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SE Gesù TORNASSE Oggi CHE COS'é L'ECTOPLASMA?

un caso GIAPPONESE di reincarnazione

CHI SONO LE ANIME PERSE?

ANCHE I MEDICI MUOIONO! LA PROIEZIONE ASTRALE

IL SANTO VOLANTE

CONTATTO CON TRIPLICE VERIFICA E... PIZZA!

Il Regno Invisibile COMUNICAZIONI MEDIANICHE
COI VIVENTI
DIMOSTRARE LA REINCARNAZIONE GEORGE RITCHIE: RIFLESSIONI SULLA SUA NDE

VISIONI DALL’ALDILÁ

PREMONIZIONI AVVERATE

UN ALTRO BAMBINO REINCARNATO! Richiesta D'Aiuto PARANORMALE
 GLI ARTICOLI SONO LINKATI NELLA PAGINA

SE Gesù TORNASSE Oggi (17/11/15)

(Da un'idea di James Donahue)

Dopi i vili attentati dell'Isis, molte persone invocano il ritorno di Gesù sulla terra, ma siamo sicuri che riuscirebbe a mettere ordine in questo guazzabuglio? 
 Gesù era un rivoluzionario radicale non-violento che bazzicava con lebbrosi, prostitute e truffatori, non era americano e non parlava l'inglese, era contrario alla ricchezza, alla pena di morte, ai riti religiosi sontuosi, ma non è mai stato anti-gay, non ha mai menzionato l'aborto o il controllo delle nascite, mai ha chiamato  pigri i poveri, non ha mai giustificato le torture, nè ha combattuto per i tagli fiscali per i Nazareni più ricchi, nè tantomeno ha mai chiesto denaro ad un malato. Oltretutto aveva barba e capelli lunghi, pelle scura, parlava ai senzatetto e non faceva sentire in colpa le donne per i loro comportamenti sessuali.
Gesù aveva acquisito un seguito perché il mondo era diverso 2.000 anni fa.
Il suo messaggio era stato progettato per la situazione sociale e politica che esisteva in Medio Oriente in quel momento, ma si applica ancora oggi per chi lo vuole ascoltare.
Come molti teologi possono confermare, il suo messaggio stranamente elude quasi tutte le questioni politiche odierne, ma le uniche persone che lo approvano sono i leader di governo, perché ha detto al popolo "
Rendete a Cesare quello che è di Cesare. . . ",
 in altre parole, pagate le tasse!  E anche allora il messaggio non sembrò essere ben accolto, tanto che San Matteo dice:
 "quando udirono queste parole si meravigliarono, lo lasciarono e se ne andarono."
Se Gesù viaggiasse a piedi attraverso una qualsiasi città di oggi dedicandosi a guarire i malati in luoghi pubblici, sarebbe subito arrestato per non essere un prelato accreditato presso nessuna organizzazione religiosa e per aver guarito ammalati gravissimi  senza essere abilitato all'esercizio della professione medica. Nel mondo cosìdetto "civile"basta essere un senza fissa dimora per venire considerati criminali e la polizia lo arresterebbe come fa con tutti coloro che, come Gesù, indossano abiti semplici e portano capelli lunghi e barba incolta, in violazione alle sempre più paranoiche ordinanze municipali.
Naturalmente, potrebbero trovargli addosso una qualche droga illegale, perché Gesù ha usato tecniche sciamaniche per catturare le menti delle persone che si riunivano intorno a lui e potrebbe aver usato piante psichedeliche e olii come incenso, galbano, mirra, cassia e la corteccia dell'albero di acacia, tutti prodotti dai potenti effetti psichedelici.
(Vedi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Dimetiltriptamina).
Un tempo, infatti, era in uso il legno di acacia per costruire botti da vino, vino che veniva così "corretto" con DMT, uno dei più potenti allucinogeni noti. E 'interessante notare che l'Antico Testamento afferma che fu Dio stesso ad insegnare al popolo ebraico come usare legno di acacia per costruire l'Arca dell'Alleanza, così come il tabernacolo messo nel Tempio.
Non c'è dubbio che se Gesù tornasse oggi e cercasse di portare avanti il suo ministero, come ha fatto in Terra Santa 2000 anni fa, sarebbe subito rinchiuso in carcere per gravi accuse di spaccio e uso di droga!
Inoltre, se è vero che il suo aspetto era molto simile a quello d'un uomo proveniente dal Medio Oriente, verrebbe etichettato subito come un sospetto terrorista e la sua foto andrebbe a finire sulla lista di controllo dell'FBI nel momento stesso in cui
 scendesse da un aereo. . . o dal cielo!
A dispetto di ciò che tutti i cristiani dicono, non credo che oggi Gesù sarebbe molto gradito negli Stati Uniti o in Europa, mentre la maggior parte delle persone che vivono in Medio Oriente sospetterebbe di lui perché  Ebreo....

Certo, se mai tornerà, saprà bene cosa fare, non ci permetteremmo mai di darGli consigli, però un'ideina su come evitare quanto fin qui esposto ce l'avremmo... Come abbiamo immaginato nella foto di copertina, potrebbe presentarsi a noi come leader d'un gruppo rock, raggiungere il successo moltiplicando -invece di pani e pesci- i download dei suoi album su i-Tunes  e quindi poter liberamente circolare senza evocare sospetti, in tournè mondiali per predicare  il Nuovissimo Testamento attraverso le sua canzoni a suon di Rock Heavy Metal...e voi che ne dite?

Webmaster

CHE COS'é L'ECTOPLASMA?(04/11/15)

L' Ectoplasma non è un'invenzione del film "Ghostbusters", dato che a cavallo del 20 ° secolo alcuni scienziati di fama hanno preso sul serio lo studio delle escrezioni prodotte da medium o presunti tali, durante le sedute Spiritiche. Si è pensato che fosse una materializzazione dello spirito stesso, o forse semplicemente una sostanza insita nel corpo umano eccitato dall'esperienza della seduta.  A guidare questo studio nel 1890 è stato Charles Robert Richet. Richet (FOTO) ha vinto il Premio Nobel per la medicina nel 1913 per le sue ricerche sull'anafilassi, una reazione allergica grave e potenzialmente pericolosa per la vita.
Robert Brain, un professore di storia presso l'Università della British Columbia, in Canada, ha scritto degli studi e degli obiettivi di Richet in un documento intitolato "Materialising Medium:. Ectoplasma e la ricerca di una Biologia Supra-Normale"  Brain ha scritto che Richet: "
ha cercato di prendere le distanze da una precedente generazione di laici e fotografi di fantasmi offrendo nuove concettualizzazioni scientifiche della gamma sempre più ampia di fenomeni occulti e psichici che erano stati recentemente registrati. "
Richet ha coniato il termine 'Ectoplasma' per la sostanza gelatinosa che sembrava fuoriuscire dal corpo dei medium, ritenendo che probabilmente tutti gli esseri umani lo posseggono e che sarebbe escreta nei momenti di isteria, dato che riteneva che i medium fossero soggetti a crisi isteriche.
Richet ha così descritto l'ectoplasma:
"
Nelle prime fasi ci sono sempre dei veli bianchi e macchie lattiginose simili a facce umane, le dita, ed i contorni del corpo sono formati a poco a poco in mezzo a questa sorta di pasta gelatinosa che assomiglia a mussola umida e appiccicosa."
Presunta emissione e riassorbimento di ectoplasma in un medium, venne osservato dal medico tedesco e psichiatra Albert Freiherr von Schrenck-Notzing nel 1913. Si diceva che l'ectoplasma sarebbe escreto spesso dalla bocca e da altri orifizi naturali, ma anche dalla parte superiore della testa, dalle mammelle, dalle dita e da altre estremità.
È stato anche descritto il fatto che l'ectoplasma non rimaneva sul medium come una sostanza inerte, ma che fosse in movimento, a volte rapidamente, sulla superficie del suo corpo, per poi organizzarsi in forme concrete. Albert Freiherr von Schrenck-Notzing, un medico tedesco contemporaneo e psichiatra presso l'Università di Monaco di Baviera, ha così descritto l'ectoplasma:
"
Il suo aspetto è generalmente annunciato dalla presenza di fiocchi fluidi, bianchi e luminosi, di dimensioni che vanno da quella di un pisello a quelle di una moneta da cinque franchi. "

Il termine entelechia è stato coniato da Aristotele per designare la sua particolare concezione filosofica di una realtà che ha iscritta in se stessa la meta finale verso cui tende ad evolversi. È infatti composto dai vocaboli en + telos, che in greco significano "dentro" e "scopo", a significare una sorta di "finalità interiore".

L'Embriologo tedesco Hans Driesch vide questa cosiddetta "materializzazione" che avviene durante le sedute simile allo sviluppo embrionale, usando il termine 'entelechia.'
"Pensate al piccolo corpo materiale, chiamato uovo e pensate al corpo enorme e molto complesso, per esempio, d'un elefante, che può venire fuori da esso: qui si ha un flusso permanente di materializzazioni davanti ai vostri occhi, che si verificano sotto un controllo entelechiale".
Ha inoltre confrontato la materializzazione col processo di recupero da danni cerebrali.
Driesch non ha effettuato i suoi esperimenti sulla sostanza, ma ha parlato di più dal punto di vista di un filosofo della biologia. Divenne presidente della Società per la Ricerca Psichica nel 1926. Il Neurologo Jules Bernard Luys condusse esperimenti che dimostrarono che i "corpi degli isterici subiscono un consumo spasmodico di energia ed emanano 'forza neurale' nelle forme di un fluido luminoso che ha inonda gli orifizi del corpo, soprattutto gli occhi e la bocca.  Utilizzò lastre fotografiche poste su varie parti del corpo del medium per dimostrare che le emozioni e le idee causano emissioni luminose che producono immagini concrete sulle lastre stesse.
Altri scienziati che dai primi anni '20 hanno studiato l'ectoplasma furono Théodore Flournoy, un professore di psicologia presso l'Università di Ginevra; Cesare Lombroso, famoso criminologo e medico italiano e Oliver Lodge, Fisico britannico che ricevette anche il premio Nobel. Brain spiega nel suo documento che, al volgere del secolo, molte scoperte erano state rese possibili dall'utilizzo di nuovi strumenti di misura che hanno rilevato le onde elettromagnetiche, i raggi X, le onde radio, ed altro ancora. Il clima di quel periodo era pieno d'entusiasmo per la possibilità di misurare sostanze sconosciute e le sedute, che a quell'epoca erano molto di moda, furono seguite da una pletora di dispositivi che affollavano stanze poco illuminate.
"La convergenza di strumentazione e spiritualismo si è verificato proprio come una ridda di sorprendenti nuove scoperte nel campo della fisica suggerendo l'esistenza d'un vasto ed inesplorato mondo di forze invisibili", ha scritto Brain.

L'Ectoplasma,oggi
Sedute Spiritiche e medium fisici sono ormai passati di moda e l'interesse per l'ectoplasma diminuì dopo che alcuni medium erano stati scoperti a falsificare le emissioni ectoplasmatiche. Alcuni presunti medium oggi, tuttavia, ancora dicono di potere emettere l'ectoplasma. Mentre gli scienziati del tardo 19° e dell'inizio del 20° secolo avevano studiato l'ectoplasma con l'osservazione in loco e attraverso fotografie, sembra che  sia praticamente impossibile raccogliere campioni che possano essere testati in un laboratorio.  La sostanza si dice che sia sensibile a vari stimoli, sì da essere facilmente disturbata e che si smaterializza al termine della seduta Spiritica. Ad esempio, quando Montague Keen partecipò ad una seduta Spiritica moderna, gli fu ordinato di non avvicinarsi al medium per  toccare l'ectoplasma; coloro che conducevano la seduta gli spiegarono i pericoli a cui il Medium sarebbe stato esposto se qualcuno avesse tentato di impossessarsi di qualsiasi parte dell'estensione ectoplasmatica.
Keen ha scritto della sua esperienza in un articolo per il sito SurvivalAfterDeath.org, attualmente non più presente in Rete. 
Keen era stato invitato ad ispezionare la stanza in anticipo e controllare i legacci che tenevano mani e gambe del medium bloccate in modo che nessun gioco di prestigio avrebbe potuto produrre un falso ectoplasma.
Il Medium David Thompson sembrava emettere la sostanza e il suo corpo venne utilizzato da uno spirito per parlare.
Lo spirito, che in parte materializzò l'ectoplasma, disse che aveva utilizzato l'apparato vocale di Thompson per controllarne la voce. Dopo la seduta, a Keen venne detto che l'ectoplasma si era smaterializzato e che era pericoloso quando veniva emesso dal Medium.Lo spirito avrebbe detto attraverso la voce di Thompson:
"
Certo, ci saranno sempre quelli ai quali non si può dimostrare nulla, indipendentemente da ciò che fai, perchè fra di voi ci saranno sempre quelli che credono o che vogliono credere, e quelli che non lo faranno mai.
Questo è un fatto tipico della vita. "

TRADUZIONE: WEBMASTER - By Tara Macisaac - http://www.theepochtimes.com/

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un caso GIAPPONESE di http://www.asiateatro.it/studi/wp-content/uploads/2014/11/Inv.-13345-Stampa-xilografica-di-manifesto-teatrale-con-5-attori-2-uomini-3donne-tratti-dal-dramma-Kitsune-Kitsune-godan-no-keigoto-firmato-Toyokuni-ga-Utagawakunisada-1768-1865-1852-Periodo-Edo-1603-1868-Giappone.jpgreincarnazione
(21-10-15)
U
n bambino di 8 anni, vissuto in Giappone circa 200 anni fa è diventato un caso sensazionale, dopo aver dichiarato che ricordava una vita precedente vissuta come un altro bimbo, morto all'età di 6 anni.

