LA PAGINA DEL:

PUnto di RIferimento familiari vittime della strada.

http://digilander.iol.it/puri

http://puri.135.it/

Cari Amici.
L'incontro di Bellaria del 2000 é stato un momento molto importante per me dato che ho avuto modo di conoscere di persona l'Amico, fino a quel momento solo "virtuale" (dato che ci eravamo incontrati nel Web), Giuseppe Raduano. Egli mi ha chiesto di utilizzare il sito per parlare anche di sicurezza stradale ed io sono stato ben lieto di accettare, dato che tanti "Amputati" sono diventati tali proprio a causa degli incidenti stradali. Si potrebbe far molto per tentare di diminuire il numero di incidenti gravi e gravissimi che avvengono ogni giorno sulle nostre strade, ma le Autorita' sono sorde ai richiami di coloro che, come Giuseppe e la sua Associazione, si battono per nuove leggi e nuovi strumenti di controllo sul traffico.
Cliccate qui per leggere la relazione che ho tenuto in quell'occasione.

Gli altri Atti del 2° 3° e 4° Convegno sono disponibili su richiesta, perché archiviati per carenza di spazio sul server.
Si prega specificare se si desidera il formato .txt o quello .doc (Word).
(Cliccare sulla busta per richiederli)

COMUNICATO STAMPA  Pu.Ri.- S.O.S. Subito Occorre Sicurezza!

Al presente comunicato faranno seguito azioni concrete per il conseguimento degli obiettivi condivisi.

 Fate circolare la presente email, poichè la SICUREZZA STRADALE rappresenta un diritto ed un dovere

 civile che ogni persona deve perseguire nell'interesse proprio, della propria famiglia e dell'intera collettività.

Giuseppe Raduano
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COMUNICATO STAMPA - S.O.S. Subito Occorre Sicurezza  - Firenze, 7 maggio 2006

 

6 maggio 2006, Firenze ha ospitato nella Sala del Gonfalone a Palazzo Panciatichi, con la collaborazione con il Consiglio regionale della Toscana, l’incontro tecnico per costruire la strategia e la tattica per migliorare la SICUREZZA STRADALE , contribuendo ad evitare i circa 9.000 morti, 25.000 disabili gravi, 300.000 feriti che ogni anno producono le strade italiane. Incontro utile per evitare il rinnovarsi di un costo sociale di oltre 33 miliardi di euro all’anno e per sottrarre dalle sofferenze oltre 600.000 famiglie italiane che, se non ci saranno correttivi, avranno un morto e/o un disabile grave.

 

         Le Associazioni presenti rappresentavano, per la prima volta insieme, le imprese di trasporto sia merci che passeggeri, i familiari e vittime della strada, i motociclisti e i camperisti. Le relazioni inserite nel sito internet www.coordinamentocamperisti.it.

 

Tutti i relatori presenti (Ing. Luciano Fantini, Tonino Morreale, Dr. Giuseppe Raduano, Dr. Luigi Antonio Ciannilli per i familiari e vittime della strada,  Dr. Maurizio Longo Segretario Nazionale CNA - FITA per la Unione Nazionale Imprese di Trasporto, .Dr. Marco Guidarini per i motociclisti, Pier Luigi Ciolli per i camperisti) hanno concordato sulla esigenza di attivare una base comune da rappresentare ai Parlamentari, Consiglieri Regionali e Provinciali.

I primi punti condivisi sono stati:

  • Far sì che il Governo riconosca che la Sicurezza Stradale è una EMERGENZA NAZIONALE e come tale deve essere affrontata.
  • Far sì che il Governo attivi il Dipartimento per la Sicurezza Stradale , similarmente al Dipartimento per la Protezione Civile.
  • Far sì che il Governo deliberi le disposizioni per l'introduzione dell'azione di gruppo a tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti. Si tratta di uno strumento conosciuto con il nome di "Class action". Una legge attraverso la quale si chiamano in causa le responsabilità di quanti (soggetti pubblici e privati) finora, l'hanno sempre fatta franca, perfino di fronte a crimini stradali perchè non hanno adottato ogni possibile precauzione per evitarli.
  • Far sì che che Regioni e Province attivino Osservatori a gestione pubblica e/o di Associazioni ai quali sono inviati dai soggetti competenti, in tempo reale e con posta elettronica, i dati inerenti i sinistri, anche lievi, perchè sarà possibile individuare i punti critici sui quali intervenire per evitare altri incidenti.

 

Riccardo Romeo Jasinski, il coordinatore dei lavori

 

 

S.O.S. Subito Occorre Sicurezza

CNA FITA - Unione Nazionale Imprese di Trasporto

www.cna.it/fita  -  fita@cna.it

Associazione italiana familiari e vittime della strada

www.vittimestrada.org

info@vittimestrata.org

Associazione PUnto RIferimento familiari e vittime

http://puri.135.it  -  pu.ri@libero.it

Comitato per la sicurezza stradale "Fernando Paglierini"

www.giomo.191.it/paglierini/

 asso_sic_stradale@tiscali.it

Associazione Fraternità della Strada - Mondo X

www.fraternitadellastrada.org

info@fraternitadellastrada.org

Associazione Motociclisti Incolumi

www.motociclisti-incolumi.com

marco.guidarini@motociclisti-incolumi.com

Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti

www.coordinamentocamperisti.it  -  info@coordinamentocamperisti.it

 

Laurea ad honorem ai volontari anzichè ai VIP (07-06-05)
Una petizione al Parlamento Europeo per il conferimento di un' apposita laurea "honoris causa" , a riconoscimento del lavoro svolto da chi si occupa di sicurezza stradale, é stata inoltrata  dal nostro infaticabile Amico -nonché Padre Amputato e Presidente dal PU.RI.- Dr. Giuseppe Raduano.  Egli ricorda e nomina tutti coloro che operano in silenzio a  favore delle Vittime degli incidenti stradali e dei loro Familiari, pur fra mille difficoltà e nonostante il fatto che alcuni di loro siano  disabili, come Alessio Tavecchio e tanti altri, fra cui citiamo:

- Nicola Gazza di San Mauro Mare (FC) ed Alessio Tavecchio di Monza (MI) - giovani disabili

- Roberto Bartolini di Sant'Arcangelo di Romagna (RN), Andrea Proto di Oria (BR) e Marta Flamigni di Meldola (FC) - amici di giovani vittime della strada

- Anna Abbondanza di Savignano s/ Rubicone (FC) e Mimma Zitolo di S. Mauro Pascoli (FC) - genitori di vittime e disabili della strada

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Potete leggere l'articolo completo, pubblicato da "Libero blog", cliccando QUI  e rispondere con un vostro commento sll'apposito forum.
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DAL 6° CONVEGNO (Ott 2004)

