COM'E' FATTO L'ALDILA'.....?(Pag 4)

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LE FASI DEL 'PASSAGGIO' (04-07-09)

Nell'articolo sul "Bardo Thodol" avevamo visto cosa succederebbe allo spirito di un morente secondo le visioni di un anonimo Monaco Tibetano vissuto 1300 anni fa. Oggi vogliamo proporvi la stessa tematica, ma nel racconto d'un moderno "esploratore", che con tecniche di proiezioni simili a quelle usate da Robert Monroe e da Bruce Moen, "visita" i così detti
' Livelli Superiori d'Esistenza', riportando identiche e dettagliate descrizioni.
Strano caso, il suo nome è
ROBERT BRUCE......

Due affermazioni importanti prima di iniziare questo articolo .... Non c'è inferno.
Non vi è alcun Purgatorio.

Parlo per esperienza personale, che è l'unico vero modo per qualsiasi mistico di approcciarsi alla realtà.  Se diverse persone hanno diverse credenze riguardanti queste cose, chiedo loro molto francamente:
'Su quali esperienze personali sono basate queste convinzioni?'
Da ciò ne consegue che è necessario iniziare il non lieve compito di esaminare le vostre convinzioni solo sulla base della pura esperienza personale.
L'Inferno è un concetto religioso, un luogo di punizione per non aver seguito i dogmi, le leggi ed i modi di vita imposti dalla propria religione. Un esempio tipico potrebbe esser la condanna alla punizione eterna inflitta ai suicidi da molte di esse.
In realtà, abbiamo creato i nostri inferni, qui nel fisico ed anche nell' Aldilà.
Poichè ci sono molti modi in cui l'Aldilà si può manifestare, ogni singola realtà ultraterrena è letteralmente generata dall'esperienza di ognuno di noi e questo include anche le convinzioni che si sviluppano su concetti come l'Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso.
Una persona sofferente può creare nei livelli superiori le stesse condizioni ed esperienze che hanno causato la sofferenza stessa.
Ciò può comportare il rivivere continuamente tali eventi dolorosi, fino a quando questi vengono elaborati e non si comprendono le lezioni di vita o le illusioni che essi rappresentano.
Una volta che un livello di sofferenza è elaborato, le persone passano oltre.
Essi possono passare ad un altro livello di sofferenza, di trasformazione, di altri problemi e dolori. Tutto ciò continua fino a quando questi individui non si sono liberati del loro dolore e delle loro false illusioni.  Poi tali Spiriti si spostano verso aree di riposo e di rigenerazione, dove possono dormire per decenni, fino a riprendere forza.  Da qui, si trasferiscono in livelli eterei e questi spesso appaiono, proprio come nella vita reale, simili ad una piccola città o ad altri luoghi, dove essi si sentono a loro agio e circondate da persone care già defunte.
La maggior parte delle credenze popolari sull'Aldilà contengono alcuni dei suddetti elementi, anche se sono molto frammentarie perchè, come ho già detto, vi sono molte variabili nel modo in cui l' Aldilà si manifesta ai nuovi arrivati.
L'immediato dopo-vita varia a seconda delle circostanze. In caso di morte improvvisa, per esempio da incidente d'auto, la proiezione astrale del proprio corpo è molto forte. Questa condizione di semi-materialità permette al defunto di visitare la terra per alcune settimane. Poi questa forma si addormenta e sogna. In questo sognare, le persone decedute elaborano la loro vita. Ciò richiede un certo tempo, che varia a seconda di quanto è rimasto in sospeso durante la vita terrena.
Dopo il trattamento avviene il passaggio nei regni dell'illusione. Questi potrebbero giustamente essere chiamato regni celesti. Sono sistemi basati sulle convinzioni personali, che possono coinvolgere scenari e figure religiose.  In tutti questi livelli vi sono anomalie illusorie e casuali che si ritrovano anche in tutte le OBE (
Viaggi Fuori dal Corpo -NdR) ed i normali sogni lucidi, a partire dal ben noto fenomeno delle mani o dei mobili mancanti, ecc, che ho chiamato 'fluttuazioni della realtà '.
Nel dopo-vita, queste anomalie servono a fissare l'attenzione sul fatto che si sta vivendo dentro ad un'illusione. Una volta capito ciò, lo scenario 'vecchio'scompare e ci si sposta al successivo livello illusorio, e poi al prossimo, onde purificarsi progressivamente dalle proprie convinzioni, fin quando non rimane più nessuna illusione. Infine, uno arriva al punto in cui tutte le illusioni scompaiono.
Non ho esperienze personali con ciò che viene dopo, ma credo che è il punto in cui ci si fonde con il sé superiore, o ci si reincarna, ecc
In conclusione, tutto quanto detto sopra è parte di un meraviglioso processo naturale.
Il passaggio nell'Aldilà può prendersi tutto il tempo necessario, sia che si tratti di mesi o di molti secoli. Il risultato finale è assicurato. Alla fine tutti lo raggiungeranno, ma solo quando saranno pronti ad abbandonare anche le ultime illusioni.

Robert Bruce -Trad. WM-

Il libro tibetano dei morti (02-07-09)


Il Bardo Thodol (tradotto liberamente come: la liberazione ascoltando mentre si è sul piano della morte) è, nella sua forma più elementare, una guida da leggere alle persone che stanno morendo ed anche dopo la loro morte.

E' denominato il Libro Tibetano dei Morti nella cultura occidentale. Si ritiene sia stato scritto nell' 8° secolo da un illuminato monaco buddista, ma è stato scoperto solo alcuni secoli più tardi.
Proprio come fa Bruce Moen quando descrive le "operazioni di recupero" degli Spiriti bloccati fra i due mondi, l'idea alla base di questa procedura è che lo spirito del defunto può ascoltare le parole ed i pensieri di quelli ancora in vita.  Un "Bardo" è uno stato di coscienza. In sostanza, il Buddismo Tibetano definisce i tre più comuni stati del Bardo (anche se possono esisterne molti di più).
Essi sono:
la coscienza durante la vita terrena (quello stato che Bruce chiama "C1"), la coscienza durante i sogni (Focus 10), e la coscienza durante la meditazione, che forse corrisponde a tutti i livelli di Focuses superiori a 10, fino al 22  - Clic per saperne di più-).

Nella fase iniziale della morte si va incontro a tre ulteriori Bardo:
la coscienza associata con il momento della morte, la coscienza associata con la realtà, e la coscienza associata alla rinascita.
E' interessante rilevare che in questo testo, vien detto che il Bardo relativo allo stato di coscienza al momento della morte è quello in cui è più facile per lo Spirito raggiungere il nirvana o l'illuminazione.
Secondo la tradizione buddhista tibetana, al momento della morte, c'è un attimo in cui ci si rende conto con chiarezza delle azioni commesse nell' appena conclusa esistenza terrena.
Coloro che hanno fatto del male agli altri e che hanno la coscienza sporca, possono transitare per questa fase solo per un breve periodo di tempo, paragonabile ad un battito di ciglia, prima di passare nella fase successiva. Per la maggior parte delle persone, tuttavia questa fase dura alcuni giorni.
Se questa fase viene riconosciuta, uno spirito che continua ad abitare in uno stato di pura realtà può raggiungere facilmente un più alto livello di coscienza, se invece il defunto non accetta la morte e l'idea che la paura vissuta nell' Aldilà proviene da creazioni della propria mente, egli continua a passare alle fasi successive ovvero in altri Bardo. Ci sono molti punti diversi in cui una persona può liberarsi dalla progressione dei vari Bardo e dalla necessità della rinascita: basta riconosce il processo della propria morte ed esprimere l'intenzione di abbandonare il ciclo.
E' perciò molto importante, secondo la cultura Tibetana, che amici e parenti leggano al moribondo anche dopo la morte, il Bardo Thodol perchè lo spirito possa evitare la paura e le illusioni karmiche che ci allontanano dalla nostra vera natura.
Mediante la stimolazione della razionalità e ricordando gli insegnamenti passati, lo spirito può concentrarsi e desiderare di essere rimosso dal ciclo delle nascite e delle morti.
Nel libro non si parla di livelli vibrazionali nè d'amore puro ed incondizionato, come nel pensiero New Age; viene solo spiegato come sfuggire al ciclo di reincarnazioni, anche se si sono commesse cattive azioni. Il testo, apparentemente, insegnerebbe solo a concentrarsi nell'intento di trovare il proprio paradiso. In un certo senso, ritengo che questo libro scritto più di 1300 anni fa, sia affascinante per i riferimenti alle tecniche di "recupero" (CLIC),  attuabili immediatamente dopo la morte, ovvero quel che Bruce sostiene in tutte le sue opere. Evidentemente qualcun'altro aveva riconosciuto la necessità di effettuare tali salvataggi già 13 secoli fa, ben prima della nascita del pensiero New Age.

Ciò che trovo preoccupante, tuttavia, è la nozione che la vita da incarnati é il peggiore destino che ci possa toccare e che una tragica punizione - vale a dire reincarnarsi - attende molte persone che muoiono e che nell'Aldilà non seguiranno le istruzioni del Bardo per "
...chiudere la porta al grembo materno". Evitare d'incarnarsi ancora nella realtà fisica è dunque lo scopo principale di questo antico testo.  In sostanza, la vita sulla terra sarebbe una sorta d'errore, perchè l'uomo imprigiona la sua coscienza in un organismo fisico, separando se stesso dal divino e creando sofferenza durante la vita terrena. Ma che dire delle gioie della vita? Dei successi? Dell'amore o dei piaceri che si possono provare solo nel mondo fisico? È meglio esistere in un qualsivoglia paradiso, in una condizione del Bardo, o piuttosto vivere da incarnati sul pianeta terra, per dare e ricevere amore?

Queste sono le domande che nascono spontanee dopo la lettura del Libro tibetano dei morti. Quanta parte del testo provenga da esperienze di meditazione, da dottrine religiose, da reali esperienze di contatto coi Livelli superiori di esistenza, non ci è dato sapere.

Il "Libro Tibetano Dei Morti può essere richiesto al "Negozio Non Solo Tibetano"
nonsolotibetano@tele2.it   anche per invio in contrassegno postale.

(Da un Post sul MB di Bruce Moen- Traduzione del WM)

LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSER "MORTI" (28-02-09)

Ci sono numerosi  messaggi ed indicazioni provenienti dal Mondo dello Spirito che concordano sul fatto che  molti spiriti non sono capaci di capire da subito che sono "morti" e che rimangono in questo stato per lungo tempo, in qualunque modo venga misurato il tempo in quel Mondo.
Questo fenomeno è stato ampiamente e magistralmente descritto sia nel film, '
Il Sesto Senso', in cui ricorderete  che Bruce Willis si trovava proprio in questa condizione,  (Vedi articolo precedente), oppure nella famosa scena del "salvataggio" in "Aldilà dei sogni", quando la protagonista si ritrova sola e disperata fra le macerie di quella che era la sua casa terrena, incapace di capire di non essere più sulla terra ed immemore del suo amato coniuge, venuto fin laggiù a "sbloccarla".

La serie è incentrata su una giornata dell'agente federale Jack Bauer del CTU (una fittizia agenzia anti-terrorismo) di Los Angeles. Ogni stagione è caratterizzata da una minaccia per gli Stati Uniti che il protagonista deve cercare di sventare, ovviamente, in 24 ore.

E 'difficile comprendere come una persona, ovvero uno Spirito, non capisca di essere "passato", per cui permettetemi di fare un piccolo paragone, sempre legato al mondo della 'fiction", per capire meglio come ciò possa accadere.
Anche se di questi tempi non trovo molti programmi interessanti in TV , devo ammetto di essere un accanito spettatore della serie
"24",-->
 tanto che a volte le emozioni che le storie mi fanno "vivere" mi fan quasi cadere dalla poltrona. Solo quando c'è lo stacco pubblicitario realizzo che si tratta di un programma televisivo e non della vita reale.
E' come se la mia coscienza non accettasse la finzione o l'irrealtà ed una parte di essa restasse focalizzata ancora sulla storia, sì da attendere con ansia di vedere che cosa succede a Jack.  D'altro canto, non arrivo al punto di immergermi totalmente nella visione del film, come fanno alcune persone, dato che non ho nessuna difficoltà a guardare scene violente, anche se sono sicuro che se ne fossi testimone nella vita reale, la mia reazione sarebbe molto diversa.
Così, anche se sono assorbito nel film, non distinguendo completamente tra realtà e irrealtà, la mia coscienza rimane sufficientemente a cavallo della "soglia di consapevolezza" da non farmi reagire troppo emotivamente a certe scene di violenza.

L'anno scorso, quando un viaggio mi ha impedito di vedere uno degli episodi settimanali, mi sono sentito in conflitto: dovevo assolutamente sapere che cosa stava per accadere ed allora la mia mente razionale ha cercato di ragionare con la mia coscienza ribadendo che non si trattava di fatti reali e che non dovevo preoccuparmene. La mia coscienza ha lottato per accettare ciò che la mente razionale le diceva e così giurai a me stesso di fare in modo di non perdere mai più i prossimi episodi.
Questo fatto e la lettura del libro "
To die for" del Fisico James E. Beichler, mi hanno fornito un quadro ben dettagliato per meglio comprendere le lotte tra mente razionale e coscienza, facendomi capire il motivo per cui alcuni spiriti non si rendono conto che sono morti.
"
La mente razionale interpreta il nostro mondo e l'ambiente utilizzando la ragione, il risultato cumulativo di esperienze reali cui andiamo incontro nelle quattro dimensioni in cui viviamo, collocandole all'interno di uno specifico quadro mentale del mondo stesso", -dice Beichler- "mentre la coscienza lavora più con l'intuizione, con le nostre innate sensazioni inconsce che ci permettono di accedere ad un quadro della realtà fisica a cinque dimensioni".
Secondo la visione di Beichler quando la mente razionale è molto più evoluta della coscienza, coloro che affrontano il passaggio da questa vita ad un'altra dagli orizzonti molto più vasti, si trovano di fronte ad un enorme divario e quindi, non capiscono di essere morti. In pratica, la nostra razionalità rimane bloccata nella sua realtà a quattro dimensioni.
Se invece, durante l'esistenza condotta nel corpo fisico si è raggiunto un livello di coscienza più elevato, anche la mente razionale é in grado di ricordare le esperienze passate in quel mondo penta-dimensionale, adattandosi con meno difficoltà alla nuova esistenza.

In altre parole, la mente razionale (l'anima) si separa dall'organo fisico (il cervello) e poi tenta di orientarsi in base alla coscienza spirituale che essa ha acquisito nel corso del tempo che ha trascorso nella conchiglia corporea. Se la coscienza spirituale è ben sviluppata, essa è in grado di risvegliare subito la mente razionale nella sua nuova e vera realtà, ma se la coscienza non è molto sviluppata
-ovvero  se è ancora attaccata al mondo materiale - questa mente razionale è come "handicappata" e non in grado di "risvegliarsi" nè può rendersi conto che il corpo fisico è "morto".
"
Il binomio mente razionale / coscienza  conserva nella quinta dimensione la propria identità (ossia, la personalità rimane),. Tuttavia, la misura in cui il complesso è 'consapevole' della propria esistenza e del suo essere, dipendono dal modo tale binomio  ha vissuto: consapevole o meno delle sue cinque dimensioni prima della morte del corpo quadri-dimensionale e di ciò che è percepito come 'se stesso', mentre il corpo ancora viveva e funzionava. "
E' difficile da comprendere, ma ha senso.... Dopo tutto, lo sapete che siete "vivi" quando sognate, mentre dormite? E mentre si guarda un film, stiamo forse a ricordare continuamente a noi stessi che non è quella la realtà? Non vi sarebbe alcun piacere nel guardare un film se ci comportassimo di tal fatta!  Ci sarebbero molti gradi di coscienza nell'Aldilà e pare che molte anime vanno avanti e indietro oltre la soglia di consapevolezza, allo stesso modo in cui la maggior parte di noi può fare durante la visione di un buon film, cosicché  il conflitto tra mente razionale e coscienza continua anche dall'altro lato dell'esistenza. In certi momenti alcuni capiscono che non si trovano più nel mondo fisico, ma poi vi si aggrappano e dimenticano momentaneamente che sono "morti".
Essi sono in lotta con il magnetismo della terra. Ho il sospetto che molti Spiriti sono in questo stato, oscillando avanti e indietro su quella soglia di consapevolezza, a volte "terrestri", altre volte liberi da tale condizione, per un tempo che non è possibile misurare coi nostri parametri.
Solo coloro che sono stati totalmente egocentrici e materialisti nella vita in terra non si rendono completamente conto del loro nuovo stato, almeno inizialmente.
Un'altra prospettiva è vedere la vita terrena come un film, una vita illusoria, vista dalla vera parte di noi stessi - l'anima. Quando la vita fisica finisce, l'anima che ne è completamente assorbita, continua a parteciparvi così come molti di noi continuano a pensare ad un film dopo che è finito.
Il modello proposto da Beichler spiega molte delle caratteristiche e proprietà dell' esperienza di premorte (NDE) rilevando, ad esempio, che non tutti vengono sottoposti alla revisione della vita, sicchè egli conclude che chi ha sviluppato una coscienza molto elevata- che ha tenuto cioè il passo con lo sviluppo della mente razionale - non ha bisogno di una revisione di vita che avrebbe probabilmente già riesaminato quando era incarnato.
All'altro estremo vi sono coloro che non erano abbastanza avanti nella loro evoluzione al punto da apprezzare un simile atto critico, e altri ancora che non possono accettarlo, perché negano la loro morte e non hanno rimorsi.
"In altre parole, la mente razionale delle persone tende ad aggrapparsi agli ambienti ad essa più familiari quando entra nel nuovo universo a cinque dimensioni -dice Beichler-
 e può respingere completamente la nuova esperienza anche in base  ai credi fideistici ed ai pensieri formulati al momento della morte ".

