiedeva il consenso per rivelarle il mio nome (ossia quello dell'autore della traduzione italiana del suo libro). Ovviamente non avevo nulla in contrario, ma visto che il mio nome non le avrebbe detto nulla, considerato che finora mi sono limitato a svolgere il ruolo di lettore anonimo senza partecipare attivamente alla vita del suo sito web, ho preferito scriverle personalmente. Mi chiamo F, sono siciliano e ormai da alcuni mesi ho la possibilità di apprezzare l'opera informativa che svolge sul web. L'ho trovata "per caso" nel mese di gennaio, quando, in maniera assolutamente improvvisa e inattesa, ho cominciato a interrogarmi sull'esistenza di un senso nella vita umana, non trovando in quello che mi era stato insegnato fin da bambino (in ambito sia scientifico che religioso) delle risposte soddisfacenti.
 È successo letteralmente tutto da un giorno all'altro e senza che mi fosse accaduto un qualche evento traumatico. Semplicemente il mio pensiero è andato ai miei cari che non sono più a questo mondo e sono stato sopraffatto dall'angoscia all'idea che coloro che più ho amato e che sono stati capaci di riversare su di me tanto amore potessero essere stati improvvisamente cancellati, annullati. 
Per qualche motivo trovo inaccettabile e incompatibile con la ragione l'idea che la vita sia semplicemente una lotta già persa in partenza per cercare di prorogare quanto più a lungo possibile l'estinzione finale e definitiva. 
Trovo inconcepibile l'idea che si venga a questo mondo casualmente, che la vita sia dominata dalla causalità, e che la morte, intesa come annullamento totale della personalità, giunga attraverso un misto di casualità e di causalità. 
Trovo inimmaginabile anche la prospettiva che l'unica cosa veramente reale che abbia avuto la possibilità di sperimentare nella mia vita, la mia coscienza, possa consumarsi, estinguersi e avere una fine. Ma sono allo stesso tempo una persona ipercritica, molto scettica, sospettosa, e la mia natura mi impedisce di accettare qualcosa che non abbia un qualche fondamento acclarato. 
Così, di fronte ai dogmi assoluti della religione cattolica (che, a mio avviso, cade più volte in forme di contraddizione e di incoerenza inaccettabili) e di fronte a quelli opposti ma altrettanto insindacabili di una certa parte della scienza (che con arroganza cerca di propagandare la sua onnipotenza e la sua esclusività nell'ambito della conoscenza), ho deciso di ricorrere a uno dei pochi strumenti di comunicazione, Internet, a cui è ancora possibile attingere per ottenere informazioni che normalmente sono oggetto di forme di censura più o meno esplicite. 
Così che mi sono accorto di sapere tante cose relativamente utili e importanti, ma, paradossalmente, di non sapere praticamente nulla riguardo a quello che è l'evento cruciale della nostra esistenza, quello a cui tutti andiamo incontro e che nessuno è in grado di evitare. 
Ho iniziato la mia ricerca con le esperienze di premorte (l'unico termine di mia conoscenza che in qualche modo mi richiamava alla mente l'eventualità di una sopravvivenza della coscienza) e Google mi ha subito indirizzato sul suo sito del quale ho letteralmente "divorato" la sezione "Scienza ed ESP".
 Ho successivamente letto per intero la relazione (in inglese) pubblicata sul "Lancet" nella quale il Dott. Pim van Lommel ha riassunto la sua ricerca sulle NDE e sono rimasto sbigottito per il fatto che la grande informazione non vi abbia dato il risalto che merita. 
Mi sono indignato per il fatto che si diano per scontati (e si insegnino nelle scuole senza avvertire del fatto che si tratta di mere ipotesi e non di fatti assodati) assunti mai provati, come quello in base al quale la coscienza e la memoria risiedano nel cervello. Assunti considerati validi soltanto perché, dal punto di vista del riduzionismo scientifico, non è ammissibile che si prendano in considerazione ipotesi alternative a quelle strettamente materialistiche.
Ho dovuto arrendermi di fronte all'evidenza che conosciamo soltanto ciò che i grandi gruppi di potere (economici, religiosi, accademici, politici) vogliono farci conoscere. Che, probabilmente, conosciamo pochissimo di ciò che valga davvero la pena di conoscere. Ma ho anche scoperto che esistono persone di scienza intellettualmente oneste, scrupolose e dalla mentalità ingegnosa (e soprattutto aperta a ogni eventualità), di cui non parla nessuno, che effettuano nell'anonimato studi di grande rilievo (e spesso auto-finanziati) in un ambito solitamente  monopolizzato da ciarlatani che amano sfruttare la sofferenza della gente, a cui, per converso, si dà ampio risalto con il preciso intento di generalizzare e gettare discredito sul lavoro dei primi. In questa mio percorso di ricerca mi sono reso conto che gran parte delle informazioni è in lingua straniera, prevalentemente in inglese, fatto che impedisce a tanti nostri connazionali di avervi accesso. Eppure si tratta in molti casi di informazioni di importanza vitale, di informazioni in grado di dare conforto a tanti di coloro che si trovano 
ad affrontare delle situazioni gravi, pesanti, apparentemente senza uscita. 
È per questa ragione che, conoscendo bene la lingua inglese, pur non essendo un traduttore professionista, ho deciso di mettere le mie conoscenze a disposizione di coloro che non le possiedono e, vista l'importanza e la completezza delle informazioni contenute nel libro dell'Avv. Zammit, ho deciso di renderne il contenuto accessibile anche a quei nostri connazionali che sono desiderosi di conoscere ma si ritrovano privi delle conoscenze linguistiche necessarie per avere accesso a quelle informazioni. A prescindere da quelle che sono le mie  convinzioni, che non ho l'intenzione né il diritto di imporre a nessuno, ritengo che tutti debbano essere posti nelle condizioni di conoscere, perché è solo attraverso la conoscenza che ci si possono formare delle opinioni quanto più possibile consapevoli e ci si può 
sottrarre all'opera deleteria di coloro che, senza scrupoli, fanno di tutto per manipolare il nostro pensiero.
Mi sarebbe tanto piaciuto prendere parte al convegno da lei organizzato a Roma, ma la distanza mi rende la cosa piuttosto ardua. Al momento in cui si doveva decidere in merito alla sede in cui tenerlo ho votato per la mia città, e spero che prima o poi se ne possa organizzare uno anche lì. 
Il mio più grande desiderio sarebbe, infatti, quello di  incontrare o conoscere qualcuno che potesse darmi informazioni convincenti e inequivocabili riguardo al fatto che le persone che ho amato e che oggi non sono più accanto a me fisicamente continuano ad esserci e a condividere con me, pur nell'impossibilità di farsi percepire materialmente, quel percorso esistenziale che hanno contribuito ad allietare e lungo il quale mi hanno istradato con il loro amore incondizionato.
Mi perdoni se l'ho annoiata con la mia prolissità, e mi consideri a sua disposizione ogni qualvolta le si dovesse presentare la necessità di un aiuto in campo linguistico.

Un caro saluto, F

"Io non ho paura di morire, anzi !" (24-03-06)  (ENC)

Mariantonia, mamma di claudia passata per un tumore  A SOLI 25 ANNI, ci regala le ultime pagine del diario di sua figlia, una testimonianza commovente resa da una ragazza giovanissima che avrebbe dovuto essere arrabbiata contro dio che invece ringrazia per quellO che persone meno sensibili definirebbero "un amaro destino".

 Domenica 4 settembre Sono qua seduta alla mia scrivania e ascolto il brano più bello del cd. Missione, “l’Ave maria”. Ho pensieri molto confusi e preferisco scriverli perché sono cosi volatili che magari non potrei riafferrarli. La situazione è chiara sto morendo, ma non pensavo fosse così difficile accettarlo; è logico che tutta la forza dentro di me sta lottando per vivere, anche perché mi rendo conto che sto soffrendo e soffrire una marea di gente, soprattutto la mia mamma, il mio papà, mio fratello a cui voglio un sacco di bene. Il paradosso è che solo adesso mi sto rendendo conto cosa è la vita, adesso che la sto perdendo, ma non sono triste per questo perché sono sicura che c’è qualcosa altro, qualcosa di nuovo da scoprire che non mi fa paura; so che andrò a trovare la nonna che non mi sono mai perdonata di non aver salutato o essere andata a trovarla prima che morisse; e conoscerò gli altri nonni che non ho mai conosciuto finalmente! Quello che voglio è che tutti siano forti, tutti dobbiamo morire prima o poi! Papà stai vicino alla mamma e mamma al papà e al Gianluigi, e Gianluigi tu che sei più forte a entrambi. Anche se non ci siamo mai parlati tanto lo sentivamo tutti l’immenso affetto tra di noi; Io sono così uguale emotivamente al papà ma sono anche un po’ più forte come la mamma, sono loro figlia non per niente. Mi sento fortunata; delle volte potrei essere già morta in un incidente o quanto prima invece sono ancora qua sto scrivendo sto respirando, d’altronde la vita e la morte sono univoche. Tutto nasce poi muore rinasce si trasforma muore è il senso stesso della vita bisogna prenderla afferrarla godersela fin che c’é. Lo strano è che fino ad ora ho vissuto cercando qualcosa, il senso stesso della vita, sentivo che mi mancava in fondo qualcosa c’era qualcosa in fondo in fondo che mi mordeva dentro, c’erano dei segni che io non afferravo non capivo, sono stata stupida ho avuto la mia ( CHIANCHE < scianse > non so come si scrive) (Sono proprio ignorante) e me la sono giocata mi sono rovinata da sola che idiota. Ci vuole un altra vita : una per imparare ed una per migliorare. Lunedì, 5 Settembre.  Poi ieri sono successe tante cose e non ho più potuto scrivere ma i pensieri sono tanti inafferrabili volatili ed è bello poterli scrivere perché poi li puoi rileggere. Mi rendo conto di quanto tutti stiano soffrendo soprattutto i miei genitori vorrei poter fare qualcosa ma talvolta mi devo comportare così duramente anch’ io se no impazzisco. Il mondo stesso è pazzo, l’uomo si sta distruggendo da solo, perché esiste gente così stupida, cattiva perfida, ignorante mi chiedo che sta portando tutto allo sfacelo ? Per fortuna esiste anche gente buona, più che buona esistono delle persone fantastiche che ci danno dei segni che noi non riusciamo a capire, e forse quando lo facciamo è troppo tardi. Mi spiace solo di non essermi amata accettata di essermi così trascurata sono stata forse troppo altruista ? Questa società di m... ci spinge verso la rovina, l’uomo nasce per distruggersi forse è questa la vita. Ammiro tantissimo quelle persone che soffrono e combattono, anch’ io spero di far parte di loro ce la sto mettendo tutta. C’è gente che mi potrà capire altri no, io scrivo per quelli che lo faranno e per me stessa. Mamma e Papà voi siete le mie luci e io sarò sempre con voi vi scrivo il bene che forse non sono capace di dimostrarvi ma sono sicura che sentite, anche tu Gianluigi. Voglio bene a tanta gente forse in modi diversi. Mercoledì, 7 Settembre Il 7 dovrebbe essere il mio numero fortunato balle! La mia cartella clinica sembra più disperata che mai, non bisogna perdersi di animo ma in certi momenti come si fa ? Poi me lo sento! e allora dico ma si godiamoci gli ultimi giorni felici perché devo fare soffrire anche gli altri. Basta con le paranoie del cibo e goditi le ultime leccornie, in fondo sono fortunata posso godere gli ultimi giorni, ma perché divento così nervosa e poi soprattutto con i miei per loro è una dura prova; ci vuole più coraggio per vivere che per morire. Chissà perché la morte ci spaventa forse perché ci allontana dalle persone care, forse perché è qualcosa che non conosciamo; ma quando abbiamo paura di qualcosa è il momento di affrontarlo. Forse sto vivendo più adesso o perlomeno mi rendo conto di quello che succede intorno a noi molto più di quello che ho fatto fin da ora. Non tutti possono scrivere il testamento io sono fortunata. Probabilmente mi dimenticherò qualcuno mi perdonino ma la mia mente adesso vaga . Vorrei fare un regalo a tutti ! Vorrei un funerale molto semplice,io amo le cose semplici come voi Mamma e Papà. Alla mamma voglio regalare la forza di essere forte e di essere sempre così e di non cambiare mai ,un giorno staremo ancora insieme la mamma è unica! A papà anche a lui regalo il mio cuore e la forza di essere forte perché lo vedo troppo abbattuto, forse non siamo mai andati d’accordo perché siamo troppo uguali tanto io vi sarò sempre accanto, a Gianluigi lo stesso forza sei forte. Siamo una bella famiglia, fortunata; pensa che non me ne sono mai accorta ! Ero troppo stupida a ricercare un senso nella vita che forse bisogna prendere così come è e basta il destino è scritto per tutti. Ieri in ospedale ho conosciuto una simpatica vecchietta di 86 anni che mi ha fatto sorridere e star bene tutto il giorno con una vitalità esplosiva e mi ha fatto capire come erano molto più reali e genuini e semplici le persone di un tempo quanto gli anziani ci possono insegnare dalla profondità dei loro spiriti noi non lo possiamo neanche immaginare. Sabato, 10 Settembre Oggi è SABATO che bello sono a casa ho mal di testa ma mi sono chiarite alcune cose anche con i medici sono più tranquilla e fiduciosa, nonostante gli squilibri di umore capibili però ! Ho camminato un po’ nell’orto. Ho voglia di andare un giorno a passeggiare in montagna con i miei. Lo farò. Domenica, 11 Settembre Oggi è Domenica sono contenta sono a casa la vita è splendida nonostante tutto. Amo da impazzire la mia famiglia. Lunedì, 12 Settembre Oggi è Lunedì. Che bello sono a casa ! Oggi solo radioterapia per tutta la settimana poi Martedì la puntura. Che bello un attimo di respiro. H o un po’ di mal di testa forse perché mi sono sforzata fino ad adesso a mettere a posto per tenermi occupata. Comunque sto meglio o almeno penso di starlo. Ho le idee più chiare nonostante gli umori le isterie le paranoie. Sto combattendo contro il brutto male che probabilmente mi sono creata da sola ma non è solo colpa mia tutta la società il mondo è malato ci stiamo uccidendo tutti ed è un peccato, proprio adesso mi rendo conto di quanto la vita sia bella se semplice fatta di cose genuine, amo la natura , la natura siamo noi stessi; ci facciamo del male da soli ? Perché c’è tanta gente stupida che non capisce ? Sta, stiamo rovinando tutto. Alla morte dunque ci si pensa prima o poi, la morte e la stessa vita è un vortice. Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma. Solo adesso mi rendo conto di come non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere mi piacerebbe veramente poter aiutare gli altri ad aprire gli occhi sulla meraviglia di qualsiasi piccola cosa su un profumo, un pensiero, una carezza, i gesti più genuini e più veri. Solo adesso apprezzo tante cose e come prima me stessa. Veramente mi piaccio veramente e penso che sia una cosa importantissima; forse perché adesso mi vedo dentro. Penso che sia un’ esperienza che devo provare per sentire, per capire se no è inutile. Io mi sforzo di spiegarmi ma capisco che gente mi capisce altra no!!. E’ inutile sprecare energia per loro, ci provo ma lo devono volere loro. Poi devo essere un po’ egoista sono forse troppo altruista. Non ho amato mai Claudia. Ora invece la amo mi piace sono contenta di essere quello che sono ! Bisogna anche avere il coraggio di parlare della morte perché fa parte della vita. C’è tantissima gente a cui voglio un sacco di bene, ho paura ad elencarla per non dimenticare nessuno comunque sono sicura che ognuno di voi lo sa perché lo sente sicuramente, glielo ho comunicato. Perché l’amore è tanto forte. Ho voglia di disegnare adesso però riposo perché mi sento un po’ stanca un BACIONE Venerdì, 16 Settembre ( Compleanno Gianluigi Auguri fratellone ) Sono miracolata ! Avrei potuto morire un sacco di volte invece eccomi ancora qua a lottare per il mio destino. Sono felice sembra assurdo ma sono troppo fortunata Dio è immenso vive dentro di noi ed è una luce con cui nasciamo ma pochi riescono a sentire e ad alimentare. Gli Angeli sono tra noi e ci tengono per mano solo qualcuno li afferra altri no purtroppo. Da quando nasciamo siamo circondati da segni, simboli ma siamo ciechi per vederli. Il nostro corpo ci parla : siamo sordi ! E’ la società stessa che ci rende malati psichici, ci ipnotizza, ci deforma, ci trasforma, ci propone ideali non reali, fittizi così ricerchiamo tutta la vita qualcosa lontano e scopriamo che in realtà tutto è dentro di noi ! Non tutti lo scoprono purtroppo ! Vorrei che qualcuno leggendo questo possa averne giovamento ! Qualcuno può pensare io sia matta lo pensi pure; chi non lo è ! Io invece mi sento fortunata di passare questa esperienza ora si che sto vivendo ! Mi dispiace che l’uomo si stia distruggendo. L’Uomo non perfetto ma magnifico umano come può rovinare questa terra che ci parla, ci alimenta,che ci fa vivere, che l’essenza stessa della vita ! La vita stessa è un paradosso. Io non ho paura di morire anzi ! Non che voglia, so che esiste un destino scritto per tutti , io sto dipanando il mio gomitolo e con serenità affronto il mio destino. Voglio che tutti sappiano che sono serena e coraggiosa ! Anche mia mamma mi sta aiutando molto si sta rendendo conto di tante cose, voglio che sappia che io l’adoro, come per mio padre, mio fratello e tanta tanta gente ma non nello stesso modo forse ! Adesso amo anche me ! Prima no mi odiavo, mi trascuravo mi sono cercata il mio destino ma non rimpiango niente, la colpa non è di nessuno è solo di me stessa e del mal di vivere ! Ripeto tutto adesso mi appaga. Dovrei solo più controllarmi per questi umoracci che scarico su tutti quelli che mi stanno vicino Gli occhi di una persona sono gli specchi della sua vita. Io gli ho aperti solo ora Grazie a DIO: Sabato, 17 Settembre Ho letto le indicazioni del cortisone che sto prendendo la dose che prendo io non è neanche menzionata prendo 4 volte quella possibile ! Venerdì, 19 Settembre Oggi sono paranoica sto facendo impazzire tutti ! Vorrei vedere loro però nella mia situazione ! Sbalzi di umore repentini ! Scusatemi vi voglio bene a tutti. Io che mi reputo chissà chi perché mi sto comportando così male con i miei più cari ? Forse perché sono solo così ! Su Claudia animo e coraggio cerca di essere meno brusca, la gente che ti sta vicino non si merita tutto questo stanno soffrendo più di te ! Li stai facendo tanto soffrire. Perché la gente ha paura di parlare della morte; la porta della vita, perché la gente non è abbastanza onesta da dirti la verità, io non mi sparo mica ! Mamma scusami tanto so che ti sto facendo soffrire ma perché non riesco a dirtelo e a sfogarmi. Dammi ancora un po’ di tempo. Tu almeno mi capisci un po’ più degli altri ma dovresti passarci. Lo sai che gli Angeli sono tra noi, mi hanno già regalato tante possibilità io ce la metto tutta te lo prometto. LOVE YOU . 20 settembre vorrei poter fare qualcosa per tutti. Dio è immenso, dio è tutto ! Dio aiuta, aiuta tutta quella gente che ha bisogno ti prego. Adesso vado a fare una passeggiata col mio paparino, lo vedo distrutto gli voglio tantissimo bene; non ci siamo mai tanto parlati ma solo ora capisco tante cose taciute! Che bello camminare nel bosco in mezzo ai prati ieri ho fatto una passeggiata con mio fratello. Le cose più belle, più reali sono le più semplici ! 
I LOVE YOU, CLAUDIA 70 