Poiché le dichiarazioni ripetute di Katsugoro suonavano plausibili, i suoi genitori condussero molte indagini per sapere se un certo Tozo fosse realmente vissuto nel villaggio. Tutte le prove raccolte convalidarono i ricordi di Katsugoro, spingendo le autorità a compilare anche un rapporto sul misterioso caso, risalente al periodo Edo.
[
Il periodo Tokugawa (noto anche come periodo Edo -1603-1868) indica quella fase della storia del Giappone in cui   
la famiglia Tokugawa detenne attraverso il Bakufu  il massimo potere politico e militare nel paese.
]
"Vogliamo trasmettere le indagini su questo caso alle future generazioni come un raro esempio
di documentata rinascita avvenuta mentre quella persona era ancora viva
",
 ha detto Sumie Kitamura, che lavora per il museo di storia locale a Hino e che fa parte di un gruppo di residenti che hanno raccolto reperti sulla vita di Katsugoro ed i risultati della ricerca, esaminando racconti simili sulla reincarnazione in Giappone ed altrove. L'episodio di Katsugoro è stato riportata anche da Lafcadio Hearn in un capitolo intitolato "La rinascita di Katsugoro" nel suo libro "Gleanings in Buddha-Fields: Studies of Hand and Soul in the FarEast ",  pubblicato negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna nel 1897.  Katsugoro era nato in una famiglia contadina nel villaggio chiamato Nakano, (Hachioji oggi), il 10 ottobre 1815. Quando aveva 8 anni, cominciò ad affermare ripetutamente che in una vita passata si chiamava Tozo, morto di vaiolo nel villaggio Hodokubo. I suoi genitori infatti confermarono che un bambino di nome Tozo era vissuto in Hodokubo ed era morto all'età di 6 anni.  Katsugoro stupì molti fornendo elaborati dettagli della casa di Tozo, così come di Hodokubo, quando visitò il villaggio con sua nonna, sebbene fosse la prima volta che vi si recava.  La storia di Katsugoro e della sua «reincarnazione» si diffuse rapidamente per la capitale Edo ed il suo racconto aveva generato così tanto interesse da essere riportato in molti documenti.
 Daimyo Ikeda Kanzan intervistò la nonna e raccolse i risultati in un manoscritto noto come
 il "Racconto della rinascita di Katsugoro" che venne condiviso da molti scrittori ed artisti di allora.
Katsugoro morì nel 1869 all'età di 55 anni, dopo aver trascorso la sua vita come un semplice contadino.
Un progetto di ricerca sulla pre-esistenza e la rinascita è attualmente in atto presso il Dipartimento di Medicina presso l'Università della Virginia,  progetto in parte ispirato anche dagli scritti di Hearn  sulla vita di Katsugoro.

Trad. e Adattamento: Webmaster da: http://ajw.asahi.com

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CHI SONO LE ANIME PERSE? (16-10-15)

In un precedente articolo (vedi) abbiamo parlato delle Anime Bloccate, perse cioè fra i Due Mondi, perchè incapaci di procedere
verso la Luce, ma ci si può perdere anche da incarnati?
Certo, sono le Anime Perse !
In poche parole, sono persone che vanno spiritualmente alla deriva e che, per qualche motivo, non sono in grado di sentire i consigli provenienti dai loro Sé-Superiori. In tal modo si sono autonomamente isolate dall'Amore infinito dell'universo e questo porta a conflitti, rabbia e tristezza.
Di conseguenza, la vita di un'anima persa può essere molto impegnativa, specie se stava lavorando per aumentare le sue vibrazioni per seguire un percorso più elevato; probabilmente, si vengono a creare grosse difficoltà ad interagire con essa.
Questi individui possono essere alcune delle persone più frustranti da affrontare, perché irradiano energia vibrazionale bassa ed il modo in cui essi interagiscono con gli altri può essere molto scoraggiante, ma se vogliamo aiutarli, dobbiamo reagire con simpatia, piuttosto che con rabbia ed ostilità.  Le Anime perse hanno bisogno di più Amore Incondizionato rispetto al resto di noi perché ne sono affamate.  Anche se questo modo di aiutarle, a volte, può essere impegnativo, l'amore e l'accettazione sono davvero le uniche cose che possiamo donare per aiutare coloro che hanno perso la strada.
Qui ci sono alcuni dei sintomi frustranti tipici di un'anima perduta ed il modo migliore per reagire al fine di aiutarle:

Primo Sintomo: Stanno Sulla Difensiva:

Si tratta di persone che vivono in funzione del proprio ego, non del proprio Sé Superiore. Dal momento che sono in gran parte
'ego-guidate', spesso sentono il bisogno di difendere le proprie posizioni e affermano che sono sempre nel giusto e che sanno cosa è meglio per loro. Anche un consiglio amichevole che possa aiutare davvero un'anima persa viene spesso scartato immediatamente con un  laconico
'Sì, ma ...', seguito da un elenco di motivi per cui credono che non funzionerà.
La migliore reazione a questo atteggiamento difensivo è quello di accettarlo.
Non impegnarsi mai in una discussione con un'anima persa, anche se si sente che il nostro consiglio è esattamente ciò di cui ha bisogno.
Ricordate, le anime perse stanno bloccando la loro guida interiore, sicchè è molto probabile che rifiuteranno anche i consigli utili provenienti da un incarnato. La cosa migliore che si possa fare è lasciare le nostre idee sul tavolo e far cadere la discussione quando i nostri argomenti vengono respinti. Sorprendentemente, agendo di tal fatta, molti di questi individui poi dicono:
"Mi ricordo quando mi hai detto così e così: era davvero un buon consiglio!" ,
 dato che alle anime perse non piace che il loro ego venga messo in discussione, pertanto, se non si discute contro le loro confutazioni, sono molto più propense ad ascoltare i nostri consigli e buone intenzioni, perché non si sentono minacciate da un simile approccio.

Secondo Sintomo - Chiusura Mentale

Molto spesso le anime perse non saranno interessate ad accettare persone diverse e scelte diverse. Anche in questo caso,
è il Sé-Superiore che tutto ama e che tutto accetta e non l'ego. Se qualcosa sta bloccando l'Amore Incondizionato che fluisce dal loro sé superiore, non saranno in grado di irradiare Amore Incondizionato per gli altri, accettandoli.
Di conseguenza, il loro "amore" sarà dato solo a certe persone che si comportano in un modo che il loro ego approva.
A causa di questo, vedrete che spesso tale atteggiamento si manifesta in persone che
sono intolleranti alle altre religioni e/o che sono bigotte, razziste, omofobiche,misogine.

Se in ciò che un'anima perduta dice sembra essere intollerante o offensiva verso gli altri, la migliore reazione a questo comportamento è dire molto gentilmente che ci dà fastidio e poi lasciarla andare.
Ricordate, discutere con un'anima perduta è sempre una perdita di tempo: dite ciò che pensate e poi andate via.
Se non sfidate l'ego di un'anima perduta, avrete il modo migliore di farvi sentire.

Terzo Sintomo: Ripetono Gli Stessi Errori, Più E Più Volte

Potrebbero essere necessari per tutti noi molti tentativi per imparare una lezione di vita, ma con un'anima persa lo schema si ripete all'infinito.  Spesso è possibile osservare un'anima perduta saltellare da una relazione tempestosa ad un' altra, cronicamente a pezzi e senza lavoro o anche essere arrestata ed incarcerata più volte. Per essere chiari, nessuno di noi è perfetto e siamo tutti capaci di commettere errori, tuttavia, i ripetuti errori di un'anima perduta sono molto dolorosi e possono causar loro una vita piena di dolore.
Ricordate, ancora una volta, che un'anima perduta ha reciso i legami con l'Amore per l'universo e che quindi non capisce come fare scelte basate solo sull' amore per se stesse. Un'anima persa ha dimenticato come prendersi cura di se stessa.
Questi individui non stanno facendo le loro scelte di vita, perché stanno solo cercando di farsi e far male a chiunque altro.
Piuttosto, diventati ciechi alla guida dell'universo, molto spesso fanno scelte sbagliate perché stanno semplicemente cercando di distrarsi o intorpidire il dolore del vuoto che sentono dentro, in quanto spiritualmente disconnessi.
Siete pregati, perciò, di non giudicarli, non castigarli e non sminuire le loro lotte.
Una risposta utile è accettarli per come sono ed amarli comunque.

Questo non significa che si dovrebbe consentire loro di tirarvi dentro a tempeste caotiche: semmai fate sapere che ve ne prendete cura e che desiderate il meglio per loro.  Anche amarli da lontano conta parecchio!
Si può infatti essere molto frustrati ad affrontare un'anima perduta.  L'atteggiamento difensivo, la chiusura mentale ed il continuo autolesionismopossono essere molto sgradevoli e rendere difficile l'interazione.
Detto questo, è bene ricordare che siamo tutti in viaggio lungo la nostra strade e che ognuno di noi ha la possibilità di portare a compimento la sua la vita nel modo che ha scelto. Anche se forse abbiamo vocazioni più alte,
ricordiamoci che le anime perse hanno scelto di sperimentare la vita in modo limitato il che,in ultima analisi, é la loro scelta.
Nessuno di noi vorrebbe essere costretto a pensare o a credere in qualcosa che va contro la nostra volontà.
Se vogliamo la libertà di scelta per noi stessi, dobbiamo permettere la libertà di scelta anche agli altri,
pure quando sentiamo che sono persone dannose e offensive. Possiamo dire le nostre verità, ma non dobbiamo sentire il bisogno di assumere il compito di cambiare i pensieri, le credenze e le azioni degli altri.
Alla fine della giornata, tutto ciò che possiamo realmente fare per le anime perdute è accettarle e amarle
per come sono pur restando felici e sani per come possiamo esserlo. Se siamo in grado di irradiare abbastanza Luce,
tanto può bastare per aiutare un'anima persa a trovare la sua strada verso casa.

TRAD. E ADATT. WEBMASTER DA VARIE FONTI WEB

 

 ANCHE I MEDICI MUOIONO! (29-08-15)

Alla ripresa autunnale, siamo lieti di presentarvi un interessantissimo articolo scritto da un mio Collega Americano, anch'egli Medico di Famiglia, forse fra gli ultimi ad aver operato negli USA dove questa figura professionale è praticamente scomparsa, travolta dall'iper-tecnologia degli ER e dei mega ospedali  dove le malattie sembrano esser state cancellate dalla faccia della terra. Purtroppo non è così  e la morte se ne infischia dei nostri (falsi) progressi che, semmai,  ne intralciano il cammino, ponendo gravi dubbi sull'eticità di certe cure particolarmente "eroiche".
Il Dr. Ken Murray ha gestito uno studio privato di Medicina Generale a Studio City, in California per circa 25 anni, fino al suo ritiro nel 2006, quando gli fu affidata una cattedra di Medicina di Famiglia in qualità di Assistente presso la University of Southern California, dove ha lavorato fino al pensionamento, avvenuto nel 2011. Nello stesso anno, Ken é balzato all'attenzione dei Media grazie alla pubblicazione di un suo articolo sulla fine del ciclo di vita, dal titolo: "Come Muoiono I Medici",
che è diventato virale su Internet, generando un grosso dibattito sulle questioni relative alle volontà estreme dei pazienti terminali e sui problemi di qualità di vita legate alle possibili scelte terapeutiche da porre in atto.
Inutile sottolineare che condivido appieno il suo modo di pensare, sia come Medico che come Spiritualista.
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Anni fa, Charlie, un Ortopedico molto rispettato e che era stato anche uno dei miei Mentori, scoprì una massa nel suo stomaco e così chiese aiuto ad un famoso Chirurgo che, dopo i dovuti accertamenti, fece diagnosi di cancro al pancreas. Questo Chirurgo era uno dei migliori della zona ed aveva persino inventata una nuova procedura per questo tipo di tumore che avrebbe potuto triplicare le possibilità di sopravvivenza a cinque anni del paziente, portandole dal 5 al 15 per cento, anche se con una scarsa qualità di vita.
Charlie non era interessato alla cosa e così il giorno successivo, chiuse la sua carriera, e non mise mai più piede in un ospedale, nè da Medico, nè da paziente. Si concentrò a passare il tempo rimastogli con la famiglia per vivere nel miglior modo possibile il poco tempo che gli era rimasto. Alcuni mesi più tardi morì a casa sua senza aver praticato nessuna chemioterapia, radioterapia o trattamento chirurgico.
Il Servizio Sanitario non aveva speso molti soldi per lui...

Non è un argomento frequente di discussione, ma anche ai Medici tocca morire, prima o poi, ma non muoiono come i loro pazienti.
La cosa insolita non è quante terapie utilizzano rispetto alla maggior parte degli americani, ma di quanto poche ne usufruiscano.
Nonostante trascorrano molto tempo a respingere la morte degli altri, essi tendono ad essere abbastanza sereni di fronte alla loro stessa morte. Sanno esattamente cosa sta per succedere, conoscono le scelte e, in genere, hanno accesso a qualsiasi tipo di cure che potrebbero desiderare. Ma ci vanno piano...

Naturalmente, i Medici non vogliono morire; vogliono vivere. Ma conoscono fin troppo bene la Medicina moderna per conoscere anche i suoi limiti e abbastanza della morte per sapere cosa tutte le persone temono di più: morire nel dolore, e morire da soli.
Hanno parlato di questo con le loro famiglie. Vogliono essere sicuri, quando verrà il momento, che nessuna misura eroica sarà presa, che non sperimenteranno, durante i loro ultimi momenti sulla terra, qualcuno che rompe le loro costole, nel tentativo di resuscitarli in caso di arresto cardiaco grave. Quasi tutti i professionisti Medici hanno visto quelle che noi chiamiamo le "cure palliativei", quando cioè i Medici sfoderano la punta di diamante della tecnologia per tenere in vita una persona gravemente malata ed ormai verso il fine-vita.
Il paziente verrà aperto, infilzato con tubi, collegato alle macchine, e aggredito con farmaci...
Tutto questo avviene nei reparti di Terapia Intensiva con un costo di decine di migliaia di dollari al giorno.
 Ciò che  si ottiene è solo una tortura che non avremmo il coraggio d'infliggere nemmeno ad un terrorista.

Non riesco a contare il numero di volte che Colleghi Medici mi hanno detto, con parole che variano di poco,
 «Promettimi che se mi trovi una di queste malattie mi ucciderai." Sono serio. Alcuni Medici indossano dei medaglioni con su scritto
"NO CODE"  [
Non praticatemi CPR  - NdR] per avvertire i colleghi di non eseguire manovre rianimatorie su di loro.
 L'ho anche visto sotto forma di tatuaggio. Somministrare cure he causano ulteriori sofferenze è angosciante.
I Medici sono addestrati a raccogliere informazioni senza rivelare alcuno dei propri sentimenti, ma in privato, fra colleghi, si sfogano. "Come si può fare questo ai loro familiari?» Ti chiedono. Ho il sospetto che è uno dei motivi per cui i Medici americani hanno i più alti tassi di abuso di alcol e depressione, rispetto a professionisti in altri campi. So bene che è uno dei motivi per cui
 ho smesso di lavorare in ospedale negli ultimi 10 anni della mia pratica clinica.

Come si è giunti,allora, al punto che i Medici somministrano tante cure che poi non vorrebbe per se stessi?
La semplice, o non-così-semplice, risposta è questa: i Pazienti, i Medici e il Sistema.