(Da Metgat's Blog)

COS'E' IL CORDONE D'ARGENTO? (24-02-09)

Di Kevin Williams

Il cordone d'argento è stata descritto come un cavo elastico fatto di luce, liscio, molto lungo, molto luminoso, di circa 3 cm di diametro,  sfavillante come i festoni degli alberi di Natale, e collegato a diversi punti del corpo.
 Durante le fasi del morire, non appena lo spirito lascia il corpo fisico e se ne allontana, il cordone d'argento diventa sempre più sottile, man mano che si allunga, finchè si spezza.
Quando ciò si verifica, lo spirito viene liberato dal corpo fisico.
A questo punto, diventa impossibile per lo spirito  tornare indietro; per questa ragione, possiamo definire "morte irreversibile ", quel punto del processo mortale in cui  il cordone d'argento diventa teso fino a giungere alla rottura. Questo è il cosiddetto "punto di non ritorno" ed esso può anche essere percepito come un confine:  un fiume, un muro, un recinto, o una valle. Una volta che questo ostacolo è attraversata, la quasi-morte, diventa un'esperienza irreversibile .
Molti di coloro che hanno avuto una NDE hanno sentito la forza di attrazione esercitata dal cordone d'argento quando è teso, vicino al punto di rottura. Spesso tale sensazione viene descritta come se si fosse tirati  da un elastico di gomma che va vicino al suo limite per poi essere bruscamente rilasciato.
Questo cordone d'argento è il legame fra il nostro corpo fisico e lo spirito, così come il cordone ombelicale è il nostro collegamento vitale col corpo della madre durante il processo della nascita.
Se il corpo fisico va incontro ad una morte violenta, come nel caso d'un grave incidente d'auto,
il cavo d'argento viene interrotto prima dell'impatto così che il dolore è vissuto solo dal corpo fisico, ma non dallo spirito.
L'esistenza di un cordone d'argento è menzionato anche nella Bibbia:

Ecclesiaste 12:6-  Ricordati del tuo Creatore prima che il cordone d’argento si rompa, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa alla fonte e la ruota vada in frantumi al pozzo
 
12:7-  e la polvere ritorni alla terra com’era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato.

 

ESISTONO LE FESTE NELL'ALDILA'?  (30-12-08)
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Secondo Silver Birch, lo Spirito Guida che ha comunicato per quasi 50 anni attraverso il Medium e giornalista britannico Maurice Barbanell , alcuni gruppi di Disincarnati celebrano le feste, sia Natale che Pasqua, anche nell'Aldilà. Tuttavia, egli ha sottolineato che queste celebrazioni avvenivano già, ben prima che l'Era Cristiana avesse amplificato la loro importanza.
Durante quello che per noi oggi è il periodo natalizio, veniva festeggiata la nascita del sole, giunto alla fine del lungo ciclo che segna la rinascita della vita sul pianeta.
Poi, quando il sole raggiungeva la sua piena gloria si celebrava un periodo di resurrezione.
"Queste ricorrenze sono molto significative perché è il momento in cui si verifica la massima comunione col Grande Spirito", dice Silver B.  "Non capite ancora molto l'influenza del sole. In questi periodi per molti giorni si ricevevano ciò che voi chiamate messaggi dall'Oltre.
 La festa della nascita del sole è la festa più importante, perché rappresenta l'inizio di una nuova era, la fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo. Queste feste, che si celebrano in tutto il mondo della materia, parimenti si svolgono anche nel mondo dello Spirito. Esse hanno un significato altamente spirituale. Invece di celebrare l'alba della nuova vita, ora noi attingiamo energia dal mondo fisico per ottenere nuova forza per lo Spirito in modo che possiamo portare nuova luce per il mondo".

Durante quelli che chiamiamo ritiri spirituali qui sulla terra, questi Spiriti avanzati ricevono consigli da Spiriti ancora più elevati, condividono esperienze, imparano in che misura abbiano agito o meno correttamente ed elaborano piani per le future missioni.
Tra i più alti Spiriti Guida
"...vi è la grande figura del Nazareno, che è ancora impegnato nel compito di insegnare all'umanità l'antica verità che è alla base di tutte le nostre azioni, ovvero che l'Amore è il compimento della legge ".
Tuttavia, Silver Birch ha sottolineato che  non è il Nazareno adorato nelle Chiese, che viene esaltato come un essere Divino, ma piuttosto un grande Spirito che si sforza ancora di servire il prossimo attraverso numerosi strumenti.
"Vorrei che poteste vedere e sentire il Nazareno e la sensazione che ci dà il Suo Grande Amore, come Egli ci incoraggi nelle nostre missioni, come egli esprima la sua conoscenza di tutto ciò che è stato fatto e ci spinga ad andare avanti con nuova forza, con nuova speranza, con nuovi punti di vista e nuove finalità ". Uno dei presenti alla seduta allora chiese a Silver Birch se, riferendosi al Nazareno, stesse parlando di Gesù come uomo oppure delle Forze Spirituali che agiscono a suo nome.
 "L'uomo,"
fu la risposta che giunse attraverso il Medium. " Ma nel frattempo, è cresciuto e vi è ora una maggiore coscienza spirituale che si esprime attraverso di lui rispetto alla Sua incarnazione terrena, quando le Sue parole erano costrette dai limiti linguistici e storici del tempo in cui viveva. Mai nessuno sulla terra ha svelato in modo così perfetto la volontà dello Spirito, nè alcun Medium ha rivelato la Legge con una così grande intensità, come ha fatto il Nazareno ".
In un'altra seduta, una persona chiese a Silver Birch se Gesù è davvero <il Figlio di Dio>, come insegna la Chiesa, o se era un uomo qualsiasi ma dotato di grandi poteri medianici. Silver Birch rispose:
 "Il Nazareno era un messaggero del Grande Spirito che è venuto nel vostro mondo per compiere una missione del Grande Spirito. Ha compiuto la sua missione terrena, ma non l'ha ancora terminata dato che essa è sotto il diretto controllo del mondo dello Spirito. E 'sbagliato il culto del Nazareno, perchè il culto dovrebbe essere solo per il Grande Spirito e non per i suoi messaggeri. Il Nazareno è venuto nel vostro mondo per obbedire alle leggi naturali che il Grande Spirito ha scritto, le stesse leggi naturali che tutti devono compiere perchè sono nati nel tuo mondo. Non si può vivere, non si può venire nel tuo mondo, non è possibile passare dal tuo al mio, se non si rispettano le leggi del Grande Spirito. "
Circa la dottrina cristiana dell' espiazione, Silver Birch ha detto:
 
"Com'è patetica questa concezione del Grande Spirito e della missione del Nazareno! Egli era pieno dell'Amore, della Misericordia e della Dolcezza di un Padre amorevole. Siete stati tutti inviati nel mondo della materia per costruire il vostro carattere e realizzare l'evoluzione della vostra anima ... Tutto il resto è una dottrina piena di viltà e di ingiustizia.
Se hai agito male, sii uomo e pagane il prezzo!
Non tentate di accollare le vostre responsabilità sulle spalle degli altri ".

(Trad. e adattamento: WM da Metgat's Blog)
 

L'ALDILA' DEI KAMIKAZE (26-10-08)

Ci sono opinioni estreme in merito al destino degli attentatori suicidi nell'Oltretomba.  Se da un lato essi sono considerati al pari di eroici martiri al servizio di Dio che dovrebbero essere riccamente premiati dopo la morte, dall'altro, non sarebbero altro che selvaggi assassini che dovrebbero "bruciare all' Inferno" per l'eternità.
Emotivamente parlando, non sembra esservi una via di mezzo.
Come discusso in un articolo precedente
(che vi consigliamo vivamente di leggere prima ), il suicidio é un argomento sul quale le informazioni provenienti dall'Aldilà sembrano concordare:
la condanna sembra essere unanime, anche se con alcune attenuanti.  Almeno é così per i suicidi "normali", sebbene vi possano essere diverse tipologie di suicidi, tanto da farci ritenere che ognuno che si toglie la vita sia un caso a sé stante.

Tuttavia non sappiamo un granché su quel che accade a quei suicidi-omicidi che noi chiamiamo kamikaze,  perché stiamo parlando di persone che si sono macchiate anche di omicidi multipli, il che complica ulteriormente la questione.  Mettendo da parte le emozioni, la persona razionale deve lottare non poco nel tentativo di conciliare l'atto con il motivo. Se il kamikaze crede veramente che sacrifica se stesso togliendo la vita a coloro che uccide per un bene più grande e che sta facendo la volontà di Dio, é difficile credere che sarà giudicato duramente da un Dio benevolo.
Se dovremo essere giudicati da noi stessi, come molti messaggi sembrano suggerire, piuttosto che davanti ad un tribunale di Giudici Spirituali o di fronte a Dio, perché dovremmo pensare che il kamikaze si renda improvvisamente conto del suo errore e si auto-condanni duramente?  Nel libro,
>Suicidio: Che cosa accade veramente nell' oltretomba? < ,Pamela Rae Heath e Jon Klimo, discutono su questo dilemma e sulla mancanza di materiale sul tema.
 
"Quel che, in ultima analisi, si cela dietro il comportamento di un kamikaze non si presta ad un' analisi affrettata", affermano.
Infatti, al di sotto dei loro obiettivi presumibilmente idealistici, alcuni attentatori suicidi possono essere guidati da odio, rabbia, invidia, orgoglio, paura, frustrazione, lussuria, come nel caso di coloro che si aspettano di essere accolti da 72 vergini.
Se davvero vedono il loro oltretomba come un posto migliore rispetto alla loro attuale vita squallida, sembrerebbe che le loro motivazioni siano poco altruistiche.
Allo stesso tempo però, ci possono essere anche alcuni motivi altruistici misti a quelli di tipo egoistico, che in alcuni attentatori suicidi si esprimerebbero in misura molto minore. In effetti, non si tratta di una situazione in bianco e nero, perché celerebbe diverse sfumature di grigio che devono essere indagate attraverso l'analisi della mentalità del kamikaze, tanto da pensare che non abbiano tutti la stessa personalità. Inoltre, bisogna chiedersi se le loro altruistiche motivazioni sono spirituali o materiali. Se l'obiettivo é quello di lasciare i propria parenti ed amici in migliori condizioni materiali piuttosto che spirituali, la loro può essere piuttosto una forma sbagliata d'altruismo.

E' difficile credere che i piloti kamikaze giapponesi della Seconda Guerra Mondiale siano stati guidati da odio, rabbia, e promesse di premi ultraterreni. Almeno in questo senso, la storia é stata per loro benevola, suggerendo che essi sono stati guidati, non avendo avuto altra scelta, da un forte senso dell' onore e dalla fedeltà verso l' Imperatore ed il loro Paese.
Se i piloti nipponici ed i moderni kamikaze sono stati tutti vittime di un "lavaggio del cervello", non dovrebbero essere puniti severamente nell' Oltretomba per essere stati troppo ingenui e per non essere stati più forti nel tentativo di resistere alle suggestioni di menti più potenti?
A causa delle diverse possibili sfumature di grigio delle loro menti, sembra ragionevole presumere che essi non rispondono alla stessa forma di "Giustizia Divina" .
Naturalmente, i religiosi ultra-ortodossi, che credono in un solo dicotomico oltretomba, vale a dire il tradizionale monotono Cielo e l'orribile Inferno, avranno serie difficoltà ad accettare totalmente una simile idea, finendo per rifiutarla perché non é coerente né con la dottrina né coi loro dogmi.
Chi invece non é così rigido, sarà in grado di accettare il fatto che nell'Aldilà esistono molti livelli mentali, così come vi sono diversi gradi di bontà e di malvagità in questa vita.
Come Cristo ha detto: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore".
Heath e Klimo tentarono di descrivere meglio la situazione dei kamikaze facendo contattare loro (o le loro Guide) dai più rinomati Channelers. Pur riconoscendo che tali messaggi possono essere distorti, male interpretati, o altrimenti falsati, Heath e Klimo hanno presentato i loro risultati, col beneficio d'inventario.
"... in una sessione di canalizzazione, le Guide hanno insistito sul fatto che tutte le anime dei terroristi sono fermate da uno Spirito Superiore, solo per assicurarsi che le loro emozioni non contaminino il mondo astrale."
 
Una delle Guide ha sottolineato il fatto che questi spiriti perduti si trovano a ragionare in modi totalmente diversi da quelli del nostro mondo, e che quindi il loro passaggio é difficile da descrivere in dettaglio.  In generale, la maggior parte di loro sembrano essere sconcertati ed impiegano molto tempo a capire che sono morti.
Tutti gli spiriti dei terroristi sono sottoposti ad una revisione della vita, così come tutti coloro che passano oltre. Tuttavia, come con molti altri spiriti, questa revisione della vita non é tanto una sentenza, ma piuttosto una forma di apprendimento.

"Questo può essere un periodo lungo e difficile, poiché gli spiriti dovranno rivedere non solo la propria vita, ma anche quelle di coloro che hanno offeso a causa delle loro azioni"
sottolineano Heath e Klimo. "I loro progressi sembrano essere rallentati dalla forza con cui  si aggrappano alle proprie convinzioni e non sono certo aiutati dal loro carattere polemico.
Solo uno di questi spiriti ha affermato di aver finito la sua revisione (il che non é stato confermato da altri Mediums); alcuni sembravano essere nel bel mezzo del loro doloroso cammino, mentre molti di loro non sembravano aver nemmeno avviato il procedimento ".


In effetti, la maggior parte dei terroristi contattati dai Channelers sembravano dibattersi nell' etere, quel che uno Guida ha denominato "zona grigia".
Un'altra Guida ha affermato che sembravano essere drogati e lenti ad adattarsi al loro nuovo ambiente. In alcuni casi, si direbbe che i terroristi siano stati posti in una sorta di Limbo fino a quando le Entità Superiori non capiscono che sono in grado di imparare e progredire.
Essi possono restare in questo stato per un tempo che varia da un mese fino ad arrivare ad un migliaio di anni di quello terreno.
Altri messaggi suggeriscono che un numero relativamente ridotto di attentatori si rammarica di quanto ha fatto, a differenza dei normali suicidi.
Concludendo, sembra che i kamikaze non capiscono perché non trovano nell'Aldilà  i premi loro promessi, ma  che non finiscano nemmeno nel classico Inferno minacciato dai fondamentalisti di tutte le religioni. Essi possono semmai sperimentare un "fuoco della mente", soprattutto se le loro motivazioni sono eminentemente egoistiche, ma tutti hanno la possibilità di imparare dalle esperienze e infine progredire anche loro verso la Luce
.