Credo possa servire a qualcuno, a noi è servito tanto, vale la pena di leggerlo.
 Mia se ne è andata per un tumore all'età di 25 anni il 31 marzo 1995. Un saluto Mariantonia 

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MESSAGGI PIENI DI CONFERME PER ANGELA.... 

Allora, mercoledì sera in chat Anto2 mentre dava i messaggi degli altri angioletti mi ha detto che Fausto continuava a "svolazzare" sopra di lei, ma non scendeva a farsi registrare! E giovedì Bice mi ha mandato, a sorpresa, un breve messaggio ricevuto da Fausto, mentre lei era in contatto con suo figlio Vincenzo: praticamente il mio "timidone" ha visto troppa folla intorno ad Antonella e si è cercato una via più "comoda"!! Nel messaggio si fa chiaramente riconoscere, parlando di argomenti del suo vissuto in terra e del nostro presente: parla di un coltellino svizzero che gli aveva donato suo padre e di cui andava molto fiero, di quanto gli piacesse tagliare la legna per il camino (amava fare il macho!!) e dell'automobile del fratello che è da cambiare (verissimo!!). Questi i riscontri, ma il messaggio è soprattutto un messaggio d'amore, quell'amore che neanche la loro "partenza" ci ha potuto togliere! Coraggio ragazzi, abbandoniamoci a questa dolce certezza e assaporiamo insieme queste meravigliose "carezze che scendono dal cielo"!

NELLO STESSO GIORNO...ORBS!

 ...E PER SIMONA! (17-02-06)

Messaggio ricevuto in EVP da Antonella, Venerdì  17/02/2006 alle 15.54

..senti ma conosci una Martina??? (Anto2) 

E' il nome della mia dolcissima nipotina nata tre mesi fa il 16/11/06 Perche???? Simona

"...perchè vede il nonno e ride....baciala per lui..ciao dolce Simona!"

Volevo raccontarlo sul forum qualche giorno fa, ma poi mi sembrava solo una mia immaginazione e non volevo sembrare sciocca e inopportuna. Ma ora tutto è diverso e questa è una grande meravigliosa prova e devo gridarla a tutti!!! Devi sapere che in una parete del mio ufficio c’è una sua foto del mio papà sorridente su uno sfondo di cielo e mare Tutti i giorni Martina è qui in ufficio perchè mia figlia lavora con me Lei nonostante i suoi pochi mesi è molto vispa sta dritta e si guarda in giro , poi ferma lo sguardo sulla foto del nonno e gli regala i suoi più bei sorrisi e gorgheggi . Avevo pensato tra me “ Chissà forse lo vede davvero... L’altro giorno piangeva disperata perchè aveva fame ( quando ha fame non ci sono Santi urla e si dimena fino a quando non gli si mette il biberon in bocca ) La tenevo dritta in braccio aspettando che mia figlia le preparasse il latte . Ero girata e io davo la schiena alla parete con la foto mentre di conseguenza Martina le era di fronte. Ad un tratto smette di piangere , involontariamente mi sposto e lei ricomincia ad urlare allora , provo, mi riavvicino alla foto lei immediatamente smette di piangere e comincia a fare dolcissimi sorrisi rivolti alla foto del nonno. Lo faccio notare a mia figlia e lei mi dice che anche a casa spessissimo davanti al ritratto del nonno ride e gorgheggia proprio come se stesse giocando con lui. E ora dopo il tuo messaggio so che è davvero così ! Grazie Antonella, Meravigliosa messaggera d’amore , grazie di cuore per il tuo grande dono e per metterlo a nostra disposizione. 

Simona

 

UN TEMPESTOSO WEEKEND DI PAURA (25-10-05)

Non spaventatevi: sebbene Halloween sia vicino, non é il titolo di un giallo, nè di un film dell' horror, ma solo la cronaca di quanto é avvenuto lo scorso weekend,  in diretta, sulla chat della PdA. 
A beneficio di coloro che non ci hanno seguito, riassumiamo la storia che ci pare degna di essere riportata, a testimonianza del clima di forte amicizia e cooperazione che regna fra i nostri Lettori.

Sabato 22 Ott. pomeriggio.  La nostra affezionata lettrice Raffy, pubblica un SOS sul forum: il fidanzato di sua nipote é misteriosamente scomparso nel nulla dalle 14 del giorno prima, mentre era in giro lungo la costa calabra per lavoro. Nessun incidente é stato segnalato alla Polizia, nessun messaggio o telefonata é giunta ai disperati genitori del ragazzo appena venticinquenna, il cui cellulare non risponde da più di 24 ore. 
Ci mobilitiamo tutti per cercare di visualizzare qualche indizio, con l'uso delle tecniche di  "remote viewing".
Antonella di Salerno, Tiziana da Berlino,  Tildona e figlio da Bologna ed il vostro Webmaster, cercano di concentrarsi sul nome del giovane scomparso e concordano subito su un fatto: il ragazzo é vivo.  In serata si aggiunge l'amico  Janis dallaJanis Lettonia, che da anni applica la tecnica di Bruce Moen ed anche lui, senza saper nulla di quanto da noi detto in precedenza (esendo appena entrato in chat), vede che "A" é vivo, seduto su un divano giallo, in una casa ove é entrato di sua volontà e dove si trova in compagnia di una donna e forse anche di un uomo. Lo vede chiacchierare amabilmente, ma fuori é buio e non puo' fornirci particolari del luogo dove "A" si troverebbe.  Sotto una tempesta vagamente simile a quelle tropicali (la stessa che in Puglia sta frattanto causando vittime ed ingenti danni), i genitori ed i parenti di "A" setacciano le numerose villette della costiera calabrese, in cerca di tracce, mentre Polizia e Carabinieri fanno altrettanto.  Nel frattempo Tiziana e Antonella tentano di avere notizie tramite EVP, studiando la mappa della Calabria,  per identificare i nomi di possibili località costiere....
Janis insiste: il ragazzo non é in pericolo, mentre molti di noi, più che "visualizzare", razionalizzano i fatti (il lavoro di "A" potrebbe averlo messo in contatto con loschi figuri) e giungono a conclusioni negative e pessimistiche: si teme un sequestro da parte della mafia locole!  
Il vostro Webmaster a questo punto,decide di chiedere aiuto ad una famosa veggente Spagnola, da poco conosciuta, nota proprio per indagini di questo tipo, ma dopo più di un'ora di conversazione (interrotto diverse volte dai fulmini che fanno cadere la linea e saltare la corrente), ottiene dapprima un fermo diniego: "
Anche se vi fornissi indicazioni esatte, la Polizia non mi prenderebbe sul serio", dichiara la sensitiva,  salvo  poi ritelefonare poco dopo le 23 per chiedere la foto del ragazzo. La foto ci viene inviata per e-mail da una parente di Raffy, durante la chat, divenuta ormai non-stop, e qualcuno fa notare che Janis ha visto un particolare molto importante (telepatìa? chiaroveggenza?): in quell'immagine di "A"  -che nessuno aveva ancora ricevuto- egli  é seduto proprio su un divano giallo!  Fra tuoni e fulmini ci si saluta, sperando di avere buone notizie per il giorno dopo e con la rassicurazione del Webmaster che il caso si risolverà presto..... 
Fra tante voci sconfortate, solo la Webmaitresse é discorde.... 
"E' scappato con qualcuna...... io li conosco i giovani, perché ci lavoro con loro.  I ragazzi di oggi hanno la testa fra le nuvole e sono poco seri."

Il giorno dopo, nel pomeriggio, il caso si risolve: "A" era proprio fuggito con una nuova fiamma, addirittura a Trieste e finalmente  aveva telefonato a casa per rendersi conto che  aveva lasciato dietro di sè due genitori disperati ed un nugolo di amici e parenti che lo stavano  cercando da due giorni, insieme alle Forze dell'Ordine di mezza Calabria...  Ah, benedetta gioventù !!

 

 

DA: GIORGIO IL:08/05/2005 21.35

LA "ZECCA ASTRALE"  (ENC)

Ti racconto una strana esperienza , avuta circa un mese fa . Ero , come mi capita spesso , in piedi , alla finestra del mio ufficio , all ' I.N.P.S. , ad osservare il traffico e la gente che passava di sotto ( sono al primo piano ) . E ' passata una signora , minuta , sui 60 , con un ' andatura ciondolante , fiacca . Guardandola mentre si allontanava , ho notato , senza fatica alcuna , una macchia tonda e scura appoggiata alla sua spalla destra . Grande come una mano aperta , pareva piatta e mi ha ricordato una grossa cellula al microscopio . Brutta a vedersi . La settimana successiva , la stessa signora è passata di nuovo , vestita in modo più pesante e la macchia scura ora era più aderente al corpo e non più tonda , ma massificata lungo la spalla . 
Ho pensato a due ipotesi : una malattia fisica che si rifletteva nel corpo eterico , oppure una larva astrale fissatasi come una zecca ..... 
Secondo te ? ? Di migliaia di persone che ho visto passare , è la prima che noto . 
Voi , tutto bene ? 
un carissimo Abbraccio , anche da parte di Annalisa. 