Non ci è stata tolta la voce
Ciao, siamo le vittime della strada e Domenica 21/11/2004 in tutta Europa è stata celebrata una giornata dedicata a noi. Purtroppo in alcune aree geografiche la ricorrenza è stata ignorata, facendo cadere nel vuoto gli appelli dei nostri familiari.
Per noi è stata una giornata molto impegnativa, perchè abbiamo dovuto accogliere tantissime nuove vittime della strada. Erano sorprese, ma soprattutto preoccupate per il dolore straziante in cui erano sprofondati familiari ed amici. 
Alcuni personaggi pubblici hanno colto la palla al balzo e si sono sostituiti ai nostri cari per autocelebrare i propri meriti sulla sicurezza stradale. Per motivi facilmente intuibili, è imprudente comportarsi in questo modo.
Anche se siamo in tanti, non ci facciamo troppe illusioni, perchè la maggior parte della gente si è assuefatta all'ignobile strage che si consuma quotidianamente sulle strade. Per fare sentire la nostra voce e per scuotere le coscienze usiamo diversi canali, ma soprattutto ci affidiamo ai nostri cari. Siamo assieme a loro quando sono costretti a sopportare umiliazioni ed indifferenza nelle aule dei tribunali, nelle iniziative di sensibilizzazione e nel loro vivere quotidiano. 
Solo un ingenuo può pensare che ci sia stata tolta la voce. Non serve tapparsi le orecchie, perchè noi siamo negli occhi di chi vi guarda e nell'aria che respirate. 
Nei giorni scorsi ci siamo sentiti offesi per il messaggio riportato su un poster esposto a Rimini, all'interno della Fiera Internazionale della Sicurezza Stradale. Siamo stati definiti "pirla", con l'apparente intento di indurre gli utenti della strada ad una maggiore prudenza. Sul poster era scritto: "220 cv, 230 km/h, da 0 a 100 in 5,7 - poi la foto di una macchina semidistrutta - e sotto: modello 4 pirla in meno". Attraverso alcuni nostri genitori abbiamo insistentemente richiesto la rimozione di quei posters, ma solo dopo una accesa protesta di fronte al padiglione interessato i manifesti sono stati tolti. 
Non dovrebbero più ripetersi simili episodi, poichè offendono la nostra memoria e procurano dolore ai nostri cari. Per questo motivo è stato segnalato l'accaduto a numerosi giornali ed emittenti televisive, però in pochi hanno prestato attenzione. Siamo un po' delusi, perchè è stato dimostrato maggiore interesse per altri argomenti, ma non è stata una nostra scelta.
Vi sbagliate se pensate che non siamo in grado di dialogare, perchè murati in un loculo, sotterrati o cremati. C'è sempre qualcuno che ci porta fiori o che ci ricorda con affetto. 
Dovete sapere che riceviamo molte comunicazioni, perchè chi si rivolge a noi, anche solo con un pensiero, sa che riceverà attenzione e risposte.
Non ci è stata tolta la voce, ma c'è chi ha orecchie, cuore e mente foderati con spesse fette di mortadella. Spesso non ci si pensa, ma ogni azione individuale può influenzare la vita di altre persone, anche se assume la forma di inerzia od indifferenza. Ponzio Pilato docet.
La voce del coro.

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P.S. Chi volesse dare un seguito alla presente comunicazione potrà segnalarcelo con email. Sarà nostra premura contattarlo.
PU.RI. Inostriangeli

 

5° CONVEGNO "PRIMA E POI" 2003

24-26 Ottobre - Torre Pedreira

LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI E' STATA IMPRESSIONANTE. INFATTI LA SALA DEL CENTRO CONGRESSI ERA GREMITA E LA LEZIONE INTITOLATA "OLTRE LA SICUREZZA STRADALE" E' STATA SEGUITA DA CIRCA 600 RAGAZZI. OLTRE OGNI ASPETTATIVA !!

I lavori sono stati ufficialmente aperti con una lezione di educazione stradale tenuta da Alessio Tavecchio (giovane disabile presidente dell'omonima fondazione), Sara Ciarapica (unica sopravvissuta in un incidente stradale nel quale hanno perso la vita quattro suoi giovani amici), Marta Flamigni (capofila di un comitato di ragazzi per l'abbattimento degli alberi sulla Via Bidentina), Andrea Proto (presidente dell'associazione giovanile "strade sicure" di Oria - BR), Giuseppe Raduano (presidente dell'associazione PU.RI.), Mimma Zitolo (mamma di una giovane disabile) e Padre Magni (mitico e giovanile sacerdote novantaduenne). Ai ragazzi è stata fatta rilevare la gravissima latitanza delle tante istituzioni invitate alla manifestazione ed in particolare l'assenza del Sindaco e del Presidente della provincia di Rimini (sede del convegno), quella del Sindaco di Cesenatico (il giorno precedente assente anche al dibattito sull'incidente di Cesenatico in cui persero la vita i quattro amici di Sara), del Sindaco di San Mauro Pascoli (dove ha sede l'associazione PU.RI.), di tutti i parlamentari della Romagna (presente solo il Senatore Bonavita), di un qualsiasi responsabile della regione Emilia Romagna o di altre amministrazioni provinciali invitate..... A livello istituzionale era presente un delegato dell'AUSL di Cesena e Sergio Gridelli, Sindaco del Comune di Savignano sul Rubicone (unico Ente Pubblico che ha concesso patrocinio e sostegno alla manifestazione). Alcuni amici di giovani vittime della strada hanno manifestato il loro sdegno per l'indifferenza e la scarsa considerazione istituzionale nei confronti delle vittime, delle loro famiglie e dell'Associazione PU.RI.

Nella serata di Venerdì 24/10/2003 si è svolta una cena di solidarietà il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Alessio Tavecchio di Monza. Vi hanno partecipato più di 100 persone in un clima di estrema cordialità, consapevolezza e spensieratezza (è stata molto apprezzata l'esibizione del cantastorie Gianni Broccoli). (G. Raduano)

--------------------- CRONACA DEL WEBMASTER -------------------------

Scarsa invece l'affluenza di pubblico alla giornata riservata ai temi del paranormale, circa una cinquantina di spettatori, forse perché troppi anatèmi (compreso il diniego della Messa) erano giunti nei giorni precedenti. Comunque le relazioni erano tutte di livello elevato e di grande interesse generale, vi ricordo quella dell'Avv. Mario Rampini che ha raccontato come suo Figlio lo abbia, trasformato, attraverso un'ADC, da scettico in credente. Tutte le sere, non appena lui e la moglie entravano in camera da letto, la cornice d'argento con la foto del loro Andrea, emetteva strani scricchiolii, sempre più intensi. Interessantissima e brillante la conferenza della Dott.ssa Fulvia La Dott.ssa Fulvia CarigliaCariglia sulle NDE. La famosa Scrittrice, Giornalista e Sociologa, dopo un breve excursus della fenomenologia legata alle esperienze di quasi-morte -su cui ha scritto diversi libri- ha sostenuto con lucido rigore scientifico che tali esperienze non possono di per se' dimostrare la realtà di una vita ultraterrena, ma che sono fenomeni da indagare con rigore scientifico dato che non é stato ancora possibile dimostrare il contrario. Alla fine della sua piacevole chiacchierata, ci annunziava che in Marzo uscirà il suo nuovo libro dedicato ai metodi più disparati per contattare l'Aldilà. Non pensiate si tratti di un manuale pratico, conoscendo il suo rigore scientifico c'é da aspettarsi un'indagine severa ed obiettiva di tutti i possibili "canali" usati dall'umanità, in buona o in malafede, per abbattere il velo che divide i Due Mondi. Il Prof. Musorrofiti ha invece illustrato una sua personale ricerca sulle esperienze di NDE: colpisce il fatto che la sua casistica sia perfettamente sovrapponibile a quella ben più vasta degli studi condotti in Gran Bretagna

Nel pomeriggio il vostro Webmaster ha discusso quanto qui sotto riportato col pubblico, (lascio a voi il giudizio!) destando notevole interesse fra i pochi (ma ottimi!) spettatori. Successivamente la Medium Maria Antonietta Congiu ha contattato diverse Entità collegate ai presenti in sala, o almeno così ci é sembrato che fosse. Ciliegina sulla torta un breve concerto dei "Nobili e Selvaggi", un complesso che si distingue per la sua particolare tematica di ricerca musicale, mescolando suoni antichi con la musica Pop. Nelle discussioni post-prandiali al dinamico Presidente é venuta una bellissima idea:"....e se l'anno prossimo al posto dei Medium presentassimo composizioni poetiche e musicali scritte dagli Amputati?" Caro Presidente, mi trovi pienamente d'accordo, la mia canzone "Un Angelo in più" dedicata a mio figlio Nicola é già a tua disposizione per essere incisa su CD dai "Nobili e Selvaggi", a fini benefici, com'é nobile tradizione della tua benemerita ONLUS!

Webmaster

Sopravvivenza dopo la morte fisica. Quali prove stanno facendo cambiare idea alla scienza?

COME LA SCIENZA STA CONVINCENDOSI DELL'ESP
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Il Dr. Raduano e gentile SignoraCare Amiche ed Amici, buon giorno a tutti.