(Trad. WM da Metgat's Blog)

SPIRITI E VESTITI   -18-09-08-
(2/a PARTE)

Già  in un altro articolo abbiamo affrontato l'argomento, ovvero perchè gli spiriti si presentino ai Mediums (o nei rari casi di apparizioni) indossando i loro vestiti,  un "accessorio" troppo terreno per appartenere all'Aldilà, secondo gli Scettici.
 Oggi vi presentiamo una disanima molto più completa di questo affascinante interrogativo che getta un pò di luce non solo su questa apparente contraddizione, ma anche su altri aspetti delle comunicazioni dall'Aldilà, attraverso la voce degli stessi "Defunti".
Sentiamo cosa ebbe a dire al famoso giornalista e "canalizzatore" britannico William T. Stead, perito nel 1912 a bordo del Titanic (il cui affondamento aveva preconizzato nel 1886 in due dei suoi libri -vedi Nota)  il suo Spirito Guida, Julia Ames:

"Quando l'anima lascia il corpo è in un primo momento totalmente nuda, come alla nascita. Io mi ritrovai in piedi accanto al mio corpo morto, convinta d'essere ancora in vita ed in perfetta forma fisica, ma solo quando ho visto il mio cadavere nel letto ho capito che era successo qualcosa. Non appena il pensiero della propria nudità viene formulato dallo Spirito, ecco che i capi di abbigliamento di cui avete bisogno si materializzano. L'idea è per noi un atto creativo: basta pensare perchè tutto si concretizzi, infatti non ricordo di aver indossato quegli indumenti, che furono quindi creati dal mio bisogno stesso di averli addosso.
Una volta che lo Spirito è pienamente risvegliato e adattato al nuovo ambiente, ha la capacità di apparire in modi diversi, ad esempio come un bambino a chi lo conosceva, quando era nella carne, solo da bambino. Non abbiamo alcuna necessità di fare ciò per nostre esigenze, ma solo quando giunge un nuovo arrivato, oppure per manifestarci a voi che siete sulla terra, per farci riconoscere".


In effetti, Julia ha detto le stesse cose che molti altri Spiriti hanno già comunicato: in sostanza Essi proiettano l'immagine di sè che ricordano di avere posseduto quando erano nel corpo fisico.
Allan Kardec, il pionieristico ricercatore francese, una volta chiese se tutti gli Spiriti o solo alcuni hanno le ali. "
No, non hanno le ali," fu la risposta.
"
Loro non ne hanno bisogno, perchè possono, spostarsi ovunque vogliano. Essi appaiono secondo il modo in cui desiderano influenzare la persona da cui si fanno vedere. Alcuni appaiono in vestiti ordinari, altri avvolti in drappi, e persino con le ali, ma solo per evidenziare ai viventi la categoria che rappresentano. Tuttavia, molti di loro non conoscono e non capiscono il processo con cui tali trasformazioni avvengono, perchè per loro, è un fatto istintivo. Anche se lo Spirito non ha alcuna infermità corporea, potrebbe mostrarsi disabile, storpio, gobbo, ferito, pieno di cicatrici oppure con qualunque segno fisico distintivo utile per essere riconosciuto.
Essi possono persino rendere tangibile al tatto la materia eterea, se necessario.

Uno Spirito di nome Johannes disse:
"Ora mi chiedi sugli abiti e sull'aspetto ... Ogni anima ha una sua forma, essa si è plasmata nel corso della stessa vita terrena e giunge a noi per quello che è stata. Noi appariamo come uomini e donne come voi, ed indossiamo indumenti che trasmettono le stesse impressioni dei vostri, ma non avete bisogno di credere che quando si passa qui si viva in modo diverso da quanto vi aspettiate. Questi indumenti non sono acquistati al mercato come i vostri, ma provengono in gran parte dall'idea che i singoli ne hanno. Essi contribuiscono a dimostrare la propria personalità, esattamente come avviene per voi'

Il Rev Drayton C. Thomas, un ricercatore psichico, nonchè Pastore Metodista, comunicò con la sua defunta sorella Etta attraverso la medianità di Gladys Osborne Leonard, un rinomato Medium.
Nel corso di una delle sedute, Thomas le chiese se i capi d'abbigliamento sono semplicemente repliche di quelli utilizzati quando si viveva sulla terra o se gli Spiriti li producono ex-nuovo.
Etta rispose:
"In un certo senso la risposta alla vostra domanda deve essere 'in entrambi i modi.'
Per esempio, sulla terra, un vecchio indumento può essere scucito e rifatto in un altro apparentemente nuovo.  Ora, il nostro pensiero in merito ad un oggetto che abbiamo apprezzato è così forte, che fornisce il modello per ottenerne qui un duplicato, pur tuttavia esso viene riprodotto mediante processi unici a questa sfera di esistenza. Il pensiero svolge un ruolo molto importante nella creazione delle cose, qui, ma il nostro non è un mondo totalmente mentale: possiamo farlo anche con altri processi diversi dal pensiero, se lo vogliamo... "

Durante un'altra seduta, a Thomas venne rivelato che egli spesso faceva visita ai parenti defunti quando dormiva.  Il defunto padre gli disse che poteva vedere la sua anima lasciare il corpo dal plesso solare durante il sonno, (anche se alla morte essa si diparte dalla testa), sotto forma d'una sorta di tessuto. Questo accade per un'istintiva necessità di sentirsi vestiti,  sicché l'anima, naturalmente, cerca di coprire il suo corpo etereo.
Comunicando attraverso la mano di Elsa Barker, una rinomata Medium dei primi anni del 20°  secolo, David Patterson Hatch, un avvocato e giudice quando era "vivo", ha detto che è facile ottenere dei vestiti, se lo si vuole, dopo essere passati.
"Non so come sono entrato in possesso degli indumenti che avevo addosso quando sono morto, ma quando ho iniziato a prendere atto di queste cose mi sono trovato vestito come al solito.
Non sono ancora sicuro di come abbia potuto portato i miei vestiti con me."

Hatch disse pure che, dopo essere stato colà per un breve tempo, aveva incontrato una donna che indossava un costume greco e le chiese dove lo avesse preso.
"In primo luogo ho creato un'immagine nella mia mente, e poi è diventata un peplo." fu la sua risposta.
 Hatch quindi decise di provare a creare una toga romana per se stesso,
"...ma, accidenti a me! Non riuscivo a ricordare come fosse fatta!".
Parimenti, uno Spirito, una volta dichiarò al Dr Charles Richet, vincitore nel 1913 del Premio Nobel per la Medicina, che non poteva materializzarsi e mostrare se stesso, perchè non riusciva  a ricordare il suo aspetto da vivo!
Lo stesso principio di essere in grado di visualizzare se stessi nella carne sembra applicarsi alla fotografia paranormale. Quando una madre chiese al figlio disincarnato di spiegarle come fosse stato in grado a comparire in una fotografia, le fu risposto:

"Sono andato a casa e ha guardato tutte le mie foto, specialmente quella in salotto, che mi piace più di tutte. Ho cercato di fissare l'immagine nella mia mente così che potessi essere in grado di imprimerla sull' ectoplasma ".
Il ragazzo continuò a dire che aveva seguito la madre nella stanza dove sarebbe stata scattata la foto e che mentre il fotografo stava preparandosi, aveva fatto qualche prova.
"Certo, non potevo vedermi, ma mi sentivo sicuro che sarebbe stata buona. Ero pronto, ma sono rimasto sorpreso dal flash e la mia faccia è venuta un pò mossa"

Uno studio della storia della fotografia spiritica mostra che molte foto sono state presumibilmente tacciate per falsi perchè somigliavano ai ritratti delle persone quando erano vive, compreso l'abbigliamento indossato. E 'stato così ipotizzato che il fotografo, in qualche modo fraudolento, fosse riuscito a procurarsi un ritratto del defunto.
La possibilità che gli Spiriti usino i loro vecchi ritratti, non sembra però essere stata presa in considerazione dagli Scettici.
Lo Spirito che comunicò con Padre Johannes Greber, un prete cattolico Tedesco, nel corso del 1920, ha affermato che:
"...se un disincarnato vuole comparire agli occhi terreni in modo tale da essere riconosciuto, deve apparire in una forma materiale che produce mediante la condensazione dell'ectoplasma. Una completa materializzazione richiede così tanta materia che nessun Medium è in grado di fornirla ".
In tali casi, quindi, una parte del corpo del medium deve essere sciolta ed utilizzata per materializzare lo Spirito. Per questo motivo, nelle materializzazioni  è necessario che il Medium rinunci ad una gran parte del suo peso fisico, che viene poi ripristinata appieno quando la seduta giunge alla fine. Esperimenti condotti dal dottor William J. Crawford in Irlanda, nel 1915, hanno pienamente confermata la perdita di peso del chiaroveggente. Ciò spiega anche il motivo per cui cosi tante materializzazioni sono limitate alle sole braccia, mani o volti.
Uno dei partecipanti alle sedute di D. Home, un celebre Medium del secolo scorso, chiese al di lui Spirito Guida come facciano gi Spiriti a rendersi visibili.
"A volte ampliamo il campo d'energia dell'individuo permettendovi di vederci, a volte creiamo una copia dei nostri ex capi di abbigliamento visualizzandoli esattamente come erano noti sulla terra", fu la risposta. "Altre volte noi proiettiamo un'immagine visibile a tutti oppure ci vedete come una nuvola con un alone di luce che ci circonda."

Dopo esser perito nel disastro del Titanic nel 1912, William T. Stead (di cui sopra) iniziò a

(* Nota) Stead ebbe due possibili premonizioni riguardanti il Titanic.
Il 22 marzo 1886 aveva  pubblicato un articolo dal titolo 'Come il Mail è affondato in Atlantico secondo un sopravvissuto' in cui narra d'un piroscafo che si scontra con un'altra nave, con forte perdita di vite umane, a causa della mancanza di imbarcazioni di salvataggio. Stead scrisse: "Questo è esattamente ciò che potrebbe avvenire -e avverrà- se le navi di linea vengono messe in  mare con poche barche di salvataggio". Nel 1892, Stead pubblicò un racconto intitolato Dal vecchio mondo al Nuovo, in cui la nave Majestic  salva i superstiti di un'altra nave entrata in collisione con un iceberg

comunicare attraverso diversi chiaroveggenti.
Egli disse che vi sono Medium anche dal suo Lato e che essi hanno il potere di vedere le persone che sono utilizzabili per le comunicazioni con la terra. Uno di questi lo aveva aiutato a trovare Medium terreni e gli aveva insegnato come rendere nota la sua presenza, visualizzando se stesso tra la gente incarnata e immaginando che egli si trovava là, in carne ed ossa, con una forte luce proiettata su di sè.  Stead aggiunse che le persone partecipanti ad una seduta erano state in grado di visualizzare solo il suo volto, perchè aveva visto se stesso solo così. Allo stesso modo egli fu in grado di inviare un messaggio, tenendo la sua mente concentrata su una breve frase, e ripetendola con molta attenzione e deliberazione fino a quando potè sentirla ripetuta dal veggente.

Padre Junipero Serra Si dice che Padre Junipero Serra, uno dei primi missionari in California, abbia comunicato attraverso Violet Parent di Los Angeles nei primi anni del 1900. In una seduta, la signora Parent chiese a Padre Serra se poteva fotografarlo con la sua fotocamera ed egli acconsentì di farsi riprendere insieme allo Spirito di sua madre. La foto mostra sua madre a circa metà della sua altezza, o forse meno. La prima reazione è di ritenere che la foto sia un falso evidente, ma la precedente spiegazione del pensiero-immagine ci permette di capire che non è così, perchè Padre Serra aveva semplicemente proiettato un'immagine di se stesso e di sua madre per come la ricordava, vedendo se stesso molto più alto di lei. Inoltre, la testa era troppo piccola rispetto al suo corpo e ciò potrebbe esser dovuto al fatto che Serra poteva visualizzare più facilmente le sue vesti che non il suo volto. Sebbene la fotografia apparisse simile all'unico dipinto noto del Missionario, vi erano comunque delle differenze. Dal momento che Padre Serra era vissuto prima dell'invenzione della fotografia e, probabilmente, non aveva avuto molti specchi nella sua missione, ci si chiede se davvero conoscesse il suo viso.
Forse lo aveva visto riflesso solo nel più vicino ruscello....
Molte comunicazioni dal mondo dello Spirito dicono che le Entità tendono a liberarsi dei tradizionali capi di abbigliamento usati nei livelli bassi, per passare all'uso di tuniche e toghe quando vivono in quelli più elevati. Dopo la transizione in quel mondo, Monsignor Robert Hugh Benson ha iniziato a comunicare attraverso la mano di Anthony Borgia, cui disse di essere in grado di visitare uno dei livelli più elevati.

"Ho notato che la maggior parte delle entità Superiori non erano nei loro panni terreni e ciò mi fece presumere che la maggior parte di Loro erano lì da molto tempo.  Edwin
(la loro Guida) ci ha detto che non era strettamente necessario. Essi avevano il diritto a indossare le vesti spirituali in virtù del fatto che erano abitanti di quel Regno, vesti perfettamente adatte, sia per il luogo che per la situazione.
E' difficile descrivere questi costumi perchè è impossibile fare confronti con un particolare tessuto terreno. Qui non abbiamo tessuti materiali, tutto dipende dalla natura e dal grado di luce emanata dagli Spiriti, luce che è l'essenza del vestito stesso, sicchè è evidente un' interazione tra Essi e la sostanza dei loro abiti".

Benson poi riuscì a modificare l'aspetto dei suoi vestiti ancora troppo terreni, ma pur somigliando a quelli degli altri Spiriti, non avevano lo stesso colore e la stessa luminosità.

(Webmaster, da Metgat's Blog)

I morti ci guardano anche sotto la doccia?
(24-07-08)

Concetta Bertoldi, nota Medium Americana  di origini "Sicule", risponde in un'intervista a 20 delle domande più comuni, imbarazzanti e curiose che le pongono i suoi clienti su quel che accade nell'Aldilà.
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Considero me stessa una persona spirituale, ma ciò non vuol dire che sono perfetta. Ho molto difetti, tipo non andare d'accordo con mia suocera, ma tutto sommato credo di essere una brava donna.
Da quando sono in contatto col pubblico grazie al mio insolito talento, ho ricevuto un sacco di domande. Ce ne sono state di serie, di sciocche, domande tristi e domande crudeli. Ho risposto sempre pazientemente a tutte. Questo libro è un tentativo di rispondere a tutte quelle domande che mi sono state rivolte in tanti anni, compresa l'ultima:
'Quando scriverai un libro? '

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D.) Quale è la differenza tra Mediums e Chiaroveggenti?
Un Medium è anche chiaroveggente, ma quest'ultimo non è necessariamente un Medium.
 Essi possono fare delle predizioni, ma non possono dirti da dove o da chi l'hanno ricevuta.
Io (ed altro veri Mediums) non solo possiamo dirti cosa accade e quello che accadrà, ma anche chi ce lo sta comunicando dall'Altro Lato.

D.) Quando hai iniziato a parlare con i Defunti?
Non saprei dirlo con esattezza, ma certamente da quando ero una ragazzina.
Più che avere una conversazione, sapevo di essere a conoscenza di certe informazioni, non capivo granchè a quell'epoca, nè sapevo spiegarmi cosa fosse questa "conoscenza".
Tornavo a casa uno giorno quando "seppi" che il mio fratellino sarebbe morto in tenera età.
Non posso ricordare le parole esatte che ho sentito, ciononostante capii quello che mi avevano voluto dire e lo ricordo come fosse ieri. Mi fu pure detto, per esempio, che durante questa vita non avrei avuto figli ed anche che,  in una vita passata, ero stata sposata col mio attuale padre, che ho sempre adorato. L'effetto di queste comunicazioni fu inizialmente molto negativo sul mio umore ma, anche se non mi era piaciuto conoscere in anticipo questi tristi presagi sulla mia vita, alla fine mi hanno aiutato ad affrontare la mia esistenza sotto una luce diversa.