Giorgio 

R. DEL WEBMASTER

Ciao!
Caspita! aver visto la stessa cosa per ben due volte non é roba da nulla! Bisognerebbe sapere come sta questa persona, se ha un'entità negativa attaccata addosso avrà certo problemi, non puoi far nulla per avere sue notizie? Se mi consenti pubblico questa tua storia sul sito (sto costruendo una pagina coi racconti dei lettori), ovviamente se non vuoi non c'é problema

R. DI GIORGIO DEL 10/05/05

Ti ho risposto subito , per dirti anche che ci siamo conosciuti via Internet , quando vi ho scritto , circa due anni or sono . Inoltre , ti ringrazio per l ' offerta della pubblicazione e , naturalmente , fai pure ! Sono ben contento di poter contribuire al vostro sito ! Pubblica pure per intero nome e quant ' altro può servire , non ci sono problemi . 
Quanto a quella signora , non so proprio come fare per rivederla , perchè non l ' ho mai notata prima e nemmeno l ' ho più vista passare . Se mi ricapita , cercherò di contattarla in qualche modo . Te ne racconto un ' altra , anche se non è recente , sono già passati circa quattro anni . Un mattino , ero a casa in malattia con un poco di influenza e mi sono attardato a letto a riposare . Ma ero ben sveglio , anche se a occhi chiusi . Ad un certo punto , ho visto entrare dalla porta una persona : una giovane signora , sui quarant ' anni , con un camice bianco aperto e l ' aria cordiale . Aveva gli occhiali e i capelli brizzolati tagliati a spazzola , abbastanza alta e snella . Quando è arrivata al letto , ho commesso l ' errore di aprire gli occhi , tanto era reale e così non ho veduto più nulla . Giorni dopo , verso le 18 , esco di casa con Annalisa e giro l ' angolo del portone . Davanti ad un negozio di vestiti , intenta a guardare la vetrina , c ' era esattamente QUELLA donna ! Ho esitato , ma non sapevo come spiegarmi e non le ho parlato . Dopo ,. non l ' ho mai più notata .... solita rogna . Questa mi sembra una bella prova dell ' esistenza del corpo astrale . 
Ora ti lascio , ma spero ci risentiremo presto 

un carissimo saluto anche a tua moglie 
da me ed Annalisa 

Giorgio 

 

DA: LU*   IL: 24/05/2005 9.20

SONO LU*   (ENC)

Caro Claudio, ho letto le esperienze sul tuo forum di Tizi e delle altre e ho pensato che in fondo io non ho grandi cose da raccontare, se non che con la metafonia "parlo" con loro quasi tutti i giorni e se scatto una foto li ho sempre accanto a me e me lo ripetono nelle registrazioni SIAMO LI' SIAMO SEMPRE ACCANTO A TE. Spesso sul mio viso, ti posso mandare decine di foto, ho altri visi, a volte mi...truccano, si, ho gli occhi truccati e anche le labbra rosse e io invece non mi trucco, a volte ho croci al collo che io non porto, non posseggo una croce, mi fanno i capelli neri e io li ho biondi oppure nelle foto appaio avvolta dalla nebbia quando invece non ce n'era traccia nella realtà e così via...insomma a me succede questo ma se pensi sia interessante pur non essendo legato a esperienze particolari puoi pubblicare le foto e io provvederò a inviartene anche altre.

Ti mando un abbraccio a presto....lu*

 

Da: Teresa di Palermo -  23 giugno 2005 

LA MEDAGLINA MATERIALIZZATA (ENC)

Un mese fa, circa, mia sorella G. mi disse che voleva parlarmi, si trovava a casa dei nostri genitori, mi affrettai a raggiungerla anche perché mi sembrava molto eccitata. Quando la raggiunsi prese dalla sua borsa le chiavi con cui aveva aperto la porta e, con mia grande sorpresa vidi che c'era aggrovigliata una medaglina della Madonna ( è la Medaglina Miracolosa con l'effige della Madonna infilata in un laccetto di cotone celeste). Mi disse subito che quella borsa l'aveva comprata dopo la morte della mamma, che quelle chiavi le aveva avute da anni e abitualmente entrava a casa dei nostri genitori usandole anche quando non erano in casa. Dopo la morte della mamma era andata quasi tutti i giorni a trovare nostro padre e per non disturbarlo entrava servendosi appunto delle chiavi in suo possesso, cosa che lei aveva fatto anche il giorno prima. Mi assicurò che lei non aveva mai avuto quella Medaglia e restammo per qualche minuto in silenzio, pensando entrambe la stessa cosa?? Mamma! Devo fare una piccola premessa. Un paio di settimane prima della sua morte ero andata a casa da mia madre e mia figlia (peraltro molto affezionata alla nonna) dopo essere andata come ogni sabato pomeriggio a fare volontariato in un oratorio con bambini disagiati, mi raggiunse e tutta contenta disse alla nonna che Suor Maria le aveva regalato la Medaglina Miracolosa e aveva pensato di darla a lei così la Madonnina l?avrebbe guarita. Mia madre la ringraziò (era sempre stata molto devota alla Madonna) e cercò inutilmente di metterla al collo. Non ci riuscì e mi disse di posarla vicino al comodino. Quando morì, proprio mia sorella G. mi disse che voleva mettere fra le mani della mamma quella Medaglia. Dopo vari tentativi, visto che continuava a scivolare mia sorella la sistemò come un bracciale, quindi chiudemmo la piccola Medaglia fra le sue mani. Come poteva essere finita una Medaglia fra le chiavi di mia sorella? E' inutile aggiungere che piangemmo come due fontane specialmente quando mia sorella mi disse che la sera prima andando a letto aveva avuto disperatamente chiesto un segno a nostra madre. Ci lasciammo e non si parlò più dell'accaduto fino a un paio di settimane fa quando mio figlio una sera mentre lavoravo davanti al computer mi propose di guardare un CD del 31 gennaio scorso che ritraeva il compleanno di papà. Lei stava già male e non ho potuto trattenere le lacrime, andai a letto disperata continuando a parlare con mia madre anche se nessuno mi rispondeva. L'indomani non sono riuscita ad andare al lavoro e decisi di fare il cambio di stagione, prendendo gli scatoloni adagiai tutto sul letto e in particolare una t-shirt che avevo deciso di indossare l?indomani (piaceva molto a mia madre). Circa due ore dopo quando già avevo tolto tutto dal letto, in ultimo alzai la maglia e trovo una Medaglina Miracolosa. La presi fra le mani, mia figlia che era con me in camera guardava sgranando gli occhi la Medaglina nuova, lucente che continuavo, istupidita, a far dondolare davanti ai nostri occhi. Non ne avevo avuto in casa e poi se fosse stata dimenticata dentro gli scatoloni doveva essere perlomeno scura, invecchiata invece?. Quando mi calmai la presi e, siccome per abitudine tengo sempre sul comodino il libro PREGATE PREGATE, lO ho aperto a caso per mettere la Medaglia e.....guarda caso su quasi 400 pagine si apre dove c'è riportato il Santo Rosario della Madonna dei Miracoli. Questo libro lo comprai qualche tempo fa e non sapevo ancora dell?esistenza di questo Rosario. Sicuramente molti saranno dell?opinione che sono solo cincidenze ma io NO. Credo che la mia mamma sia in una dimensione bella e celestiale, piena di pace, che stia veramente bene, che non soffra più fisicamente e che soprattutto guarda con amore e tenerezza noi figli e sta facendo tutto per tranquillizzarci, per dirci..sono qua accanto a voi come sempre. Caro Claudio prima di scrivervi ho riflettuto per molti giorni e poi ho deciso che solo voi potevate dirmi qualcosa in più su queste COINCIDENZE. Spero mi rispondiate. 
Un abbraccio fraterno. Teresa.

RISPOSTA DEL WEBMASTER 
Cara Teresa.
La storia che ci hai raccontato é veramente molto bella, si tratterebbe, se ho capito bene, addirittra di un "apporto", dato che la sola medaglina che tu sapevi fosse posseduta dalla tua Mamma era quella che le avevi messo fra le mani prima del Funerale.Ti sarei grato se mi chiarissi meglio questo punto perché , se é così che sono andate davvero le cose, si tratterebbe di un segno davvero fuori dal comune. In ogni caso, sai che non credo alle COINCIDENZE....
Un abbraccio di Luce,Claudio.

PRECISAZIONI DI TERESA DEL 24/06/2005 
Caro Claudio, è proprio così, la mia mamma aveva solo la Medaglina che le aveva portato mia figlia per darle conforto e sperare in una guarigione. E' stato proprio in ricordo della sua felicità nel riceverla che con le mie sorelle abbiamo deciso di racchiuderla fra le sue mani e nel vegliarla tutta la notte (ero a pochi cm. dal suo viso seduta accanto la bara)le dicevo continuamente che con la Medaglina della nostra Maria Anna (mia figlia)avrebbe sicuramente avuto un PASS in più per entrare in Cielo. Anzi ti dirò di più: la Medaglina che ha trovato mia sorella G. avvolta nelle chiavi di casa di mia madre aveva un nodo strettissimo per chiudere il laccetto e questo nodo era leggermente sfilacciato. Quando mia figlia portò la Medaglna alla nonna la prima cosa che fece mia madre fu di chiuderla con un nodino e cercare di indossarla. Dopo qualche tentativo di farla passare attraverso la testa mi chiese di slegarla per metterla al collo e poi chiuderla. Cercai di fare qualche tentativo ma non ci riuscii, così lei mi disse di lasciar perdere e di posarla sul comodino così almeno l'avrebbe guardata. In un primo momento quando vidi la Medaglina di mia sorella pensai: ....ma questa E' la Medaglina che abbiamo messo fra le mani alla mamma!!! Poi ho trovato quella sul mio letto e allora ....non abbiamo più capito nulla, la mamma aveva una sola Medaglia fra le mani! Le uniche cose che sappiamo sono: la nostra mamma non aveva altre Medaglie e con quella che le ha portato mia figlia ha affrontato l'ultimo viaggio; mia sorella G. non aveva Medagline, da mesi usava quelle chiavi per entrate in casa dei nostri genitori, la borsa dove ha trovato le chiavi con la Medaglina l'ha comprata al mercato DOPO la morte di nostra madre; io in casa non avevo Medaglie, quella mattina sul letto (peraltro ancora disfatto)non c'era nulla e poi l'ho invaso con i vestiti che mano a mano uscivo dall'armadio; le medagline che abbiamo trovato sono nuovissime e lucenti. Non sappiamo come spiegarci tutto questo ma siamo certe che la nostra mamma non è estranea a questi avvenimenti. Ciao Grazie per avermi risposto. Un abbraccio fraterno.
Teresa
P.S.
Certo che puoi pubblicarla, per me è un orgoglio avere avuto, anzi, avere una mamma così speciale.Spero che la mia storia sia solo all'inizio e che comunque serva a qualche scettico sull'aldilà.Ciao a presto. 
Teresa

premonizioni (31-07-09)
TESTIMONIANZA D'UN NOSTRO LETTORE

Forse niente è affidato al caso e, probabilmente siamo tutti soggetti ad un copione.
L'anno scorso, dal mese di gennaio, febbraio, facevo degli strani sogni.

Erano così veri che mi svegliavo con forti brividi di freddo.
Era un periodo molto felice e, non c'era cosa che non andasse bene.
Tutto era perfetto.
Ma..... non ero tranquillo e facevo dei sogni ricorrenti:
"Mi trovavo per strada (sempre di notte) ed ero in moto che viaggiavo con Stefano.
A volte ero con lui, alcune da solo e altre sulla stessa moto."
Altro sogno:
"Mi trovavo in una stanza d'albergo con mia moglie e fuori c'erano dei parenti."
Altro: "In una grande stanza vuota, dal pavimento emergeva un grosso sarcofago."
Gli altri sogni non non li capivo, ma questo mi faceva pensare.
Entravo in confusione e pensavo:
"Il nonno quasi centenario?
Mia madre ottantatreenne?
Il sottoscritto?"
La cosa più grave è che (mentre tornavo a casa in auto dal lavoro)
Ho immaginato (come una visione) i funerali di Stefano.
Ho scosso la testa, come volessi scacciare questa visione paurosamente reale, dandomi dell'idiota.
Stefano alle 17 del 19 agosto 2008 si schiantava in pista e moriva sul colpo.
Di notte, con alcuni parenti stretti, siamo partiti per la Francia.
Il giorno dopo abbiamo pernottato in albergo.
Mi sembrava la fotocopia del mio sogno!
La cosa che mi ha lasciato di stucco, è stata la confessione di mia moglie dopo il volo di Stefano:
"L'ho sognato morto! Lo capisci?!
Stefano era nella bara. Poi si svegliava e si metteva seduto.
Mi guardava senza dire niente, e poi si rimetteva a dormire.
Non ti ho detto niente per non farti preoccupare!"
D'altronde anch'io non ho mai raccontato il sogno del sarcofago.
Sabato scorso siamo andati a pranzo da mio nipote Giuseppe, il quale mi confidava dopo quasi un anno:
"Zio! Te lo devo dire! Quindici giorni prima del volo di Stefano, ho sognato un viaggio con un carro funebre.
Il fatto strano che c'erano tanti parenti, ma tutti dalla tua parte."
Aveva sognato il viaggio di ritorno dalla Francia!
Che cosa dire?
Potrebbero essere tutte coincidenze?Non credo....

Un abbraccio particolare alle persone che mi hanno aiutato
 in questo percorso a trovare un raggio di luce.

Walter.

PERPLESSITà SULLA RIESUMAZIONE DI SAN PADRE PIO
 (11-03-08)

Riceviamo da Marco questa e-mail -che ci autorizza a pubblicare -con le sue perplessità in merito alla riesumazione della salma di San Pio, a 40 anni dal Passaggio. Inutile dire che condividiamo in pieno le sue argute osservazioni, schierandoci nettamente a favore -almeno su questo tema- con la Chiesa Russa che non ha mai visto di buon occhio l'adorazione delle statue "santificate", invece,dalla Chiesa di Roma (Iconoclastìa).
Fin da piccolo, infatti, mi stupii e poi disgustai allo spettacolo osceno delle varie Madonne e Santi che al mio paesello venivano letteralmente coperte da banconote e gioielli, durante le tante processioni tipiche della cultura del Sud. Nessuno vuol negare al Clero il diritto di campare, ma campare nel lusso non mi pare proprio un obiettivo molto spirituale!
 Leggo sui giornali che già 80.000 "fedeli" si sono prenotati per sfilare davanti alla Santa Salma: ammesso che ognuno di loro doni
UN SOLO EURO.... Fate un po' di conti...... (WM)

Caro Claudio,
Quanto sto per riportare riguarda la riesumazione del corpo di Padre Pio.
Questa vicenda evidenzia ulteriormente quanto il Cattolicesimo (non il Cristianesimo), diano un significato estremamente importante alla materia, negando con questo, l'essenza del pensiero di Cristo, che esortava (ed esorta) a guardare le cose di questo mondo con occhi e pensieri diversi, a favore cioé dello Spirito. Sarò più chiaro.
Da sempre non ho mai condiviso l'adorazione delle reliquie, poiché esse non rappresentano altro che frammenti, più o meno in buono stato, di "
scocche" servite a racchiudere la vera essenza di grandi entità spirituali. Uomini e donne cioé, che sono riusciti a guardare in là, oltre quindi, i limiti che molti di noi hanno. Ovviamente tralascio i santi tarocchi (=finti- romanesco- NdR) che sono diventati tali, grazie a pressioni effettuate da questo o quel papa, cardinale, vescovo o nobile, in tempi remoti.
Ritornando al discorso delle reliquie, mi chiedo perché la Chiesa predica il Regno,
la vita eterna, e poi sente l'esigenza di esporre un corpo appartenuto ad un uomo a cui si attribuiscono doti spirituale eccezionali ?
La Chiesa non dovrebbe invece lasciare stare questa macabra e lugubre cerimonia ed esortare i fedeli a seguirne il pensiero?
Non dovrebbe spingere la gente a contattare spiritualmente quell'anima tramite la preghiera, così da avere risposte da quel Regno, che ricordo, secondo Cristo é in mezzo a noi e dentro di noi e non solo in cielo?
Perché invece si sente la necessità di riesumare una salma sperando che sia in buono stato e fare una cosa a dir poco indegna e abominevole come imbalsamarla ed esporla al pubblico !
Mi chiedo perché questo va bene ed invece la gente che tenta di contattare le anime che sono Oltre, debba essere definita peccatrice ! La prima azione nega l'Aldilà esortando ad adorare una cosa senza significato come un corpo, a discapito di ciò che la Chiesa cattolica va sbandierando da sempre, e cioé la vita Oltre; la seconda é coerente con il pensiero di Cristo poiché questo dice che non "c'é nulla di segreto che non possa essere svelato", e quindi anche il tentare di dare una occhiata Oltre non dovrebbe essere peccato, se fatto ovviamente, senza fini di lucro e senza speculazioni.
Questo si riaggancia all' assurda adorazione di madonnine che piangono, e persone che ritengono di contattare la Madonna od altre entità celesti riversandoci addosso assurdi quanto improbabili messaggi sempre e costantemente catastrofici.