Per vedere come i pazienti hanno un ruolo, immaginiamo uno scenario in cui qualcuno ha perso conoscenza ed è stato ricoverato in un Pronto Soccorso. Come spesso accade, nessuno è preparato per questa situazione ed i familiari, scioccati e spaventati, si trovano coinvolti in un labirinto di scelte. Sono sopraffatti. Quando i Medici chiedono se vogliono che "tutto" sia fatto, rispondono sempre di sì.
Poi inizia l'incubo. A volte,ciò non significa davvero "fare tutto", ma spesso solo "fare tutto ciò che è ragionevole."  Il problema è che i familiari non possono conoscere che cosa è davvero ragionevole, né nella loro confusione e dolore, chiedono maggiori dettagli o ascoltano cosa un Medico sta dicendo.  Da parte loro, i Medici ai quali hanno detto di fare "tutto", lo faranno, ragionevole o no che sia.
Lo scenario di cui sopra è molto comune e così si alimenta il problema con aspettative non realistiche di ciò che si può davvero fare. Molte persone pensano alla CPR (
rianimazione cardiopolmonare) come ad un salvagente affidabile quando, in realtà, i risultati sono generalmente scarsi. Ho avuto centinaia di persone portate da me al Pronto Soccorso dopo aver ricevuto la CPR.
Esattamente un solo paziente, un uomo sano che non aveva problemi di cuore (per chi vuole specifiche, soffriva d'un "pneumotorace traumatico"), è uscito fuori dall'ospedale coi propri piedi. Se un paziente é invece affetto da grave malattia, vecchiaia, o da una patologia terminale, le probabilità di un buon risultato della CPR sono infinitesimali, mentre le probabilità di gravi sofferenza sono enormi. Scarsa conoscenza e aspettative sbagliate portano a un sacco di decisioni sbagliate.

Naturalmente non sono solo i pazienti che fanno sì che queste cose succedano. I Medici svolgono un ruolo non da poco.
Il guaio è che anche i Medici che odiano amministrare cure inutili devono trovare un modo per affrontare i desideri dei pazienti e delle famiglie. Immaginatevi, ancora una volta, al Pronto Soccorso con familiari addolorati, forse isterici, insomma coi membri della famiglia del malato. Non conoscono il Medico che soccorre il loro congiunto e stabilire un rapporto di fiducia in tali circostanze è una cosa molto delicata. Molte persone sono disposte a pensare che il Medico agisce mosso da motivazioni di base, cercando di risparmiare tempo, o soldi, o sforzi, soprattutto se il sanitario non sta raccomandando ulteriori trattamenti.
Alcuni di noi sono comunicatori più bravi di altri che sono più irremovibili, ma le pressioni che sono costretti ad affrontare sono simili. Quando ho affrontato situazioni che implicavano scelte di fine vita, ho adottato il metodo di proporre solo opzioni che ritenevo ragionevoli (come farei in ogni situazione), da adottare il più presto possibile. Quando i pazienti o le famiglie aumentavano la richiesta di scelte irragionevoli, cercavo di discutere la questione usando termini profani che ritraevano chiaramente gli aspetti negativi.
Se i pazienti o le famiglie avessero ancora insistito sui trattamenti da me considerati inutili o dannosi, proponevo di trasferire il paziente presso un altro Medico od ospedale.  Avrei dovuto essere più forte, a volte?
So che alcuni di quei trasferimenti ancora mi perseguitano. Una paziente a cui ero molto affezionato era stata un famoso Avvocato appartenente ad una altrettanto famosa famiglia politica. Aveva un grave diabete e terribili problemi di circolazione e, ad un certo punto della sua malattia, aveva sviluppato un'ulcera ad un piede. Conoscendo i rischi degli ospedali, feci tutto quello che potevo per impedire di ricorrere alla chirurgia. Eppure, lei cercò esperti esterni con i quali non ebbi alcuna relazione. Non sapendo molto su di lei, al contrario mio, decisero di eseguire un intervento chirurgico di bypass sui vasi sanguigni ostruiti cronicamente ad entrambe le gambe. Questo intervento però, non avrebbe ripristinato la circolazione e le ferite chirurgiche non sarebbero guarite, i suoi piedi andarono in cancrena, e lei ebbe a sopportare l'amputazione bilaterale delle gambe.
Due settimane più tardi, nel famoso centro Medico in cui tutto questo era avvenuto, ella morì.

E' facile trovare un difetto in entrambi, Medici e pazienti, in queste storie, ma per molti versi tutte e due le parti sono semplicemente vittime di un sistema più ampio che incoraggia il trattamento eccessivo.  In alcuni casi sfortunati, i Medici utilizzano il modello a pagamento per i servizi tesi a fare tutto il possibile, non importa quanto sia inutile,
pur di fare soldi. Più comunemente, tuttavia, i Medici hanno paura di controversie e fanno ciò che viene loro chiesto, con poco feedback, per evitare di finire nei guai.
Anche quando sono stati fatti i preparativi giusti, il sistema può ancora ingoiare la gente. Uno dei miei pazienti, un uomo di nome Jack, era un 78-enne malato da anni e che aveva subito circa 15 interventi di chirurgia maggiore. Mi confessò che mai, in nessun caso, avrebbe voluto essere nuovamente collegato alle macchine per il supporto vitale.
Un Sabato, però, Jack ebbe un infarto e venne portato in Pronto Soccorso, privo di sensi, senza la presenza della moglie.
I Medici fecero tutto il possibile per rianimarlo e poi lo trasferirono in Terapia Intensiva. Questo era il peggior incubo di Jack. Quando arrivai in ospedale ed  ripresi in cura Jack, parlai con la moglie e con il personale ospedaliero, mostrando le mie note con le sue preferenze di cure terminali. Poi spensi le macchine e mi sedetti accanto a lui. Morì due ore dopo.
Anche con tutti i suoi desideri ben documentati, Jack non era morto come aveva sperato. Il sistema era intervenuto.
Una delle infermiere, scoprì in seguito, che il mio intervento diretto sul paziente era stato segnalato alle autorità come possibile omicidio. Non se ne fece nulla, naturalmente; I desideri di Jack erano stati esplicitati in modo chiaro e c'era la mia cartella a dimostrarlo, ma la prospettiva di una indagine di polizia è terrificante per ogni Medico. Avrei potuto, molto più facilmente, aver lasciato Jack in vita contro la sua volontà dichiarata, prolungando la sua esistenza e la sua sofferenza, per qualche settimana ed  anche aver fatto spendere un pò più di soldi al Medicare, cui sarebbe arrivato un supplemento di almeno altri 500.000$...
Non c'è da meravigliarsi se molti Medici peccano per eccesso di accanimento terapeutico.

I Medici, però, non amano iper-curarsi, perchè ne vedono costantemente le conseguenze. Chiunque può trovare un modo per morire in pace a casa sua dove il dolore può essere gestito meglio.  Gli Hospice, che si concentrano sulla fornitura ai malati terminali di ogni comfort e dignità, piuttosto che sulle cure futili, offrono alla maggior parte delle persone molto di più nei loro ultimi giorni di esistenza. Sorprendentemente, degli studi hanno trovato che le persone poste in Hospice spesso vivono più a lungo rispetto a quelle che, pur con la stessa malattia, si sottopongono a cure intensive. Mi ha molto colpito sentire alla radio che il famoso giornalista Tom Wicker (il giornalista che raccontò la morte di JF Kennedy) si era "
spento serenamente in casa, circondato dalla sua famiglia".
Queste storie sono, per fortuna, sempre più comuni.
Diversi anni fa, il mio cugino maggiore, soprannominato "Il Torcia" perchè nato in casa alla luce di una torcia elettrica ha avuto una crisi che si è rivelata essere il risultato di un cancro al polmone metastatizzato al cervello. Avevo organizzato per lui una serie di visite presso vari specialisti per poi scoprire che con un trattamento aggressivo -fra cui tre o cinque sedute settimanali di chemioterapia-, sarebbe vissuto, forse, quattro mesi. In ultima analisi, Torcia decise di non sottoporsi ad alcun trattamento, limitandosi semplicemente a prendere delle pillole per diminuire i liquidi nel cervello, per poi trasferirsi a casa mia, anzichè in reparto.
Abbiamo trascorso i successivi otto mesi facendo un sacco di cose che amava, divertendoci insieme come non avevamo mai fatto in decenni. Siamo andati a Disneyland, entrambi per la prima volta e poi ci chiudevamo in casa davanti alla TV, perchè Torcia era un patito di sport, ed era molto felice di guardare eventi sportivi e mangiare nella mia cucina.
Addirittura aumentò un pò di peso, mangiando il suo cibo preferito, piuttosto che gli alimenti ospedalieri.
Non aveva gravi dolori, e rimase sempre su col morale. Un giorno, non si è svegliato più.
Trascorse i successivi tre giorni in un sonno simile al coma e poi morì. Il costo delle suo cure Mediche per questi otto mesi, per l'unico farmaco che prendeva,
fu di 20 Dollari appena !

Torcia non era Medico, ma sapeva bene che voleva qualità di vita e non quantità. Non vorrebbe lo stesso anche la maggior parte di noi?
Se esiste uno stato dell'arte nelle cure di fine-vita, è questo:
la morte va vissuta con dignità.
Quanto a me, ho affidato le mie scelte al mio Curante, facili da fare, come lo sono per la maggior parte dei Medici.
Non ci saranno eroismi ed io me ne andrò docilmente, come il mio mentore Charlie, come mio cugino Torcia....
Come tanti altri miei Colleghi.


Trad. WEBMASTER DA VARIE FONTI  FRA CUI: http://www.zocalopublicsquare.org

LA PROIEZIONE ASTRALE (27-07-15)

Uno degli scopi di questo Sito è invitare i nostri "compagni di sventura" (preferirei però dire di AVVENTURA), a superare la paura ed il dolore causati dalla perdita di una persona cara, soprattutto di uno o più Figlioli, e di trarre tesoro da questa esperienza per liberarci da preconcetti ed idee religiose assurde, se riviste con spirito critico e distaccato. Una delle idee-parassite più radicata è che non è possibile contattare l'Aldilà, salvo essere un Medium o un Santo, ma tanti ricercatori ci stanno dicendo che non è così: ognuno di noi può esplorare
-anzichè evocare- per cercare un contatto con chi, solo fisicamente, non è più accanto a noi.
Bruce Moen, Robert Monroe sono stati gli antesignani di questa tecnica ed oggi si trovano tanti altri "Esploratori" in giro per il mondo. Uno di questi che ha attirato ultimamente la nostra attenzione è  Jerri Gross che speriamo di invitare in Italia ad uno dei prossimi congressi del 2016.
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Il piano terreno su cui viviamo è solo una delle molte dimensioni, ci sono altre sfere che si dice esistono al di sopra o al di sotto di noi. A dire il vero, in realtà non sono nè sopra nè sotto di noi, ma piuttosto ci circondano, permeano ogni cosa.
La proiezione astrale ci permette di scoprire che le persone e gli oggetti esistenti in questi regni possono essere altrettanto solidi e reali come qualsiasi oggetto terreno e, se ci è capitato di raggiungere un altro livello, guardando "verso il basso", potremmo vedere una Terra che non é solida. In questo momento, in ogni istante che stiamo vivendo, siamo pure con le persone e gli oggetti di un'altra dimensione!
Durante uno stato di proiezione astrale si possono vedere questi confini. Quando siamo nati in questo mondo ci hanno fornito d'un corpo fisico per svolgere i nostri doveri. La proiezione astrale ci permette di proiettarci "fuori dal corpo" e nel piano di esistenza superiore, ma lo facciamo in un altro corpo, che è appunto chiamato
"corpo astrale."  Abbiamo già posseduto questo corpo, così come tutti i viventi: tutto sulla terra possiede un corpo astrale che mostra alcune proprietà sorprendenti. A differenza del corpo fisico, che si tiene in piedi per gravità, il corpo astrale è in grado di superare questa limitazione con la sola forza del pensiero e così, quando usciamo fuori dal corpo, non solo possiamo andare in giro come nel mondo fisico, ma anche salire sopra gli alberi, o volare nello spazio.
Un'altra proprietà del corpo astrale è l'invulnerabilità, cioè non può essere danneggiato in alcun modo.
Il dolore é una delle più grandi paure che abbiamo quando siamo sulla Terra ma, fuori dal corpo, questa normale reazione umana può essere tranquillamente ignorata, perché non c'è assolutamente nulla che possa causare danni al corpo astrale!
Nella dimensione astrale, fuoco, coltelli, pistole, cadere da grandi altezze, scosse elettriche, malattie, animali selvatici o essere investiti da un rullo compressore non può farci nulla di male. Molte persone ricevono lezioni su questa capacità nei loro sogni, scoprendo che si sopravvive a tutto questo ed a ben altro.
Nei livelli superiori di esistenza, che tutti noi possiamo visitare, ci sono molte cose familiari, come automobili, treni, aerei ed autostrade, praticamente tutto ciò che è su questa terra in questo momento proviene dal piano astrale. Molte persone pensano che la dimensione astrale è stata modellato dalla terra, la
verità è che la terra è modellata dalle idee e dalle scoperte che hanno avuto origine nel piano astrale!