D.) Cosa ci accade quando moriamo?
La gente ha paura. Magari hanno sentito dire che si soffre, che perdiamo i nostri ricordi quando entriamo nella Luce. Gli spiriti mi hanno detto che quando moriamo 'usciamo' o attraverso i piedi o dalla sommità della testa.  Si parla spesso della "corda d'argento" che qui ci lega alla vita, ma nessuno me ne ha mai parlato.  E' difficile descrivere esattamente come si 'passa': è un pò come galleggiare, un pò come camminare, un pò come volare, forse è come 'gravitare' verso la Luce.
C'è un senso di attesa e forse anche un pò di paura, ma prevale sempre una sensazione d'attesa gioiosa.
Nulla è dimenticato, infatti mentre ora possiamo ricordare solo alcuni episodi del nostro passato, Là ricordiamo tutto, ogni singolo momento e dettaglio della nostra esistenza, tutto ciò che abbiamo conosciuto, amato, o provato sulla Terra.
Quando moriamo, già attimi prima di entrare nella Luce, sperimentiamo un senso di conoscenza.
Vi è poi una visualizzazione -una specie di ' indietro-veloce'- delle nostre vite precedenti e vediamo 'l'effetto domino' di tutte di nostre azioni. Diventiamo consci di tutto quel che abbiamo causato agli altri, il bene ed il male che abbiamo fatto, vediamo e capiamo gli effetti di tutte le nostre azioni ed ogni interazione che c'è stata fra noi e gli altri ed infine conosciamo e capiamo quale sia stato lo scopo della nostra vita.  C'è poi una fase di transizione, un momento di riflessione sulle nostre azioni, che però è diversa da individuo ad individuo. Per molti ci può essere un necessario periodo di cure per guarire da problemi fisici o emotivi; particolarmente difficile è perdonare noi stessi per quanto abbiamo commesso durante la vita terrena e di cui non ci sentiamo orgogliosi, perchè abbiamo ferito il nostro prossimo. Durante questo processo ci viene sempre dato il massimo dell'aiuto per guarire in fretta. Qualche volta c'è molta tristezza per ciò che avremmo potuto fare in modo differente, ma veniamo incoraggiati a rimuovere la rabbia ed i sensi di colpa. Esiste anche una sorta di guarigione del fisico, sebbene non vi sia nulla di veramente fisico da curare, perchè Lì siamo esseri spirituali.
Spesso coloro che erano infermi al momento della morte, o che avevano perso parti del corpo, mi han detto di essere guariti completamente.  Chi per esempio aveva difficoltà a camminare, ora che è Lassù è capace persino di ballare! La vera bellezza della Luce è che Essa è armonia totale.

D.) Che aspetto abbiamo dopo morti?
Nessuno avrà più un aspetto fisico per come lo conosciamo qui: saremo pura energia.
Quando faccio una seduta, gli Spiriti si mostrano in modo tale da permettermi di descriverli ai loro cari, ma ad essere onesta, non so come facciano.

D.) Cosa faremo nell'Aldilà?
Ci sono così tante dimensioni che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta su ciò che desideriamo provare. Qualunque cosa abbiamo amato la ritroveremo Lassù: come potrebbe essere un paradiso, altrimenti?
Se qui ci piaceva il baseball, per esempio, potremo scegliere di passare la maggior parte del nostro tempo in uno stadio a guardare, o a giocare, il nostro sport preferito e così via, come pescare su un lago bellissimo e scintillante.  Potremo sciare fin quando ci piace e se abbiamo amato la musica, frequentare una meravigliosa sala per concerti. Queste dimensioni sono tutte creato da Dio.

D.) Loro ci guardano quando siamo sotto la doccia? Sanno ciò che facciamo a letto? Il nuovo bagno del WM (Per gentile concessione della W.Maitresse)
Sicuro che possono! Ci vedono nel bagno e ci vedono nella camera da letto, ma chi se ne importa?
Sono morti... cosa potrebbero dirci?
Ma non spaventatevi, bisogna ricordare che non sono più nella carne; la ricordano ma per Loro non è più importante, nè tantomeno ci giudicano.
Non è più un divertimento perchè non pensano più al sesso in un'ottica umana; lo considerano alla stregua di qualsiasi altro comportamento naturale, nè più nè meno di come noi potremmo osservare due animali che si accoppiano.
Forse potranno sorridere, o al massimo ridere di certe nostre azioni, ma non è una forma di giudizio.
Sì, certamente i nostri Cari ci vedono nella doccia o quando facciamo l'amore, ma per loro non vi è nulla di morboso, semmai sono felici che proviamo amore o forse anche piacere per una notte di follie.
Sono felici per noi, perchè Lassù il sesso non è più un tabù nemmeno per i miei antenati siciliani!
E' anche vero che vedono tutti i nostri comportamenti segreti di cui ci vergogniamo: dall'aprire il frigorifero per dare un assaggino al gelato o alla lasagna -quando si suppone che siamo a dieta-, al cavarci il naso quando non abbiamo un kleenex a portata di mano.
Lo ripeto: ai loro occhi è solo uno dei tanti ordinari comportamenti umani che non meritano nessun giudizio. Ci seguono anche in camera operatoria, o a scuola, alla nostra festa di compleanno e così via, perchè traggono diletto da tutti gli eventi della nostra vita, ma soffrono anche per i nostri dolori e le nostre angosce.  Ovviamente, non possiamo chieder loro di non guardarci, perchè -come Dio- essi sanno sempre tutto di noi e si divertono persino a scherzare col nostro corpo, come faceva un certo Charlie agli abitanti della sua ex casa, che era solito toccare mentre facevano la doccia.
Noi ci spaventiamo, ma Loro ci provano gusto a farci di questi scherzi.

D.) I Morti ricordano il sesso?
Certo che se lo ricordano!  Qualche anno fa, due anziane signore sono venute a consultarmi.
 Erano vecchie amiche, fra i 70 e gli 80 ani di età, ed avevano preso l'appuntamento insieme per sentire i loro mariti -amici anche loro- che si sono subito presentati.
Entrambi scherzavano sulle loro "notti degli appuntamenti", un eufemismo per ricordare i tempi in cui per far sesso con le loro rispettive mogli, si recavano in certi alberghetti fuori mano. Così uno marito parlava delle notti del mercoledì e l'altro parlava delle notti del venerdì. Uno ha citato un ristorante ed ho chiesto a sua moglie se il nome le ricordasse qualcosa. Lei mi disse che erano soliti recarsi a cena proprio in quel locale prima di andare in albergo, mentre l'altro ricordò alla moglie di quando si era scordato la sua retina per i capelli nella camera d'albergo, rimediando una magra figura quando un cameriere gliela venne a consegnare in portineria.

D.)  Rimpiangono i loro corpi?
Ho l'impressione che non perdano completamente la memoria dei loro corpi, ma che ricordino la carne come qualcosa di molto divertente. Ricordano il cibo, il sesso, ma hanno un notevole senso dell'umorismo nel rievocare i loro desideri e piaceri terreni. In tutta onestà, probabilmente é un pò difficile fare paragoni, perchè Lassù non siamo nè maschi, nè femmina: diventiamo completamente asessuati.
Ci reincarniamo nell'uno o nell'altro genere, in quanto abbiamo lezioni diverse da imparare da ciascun ruolo e lo spirito conserva tali ricordi.  E duro non avere più un corpo, non essere più nè dell'uno nè dell'altro sesso, perchè qui siamo troppo abituati ad identificarci nel corpo che indossiamo.
Durante le mie sedute, molto spesso sento persone depresse o tristi che mi dicono che, una volta morti, non vorranno ritornare sulla Terra. Lo sento ripetere sempre: "
voglio stare Là" o "spero che questa sia la mia ultima incarnazione."  Ma una volta che siamo Là, qualcosa ci fa ritorna nella carne, così che possiamo imparare nuove lezioni. Credo che la meta ultima di ognuno di noi è divenire un Maestro o uno Spirito Guida, per giungere sempre più vicini a Dio, ma ne dobbiamo divenire degni.
Nella forma spirituale non c'è nulla di più importante che essere degni di star vicini a Dio.
Su questo lato vogliamo sposarci, divertirci, vogliamo soldi, bellezza, successo.... Nella forma energetica nulla di tutto ciò ci interessa, se non che ritornare a Dio.

D.) Le case vecchie ospitano fantasmi?
Questo è solo un mito, non è vero, almeno non nel modo solito che ci viene proposto dal cinema e dai libri dell'orrore. So che qualche volta alcuni restano connessi a luoghi che amano, ma non penso proprio che sia così nella maggior parte dei casi.
Possono recarsi nei luoghi che hanno amato, ma non vi restano per molto tempo.

D.) Perchè dovrebbero "infestare" un luogo in particolare? LA BATTAGLIA DI Gettysburg
Qualche volta uno Spirito ha una storia da raccontare.
Per esempio, in luoghi storici, come un campo di battaglia.  Gettysburg è uno dei posti più "infestati dagli spettri", ma io non l'ho mai visitato.
 Molti Spiriti sono ancora là. In questi casi c'è sempre dietro la storia di una vita incompletamente vissuta.
Costoro sono "bloccati" perchè potrebbero non aver capito che  morire in giovane età era il loro karma e così credono che Dio abbia interrotto il completamento dei loro progetti di vita.
 Pensa a quando ci viene impedito di fare qualcosa che desideriamo portare a termine disperatamente: non ci sentiamo veramente frustrati? Nel caso di quest'ultimi, se decidessero di passare dall'Altro Lato, sarebbe loro spiegato il perchè della loro breve esistenza e sarebbero incoraggiati ad accettare l'amore di Dio. Ma se non passano e non si sottopongono alla revisione delle loro vite non hanno alternative: diventano Spiriti perduti, bloccati fra i due mondi. Tutto questo non accade molto spesso:  se così fosse, ogni volta che qualcuno viene assassinato, tutt'intorno a noi ci sarebbe un'enorme quantità d'energia negativa e piena di dolore. Nella Luce non c'è posto per nulla di diverso dal Perdono e dall'Amore, perciò per entrarvi, questi poveretti devono perdonare i loro assassini.

D.) Queste anime sono quindi bloccate in una sorta di 'limbo'?
Come può un'anima bloccata uscire fuori dal 'limbo'?

Per quanto ne so, il limbo è uno stato di frustrazione dovuto all'incapacità di capire cosa ci si aspettava che noi si facesse, dove si è sbagliato, e così questi Spiriti non possono andare avanti, non possono cioè raggiungere il successivo livello necessario al loro sviluppo.
Per scappare dal limbo, lo Spirito deve ascoltare con attenzione la sua Guida, che può spiegargli perchè le sue azioni non sono state completamente giuste.
Allora comprende i suoi errori, può scusarsi e raggiungere un livello più alto, perchè non possiamo salire di livello senza prima aver imparato le lezioni del livello in cui ci troviamo. Una volta fatto ciò, ci viene concessa una nuova possibilità, una missione che possiamo portare a termine grazie ad un diverso e più costruttivo comportamento.
(Le parole "Anima" e "Limbo" sono qui usate in modo inappropriato dal giornalista che ha condotto l'intervista -NdR)

D.) Tutti i luoghi conservano le vibrazioni dei loro abitanti?
Qualsiasi cosa abbiamo toccato in vita immagazzina la nostra energia.
Oggetti e posti antichi naturalmente ne hanno di più, e per "antichi" intendo quelli dove la gente è vissuta a lungo, o dove eventi di forte intensità emotiva hanno avuto luogo. Gioia, timore reverenziale, tristezza, orrore.... Puoi sentire facilmente la differenza tra l'energia di una casa antica e quella di una nuova.  La casa nuova non ha "patina emotiva", ha molto meno energia d'un luogo che è stato costruito da anni e che ha avuto una "sua storia" fra le mura. Anche gli oggetti vecchi, come i vestiti, le scarpe, ecc, specialmente quelli che sono stati maneggiati molto, possiedono questa energia.

D.) Possono i defunti parlare fra di loro?
Sì, certo, ma non parlano come noi, Lassù il linguaggio è irrilevante. Comunicano col pensiero, telepaticamente. Il pensiero è universale, infatti se pensi, "ho fame," quel pensiero è lo stesso, indipendentemente dalla lingua che parli. E' come se parlassero in una specie di chat-room !

D.) Ogni Defunto conosce tutti gli altri, anche quelli che non ha mai incontrato sulla terra?
Oh sì. Tieni a mente che dall'Altro Lato possiamo avere nonni o altri antenati che non abbiamo mai incontrato qui perchè sono morti prima che nascessimo, così li incontreremo Lassù.
Ci sono anche coloro che non ci hanno mai conosciuti ma che riconosceremo istintivamente (
perchè condividono i nostri stessi  interessi -NdR) e coi quali ci troveremo a nostro agio, comunicando come con un qualsiasi essere umano, benché in forma spirituale.

D.) Posseggono ancora i nostri cinque sensi?
No, i cinque sensi appartengono al corpo, mentre nell'Aldilà si appartiene al regno dello Spirito.
Non possono annusare o assaporare nulla, ma siccome non mangiano più, non è una grave perdita.
Non possono sentirsi al tatto, ma possono toccare noi viventi su questo piano d'esistenza.
Non è un tocco fisico, come si fa con un dito, è pura energia e così li sentiamo come una piccola scarica elettrica, non abbastanza forte da far male, ma sufficiente per avvertirla.

D.) Come fanno i Defunti a spostarsi?
E' istantaneo, come un viaggio nel tempo. E' tanto rapido quanto il pensiero. Semplicemente cambiano i loro pensieri da un luogo ad un altro e si ritrovano giusto dove vogliono essere.
 E' una specie di autostrada mentale!

D.) Di che cosa sono vestiti?
Di nulla. Sarebbe come mettere vestiti sull'uomo invisibile. Non puoi farlo. Qualche volta mi appaiono in abbigliamenti specifici, così si rendono riconoscibili alle persone che mi hanno consultata.
Per esempio, è molto comune mostrarmi un'uniforme, se facevano un lavoro particolare come i militari, o forse li sento, ma non li vedo davvero vestiti. Sono una forma d'energia, sono come un'ombra.
E alle ombre non piace vestire Prada o Vuitton.

D.) Li vedi a colori o in bianco e nero?
Nessun colore, solo in rare occasioni quando cercano di darmi un indizio sulla loro identità, ma li vedo più come una nebbia, o una sorta di foschia.

D.) Hanno emozioni?
Possono dirci quel che proviamo in quel momento, sentono la gioia totale ed il perdono completo.
Non c'é spazio per rabbia, tristezza, o paura dall'Altro Lato.
Posso paragonarlo a quando qualcosa di sorprendente ci accade e siamo in preda ad una tale felicità che dimentichiamo tutto quel che ci aveva infastidito. Nemmeno la suocera può sconcertarci, nè il capo può farci arrabbiare. Seccature e rabbia non sono ammesse, perciò preferiscono esprimersi con gioia, amore e perdono.... persino quando arriva tua suocera !
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POSSONO GLI SPIRITI FARCI DEL MALE?
(08-07-08)

Le Entità possono presentarsi in molte forme, dagli incubi, ai fantasmi, agli sconosciuti e persino come 'allucinazioni', ma la manifestazione più terrificante é sicuramente quella chiamata poltergeist.


Occasionalmente tali entità vanno ben oltre la semplice apparizione, visto che ci sono casi in cui esse hanno effettivamente fatto del male alle loro vittime, lasciando persino delle normali ferite sui loro corpi. Ciò farebbe pensare che tali entità sono reali, o vi sono altri elementi in grado di spiegare il fenomeno in modo più razionale,
ovvero che non sia opera di spiriti malefici, ma  di mere allucinazioni mentali?
La mente umana interpreta costantemente le percezioni che provengono dai nostri sensi fisici, ma se questo flusso di dati dovesse essere interrotto bruscamente, ad esempio a causa di stanchezza, stati alterati di coscienza, illusione naturali, ecc, si verifica uno strano fenomeno:

il cervello comincia a colmare le lacune lasciate dai dati mancanti.
 