Ricordo che sui Vangeli (anche quelli ufficiali), c'é scritto di guardarsi bene da statue che compiono prodigi poiché questi non sono i segni di Dio, così come c'é da diffidare dei falsi profeti (lo dice Cristo).
 Ci predicano lo Spirito ma sono i primi ad esortarci ad adorare statue e frammenti di corpi quindi la materia !  Ma che differenza c'é allora tra il Cattolicesimo ed il Paganesimo (ad esempio Greco, Romano, Egizio) ? E' solo una questione di numero di divinità ? Non credo che possa essere solo questo ! Secondo me c'é il tarocco!!
Mi domando quanto possano rendere a qualcuno, in termini di soldi, tutti i pellegrinaggi che vi saranno una volta esposta la salma del povero Padre Pio ! Che sia il denaro la sola molla che spinge la Chiesa Cattolica ad effettuare queste macabre azioni ? Boooh !
Però mi sà tanto di si ...
Nel cortile di casa mia c'é una Madonnina, quasi quasi mi armo di vernice rossa e pennello, poi mi metto con un banchetto a vendere santini ed immagini sacre, le vendo ed intanto grido
"Miracolo ! Miracolo !"
Mi sposto così evito la saetta che sta arrivando !
Termino questa lunga e-mail chiedendoti tu cosa pensi in merito.
Magari ciò può essere oggetto di discussione nel forum.

MARCO

MESSAGGIO NATALIZIO DA MARCO... (23-12-07)

Un sereno Natale a tutti. Spesso è difficile trascorrere i periodi di festa trovando un equilibrio tra dolore e pace. Forse la serenità è proprio il raggiungere questo punto che non può definirsi felicità ma nemmeno infelicità. Le festività hanno il "potere" di acuire ... Acuire la gioia e fare altrettanto con il dolore. Per chi combatte con quest'ultimo è quasi inevitabile sussurrare frasi tipo "quando c'era ...", frugare dentro la memoria e tirare fuori sorrisi, gioie e situazioni trascorse con chi si crede non ci sia più. Inevitabile quindi che il dolore prenda il comando delle operazioni e faccia i suoi sporchi comodi, trasformando una festa in un giorno nero, che non si vede l'ora passi in fretta.
So che è difficile pensarlo, ma credo questo non sia il volere di chi è passato oltre. Loro vivono vicino a noi e noi non possiamo offrirgli il nostro dolore. Tutte le stelle che sono andate, stanno dando un senso a questo cielo. Un cielo in cui noi siamo immersi. Un cielo che non è in alto, ma attorno a noi. Siamo umani, e quindi ci è difficile liberare il nostro spirito, ma se solo lo facessimo molte cose assumerebbero un aspetto diverso, facendoci spostare la lancetta dell'umore verso la felicità. Cerchiamo almeno di raggiungere quel punto di equilibrio che ci consenta di trascorrere un sereno Natale, magari non felice, ma nemmeno di dolore.
Che sia un Natale di amore per tutti.

Un abbraccio,  Marco.

...E DA MAURIZIO

 Saluti e sinceri Auguri

Un Carissimo saluto a Claudio, che seguo da tempo e a tutti i visitatori di questo Forum. Vorrei augurare un Natale sereno, pieno di quell'Amore che non ha barriere di tempo o spazio, che sopravvive a tutto, che sappiamo esistere in Eterno e, che anche se cambia di stato, non si trasforma ma persiste su Tutto. Studio queste cose da molti anni. So che l'Amore è eterno e la Vita prosegue, in dimensioni diverse, in stati diversi, ma sopravvive alla morte del corpo. Ho scritto in altri luoghi alcune cose, e una la posto qui: La Statura dell'Anima.

Questo è il titolo di un mio romanzo, che ancora non ho scritto. E' li, da qualche parte, in attesa. In attesa di un clik, di un qualcosa che scatti. Potrebbe essere anche un Film o uno script teatrale. Di che parla? Del paradosso della Vita. Il sentirci così profondamente importanti, sublimati nel nostro Io, Spirito e Materia. Se questo Io scompare, tutto si annienta con noi. Certo, le nostre tracce vivranno con chi verrà dopo di noi, ma noi usciremo dalla Vita, nudi e spogli così come siamo arrivati. Prima il buio, dopo il buio. Ma scusate: a che pro? Ed ecco che quindi questo piccolo, piccolissimo Io, non accetta di adeguarsi a tale destino, che lo vorrebbe solo uno dei tanti anelli sul cammino dell'Umanità. Nel Tutto, ogni cosa esiste per prendere coscienza di esistere. E questo Tutto, che pare possedere l'Eternità del Tempo e l' Infinità dello Spazio, potrebbe non esistere, se questo Io non ne avesse mai preso coscienza. Ecco l'antitesi necessaria. La dualità della Vita. Il contrasto che forma il Tutto. Se le particelle molecolari con cui il Tutto è il Tutto stesso, e se questo Io fa parte di tale disegno, allora negli spazi infiniti di Tempo e Materia, vi è ogni tipo di piccole cose che, anch'esse, posseggono l'Eternità per se stesse. Queste particelle compongono anche la materia dell' Io, la sua struttura, la sua statura. Se la scintilla che alberga l'Io è parte del Tutto, e se tale tutto è Eterno, risulta quindi naturale che anche tale scintilla è Eterna. Dio, il Tutto, esiste in noi e noi in Lui. Ecco il reale motivo della Consapevolezza. Senza di essa, Dio non sarebbe più tale, perché noi, esseri umani, piccolissime particelle divine, non ne potremmo mai comprendere la totalità e la vera Essenza. Il Tutto comprende tutto, quindi la Coscienza, lo Spirito, la Materia, ed ogni forma di Vita ed Esistenza. Quindi, l'obiettivo di tutto l'Universo, non può essere che l'accrescimento continuo della Coscienza. L'Anima, dunque, per la sua struttura divina, non può sottrarsi a Leggi e Disegni di cui essa stessa fa parte. Cosa siamo noi? A che pro tanta sofferenza? Cosa ci insegna la storia dell'Umanità? Per questo, forse, è più facile per alcuni sottrarsi negando il Tutto stesso, rifugiandosi dietro paraventi scientifici. E' anche giusto che ognuno svolga il suo compito. Per questo non è giusto condannare nessuno. Ognuno fa parte di tale disegno. Nel Tutto, è presente anche il Nulla. Che Nulla non è. Ma è strettamente necessario.
Maurizio Bonfiglio.

www.viaggionelmistero.com

 www.myspace.com/maurizio_b


DOPPIO...QUADRUPLO BLEAH! (05-12-07)
 (OVVERO: COMMENTI DI LUCIA, MARCO,FRANCESCA & ANTO1 ALLA TRASMISSIONE DI ODEON !!

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Carissimo Claudio,
ho resistito ed ho seguito fino alla fine la trasmissione Iride su Odeon tv di questa sera.
Conduttore: Sposini. Intervistati: Morocutti (CICAP...) e Lori del Santo  (
e vài...!  ). Oggetto: metafonia, psicofonia, o comunicazione trans-strumentale che dir si voglia. Filo conduttore: un filmato su Bacci e le sperimentazioni che si fanno a Grosseto, intervallate da commenti dei suddetti "testimonials".
Ovviamente, Morocutti, dall'alto della sua formazione di perito elettrotecnico (o elettronico, confondo sempre le specializzazioni, ahimè), ha ovviamente confutato ogni voce, non ha mai detto apertamente che fossero false, ma a un certo punto, dopo che si erano ascoltate voci nel laboratorio di Bacci, ha registrato qualche parola
su un suo registratore e poi le ha riprodotte distorcendole, con risultato simile all' emissione ottenuta da Bacci (e allora?). E' arrivato perfino, in fine di trasmissione, a fare un "giochino goliardico", come ha detto lui, "alla Bacci" come ha detto Sposini (e pensare che quando era al Tg mi piaceva...):
ha fatto ascoltare un pezzetto di una canzone anni '70, Funky Town, che diceva: "
gotta make a move
to a town that's right for me
", dopo di che l'ha fatta riascoltare esponendo un cartello
con una diversa interpretazione delle parole (e ahimè si poteva in effetti capire
anche così) "
caro mio amico culattone aspettami". Insomma, per Morocutti e
Sposini, il ricevere messaggi dai propri cari trapassati tramite la radio è frutto
di un umanissimo desiderio di chi ha avuto questo "problema" (
c@##o.. PROBLEMA????),
oltre che conseguenza di un meccanismo interpretativo del cervello (vedi giochino
di funky town). Insomma, frutto di errori di interpretazione e di uso errato delle
apparecchiature. Altrimenti, se fosse davvero possibile registrare le voci
dell'aldilà, non si spiegherebbe come mai le multinazionali non si sono ancora
buttate nella promozione delle apparecchiature atte all'uopo, e come mai
i tecnici del suono nelle sale di registrazione non hanno segnalato il fenomeno
(eh, già, mo' mio Padre si mette a parlare di cose spirituali ad estranei mentre viene
registrata una canzone della Carrà: ma per favore!!!!).
Quello che non mi spiego, è come il filmato di Bacci, nel quale si vedevano Nicola
Dinicastro, Daniele Gullà e Paolo Presi, sia finito nelle grinfie di questi Cicapisti
di Odeon. A un certo punto si è anche visto Gullà che esaminava le voci tecnicamente
e sosteneva che: le voci umane vengono emesse in relazione alla laringe, l'esame
tramite software ha rilevato nel caso delle voci di cui trattasi un'emissione non umana,
cioè tramite qualcosa di non umano che si dilata e si contrae. Ma qui i cicapisti mica hanno commentato, eh? Il bel Morocutti a un certo punto ha anche esibito un suo libro (....) "Marcello
Morocutti: Voci dall'Aldilà - indagine sulla psicofonia".
Nel filmato su Bacci si è parlato anche di apporti, ma qui Morocutti ha glissato,
ha solo fatto capire che Bacci è in buona fede, ma gli è parso che possa
avere dei dubbi sui suoi collaboratori... inoltre, il Morocutti non è stato ammesso
alle sperimentazioni, non gli è stato possibile controllare la radio, la sala e quelle
adiacenti, quindi, per Morocutti, è tutto falso. Ma per carità, con tutto il rispetto
per le mamme che hanno avuto quel grave "problema". Scusa se mi ripeto,
ma mi hanno fatto schifo questi due, Morocutti e Sposini, nel loro cercare di
tenersi buone le mamme, quasi fossero pazze furiose da rispettare, poverine.
E Lori del Santo? visto che lei ha perso un bambino di 5 anni, Conor, ci si
aspettava che fosse il contraddittorio, come in ogni trasmissione seria, e invece:
la signora ha detto che lei non ci pensa nemmeno di provare a sentire le voci,
perchè come ogni mistero le fa paura. Però delle sue amiche lo fanno, anzi,
una ci crede molto, sente delle voci che le hanno detto di andare in Alaska,
che là riceverà dei segni o qualche cos'altro... non ho capito bene, mi ero
buttata giù dalla sedia.... a tutto c'è un limite!
Comunque la Del Santo (d'ora in poi DS), quando le hanno chiesto che cosa
può aiutare veramente una mamma che perde un figlio, se un nuovo amore,
un altro figlio (....), ha risposto: solo il tempo, ogni giorno è una medicina.
Altrimenti si può arrivare a gesti estremi come (e io già pensavo avrebe detto il suicidio,
invece, udite udite) prendere delle medicine, come gli psicofarmaci.
Questo, secondo la DS, sarebbe un mistificare la realtà, svilire il proprio corpo,
lei vede la sua vita non come una linea retta, ma piena di angoli, non sa che
cosa c'è dietro ogni angolo, ci può essere una luce come un nuovo amore, un figlio, ma se uno
è offuscato dai farmaci può non vedere queste luci (...)
Lei non vorrebbe sentire le voci, ci sono periodi che finiscono per sempre e cercare
di sentirle è aggrapparsi a qualcosa che è finito, aggrapparsi a quella speranza
è pericoloso, bisogno dare un colpo netto e cercare la speranza altrove.
La DS ha fatto sparire ogni cosa che le ricordasse il figlio, non ha foto esposte,
non vuole ricordare, aveva un filmato del giorno prima della disgrazia, ma non
ha voluto vederlo. Lo ha visto alla tv per errore, ma per fortuna ne ha visto
solo un fotogramma in cui il figlio giocava sulla spiaggia, era un momento felice.
Secondo lei l'immagine purtroppo riporta indietro. Ha anche detto che esistono
delle immagini in cui fanno vedere il morto per un po' (Sposini le ha spiegato
che si chiamano "camere ardenti") e lei ha detto che non ha voluto andare in quella di suo
figlio, perchè se quella era l'immagine che si doveva portare dietro tutta la vita...
meglio sbarazzarsi di tutti i ricordi. Lodi sperticate di Morocutti e Sposini.
Taglio corto: ciliegina sulla torta, hanno chiesto a DS un commento finale
e lei ha detto che crede nelle voci, oddio non proprio quelle degli UFO, ma a quelle provenienti da altri pianeti, ci vorrebbero dei meccanismi per contattare questi esseri. (!!!!).
Ora, ribadisco, ancora non mi spiego il filmato con Gullà & C. finito nelle
mani di Odeon, comunque una cosa mi ha dato da pensare: nelle pause
pubblicitarie c'erano soprattutto promozioni di enti benefici, assistenziali. Cosa ottima
di per sè, ma non è che Odeon sia sponsorizzata da Padre Amorth &C.???
Bè, Claudio, che dire... come tu ben sai io 4 anni fa, dopo la partenza di mio
padre ero ancora molto succube della razionalità, dubitavo molto, ma poi
in questi anni ho avuto molte prove... meno male, così questa sera ho
resistito con calma olimpica a questa penosa trasmissione di parte,
altrimenti.... ALS, 
Anto1
----------------------