Quando siamo fuori dal corpo, la comunicazione avviene tramite il pensiero cioè, con la telepatia. In altre parole, non è necessario spostare le nostre labbra per farci sentire, anche se possiamo farlo, se vogliamo. A volte, crediamo che ciò che stiamo pensando è solo un pensiero, mentre potremmo aver ricevuto quell'idea da qualcuno che vuole comunicare con noi dal Mondo Astrale. Il Mondo Astrale è stato oggetto di ricerca, studiato e sostenuto da filosofi e religiosi fin da tempi immemorabili, ma fino ad ora, è rimasto elusivo ed ha negato la sua scoperta a tutti, anche al più diligente perchè solo l'individuo che guarda dentro di sé,che cerca di correggere le sue imperfezioni e che tratta gli altri come vuole essere trattato lui stesso, avrà la porta aperta per entrarvi.
Quando cominciamo ad esplorare, dobbiamo prima superare l'ostacolo della paura, che si presenterà sotto molte forme:
la morte,il dolore, le ferite, l'ignoto, il male, i diavoli, l'inferno e Satana, queste ed altre paure potrebbero profilarsi davanti a noi, ma dobbiamo superarle a testa alta, solo così saranno rapidamente cancellate.
Siamo creatori mentali e nell'altra dimensione, potremo creare tutto ciò che vogliamo. Se siamo convinti che un diavolo è là fuori pronto ad ingannarci e se abbiamo già immaginato nella nostra mente come ci apparirà e ciò che ha in mente di fare, non dovremmo davvero essere sorpresi quando i nostri peggiori timori si fossero avverati. I diavoli che creiamo diventano reali e solidi nella dimensione successiva
perché li abbiamo già creati noi stessi, con la nostra mente.
Nel piano astrale, siamo in grado di incontrare coloro che amiamo, o coloro che temiamo ma, se non abbiamo paura, non incontreremo la paura. E' così semplice!  Così possiamo salvare noi stessi dai guai eliminando certe sciocchezze dalla nostra mente. Ricordate: non c'è nulla che può farci del male mentre siamo fuori dai nostri corpi.
Insegnare la paura ha tenuto la gente in schiavitù mentale abbastanza a lungo, causando gravi problemi in coloro che sono rimasti intrappolati nell'abitudine dei loro pensieri. Dobbiamo una volta per tutte liberarci dalla morsa della paura della morte.
Nel piano astrale, possiamo anche visitare i nostri cari che sono passati prima di noi. Possiamo quindi chiedere se piace loro il nuovo ambiente in cui vivono. Possiamo visitare scuole ed università, e persino trovarci in un'aula per seguire una lezione.
Questo è anche il luogo dove si può scoprire la vera storia del mondo e la storia della nostra vita.
La "Sala dei Registri" (Vedi L'archivio Akashico) contiene la nostra vita presente ed il nostro passato, in essa vi sono registrati i nostri successi ed i nostri fallimenti. Siamo in grado di incontrare i nostri Maestri Spirituali che le varie Chiese hanno chiamati i nostri "Angeli Custodi», e possiamo chieder loro consulenza e orientamento sui nostri problemi.
Il piano astrale è una vasta dimensione di esistenza che contiene vita in abbondanza, dove non operano le stesse leggi del piano terrestre, là tante cose che sono del tutto impossibili sulla Terra, sono invece comuni. La Mente domina sulla materia, i colori sono più belli e possiamo sperimentare il fascino senza fine di tante cose nuove ed eccitanti da vedere e scoprire.
Per molti secoli alcune Chiese hanno insegnato che certe cose sono misteri e non devono essere messe in discussione, ricordando che Eva aveva mangiato dall'albero della conoscenza e conseguentemente era stata espulsa con Adamo dal Giardino dell'Eden.
Questa errata interpretazione è stata fatta da ignoranti, o da chi voleva mantenere le masse in uno stato di sottomissione.
La redenzione dell'uomo, in ultima analisi, verrà dalla conoscenza di se stesso e dal suo amore per il prossimo, non dalla sua ignoranza. Il piano astrale contiene anche molte cose che non sono ancora presenti sulla terra in questo momento.
 Alcune potranno apparire in futuro, altre appartengono al passato della Terra, come i molti animali che si sono estinti sulla Terra ma che continuano ad esistere in astrale.
Ricordatevelo sempre: non c'è la morte!
La proiezione astrale, quindi, ci permette di utilizzare la parte della nostra mente che è in uno stato sospeso o dorme, però siamo in grado di svegliarla e metterla al lavoro. Si chiama subconscio e può essere utilizzato per darci la conoscenza di cui abbiamo bisogno per saperne di più su noi stessi, il nostro scopo sulla terra e la nostra relazione con Dio.
La maggior parte della gente pensa alla mente come a quella parte che riconoscono come sé cosciente, ovvero quel dieci per cento che è cosciente, mentre il restante novanta per cento è fatto di subconscio.
 Possiamo però imparare ad espandere questo dieci per cento.
Tutti andiamo nel piano astrale di notte, durante il sonno. Pensate a questo: la proiezione astrale avviene senza neanche rendercene conto! Per quanto strano e difficile da credere, è vero: per iniziare ad esplorare il Mondo Astrale, bisogna prestare attenzione ai nostri sogni, ogni notte. Alla fine, si arriva a capire che si è nel piano astrale,senza saperlo.
Quando intraprendiamo il primo passo,
ovvero accettiamo la possibilità che esistono molteplici dimensioni e accettiamo la proiezione astrale come un fatto concreto, possiamo poi concentrarci sui modi per capire, esplorare, sperimentare effettivamente tutto ciò. In tal modo, siamo in grado di aprire la porta di un'esistenza straordinaria che va ben oltre ogni nostra più folle immaginazione!

FONTE: http://www.searchandprove.org/index.html

IL SANTO VOLANTE (13-07-15)

Sarà pubblicato quest'anno sotto il titolo, "L'uomo che sapeva volare:. San Giuseppe da Copertino e il mistero della levitazione"
il libro del Dr. Michael Grosso, Dottore in Filosofia presso la Division of Perceptual Studies dell' Università della Virginia.
Questa sua pubblicazione non è stata ben vista dai suoi superiori che si sono rifiutati di dare il  loro"placet" costringendo il Dr. Grosso a trovare una casa editrice per proprio conto, cioè la Rowman & Littlefield. Questo basta a capire quante resistenze vi siano ancora nel mondo accademico nei confronti di chi fa ricerca in campi non tradizionali sebbene la levitazione umana è forse uno dei fenomeni più interessanti, ma anche più rari. Col suo studio, Grosso ha sollevato un gran polverone ed ovviamente noi ci auguriamo che non sia nè il primo, nè l'ultimo ad esplorare i fenomeni paranormali. Vediamo ora chi sia stato S. Giuseppe da Copertino e quali prove delle sue straordinarie capacità sono state individuate dal Dr. Grosso.

San Giuseppe da Copertino (1603-1663) è ricordato negli annali della Chiesa perchè a volte si librava a pochi centimetri da terra, o addirittura per aria, di fronte a grandi folle di fedeli in tutta Italia. Il processo di canonizzazione della Chiesa si basò su indagini approfondite e quindi ci restano molte testimonianze scritte, tra cui 150 fornite da testimoni oculari, informazioni quindi molto dettagliate sulle sue levitazioni.Alcune persone oggi possono tendere a liquidare tali racconti come deliri causati dal fervore religioso o superstizioni di una società relativamente primitiva, ma, ha scritto il Dr. Grosso:
 
"..un dato di fatto è un'entità senza tempo."
Per quanto riguarda le potenziali obiezioni da parte degli scettici, Grosso ha detto: 
"Non reggono, non per 35 anni e con tutti i testimoni coinvolti, testimoni di primissimo ordine come cardinali, un papa, gli inquisitori stessi ".
Gli episodi di levitazione sono stati quindi ben documentati e siccome il Religioso era considerato una sorta di fastidio per la Chiesa, non vi è alcun motivo per considerare falsi tali racconti. Nè tantomeno la Chiesa, all'epoca dei fatti, aveva motivi per esagerare le capacità d'un taumaturgo. Non c'è motivo di credere che i documenti non riferiscano niente altro che i fatti nudi e crudi e San Giuseppe da Copertino ha ricevuto più diffidenza che approvazione nel corso dei decenni. Sebbene spostato da un luogo all'altro, oppure diffidato vagamente dal mostrare la sua incredibile facoltà, non fu fermato probabilmente perché era grandioso nella sua abilità di radunare un gran seguito di fedeli ovunque andasse. Fu tuttavia sottoposto ad una specie di arresti domiciliari a Roma, contemporaneamente a Galileo Galilei, anche se quest'ultimo lo fu per ragioni molto diverse: uno era un mistico, l'altro una forza trainante della Scienza moderna, sicchè entrambi vennero visti con diffidenza. La Chiesa avrebbe potuto facilmente etichettare Giuseppe come eretico, invece che  santo, spiegando la sua levitazione come un sintomo di possessione diabolica comunque egli dovette sostenere ugualmente un processo presso il Tribunale della Santa Inquisizione. 
 Il Dr. Grosso,  aggiunge che gli Inquisitori
"...capirono che questo ragazzo non aveva motivazioni segrete, era completamente umile, imbarazzato dalle sue capacità."
Infatti non era capace di levitare intenzionalmente, ma solo quando si trovava in uno stato di estasi. In alcuni momenti durante la Messa, Copertino sarebbe stato talmente preso da entrare in uno stato alterato di coscienza e cominciava a levitare. Era ignaro di tutto quanto accadeva intorno a lui, suscitando grande disappunto fra i fedeli, perchè non riusciva a portare a termine le funzioni religiose. A questo punto, nasce spontanea una domanda: c'è una ragione per cui la gente di oggi non si solleva in volo mentre fa la fila alle casse dei supermercati? Grosso fa notare che Copertino aveva le giuste condizioni per riuscirci, poichè non solo era in uno stato alterato di coscienza-estasi, a causa della sua fede, ma anche perchè era, come dire... un prodotto del suo tempo.
Non è che la gente di quel tempo fosse più ingenua o più propensa all'isteria collettiva di quella odierna, semmai il clima venutosi a creare dipendeva dalla Riforma della Chiesa, dalla cultura barocca, dalle pratiche comuni di digiuno e di isolamento, insomma tutto ciò aveva creato un tipo di ambiente in cui chiunque poteva facilmente entrare in uno stato alterato di coscienza.
E 'stato un momento particolare della storia, ma potrebbe un evento o un cambiamento nella società moderna ricreare circostanze simili?  Solo una massiccia interruzione della normale esistenza umana ci spingerebbe in uno stato di coscienza collettiva più aperto alle nostre capacità latenti, ma piuttosto che a seguito d'una catastrofe o d'un evento traumatico, è auspicabile che questo cambiamento si possa realizzare grazie ad una convergenza d'intenti delle principali branche della Scienza onde condurre una seria ricerca sulla coscienza.
Copertino e altri nel corso della storia, così come nel nostro tempo ed in diverse culture, hanno mostrato varie capacità soprannaturali. Si dice che egli fosse in grado di effettuare guarigioni miracolose e di emanare "l'odore di santità.
"
Se una sola persona potesse sviluppare tutte le abilità latenti riportate in tanti racconti di ogni epoca, si dovrebbe ottenere un super essere umano un superuomo, una superdonna" conclude Grosso.
La Psicocinesi non può manifestarsi sempre con modalità così drammatiche come le levitazioni di Copertino.
Probabilmente, anche nel mondo d'oggigiorno, molte persone sono in grado di provocare fenomeni paranormali in forme
 più sfumate e forse senza nemmeno rendersene conto.

(Adattamento Webmaster da: http://www.theepochtimes.com )

 

CONTATTO CON TRIPLICE VERIFICA E... PIZZA!
(04-07-15)

In una calda giornata Newyorkese, , Medium e Webmaster del Blog The Risen, riceve una tragica notizia: il nipote quindicenne è rimasto ucciso da un colpo di pistola partito accidentalmente. Le notizie dall'Aldià gli arrivano, diremmo, "in diretta" e, per maggiore conforto, riceve conferma del contatto tramite un'altra Medium ed un amico esperto di EVP (Trans-comunicazioni Strumentali). Interessanti i contatti successivi, in cui il ragazzo esprime tutto il dolore per la sofferenza di suo padre, irriducibile ateista e scettico, un'ulteriore conferma che i nostri atteggiamenti nei confronti della morte sono in grado di bloccare il cammino evolutivo dei nostri Cari.

August Goforth sarà relatore a Cagliari, il 10 ed 11 Ottobre p.v. al Primo Congresso per lo sviluppo delle discipline psichiche. (Vedi: Avvisi ai Naviganti)
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Alcuni dei miei amici più stretti conoscono il tragico evento che ha causato il passaggio di mio nipote Tristan, detto Ty.  Dopo appena 15 anni trascorsi su questo pianeta, ci ha lasciati all'inizio del mese scorso, molto prima di quanto chiunque di noi si aspettasse, anche se il padre mi confessò che non era poi così sorpreso, visto che Ty era troppo brillante e sensibile per la Terra.  Era andato a praticare il tiro al bersaglio con le sue armi a pallini, a casa del suo migliore amico. Sia lui che il suo amico stavano sparando a lattine e bottiglie nel cortile sul retro della casa.  Quando ebbero finito, corsero verso il tavolo da picnic e Ty vi gettò sopra la pistola con noncuranza . A sua insaputa, la pistola era ancora armata, e quando ha colpito il tavolo, ha sparato una piccola pallina di metallo esattamente nella zona sotto lo sterno di Ty.
Deve aver sentito qualcosa di insolito, perchè disse al suo amico, "
So che questo è strano, ma credo di aver sparato", e  poi, nel giro di pochi secondi, il viso gli era diventato blu, il suo corpo freddo, per quindi stramazzare al suolo.
Si è poi staccato dal suo corpo durante il breve viaggio in ambulanza verso l'ospedale, spirando momenti prima di giungervi.
Mio fratello ha ricevuto la notizia durante il lavoro, ed ha chiamato subito le nostre sorelle, che si sono precipitate in ospedale; a loro volta chiamavano l'altro mio fratello, che poi mi ha mandato un SMS con la brutta notizia, alcuni minuti dal momento in cui Ty era stato ucciso. Stavo chiacchierando con Rob Smith, specializzato nel soccorrere gli spiriti bloccati ed esperto di EVP, e con la Medium Isabelle Chauffeton su Facebook in quel momento, il che mi sembra ormai non una mera coincidenza, o anche una sincronicità, ma una orchestrazione ben precisa delle Guide in Spirito, così ho condiviso tutto con loro tramite lo smartphone, mentre mi trovavo in cucina.
Rob ha detto che avrebbe acceso la sua attrezzatura EVP ed iniziato a trasmettere in cerca di Ty. Inutile dire, stavo andando in shock, il che si prova in momenti come questo, ed anche in trance. Sentivo Ty, come se stesse lì accanto a me, così come il suo stupore,la paura e la confusione. Poi ho potuto vedere che stava guardando in giù al suo corpo e che era in grado di comprendere che era il suo.
 Pensava di essere ancora incarnato e stava diventando rapidamente preda del panico vedendo il suo amico piangere ed urlare e che non gli prestava attenzione. Poi ho sentito la voce di mia zia Agnese, che è stato il primo membro della famiglia a passare molti anni fa, una zia favorita, molto speciale per me. Mi disse:
"
Sono qui con alcuni altri membri della famiglia, mi hanno mandata ad incontrare Ty e ad accompagnarlo alla sua nuova casa ... ma non ci sta rispondendo ... a quanto pare non può o non vuole vedere e sentirmi anche se sono proprio accanto a lui! Non mi ha mai incontrato e non sa nemmeno chi sono, quindi qui abbiamo bisogno di voi per aiutarci subito: chiamalo e cerca di ottenere la sua attenzione "

Immediatamente ho cominciato a parlare a Ty con voce forte, ma calma ed autorevole :
"Ty, sono lo zio Agostino,  sono qui per aiutarti, ascoltami!"
Avevo fatto bene a fare affidamento sulla sua eccezionale intelligenza e insaziabile curiosità, perchè mi ascoltò subito ed io gli ho sinteticamente spiegato cosa stava succedendo e quello che doveva accadere dopo. Resta ancora lì e non ti muovere, la nostra zia Agnese sta arrivando per aiutarti, gli dissi, mentre gli inviavo un'immagine mentale di lei.
Poi, nostra zia annunciò:
«Lo abbiamo preso, grazie! Andiamo!"  Ho anche sentito molti altri Esseri in spirito esclamare e chiacchierare con voci felici e di congratulazioni: "Benvenuto!" "Oh, vedrai che amerai questo posto!" "Sarà molto più divertente di quanto tu possa immaginare!" e così via. Sicuramente un simpatico e fragoroso chiacchiericcio!
Meno di 15 minuti erano passati. Ero esausto e piangente dall'intensità del contatto, quando mi resi conto che ero anche incredibilmente affamato..è stato molto fastidioso per me .... ora? Non riuscivo nemmeno a pensare di mangiare! Ma il mio zucchero nel sangue era precipitato così in basso, che ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho preso uno dei menu da asporto sul bancone della cucina. Potevo sicuramente mangiare una pizza, dovevo ordinarla?, pensai tra me e me. Ma è così caldo oggi, non riesco a mangiare la pizza in una giornata così calda. In quel momento, Rob mi ha mandato un messaggio via Messenger:

"Ho appena ricevuto le parole, 'pizza calda' dalle attrezzature, sembra la voce di una signora anziana. Ha senso?"