Innanzitutto mi preme ringraziare di cuore il nostro carissimo Giuseppe per avermi voluto invitare anche quest'anno al Convegno del PuRi, in veste di Moderatore oltre che di Relatore della parte esoterico spirituale. E' per me un grande onore ed é con vero piacere che mi sono calato in questa doppia veste, sperando di non deludere le sue e le vostre aspettative.
Inutile dire che chi vi parla, solo per il fatto di esser qui, ha subìto la stessa vostra tragedia, ovvero la perdita di due figli, anche se in un modo forse meno traumatico rispetto a chi si é trovato "Amputato" da un momento all'altro a causa di quella che é un'epidemia vera e propria, peggiore delle pestilenze storiche e fra le primissime cause di "dipartita" (non voglio usare un'altra parola!) soprattutto fra i giovani.

Passo ora a discutere il tema scelto di comune accordo col presidente, ovvero come sta cambiando la mentalità scientifica Ufficiale nei confronti della fenomenologia paranormale durante questi ultimi anni. A mio avviso, grazie ad Internet si sono abbattute molte barriere di contatto e comunicazione sia fra le persone comuni, sia fra i ricercatori di tutto il mondo, sì che enormi conoscenze, prima quasi inaccessibili, sono ora portata di click di chiunque -come si usa dire fra internauti.
Non vi aspettate rivelazioni clamorose, però: si tratta pur sempre dei primi timidi passi di una minoranza di ricercatori -spesso definiti eretici dai loro Colleghi- e quasi mai rese note al grande pubblico dai mass-media ma é sempre un inizio e, da quel che ne so, pare che sia piuttosto promettente.
La Medium Maria A. Congiu durante una Reading col pubblico
A chi rivolgerci allora, per ottenere risposte sensate alle domande che la perdita di un figlio inevitabilmente porta con sè?
Quelle che dovrebbero essere le sole fonti ufficiali in grado d'informarci su cosa sia l'Aldilà, ovvero le Chiese Cristiane, tacciono o dicono così poco, che nell'immaginario collettivo, l'Aldilà viene visto ancora per come ce lo ha descritto Dante! Perché -sempre ammesso che esista questa dimensione ultraterrena- le Chiese non ci dicono cosa dobbiamo aspettarci, se valga o meno la pena di agire in modo corretto, per meritarci -o perdere- ...che cosa? Ritengo che il motivo sia principalmente strategico. Se tutti avessimo la certezza matematica che l'Aldilà esiste e che Colà si vive in un certo modo, che interesse avrebbe più la gente a frequentare le Chiese?
E' la paura della morte che spinge l'uomo a cercare conforto in certe Religioni, ma non certo risposte esaurienti che non possono o non vogliono dare!
Forse che tutti andiamo all'osservatorio astronomico più vicino ogni settimana, per essere redarguiti da Sacerdoti-Astronomi che il sistema solare ed il nostro pianeta esisteranno ancora se ci comporteremo bene?
Se la Scienza ci tenesse segrete informazioni basilari come quella che il nostro pianeta non é influenzato dal nostro comportamento, ma da precise leggi fisiche, credo che molti di noi vivrebbero nel terrore di non veder sorgere il sole ogni giorno! E proprio sulla paura-che é il contrario dell'Amore- si fondano e si sono fondate molte religioni.

Ben diverso é quel che avviene nelle congregazioni religiose orientali, dove non ci sono dogmi e tutto vien spiegato ai credenti, che almeno vengono edotti sulle fasi del passaggio da questo all'Altro Mondo e sanno cosa aspettarsi dopo la morte fisica, ma.... se Atene piange, Sparta non ride!
Purtroppo nemmeno la Scienza ci aiuta granché a trovare risposte valide, dato che la realtà dei fenomeni PSI non é dai più accettata poiché tali fenomeni non sono né misurabili con i comuni strumenti usati in altri campi della Fisica, né sono ripetibili da diversi gruppi di ricerca.
Solo raramente si sono svolti esperimenti congiunti fra due gruppi di Scienziati con vedute opposte, come nel caso di Richard Wiseman e Marilyn Schlitz che condussero lo stesso esperimento, prima nei loro laboratori e poi congiuntamente. Si trattava di stabilire se una persona guardata intensamente alla nuca da un altra, percepisse qualcosa. Nel primo trial, i due ottennero risultati diversi (negativi per lo scettico, positivi per la "credente") ma quando lavorarono insieme, i risultati furono a favore della scienziata "credente". Come giustificare questo fatto? Forse che la presenza di un "credente" possa fungere da catalizzatore? Non esistono al momento prove convincenti né per smentire né per confermare questa discrepanza. Per quel che riguarda la mia personale esperienza, vi diro' che,da Medico positivista, non potevo che iniziare le mie ricerche personali proprio dalle esperienze di pre-morte, studio ampiamente pubblicizzato dal mio Collega -nonché Amputato anch'egli, Dr. Raimond Moody.
Nei suoi famosissimi libri egli aveva per primo infranto un tabù della ricerca medica, indagando su cosa accade ad un paziente clinicamente irrecuperabile che, all'improvviso, torna in vita e racconta cio' che, a prima vista, sembravano mere allucinazioni. Egli ed i Dottori George Ritchie (anch'egli psichiatra) e la Dott.ssa Kubler-Ross, cominciarono a raccogliere queste "allucinazioni" rendendosi conto che tali racconti erano tutti troppo ben strutturati per essere il risultato di un cervello agonizzante, come li definì la Dott.ssa Susan Blackmore. Innanzitutto é impossibile definire "allucinazioni" la descrizione dell'ambiente in cui si viene portati in uno stato di coma, anche profondo, o addirittura durante un arresto cardiaco. Come saprete, i soggetti che hanno avuta una NDE sono in grado di descrivere non solo i volti dei medici che li soccorrono, ma anche particolari delle strumentazioni usate in sala di rianimazione e, cosa ancor più inspiegabile, i dialoghi e le emozioni dei loro cari che attendono notizie in stanze lontane dalla zona operatoria. Tale visione a distanza suggerirebbe che un qualcosa -l'anima, lo spirito, la coscienza, del moribondo, si stacchi dal corpo e continui a vivere in modo autonomo anche quando le funzioni cerebrali superiori non dovrebbero essere più funzionanti. Logicamente gli scettici trascurano questo particolare per accanirsi ad etichettare come sogni i passi successivi nell'Aldilà, ovvero la visione del tunnel e della Luce, il contatto coi propri cari, ecc. Sono arrivati persino ad ipotizzare che il tunnel sarebbe il ricordo del passaggio nel canale del parto ed altre idiozie simili, ma non accettano un confronto serio sul fatto sconcertante di cui vi ho riferito prima. O meglio..... non lo accettavano finché un coraggioso Neuropsichiatra Britannico, il Dr. Fenwick del Southampton Hospital, insieme al collega Parnia, Clinico, non pubblicarono sulla rivista medica "Resuscitation", organo ufficiale dei Rianimatori, il loro studio che escludeva ogni possibilità di allucinazioni indotte da farmaci e pacatamente avanzavano l'ipotesi di un "quid" non fisico che sovraintende alle funzioni cerebrali.