Ciao Claudio,
Beh, meno male che ci ha già pensato Anto a scrivere quasi le stesse cose che avrei detto anch'io su quella pessima esibizione di ieri sera.
Quel brutto
*@#@ di Morocutti, perito elettrotecnico (pensa un pò), aveva un libro in promozione, l'unico, ha detto lui con orgoglio, fra le migliaia di libri scritti sulla metafonia, che parla del fenomeno in modo scettico e critico (e ci sarà pure un motivo dico io se il suo è l'unico), e allora il bel tenebroso Sposini che non si è degnato di informarsi nemmeno un pò su Marcello Bacci e pareva un asino tra i sordi, ha pensato bene di approntare una trasmissione per permettere a quella specie di  *@#@ (CENSURA!), del Morocutti di farsi pubblicità calpestando con una tecnica che definisco suicida dal punto di vista televisivo, i sentimenti delle mamme che sono stata l'unica cosa degna della trasmissione, gli anni di seria ricerca del Bacci e di  tanti scienziati che si sono occupati del fenomeno e perfino i poveri amici del Bacci, questi fantomatici imbroglioni che si divertirebbero a buttar via fior di quattrini per comprare collane di giada e svariati oggetti per far contente quattro mamme che spesso manco conoscono.
Vorrei dire al signor Sposini che ci sono persone molto più acute di lui fra i tanti giovani che aspirano a fare i giornalisti, faccia spazio, una persona seria avrebbe dovuto porre delle domande tipo:
1) Scusi, signor *@#@ (
CENSURA!), ma come fanno questi compagni di merende del Bacci a imitare migliaia di voci da anni, instancabili, voci di parenti, uomini e donne defunti che a volte sono anche stranieri e parlano in lingue diverse, di persone che spesso arrivano da ogni posto d'Italia senza aver detto nemmeno il proprio nome prima, e poi finanche a dare informazioni precise, ma questi qua hanno un sistema investigativo fenomenale, proponiamoli ai servizi segreti americani, almeno ci risolvono, tutti insieme, il problema del terrorismo, della fame nel mondo, dell'aids, dell'inquinamento del pianeta e dei calli.
2) Scusi, signor
*@#@, con tutto il rispetto, ma quelle voci hanno parlato in tedesco al nostro cameraman, come facevano a sapere che lui conosceva bene quella lingua, ma questi compagni di merende del Bacci sono proprio un fenomeno, parlano tutte le lingue del mondo, e molto meglio del traduttore istantaneo di Google!
3) Scusi, signor
*@#@, come dicono gli americani, per il povero Bacci "where is the beef?", dove sta il guadagno se perfino lei ha dovuto, a denti stretti (si fa per dire, con tutto il rispetto), ammettere che quest'uomo non chiede una sola lira a nessuno e che anzi altri ne hanno chiesti a lui? Ma 'stò Bacci è proprio un salame, un ingenuo, un autolesionista! Ma già, lei ha sempre l'immenso serbatoio oscuro dell' insondabilità dell "umana psiche" dove attingere quando non sa che pesci pigliare se un vero giornalista dovesse porle simili domande.
4) Scusi signor
*@#@, ammesso che quelle mamme stessero suggestionandosi, si è mai verificato scientificamente che una suggestione dicesse il proprio nome e desse notizie precise per essere chiaramente identificata come la persona che si aspetta di sentire? Può la suggestione assumere inflessioni e cadenze tipiche di quella persona? Ma allora stà suggestione qua è un vero fenomeno paranormale, o no? E che mi dice dell'opinione?
5) Scusi signor
*@#@, visto che lei ha suggerito che fossero i compagni di merende del Bacci a disseminare per la sala apporti e collanine, allora, se la saletta è abbastanza illuminata come si è visto dal filmato, tutti i presenti sono proprio dei fessi a non vedere questi scaltri compagnucci oramai ottantenni aggirarsi strisciando come agili serpenti sotto le sedie solo per il gusto di fare i Babbi Natale di turno? Che abbiano anche scoperto anche il segreto dell'eterna giovinezza? Che gli spiriti gli abbiano suggerito nuovo tipo di Viagra senza controindicazioni? Ma sto posto dov'è il Bacci è la cantina delle meraviglie!
Scusa, Claudio, ma a volte è la parte diavoletta di me che ancora torna fuori, non riesco a tenerla a bada! Scriviamo in massa alla redazione di quella specie di trasmissione. Per carità di madre taccio sulla povera ******* (censura)  Del Santo che il dolore ha sconvolto fino a tal punto. Velo pietoso.

ALS, Francesca

BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Ho visto la trasmissione di Sposini. In effetti è stata condotta sostanzialmente a senso unico, ignorando persino il giudizio di un professionista come Gullà, che assieme a Dinicastro stimo tantissimo. Si è evinto fin troppo, l'atteggiamento del tipo "Poverine quelle persone, lasciamo loro credere a questa favola. Tanto non fanno male a nessuno !" L'errore di Sposini è stata secondo me, quello di non contraddire mai il rappresentante del CICAP ponendo ad esempio, domande simili a quelle esposte da Francesca nel suo intervento in prima pagina del sito (BRAVA FRANCESCA !). La cosa che invece, debbo ammettere, è sostanzialmente valida è l'esperimento che quel personaggio allampanato (il CICAPPINO) ha condotto sulla differenza di interpretazione delle voci. Mi riferisco al testo dell'amico "Culattone". Questa purtroppo è una verità, come lo sono le voci abilmente alterate modificando lo scorrere del nasto. Ma questo è un altro aspetto. Come al solito però, si deve dare al CICAP sempre la possibilità di "uccellare". Perchè BAcci non ha autorizzato il tecnico a visionare l'apparecchio con cui riceve le voci ? Perchè non ha detto nulla sul presunto filo che partirebbe dalla radio andando a finire chissà dove ? La cosa anomala di quella trasmissione è stata che questi dubbi su Bacci sono stati sollevati (giustamente secondo il mio punto di vista), ma nulla è stato detto al perito tecnico CICAPPAROLO riguardo al fatto che l'organizzare una messa in scena del genere da parte dei compagni di merende di Bacci, sarebbe un pochino difficile visto che spesso le persone sono a loro sconosciute ! Cioè porgli domande simili a quelle fatte da Francesca. Così si sarebbe tenuto un atteggiamento equidistante. Giacobbo questo avrebbe fatto, ne sono certo. Avrebbe voluto capire e non schierarsi a senso unico. Detto questo arrivo alla Del Santo. Non commento. Dico solo che il dolore può sconvolgere la mente di una mamma e questo penso sia accaduto a lei. Una presenza incomprensibile la sua, che non ha portato nulla se non tanto stupore nel sentirla dire che la morte di un figlio può essere lenita dal tempo, o magari girando un angolo e trovare un nuovo amore. Magari ho capito male io...Spero di si... Per lei, non per me... Un abbraccio Marco.
    (04-12-07)
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Dec 5th, 2007 - 10:30 AM Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Bravo Marco, hai espresso anche la nostra opinione.
Bacci ha sbagliato a non lasciare accedere il personaggio nell'altra stanza a non parlare con Lui a non fargli vedere dove va a finire il filo.
E' comprensibile che non vedendo nulla il dubbio sorga.
Questo è l'argomento del quale parliamo con Pier da sabato, Bacci avrebbe dovuto essere "trasparente" e fare vedere tutto, lasciare libero spazio agli eventuali controlli. Anche per le voci registrate la pensiamo come Te. Come abbiamo già scritto, noi non pratichiamo la metafonia ma abbiamo una carissima amica che la pratica da molti anni, quando Lei ci fa sentire le voci non capiamo nulla. MA A LEI CREDIAMO, ABBIAMO AVUTO TANTE PROVE CHE E' VERAMENTE LA NOSTRA SERENA CHE PARLA,l'abbiamo riconosciuta dalle frasi, dal modo di porsi. E POI NOI DI QUESTA NOSTRA DOLCE AMICA CI FIDIAMO TANTISSIMO. NON ABBIAMO BISOGNO DI PROVE PER CREDERE, SAPPIAMO CHE LEI NON INVENTA NULLA...Vogliamo credere anche nella buona fede del sig. Bacci, però sarebbe veramente bello se a questo punto il Sig. Bacci intervenisse nei confronti di ODEON TV (Sposini) con un contro servizio e cioè richiedendo un intervista e facendo vedere tutto, in questo modo farebbe capire a tutti che LUI NON FINGE. Il sig. Bacci non si dovrebbe trincerare nel silenzio, se fa così purtroppo GLI SCETTICI CREDERANNO CHE E' TUTTA UNA FINZIONE......FORZA SIG. BACCI ESCA ALLO SCOPERTO......Per favore lo faccia per LORO CHE VIVONO NELLA DIMENSIONE. TUTTI DEVONO SAPERE CHE LORO CI SONO VERAMENTE.......LORO SONO SEMPRE ED OVUNQUE VICINO AI LORO CARI E LO DIMOSTRANO SEMPRE.
Per la Del Santo ASSOLUTAMENTE NO COMMENT..... Flavia,
 

Dec 5th, 2007 - 12:04 PM Re: Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Cara Flavia,
il punto è proprio questo ! Bacci ha la possibilità di spazzare via tutti i dubbi mettendo a tacere le varie insinuazioni che si fanno su questo campo e che fà ? Non autorizza al tecnico di esaminare il tutto ! E' il colmo ! E' come se al 90 minuto della finale di coppa dei campioni, mi viede dato un rigore a favore ed io che faccio ? Rinuncio a tirarlo. hai detto bene Flavia, Bacci deve pretendere una contro-trasmissione dove espone tutto con la massima trasparenza alla visione degli scettici. Questi ultimi hanno possibilità e mezzi di smentire tutto perchè vengono preparati e portano prove ! Perchè chi è in buona fede si tira indietro ? Sapete come la penso sulla metafonia, credo più nella comunicazione spirituale, ma questo non significa che chi si affida ad essa sia un povero illuso. Loro esistono nell'altra dimensione e di questo ne sono certo. Abbraccio te e Pier immensamente.
Marco
Dec 5th, 2007 - 12:57 PM Re: Re: Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Buona giornata a tutti.
Secondo il mio parere, Bacci ha fatto quello che a lui sembrava più giusto. Non ha niente da dimostrare a nessuno se ne è convinto, il problema è di altri, credo che lui non abbia bisogno dell'approvazione di chi in tutte le maniere cerca di discreditare il suo operato. E' solo il cicap che vuole dimostrazioni materiali, oppure anche voi? è solo la scienza che vale a questo mondo? non esiste l'amore, la spiritualità, l'umiltà, il perdono eccc: tutte cose non dimostrbili scientificamente ma che fanno di noi essere umano abitante dell'universo. Una creatura che può e deve ragionare con la propria testa senza dover aspettare la conferma da altri, Voi che ne pensate? Almeno questo è il mio parere ed accetto anche il pensiero di altri, perchè facciamo tutti parte di una comunità, che insieme convive meglio che può. un abbraccio Mariantonia
Dec 5th, 2007 - 2:54 PM Re: Re: Re: Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Cara Mariantonia,
rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido. La scienza ha il dovere ed il dirittoo di dimostrare e questo, sembra paradossale dirlo, proprio per tutelare gli interessi della comunità. Altrimenti il primo personaggio con un poco di credibilità, potrebbe asserire che gli asini volino. Se Bacci non voleva essere sottoposto a giudizio poteva non autorizzare la trasmissione. Ne aveva la facoltà ed appunto il diritto. Non è corretto, se mi consenti, dire la fede è fede e non si deve dimostrare nulla alla scienza. Secondo me è invece bisogna aprire le porte a questa e metterla in condizioni di non poter dimostrare nulla semplicemente perchè ciò che ha di fronte è un caso paranormale ! Bacci ha avuto questa possibilità ! Sarebbe stato un successo enorme per il settore . Invece non lo ha permesso, e purtroppo sono portato ad immaginare anche il perchè. Mariantonia, ti garantisco che purtroppo le registrazioni hanno spesso una spiegazione logica. Poi c'è una percentuale (bassissima) che non ha spiegazione e questa rappresenta il materiale interessante. Se lo rapporti al numero di persone che con il registratore o il computer captano suoni a cui danno interpretazioni loro, ti rendi conto di quanta elevata sia la possibilità di credere ad una cosa che non è. Bacci ha avuto la possibilità per sbaragliare il campo dai dubbi, anche perchè le sue voci sembrano chiarissime. Non lo ha fatto ed allora è logico che il CICAP abbia infilato ancora un'altra vittoria.
Già immagino la faccia di Polidoro "Visto ?
E' Bacci che si è rifiutato di aprire le porte a noi. Perchè ?"
Un abbraccio, Marco
Dec 5th, 2007 - 2:57 PM Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Mariantonia, come sempre, ci riporta con i piedi....in cielo ed ha, secondo me, perfettamente ragione.
Ormai sappiamo, e non dovremmo quindi stupircene, che certe trasmissioni nascono già col preciso scopo di divulgare un'idea e sono confezionate ad hoc per veicolare esclusivamente ciò che interessa all'autore-presentatore del programma.
Ci indignamo se lo Sposini e il Morocutti di turno mettono in dubbio questi fenomeni quando noi per primi, se abbiamo un contatto con i nostri cari in cielo, siamo continuamente assaliti da analoghi scrupoli (addirittura nell'esperienza diretta e personale): le cose dello spirito non possono essere provate con metodi materiali, si assaporano con altro che il cervello. E non hanno bisogno di patenti nè di certificazioni.
Se anche, PER ASSURDO, si dimostrasse che Bacci ha imbrogliato, resta l'incanto e la celeste magìa di migliaia e migliaia di testimonianze di contatto che qui e in ogni parte del mondo e del tempo si verificano continuamente.
Noi siamo già spiriti.
ALS, Angela

Dec 5th, 2007 - 3:08 PM Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Marco scrivi: "la scienza ha il dovere e il diritto di....": mi sembra che tu identifichi il cicap con la scienza e questo (questo sì) non è corretto, visto che moltissimi scienziati, e anche più titolati, sono di ben altre convinzioni su queste tematiche.  (Angela)

Dec 5th, 2007 - 3:37 PM Re: Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Angela, il Cicap non è la scienza, ma è innegabile che è composto da persone che sanno il fatto loro. A me farebbe immensamente piacere che queste persone sbattessero il "grugno" di fronte ad un caso che non possono spiegare. Questo non perchè io abbia qualche cosa contro di loro, ma per il semplice fatto che non sopporto il loro approccio alle cose. Noi però non possiamo barcamenarci asseconda di come butta il discorso. Mi spiego meglio. Affermiamo ciecamente che questi fatti medianici sono reali e che è la scienza ad essere cieca ed ottusa. Bene. La scienza decide di indagare però non permettiamo lei di farlo, perchè noi non dobbiamo dimostrare nulla ad essa. Allora questa ci dimostra che è in grado di riprodurre tali fenomeni artificialmente, e questo ci fà svalvolare e cominciamo a dire che le cose dello spirito non hanno bisongo di essere dimostrate. Sai Angela cosa penso (e tu sai quanti guai mi ha portato il discorso sulla metafonia) ? Penso che ciascuno di noi ha il diritto di non dover dimostrare nulla e di credere a ciò che vuole...Di avere le proprie certezze custodite dentro di se... Penso questo a riguardo. Diverso però è il discorso, se accetto di andare in televisione e poi non voglio che si indaghi su quello che affermo. Questo lo trovo leggermente scorretto.
Per quanto riguarda alcuni scienziati che sono dalla nostra, concordo pienamente con te. E tu sai bene come la penso a riguardo !
Un abbraccio, Marco
Dec 5th, 2007 - 3:26 PM Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Marco, ancora una cosa (o meglio, vorrei approfondire un concetto che, prima, ho solo accennato): questi programmi televisivi sono confezionati con copia-incolla e spesso un gran uso di "taglia"...... Se alla visione del prodotto finale registri che "il CICAP abbia infilato ancora un'altra vittoria". può semplicemente dire che sei molto più "credulone" di noi .
Pochi mesi fa Angelo Bona, tanto per citarne uno, ha chiaramente denunciato che il suo intervento ad una trasmissione televisiva era stato manipolato al punto da vedere completamente travisato il suo pensiero e vanificato il suo apporto alla trattazione in questione.
Chi ci dice che anche Bacci non abbia subìto lo stesso trattamento?
Marco

Dec 5th, 2007 - 3:41 PM Re: Re: BACCI e abbracci a SPOSINI ...