Mentre gli rispondevo, Isabelle pure messaggiò,
 
"Mi fanno sapere che tuo nipote è ora con una donna più anziana, forse un vecchia zia."
Che convalida! Tutti e tre eravamo in estasi!

Da allora, ho potuto contattare diverse volte Ty; mi dice che se la sta spassando e che si sente veramente libero, perchè può fare molto di più con la sua mente, ora. Non gli mancano il confinamento e le restrizioni del corpo materiale terreno abbandonato così presto.
Continua però ad essere addolorato per la terribile perdita accusata da suo padre, e si sente frustrato per non essere in grado di aiutarlo. Sta però ricevendo un sacco di informazioni su come fornire conforto a quelli che ha lasciato alle sue spalle e posso vedere che sta lentamente, ma sicuramente, aiutando mio fratello a tornare a vivere.
Molti mi hanno chiesto perché non condivido questa storia con lui, ma c'è un modo giusto di fare certe cose,
cioè sempre ed in primo luogo è necessario che la persona bisognosa debba, in qualche modo, chiedere aiuto, che non può essere forzato in alcun modo.
Se, e quando, mi chiederà aiuto, spero di saper riconoscere quel momento e fare il grande passo perchè egli non sa nulla della mia medianità ed è un agnostico trincerato in un recinto di ateismo, pertanto, devo fare affidamento sulla mia completa fiducia nei modi misteriosi in cui le Guide orchestrano gli avvenimenti terreni. 
Ovviamente, ho poi ordinato un nutrito assortimento di pizze!

(Trad Webmaster da: The Risen)

Il Regno Invisibile (24-06-15)

di A. Riedel - Traduzione di Anticorpi.info

 
I nostri organismi sono composti da elementi appartenenti alla Terra. Sono generati letteralmente da essa. Ma allora da dove scaturirebbe la nostra coscienza? Sappiamo con certezza che qualsiasi cosa esiste scaturisca da qualcos'altro di esistente. Gli esseri viventi sono generati da altri esseri della stessa specie. Sicché la coscienza non può che scaturire dalla coscienza.
È possibile che la coscienza si sviluppi durante il processo della riproduzione umana? Che sia portata dallo sperma all'ovulo o che magari sia già residente all'interno degli ovuli? Non ha molto senso. Né vi sono molte ragioni per crederlo.
La coscienza non è qualcosa di fisico. Non ha una struttura fisica. Non esistono elementi fisici deputati alla sua creazione; nessuna dimensione, peso, profondità o ampiezza. Le nostre menti, le nostre anime ed i nostri sogni non sono fisici, eppure sono reali. Tutti noi li abbiamo, li riconosciamo e li sperimentiamo.
La loro esistenza non può essere negata, ma non può altresi' essere provata. Eppure esistono.
Può l'incapacità di dimostrare l'esistenza di qualcosa provare che quel qualcosa non esiste? A quanto pare no. Ciò significa che le cose possano esistere anche se la loro esistenza non sia dimostrabile.
Esistono cose di entità non fisica. La coscienza proviene dalla coscienza. Dunque è così assurdo ipotizzare che esista un regno non fisico da cui proverrebbe la coscienza? Perché siamo così restii a credere nell'esistenza di un regno non fisico?
Perché liquidare come assurda o impossibile qualcosa che in realtà appare probabile?
Il regno non fisico è qualcosa di molto diverso rispetto al regno materiale. Non ha forma. Non è fisico. Allora, dove si trova? E' possibile che le cose non fisiche esistano in un luogo fisico? Tramite la materia esse hanno la possibilità di manifestarsi fisicamente? Se è così allora dove si troverebbero quando non fisicamente manifeste? E' possibile applicare l'idea del 'dove' a qualcosa che non è fisico? 
Oh ragazzi, il discorso qui si fa confuso. Forse non ha senso cercare di applicare i concetti fisici ad un regno non fisico; a cose di cui percepiamo l'esistenza senza poterla dimostrare, misurare.
Ciò che sappiamo è che la nostra coscienza è qui con noi. Non è separata da noi. Essa 'vive' proprio come i nostri corpi. I nostri corpi fisici muoiono e ritornano alla terra. Ma la coscienza non è fisica, dunque come potrebbe morire? E allora cosa le succede quando i nostri corpi muoiono? E' evidente che il 'dove' non sia applicabile a questo concetto. La coscienza non muore. Non va da nessuna parte. Semplicemente, è. Una potrebbe stare a pensarci tutta la notte senza chiarirsi le idee. C'è poco da speculare. Essa è. Noi siamo in essa. E' intorno a noi. Siamo immersi in essa, proprio ora, in questo momento.

Il Regno Invisibile non si può trovare, perché non c'è alcunché da trovare. Non si trova in un luogo, Esiste e basta. Ci sentiamo separati dal regno della coscienza vivente? E' pensabile essere separati da qualcosa che non possiede coordinate fisiche e geografiche?
Perché siamo portati a credere che esista una sorta di velo che ci separa dal regno non fisico? Esiste realmente un confine? Oppure in realtà i nostri corpi fisici semplicemente non possono entrare nel regno del non fisico?
 Ma allora cosa impedirebbe alle nostre menti di accedere a quel regno?
Alcuni sostengono che esista un luogo chiamato 'aldilà', verso cui ci dirigiamo al momento della morte del corpo fisico. Altri ci dicono che non esistono cose come l'aldilà; che questa realtà sia tutto ciò che esiste. Che la coscienza sia solo un prodotto del cervello, il risultato dell'attività di una macchina biologica. L'umanità per costoro sarebbe un'aberrazione, un incidente di percorso, così come la vita. Dicono che la vita non abbia scopo o significato. Che non esistono mondi invisibili. La nostra esistenza sarebbe solo un casuale incidente cosmico privo di qualsiasi valore intrinseco.
Chi la pensa in questo modo è portato ad accettare il fatto che nulla di ciò che accade in questa realtà conti realmente. Perciò poco importerebbe il modo in cui ci rapportiamo al nostro prossimo e alla Terra. Non esistono concetti quali: 'giusto' o 'sbagliato.' La vita non è sacra; è più simile ad un virus destinato a estinguersi. Dunque non sorprende che chiunque aderisca a questa credenza non trovi alcun problema nell'attuare ogni tipo di aberrante sperimentazione genetica oppure nell'eliminare gran parte o l'intera specie umana. Se nulla ha senso, nulla importa. Fai ciò che vuoi. Che altro dovresti fare?
La mia analisi rileva che la fede nel nulla dovrebbe essere molto più difficile da accettare rispetto all'idea che esista un regno invisibile da cui provenga la coscienza. Troppe persone appartenenti ad ogni ceto sociale e provenienti da tutto il mondo, nel corso di migliaia di anni, hanno dato resoconti di esperienze di contatto con un regno invisibile. Quanti di noi hanno avuto esperienze inspiegabili in base alle regole codificate nel mondo fisico in cui viviamo? Anch'io ne ho sperimentate un paio, e so senza ombra di dubbio che erano reali. Non è affatto insolito che le persone prendano coscienza di questa realtà parallela perché vedono, ascoltano, percepiscono qualcosa che non appartiene all'ordine dalle leggi fisiche. Molti hanno vissuto esperienze di questo genere, per poi raccontarcele. Le esperienze di pre-morte spesso sono descritte come viaggi in un regno non fisico. Molte persone hanno dichiarato di avere visto delle entità o di avere udito delle voci; anche voci registrate che nessuno aveva notato al momento della registrazione.
Questi non sono affatto eventi rari o inusuali; in realtà sono incredibilmente comuni.
Quanti altri eventi inspiegabili dovrebbero essere necessari per prendere atto della situazione? 
 
Ecco, è proprio qui che il discorso non torna. Alla luce dei milioni di resoconti, appare chiaro che non sia una posizione ragionevole quella di impuntarsi ad affermare che non esista altro oltre la materia. Al contrario, è una posizione di irragionevolezza. Sarebbe ragionevole occuparsi dello studio dei fenomeni segnalati da questi milioni di persone; iniziare a vedere alcune cose in modo diverso. Esiste un regno invisibile? Tutti noi veniamo e torniamo ad esso proprio come i nostri corpi fisici provengono e ritornano alla terra? Tutto ciò accade indefinitivamente? Viviamo immersi in esso senza rendercene conto, oppure siamo separati da esso?
E' possibile che in un altro tempo, in un'altra civiltà riuscimmo a rispondere a tali questioni, ma poi in qualche modo la consapevolezza si disperse quasi completamente? Al punto che oggi ci ritroviamo a domandarci se questo 'regno invisibile della coscienza' esista davvero, e quale sia la nostra relazione con esso? Siamo indotti a dimenticare la sua esistenza durante la nostra permanenza in questa realtà? Abbiamo dimenticato come accedere alla fonte della coscienza vivente?
Per quale ragione le gerarchie di potere che controllano le nostre vite insistono sul fatto che non esista alcunché al di fuori di questa realtà fisica? Nessuna vita dopo la morte, nessuno spirito, nessun Dio. Vi fu un tempo in cui non eravamo in grado di vedere le forme di vita microscopiche che pullulano intorno a noi; poi inventammo il microscopio. Eppure quelle forme di vita microscopiche erano sempre state lì. E allora per quale motivo negare così recisamente l'esistenza dei reami invisibili?
Non sarebbe molto più logico assumere un atteggiamento possibilistico?

Nonostante i resoconti di milioni di persone ci abbiano parlato dell'esistenza di qualcosa che si pone oltre la nostra esperienza sensoriale, il potere continua a bollarle come stupidaggini. Proprio come la coscienza, di cui molti di noi conoscono l'esistenza senza poterla misurare. Non so perché la 'cultura di massa' spinga così tanto sul concetto secondo cui non esista alcun regno invisibile, ma di certo esiste un motivo preciso. Un motivo in funzione del quale veniamo indotti costantemente a non credere a ciò che in cuor nostro sappiamo che sia vero e credibile. Qualcosa mi suggerisce che la risposta a questa domanda sia molto più interessante di quanto si possa pensare. Ciò che consideriamo 'inspiegabile' non è poi così inspiegabile. Al contrario, ciò che è davvero inspiegabile è l'insistenza con cui chi controlla la cultura cerca in ogni modo di convincerci che ciò che sappiamo che esiste, sia in realtà inesistente.

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Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito Think or Be Eaten
Link diretto: http://www.thinkorbeeaten.blogspot.fr/2011/08/invisible-realm.html
traduzione a cura di
Anticorpi.info

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COMUNICAZIONI MEDIANICHE
COI VIVENTI
(05-06-15)

Gli annali della ricerca psichica e vari libri su medianità contengono una serie di casi in cui una persona che inizialmente si pensava fosse "morta" ha comunicato attraverso i Medium, ma è stato poi stabilito che era ancora viva.
"
Falso! Frode! Ciarlatanerie! ", gli pseudo-scettici si sono affrettati a definire così questi casi che sono ancora citati come prova evidente di frode. Tuttavia, questi "tuttologi" apparentemente non considerano il fatto che le evidenze suggeriscono che gli esseri umani (viventi) sono in grado di lasciare il proprio corpo e comunicare telepaticamente con gli altri esseri umani (viventi).
Il colonnello Norbert Okolowicz ha riportato il caso del fantasma di una persona viva che comunicò durante una seduta del Medium polacco Franek Kluski. Uno dei comunicatori era il padre di una delle partecipanti alla seduta e le apparve con un'espressione confusa nei suoi occhi. La figlia in questione inviò un telegramma alla famiglia che viveva in un'altra città stabilendo così che il padre era vivo, ma malato e privo di sensi, con la febbre alta, al momento in cui aveva visto il suo fantasma, doppio, corpo spirituale, perispirito, o qualsiasi altro nome vogliate dargli. Okolowicz ha anche riferito che Kluski ricevette messaggi in scrittura automatica da circa 150 entità, utilizzando diverse calligrafie e diversi stili di espressione.  Sei o sette di loro furono identificati come persone viventi non presenti, ma addormentate al momento del contatto.
Secondo Zofia Weaver, che ha tradotto il libro di Okolowicz aggiungeno i suoi personali commenti, la comunicazione di solito ha preso la forma di un dialogo tra un partecipante alla seduta e l'entità.
Apparentemente, è stato confermato in alcuni dei casi che il comunicatore aveva "sognato" la conversazione.
Beatrice Gibbes, una ricercatrice che ha dedicato gran parte della sua vita a osservare e assistere Geraldine Cummins, una Medium di scrittura automatica irlandese molto famosa, ha riferito il caso di Mrs. Napier Webb, una vecchia amica della Cummins che era stata gravemente ferita in un incidente di caccia nel mese di  Marzo del 1944. Nel mese di Maggio era stato effettuato un intervento di chirurgia cerebrale con gravi incognite sulla sua sopravvivenza. La sera del 25 Maggio, Gibbes e Cummins avrebbero dovuto andare a prendere il tè e poi andare a vedere un film a Londra, quando la Cummins avvertì il bisogno improvviso di scrivere.
Entrata in uno stato di trance con la penna in mano, Astor, il suo spirito di controllo, le disse che una strana donna le era vicina, ma non sapeva quello che voleva.  Gibbes, che era anche lui seduto al tavolo, replicò ad Astor affinchè chiedesse chi fosse e cosa voless e così la penna improvvisamente scrisse "Tid Webb." Tid era il nomignolo della signora Webb:
"Mia cara Geraldine. È strano come i miei pensieri sono andati a voi in questo momento terribile. Sono in due mondi. Io non sono morta, ma posso esserlo a breve. Non posso parlare con nessuno. Voglio dire che sono stata con B___ (suo figlio ucciso a Hong Kong all'inizio della guerra) e mi ha portata in un mondo così brillante che non posso descriverlo.  Questa è solo una piccola visita per pregarvi, se andrete in Irlanda, di non perdere di vista il mio tesoro ... (la sua giovane e unica figlia). I ragazzi stanno bene, ma lei è così giovane ...
Il dottore è stato qui e ho potuto capire che pensa che ho ancora qualche possibilità , che io possa continuare a lottare, cosa che voglio così tanto, che forse farò.  Se non dovessi guarire, promettimi che farai come ti chiedo. "


Gibbes rispose a Mrs Webb che la Cummins era in uno stato di trance, ma che l'avrebbe informata della sua richiesta, non appena fosse tornata pienamente cosciente e lei rispose: "
Oh, signorina Gibbes,certo che vi vedo ora. Grazie mille. Ora quello strano cordone (il cordone d'argento -vedi-) comincia a tirare verso di me. " Gibbes le chiese se era in coma al momento. "
Ho visto il mio corpo disteso e sono ancora legata ad esso da un cordone d'argento - un po 'sfilacciato, sai "
, rispose.
Astor prese il controllo e disse a Gibbes che non pensava che la donna fosse passata perché poteva vedere il cordone della vita ancora intatto. Ma poteva dire che era dentro e fuori del suo corpo. Un amico comune più tardi scrisse a Cummins e le disse che la signora Webb era ancora viva ma che sembrava essere ".
.più di là che di quà e torna cosciente solo con grande sforzo se le si parlava."
Mrs Webb morì tre mesi dopo.