A brevissima distanza, un team di Cardiologi Olandesi, guidati dal Dr. Pim Van Lommel, pubblicò sulla prestigiosissima rivista inglese "The Lancet" uno studio ancor più eclatante a sostegno di questa tesi, in cui si riportava che ben 62 pazienti sui 344 presi in esame, erano in grado di superare i rigorosi tests cui venivano sottoposti dopo un arresto cardiaco.
Anche in un lontano passato -1907- alcuni miei Colleghi cercarono di dimostrare in modo forse più empirico, l'esistenza dello spirito, pesando su una bilancia meccanica collegata ai letti, i pazienti in agonìa. Il Dr.Duncan MacDougall rilevò in tutti i 12 pazienti studiati, una perdita di peso pari a 3/4 di oncia o addirittura superiore, perdita che avveniva sempre in modo brusco nell'esatto momento del trapasso. Oggi tale esperimento potrebbe essere facilmente replicabile nei reparti di dialisi o di terapia intensiva, dove i pazienti sono monitorizzati in modo molto più accurato che nel 1907 e non dispero di coinvolgere qualche amico Nefrologo in tale ricerca. Del resto un infermiere mio paziente, che lavora proprio in tale divisione, mi disse di aver notato alcune volte questa inspiegabile ed improvvisa diminuzione del peso corporeo, al momento della cessazione delle funzioni vitali. Quanto pesa, dunque l'Anima? Circa 21 grammi e tale misura é stata presa dal regista Messicano Alejandro Gonzalez Inarritu,come titolo del suo ultimo film presentato alla recente mostra di Venezia.
Se tali prove appaiono ancora insufficienti agli scettici, essi dovranno rimboccarsi le maniche per esaminare i risultati del prossimo trial del dinamico Dr. Fenwick. Egli ha annunziato durante un prestigioso Congresso internazionale tenutosi in GB lo scorso mese di settembre, di aver raccolto fondi a sufficienza per intraprendere uno studio di cinque anni che arruolerà almeno 100 pazienti, teso a dimostrare in modo inequivocabile che la coscienza sopravvive al cervello. Si tratta di coinvolgere numerose Unità di rianimazione cardiorespiratoria (circa 25) in tutta la GB, nei quali dei cartelloni con foto, numeri e frasi, saranno posti in modo da non essere visibili da terra, ovvero sugli armadi, sulle scialitiche, ecc, di modo che, se é vero che il "paziente" si stacca davvero dal corpo e fluttua al di sopra del soffitto durante una NDE, possa poi riferirne il contenuto. In realtà tale esperimento era già stato ipotizzato dal Prof. Antonino Sodaro, Primario Chirurgo all'Ospedale Fatebenefratelli di Roma, che è stato forse il primo ad affrontare l'argomento in maniera scientifica, tanto che ne aveva richiesto persino l'autorizzazione -purtroppo negata- al Ministro della Sanità. Egli ha recepito i resoconti di varie persone da lui stesso rianimate, tra cui anche bambini, che hanno riportato NDE, e confrontando tali racconti con quelli emersi dalle stesse persone durante lo stato ipnotico da egli stesso indotto, ha notato che i pazienti non solo raccontavano le stesse cose dette spontaneamente nello stato di veglia, ma che a volte i loro racconti si arricchivano di particolari che il soggetto non riferiva in prima battuta. Il fatto che solo una percentuale tra le persone rianimate ricorda qualcosa, potrebbe forse trovare un risposta in questi esperimenti. Infatti è probabile, sostiene Sodaro, che per effetto di una sorta di rimozione il vissuto non venga mantenuto nella memoria della persona che ha avuto l'esperienza e solo con un profondo stato ipnotico riemergerebbe. Tuttavia bisogna ammettere che questa è solo una possibile spiegazione anche perché l'ipnosi non esclude fenomeni di telepatia o di suggestione. Secondo il Dr. Fenwick invece, tali esperienze sono riportate solo da coloro che sono rimasti in arresto cardiocircolatorio per periodi superiori ai 18 secondi, evenienza abbastanza rara se l'incidente avviene in pazienti sotto stretto monitoraggio, ma non per chi subisce incidenti stradali o un'infarto in luoghi lontani da un centro di rianimazione. A tal proposito mi pare opportuno ricordare che vi sono state persone che sono "resuscitate" dopo ore o addirittura giorni dalla cessazione di ogni funzione vitale, come il Dr. Rodonaia o il Pastore Africano Daniel Ekechukwu. (Le storie sono tradotte e pubblicate sul mio sito Internet, per cui non mi dilungo a raccontarvele).

Ulteriori indizi sulla capacità della coscienza umana di staccarsi dal corpo, ci giunsero nel 99 da una ricerca condotta sui piloti dei caccia americani, un campo ben lontano dal nostro, ma che ha dato un'inaspettato aiuto a chi invece s'interessa della fenomenologia paranormale. Il Dr. JAMES E.WHINNERY del NIDSCI (Istituto Naz x le scoperte scientifiche) ha sottoposto alcuni piloti da caccia alla prova della centrifuga, quella macchina che simula le forti accelerazioni cui sono sottoposti i Top-guns durante le brusche picchiate e cabrate effettuate in voli di addestramento e durante azioni belliche. >Durante tali manovre, il loro corpo viene sottoposto ad accelerazioni che arrivano (anche se per pochi istanti) a 9G, ovvero 9 volte il loro peso. In tali condizioni estreme, anche il cuore piu' forte ed allenato non é in grado di pompare il sangue fino al cervello e si verifica quindi una mancanza momentanea di ossigeno che puo' portare anche a morte. In condizioni sperimentali, quindi sotto attento monitoraggio, si puo' ridurre al minimo tale rischio e studiare le risposte fisiologiche dei singoli soggetti. Al termine di tali prove, molti piloti riferirono di aver provato le seguenti sensazioni:
1. Visione di Tunnel e di luce molto vivida-
2. Senso di fluttuare nel vuoto. Alterazioni dello stato mentale-
3. Movimenti automatici . Visione di persone amichevoli-
4. Autoscopia . Ricordi di esperienze passate.
5. Esperienze fuori dal corpo, molto coinvolgenti se ricordate.
6. Confabulazione - Bisogno di non essere disturbati.
7. Paralisi - Bisogno impellente di capire quel che succede-
8. Sogni lucidi di posti meravigliosi -
9. Euforia
10.Dissociazione
Come avrete potuto capire si tratta delle stesse esperienze che ci vengono riportate da persone che hanno avuto una NDE, anche se in questo caso, non vi erano né un arresto cardiaco, né un pericolo di morte imminente. Verrebbe da dar ragione a Stanislav Grof che definisce il cervello come una "valvola" frapposta fra il nostro corpo fisico e l'Aldilà, poiché il primo non é in grado di contenere l'immensa mole di conoscenza e di esperienza che ci giunge dai livelli superiori d'esistenza. Tale valvola non piu' alimentata dal sangue -vuoi per un arresto cardiaco, vuoi perché la forza di gravità non permette al fluido vitale d'irrorarla, si "aprirebbe" per pochi istanti alla consapevolezza universale e quindi ai livelli superiori d'esistenza, quando tali condizioni si verificano durante l'addestramento dei top-gun.
Il complesso dei Nobili e Selvaggi
Un simile esperimento dovrebbe convincerci ancor di più del fatto che "noi non siamo il nostro corpo" e che esso é solo un involucro, un rozzo e corruttibile contenitore di ciò che veramente siamo, ovvero Spiriti Superiori che si sono incarnati...... ma con quali fini? Perché avremmo abbandonato un livello di purissime vibrazioni, di gioia, di Luce, di conoscenza, per imprigionarci nella materia? Non voglio assolutamente forzare i credi religiosi -e non- di ognuno di voi, ma solo proporre umilmente la mia personale risposta: perché solo qui, sul piano fisico, possiamo progredire attraverso l'Amore per il Prossimo, in un continuo ritorno per esplorare in tantissime vite tutto ciò che serve alla nostra crescita interiore. Avrete capito che mi riferisco alla Reincarnazione, antica dottrina rinnergata dalla Chiesa Cattolica dopo oltre 325 anni dalla nascita di Cristo ed invece sostenuta dalla maggioranza delle altre Religioni Orientali. Agli occhi di chi come me é giunto ad interessarsi delle tematiche esoteriche, tale dottrina appare logica e razionale, dato che spiega tutte quelle cosìdette "ingiustizie terrene" che non sono attribuibili ad un Dio di Pace e d'Amore come ci viene dipinto dai nostri Sacri Testi. Se é vero che Dio ama la pace, perché farci nascere in regioni povere di mezzi di sostentamento, ma ricche di petrolio inutilizzabile dai suoi abitanti? O in terre ricche di cibo, supersviluppate tecnologicamente ma che non posseggono quella preziosa fonte energetica per alimentare i loro supercomputers, treni, automobili? Non sembra fatto apposta? Io ormai sono convinto che nulla é casuale e ritengo che i beni della terra siano stati divisi in modo così "sbagliato" proprio volutamente! Quale occasione miglior per accendere bramosìe, odi, guerre fra fratelli? Quale modo migliore per metterci alla prova prima causando lutti, distruzioni, per poi soccorrere chi abbiamo ferito nel corpo e nell'anima?
Potrete obiettare che le guerre ci son sempre state e che ci sono ancora, e allora dove sarebbe l'evoluzione della razza umana? Qualcosa é cambiato e non si può negare che, fino a qualche centinaio d'anni fa, nessuno soccorreva le vittime di un'invasione, di una razzìa, delle innumerevoli battaglie che si combattevano giornalmente, tanto meno gli stessi nemici che, anzi, infierivano ulteriormente sui superstiti. Poi l'Umanità ha imparato a ribellarsi contro la guerra, ad organizzare soccorsi, catene di solidarietà, ecc.. di cui oggi siamo tutti testimoni e, se vogliamo, anche parte attiva. Dio vuole che impariamo ad essere compassionevoli, anche attraverso la riflessione sulle crudeltà causate delle guerre, che impariamo a sdegnarci a urlare il nostro disappunto per questi orrori e pian piano stiamo cambiando modo di agire e di pensare. Non é questo un progresso? Sarà lento, ma é pur sempre un progresso!
Mi chiederete: allora le guerre, il male, la cattiveria, sono necessarie? La mia risposta é "purtroppo SI", perché attraverso il male nasce l'Amore come dalla notte nasce il giorno e dal bruco la farfalla. Solo quando l'ultimo uomo della terra avra' smesso di odiare noi avremo assolto la nostra missione e saremo "promossi" ad una classe superiore, lungo la difficile via che porta alla perfezione che ci farà ricongiungere a Dio.
Che non ha fretta.....
Non cercate il Regno di Dio al di fuori di voi, disse Gesù, perché Esso é dentro di voi. Cosa voleva dire? Forse la Scienza può spiegarci anche queste oscure parole, dato che la fisica quantistica comincia a capire che tre dimensioni son troppo poche, che l'Universo é molto più complesso di quanto ci appare, che esisterebbero 11 o 12 dimensioni, invisibili ma reali, arrotolate su se' stesse come lacci da scarpe. Esse sarebbero effettivamente "dentro di noi" ovvero ngli atomi del nostro corpo, su livelli energetici superiori ai quali siamo ciechi come lo siamo su questo piano esistenziale, ai raggi X agli ultrasuoni ed agli estremi -rosso e violetto- della luce. Non possiamo negarne l'esistenza solo perché non siamo in grado di vedere queste radiazioni coi nostri occhi, esse esistono!
Forse in futuro dovremo abituarci all'esistenza di altre dimensioni più sottili che non potremo esplorare con la normale metodologia scientifica, ma solo -come é sempre stato- quando ci staccheremo dal corpo fisico.....