Questo supplemento di informazione può provenire dai retaggi culturali o dalle propria paure inconsce e così il vissuto é superiore a quello che effettivamente accade al di fuori della nostra mente.
Tale processo non é dovuto a '
follia', e/o a similari malattie mentali, ma ad un qualcosa che potremmo definire come un momento di "taratura sensoriale". 
Quali sono, dunque, le proprietà possedute da simili allucinazioni?
La maggior parte delle persone pensano alle allucinazioni come ad un fenomeno visivo e nella maggior parte dei casi, si tratta proprio di questo, ma un'allucinazione particolarmente intensa può essere molto di più, poiché in grado di avere effetto su tutti i sensi. In altre parole, può essere visiva, uditiva ed anche tattile ed é in quest'ultimo elemento sensoriale che la domanda che ci siamo posti nel titolo assume un nuovo significato:
se qualcosa può essere percepito dal tatto, é vero anche l'inverso?
In altre parole, si può avvertire il contatto di qualcosa che ci tocca? Certamente, dato che il piacere può essere percepito anche attraverso le allucinazioni, come spesso viene raccontato nei casi di
incubi e succubi -presunte entità che vengono di notte e tentano di avere rapporti sessuali con gli umani.
Quindi, se può accadere di provare piacere, lo stesso vale per il dolore e perciò, se tutti i sensi sono coinvolti nel percepire un'entità che, per esempio, vi graffia, allora é probabile che quei graffi si formeranno sulla vostra pelle, lasciandovi delle normali cicatrici.
Stando alle testimonianze di molti che hanno sperimentato il fenomeno del poltergeist, é proprio così, ma come é possibile? Questo fenomeno va sicuramente oltre la semplice stimolazione sensoriale!
L'ipnosi però può essere in grado di aiutarci a trovare una spiegazione. E 'noto che, in talune circostanze, una persona ipnotizzata cui viene suggerito che sta provando dolore, ha una reazione consona al tipo di lesione indicata.
Suggerendo un'ustione, per esempio, si possono fare apparire sulla pelle le classiche vesciche piene di siero o altri segni più lievi di scottatura.
Vi é poi un fenomeno molto più noto, in cui tali reazioni corporee giungono fino al punto di creare un sanguinamento :
le stimmate -ovvero la presunta manifestazione delle ferite di Cristo-.
Nessuno sa esattamente come si formino,
ma la loro esistenza é ben documentata e la risposta più probabile per spiegare questo fenomeno é basata sull'isteria causata dall'eccessivo fervore religioso - in altre parole, le stimmate affondano le loro origini una profonda convinzione culturale.
Da notare, a sostegno di tale ipotesi che, da un punto di vista prettamente anatomico, tali piaghe appaiono quasi sempre nelle sedi sbagliate!
Molti illustri medici hanno sempre contestato l'iconografia classica della Crocifissione, perché le palme delle mani non sono in grado di reggere il peso del corpo, visto che i tessuti infra-digitali (di natura muscolo-tendinea), sono molto fragili, ritenendo invece ben più probabile che i chiodi venissero infissi nei polsi, dove potevano (con dolori ancora più atroci dovuti alla lesione dei nervi mediano, ulnare e radiale), trovare un buon contrasto nelle robuste ossa del carpo.
Applicando questo ragionamento alle possessioni, un'entità nata dalle allucinazioni potrebbe anche far del male e lasciare ferite molto verosimili.

Per tali motivi, prima di accettare tali fenomeni come conseguenza dell'aggressione d'un essere soprannaturale, va attentamente valutata la possibilità che si tratti di fatti di natura psicologica e perciò, perfettamente spiegabili.

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MORTI....MA NON LO SANNO (25-06-08)

Bruce Willis, nel film di qualche anno fa, "Il
sesto senso (Nota*)", non sapeva di essere morto.
La maggior parte delle persone probabilmente suppone che questo sia solo finzione Hollywoodiana, ed infatti un mio amico mi ha chiesto -sorridendo- come potrebbe essere possibile che una persona (o un'anima) non  sapppia di essere trapassata. Dal momento che il mio amico non crede nella sopravvivenza della coscienza, gli ho chiesto se fosse in grado di sapere con certezza se é "morto" o "vivo" quando sogna, di notte. Con questa semplice domanda gli feci sparire il sorriso dalle labbra!!

Una mole enorme di comunicazioni che ci giungono dall'altra realtà lasciano supporre che molte anime impiegano del tempo a riconoscere di aver lasciato la vita materiale. Pare infatti che una sorta di "sonno profondo", o di stato sognante, preceda la consapevolezza di aver effettivamente lasciato la vita fisica. Allan Kardec, il pionieristico ricercatore francese del paranormale vissuto nel 19 ° secolo afferma nei suoi libri:
"La durata dello stato di confusione che segue la morte varia notevolmente.
Può durare solo un paio di ore, diversi mesi o addirittura anni, ma é più breve per coloro che nel corso della vita terrena hanno maggiormente pensato al loro futuro stato, perché sono  in grado di comprendere la loro nuova situazione molto rapidamente. "

Un messaggio molto simile viene dalla vasta raccolta di scritti della medium Alice Bailey e del suo insegnante, il Maestro Tibetano, Djwhal Khul.
"Nel caso di una persona spiritualmente sottosviluppata, il corpo eterico può rimanere per lungo tempo nelle vicinanze del suo guscio esterno in disgregazione, perché la forza di attrazione dell'anima é meno potente del richiamo della materia.
Nei casi in cui la persona é spiritualmente avanzata, e pertanto distaccata mentalmente dal piano fisico, la dissoluzione del corpo vitale può essere estremamente rapida.
"
Secondo quanto indicato da Edgar Cayce, "...molti dicono di essere rimasti in quello stato che voi chiamata morte per un tempo che sulla Terra misurereste in anni, senza rendersi conto di essere morti!"
Cayce ha inoltre spiegato che "...il 'soggetto' diventa gradualmente consapevole  che questo risveglio é legato a quanto sono grandi i suoi appetiti e desideri fisici. "
Silver Birch, (
Betulla D'Argento) l'Entità che ha parlato attraverso il Medium Maurice Barbanell,
 ha detto la stessa cosa:
"Questo risveglio dipende dal grado di consapevolezza che il nuovo arrivato possiede. Se costui é completamente ignorante del fatto che la vita terrena continua anche dopo la morte, o se é stato indottrinato con false idee, la comprensione del suo stato richiederà molto tempo, sicché esiste un processo di riposo equivalente al dormire."
Sempre Silver Birch, afferma che il  risveglio, che avviene solo al momento giusto, può giungere dopo un tempo più o meno lungo, se misurato secondo i nostri parametri temporali terrestri.
Per gli spiriti illuminati, almeno quelli le cui azioni nel mondo fisico sono state conformi alle loro conoscenze, si tratta di un processo molto più rapido .
Nel "Libro di Claude", che raccoglie i contatti avvenuti fra Claude, (un pilota britannico abbattuto dai tedeschi nella prima guerra mondiale), e sua madre -grazie all'opera della Medium Gladys Osborne-, Claude le narra del suo "passaggio":
"Ho sentito un colpo alla testa, una forte vertigine e la sensazione di precipitare e poi niente più. Potrebbero essere passate due settimane prima di tornare di nuovo cosciente, ma non ho avuto alcun modo di tener conto del tempo, quindi non ne posso essere sicuro."
Dopo essersi pienamente risvegliato dall'altra parte, Claude ricevette numerose spiegazioni e gli fu quindi assegnato il compito di accogliere altre vittime della guerra.
"Noi ce li portiamo via [dalla terra] in modo che possano tornare coscienti lontano dai loro corpi mutilati, e oh, mamma! A volte mi stanco parecchio a spiegare a quegli uomini che sono morti!
Essi si svegliano e si sentono più o meno gli stessi; alcuni ci impiegano giorni e anche mesi per capire,  perché credono di sognare.
"
Uno dei principali ricercatori Americani del Paranormale della prima metà del 20° secolo, Carl A. Wickland, Medico, la cui moglie era un Medium, raccolse le informazioni provenienti dal mondo dello spirito da lei ricevute per circa 40 anni.
"Questa ricerca ha dimostrato definitivamente che la morte é solo un sonno ed un risveglio; il processo di risveglio si basa in gran parte sull'atteggiamento mentale individuale, perché influenzato dai pregiudizi religiosi, dallo scetticismo irrazionale o dall'ignoranza ostinata nonché dall'indifferenza al significato della vita, oggi così diffusa tra i più", ha scritto Wickland nel libro  'Gateway of Understanding' (Il cancello della Conoscenza) e così prosegue:
"Nel caso di persone dalla mente aperta ed obiettiva, non vi é un lungo sonno post mortem perché, come il passaggio dal mondo fisico si avvicina, esse avvertono la presenza di amici in loro attesa nel mondo invisibile, che danno loro il benvenuto nella nuova vita."

Wickland afferma poi che altri possono invece risvegliarsi dal sonno della morte del tutto ignari del loro passaggio e rimanere in tale stato d'oblio per molti anni come "spiriti erranti."
D'altra parte, alcune fonti suggeriscono che la durata del "sonno" non va al di là di un paio di giorni. Secondo il Libro Tibetano dei Viventi e dei Morti, nell'Aldilà lo Spirito diventa cosciente con il sorgere della Chiara Luce.
 "La grande maggioranza delle persone non conosce affatto la Chiara Luce", scrive l'autore Sogyal Rinpoche, "e restano in uno stato di incoscienza, che può durare fino a tre giorni e mezzo. E' allora che la coscienza lascia il corpo ". Ciò ha portato alla consuetudine, aggiunge Rinpoche, di non toccare o disturbare il corpo del defunto per i primi tre giorni dopo la morte.

In "Paradiso e Inferno", Emanuel Swedenborg, il brillante scienziato, inventore, e veggente del 17° secolo , ha scritto: "Ho sentito dire dal Cielo che alcuni defunti sono in grado di pensare anche mentre sono ancora distesi sul catafalco. Prima del loro risveglio si troverebbero all'interno dei loro cadaveri irrigiditi. Per quanto ne sappiano, sono ancora in vita, ad eccezione del fatto che non sono più in grado di spostare nemmeno un atomo dei loro corpi. "
Secondo Swedenborg, spesso lo spirito rimane nel corpo per un certo tempo, ma non al di là del completo arresto del cuore, che, spiega Swedenborg, può continuare per un periodo piuttosto lungo in alcuni e molto di meno in altri. Nel momento in cui il cuore smette di battere, la persona viene "risvegliata". Questo "risveglio" significa che lo spirito viene allontanato dal corpo fisico e raggiunge il Mondo Spirituale. Questo fenomeno, dice il grande veggente, é noto come "
risurrezione".  Swedenborg continua a raccontare che gli era stato concesso di sperimentare il processo del morire, almeno per quanto fosse possibile percepirlo attraverso i suoi sensi fisici.
Il suo pensiero, ed il suo sé interiore rimasero intatti, sì che egli seppe e ricordò tutto ciò che accade alle persone quando si risvegliano dalla morte.
"Ho notato che la respirazione quasi scompare, sostituita solo in parte dal respiro dello spirito. Poi é stata creata una connessione tra il mio battito cardiaco ed il Regno Celeste (dato che tale Regno corrisponde al cuore nell'uomo). Ho anche visto degli Angeli lì, alcuni in lontananza, mentre due di loro si sono seduti sulla mia testa, portandomi alla soppressione di tutti i miei desideri personali, anche se il pensiero ed il contatto continuavano. Rimasi in questa condizione per diverse ore. "
É un pò difficile conciliare i tre giorni e mezzo necessari al risveglio di cui parla Rinpoche, con la possibilità che prima che esso avvenga passino molti anni, come vien riferito da altri.
E 'possibile però che Rinpoche si riferisca alla rottura del "cordone d'argento" o al "disfarsi dell'anima", che potrebbe corrispondere a quel che Swedenborg chiama il "silenzio del cuore" o che Rinpoche parlasse di anime relativamente illuminate. Sia Wickland che Cayce menzionano il "risveglio degli Spiriti" ancora ignari della loro condizione, suggerendo così che, anche se il "sonno" é terminato e non vi é un grado completo di coscienza, essi possano essere ulteriormente risvegliati, perché ancora ignari di essere passati dal mondo fisico. 
A questo punto ci vien da pensare che potrebbe trattarsi  d'una questione di pura semantica.
Forse abbiamo fatto un po' di confusione, tuttavia questa trattazione ci appare molto più sensata della storia del sonno e della successiva risurrezione del corpo fisico insegnati dalla religione ortodossa.

******************  (Da Metgatblog) ********************

[Il sesto senso (USA, 1999) di M. Night Shyamalan con Bruce Willis, Haley Joel Osment, Toni Collette, Olivia Williams ]

IL LIBERO ARBITRIO NELL'ALDILA' (14-06-08)

Continuando a leggere la versione inglese del libro "Franchezzo", di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, (clic sulla foto qui a sn.) mi sto rendendo conto di come esso sia una vera e propria  miniera d'informazioni sull'Aldilà e di quanto le descrizioni delle leggi e del modo di vivere nei livelli superiori ivi descritti, coincidano perfettamente con quanto Bruce Moen ha scoperto durante le sue famose esplorazioni dei livelli superiori, da lui chiamati Focuses.
In questa breve traduzione di uno dei trenta capitoli, si parla della libertà di fare il bene o il male anche dopo la morte fisica e di come tale libertà sia concessa a tutti gli Spiriti, almeno fino a quando non si rendono conto della differenza fra i due modi di agire.
Ogni impulso positivo o negativo, a differenza che sulla terra, comporta però come immediata conseguenza, l'elevazione o la discesa verso livelli superiori od inferiori, dove lo spirito in questione si troverà a contatto con altri spiriti a lui affini. Ciò significa che, se si è arroganti e si tende a calpestare il Prossimo, ci si ritroverà in mezzo ad altre entità più o meno buone o cattive e si potrà -per esempio in un livello basso- calpestare gli altri finchè non ci si ritrova a competere con qualcuno che è peggio di noi. Solo a questo punto lo Spirito può capire che deve cambiare atteggiamento e salire così verso una "sfera" più elevata dove impara a rispettare le leggi dell'Amore Incondizionato.
Ma diamo voce al Sig. Franchezzo che ci spiegherà meglio questo meccanismo

"Vorrei sottolineare il fatto che nel mondo spirituale l'uomo è completamente libero di obbedire alle proprie inclinazioni e, se così decide, di rifiutare i consigli che gli vengono forniti.
I limiti entro i quali uno spirito può realizzare i suoi desideri e la misura nella quale può violare i diritti degli altri, sono regolati dalla  legge e dal tipo di ordine che vige nella sfera alla quale appartiene.  Nelle sfere più basse, per esempio, dove non esiste altro che la legge del più forte, potete fare tutto ciò che vi pare, come oltraggiare un altro spirito ed asservirlo ai vostri voleri fino al limite della sopportazione finchè un altro, più forte di voi, si comporterà con voi allo stesso modo.
Gli schiavi più sottomessi della terra sono ben più fortunati di quelli che ho visto nelle sfere inferiori, dove non vige nessuna legge, e dove non vivono che gli spiriti che per tutta la loro vita hanno ignorato le leggi divine ed umane, dandosi essi stessi la legge che permette di opprimere il loro prossimo.
In queste sfere, sembra che per quanto  uno spirito possa essere forte e crudele,  ne trova sempre uno più forte, più crudele, più malvagio, più tirannico di lui, che a sua volta lo opprime, fino ad arrivare a quelli che -per così dire- regnano sull'inferno, come re, o imperatori, del male.
Questo processo continua finché il male diventa un rimedio a se stesso. Ad un certo punto anche lo spirito più cattivo e dispotico ambirà finalmente ad un'altra vita, e desidererà una legge che limiti questo disordine, una forza superiore alla sua. Questo sentimento sarà la prima tappa, il primo salto verso una vita migliore, che costituirà per i Fratelli della Speranza inviati in queste oscure sfere uno spiraglio  attraverso il quale introdursi per stimolare questa voglia di miglioramento.
In funzione del suo livello, lo spirito trova ad ogni tappa del suo progresso un grado di legge e di ordine superiori, al quale deve essere pronto a conformarsi, proprio come si aspetta che altri vi si conformino. Un'obbedienza perfetta alle leggi morali supreme non si trova che nelle sfere superiori, ma esistono vari gradi di obbedienza nelle sfere intermedie. Colui che rispetta i diritti degli altri vedrà rispettati i propri, mentre colui che calpesta i diritti del proprio prossimo subirà a sua volta lo stesso trattamento da chi è più forte di lui.
Nel mondo spirituale, l'essere umano è libero sotto tutti i punti di vista. Può essere operoso o pigro, può fare il bene o il male, può attirare su di sé la benedizione o la maledizione. Come è lui, così saranno coloro che lo circondano. La sfera per la quale è pronto sarà sempre quella che per lui è la più elevata che può raggiungere, fino al momento in cui, grazie ai suoi sforzi, diverrà degno di abitare in una sfera superiore. Perciò nel mondo spirituale i buoni non hanno bisogno di nessuna protezione contro i cattivi. La loro differenza di elevazione spirituale innalza  una barriera insormontabile tra loro.
 Quelli che sono in alto possono sempre, se lo desiderano, discendere ed aiutare coloro che sono più in basso. Ma tra i primi ed i secondi esiste un abisso che questi ultimi non possono superare.
Accade solo sulla terra (e su altri pianeti in cui esiste la vita materiale) che un misto di buone e cattive influenze di  tali forze similari possano coesistere. Dico a ragione "similari" perché, anche sulla terra, il bene è più forte. E' l'essere umano stesso che abbandona questo potere a causa del suo attaccamento alla sua natura più bassa.
Molto tempo fa, il cuore dell'uomo era semplice e puro come quello di un bimbo, ed il mondo spirituale era molto vicino a lui, anche se non lo sapeva, ma gli esseri umani si sono oggi allontanati dal mondo spirituale, e come marinai su un battello  di salvataggio lo ricercano nella nebbia.
Guide benevolenti del mondo spirituale si tengono vicini a loro, pronti ad  aiutarli per dirigerli verso il paese di luce dal quale possono portare un tesoro luminoso
e di speranza agli affaticati combattenti terreni.