Nessuno dice che chi crede nella metafonia è credulone ! E se pensi questo mi dispiace immensamente. E' vero quello che dici, ma è altrettanto vero che se io sono CREDULONE tu non leggi attentamente ! I qualche mio precedente POST ho scritto che Bacci dovrebbe contattare la redazione della trasmissione e pretendere di avere la possibilità di replicare alle insinuazioni che hanno fatto quei tre (due va, la Del Santo non conta).
Un abbraccio, Marco

Ciao Claudio,
ti scrivo perchè ho letto sul tuo sito i vari post sulla trasmissione del 1 dicembre, condotta da Sposini con ospite Morocutti.
Io non commento ma ti allego la mail che ho scritto alla redazione di Odeon, ovviamente senza ottenere alcuna risposta, nonostante io abbia firmato con nome cognome e aggiunto pure il mio numero di cellulare
Un caro saluto Lucia (Lù)     
(05-12-07)
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"Ho assistito alla puntata di "Iride" sabato 1 dicembre 07 e l'ho trovata a dir poco vergognosa per come è stata condotta.
Non entro nel merito su quanto possa essere reale o meno la possibilità di parlare con l'aldilà ma una trasmissione che tratta un argomento così delicato e forte allo stesso tempo, un argomento che da anni viene dibattuto e che interessa tantissime persone, dovrebbe esser condotta con equiibrio, totalmente mancante in questa occasione e soprattutto gestita da un conduttore "super partes" e nemmeno questo si è verificato.
In studio hanno parlato lo stesso Sposini e Morocutti ma nessuno che parlasse per Marcello Bacci.
Sarebbe come invitare in studio Berlusconi e Prodi e far parlare uno solo dei due, consentendogli critiche ed affermazioni che l'altro non ha modo di confutare perchè legato e imbavagliato.
Ripeto: vergognosa la conduzione da parte di Sposini e inopportuna la sua pseudo-comprensione nei confronti dei genitori toccati dal dolore immenso di perdere un figlio. Io non ho mai provato questo dolore per mia fortuna ma ugualmente mi sono sentita grandemente infastidita dall'atteggiamento del conduttore e dell' "esperto", un atteggiamento di superiorità e saccenza  fuori luogo.
Sinceramente e con nessuna stima."

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Dec 5th, 2007 - 2:19 PM Re: BACCI

Se invece volete scaricare i filmati sul vostro pc, copiate incollate nel browser
 (internet explorer, firefox, opera, ecc..) questi indirizzi web, e salvate sul pc:

http://archivio.odeontv.net/filmati/Iride/web_Iride_071201-a.wmv
http://archivio.odeontv.net/filmati/Iride/web_Iride_071201-b.wmv
http://archivio.odeontv.net/filmati/Iride/web_Iride_071201-c.wmv
http://archivio.odeontv.net/filmati/Iride/web_Iride_071201-d.wmv

BUONA VISIONE! (...si fa per dire!) Ciro
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Marco, ancora una cosa (o meglio, vorrei approfondire un concetto che, prima, ho solo accennato): questi programmi televisivi sono confezionati con copia-incolla e spesso un gran uso di "taglia"...... Se alla visione del prodotto finale registri che "il CICAP abbia infilato ancora un'altra vittoria". può semplicemente dire che sei molto più "credulone" di noi . Pochi mesi fa Angelo Bona, tanto per citarne uno, ha chiaramente denunciato che il suo intervento ad una trasmissione televisiva era stato manipolato al punto da vedere completamente travisato il suo pensiero e vanificato il suo apporto alla trattazione in questione. Chi ci dice che anche Bacci non abbia subìto lo stesso trattamento?

Angela
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 Website

Message:
Angela, il Cicap non è la scienza, ma è innegabile che è composto da persone che sanno il fatto loro. A me farebbe immensamente piacere che queste persone sbattessero il "grugno" di fronte ad un caso che non possono spiegare. Questo non perchè io abbia qualche cosa contro di loro, ma per il semplice fatto che non sopporto il loro approccio alle cose. Noi però non possiamo barcamenarci asseconda di come butta il discorso. Mi spiego meglio. Affermiamo ciecamente che questi fatti medianici sono reali e che è la scienza ad essere cieca ed ottusa. Bene. La scienza decide di indagare però non permettiamo lei di farlo, perchè noi non dobbiamo dimostrare nulla ad essa. Allora questa ci dimostra che è in grado di riprodurre tali fenomeni artificialmente, e questo ci fà svalvolare e cominciamo a dire che le cose dello spirito non hanno bisongo di essere dimostrate. Sai Angela cosa penso (e tu sai quanti guai mi ha portato il discorso sulla metafonia) ? Penso che ciascuno di noi ha il diritto di non dover dimostrare nulla e di credere a ciò che vuole...Di avere le proprie certezze custodite dentro di se... Penso questo a riguardo. Diverso però è il discorso, se accetto di andare in televisione e poi non voglio che si indaghi su quello che affermo. Questo lo trovo leggermente scorretto. Per quanto riguarda alcuni scienziati che sono dalla nostra, concordo pienamente con te. E tu sai bene come la penso a riguardo ! Un abbraccio MArco

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Caro Claudio,
riguardo al programma IRIDE ritengo che l'errore sia stato di Sposini nel non aver reso possibile un contraddittorio. Per quello che riguarda il "NO" di Bacci a Morocutti lo trovo assolutamente plausibile. Il cicap è la fotocopia di csicop americano, cioè dell'associazione degli scettici.
Lo scettico parte dal presupposto che tutto il paranormale sia fandonia e fa di tutto (anche in mala fede) per provare la SUA teoria, e questo Bacci lo sa. Quindi ha negato a Morocutti il permesso di controllare la sua radio, perchè sapeva già che il suddetto avrebbe trovato il mezzo di smontare tutto il suo lavoro. A parte ciò seguendo bene la trasmissione, a mio parere hanno lasciato di più il segno le madri intervistate che erano veramente autentiche, che tutte le discettazioni tecnologiche del Morocutti.

Joelle

CI HA SCRITTO IL PAPA' DI TOMMY 
(09-11-07)

Solo un saluto.   Buongiorno,
mi chiamo Paolo, sono il papà di Tommy, Tommaso Onofri, il bimbo assassinato nel marzo scorso a Parma. E' da tempo che sento parlare di questo luogo, ma finora non mi ci ero mai avvicinato. Sto leggendo un po' qua e la ed ho trovato nelle prime righe qualcosa che già condivido: l'unico modo efficace per combattere ciò che è male è reagire con il bene e la soliderietà a chi ancora c'è e deve combattere con la vita. Per ora è solo un saluto, cerco di conoscervi un po' di più. Grazie.
http://www.tommynelcuore.it

Andate sul Forum per leggere le risposte.

 

A MARGINE DEL CONGRESSO: L'ESPERIENZA DI UNA NOSTRA LETTRICE
(05-11-07)
Riguardo al congresso del Movimento della Speranza tenutosi quest'anno (2007) ho avuto la bella impressione che potesse essere per i Genitori Amputati un buon punto di aggancio per la conoscenza del mondo della sopravvivenza. Al congresso si e' accentuato sul fatto di come sia una realta' la possibilita' di stabilire un contatto con i propri cari trapassati grazie sopratutto alla testimonianza di diverse mamme che sono riuscite a diventare abbastanza ricettive da poter stabilire un contatto con i propri figli passati nella dimensione spirituale. Inoltre e' stato molto interessante l'intervento di persone che ci hanno spiegato come affrontano il verificarsi di certi fenomeni considerati paranormali cercando di misurarli con strumenti scientifici, molto interessanti sopratutto l'esposizione dei loro esperimenti.
Insomma il Movimento della Speranza credo che abbia dato almeno un goccio di speranza in piu' ai genitori amputati o perlomeno l'idea che valga la pena riflettere sulla possibilita' della sopravvivenza dello Spirito. Cio' che invece mi e' parso controproducente e' stata la presenza di mediums (o almeno cosi' si considerano) con i quali si poteva prendere un appuntamento negli stessi giorni del convegno. So di almeno due persone del gruppo degli Ampupage che sono rimaste soddisfatte da questi mediums, invece
per quanto riguarda la mia esperienza personale e' stata una vera delusione e ho letto sui visi di diverse mamme la stessa delusione.
Insomma quello che voglio dire e' che e' un peccato che un cuore ferito venga velato di speranza grazie a cio' che viene detto durante il convegno e che quel velo venga subito dopo stracciato via a causa di un colloquio con un medium che tra l'altro e' associato al convegno stesso.
Spesso in questi incontri
si rischia di sentirsi presi in giro (quando ci si accorge che il medium cerca di arrampicarsi sugli specchi) o di sentirsi dire frasi troppo generali che vanno bene per tutti.
Magari quel medium e' convinto di avere dei canali aperti che invece sono chiusi, oppure imbroglia consapevolmente oppure e' un vero canale ma dall'altra parte parla qualche altra entita' ...insomma in tutti i casi si rischia veramente di ottenere nelle persone un'effetto di delusione totale cancellando magari quei sentimenti positivi trasmessi dalle testimonianze delle persone che hanno parlato al convegno.  Incoraggianti sono state invece le dimostrazioni di Laura Paradiso e di Adriana Scaficchia (che non e' una Medium) nelle quali hanno cercato di insegnare ai genitori le tecniche di metafonia facendo degli esperimenti in diretta e coinvolgendo i genitori stessi nell'uso del registratore.

ALS, ELENA.

OFFERTA DI COLLABORAZIONE (02-10-07)

Riceviamo questa e-mail dall'Amica Francesca che ci propone di riassumere il pensiero di due Studiosi Inglesi le cui scoperte sono rivoluzionarie. Si tratta di combinare la Fisica Quantistica col Paranormale e, secondo loro, le due cose vanno perfettamente d'accordo....ma sentiamo prima cosa ha da dirci Francesca, poi fatemi sapere se siete interessati  per darle o meno il via alla traduzione. WM

Ciao Claudio,
Come va? A giudicare dalle immagini e dai risultati del congresso mi pare bene, no? Eccomi qui, come mi avevi chiesto, con il riassunto del pensiero di Pearson, uno scienziato che io ho imparato a conoscere tramite il sito di Roll (www.cfpf.org.uk). Michael Roll, credo sia un avvocato, proprio come Zammit, sta conducendo una decennale battaglia contro la censura del sistema culturale e politico che, secondo lui, da anni in Inghilterra
sta impedendo la diffusione delle prove circa la sopravvivenza dell'anima, mettendo in sordina le opere di scienziati del calibro di William Crookes, Oliver Lodge e John Logie Bard.  Ronald Pearson è uno scienziato che nel corso di 23 anni di studi e ricerche ha messo a punto una teoria sulla creazione che arriva a mettere in stretto collegamento la sopravvivenza dell'anima con la fisica subatomica e la sua teoria della creazione, censurata in patria ed esposta nel suo libro "Creation solved?", è stata pubblicata su prestigiose riviste scientifiche in Russia e negli Stati Uniti.
Con la sua teoria Pearson risolve due dei più spinosi problemi, finora irrisolti, della teoria cosmologica del Big Bang: uno è quello della cosiddetta "costante cosmologica", ovvero la velocità alla quale, per effetto dell'esplosione iniziale, le galassie si allontanano e che oggi, è stato provato, non è così elevato come invece dovrebbe essere se la teoria del Big Bang fosse esatta; l'altro è l'impossibilità di far coincidere la teoria della relatività generale di Einstein con i principi della teoria che è uno dei pilastri della fisica del ventesimo secolo, ovvero la teoria dei quanti.
La soluzione di Pearson, pubblicata sulla rivista 'Frontier Perspectives' , mostra che deve esistere un "mezzo di sottofondo" costruito su due forme di energia, positiva e negativa.
Quella negativa è definita come quella che ha la forza necessaria per accelerare un oggetto che punta nella direzione opposta al moto che essa produce, invece che nella stessa direzione com'è, invece, il caso dell'energia positiva. Quest'idea di energia non è nuova, ma è nuovo il modo in cui essa viene applicata. Le particelle principali di queste due specie di energia appaiono essersi auto-create dalla loro collisione e dall'annichilamento reciproco che ha portato alla formazione di un background filamentoso la cui struttura è molto simile alla rete neurale del cervello. Da questo background evolve una coscienza intelligente e immortale ma tutto quello che essa può fare è produrre onde per generare l'illusione della materia esterna da se stessa e allo stesso tempo le stesse onde producono una vasta gamma di dislivelli di densità. Questi producono la forza di gravità e le analisi matematiche si oppongono alle previsioni delle teorie della relatività di Einstein. Pertanto queste ultime vanno abbandonate: nessuno è mai riuscito a riconciliarle con la teoria della fisica quantistica perchè nessun "mezzo di sottofondo" può coesistere con la relatività. Comunque, il nuovo approccio di Pearson suggerisce che la mente umana sia una parte di questa più grande mente "eterica" di sottofondo e di conseguenza essa è immortale. Molti altri fenomeni paranormali o psichici possono essere spiegati molto bene con questa teoria.
Caro Claudio, non so se la materia può essere interessante, ma qui ci sarebbe, per la prima volta, una teoria valida e ferrata per spiegare scientificamente sia la nostra immortalità che I fenomeni cosiddetti paranormali. Certo gli articoli sono lunghi, ma si può tentare un riassunto.
Se ti interessa, fammi sapere.
ALS, Francesca

 

Riguardo a miracoli e miracolini (27-06-07)