Allo stesso modo, la medium e chiaroveggente Gladys Osborne Leonard ha riferito di aver visto e di aver comunicato col corpo astrale  di suo marito prima che fosse effettivamente morto. Un giorno, in compagnia di un'infermiera che assisteva suo marito, (che era stata molto male per un certo numero di giorni, ma sembrava essere in una fase di miglioramento) la signora Leonard aveva fatto una passeggiata sulla spiaggia, appena fuori dal loro cottage.  Ad un tratto si accorse di una vaga ombra che camminava accanto a lei e che le parlava.
"Non preoccuparti, piccola donna, non ti preoccupare», le sussurrò l'ombra del marito.
Pensando fosse morto, la Leonard corse a casa dove lo trovò immerso in un sonno profondo.
Quando si svegliò, le disse che era stato sul lungomare a parlare con la gente, anche se non ricordava di aver parlato con Gladys.
"Questa esperienza mi ha dato la certezza che l'anima di mio marito stava allentando la sua presa sulla controparte fisica ,
nonostante il recente miglioramento delle sue condizioni,"

scrisse la Leonard, che inoltre ricordava di aver assistito il "doppio" di molte altre persone prima della loro morte effettiva.

Camille Flammarion, un noto astronomo e ricercatore psichico francese, ha citato il caso del Dr. CJ Romanes, un eminente scienziato inglese. Romanes riferisce che una notte, mentre era sveglio nella sua camera da letto, vide una forma bianca entrare, sfiorare la testata del suo letto mentre passava, e poi fermarsi ai piedi del letto.
"
Improvvisamente, alzando la mano, la forma ritrasse i veli che nascondevano la sua faccia, e sono stato in grado di distinguere mia sorella, che era malata da qualche tempo. L'ho chiamata, gridando il suo nome, ma la vidi sparire all'istante."
Anche se sua sorella era malata in quel momento, il  medico non aveva ritenuto fosse un caso grave, pur tuttavia, ella moriva pochi giorni dopo il contato col fratello.
"Possiamo supporre che la mente subconscia del malato ha una percezione di morte imminente, in contrasto con la mente cosciente che non ha alcun sospetto", teorizzò poi lo stesso Flammarion.


Il grande erudito tedesco Johann Wolfgang von Goethe ha riferito che un giorno, mentre stava camminando con un amico, era stato fermato dall' apparizione di un altro amico, Frederic, che lui credeva fosse in un'altra città in quel momento.
Quando Goethe iniziò a parlare a Frederic, l'amico che aveva accanto pensò che fosse impazzito, dato che non vedeva nessuno.
Quando Frederic svanì, Goethe chiese al suo amico se fosse morto.
Al suo arrivo a casa, Goethe scoprì che Frederic era lì, giunto con un pò di anticipo a Weimar dalla sua città, e che si era addormentato su di una poltrona in attesa che Goethe arrivasse a casa. Frederic gli raccontò di un sogno che aveva avuto mentre dormiva nella poltrona in cui aveva incontrato Goethe e fu in grado di descrivere la scena e riferire le parole usate da Goethe quando lo aveva visto.

William T. Stead, giornalista e autore britannico,che aveva sviluppato la capacità di produrre scrittura automatica, chiese allo spirito di Julia Ames di spiegargli come funzionava quel tipo di comunicazione medianica. Julia gli disse che la sua mente non era "
ostacolata dalle limitazioni della materia", e quindi era un buon "strumento". Inoltre lo informò che avrebbe potuto anche ricevere messaggi dai suoi amici ancora vivi nel regno terreno più o meno allo stesso modo . "Tutte le menti sono in contatto tra loro in tutto l'universo", gli spiegò Julia , ".. e si può sempre parlare e rivolgersi alla mente di chiunque, ovunque essa sia, se più o meno conosci quella certa persona. Il vostro vero sé, quello che si potrebbe chiamare il tuo ego, è presente dietro ai sensi fisici e mentali, utilizzandoli come vuole. "
Lo spirito di controllo per tramite d'un altro Medium disse a Stead che aveva un' anima molto libera. Quando Stead chiese cosa volesse dire, gli venne spiegato che la sua anima era molto vagamente collegata al suo corpo e, quindi, era" in grado di permettere ad altre menti di essere agganciate alla sua. Le persone le cui anime sono strettamente connesse al corpo, non possono essere utilizzate in questo modo.
Ci sono molti altri casi di viaggi fuori dal corpo e di comunicazione telepatica che potrebbero essere citati che in nessun modo annullano l'ipotesi dell'esistenza dello spirito.

Articolo di Mike Tymn -Traduzione: Webmaster.

DIMOSTRARE LA REINCARNAZIONE
(06-05-15)

Dimostrare in modo inequivocabile che certe persone si sono reincarnate appare un compito molto difficile, se non impossibile. Basati su fatti anedottici, per quanto incredibili possano essere i racconti dei presunti reincarnati, tali episodi appartengono più al regno della fantasia che non a quello della Scienza, ma...
Il compianto Dr. Jan Stevenson
(1918-2007)
aveva scoperto un ingegnoso sistema adottato dalle popolazioni Induiste che accettano la reincarnazione come un dato di fatto e non la mettono in discussione.
Lo studioso, che ha dedicato tutta la sua vita a studiare il fenomeno, intervistando centinaia di bambini -per lo più asiatici, ma anche occidentali- accentrò la sua attenzione sui così detti "SEGNI DI NASCITA", ovvero quelle strane "voglie" con cui alcuni bambini nascono. Specie qui al sud le superstizioni sulla gravidanza sono ancora molte e si sentono ancora le nonne raccomandare alle loro nipoti gravide di evitare questa e quell'altra cosa durante i nove mesi di attesa: non toccarsi in certi punti del corpo, accontentare subito ogni desiderio di cibo, ecc., pena la comparsa di "voglie" (di vino, di fragole, di caffè) sulla pelle del nascituro. Come potrebbe un pensiero della madre influenzare l'embriogenesi del feto, è un fatto tutto da dimostrare, strano, però, è che spesso tali voglie hanno un nesso logico con fatti e desideri materni irrealizzati.
Si tratta di "dermografia", ovvero di una sorta di comando ipnotico che la madre trasmette al nascituro, o l'origine della deformità, dell'imperfezione, nasconde qualcosa di più profondo?
Il Dr. Stevenson
- abbiamo parlato molte altre volte dei suoi studi (Clic QUI per altri articoli) - individuò molti casi di bambini nati con strane cicatrici, macchie, o addirittura privi di uno o più arti, che -guarda caso- ricordavano una vita precedente in cui erano stati feriti PROPRIO DOVE LA MALFORMAZIONE ERA PRESENTE. Archiviare come coincidenze tali racconti, appare un pò arduo, visto che i piccoli erano in grado di raccontare per filo e per segno, con nomi, luoghi e circostanze esatte, dove fossero stati ammazzati.
Può un trauma trasmettersi attraverso il DNA o altri meccanismi genetici? Trattandosi il più delle volte di bambini nati in  famiglie non consanguinee, questa ipotesi è da scartare nella maggioranza dei casi ed anche per i nipoti diretti, come vedremo più avanti,
tali segni non erano presenti sul corpo dei loro avi. Cosa direbbero gli Scettici se solo leggessero quel che i nostri Ricercatori scoprirono (ma -si sa- gli Scettici non si abbassano a leggere simili quisquilie!)?

Sta il fatto che Stevenson scoprì che un mezzo per dimostrare la reincarnazione esisteva ed era semplicissimo....
Alla morte di Stevenson, Jim B. Tucker , che ora ne occupa la cattedra  presso l'Università della Virginia, e lo Psicologo
 HH Jurgen Keil, della University of Tasmania, riaprirono questa linea di ricerca. Nel 2013 individuarono 18 casi di voglie sperimentali
- 13 nel nord-est della Thailandia e cinque in Myanmar- ovvero voglie causate intenzionalmente nei nascituri, ben prima del loro concepimento! Indagando più a fondo si scoprì che in alcuni villaggi Indonesiani  vigeva una strana usanza:
 "marcare" il defunto per sapere se, nel caso si  fosse reincarnato in futuro, avrebbe riportato con sè proprio quel marchio!
La "marcatura" veniva molto semplicemente effettuata col...nerofumo delle pentole!  Dipingendo una zona del corpo del defunto e poi recitando una preghiera rivolta al trapassato perchè si ricordasse di riprodurre quel simbolo quando si fosse reincarnato, i locali mostrarono agli allibiti ricercatori come il sistema funzionasse davvero, presentando loro diversi presunti reincarnati.
Ecco un paio di storie molto convincenti:

Cinque anni dopo che suo nonno materno era morto all'età di 59 anni, in Thailandia, Ning (non é il suo vero nome), nacque con una voglia insolita che però aveva un significato speciale per la sua famiglia. Al momento della morte del nonno, una delle sue figlie aveva deciso di marcarne il corpo, al fine di determinare se sarebbe rinato in futuro. Dopo aver raschiato la fuliggine dal fondo di una pentola di riso con l'indice, fece un segno nero sopra la caviglia destra del defunta e, così facendo , la futura zia di Ning, espresse il desiderio mentale che suo padre avrebbe portato quel segno con lui se avesse deciso di rinascere, sì da confermarne la reincarnazione.
Dopo la morte del padre, la madre di Ning, una sorella della donna che ne aveva segnato il corpo, sognò di lui per più di dieci volte .
 Nel primo sogno le disse che voleva vivere  di nuovo con la sua famiglia. La voglia con cui poi nacque Ning era un  nevo iperpigmentato,  visibile sull' esterno della sua  gamba destra, in basso, nella posizione esatta del marchio che sua zia aveva dipinto sul corpo di suo padre. Si trattava davvero del nonno reincarnato in Ning, o la corrispondenza dei segni  era solo una coincidenza?
Episodi del genere sono considerati comuni nelle culture che credono nella reincarnazione. A volte l'individuo reincarnato parlerà di una vita precedente, ma  Ning ha detto molto poco per essere interpretato come prova d'una precedente esistenza.
Un collegamento possibile, però, era che lei si opponeva con forza all'interesse di sua madre nel gioco d'azzardo, cosa che anche il nonno faceva spesso contro questo brutto vizio della figlia. Un altro comportamento interessante era che Ning urinava in circa la metà del tempo rispetto alle altre donne perchè lo faceva stando in piedi e sono stati segnalati altri casi in cui ragazze che urinano in piedi pretendono di ricordare vite precedenti in cui erano state maschi.

 [Fonte: Glover V. Maternal stress or anxiety in pregnancy and emotional development of the child. British Journal of Psychiatry. 1997; 171: 105-106. ]

 Un altro caso riportato da Tucker e Keil coinvolge non una, ma due voglie sperimentali. Mya (non è il suo vero nome), una ragazza nata a Yangon, Myanmar, era stata cresciuta dalla zia materna e da suo marito. La nonna materna era morta di malattia renale a 68 anni nove anni prima che Mya nascesse. Circa 2 ore dopo la sua morte, sua figlia (la futura  zia di Mya) fece due segni sul corpo della madre con la fuliggine, uno sulla superficie laterale della gamba sinistra appena prossimale alla caviglia, l'altro sulla superficie mediale della gamba destra. Quando la madre di Mya rimase incinta di lei, sognò tre volte che sua madre le diceva che voleva venire a vivere con lei.
La madre di Mya inizialmente disse di no, ma la donna diventava sempre più insistente nei sogni successivi, finchè alla fine le disse:
"Fai come vuoi." Rimase incinta un mese più tardi. Quando Mya  nacque, aveva due voglie corrispondenti ai due marchi fatti da sua zia sul corpo della nonna. Non aveva altre voglie, come  nessuno dei suoi due fratelli. A circa 18 mesi di età, Mya iniziò a manifestare una varietà di idiosincrasie personali, abitudini e comportamenti che coincidevano con quelli della nonna defunta. Tra questi vi era un'abitudine di particolare interesse per la sua famiglia: quando mangiava teneva una gamba piegata sulla sedia. Lei e sua nonna erano gli unici due in famiglia a farlo. Questo particolare ed una varietà di ricordi che Mya non poteva apparentemente aver inventato, così come le due voglie, convinsero sua madre e gli altri membri della famiglia che Mya era la reincarnazione della nonna.

Sebbene i difetti di nascita siano abbastanza comuni, solo una piccola parte (30%) può essere spiegata da cause dimostrabili, nè sappiamo perchè non siano presenti in tutti i membri della stessa famiglia, né perché si presentino su particolari zone del corpo.
La teoria reincarnazionista, invece, ci spiega perfettamente perchè, dove e per quale motivo siano presenti come nei casi -sempre descritti da Stevenson & Coll.- di amputazioni o cicatrici che riproducono esattamente le lesioni che avevano causato la morte del presunto reincarnato. L'archivio dei nostri Colleghi è pieno di foto di individui che affermano con certezza di esser stati decapitati, fucilati, amputati di arti, e quasi sempre è stato possibile per i Ricercatori trovare le loro descrizioni coincidenti, semplicemente andando a frugare nei giornali dell'epoca in cui si erano verificati i fatti criminosi. Appare evidente che le morti traumatiche sono un terreno fertile al "ritorno", di certo perchè queste povere anime sentivano di non aver vissuto pienamente le loro precedenti esistenze. Esse sono ritornate portando sui nuovi corpi i segni della loro storia, per raccontare -forse per prima a se stessi e poi agli altri- il loro infelice destino. Dimostrare che la reincarnazione esiste, significherebbe confermare il fatto che corpo e coscienza sono due entità separate che solo per brevi periodo di tempo coesistono, ma una simile scoperta creerebbe non pochi problemi alle religioni non reincarnazioniste e forse anche problemi...molto pratici e ben più prosaici...
Vi lascio immaginare, infatti, cosa succederebbe se -per esempio- Gianni Agnelli si reincarnasse e già dalla più tenera età richiedesse di tornare a dirigere la FIAT, per non parlare di chiunque altro che, dopo aver ereditato anche meno ingenti patrimoni, si venisse a trovare di fronte ai suoi avi, ritornati per esigerli !