 

L'ENERGIA RESIDUA E LE CASE INFESTATE (01-06-08)

Vi è mai successo di entrare in una casa e sentirla subito calda, accogliente, di provare come la sensazione di essere abbracciati da un vecchio amico o un familiare?
 O avete mai sperimentato sensazioni di paura, disagio e imminente pericolo senza una ragione apparente?
Si potrebbe sempre razionalizzare tali episodi, sostenendo che l'arredamento è tutto sbagliato, o che le persone che attualmente abitano in quel determinato posto non vi piacciono e che quindi, è solo una semplice  proiezione inconscia dei vostri sospetti sulla casa, però vi è anche la possibilità che la casa sia realmente occupata da un'entità, uno spirito o uno spettro. Fantasmi di anime inquiete, intrappolate per l'eternità a vagare per sempre nell'abisso del vostro seminterrato, spiando ogni vostro movimento e facendovi rizzare i capelli ad ogni rumore sospetto. C' è anche una terza spiegazione da prendere in considerazione: l'energia residua, ovvero energia di carica negativa o positiva, lasciata dagli ex inquilini della casa.
L' Aura umana è una sostanza potenzialmente tangibile che può estendersi fino a circa un metro al di là di un essere vivente. Essa è visibile come una moltitudine di colori, che variano dal rosso, blu, nero, grigio, rosa e viola. Le fluttuazioni di colore, ovviamente, dipende da molte variabili. Se siete arrabbiati, l'aura si accende di rosso, e quando qualcuno è triste o di umore molto instabile, tende ad essere grigia, ma  s'illumina di rosa, viola o blu quando siete in uno stato di equilibrio e felicità.
Barbara Ann Brennon, nel suo libro "Mani di Luce", descrive in modo molto dettagliato la complessità dell'aura biologica, vista come un campo di energia, ed afferma che essa è collegata alla nostra salute ed all'ambiente in cui viviamo.
"Se vogliamo definire il campo energetico umano come tutti i campi o emanazioni provenienti dal corpo umano, ci accorgeremo che molti di essi ci sono noti e sono stati misurati in laboratorio.
Questi campi sono di natura elettrostatica, magnetica, elettromagnetica, acustici, termici visivi ".

Anche i campi biologici di piante, animali e oggetti inanimati possiedono le loro firme energetiche che siamo in grado di manipolare con tecniche di guarigione (pranoterapia) sì da ripulire e ricaricare positivamente l'aura. Sempre la Brennon scrive che diverse persone sarebbero in grado di influenzare l'ambiente che le circonda e che ogni aura può influenzare il campo energetico di altre persone e persino degli oggetti.
Così, dopo aver spiegato nei dettagli le dinamiche dell'energia vivente, si può affermare che é possibile lasciare un'impronta energetica negli oggetti inanimati.
Ed allora, perché non pensare che sarebbe plausibile pensare che alcune presunte infestazioni di una casa o di altri luoghi non possano essere altro che il risultato di una residua impronta energetica lasciata da un'aura umana?  Credo che alcuni eventi traumatici, in particolare la violenza o la paura, possono lasciare delle impressioni durature, non solo sulle persone, ma anche nei luoghi ove tali fatti si sono svolti.  La depressione, l'ansia, l'odio ed il dolore sono potenti emozioni che potrebbero sicuramente influenzare anche i soggetti meno suggestionabili.
Essendo anch'io estremamente sensibile a queste impronte energetiche, trovo una certa difficoltà a soggiornare in abitazioni in cui altre persone hanno vissuto in precedenza. Mi sento più a mio agio in abitazioni nuove e di cui sono il primo proprietario, così che in esse possa percepire solo la mia energia. Ho vissuto in case dove ho avvertito le impronte energetiche lasciate dai precedenti proprietari, ottenendo conferma ai miei sospetti dai racconti d'un qualche vicino che conosceva molto bene i precedenti inquilini.
Non sto dicendo che solo i veri fantasmi s'impongono come ospiti indesiderati nelle case ed in altri luoghi, perché ho studiato infestazioni spiritiche che mi hanno lasciato il ricordo di esperienze del tutto diverse.  Credo invece che gran parte delle sensazioni di disagio avvertite in una casa possano essere spiegate con l'energia residuata da precedenti traumi, letteralmente fusa con la composizione molecolare delle pareti dei locali. Parimenti, credo che anche le emozioni positive come l'amore e la felicità, possano caricare una casa di energie opposte.
Barbara Brennon, sempre nel suo libro, si dice convinta che lo stato dell'aura sia in grado di modificare radicalmente la vostra salute.
Così potrebbe essere una buona idea porre seria attenzione alle proprie sensazioni istintive naturali, per rilevare queste potenti energie, quando acquistiamo una casa, onde evitare d'incorrere in cariche negative lasciate dietro da ex proprietari depressi, o diversamente instabili emotivamente.

Webmaster - da Internet-

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IL VAGABONDO DELL'ALDILA' (21-05-08)

Questo straordinario libro é stato scritto nel 1896 da un medium italiano, A. Farnese, a Londra, sotto dettatura di un abitante del mondo spirituale: Franchezzo. E' rimasto inedito, per ragioni sconosciute, per circa 100 anni, fino a quando ne é stato ritrovato il manoscritto negli Stati Uniti. La sua pubblicazione é un avvenimento importante per tutti i ricercatori dello spirito dei nostri tempi. Il titolo originale é: “A Wanderer in the Spirit Land”.
Franchezzo (NE ABBIAMO ACCENNATO GIà IN UN PRECEDENTE ARTICOLO), un nobile Napoletano del diciannovesimo secolo, muore improvvisamente dopo una vita immorale durante la quale si era anche macchiato di alcuni omicidi. Si risveglia nel Mondo Spirituale, che credeva non esistesse, dove si trova confinato ad un livello molto basso. Dopo un risveglio nel "nulla-esistere" e dopo aver capito di essere "morto", decide però di risalire la china, aiutato dalla sua vedova che riesce a sentirlo, grazie al suo amore puro ed incondizionato. Anni dopo la sua morte, detta ad un medium il resoconto del cammino di crescita lungo, difficile e doloroso che ha percorso. Il racconto ci dà una sorprendente descrizione del Mondo Spirituale e delle sue Leggi. Secondo l'autore, la dannazione eterna non esiste, e la speranza non muore mai: non importa quali siano gli errori commessi in questa vita, c'é sempre la possibilità di progredire, perché l'amore e la misericordia di Dio non possono condannare nessuno alla sofferenza eterna; fermo restando naturalmente il proprio impegno a progredire.
 Questo libro può essere letto come un avvincente romanzo, o come una guida alla crescita interiore; o ancora come ciò che dichiara di essere, e che riassume gli altri due livelli:
il resoconto autentico del cammino interiore di un uomo nel mondo spirituale.

In ogni caso é un libro straordinario, che commuove e coinvolge fino in fondo il lettore, e che non ci si stanca di rileggere. Un libro finora sconosciuto in Italia, ma notissimo altrove. Sulla veridicità del racconto, non é possibile esprimerci con certezza, perché, come per tutti i messaggi medianici, la Scienza non può darci risposte assolute, ma a nostro modesto avviso, vi sono degli indizi che ci fanno propendere per la sua autenticità. Ricordandovi che il libro é stato scritto più di cento anni fa, quando Moody non era ancora nato, né la medicina si era interessata alle NDE, né la Medianità era un argomento popolare, possiamo dire che ci ha molto colpito la descrizione del Mondo dello Spirito  per le troppe coincidenze con i racconti di esperienze di pre-morte.
In particolare, già da queste poche pagine iniziali, la descrizione della "stella" che si avvicina e si ingrandisce fino a mostrare lo spirito della donna amata dal protagonista, collima perfettamente con quella  fatta da Howard Storm del suo incontro con Gesù (VEDI).
 Concetti troppo moderni sulla non eternità della "dannazione" poi,  non potevano certamente circolare già nel 19° secolo, come pure la legge di attrazione universale degli spiriti che verrà molto dopo.  In sostanza, un libro che consiglio a tutti di leggere e di cui abbiamo riportato una parte del Primo capitolo, ovvero la struggente descrizione del risveglio dalla morte fisica e la constatazione che, anche non credendo in nulla, ci si ritrova vivi nella più profonda oscurità.
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Non sapevo di esser morto. Ero piombato da poche ore di sofferenza e di agonia in un sonno profondo, un sonno senza sogni e quando mi son risvegliato mi sono ritrovato da solo e nella più totale oscurità.
Mi potevo alzare, muovere... sicuramente stavo meglio. Ma dove ero andato a finire? Perché questo buio? Perché non vedevo nessuna luce? Mi alzai e mi mossi a tentoni, come si fa in una stanza buia, ma non riuscivo a trovare nessun lume, né a sentire alcun rumore. Non c'era niente, solo il silenzio, le tenebre della morte intorno a me.
Poi provai a camminare in avanti per trovare una porta. Potevo spostarmi, anche se lentamente e debolmente; per quanto tempo camminai, non lo so. Sembravano ore, perché con crescente orrore e costernazione sentivo il bisogno di trovare qualcuno o qualche modo per fuggire da quel luogo, ma mi sembrava che mai sarei riuscito a trovare un'uscita, un muro... nulla.
Tutto sembrava fatto di spazio e di buio intorno a me.
Distrutto, infine urlai ad alta voce ma nessuno mi rispose. Poi urlai di nuovo... ancora silenzio, nessun'eco, neanche dalla mia voce, tornò indietro. Urlai che l'amavo, ma qualcosa mi ha fatto come ritrarre dal pronunciare il suo nome. Pensai a tutti gli amici che avevo conosciuto, e li chiamai, ma nessuno mi rispose. Ero in prigione? No, le prigioni hanno solide mura e questo posto non ne aveva.
Ero diventato pazza? Deliravo? Cosa m'era successo? Potevo percepire me stesso, il mio corpo.
Era lo stesso di sempre... o no? No... c'era qualche cambiamento. Non ero in grado di dire cosa, ma sentivo come se si fosse deformato e rattrappito.
Quando passai la mano sul viso, mi sembrò più grande, più rude, sicuramente sfigurato. Oh, cosa avrei dato per un indizio, per qualsiasi cosa mi potesse spiegare dove mi trovassi, fosse stata anche la peggiore notizia che potrebbe esser mai detta!
Nessuno sarebbe mai venuto da me? Ero dunque, totalmente solo? E lei, il mio angelo di luce, oh! dov'era lei? Prima che piombassi nel sonno era stata con me ma dove era lei, adesso?
Qualcosa esplose nel mio cervello e nella mia gola e disperatamente la chiamai per nome, dicendole di venire da me, per una volta ancora. Provavo una sensazione terribile, come se l'avessi persa,  la chiamavo e richiamavo disperatamente, e per la prima volta la mia voce aveva un suono e mi ritornò alle orecchie attraverso quelle terribili tenebre.
Innanzi a me, molto, molto lontano, comparve una piccola scintilla di luce come una stella che cresceva sempre più finché, giunta più vicino, alla fine mi apparve come una grande sfera di luce, e in quella stella vidi la mia amata.
I suoi occhi erano chiusi come nel sonno, ma le sue braccia erano tese verso di me, la sua dolce voce mi disse, in quei toni che conoscevo così bene, "Oh! Mio amore, amore mio, dove sei adesso, non ti vedo ma posso solo sentire la tua voce che mi chiama e la mia anima le risponde. "
Provai a correre verso di lei, ma non potevo. Una forza invisibile mi riportava indietro e intorno a lei sembrava esserci un muro d'energia che non potevo valicare. In agonia mi buttai a terra, implorandola di non lasciarmi più. Poi mi parve che lei svenisse, la testa poggiata sul seno, e la vidi allontanarsi da me come se forti braccia la tirassero via.
Cercai di alzarmi e seguirla, ma non potevo, come se una grande catena mi avesse inchiodato al suolo, e dopo alcuni infruttuosi tentativi, stramazzai a terra in stato d'incoscienza.

Quando mi risvegliai, fui preso da gioia ineffabile nel vedere che il mio amato bene  era tornato da me. Era in piedi, gli occhi rivolti al suolo, ma pallida, triste e tutta vestita in nero. La stella era andata via, e tutto intorno a lei v'erano ancora tenebre, ma non più assolute, dal momento che vedevo un pallido, debole bagliore di luce, grazie al quale potevo distinguere dei fiori bianchi nelle sue mani.
Fissava un lungo, basso cumulo di terra fresca. Mi avvicinai e mi accorsi che piangeva in silenzio, mentre posava delicatamente quei fiori sul tumulo.
La sua voce mormorò dolcemente: "Oh, mio amore! Oh, amore mio, non potrai mai tornare da me? Possibile che sei morto davvero, che sei andato in un luogo dove il mio amore non può seguirti?
Perché, perché non puoi più udire la mia voce? Il mio amore ! Oh,il mio caro amore! "

Era in ginocchio e quasi mi sfiorava, sempre più vicina, anche se non la potevo toccare, quando anch'io mi sono inginocchiato. Anch'io guardai a lungo quel tumulo di terra.
Un brivido d'orrore passò in me, che , finalmente,  adesso sapevo
che ero morto, e che quella era la mia tomba.

MORTO! MORTO! Gridai con tutto il fiato che avevo in gola, e poi.. NO, NO... No di certo, perché i morti non sentono nulla e diventano polvere, marciscono e tutto finisce e tutto é perduto, non hanno più coscienza di nulla i morti, altrimenti la mia filosofia di vita era stata totalmente errata, falsa e le anime dei morti continuano ad esistere, a dispetto del corpo che va in putrefazione!
I preti della mia chiesa invece mi avevano insegnato che é così,  ma io li avevo presi per pazzi, ciechi e disonesti, perché per i loro loschi fini insegnavano alla gente che l'uomo vive anche dopo la morte e che si può andare in Paradiso solo passando attraverso un portone di cui loro possiedono le chiavi, chiavi che vengono date in cambio di oro a chi paga messe per le anime dei defunti, preti che imbrogliano donne ingenue e spaventate ed uomini deboli di mente che, terrorizzati dai loro tremendi racconti di inferni e purgatori, donano ad essi anima e corpo per acquistare gli illusivi privilegi che loro promettono. Io non li volevo nemmeno sentir parlare. Sapevo tutto di questi preti e delle loro vite nascoste, per cui non mi degnai mai di ascoltare le loro folli storie, le loro vuote promesse di perdono che non potevano concedere, e mi dicevo che avrei fronteggiato la morte solo col coraggio di chi sa per certo che essa significa la totale estinzione della coscienza, perché se loro erano in torto, chi mai aveva ragione? Chi poteva dirci nulla del futuro, o se esistesse un Dio? Non  i viventi, perché essi teorizzano e tirano ad indovinare e non di certo i morti, perché nessuno di loro  é mai tornato a dircelo.
Ora invece io ero lì davanti alla mia tomba a contemplare la mia amata piangere, disperarsi e deporvi dei fiori e mentre mi concentravo su quel tumulo, esso cominciò a diventare trasparente e potei vedere la bara con sopra il mio nome e la data della mia morte. Poi, attraverso il cofano funebre, mi venne mostrata la sagoma bianca di quello che un tempo era stato il mio amato corpo....