Riceviamo questo "illuminante" articolo scritto da marco, mentre si trovava in vacanza al mare. decidete voi se e' stato illuminato o se ha solo preso una botta di sole! (wm)
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Ho letto con interesse quanto riportato sul sito circa il presunto miracolo a Guadalupe. Ne ho sentito parlare anche io, anche se ho trovato singolare il fatto , che la notizia sia comparsa prevalentemente su internet e poco se non per niente, sugli altri canali di informazione.
Condivido personalmente l’atteggiamento prudente della Chiesa su tutto ciò che riguarda questi fenomeni apparentemente di origine soprannaturale. Dico apparentemente poiché da qualche anno a questa parte, numerose sono state le segnalazioni di eventi interpretati come manifestazioni divine.
Inutile negarlo; attualmente stiamo attraversando una fase in cui, rispetto a qualche anno fa, abbiamo bisogno di aggrapparci ad una speranza vista l’incertezza che caratterizza il tempo che stiamo vivendo. Incertezza legata al modello di vita che l’uomo ha scelto di seguire e che ci sta’ portando nemmeno tanto lentamente, ad un punto di non ritorno.
Ma è corretto parlare di punto di non ritorno ? Vedendola con ottimismo, cosa a me assai gradita, potremmo pensare che questo sia una tempo di svolta. La fine inesorabile di un modello di esistenza che sinceramente, non può che implodere distruggendosi da solo.
Che tutto questo sia l’epilogo finale della battaglia tra bene e male ?
Se fosse così ci sarebbe di che essere tranquilli ! Sappiamo tutti che alla fine il bene trionferà, almeno per chi crede fermamente alle dottrine cattoliche. Attingendo invece a quanto scritto sul Vangelo di Giuda, sarei tentato di pensarla diversamente, anche se sostanzialmente, il risultato non cambia di molto. Stiamo giungendo al termine di questo nostro mondo-eone.
Secondo questo Vangelo, il mondo è stato creato da un Eone, ossia una emanazione divina fuoriuscita dal vero Dio Creatore del tutto. Sophia, questo è il nome dell’eone, ha caratteristiche femminili. Il suo “unico” peccato è stato quello di mettersi in competizione con il Dio Creatore, creando, per spirito di emulazione, la terra e di conseguenza l’ umanità stessa. L’uomo quindi, ha insite dentro se due caratteristiche : quella del bene, ereditata dal Dio Creatore, e quella del male ovviamente trasmessa dall’eone Sophia. Questo spiegherebbe tante cose riguardo la apparente e completa indifferenza del Dio che ufficialmente adoriamo, di fronte alle sempre più numerose catastrofi che avvengono nel mondo. Noi, adorando il Dio creatore della terra, adoriamo una entità duale che si dibatte tra bene e male.
Detto questo, la nostra era altro non sarebbe, se non la parte terminale di questo mondo-eone, che avendo come principale scopo quello di basare tutto sulla materia altro non può fare se non andare inesorabilmente incontro alla fine. Però questo mondo è abitato dall’essere umano, e non dimentichiamoci che questo ha insita in se anche una parte relativa al vero Dio Creatore. Ecco quindi che chi avrà effettivamente compreso l’importanza della spiritualità passerà alla fase successiva, ossia la possibilità di entrare in un altro mondo dove le cose finalmente dovrebbero girare nel giusto verso; chi non lo avrà compreso non accederà a questo mondo. Noi soffriamo quindi per colpa di questo Dio creatore che grazie alla sua presunzione ci ha creati regalandoci una esistenza fatta di infelicità e sofferenza.  Detto questo, e scusandomi per essere andato volontariamente fuori tema, torno al senso di questo scritto. Indipendentemente dai mondi eoni o dalle battaglie tra bene e male, si può sicuramente affermare che tutti quanti ci stiamo rendendo conto di quanto oggi stia accadendo. L’uomo non è più il centro su cui gira il tutto; la società ci droga con modelli sbagliati da seguire; non sappiamo sostanzialmente più come agire; assistiamo quasi quotidianamente, al trionfo del prepotente, del ladro, dell’arrogante.
Ecco quindi l’instaurarsi dell’incertezza. Non abbiamo più risposte dalla società in cui viviamo e quelle che riceviamo non ci convincono perché spesso cozzano contro i nostri principi. Non parliamo poi della chiesa ufficiale la quale spesso và in contraddizione con quanto 2000 anni fa, andava predicando proprio colui dal quale la chiesa stessa ha basato e basa la sua dottrina : Cristo.
Ecco quindi nascere l’esigenza di credere ad una divinità superiore che invece di dogmi ci fornisce prove concrete della sua esistenza. La fede non basta più, servono certezze per riscattare questa vita che quotidianamente ci propone i trionfi dei disonesti ed il successo delle nullità. La prova concreta è la sola cosa che possa farci dire “Si. Qui accetto la tribolazione, ma so per certo che dall’altra parte sarà tutto diverso per me. Vedrò finalmente il trionfo della giustizia ed allora li riderò io !” .
Abbiamo la certezza di questo “altro mondo e della esistenza di Dio”.
Dio ci ha inviato un segno concreto e quindi non possiamo dubitare. Sempre più gente ha meno fede e sempre più invece è quella che crede di ricevere segni più o meno tangibili da Dio, Cristo e Maria. E meno male se cercano segni da loro, poiché c’è anche chi si consegna a sette capitanate da figli di una buona donna pronti a sfruttare qualche povera anima confusa ed annientarla. Non parliamo poi di persone che sentono vicino le presenze angeliche.
Un fatto concreto è quello che riguarda la oramai famosa Madonna di Civitavecchia. Chi di noi non ne ha sentito parlare ? Di colpo, oramai tanti anni fa, una statuina di gesso di Maria, comincia a lacrimare sangue in presenza di una bambina. Questo accade anche in presenza del vescovo di Civitavecchia, noto a tutti per essere uno scettico nato. Da allora il luogo ove avvenuto il fenomeno, è meta di persone che senza chiedersi se si è veramente in presenza di un episodio sovrannaturale oppure no, vanno e pregano chiedendo grazie ed indulgenze alla statuina. La chiesa non si pronuncia ancora in merito, ma credo che tutto questo faccia a lei comodo.
Da una parte alimenta la fede, dall’altra lancia un messaggio di prudenza evitando di gridare ai quattro venti “Al miracolo !” se poi questo venisse sputtanato dopo poco tempo. Meglio tenersi nella zona grigia e pronunciarsi quando si è certi che nulla potrà svelare un eventuale “magheggio”. Personalmente credo che a Civitavecchia non ci sia mala fede. Qualche cosa è accaduto visto che la statuina è stata visionata da eminenti studiosi. Però non si sa mai !
Se ci si pensa bene, la chiesa ha “certificato” solo miracoli dove veggenti affermano di parlare con la Madonna vista e sentita solo da loro, e non episodi dove statuine cominciano a lacrimare sangue o liquidi vari. Questo secondo me la dice lunga su questi fatti. Meglio “bollare” come vero un miracolo dove qualcuno e solo lui dice di parlare con una entità divina piuttosto che certificare una statua che comincia a fare footing sulla spiaggia !
Per quanto riguarda i messaggi di Madgjugori (non so come si scrive e non ho possibilità di verificarlo poiché sono il albergo a Rimini e non ho la connessione ad internet) sappiamo che questi mettono in guardia l’umanità sulla strada che questa ha imboccato. Dicono di pregare e convertirsi, recitare il rosario e via dicendo. A questo punto anche io vedo la Santa Vergine e comunico al mondo messaggi dello stesso contenuto. Cosa c’è di più aleatorio e profetizzabile da tutti ?
Niente di diverso per quanto riguarda i messaggi di Fatima. Interpretabili in cento modi diversi fino ad arrivare al fatidico terzo segreto che nessuno poteva e doveva rivelare per non turbare gli umori dell’umanità. Alla fine lo hanno svelato e tutto sommato poteva andare pure peggio. Ma a questo punto mi domando una cosa : visto che secondo questi messaggi, l’umanità sta’ andando verso una fine certa, salvo redimersi con la preghiera e la conversione, perché non debbo credere alle decine di profezie che sostanzialmente dicono la stessa cosa ma provenienti ad esempio da antiche civiltà, vedi per esempio la profezia dei Maja (se non sbaglio),  i quali hanno previsto che non so quando
(2012 è L'ANNO INDICATO -NdR) il mondo entrerà in una fase in cui accadranno sconvolgimenti tali da mettere addirittura in discussione la vita dell’intero pianeta. Certo questi non potevano dire “ pregate e recitate il rosario” poiché avevano un pantheon di divinità completamente diverso dal nostro, però avevano intuito che qualche cosa sarebbe accaduto. Che inconsapevolmente hanno predetto quanto riportato sul Vangelo di Giuda riguardo la fine di questa era ed il passaggio ad un piano diverso di esistenza ? Abbiamo bisogno di miracoli, anche venendo meno a quanto Cristo disse “Beato chi crederà senza vedere…” . Ci piace l’idea di essere testimoni di un segno tutto nostro ed allora nella chiazza di umidità su un muro ci vediamo il volto di Cristo, su una nuvola le forme graziose e rassicuranti di Maria e su un episodio di scotoma scintillante (Claudio tu sei medico quindi spiega tu cos’è questo fenomeno) avvertiamo i bagliori fiabeschi e luminosi di un angelo. 

SCOTOMI: riduzione del campo visivo (per cui la vista risulta cancellata in alcune aree) causata da lesioni delle vie ottiche dalla retina ai centri visivi corticali. In particolare, lo scotoma scintillante (sintomo prodromico dell’ emicrania oftalmica o del glaucoma), della durata di alcuni minuti, consiste nella comparsa nel campo visivo di una particolare sensazione luminosa che assume quasi sempre l’aspetto di un arco di cerchio fiammeggiante, formato dalla connessione di varie linee spezzate. (NdR)

Ovviamente sto’ estremizzando il tutto, però mi pare molto strano che durante una discussione della chiesa riguardante i temi dell’aborto, appaia la forma luminosa di Maria che si tocca il ventre (internet riportava così la notizia) quasi ad ammonire quanti fossero favorevoli a questa pratica.
Personalmente sono contrario all’aborto perché và contro quelle che sono le mie idee di vita. Per me vita è da quando un essere è dentro la pancia di una madre. Però sono consapevole che possono esistere milioni di casi in cui questo pensiero possa non essere sufficiente per scongiurare l’ aborto. Sostanzialmente sono del parere che uno stato debba prevedere questa possibilità, sta’ poi a noi secondo la nostra coscienza decidere o meno. Non c’è bisogno di imposizioni vaticane perché il miracolo, quello vero, avviene quando una donna decisa ad abortire, diviene consapevole della importanza della vita che ha dentro e torna indietro nella sua decisione. Se ciò non accade vorrà dire che una esistenza torna dal Padre ed una donna torna a percorrere il suo commino terreno senza per questo essere giudicata male. Non penso che si vada ad abortire per gioco ma per necessità e Cristo era pronto ad accogliere tutti quelli che hanno agito secondo le loro necessità. Se questo la Chiesa non lo capisce, allora mi dovrebbe spiegare perché Dio tiene una creature per 9 mesi dentro il grembo di una madre per poi riprendersela dopo magari un mese dalla nascita … O un anno, o dieci, o quindici …
Mi si potrebbe rispondere che “questo è il volere di Dio…” allora perché non dire che è lo stesso volere di Dio a suggerire ad una donna di abortire ? Sono propenso invece a credere che ciascuno di noi, in questo piano di esistenza, abbia un percorso personale, fatto di eventi e decisioni più o meno sbagliate per come le interpretiamo noi, ma che hanno un senso se osserviamo il tutto secondo un ottica universale e divina. Cosa che noi al momento non abbiamo facoltà di fare.
Concludo ora riguardo ai miracoli dicendo che il vero miracolo avverrà quando noi prenderemo piena consapevolezza di possedere una scintilla divina che quotidianamente soffochiamo. La nostra parte spirituale che non riusciamo mai a fare emergere grazie a questo involucro costruito intorno ad essa chiamato corpo, pronto a prendere sempre il sopravento. Siamo pronti ad agire secondo le esigenze del corpo e non dello spirito e quindi siamo pronti a giudicare secondo le azioni che i corpi attorno a noi fanno.
Il vero miracolo sarà quando cominciamo ad immaginarci come un bellissimo frutto che con il tempo marcisce. Scomparsa la polpa rimane il nocciolo pronto a rinascere a nuova vita. Prima, quando eravamo un bel frutto che tutti erano pronti a guardare, a giudicare, non pensavamo al nostro nocciolo. Era dentro di noi ma paradossalmente pensavamo solo a curare la nostra polpa per apparire belli, per rimanere sani … A giudicare gli altri frutti attorno a noi ed essere a nostra volta giudicati. Senza pensare che eravamo tutti noccioli mascherati da frutti.
Se riusciamo a capire dentro di noi esiste una scintilla di Dio, se riusciamo a capire questo, vedremo tutti gli altri frutti attorno a noi con una ottica diversa. Forse la morte ci farà meno paura e la perdita di una persona cara farà meno male perché consapevoli che è la polpa del frutto ad essere andata via e non la sua parte immortale. Potremo continuare a dialogare con questi noccioli semplicemente utilizzando il nostro che finalmente avrà cominciato a farsi valere sulla nostra polpa. Questo credo possa considerarsi il vero miracolo ed è di questa possibilità che forse la nostra chiesa ha paura.

MARCO

LETTERA DA GRAZIELLA (09-06-07)

Carissimo Claudio ,devo scusarmi con te per non averti fatto sapere nulla del convegno di Bellaria. Ci sono stata, ho preso appunti ed ero intenzionata a scrivere tutto sul forum, ma proprio in quei giorni il mio PC ha iniziato a dare i numeri, così non ho scritto nulla e mi sono tenuta gli appunti scritti a mano sul bloch notes. Il fatto è, che ora non trovo più nulla, sono molto disordinata con i miei appunti, le mie carte, i miei libri, scrivo e lascio lì per non ritrovare niente al momento del bisogno.
Comunque il convegno è stato molto interessante ,vorrei comunicarti in modo particolare, visto che ti interessi di fisica, il sito dell'ingegner Fabio Marchesi : wwwfabiomarchesi.com.
Sto leggendo un suo libro intitolato "La fisica dell'anima".
Il libro è veramente interessante, mi piace molto e te lo consiglio volentieri..
Come vedi ti ho mandato una foto, volevo farti conoscere Silvia una madre amputata .Vorrei raccontarti un episodio che ci è successo al convegno. Come tu sai il primo giorno è dedicato alle iscrizioni e al prenotarsi ai colloqui con le sensitive. Non era mia intenzione prendere appuntamento con nessuna sensitiva, non ero lì per quello, non avevo voglia di fare la fila per ore o magari di discutere con chi ti passa davanti o fa il furbo. Ma istintivamente mi sono messa in fila. Dopo "tantissimo" tempo, sono riuscita ad avere un appuntamento con la sensitiva (di cui non conoscevo nulla) che aveva ancora un "posto" libero .L'appuntamento fu fissato per il sabato mattina alle nove.
Quella mattina anche Silvia venne con me. Durante il tragitto in macchina mi disse di non aver mai ricevuto un messaggio credibile da suo figlio, ed anche se erano passati 5 anni dalla sua partenza, pur avendolo cercato in tanti modi non era mai rimasta soddisfatta di nulla.
Arrivate al convegno ,prima di entrare, d'istinto, cambiai il mio cartellino con il suo, così al posto mio si presentò lei dalla sensitiva con la quale avevo l'appuntamento.
Dopo un'ora uscì raggiante, era felicissima. Mi disse che non solo suo figlio si era presentato perchè le aveva detto cose talmente personali che solo lei poteva sapere, ma che aveva sentito il profumo del suo dopobarba e una carezza sulla spalla di una mano invisibile che le aveva trasmesso tanta tranquillità e pace. Io naturalmente fui felicissima di quanto le era accaduto e forse l'aver seguito quell'impulso improvviso di mettermi in coda per un colloquio me lo aveva dato proprio suo figlio ..
Per tutto il giorno lei ebbe il sorriso sul suo volto, mi disse che non era mai stata così serena e che quel contatto con quella mano invisibile non lo avrebbe mai scordato.
.Io ho sempre creduto che ci sono persone che riescono a comunicare con il mondo spirituale, riescono a vedere e a sentire cose che appartengono al mondo dell'invisibile e sono certa che gli abitanti di quel mondo trovano tutti i canali giusti per avere un contatto con noi e per poter ridare, anche se solo per un momento, il sorriso ad una madre che non sorrideva più da tanto tempo.
Un abbraccio e un saluto da
Grazy

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P.S. se vuoi puoi pubblicare foto+e-mail , hai il permesso mio e di Silvia.