Concludo questa mia relazione, con l'auspicio che nuovi ulteriori studi possano finalmente darci la certezza che più elevati livelli di esistenza sono, non solo possibili, ma reali e che questo nostro breve passaggio terreno possa esser visto dalle generazioni future non più come unico ed irripetibile, ma solo come uno dei tanti possibili percorsi di crescita di Esseri Superiori che volontariamente decidono di sperimentare collettivamente una strada meno facile e travagliata di quella che ci era stata assegnata prima di incarnarci in questa "valle di lacrime".
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4° CONVEGNO PRIMAEPOI 2002

"Vittime della strada: C'è chi prega e chi se ne frega"

Questa, in sintesi, la conclusione a cui si é giunti al Convegno del Pu.Ri.,disertato da quasi tutte le Autorità politiche invitate: ogni commento é superfluo!
Se volete leggere le ultime notizie dal Convegno, cliccate QUI

Riporto l'aggiornamento "a caldo" che ho appena fatto al sito dell'associazione PU.RI. sull'argomento "Convegni primaepoi" (sito http://digilander.libero.it/puri ). Sarà mia premura inoltrare la presente comunicazione a gran parte dei nominativi presenti nel mio indirizzario, con l'invito di valutare l'opportunità di conservare il messaggio (per un eventuale o parziale utilizzo) e/o di dargli ulteriore diffusione. In un secondo tempo mi riservo di mettere in atto alcune scelte "mirate" ancora in corso di approfondimento. I lavori del convegno hanno prodotto forti emozioni sul versante di quella parte del  mondo giovanile più direttamente impegnata nel contrastare la strage stradale.
In futuro l'associazione PU.RI. sarà pertanto ancora più impegnata su tale fronte.

Ringrazio per la solidarietà ricevuta e saluto cordialmente.

Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI.)  

Gli slogan scritti ai margini della bacheca "la voce del coro" (Foto convegno1, poco leggibile, nella quale erano esposte le foto di alcune vittime della strada) erano i seguenti:  

  • SE NON CI SARANNO CORRETTIVI UNA FAMIGLIA SU DIECI AVRA' UN MORTO O UN DISABILE IN CASA (PER INCIDENTE STRADALE).

  • VITTIME DELLA STRADA: C'E' CHI PREGA E CHI SE NE FREGA.

  • NON SUCCEDE SOLO AGLI ALTRI.

  • TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA.

  • PREVENZIONE E LUTTI RIGUARDANO TUTTI.


13 Marzo 2002

La Trasmissione di RAI 1, La Vita in Diretta intervista il Dr. Giuseppe Raduano sul tema della Sicurezza stradale.

Giuseppe ha perso suo Figlio Andrea a causa di un incidente stradale e da quel giorno si batte valorosamente contro le Istituzioni che troppo spesso trascurano le più elementari regole di sicurezza sulle nostre strade. Alberi fuori posto, pali. lampioni, buche, tombini slivellati, sono spesso causa, o quantomeno concause, di incidenti mortali che avrebbero potuto risolversi in modo meno grave se l'ANAS, i Comuni, lo Stato in genere, avessero provveduto a rimuoverle. Purtroppo si preferisce non tagliare un albero o spostare un palo dell'Enel o della Telecom a causa dei troppi cavilli burocratici, tipicamente italiani, scordandosi che contro quell'ostacolo si possono andare a spegnere tante giovani vite.

L'imprudenza e la velocità eccessiva, poi, fanno il resto, sicché si parla ormai di "Stragi del sabato sera" come di un fatto acquisito, che non fa più notizia, né fa riflettere più di tanto......finché non succede a qualcuno di noi e chi mi legge é molto probabilmente fra quei genitori "Amputati senza anestesia", ovvero che hanno perso i loro Figli all'improvviso, senza avere almeno il tempo di prepararsi mentalmente, come nel caso di una grave malattia.

Se i nostri ragazzi sono spesso poco prudenti ed indisciplinati, buona parte della colpa é da ascriversi anche alla Scuola che da decenni (se ne parlava già quando ero iscritto al Liceo!), non attuano un serio programma di educazione stradale fin dalle Elementari. Poi "ci scappa il morto..." e qualcuno si muove: si taglia l'albero si sposta quel lampione..... e basta.....

AVANTI IL PROSSIMO!