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PERCHE' I FANTASMI HANNO I VESTITI?
(30-04-08)

Una domanda imbarazzante che i ricercatori del Paranormale spesso si trovano ad affrontare riguarda il fatto che i fantasmi sono visti quasi sempre indossare dei vestiti.
é anche una domanda sollevata dagli scettici per sostenere la loro tesi secondo cui i fantasmi sono frutto dell' immaginazione. Ma è una questione del tutto legittima:  se i fantasmi sono energia dello spirito umano, perché le loro manifestazioni comprendono anche i capi d'abbigliamento? Dopo tutto, i vestiti non fanno parte del nostro corpo, dei nostri spiriti o delle nostre "anime".
O forse lo sono? Ho posto questa domanda ad un certo numero di famosi ricercatori del paranormale.
TROY TAYLOR
(American Ghost Society )
Perché i fantasmi hanno bisogno di vestiti? Nessuno lo sa dire, ma è possibile che nella maggior parte dei casi, i fantasmi visti indossare capi di abbigliamento sono semplicemente un "residuo", semplici immagini, impronte, o memorie che si attardano in un luogo come una registrazione.
 Un fantasma di questo tipo non avrebbe alcuna "personalità" ed è semplicemente come un vecchio film che continua a girare.  Ma che dire dei fantasmi che non sono semplicemente "residui di coscienza",
 quelli che sono veri, tradizionali spiriti di Defunti rimasti qui sulla Terra?
Molti ricercatori ritengono che i fantasmi sono solo una forma d'energia elettromagnetica.
Questa energia che sarebbe all'interno del corpo, forma ciò che noi chiamiamo il nostro spirito, anima o personalità. Al momento la scienza non può dimostrare se questa energia  esiste effettivamente, ma sappiamo che è così. Se può esistere all'interno del nostro corpo, perché non può esistere anche al di fuori di esso, una volta che il corpo cessa di funzionare? E 'possibile che ciò avvenga e che tale energia, che contiene la nostra personalità, è ciò che pensiamo che sia il nostro spirito.
E 'stato dimostrato attraverso esperimenti scientifici che l'esposizione di volontari a livelli elevati di energia elettromagnetica può provocare sogni vividi, incubi e persino allucinazioni.
In altre parole, le persone possono vedere alcune cose come risultato di un'esposizione a questa energia. Se gli spiriti hanno un qualche tipo di controllo sull'energia di cui sono ora composti (o anche se la loro personalità si manifesta in qualche modo attraverso una qualsivoglia forma d'energia), allora mi sembra possibile che un vivente possa  vedere lo spirito come esso vede se stesso.
 Se la personalità davvero sopravvive, lo spirito si visualizza per quel che era in vita, e siccome i fantasmi appaiono come una persona vivente, ovviamente indossano anche dei vestiti.
Questo potrebbe essere un effetto del tutto inconscio dell'energia sulla persona vivente, o potrebbe essere una manipolazione da parte dello spirito stesso, sì da farci vedere ciò che loro vogliono farci vedere. Per capire questo concetto, vi propongo di chiudere gli occhi per un momento e poi visualizzarvi nella vostra mente. Come vi raffigurate? Molto probabilmente, state indossando dei capi di abbigliamento, anche nella vostra immaginazione. Se un fantasma vede se stesso nell'identico modo, questo potrebbe spiegare il motivo per cui quasi mai i fantasmi appaiono nudi.


RICHARD e Debbie SENATE
www.ghost-stalker.com
Se i fantasmi indossino o meno degli abiti è una faccenda di scarso rilievo. I fantasmi indossano panni perché questo è il modo in cui ci appaiono e niente più. Nella nostra epoca, gli abiti fanno parte di ciò che siamo, di come noi vediamo noi stessi e questa stessa immagine mentale ci viene proiettata.
In realtà, i vestiti molte volte possono darci informazioni su chi sono i fantasmi e su che tipo di vita avevano. Ci sono alcune segnalazioni di fantasmi nudi, ma sono rari, perchè normalmente tendono ad essere visti negli indumenti che indossavano alla sepoltura.

Jeff Belanger
Fondatore della Ghostvillage.com e autore di The Ghost File
In molti casi, un fantasma è la proiezione di una persona. Se poi tale proiezione viene dal nostro cervello, da un'energia intelligente che è presente intorno a noi, o impressa in un determinato luogo, non lo so. Considerate questo: se doveste disegnare una vostra immagine, è probabile che avrebbe degli abiti indosso e magari anche qualche kiletto di ciccia in meno..
(beh, è più conveniente della liposuzione!).
Pochissime persone si immaginano nudi (anche se in ogni folla c'è sempre qualche esibizionista).
Se un fantasma deve proiettare un'immagine di se stesso, molto probabilmente vi farebbe vedere i suoi ultimi istanti di vita (che so...sanguinante per essere stato colpito a morte da una pallottola) al fine di fornire indicazioni accurate a chi riceve l'immagine. L'apparizione è sempre una rappresentazione di qualcosa / qualcun altro, non è una entità in se stessa, altrimenti non sarebbe così fugace.

Stacey JONES
Central New York Ghost Hunters
Credo che i fantasmi possono mostrarsi in qualsiasi forma vogliano. Se uno spirito si sente più a suo agio ad una certa età, possono mostrarsi per come erano in quel momento.
Non conosco molte persone che si sentano a loro agio mostrando se stessi nudi, pertanto anche i fantasmi non vogliono mostrarsi "nature" .

* * * CONCLUDENDO: * * *
Se i fantasmi sono davvero manifestazioni di energia della coscienza umana, allora la coscienza ricorda ANCHE i capi d'abbigliamento poiché, come affermato da altri in precedenza, é così che pensiamo a noi stessi. Visto che gli esseri umani sono più che i loro corpi, perché non dovremmo anche da morti indossare i nostri soliti, confortevoli vestiti?

Webmaster da P. Phenomena

EVP TELEGRAFICA DEL 1918           (07-12-07)

La pellicola (A Rumor of Angels) è del 2000 per la regia di Peter O'Fallon, gli interpreti sono una bravissima Vanessa Redgrave,il piccolo Trevor Morgan,il padre di lui è Roy Liotta.
E' l'incontro di un ragazzino che ha un grande dolore nel cuore per la morte della mamma ed una vecchia considerata mezza matta per i suoi atteggiamenti non convenzionali. Lei è l'unica a capire il dolore che conserva il bambino ,mentre il padre, la matrigna e lo zio, lo vorrebbero un bambino allegro e con tanti amici. Tra la vecchia e il ragazzino nasce una grande amicizia, lei lo costringe ad affrontare il dolore che lo lacera e gli confida che ha perso l'adorato figlio nella guerra del Vietnam.
 Un giorno il ragazzino trova  un libro con l'alfabeto Morse, lei è molto brava e ha un trasmettitore per lanciare i messaggi. Vicino alla casa c'è un faro non più in uso e così iniziano ad esercitarsi con l'alfabeto Morse. Un giorno l'anziana donna lo manda su una roccia mentre lei, da casa, gli lancia un messaggio: <<
L'anima esce fuori dal corpo come un bambino che corre fuori dalla scuola, non c'è orrore nella morte>>.
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Probabilmente pochi che hanno visto il film sanno che è basato su una storia vera, benchè avvenuta durante la Prima Guerra mondiale e non durante quella del Vietnam. La storia, con molte modifiche Hollywoodiane, è tratta dal libro-biografico del 1918 "Tuo figlio è vivo. Comunicazioni fra un Soldato e sua Madre," di Grace Duffie Boylan.
Il soldato della storia si chaiamava Bob Bennett ed era  cresciuto con sua madre (il padre era morto) in una vecchia casa sul fiume Hudson, vicino a New York. Iscrittosi alla Columbia University, dove studiò ingegneria elettrica, prestò servizio come Sottotenente nell'esercito USA durante la Prima G.M.
Bob aveva sviluppato un grande interesse nella telegrafia ed aveva installato sul tetto di casa sua una grande antenna coinvolgendo nel suo entusiasmo la madre, che aveva persuaso ad imparare l'alfabeto Morse per sperimentarlo insieme. "
Sedevamo qui in questa stanza e ricevevamo persino messaggi segreti che però non potevamo, decodificare, e comunicazioni internazionali d'ogni tipo." dice la madre di Bob, che ricorda come suo figlio impiegasse molte ore del suo tempo libero nel tentativo di semplificare il già semplice apparecchio di Marconi.
Non molto tempo dopo che Bob fu inviato in Francia col Genio Militare, sua madre ricevette una sua lettera. Recatasi nella sua stanza per leggerla, improvvisamente udiva il ticchettio del telegrafo che segnalava l'arrivo di un messaggio:
"Attenzione!" e poi: "Madre, sii forte. Sono vivo e ti amo, ma il mio corpo è con migliaia di altri ragazzi vicino a Lens. Racconta questo fatto agli altri, se puoi. E' terribile per noi quando vi addolorate, e non possiamo contattarvi per dirvi che stiamo bene. Questo è un modo goffo di comunicare e m'inventerò qualcosa di più facile. Sono ancora confuso. Bob."
Un mese più tardi giunse la comunicazione ufficiale della morte di Bob sul campo di battaglia, ma prima d'allora, sua madre aveva già ricevuto molte altre comunicazioni telegrafiche.
Nella seconda Bob le disse:
"Sappi con certezza  che non c'è nessun orrore nella morte.
Un minuto prima ero nel pieno della battaglia con la mia compagnia, e quello successivo il Luogotenente Wells toccava il mio braccio e mi diceva: '
Il nostro Quartier Generale è passato: andiamo" .
Io ho pensato che volesse dire che avessimo attraversato il fiume, e l'ha seguito sotto lo sbarramento del fuoco incrociato dei nostri soldati, fino ad un pendio che non aveva mai visto prima: una macchia pulita e non annerita dalle esplosioni dell'artiglieria. Molti compagni d'armi che conoscevo erano già là, e c'erano degli strani soldati dallo sguardo obnubilato. Ho guardato me stesso. Ero in divisa grigio-verde, la mia uniforme non era più quella color kakì,, sembrava poi essere fatta d'una stoffa quasi evanescente. Non avevo armi da fuoco. Raggiunto Wells esclamai: 'Che diamine ci è successo?'
'Bob -mi rispose- siamo morti' ed io non gli ho creduto in un primo momento.
Mi sentivo benissimo, ma gli uomini si muovevano, e mi sono allineato con loro.
Quando abbiamo marciato verso il filo spinato tedesco e di fronte agli obici, ho compreso che quel corpo che poteva essere ferito era già caduto sul campo di battaglia insanguinato.
Allora ho pensato a te. Ha spedito il telegramma da un apparato nemico del loro campo. L'ufficiale non avrebbe potuto vedermi, ma ha sentito qualcosa, perchè i suoi occhi guardavano verso di me ed  ha persino sparato alcuni colpi nella mia direzione.
Oggi sto usando un apparato abbandonato in una trincea, sperando che sia collegato.
"
Bob continuò a spiegare che era ancora molto confuso, ma che il Sott.te Wells sembrava avere una migliore comprensione di quello che stava loro accadendo.
In una terza comunicazione senza fili Bob scrisse:
"
Wells sta diventando una specie d' oracolo... Alcuni camerati sono in preda alla paura, altri sono arcigni ed infelici, nostalgici, soprattutto i giovani da poco sposati. Se potessero entrare in contatto coi loro cari, sarebbe tutto Ok, ecco perchè voglio provare a semplificare il sistema di comunicazione. Tu non mi hai mai deluso ed ora, se puoi, cerca di fissare bene nella tua mente che io non sono quel che è volgarmente chiamato un fantasma ma un essere vivente, molto di più di come non sia mai stato, perciò possiamo cominciare a darci da fare.
E' bene cominciare con qualcuno equilibrato come te. Ora mi stanno chiamando."
Nella quarta comunicazione senza fili Bob incoraggiò sua madre a provare con la scrittura automatica, dato che era difficile comunicare col telegrafo.
Le disse che aveva ricevuto istruzioni su come praticare la scrittura automatica da un "individuo" sul suo lato e così le trasmise a sua madre. Era sufficiente proiettarle i suoi pensieri e lei doveva trascriverli, ma la mise in guardia nei confronti di spiriti "farabutti" che cercano di intromettersi.
"Non cercare di tenere la matita in alcun modo differente da come la tieni ordinariamente, cara madre, non guido io quella matita. Presumo che detto queste lettere direttamente nella tua mente grazie ad una forma perfezionata di telepatia. Tu scrivi... é molto semplice.
Io parlo veramente e tu mi senti.
Noi tutti abbiamo percezioni e capacità che sono tali da trasformarci in superuomini, ma l'ostacolo maggiore è che non sospettiamo di possedere tali poteri.
Non perderti in un labirinto di ragionamenti perchè questa cosa non può essere possibile:

 esiste e basta."

Dopo molti tentativi falliti, finalmente la madre di Bob fu in grado di usare la scrittura automatica.
Nella prima lettera ottenuta in tal modo, Bob le spiegò che lavorava con sorta di Croce Rossa dell'Aldilà, guidando i nuovi venuti come si lavora con i feriti. Le disse che era in grado di vedere la sua mente come uno schermo bianco e che poteva scrivere su di esso.
 "
Madre, l'anima lascia il corpo come un ragazzo che salta fuori dalla porta della scuola, e lo fa improvvisamente e con gioia, sebbene ci sia un periodo di confusione, quando si ha bisogno di un amico.
Siamo noi gli amici, questa è la migliore spiegazione che posso dare. Ti ho detto che Jack Wells è arrivato con me, ma ora é andato via. Ci è stato detto che si va in luoghi dove si è d'aiuto in modo diverso, mentre altri che sono adatti a questo lavoro, vengono qui.
Ti dirò quanto più è possibile su questo argomento nei prossimi messaggi."

ALTRE NOTIZIE TELEGRAFICHE DALL'ALDILA' (19-12-07)

Questa è la continuazione della storia di Bob Bennett ucciso sul campo di battaglia in Francia durante la Prima Guerra Mondiale. Vera o inventata che sia, la storia è molto bella e ci è piaciuto condividerla con voi, perchè è ampiamente noto che gli Spiriti che restano legati alla terra possono interagire con la materia, almeno fino a quando non passano nella Luce. Brevemente, vi ricordo che dopo il Passaggio, Bob cominciò a comunicare con sua madre per mezzo dell'alfabeto Morse e poi attraverso la scrittura automatica. Ella venne così a sapere che  era divenuto parte di un "gruppo d'accoglienza " per i soldati caduti e che aiutava anche i feriti per sostenere i loro spiriti.  Bob Bennett ha visto dal suo lato del velo, che c'è poca o nessuna paura di morire fra gli uomini che si trovano in battaglia: "L'anima sembra ricordare,
improvvisamente, che sta per ripetere un'esperienza interessante,
" ha comunicato a sua madre con la scrittura automatica. Ed ancora:
"Il lato fisico del soldato è dominato dalla spiritualità e viene travolto da una sorta di gioia elettrizzante. L'uomo più insignificante, qualche volta sorprende i suoi camerati
con inaspettati gesti di coraggio.

Bob ha allora menzionato il suo amico Cooper, che si era descritto come un codardo "che aveva paura persino a girare in casa nel buio"  in una lettera inviata  a sua madre poco prima di morire.
"Allora, ha scritto Bob "mi è accaduto di essere vicino a lui [sotto forma di spirito ] quando una granata si è infilata nella trincea, lui l'ha afferrata e si è arrampicato fuori dal bordo prima
che esplodesse. Ha salvato un'intera compagnia e fra di loro vi erano molti feriti.
Sono andato con lui sopra la cima e gli ho gridato, '
Bel colpo, vecchio mio!'
Quando la bomba lo ha liberato dal suo corpo mortale, lui mi ha visto. Abbiamo lasciato il campo insieme, e l'ho condotto fra le colline dove il gruppo di aiutanti capeggiato da Jack Wells gli ha dato una mano. Ora sta bene e siamo orgogliosi di lui, ti prego di dirlo a sua madre."

La madre di Bob mentalmente replicò che quella di Jack probabilmente non avrebbe creduto al messaggio che aveva ricevuto e Bob le rispose:
"Cerca di darle conforto come puoi, ma non tentare mai di convincere nessuno che comunichi con me, saresti  probabilmente rinchiusa in un manicomio!
Cooper è molto triste per sua madre: è sconvolta dal dolore e non può comunicare con lei: come molti Cristiani, anche lei aderisce ad una fede in cui poi non crede. Se solo prendesse una matita in mano e lasciasse fare il resto a suo figlio! Allora verrebbe a sapere che il suo e tutti gli altri vivono e sono ostacolati nell'essere pienamente felici solo dalle lacrime di quelli che li amano sulla terra.
Piangere è naturale, ma non è affatto naturale vivere senza speranza."

In aggiunta al benvenuto dei commilitoni per i morti più recenti, Bob disse che c'era pure un gran numero di parenti "defunti" in attesa dell'arrivo dei propri cari.
"C'è una grande mobilitazione delle generazioni precedenti collegate coi soldati: padri, madri ed antenati, che aspettano solo di portare con sè i loro ragazzi."
Bob consigliò a sua madre di leggere Swedenborg per capire meglio ciò che accade durante la separazione dell'anima dal corpo. Poi, le parlò di Gesù:
"Sentiamo dire continuamente che il Redentore viene visto sui campi i battaglia. Non ho osato guardare quando L'ho sentito arrivare; piuttosto che vederlo, mi è apparso come una luce stranamente tenue.
Non sono pronto ancora a guardarLo, ma senza dubbio c'è e si muove fra i soldati."