MARCO CI SCRIVE SUI "MORTI" (04-11-06)

Simpaticissimo articolo del nostro "Romano de Roma" che ci fa soprattutto riflettere... 
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Scusate l’intrusione. Voglio esternare un mio pensiero riguardo la data del 2 Novembre. Già la definizione “ricorrenza dei defunti” è discutibile. Per chi vive un dolore forte è sempre il 2 novembre. E’ vero che in questo giorno tutti si affrettano a portare fiori ai propri cari, stanno appesi di fronte le tombe ad esternare tutte le qualità ed i ricordi legati al “caro estinto”. E poi ? E poi si torna alla vita normale. Il tutto si consuma nello spazio di 24 ore. Si esce dal cimitero sentendoci più in ordine con la coscienza. Chi vive un dolore forte invece, lo vive tutti i giorni. Questo gli sta attaccato addosso come fosse una seconda pelle. Il ricordo c’è sempre ed ogni cosa è in grado di acuirlo. Ogni situazione, ogni odore fa tornare a bruciapelo alla mente, episodi vissuti assieme alla persona che è partita. Per chi vive un dolore forte è sempre il 2 Novembre. Non critico chi vede in questa data il solo momento per poter ricordare, così come conosco moltissime persone che pur confrontandosi ogni giorno con il dolore, non vanno al cimitero, semplicemente perché questo luogo non ha senso. Ed io condivido questa idea, questo modo di pensare. Questo non mi impedisce ogni tanto di fare visita ai miei cari, portare loro un fiore, ma quando poi esco da quel luogo, capisco ancora di più la sua inutilità spirituale. Chi ci ha lasciato, non può essere in quel luogo. Il nostro andare lì a mettere in ordine una lastra di marmo, a pregare, a deporre un fiore, è solo un gesto simbolico. Dentro quel parallelepipedo non c’è nulla se non i resti di un corpo. Quel corpo che ciascuno di noi ha per il breve spazio di una esistenza sia essa breve o lunga. E’ un corpo che ci serve per vivere un tempo ed è lui stesso regolato dal tempo. Quando veniamo al mondo non facciamo altro che prendere al volo un treno…Un treno rappresentato dal tempo della vita della terra. Un tempo che è iniziato a scorrere quando tutto si ì formato e che finirà solo quando la terra smetterà di esistere. Noi cavalchiamo frammenti di questo tempo che altro non sono se non la nostra esistenza. E’ come se salissimo al volo su uno di quei cavalli che girano su una giostra. Facciamo i giri a noi assegnati, ma non sappiamo quanti essi siano, poi dobbiamo scendere…La giostra continua a girare e sul nostro cavallo sale al volo un’altra persona. Io penso che il ricordare chi ci ha preceduto nell’andare oltre, vada ricordato quando se ne sente la necessità, quando il ricordo ci prende, e questo può accadere in ogni momento. Il resto è una convenzione, una banale convenzione terrena utile solo a noi (ed a chi vende fiori). Ne più ne meno come il Natale. Andiamo a messa, ci sentiamo più buoni, siamo più disposti a fare del bene come se chi ne ha bisogno mangia solo a Natale. I cimiteri sono luoghi vuoti. E’ veramente buffo quando si va a fare visita ai nostri cari, il soffermarci a leggere le iscrizioni sulle lapidi “nato xxxx Morto yyyy e poi le frasi di circostanza che chi resta fa scrivere “Un padre esemplare “, “ Una madre devota ed attenta…”, “I figli posero…I nipoti pure…” … Come volessimo far sapere al mondo intero le qualità dei nostri parenti che sono andati. E’ incredibile come su nessuna lapide ci sia scritto “Era un gran figlioli buona donna !” oppure “Era un gran donnaiolo ! Firmato : la moglie incazzata !” Tutto al cimitero diventa più ovattato. Il ladro diviene di colpo un agnellino, l’assassino un pulcino che non ha mai fatto male ad una mosca.
Il cimitero è il luogo dove vogliamo noi, rimettere in ordine le vite di chi è andato e lo facciamo semplicemente con qualche scritta su una lastra di marmo. I luoghi dove riposano i bambini ed i figli di genitori in vita invece, sono più parchi di scritte. Ed è giusto così…Cosa può scrivere un padre ed una madre su una lastra di marmo…Magari solo “PERCHE’ ?” . Il dolore forte non può essere sintetizzato in due parole. Anche il termine “qui riposa “ a me suona strano. Lì non riposa nessuno e se debbo essere sincero, sono più in attività di noi. Quelli che stanno riposando siamo proprio noi non loro. Stiamo riposando lasciandoci trasportare da un tempo sempre più caotico e frenetico, che sembra renderci super attivi, ma non è così…Questa vita così incazzata ci sta facendo addormentare lo spirito. 
I morti siamo noi. Dal canto mio, tornando alle scritte sulle tombe, ho già dato disposizione a mia moglie di farmi scrivere (sperò più tardi possibile) “MA CHE TE GUARDI ? “ oppure un classico come “TORNO SUBITO “ o magari “NON E’ VERO QUELLO CHE MIA MOGLIE AVREBBE VOLUTO SCRIVERE !” oppure “MAMMA MIA QUANTE CAZZATE CHE HO FATTO !!!”. Magari, in preda ad un eccesso di tifo, potrei anche scegliere per un “FORZA LAZIO!” così eviterei che i cuginetti si soffermassero di fronte al mio loculo. Però penso che se ne avessi la possibilità, farei scolpire sulla mia lapide le domande che i miei figli non hanno fatto in tempo a farmi, con le relative mie risposte…
Le risposte che prima o poi tutti figli fanno ai padri, anche se questi sono vecchissimi e loro uomini adulti. Ora vi lascio perché vi ho annoiato pure troppo, ma prima vi debbo raccontare un episodio che mi ha visto protagonista non più tardi di un annetto fa : Ero ad Ariccia, vicino Roma. 
Sono andato al cimitero per fare una visita ai miei nonni. Già da qualche anno, quando passo per i vialetti di quel luogo, mi fermo presso una …Tomba (non mi piace chiamarla così ma non trovo altri termini) dove ….Riposa (anche questo termine non mi piace per i motivi che vi ho detto sopra) un bambino. E’ come se lo avessi adottato quel bambino perché a suo tempo, fui colpito dalla foto. 
Faccia da peste, pantaloncini corti e manina in tasca. L’altra cosa che mi colpì era la totale assenza di fiori, anzi, quelli che c’erano erano secchi già da tempo. Da allora decisi che ogni volta mi recassi a fare visita ai miei nonni, sarei andato li a dargli un saluto ed a mettere dei fiori freschi. Non più di un anno fa, come dicevo, stavo inserendo dei fiori nel vaso ed alle mie spalle sento una voce che mi dice 
“Grazie !” . Mi volto e vedo una signora. Gli rispondo “Prego ! Lo conosce ?” . Lei mi dice di si. 
Gli confesso di essere stato colpito dalla foto di quel bambino e dall’aspetto “trascurato” di quella tomba. Per farla breve, stavo parlando con la madre che era venuta li a sbrigare alcune pratiche con il direttore del cimitero. Ho cominciato a parlare con lei ed allora ho capito tantissimo. Quella madre non aveva per niente dimenticato il figlio e me lo fece capire con una logica sconcertante : 
“Massimino non stà qui dentro…Non è chiuso dentro queste lastre di marmo. Lui è sempre assieme a me. Che bisogno ho di venire a deporre fiori in questo luogo. Lui era contento quando le facevo la crostata di ciliegie. Ecco, quando sento che lui ne ha voglia, gli cucino questo dolce. “ 
Non era e non è una madre pazza, o che ha perso la testa per il dolore. E’ una madre che ha trovato la chiave per instaurare un nuovo rapporto con il figlio che è partito. Anche io senza volerlo, avevo inconsciamente criticato i genitori che trascuravano quella tomba senza ricordarsi di quel piccolo pulcino. Invece quella madre, non lo stava trascurando affatto il suo piccolo, anzi.
 Scusatemi ancora per la lunghezza del mio post e scusate pure se qualche volta ho usato toni scherzosi su un argomento così serio. Vi abbraccio forte Marco 

A PROPOSITO DI ANIMALI E SESTO SENSO...   (12-11-06)
Antonella (Tildona) ci racconta del suo cagnolino....

In un suo messaggio metafonico mio padre ha accennato al nostro cane Gas, che è arrivato da noi in modo un po' "sospetto". Vi spiego: il giorno della Cresima di mio figlio, il 1° maggio, eravamo tutti molto "giù" perchè mio padre era passato da appena un mese... non avevamo ovviamente organizzato nessuna festa, perchè non ne eravamo proprio in grado psicologicamente, ma mi dispiaceva per il ragazzino, poi.... all'improvviso mi è venuto in mente che una mia amica d'infanzia, veterinaria, mi aveva invitata più volte ad andarla a trovare nella sua casa di campagna, così... una telefonata e siamo andati. Lorenzo ha trascorso un bellissimo pomeriggio scorazzando tra i campi con i tre cani della mia amica, uno dei quali, di appena 7 mesi, era appunto Gas. Quel cucciolone ci aveva ispirato subito tanta simpatia e tenerezza, tanto che nei mesi successivi chiedevo spesso di lui alla mia amica. Poi, altra giornata triste: il 4 gennaio, il primo compleanno terreno "mancato" da mio padre... quella mattina mi ha telefonato la mia amica e mi ha chiesto se volevamo adottare Gas, perchè per vari motivi lei non poteva più tenerlo. OK, proviamo, se la gatta lo accetta... e così è stato. Fin da subito ho avuto il sospetto che c'entrasse mio padre, nel condurre gli eventi, perchè io pensavo spesso a quel cane e mio figlio e mio marito ne parlavano spesso, ma non ci decidevamo a chiedere alla mia amica di "provare" l'avventura dell'adozione. La situazione si è sbloccata in una data significativa... e in più, in un messaggio metafonico ricevuto tramite la Paradiso pochi mesi dopo, mio padre, senza alcuna richiesta specifica da parte mia, ha detto, tra l'altro, "cinofilo" e "quel povero trovatello (Gas aveva subito varie vicissitudini per cui la descrizione ci poteva stare).. si fa amare e mi vede"... e infatti spesso Gas, come per altro anche la gatta, fissano e osservano "qualcosa"? "qualcuno"? che sembra passare o avvicinarsi ma che noi umani non riusciamo a scorgere.  Baci a tutti, Anto.

Simona ci racconta del gattino del vicino... (13-11-06)

.... E allora anche io vi racconto questa bellissima storia d’amore.... Davanti a casa di mia figlia abita un signore anziano, che chiamerò Mario . Fino a due anni fa vi abitava con la moglie costretta sulla sedia a rotelle da anni . Lui la accudiva con amore e premura. Spesso li vedevo seduti insieme sul terrazzo, al primo piano , lui le teneva teneramente la mano e lei come una bimba appoggiava la testa bianca sulle sue spalle . Guardarli mi riempiva di tenerezza . Un giorno la signora peggiora e vola in cielo. Mario resta solo, diventa sempre più triste e non esce più di casa. La sua vita , dice, non ha più scopo, la campagna di tutta una vita gli manca troppo e lui vuole al più presto raggiungerla Mia figlia ha un pò adottato questo “nonno” che non chiede mai niente ma che gli brillano gli occhi quando lei va a fare due chiacchiere con lui. Un giorno , Mario affacciandosi sul terrazzo chiama mia figlia e gli mostra un gattino che tiene tra le braccia. Mia figlia adora i gatti lei stessa ne ha uno , quindi si precipita a casa dal “ nonno” e lui le racconta che mentre era per strada perso nei suoi neri pensieri, sente qualcosa strusciarsi sulla gamba , abbassa lo sguardo e vede un gattino che gli fa le fusa , lui si abbassa e il gattino gli salta tra le braccia e comincia a leccarlo. Mario gli fa due coccole poi lo rimette a terra e continua a camminare, ma il gattino lo segue imperterrito fino a casa. Lui apre il portone e il gatto si infila dentro, allora Mario lo prende e lo rimette fuori chiudendo il portone . Il gattino lo guarda con i suoi occhioni verdi imploranti e batte le zampine sul vetro della porta miagolando . Allora Mario riapre il portone lo prende tra le braccia e se lo porta a casa. Da quel giorno sono sempre insieme ,lui lo accudisce con amore e si siede con lui sul terrazzo accarezzandolo. Mario dice a mia figlia che è sicuro che è stata sua moglie a mandargli quel gatto e ne sono sicura anche io. Circa un mese fa mia figlia era in cucina intenta a preparare da mangiare , quando un forte e lamentoso miagolio attira la sua attenzione. Si affaccia alla finestra e vede il gattino di Mario sul terrazzo rivolto verso la sua finestra che miagola, la fissa poi corre dentro casa per uscirne ancora di corsa e ritornare a miagolare e a fissarla . Questo si ripete varie volte . Mia figlia in preda ad un sospetto si precipita a casa di nonno Mario, suona ripetutamente il campanello , ma nessuna risposta, solo il miagolio del gatto dalla porta . Allora immediatamente telefona alla croce rossa e al figlio. Trovano Mario per terra e il gatto accoccolato sul suo petto . Mario era stato colpito da un infarto. Ora si trova ancora in ospedale ma va migliorando Il suo gatto gli ha salvato la vita. Vi abbraccio tutti,  Simona
 

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