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E-Mail inviatami da Giuseppe:

Ciao Claudio, Ti ringrazio per l'amicizia e la disponibilità che mi stai continuamente manifestando. Avrai notato che lo spazio  destinato a questi temi da parte degli organi di informazione è ridottissimo, cosicchè non è possibile far conoscere compiutamente ciò che si vorrebbe dire. Avrei voluto parlare dello sciacallaggio vergognoso dei media su tutto ciò che riguarda delle giovani vite spezzate, con il principale scopo di soddisfare la curiosità morbosa di tanta gente. Avrei voluto portare ad esempio il giallo di Cogne ed il sondaggio del 12/3/2002 fatto dal TG4 per sapere dai telespettatori se credevano o meno a ciò che la mamma di Samuele aveva detto in una intervista. Hanno telefonato alla redazione del TG4 decine di migliaia di telespettatori, come avvenuto per i vari sondaggi che riguardavano il caso di Novi Ligure. Quello che succede prima (per intervenire in materia di prevenzione) e dopo (per dare sostegno alle vittime ed ai loro familiari) si ritiene non faccia audience e perciò non interessa. Questa è la cruda realtà. Avrei voluto parlare delle tante nostre iniziative, del convegno "primaepoi" e di ciò che significa il termine "amputati". Avrei voluto parlare delle frequenti premonizioni che riguardano gli eventi traumatici e della pericolosa  ignoranza (alimenta speculazioni intollerabili a danno di chi soffre) esistente sull'aldilà e su altre tematiche spirituali. Di tutto questo avrei voluto parlare, ma in poco più di un minuto è impossibile. Comunque tutte queste considerazioni ed altre ancora sono state oggetto di un lungo dialogo con l'intervistatore prima dell'inizio della trasmissione. Quando ci siamo salutati mi è stato detto che saremo contattati presto per far conoscere al pubblico televisivo altre nostre esperienze e  testimonianze. Ti ringrazio per il commento e le foto che mi hai inviato in tempo reale. Un abbraccio da Giuseppe Raduano

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NEWS DAL 3° CONVEGNO PRIMA E POI

Ciao Claudio, Per un primo aggiornamento del sito, ti invio due fotografie riguardanti il recente convegno "primaepoi" ed in particolare la premiazione dei migliori temi sulla sicurezza stradale. La manifestazione ha vissuto momenti di emozione molto intensa, soprattutto quando alcuni giovani
cantautori hanno fatto ascoltare le canzoni che richiamavano sogni ed
emozioni suscitati da loro amici prematuramente volati in cielo. Hanno partecipato ai lavori anche alcune associazioni costituite recentemente da ragazzi che vogliono impegnarsi per migliorare la sicurezza sulle strade.
Prossimamente inizieranno una stretta collaborazione e creeranno un sito comune con forum ed alcuni link di riferimento per il sostegno dei familiari delle vittime. La tenda destinata al gruppo musicale "Nobili Selvaggi" ha avuto grandissimo successo e molti convegnisti hanno potuto sperimentare in anteprima il "massaggio musicale". Quasi tutti i relatori sono entrati nella tenda e si sono stesi per la prova di rito. Ti lascio immaginare cosa è successo, ma per altri dettagli potrai rivolgerti al Prof. Romeo Frigiola, al Dott. Nicola Cutolo, ad Alessio Tavecchio, a Laura Paradiso o ad altri comuni amici. Nella seconda giornata ci sono stati interventi molto coinvolgenti e sono stati molto apprezzati alcuni volti "nuovi". Anna ed Ivan sono stati eccezionali, nonostante la perdita del loro secondo ed ultimo figlio da appena due settimane. Quasi tutte le istituzioni e gli organi di informazione locale hanno invece disertato i lavori del convegno ed i tanti studenti presenti hanno purtroppo compreso lo slogan provocatorio che era esposto all'ingresso del centro congressi: "TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA". Si sono anche verificati alcuni fatti esterni che probabilmente miravano a screditare la manifestazione, ma su questo argomento ti informerò più dettagliatamente nei prossimi giorni.
Insomma è stata una bella manifestazione e per molti è sbocciato un sorriso.

Lavori del 21/10/2001 (Terapie di guarigione- Esiste l'aldilà?)

La relazione conclusiva riguardante i lavori della seconda giornata del convegno non è in grado di rappresentare e riassumere adeguatamente il valore e la portata dei concetti espressi dai vari relatori, anche perché non è stato possibile attingere informazioni dalla videoregistrazione della manifestazione. Infatti l'amico Francesco Sagato, che ha sempre prestato volontariamente la propria opera per registrare i lavori delle precedenti edizioni, non è potuto essere presente al 3° Convegno "primaepoi" per gravi ed improvvisi motivi familiari. Vengono pertanto riportati i titoli degli interventi e poche note di commento.
All'inizio dei lavori il Dott. Giuseppe Raduano ha voluto sottolineare che sui temi della giornata c'è un grandissimo bisogno di conoscenza. Il Convegno vuole pertanto dare una risposta a tale esigenza, ma il pubblico presente sarà libero di condividere o meno ciò che i relatori diranno.

PROF. ROMEO FRIGIOLA

La semplicità espositiva del relatore ha catturato l'attenzione di tutto il pubblico presente. La relazione è stata in gran parte svolta sui messaggi provenienti dal mondo interiore e sulla funzione dei sogni. Premonizioni e precognizioni significano che è tutto predeterminato? Una interessante analisi del relatore ha cercato di fornire una risposta condivisibile a questo importante interrogativo.

PATTY PELLICCIOTTI

Patty ha gentilmente accettato di tenere una relazione in sostituzione dei relatori indicati nel programma originale. Infatti alcune gravissime pressioni esercitate dall'esterno hanno indotto i due psicologi che dovevano svolgere una relazione sull'ipnosi terapeutica a non partecipare ai lavori. L'Associazione "PU.RI." si riserva di fare la massima chiarezza sull'accaduto e non solo.
Patty ha fatto conoscere al pubblico presente l'essenza dei riti sciamanici ed alcuni aspetti particolari riguardanti la conoscenza dell'aura.

D.SSA TANIA RIVKINA

La relatrice ha svolto una relazione interessantissima sulle possibilità di cura di certe gravi malattie con terapie vibrazionali, a complemento delle tradizionali forme terapeutiche della medicina "ufficiale". Sulla base delle conoscenze professionali acquisite la relatrice ha rilevato una stretta connessione tra alcuni episodi traumatici e l'insorgere della malattia in particolari organi del corpo umano. L'interesse suscitato è stato confermato dal gran numero di persone che dopo la relazione si sono soffermate con la D.ssa Tania Rivkina per ricevere informazioni e consigli.

FONDAZIONE ALESSIO TAVECCHIO

In molti conoscono la storia di Alessio o hanno letto il suo libro "Cronaca di una guarigione impossibile", che descrive il suo percorso di sofferenza. Come sempre il pubblico è stato coinvolto da ciò che Alessio è in grado di esprimere ben oltre le parole ed il tempo assegnato all'intervento si è dimostrato troppo ridotto. In futuro questo errore sarà evitato.

GLI AMICI DI BRUNO GRONING

Con notevole ritardo sulla "tabella di marcia" i relatori hanno illustrato l'insegnamento di Bruno Groning ed i riscontri scientifici riguardanti numerose guarigioni avvenute attraverso tale insegnamento. Dopo aver fatto una sperimentazione che ha coinvolto tutto il pubblico presente in sala la relazione è stata seguita con molto interesse ad onta dei morsi della fame e dei profumi provenienti dalla sala ristorante.


MASSAGGIO MUSICALE DEI "NOBILI SELVAGGI"

All'ingresso del centro congressi è stata allestita una tenda, all'interno della quale i ragazzi del gruppo "Nobili Selvaggi", con un abbigliamento di ispirazione beduina, hanno cominciato a praticare il loro originalissimo massaggio musicale. E' difficile spiegare ciò che è successo all'interno della tenda. Dire che veniva praticato un massaggio con sottofondo di musica personalizzata dal vivo sarebbe limitativo. Comunque è stato un successone ed a qualche "beduino" è anche stato chiesto l'autografo. I ragazzi del gruppo hanno partecipato al convegno per ricordare alcuni amici rimasti vittime di incidenti stradali.

DOTT. MARINO PARODI

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con un leggero ritardo sul programma previsto. Il Dott. Marino Parodi ha introdotto il tema della seconda parte della giornata "prove ed indizi dall'aldilà?" con la sua ben nota competenza. L'esposizione è stata ampia e significativa.