In una successiva comunicazione, Bob disse alla madre che non ne sapeva molto di più di quando era nella carne e che trovava difficile descrivere la sua condizione in parole terrene.
Inoltre, era venuto a sapere che Colà, lungo il suo percorso di progresso, sarebbe diventato sempre più difficile comunicare con lei.
Aveva pure sentito dire da Spiriti più evoluti che un altro soldato -Spencer- era preoccupato per la sua fidanzata. Gli era stato spiegato che: "ciascuno è stato creato per essere la metà di un altro essere. Quando queste due metà s'incontrano, avviene un matrimonio.
 Ci possono essere molti legami affettivi nella vita di ogni persona, ma solo uno è il vero matrimonio.
Non vi è nessuna separazione di quelli che si appartengono.  La donna di Spencer, se è davvero la sua altra metà,  verrà qui ed il loro matrimonio sarà celebrato in Paradiso.
"

Bob aveva chiesto allo Spirito Superiore che cosa accadrebbe se quella ragazza si sposasse con un altro uomo e ne avesse dei bambini.
Con sua gran sorpresa, lo Spirito gli rispose che, certamente doveva far così,
che avrebbe potuto adempiere alle necessità del suo essere terreno - esser moglie e madre- e che avrebbe poi trovato Colà il suo vero partner spirituale. Parimenti, l'uomo che fosse stato suo marito sulla terra, troverebbe Lì la sua compagna complementare, dopo il Passaggio.
La madre di Bob un giorno gli chiese cosa potesse 'sentire' da lei.
"Catturo alcuni pensieri, suppongo quelli diretti a me" - le rispose.
Non ho molte informazioni in merito su come funzionino queste cose."

Mentre aiutava un soldato mortalmente ferito, Bob ebbe un'esperienza meravigliosa.
"Era un ragazzo del mio reparto, ma era molto giovane e invocava sua madre. Non potevo confortarlo.
Qualcuno accanto a me ha detto:
'<Lo prenderò io.'  e, sebbene non potessi alzare il mio sguardo per guardare in su, ho capito Chi era.
Fà che anche le altre madri lo sappiano."

In un'altra occasione Bob vide "Lui" aiutare i "morti" Tedeschi.
"Ne ho parlato con Wells, più tardi, nella mia tenda. Ci ha detto che dobbiamo smetterla di pensare che
Cristo stia solo dalla nostra parte. Ha citato le Sue ultime parole, sul Calvario:

'Padre, perdona loro, perchè non sanno quel che fanno"

Bob vide anche che "...i cani vanno e vengono liberamente attraverso la linea invisibile e che non hanno bisogno di lasciare i loro corpi per restare in contatto coi loro padroni."
Confessò di provare un certo imbarazzo a parlare di cose che un tempo avrebbe chiamato stupidaggini.
Uno degli ultimi commenti di Bob prima che le sue straordinarie comunicazioni con la madre cessassero fu questo: "La cosa più facile della vita è morire."

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IL DOTT. DEXTER E L'ALDILA' (28-11-07)

Continuiamo a raccontarvi cosa ha imparato il Dr. Dexter dai suoi contatti con il Filosofo Francesco Bacone e da Emanuele Swedenborg. Egli aveva inizialmente negato tali contatti, definendoli "una pazzesca delusione, un'assoluto, oltaggioso inganno", sostenuto dal Giudice-Capo di New York, John W. Edmonds. Continuando però  a studiare i Mediums, i due dovettero presto cambiare completamente le loro opinioni negative. Lo stesso Dr. Dexter infatti, scoprì di possedere capacità medianiche e cominciò a ricevere messaggi molto inquietanti dagli Spiriti di Swedenborg e Bacone, messaggi che a volte erano in disaccordo con i suoi credo religiosi.
Durante una delle primissime  sedute, la figlia di nove anni del Dr.Dexter fu improvvisamente sequestrata da una forza sconosciuta e le sue braccia iniziarono a roteare in ogni direzione.
La bimba, terrorizzata, si rifugiò in braccio alla madre che non riuscì a tenerla ferma mentre urlava disperatamente "
Mamma, portami via da qui!". Subito dopo, però, la piccola iniziò a ricevere messaggi dagli Spiriti: presa carta e penna e con una calligrafia che non era la sua, ella fu in grado di rispondere a qualsiasi domanda le venisse posta. La seduta durò fino a notte fonda, quando gli Spiriti abbandonarono la bambina ormai esausta: sfilatale la sedia da sotto il sedere e sollevandola altrettanto gentilmente, quelle stesse forze sconosciute che l'avevano momentaneamente posseduta l'appoggiarono su un divano, dove si addormentò.
Successivamente il Dr. Dexter si rese conto di poter comunicare anch'egli con l'Aldilà, ed ecco alcune nozioni importantissime che riuscì a canalizzare, prima fra tutte  la spiegazione  dello scopo delle comunicazioni medianiche:
"Non sono tali contatti finalizzati a dimostrare al mondo che possiamo comunicare con voi.
 Essi servono a farvi capire le verità sulla vostra vita spirituale, ed è per questo che noi abbandoniamo momentaneamente il nostro regno e la nostra beatitudine per venire a voi in veste di Insegnanti."
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1)Angeli: quelli che noi chiamiamo Angeli sono meravigliosi Spiriti umani altamente progrediti.
Essi hanno superato il sesto o il settimo livello di perfezionamento e sono in costante contatto con Dio. (Bacone)
2)Morti premature. Lo spirito che entra nel corpo di un bambino che sta per nascere è il "principio", il "germe" e non è esistito precedentemente in una forma consapevole, bensì come principio, sin dall'inizio. Così, intimamente commisti, corpo e spirito crescono insieme e, sebbene il bambino possa morire, il suo spirito qui continua a crescere. Quando un feto è sufficientemente vitale da mantenere in equilibrio le reciproche interazioni fra corpo e Spirito, solo a quel punto quest'ultimo entra nell'embrione, ma anche allora esso non è legato indissolubilmente al feto.
Se il bambino muore prima di nascere, lo Spirito va subito alla ricerca di un altro corpo. (Swedenborg)

3)Anime Gemelle Posso affermare con certezza, che quando dei legami affettivi si formano sulla Terra, non vengono meno con la morte, anzi l'intensità di tali sentimenti si amplifica con la separazione. All'atto della riunione nelle sfere celesti, se le affinità sono numerose, tali spiriti proseguiranno mano nella mano il loro cammino di perfezione, di amore e di ricerca del Divino.  (Swedenborg)

4)Auto-identità Nessuno perderà mai la propria identità. Se Dio avesse progettato di incorporare in Sè tutti gli spiriti, non avrebbe sentito il bisogno di creare tanti "germi" identici ed indipendenti.
Per questo motivo, siccome ogni Spirito è un essere senziente a sè, come potrebbe Dio andar contro le sue stesse decisioni? (Swedenborg)

5) La Morte  L'occhio umano non può vedere, nè il cuore può concepire le verità che la morte mostrerà loro. Oh! Quando l'ultimo flebile palpito, l'ultimo battito cardiaco, sarà completamente cessato, solo allora l'occhio del vostro Spirito scorgerà i cancelli dell'immortalità spalancarsi davanti a lui e la vostra anima inizierà a vedere le meravigliose bellezze della morte". (Bacone)

6) Le lotte della vita. "La vita è eterna ed eterna è la sua lotta e per l'eternità la ricerca del bene sarà soverchiante su quella del male. Se così non fosse, non vi sarebbe alcun progresso. Vivendo nelle sfere celestiali noi, esseri perfetti e saggi, ben sappiamo che così dev'essere.  (Swedenborg)

7)Le Sfere Celesti L'idea delle Sfere celesti non è completamente capita e le affermazioni su questo soggetto ritenute esatte lo sono solo in parte, poichè i singoli Spiriti conoscono poco o nulla delle altre dimensioni diverse da quella da loro abitata. Dopo il Passaggio, ogni Spirito viene condotto in un luogo adatto alle sue condizioni e capacità mentali, in base all'educazione, alle condizioni sociali ed al suo progresso spirituale. E così una mente raffinata che sia familiare con le conoscenze scientifiche, per esempio, viene condotta su un globo - o pianeta- adatto a sviluppare le proprietà della sua mente, in uno stato il più vicino possibile al piano dove lo Spirito di Dio è maggiormente presente in tutta la sua gloria e potenza.  (Bacone)

8) FalsiParadisi Ci sono spiriti che ritengono che il Paradiso possa esistere solo dove loro si trovano, ma non sono malvagi. Sono altresì buoni, ma per una sorta di vanità, son convinti che il posto dove vivono è l'unico ad essere santo a causa delle idee preconcette che ebbero durante la vita terrena.
Per eradicare tali preconcetti, dovranno attendere molti e molti anni.(Bacone)
 (N.B: Vedi "I paradisi vuoti di Bruce Moen - NdR)

9) Le Leggi dell'Aldilà Le leggi che qui vigono sono le stesse di quelle terrene. Siamo privi di corpo, questo è vero, delle particelle grossolane di cui voi siete costituiti, come pure siamo liberi da ogni malvagità, ma non viviamo qui per qualche particolare provvedimento divino, nè il Mondo dello Spirito è sorretto da un miracolo. Noi agiamo e viviamo, lavoriamo duramente, progrediamo come voi sulla Terra, ma è solo la parte più intima di noi stessi che lo fa, quella parte di noi tutti che è il principio essenziale ed eterno che proviene da Dio stesso e che si accresce molto più di quanto faccia il corpo fisico. (Swedenborg).

10) Maometto. Egli ha creato grande impressione sulla Terra e vi sono molte verità nei suoi scritti.
Se solo fossero ripuliti dai riferimenti terreni, essi svelerebbero molte verità sulle Sfere Celesti.

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CHI E' GESù SECONDO FRANCESCO BACONE (25-11-07)

Il 23 Agosto 1853, uno Spirito identificatosi come Francesco Bacone, il grande Filosofo del 17° Secolo, si presentò al Dr. George T. Dexter, un Medico di New York e, preso il controllo della sua mano, cominciò a scrivere queste parole:
"Ora cercheremo di spiegarvi quale fosse la vera missione di Cristo sulla Terra."
Dopo aver ripetuto quanto già aveva detto durante una precedente seduta, ovvero che egli non si trovava ancora ad esistere in un livello dove potesse accedere alla verità assoluta e che gli sarebbero stati necessari ancora migliaia di anni terreni per arrivarci, Bacone continuò così:
"Vi stiamo solo inviando le nostre opinioni che ci siamo fatti in base a quanto ci vien dato sapere nelle sfere in cui viviamo, i fatti a noi noti e quanto ci viene riferito dagli Spiriti Superiori che occasionalmente ci contattano."
 Egli aggiunse di non avere ancora incontrato Gesù Cristo, poichè si trova in una sfera molto più avanzata della sua.  Per inciso, va ricordato che il Dr. Dexter ed i suoi amici, erano inizialmente molto scettici su tali messaggi, ma che successivamente ebbero buoni motivi per ricredersi.
Bacone ricordò che, all'epoca della nascita di Cristo, la Nazione Israeliana era molto agitata a causa del compimento di alcune profezie relative a questo evento, che avrebbe ripristinato le antiche glorie del regno per instaurare una dinastia eterna e che vedevano in questo personaggio -mezzo dio e mezzo uomo- un condottiero che avrebbe sottomesso l'intera umanità che li aveva oppressi.
"La casta religiosa Israelitica -continua il Filosofo- non poteva sottostare ad una limitazione dei suoi poteri, che erano stati totali per molto tempo, e ritenevano di somma importanza appurare quale fosse la reale natura di Cristo:  per loro non poteva che essere quella del condottiero che doveva ripristinare il potere terreno del loro regno.
Nulla di strano, perciò, che quando Cristo nacque nella stalla di Betlemme, non fu riconosciuto dalle caste sacerdotali, per esser poi vilipeso e crocifisso, nè che la sua predicazione sulla vera essenza dell'uomo fatta per strada e non nei templi, non venisse compresa da chi invece aspettava un suo arrivo in 'pompa magna', ovvero con tutta la potenza e la magnificenza di un sovrano.
Per comprendere quale fosse la sua vera missione, dobbiamo innanzitutto prendere in esame il suo carattere per come ci viene descritto nelle Scritture e nella Storia e guardare alla sua vita quotidiana, in relazione alla missione che doveva compiere. La prima manifestazione avvenne nel Tempio, quando era fanciullo, dove sconcertò sia i Preti che i Farisei parlando della vita, della morte e dell'eternità.
Colà gettò le basi della sua predicazione, affermando che la purezza morale della vita umana è fondamentale per raggiungere la felicità eterna. Da quel momento in poi, Egli si sforzò in tutti i modi per diffondere questo concetto, come nel sermone della montagna, per cui possiamo tranquillamente affermare che la principale missione di Cristo sulla Terra è stata la riforma della condizione morale dell'umanità.
Egli ha insegnato tutto quello che anche noi [Spiriti -NdR] insegniamo, ovvero che l'Amore, la purezza, la verità sono i passi iniziali verso il progresso e che l'eternità è consona a Dio, così come tali principi lo sono col progresso umano. Ma, quali sono stati gli effetti della predicazione di Cristo sulla Terra?
Egli ha detto: 'non sono venuto per distruggere ma per portare a compimento', ma cosa significano queste parole se non che il completamento del grande disegno per cui l'uomo è stato creato?
 Prima della sua venuta, la coscienza mondiale era soggiogata dalle varie caste sacerdotali: la loro fede era la fede del popolo e ciò che loro decidevano di inculcare come verità assolute, veniva passivamente accettato dalle masse. Che cosa ha invece insegnato Cristo?
Egli ha detto agli uomini di guardare nel profondo dei loro cuori e che esclusivamente attraverso le opere di tutta una vita un uomo può essere giudicato. Poichè un buon albero produce solo buoni frutti, l'associazione col male non può che produrne di cattivi.
E così invitava i suoi discepoli ad essere umili, pietosi e sinceri verso il Prossimo, perchè parimenti loro sarebbero stati trattati in circostanze similari. Ci ha poi ribadito che lo Spirito fa parte di Dio fin dall'inizio e ci chiede che sia puro come lo è Dio, sicchè possa coesistere con Lui in eterno.
Cristo ha insegnato la dottrina del perdono e quando gli fu chiesto come e per che cosa si dovrebbe pregare, disse di rivolgerci a Dio senza associare se stesso all'adorazione del Padre, recitando:
 'Padre Nostro che sei nei Cieli....'
In ogni suo atto, in ogni riferimento fatto ai suoi poteri o a quelli di Dio, Cristo chiede di esser visto come nient'altro che un uomo, figlio dell'uomo, altrimenti, quando fu arrestato dai centurioni, non avrebbe detto che suo Padre poteva inviare legioni di Angeli a liberarlo, ammettendo così la sua mancanza di poteri straordinari, che sono solo di Dio e non dell'uomo.
Cristo aveva trovato un mondo sepolto dall'ignoranza e l'uomo non aveva nessuna idea precisa sul suo destino, finchè Egli non lo liberò, svelandogli la sua vera natura. Cristo ha illuminato con la sua Luce l'intero percorso della civilizzazione dell'umanità, guidando i suoi passi incerti in quella profonda oscurità in cui brancolava e che ha squarciato come un faro nella tempesta; ha aperto i portali dei sepolcri ed ha svelato che la vita dopo la vita è un continuo progredire.
Egli ha avvicinato l'uomo a Dio, spiegandogli come sia connesso al Padre se solo è capace di pentirsi delle proprie azioni negative al fine di progredire e, facendo uso di semplici parabole, ha raggiunto il cuore degli uomini del suo tempo e tocca ancora quelli dei vostri contemporanei.
C'è comunque una caratteristica della sua missione che non è mai stata presa in considerazione da tutti coloro che pretendono di aver capito appieno i suoi insegnamenti: che nelle sue parole vi sono nascosti i principi fondamentali di ogni rivoluzione che è avvenuta sulla terra per affermare  i diritti fondamentali dell'uomo.
Con ciò possiamo vedere in Lui un Riformatore che ha promosso il progresso umano, rispondendo all'atavica domanda sul destino dell'uomo dopo la morte e sul perchè sia stato creato.

(Tradotto ed adattato dal Webmaster- Fonte: Metgat's blog )