Webmaster

 GEORGE RITCHIE: RIFLESSIONI SULLA SUA NDE (02-05-15)

Il commento che segue è un estratto dal libro di George Ritchie, la mia vita dopo la morte: iniziare a vivere per l'Amore Universale.
Chi non avesse letto la sua esperienza, clicchi
QUI, è sicuramente una delle più lunghe e dettagliate descrizioni dell'Aldilà mai registrate e le conclusioni a cui il Dr. Ritchie è giunto, smentiscono clamorosamente tutti coloro che credono che le NDE siano opera del Diavolo. Perché è dai frutti che si giudica l'albero. (WM)
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Attraverso i secoli, come ha fatto nel Giardino dell'Eden, Dio chiama ancora l'uomo:
«Dove sei, Adamo?"
L'uomo, a causa dei dogmi del cristianesimo occidentale, ha perso la sua strada, e vede se stesso del tutto separato da Dio, perché la Chiesa cattolica romana ne ha sottolineato la sua caduta (i nostri peccati) come causa della morte di Gesù sulla croce. Le chiese non hanno mai spiegato il nostro potenziale come divinità (il nostro potenziale di diventare figli di Dio come Gesù), perché Dio ci ha dato potere creativo e quanto sia necessario per noi essere sotto la guida dello Spirito Santo quando usiamo questa potenza. Nei Salmi, 82:6, Gesù chiese: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi?" (Da Giovanni 10: 30-39)
Sant'Ireneo, affermò che Dio è diventato un essere umano perché gli esseri umani potessero diventare Dio. Vorrei cambiare questa affermazione e dire che Gesù ci ha mostrato che Dio, nostro Padre, ci ha creati per essere tali.
Invece le chiese ci portano a credere che solo ad esse è stata data l'autorità di decidere chi guadagnerà il cielo e che coloro che non si uniscono sotto una particolare denominazione andranno all'inferno.  Ciò è in contraddizione con gli insegnamenti di Gesù, il Cristo, che ci ha raccontato la storia del figliol prodigo non solo per aiutarci a capire l'Amore ed il perdono di Dio, ma anche per aiutarci a capire che il figliol prodigo è la storia cosmica di ogni essere umano. Tutti abbiamo dimenticato che siamo figli e figlie di Dio Altissimo; che il nostro lato spirituale, l'anima dell'uomo, ha bisogno di tornare ad avere comunione totale con il Padre. Per fare questo dobbiamo venire a noi stessi e renderci conto che in questo regno umano di esistenza, il nostro lato umano, il lato egoista, ci ha portato giù lungo la strada del materialismo, sì da vivere solo per noi stessi, che ci ha fatto allontanare dal nostro Padre e dal nostro destino divino dimenticando chi siamo, causando la nostra morte spirituale. Gesù è andato in croce per mostrarci che dobbiamo far morire questo lato umano egoistico al fine di permettere all'anima umana, che conserva la conoscenza di chi è e da dove è venuta, di prendere il controllo della propria vita.

Questo è il nostro destino finale, raggiungere e iniziare a comunicare con il Cristo, in modo che ci possa portare di nuovo ad essere vivi (in quella perfetta unione con il Padre) e lasciar fluire il suo Amore ed il suo pensiero attraverso ognuno di noi. Dobbiamo arrivare a conoscere in noi il Cristo risorto, passando il suo Amore gli uni agli altri e con Dio, perché il nostro Amore umano non è sufficiente.
Quando riconosciamo questa verità, allora, come il figliol prodigo di cui Gesù ha parlato, saremo tornati noi stessi, cioè, risorgeremo e decideremo di tornare a casa, perché sapremo che anche essere un servo nella casa di nostro Padre è meglio che essere morti spiritualmente, cioè il modo in cui abbiamo precedentemente vissuto. Poi, con il Cristo, lo Spirito Santo ed il Padre nostro - tutti noi, uniti - contribuiremo a creare un universo e non più una società divisa. Questo è ciò che credo che Gesù intendeva quando ha detto:
"E io attirerò tutti gli uomini a me, quando sarò elevato da terra." - Gesù, Giovanni 12: 31-36
Cristo ci ha mostrato che doveva passare attraverso la morte del suo sé fisico in modo che la risurrezione del suo sé spirituale potesse prenderne il posto. Penso che la sua morte in croce ha anche simboleggiato che dobbiamo renderci conto che siamo morti prima di poter essere sollevati dal Cristo Risorto dentro di noi. Trovo difficile credere che nel nostro attuale stato di morte spirituale possiamo conquistare la nostra natura inferiore fisica ed egocentrica senza passare attraverso la morte e la resa della nostra volontà come ha fatto Gesù sulla croce. Posso dire che il Risorto mi ha condotto attraverso i quattro regni della vita dopo la morte, che nel più alto regno, egli mi ha fatto vedere degli esseri che avevano seguito i suoi insegnamenti e che ora erano resuscitati in esseri spirituali, che erano diventati come Lui. Credo che Gesù non si sia incarnato solo per morire a causa dei nostri peccati, ma che anche lui visse e morì per mostrare a tutta l'umanità, senza distinzione di razza, credo o colore, quanto Dio nostro Padre ci ha amati. Si aspetta che noi facciamo la stessa cosa. Quando arriviamo a capire questo, allora sarà veramente contento perché avremo obbedito al grande comandamento:
"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Ama il prossimo tuo come te stesso." - Gesù, Luca 10: 25-28
Il nostro destino è non solo di conoscere e superare il nostro lato umano ma anche, seguendo il suo esempio, di conoscere e attivare, o portare alla vita, il nostro lato spirituale, che Egli ha mostrato essere presente in ogni uomo, donna e bambino.
Egli ci ha mostrato come morire "dentro" e come risorgere dai morti per ascendere al nostro Sé Superiore, alla vera vita.
Non sto dicendo che dobbiamo patire una morte sacrificale sulla croce come ha fatto Gesù. Sto dicendo che dobbiamo raggiungere il punto in cui siamo disposti ad affrontare la morte della nostra natura egocentrica di modo che la nostra più alta natura spirituale possa ottenere il controllo. Credo che essere disposti a seguire una resa così totale alla volontà di Dio, porterà a una resurrezione e ascensione del sé trasformato, che può cambiare il mondo in un Paradiso terrestre. Gesù ha mostrato questa trasformazione prima in se stesso per dimostrare ciò che può accadere a tutti coloro che lo avrebbero seguito, cambiando se stesso e tutti coloro che lo seguivano, perché mise la sua volontà nelle mani di Dio, nostro Padre che,come ci ha mostrato, è puro Amore. Il nostro destino è quello di fare la stessa cosa per sopravvivere e cambiare il nostro mondo.  La sua missione non era solo quella di insegnare e mostrarci come raggiungere il livello evolutivo più elevato, il Paradiso, ma piuttosto come creare il Paradiso in terra.
"La morte non è altro che una porta, qualcosa che si attraversa." - Dr. George Ritchie

(Trad. Webmaster dal Sito di Kevin Williams )

 VISIONI DALL’ALDILÁ (29-04-15)
di Flavia Schiavone (*)
Ospite alla "Vita in Diretta" di ieri, 28 Aprile, il Prof. Polick ha raccontato una storia di contatto incredibile. Non sappiamo come definirla per i pochi dettagli "tecnici" forniti durante l'intervista e ne vorremmo sapere di più, perciò abbiamo inviato una mail al Collega, sperando che ci risponda. Nel frattempo, leggete la sua avventura così come è stata pubblicata da un blog risalente ad un anno fa.

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Che cosa succederebbe se, alzandosi una mattina e andando a lavorare, si venisse contattati telefonicamente da un amico che non si sente da tempo, il quale afferma di essere in contatto con nostra moglie morta da tre anni, che chiede di incontrarci, per parlare ed essere vista nel nuovo corpo che abita? E se noi fossimo un medico affermato e di successo, abituato a pensare in termini scientifici e concreti, come potremmo mai accettare un fatto del genere? Questo è esattamente quel che è accaduto a Roma, ad un noto professionista della capitale, in una qualunque giornata del 2007, una mattinata che si preannunciava uguale a tante altre, ed invece …
Vediamo con ordine i fatti.
Il prof. William Thomas Polick Jr., operante nel campo della medicina da anni, specializzato in angiologia, si era trovato a perdere l’amata moglie Rita, a causa di un tumore al colon. A nulla erano valse le più assidue cure mediche prestatele dal Professore e dai suoi colleghi. Dopo 6 lunghi anni di sofferenze, la moglie del prof. Polick, lasciò le sue spoglie mortali, lasciando il marito, la figlia e tutti quelli che l’avevano amata, in uno stato di dolore e disperazione. Le giornate di William, dopo la perdita, continuarono con la solita routine lavorativa, resa più spenta e faticosa da un vuoto incolmabile.
Il suo era stato un matrimonio di amore, che negli anni si era dispiegato in un crescendo di solidarietà, amore, rispetto, profonda armonia e serenità. Ora, si ritrovava da solo ad arrancare in giornate senza senso, privato del bene più prezioso che la vita gli aveva offerto. Le giornate si susseguivano monotone, una dopo l’altra, in uno stato di prostrazione interiore.
Dopo qualche anno trascorso in questo stato di dolore e sofferenza, una cara amica di William aveva deciso di rompere gli indugi e di trascinarlo fuori dallo stato letargico in cui si trovava ormai da troppo tempo. Decise di presentargli una amica. Riluttante, il medico andò alla cena. Si trovò di fronte ad una creatura affascinante, bella, colta, intelligente. Iniziarono a vedersi.
E tra loro nacque qualcosa....


Segue su: http://romanightandday.blogspot.it/2014/04/visioni-dallaldi.html

(*) Flavia Schiavone, Psicologa

PREMONIZIONI AVVERATE   (31-03-15)

La prima volta che Lisa O'Brien ha intuito che qualcosa di bizzarro stava accadendo fu quando trovò sua figlia Jacie, di 4 anni, intenta a conversare in una stanza vuota. 'Jacie, con chi stai parlando?' le chiese.
'
Col mio papà! Sto parlando con papà', ricorda la O'Brien. Le disse che poteva anche vederlo.
Il padre di Jacie era morto da poco nell'attacco dell'11 settembre al World Trade Center.
La signora O'Brien ha detto che ha cercato di interrogare delicatamente Jacie, che le ha rivelato che il suo papà giocava con lei a far gli indovinelli. Jacie riportò poi i nomi dei collaboratori di suo padre, che erano tutti morti, molti dei quali sua madre afferma di non avere mai incontrato. Poi la O'Brien ha mostrato una foto ed ha chiesto alla bambina: '
Sai chi sono questi ragazzi?', E lei ha detto con sicurezza: 'Mamma, questi sono i compagni di papà!' suscitando un po' d'invidia nella mamma che invece non era capace di vedere nulla.
Le O'Brien sono solo due dei tanti che rivelano quelli che potrebbero essere fra gli eventi più strani accaduti all'indomani dell' 11/9. Per la maggior parte, l'attacco al World Trade Center rimane una cicatrice nazionale ed emotiva, ma per alcuni dei sopravvissuti rappresenta anche un passo verso un mondo spirituale che dicono non avrebbero mai potuto immaginare.

Una Vedova ricorda le Premonizioni del marito

Lo strano viaggio di Bonnie McEneaney iniziò con incredibili premonizioni. Suo marito Eamon di 46 anni, un atleta leggendario diventato poi un trader che lavorava al World Trade Center, sembrava avere una sorta di presentimento nelle settimane prima dell'11 Settembre.
Il 2 Settembre 2001 erano ad un barbecue dove Eamon aveva parlato al fratello sulla possibilità che il World Trade Center potesse essere colpiti di nuovo da un attentato. Stava chiedendosi se questa volta doveva portare le persone sul tetto o se fosse stato meglio cercare di portarle giù per le scale. Nei giorni seguenti, la vedova ha detto che era chiaro che Eamon sospettasse di non avere molto da vivere, infatti, una sera mentre stava cucinando, lui entrò e disse:

'Faresti meglio a dare più disciplina ai bambini, perché quando me ne sarò andato potrebbe essere dura'.

La mattina del 11/9, mentre Eamon si preparava per andare al lavoro, ci fu un altro segnale. Mentre era sotto la doccia, ebbe un attacco di vertigini - un problema che aveva accusato anni prima, ma che non lo aveva più infastidito da più di nove mesi.

Esperienze da pelle d'oca

Parlando con altri membri della comunità di supporto ai parenti delle vittime dell'11/9, la McEneaney ha scoperto che esperienze come la sua sono molto comuni, avendone discusso ed intervistato almeno 200 persone. Ha trasformato le loro storie in un libro intitolato "Messaggi: Segni, visite, e premonizioni dai cari persi l'11/9. "
Una volta scettica, ora dice che è una convinta sostenitrice delle premonizioni come quella di Monica e Michael Iken.
La coppia si era sposata l' 11 settembre del 2000 e Monica ha detto che Michael sentiva che qualcosa era fuori dal solito quella mattina. Durante il servizio all'aperto, un jet passò sulle loro teste, con un fracasso così forte e così vicino, che dovettero interrompere  proprio al momento del "sì."
"Era inorridito. Si rivolse a me e disse: 'Questo è un pessimo segno.",
ricorda Monica.  Quasi un anno dopo, il 9 settembre 2001, gli Ikens prendevano alloggio in un hotel presso l'aeroporto di Boston, ma suo marito le disse:
"Monica... dobbiamo uscire di qui, in questo momento, dobbiamo andar via subito"
Monica non riusciva a capire il motivo per cui il suo nuovo marito era così sconvolto, ma dopo che è morto nelle Torri Gemelle, ha saputo che i dirottatori erano in giro fuori dall'aeroporto di Boston proprio in quello stesso momento. In seguito, guardando una delle fotografie del matrimonio, ha fatto un'altra scoperta inquietante: una striscia nera copriva tutto il corpo di Michael in una delle foto.

Alcuni hanno avuto premonizioni ancora più forti. La moglie di David McCourt, Ruth, avrebbe dovuto dirigersi verso la costa ovest per un breve viaggio, ma il marito ha detto che sembrava sapere che non sarebbe tornata mai più.

"Stava scrivendo appunti su persone che lei aveva curato nell'ultima settimana , per fare ammenda con tutti"
, ha detto McCourt.
 La loro figlia Juliana di 4 anni doveva rimanere a casa con David, quel giorno, ma all'ultimo momento, la moglie cambiò idea.
"
Lei si voltò verso di me e disse: 'David, Juliana appartiene a me, la sto prendendo con me," gli disse.
Sia Juliana che Ruth erano su uno dei voli che si sono schiantati contro le torri.

Potrebbero queste premonizioni essere reali?

"Penso che le persone sentono di avvertire delle premonizioni", ha detto la dottoressa Katherine Shear, Psichiatra ed esperta di dolore alla Columbia University. "Quello che non sappiamo è quanto spesso si sperimentano premonizioni che in realtà si avverano, rispetto a quelli a cui non accade di averne."
Ma molte persone dicono che non c'è una spiegazione razionale per quello che è successo prima degli attacchi terroristici. La mattina dell' 11/9, la signora McEneaney ebbe la sua prima strana esperienza nel cortile di casa. Sperando contro ogni evidenza che il marito fosse sopravvissuto,  uscì e gridò:
"Eamon dove sei?"  Tutto ad un tratto avvertì il fruscio di foglie e rami ondeggianti ed un fiume di vento lentamente roteare verso di lei, sollevandole la gonna per poi  fermarsi. Seppe in quel momento che alla sua domanda era stata data una risposta. Eamon non c'era più.