PADRE U. P. MAGNI

Il relatore, che non dimostra assolutamente i suoi quasi 90 anni, ha esposto in maniera semplice e comprensibile le nuove frontiere della fisica sub-atomica e ciò che la scienza sta progressivamente verificando in armonia con la fede. Durante il convegno Padre Magni ha incontrato individualmente diverse persone colpite da lutto recente, rispondendo in qualche modo a tutti le domande che gli venivano poste e facendo talvolta sbocciare un sorriso con una delle sue proverbiali barzellette. Ogni ulteriore considerazione su questa inclonabile figura carismatica sarebbe limitativa.


LE MAMME DI ANCONA

Le Sig.re Franca Uncini e Carla Gambi Scognamiglio, in rappresentanza del gruppo " le Mamme di Ancona", costituitosi spontaneamente nel 1987, hanno illustrato come e perché era stato scritto e pubblicato il libro "Storie di vita e d'infinito". Per far meglio comprendere al pubblico le "note caratteristiche" degli autori del libro, sono stati letti alcuni dialoghi ed insegnamenti attribuiti ai ragazzi che vivono nella dimensione di luce. Durante i lavori del convegno Franca e Carla hanno incontrato numerosi genitori rimasti orfani di un figlio, portando loro conforto.

IGOR SIBALDI

L'intervento di Igor Sibaldi ha catturato l'attenzione di tutto il pubblico presente, poiché ha provocato riflessioni che hanno accresciuto la consapevolezza individuale sulle funzioni superiori della mente. I lavori e le finalità del convegno hanno tratto un inaspettato impulso, anche per alcune prospettive che hanno preso forma nel più ampio contesto delle conoscenze individuali maturate nel corso dei lavori.

LAURA PARADISO

Laura Paradiso ha illustrato al pubblico con la sua consueta schiettezza il Suo rapporto privilegiato con l'aldilà. Laura è evidentemente dotata di una forte sensitività, ma queste sue facoltà si sono enormemente sviluppate dopo il trapasso del figlio Corrado. Le Sue doti non se le è cercate. Come spesso succede, sono innate. Si manifestano con gli anni, ma le possiedi sin dalla nascita. Non puoi rifiutarle. I messaggi devono portare delle prove d'identità inequivocabili ed è bene diffidare di coloro che invece forniscono messaggi generici utilizzabili in ogni evenienza. Per chiarire il concetto Laura ha illustrato al pubblico alcune esperienze eclatanti ed ha invitato gli struzzi di ogni tipo (anche quelli che si occupano di sicurezza stradale) a togliere la testa da sotto la sabbia.


DIMOSTRAZIONE PUBBLICA

La dimostrazione pubblica di contatto fra coloro che vivono nel mondo dello spirito ed i loro cari presenti in sala doveva fa conoscere due diverse "tecniche":
La tecnica "inglese" di visualizzazione e comunicazione curata da Maria Antonietta Contu.
La psicofonia nella forma originale praticata da Laura Paradiso.

A causa del forte ritardo accumulato nel corso della giornata era stato deciso di fare solo due brevi dimostrazioni, pur essendo consapevoli che in questo modo si sarebbe potuto compromettere il buon esito della prova. Nonostante ciò le due sperimentatrici si sono rese disponibili per non deludere le aspettative.
Maria Antonietta Contu è stata sorprendente per la sicurezza e la dovizia di particolari del suo unico contatto. Il pubblico presente in sala non si è potuto rendere conto di ciò che stava accadendo, perché la mamma interessata (che nel "contatto" aveva riconosciuto la figlia trapassata), non riusciva a parlare per l'emozione suscitata dalle tante informazioni che stava ricevendo.
Laura Paradiso invece non ha potuto compiere la dimostrazione, poiché il registratore con il quale è solita creare il "contatto" si era guastato e non era possibile trovarne uno similare.

A questo punto, dopo aver recuperato gran parte del ritardo sul programma, il messaggio conclusivo dei lavori del convegno è stato affidato ai ragazzi ed alle canzoni a loro ispirate dagli amici volati in cielo.

Un calorosissimo abbraccio da Giuseppe

COME SOPRAVVIVERE AL DOLORE GRAZIE AD INTERNET.

Inizio col porgere un caloroso saluto agli altri Relatori ed un doveroso ringraziamento agli Organizzatori che mi hanno invitato a questo Convegno, ma vorrei anche abbracciare idealmente tutti quei genitori qui presenti che, come me, appartengono al Club piu' esclusivo del mondo, in cui nessuno é però entrato volontariamente: il Club degli Amputati.
Amputati perche', con la dipartita dei nostri Figli,abbiamo visto andar via una parte di noi stessi, come un braccio, una gamba o un altro organo fondamentale, ma di importanza ben piu' grande di una qualsiasi altra parte del nostro corpo: i Figli sono NOI STESSI! Anche se nel fondo del cuore abbiamo sempre saputo che i nostri ragazzi prima o poi se ne sarebbero andati per le vie del mondo e che sarebbe stato puro egoismo fermarli, avevamo d'altro canto la certezza che avrebbero continuato ad ESISTERE: in un'altra casa, IN UN'ALTRO PAESE, a New York o in Cina non importa, ma sarebbero sempre stati raggiungibili... quando invece spiccano "Il grande volo" (non voglio usare la parola MORTE, perche' troppo carica di significati negativi), sappiamo che non abbiamo piu' modo di rivederli, di abbracciarli, di baciarli, di "reintegrarli" in noi stessi almeno ogni tanto....

Vedevo ancora una gioia infinita negli occhi di mio padre (che ci ha lasciati nel Marzo scorso) quando andavo a trovarlo la domenica in un paese a 70 km dal mio: a 90 anni si puo' non essere ancora "sazi" di amore parentale perche' é l'unico Amore che dura per sempre che, ne sono certo, continua anche dopo il nostro distacco terreno. Ma fino a che non arriverà quel momento, noi non potremo più godere di questa gioia; anche la presenza di altri figli non riesce a riempire quel posto vuoto a tavola, in auto, nella vita di ogni giorno. Tutti sappiamo bene quanto orribili siano le Festivita' come Natale, Capodanno, ecc, maggiormente se i nostri Angeli erano ancora piccoli quando ci hanno lasciati. I primi due anni sono i piu' difficili da superare. Lavorare e' l'unico aggancio alla realta', i colleghi, gli amici o ci evitano o parlano di altro, sforzandosi di non toccare quell'argomento. Eppure noi vorremmo tanto che lo facessero, che ci chiedessero dei nostri ragazzi, di come erano, di come speravamo che sarebbero stati e quando qualcuno capisce che non partecipiamo ai loro discorsi, tira fuori le solite parole di convenienza:"...vedrai, passera', fatti forza, la vita deve continuare..."

Certo, la vita continua, ma noi ci sentiamo come una foglia secca trascinata dalla corrente del fiume, rischiamo di impaludarci, di ripiegarci su noi stessi come un riccio, di piangerci addosso.... "Come posso reagire?" - mi chiesi dopo i primi due anni vissuti da "Zombie"... Finche'....nel 1996, quando Internet cominciava a diffondersi anche nel Sud Italia, un po' per curiosita',un po' per noia, mi abbonai ad uno dei primi costosissimi "Providers".
Man mano mi appassionai a questo nuovo mezzo di comunicazione: quanto c'era da imparare e da vedere! Notizie di ogni tipo, da quelle professionali a quelle scientifiche, di cronaca, ecc. Un giorno provai a digitare qualcosa sull'aldila', qualcosa che avevo letto tanti anni prima in un libro scritto da uno psichiatra americano, il Dr. Raymond Moody. Era una sigla, NDE, che vuol dire "esperienze di pre morte" in Inglese, roba che, allora, avevo etichettato subito per "fantascienza", dando del matto a quell'oscuro Collega che si mostrava cosi' poco scientifico occupandosi di tali stupidaggini. Collega che invece ho avuto l'immensa gioia di conoscere nell'Aprile scorso scoprendo di essere accomunati dallo stesso dolore: anche lui ha perso un bimbo di tre anni, Collega che ho ringraziato per l'aiuto che mi ha dato, grazie alle sue opere e che mi ha ricambiato con un abbraccio carico di umanita', un abbraccio che ricordero' per tutta la vita!