Solidarietà tra Vedove

La McEneaney ha detto che ci sono tantissime storie di persone che pensavano di essere gli unici ad aver avuto queste esperienze inquietanti fino a che non si sono confidate a vicenda. Lisa O'Brien e la sua amica Joanne Kelly, per esempio.
Lisa ha ricordato un rituale che condivideva con il suo defunto marito:
"Stava fischiettando la canzone 'un centesimo per i tuoi pensieri, un centesimo per un bacio,' ed io gli ho detto, 'Wow, mi chiedo se non sarebbe meglio un quarto di dollaro!"
La storia del quarto di dollaro divenne uno scherzo per la coppia. Dopo la morte del marito, la vedova O'Brien ha detto che ha iniziato a trovare quarti di dollaro ovunque, e nei posti più strani.
"Mi alzavo dal letto nel cuore della notte per controllare i bambini e quando tornavo a letto trovavo un quarto di dollaro", ha detto Lisa che è convinta che le monete siano un messaggio dall'oltretomba.

Kelly era al telefono con il marito quando il primo aereo colpì la Torre Nord e poi in televisione, vide il secondo aereo colpire l'altro grattacielo. In quel momento, 
"Io non lo sentii più." Molto più tardi, ha fatto un giro all'obitorio, dove i medici legali non erano stati ancora in grado di individuare i resti del marito. Mentre era lì, ha detto, si sentiva il cuore in gola. C'erano otto camion dell'obitorio allineati e Joanne indicandone uno esclamò :"E 'in quello." Come ad un segnale, un membro del personale entrò e disse:
"Non è possibile crederci. Questo non accade mai, nemmeno una volta su un milione... Abbiamo trovato i resti di suo marito."

Visite dall'Aldilà?

Ancor più sorprendente sono le segnalazioni di avvistamenti effettivi. Monica Iken ricorda di essersi svegliata per vedere il marito Michael fermo ai piedi del letto.
"Era tutto luminoso, e appena mi misi a sedere gli ho detto, 'Grazie per essere venuto.' Detto ciò,mi ha lasciato. Ma lui sorrideva. Mi diceva che era lì con me. Non era un sogno. Era letteralmente lì ".
"Questo genere di cose tendono ad accadere quando si perde qualcuno molto, molto vicino", ha detto Shear, che ha aggiunto che mentre ci sono spiegazioni razionali, lei non esclude del tutto la possibilità che gli incidenti potrebbero essere qualcosa di più.
 "Ovviamente, ci sono tante cose che noi non comprendiamo."
Alla fine, McEneaney e gli altri hanno detto che non importa se li crediate o no; i messaggi che hanno ricevuto hanno portato loro il conforto di cui hanno profondamente bisogno.
«Non si tratta di morte", si tratta di amore e di speranza e di legami che continuano, anche dopo la morte."

 

UN ALTRO BAMBINO REINCARNATO! (18-03-15)

Non è insolito per i ragazzini avere una vivida immaginazione, ma la storia di Ryan è davvero leggendaria. Sua madre Cyndi ha detto che tutto è cominciato con orribili incubi quando aveva 4 anni, poi, a 5 anni, una sera le ha confidato questa storia incredibile, prima di andare a dormire.
Ha detto alla mamma che aveva qualcosa che doveva confessare:
 "Sono stato qualcun altro."
Il bambino in età prescolare si mise a parlare di voler "andare a casa" a Hollywood, e piangeva perchè la madre lo portasse lì. Sua madre dice che le raccontò storie di incontri con varie stelle del cinema, come Rita Hayworth, di viaggi all'estero e di vacanze sontuose, di aver ballato a Broadway e che aveva lavorato per un'agenzia che cambiava i nomi agli artisti. Il bimbo avrebbe anche ricordato che la strada in cui viveva aveva un nome che conteneva una parola  simile a "rock".
"Le sue storie erano così dettagliate che, molto semplicemente, non era possibile che un bambino potesse aver inventate," ha detto un Giornalista.   Cyndi, educata in un ambiente familiare di religione Battista, non aveva mai pensato alla reincarnazione, così decise di mantenere segreti i "ricordi" di suo figlio anche al proprio marito.
In gran segreto, Cyndi andò a controllare i libri su Hollywood presenti nella biblioteca locale, sperando che qualcosa avrebbe potuto aiutare suo figlio a dar senso a quegli strani ricordi e ad affrontare quelli più inquietanti
"Poi abbiamo trovato l'immagine, ed è cambiato tutto, quella foto, in uno dei libri della biblioteca, era un volantino pubblicitario del film girato nel 1932  Night After Night, con Mae West al suo debutto cinematografico.
Girai la pagina del libro, e Ryan disse:
quello sono io, ecco chi ero'."

Cyndi ha detto che era sconvolta, ed ancor più confusa, perché l'uomo che Ryan indicò era una comparsa, oltretutto senza ruoli  recitativi, ma alla fine aveva un volto da abbinare agli strani "ricordi" del figlio, dandole il coraggio di chiedere aiuto a qualcuno.
Quel qualcuno era il dottor Jim Tucker, Professore Associato di Psichiatria e Scienze neuro-comportamentali presso l'Università della Virginia. Lo Psichiatra ha trascorso più di un decennio a studiare i casi di bambini, di età compresa tra 2 e 6 anni, che dicono di ricordare una vita passata e nel suo libro, Return To Life, [Ritorno alla vita], Tucker riporta in dettaglio alcuni dei casi americani che aveva studiato nel corso degli anni, tra cui quello di Ryan. "Questi casi richiedono una spiegazione", ha detto Tucker, "Non possiamo semplicemente cancellarli o spiegare la cosa come una sorta di normale fatto culturale."
L'ufficio di Tucker contiene i file di oltre 2.500 casi di presunte reincarnazioni accumulati da tutto il mondo dal suo predecessore, Ian Stevenson. Stevenson, che morì nel 2007, ha iniziato a studiare i fenomeni strani nel 1961, tenuto interviste dettagliate e raccolto prove su ogni caso. Tucker ha faticosamente codificato i file scritti a mano, scoprendo alcuni dati molto intriganti. Ad esempio, il 70 per cento dei bambini dicono che sono morti di morte violenta - o inattesa- nella loro vita precedente, ed i maschi rappresentano il 73 per cento di coloro che affollano le statistiche e che muoiono per cause non naturali fra la popolazione generale.
"Non ci sarebbe alcun modo di orchestrare una simile statistica ricca di oltre 2.000 casi", ha detto Tucker.
Tucker ha aggiunto che la maggior parte dei bambini che ha indagato ricordano vite più che normali, raramente esternano ricordi riferibili ad un personaggio famoso, mentre il caso di Ryan è uno dei più insoliti a causa degli incredibili dettagli che è stato in grado di fornire. Tucker, con l'aiuto di alcuni ricercatori di storia del cinema, ha cercato di identificare l'uomo che Ryan aveva indicato nel libro su Hollywood. Dopo settimane di ricerche, un archivista cinematografico che aveva visionato numerosi materiali di produzione originali per il film Night After Night è stato in grado di confermare chi fosse. Il suo nome, Marty Martyn,  appariva come comparsa in più film e che in seguito divenne un potente agente di Hollywood.  Morì nel 1964.
"Se guardi la foto di un tizio che non recita in nessun film, e poi mi dici della sua vita, non credo che molti di noi parlerebbero proprio della vita di Marty Martyn," ha detto Tucker, "Ma Ryan ha fornito molti dettagli che si adattavano veramente con la sua storia. "
Dopo aver scavato fra vecchi registri- quasi nessuno disponibile su internet- è stato possibile rintracciare la figlia di Martyn e Tucker è stato in grado di confermare 55 dettagli che Ryan aveva dato della sua vita.
Si scopre che Martyn non era solo una comparsa, proprio come aveva detto Ryan, avendo anche ballato a Broadway, viaggiato all'estero fino a Parigi, e lavorato in un'agenzia dove nomi d'arte venivano creati per i nuovi clienti.
Tucker ha anche scoperto che l'affermazione di Ryan, di essere vissuto in una strada con la parola simile a rock contenuta in essa, individua un certo Martyn vissuto al numero 825 della Nord Roxbury Dr. a Beverly Hills.
Tucker è stato anche in grado di confermare altri fatti oscuri che Ryan gli ha fornito - quanti bambini Martyn ha avuto, quante volte è stato sposato, anche quante sorelle avesse, mentre la figlia di Martyn era cresciuta pensando che suo padre aveva solo una sorella. Tucker è stato in grado di confermare che effettivamente ne aveva due, trovando ancora una volta una conferma, proprio come Ryan aveva affermato. La ricerca del Dott Tucker non è esente da critiche. Quando il suo lavoro è stato di recente pubblicato in The University of Virginia Magazine, alcuni lettori hanno condiviso la loro indignazione nella sezione commenti. Un lettore ha scritto che era "inorridito" che questo tipo di lavoro fosse stato fatto da un'università. Un'altro ha chiamato la ricerca di Tucker "pseudoscienza". Tucker ha detto che sta solo cercando di applicare le regole della scienza al mistero della reincarnazione.
Comunque, nel caso di Ryan, c'era un fatto che ossessionava lo scienziato che gli faceva pensare che il ragazzino si sbagliasse.
"Aveva detto che non vedeva il motivo per cui Dio permette alla gente di arrivare a 61 anni e poi la fa tornare indietro come un bambino". Tale affermazione non sembrava essere corretta perché sul certificato di morte risultava che Martyn aveva 59 anni quando morì. Ma, Tucker scavò più in profondità, ed è stato in grado di scoprire documenti di censimento che dimostrano che Martyn era nato nel 1903 e non nel 1905, il che significava che l'affermazione di Ryan - e non il suo certificato di morte, era effettivamente corretta. Ora che Ryan ha 10 anni, i suoi ricordi della vita di Marty Martyn stanno svanendo, e il dottor Tucker ha spiegato che è normale che avvenga quando i bambini crescono. Ryan ha detto che mentre lui è contento di aver avuto questa esperienza, è anche felice di andare avanti e di essere solo un bambino.

(Webamaster)

Richiesta D'Aiuto PARANORMALE
 
(10-03-15)
Quattro agenti di polizia dello Utah, hanno riferito ai giornalisti del Deseret News di aver sentito una voce gridare aiuto quando hanno trovato un veicolo sommerso capovolto in un fiume, ma quando hanno recuperato l'auto, hanno scoperto che al suo interno non c'era nessuno in grado di parlare.

ULTERIORI PROVE (12-03-15)

Sono stati inviati molti commenti sul blog di M. Prescott, che ha anche lui ripreso la notizia, tutti a favore delle spiegazioni esclusivamente paranormali di questo caso straordinario, ma non unico .
Le ipotesi da noi formulate sono più o meno simili a quelle di Prescott e dei suoi Lettori; uno di essi riferisce due episodi di sua conoscenza che danno adito ad  una terza possibilità:

  l' intervento dell'Angelo Custode!

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Cecil, un mio vecchio amico di 73 anni, mi ha raccontato che quando era un adolescente, un giorno si trovò in un campo mentre una forte tempesta si avvicinava.
Egli si rifugiò sotto un grande albero ma udì una voce dirgli: "Scappa Cecil scappa!". Si era appena accovacciato lì sotto quando  risentì la voce dirgli ancora più forte: "Obbedisci, Cecil corri!". Poi la terza volta la voce si fece molto insistente e gli gridò "CORRI CECIL SCAPPA!"
 C
osì decise di fuggire di corsa. Non appena allontanatosi di una trentina di metri, un gigantesco fulmine colpì l'albero e lo spaccò in due. Cecil mi ha detto che se non si fosse messo a correre, ne sarebbe rimasto ucciso.
Ho letto e sentito parlare di molte altre storie come queste ... Un bambino sul sedile anteriore di una vettura:  "qualcuno" gli intima di accucciarsi sotto il cruscotto del sedile anteriore dove era seduto. Così fece quando, nell' attraversare un incrocio, l'auto veniva speronata lateralmente da un'altra macchina che penetrava nell'abitacolo proprio dove il bambino era seduto, ma poichè non si trovava più in quella posizione, si salvò dall'essere schiacciato da una ruota dell'altro veicolo.

"Le uniche persone erano la madre, deceduta nell'impatto e una bambina",
 ha detto l'Ufficiale Bryan  DeWitt, Polizia di Spanish Fork.  Lynn Jennifer "Jenny" Groesbeck è stata dichiarata morta sul posto, ma sua figlia, Lilyil  di 18-mesi, era ancora viva dopo essere rimasta  legata nel seggiolino per oltre 14 ore.
La bimba è stata ricoverata in condizioni critiche ma stabili in un ospedale vicino. Gli investigatori hanno detto che la 25-enne  stava tornando a casa  da una visita ai suoi genitori circa alle 22:30 di Venerdì scorso, quando la sua auto è uscita di strada e si è schiantata nel fiume. Un pescatore ha notato il veicolo solo verso le  12:30 del Sabato ed ha chiamato la Polizia per segnalare l'incidente.
"Eravamo giù nel fiume a lavorare sulla vettura, quando una voce nitida mi ha detto: 'Aiutami, aiutami!'", è la sconcertante affermazione di  DeWitt.
"Non era qualcosa sentita solo nelle nostre teste", ha detto
 l' Ufficiale Tyler Beddoes, che insiste sul fatto che la voce non suonava come quella d'un bambino.

"Per me é chiaro come il sole perché  ricordo perfettamnte di aver sentito una voce. Penso che poi Dewitt abbia detto,  'Stiamo cercando. Stiamo facendo del nostro meglio per arrivare lì , a riprova che l'aveva sentita anche lui"
"Come si spiega questo?" "Non lo so ", ha aggiunto Beddoes.
Sconvolti dalla scoperta della bambina in stato d'incoscienza e credendo che fosse morta morta anche lei, i soccorritori hanno poi intensificato i loro sforzi fra le gelide acque nel vedere i suoi occhi aprirsi appena tagliate le cinghie del seggiolino.
Molti Vigili Del Fuoco sono stati trattati per ipotermia dopo il salto nel fiume, profondo anche più di dieci metri in alcuni punti.
Ne abbiamo parlato fra di noi, e tutti e quattro possiamo giurare di aver sentito qualcuno all'interno della vettura che gridava , 'AIUTO!'" ha dichiarato l'Ufficiale Jared Warren. "Non siamo esattamente sicuri da dove quella voce proveniva."
Fonte: http://www.rawstory.com/

COMMENTO DEL WM

Telepatia fra la bimba ed i soccorritori, o la povera Jenny li ha contattati dall'Aldilà per salvarla?
A voi Lettori la risposta ai quesiti posti da questa storia che, di riffa o di raffa, è sicuramente paranormale e credibile, perchè proviene da persone qualificate ed attendibili, abituate a portare soccorso in condizioni estreme, senza farsi coinvolgere dalle emozioni. Nè possiamo ipotizzare un' allucinazione di massa dovuta alla drammaticità delle condizioni in cui si trovava la bambina, visto che, quando i poliziotti hanno raggiunto l'abitacolo, non sapevano nemmeno che ci fosse un secondo passeggero, nè tantomeno che fosse vivo.
La notizia è apparsa anche sui principali quotidiani on-line italiani, ma  SENZA i riferimenti al paranormale.