Tornando alla mia ricerca su Internet, trovai più di 27.000 riferimenti alle NDE...la cosa era troppo "grossa" per essere una stupidaggine. Lessi centinaia di pagine, di racconti ben documentati nelle cartelle cliniche di moltissimi Ospedali e cominciai ad intravvedere una risposta alla domanda che mi frullava nella mente da piu' di due anni: "DOV'E' ANDATO NICOLA?" La lettura di tante esperienze di pre-morte fu la chiave per aprirmi uno spiraglio su quel Mondo dove Lui si trovava, per immaginarlo in un posto ben piu' sicuro di questa Terra dove continuava a vivere e, di certo, ad aspettarci. Restava un altro problema: era possibile comunicare? Stando alle informazioni raccolte, si.
Vi erano due sistemi: o attendere un contatto spontaneo tramite profumi, sogni, addirittura "visioni" (ADC ovvero contatti post-mortem), o rivolgersi ad un Medium.
Prima di volare via, Nicola mi aveva detto una sera, dopo che come al solito avevo telefonato ai miei genitori:"Papa', quando saro' grande pure io ti telefonero' per farti sapere come sto....", un'ingenua dolce promessa fatta da un bimbo di sei anni, malato terminale di cancro. Aggrappandomi a questa promessa, decisi di fare una pazzia: "telefonare" a mio figlio, in pratica fissare una "seduta" via Internet con un Medium Americana, consigliatami dai coniugi Guggenheim. Essi avevano appena finito di raccogliere testimonianze relative ai contatti post-mortem di migliaia di persone che avevano intervistato in USA, per pubblicarle sul libro "Hello from Heavens"e, guarda caso, il loro sito Internet era uno dei primi che avevo trovato durante le fasi iniziali della mia ricerca. In tanti sul loro "Message Board" affermavano di esser riusciti a "contattare" i loro Cari tramite i Mediums colaà accreditati e/o di aver ricevuto comunicazioni spontanee, dopo che i loro cuori si erano dischiusi alla speranza: perchè non fare la prova? A parte la modica cifra di 70 Dollari, (somma modestissima rispetto ai 1.000 dollari di onorario di altri ben noti medium che affollano i nostri talk-shows) e qualche scatto telefonico, non avevo niente da perdere!

Bill e Judy G. si prodigarono per trovermi un'interprete e fissarono un appuntamento in un orario "possibile" per entrambi, data la differenza dovuta al fuso-orario. Finalmente arrivò la sera fissata per la "chat" (ovvero un collegamento in diretta via Internet) con una certa Natalie. Premetto che ella non sapeva nulla di me, ne' del bambino ne' della sua malattia, oltretutto era stata chiamata all'ultimo momento a causa della defezione del ben piu' famoso J. Edwards col quale avrvo pattuito il contatto. Ma a quel punto, l'uno valeva l'altra! Dopo i primi convenevoli, Natalie disse che Nicola era sia con lei in Pennsylvania che con noi in Italia e che le confermava di essere il figlio di Claudio: ci abbracciava e ci faceva sapere che stava bene. Cose molto generiche che aumentavano il mio scetticismo.... Ma all'improvviso saltò fuori che:

1) AVEVAMO CAMBIATO LA CARTA DA PARATI DEL SOGGIORNO DOVE LUI AMAVA GIOCARE
2) LA SUA MALATTIA GLI IMPEDIVA DI URINARE
3) UNA SORELLINA PIù GRANDE MA PIù PICCOLA DI LUI era presente alla "seduta":

Io e mia moglie scoppiamo a piangere, dato che queste ed altre informazioni erano terribilmente esatte, infatti avevamo effettivamente rinnovato il soggiorno, cambiando la carta da parati, (la carta, si badi bene e non ridipinto!) inoltre lui giocava sempre li', anziche' nella sua stanza. Il tumore che lo aveva colpito era vescicale ed il primo sintomo fu proprio un blocco urinario, mentre l'apparente contraddizione della sorellina era per noi chiarissima: nel 1984 abbiamo perso anche una bimba a soli 7 giorni dalla nascita, ovviamente qui sulla terra sarebbe stata una sorella maggiore per Nicola, ma per il nostro modo di pensare, condizionato dal tempo che "li'" si dice non esista, Sandra (questo é il suo nome) ha sempre e solo 7 giorni! Cosa dire? Quasi tutti i miei dubbi sulla morte vista come fine di ogni barlume di consapevolezza dell'essere umano scomparvero in un attimo, anche se un'ombra di incredulità, che cioè si potesse essere trattato di un puro caso, permaneva ancora nella mia mente.

Sebbene i miei residui dubbi siano stati fugati dai successivi contatti con Natalie, i Guggenheim e tante altre persone conosciute sui loro siti, cerco sempre di restare "coi piedi per terra", non dimentico della mia formazione positivistica, poichè i falsi medium e gli imbroglioni sono tanti anche in Rete e non é facile individuarli subito. D'altro canto non posso piu' negare aprioristicamente l'esistenza di un qualcosa che fa la differenza fra un essere vivente ed un oggetto inanimato, quel qualcosa che chiamiamo "Anima", "Spirito" e che, a mio avviso, non potra' mai essere scientificamente indagato.

Grazie a questo fitto scambio di comunicazioni via e-mail e tramite i "Message Boards", ovvero dei siti di lettere aperte a tutti, mi é possibile condividere con gli altri genitori sia i nostri ADCs, discutendone il significato e la reale consistenza, sia dare e/o ricevere conforto nei momenti di maggiore tristezza. Se si aggiunge la possibilita' offerta dalle "Chat-Rooms" con programmi tipo ICQ, che consentono di comunicare in tempo reale, il ventaglio delle possibilita' offerte dalla grande rete é veramente vasto.

Tutto ciò ha molto aiutato sia me che mia moglie, non dico a superare il dolore, ma almeno ad imparare a convivere con esso e Internet ha ormai assunto un'importanza fondamentale nella nostra vita quotidiana. Questi potenti strumenti informatici mi hanno permesso non solo di aiutare me stesso, ma anche molti altri genitori "Amputati" per i quali ho effettuato diverse "sedute" telematiche, grazie a Natalie. Ella, a differenza di molti altri Mediums che utilizzano il telefono o le Chats per le loro sessioni, é l'unica che io conosca, a non aver bisogno di un contatto diretto con le persone che le richiedono la seduta, essendo in grado di fornire valide risposta anche attraverso le e-mails. Da un po' di tempo mi presto volentieri anche a fare da interprete poichè, grazie all'aiuto degli amici d'oltreoceano, ho imparato abbastanza bene l'Inglese ed é sempre una grandissima felicita' per me vedere (o solo immaginare), quelle lacrime e quei volti sorridenti di tanti genitori che possono comunicare di nuovo coi loro figlioli!

Dall'Ottobre scorso ho anche aperto un sito Internet, dove raccontare le esperienze mie e di mia moglie (stiamo avendo tantissimi "segnali" da nostro Figlio) e raccogliere quelle degli amici Americani ed Italiani che scrivono sul nostro Message Board e sugli altri che abitualmente visito quasi ogni giorno. A ciò si aggiungono le visite a "nuovi" e vecchi "Amputati", in giro per l'Italia, insieme all'infaticabile amico Enzo, che si incarica di tenere i contatti con coloro sprovvisti di computer.

Alla luce di queste positive esperienze di "bereavement", per dirla all'Americana, ovvero di "conforto", ottenute dall'uso di Internet, mi pare opporuno sottolineare come i mass-media non prendano mai in considerazione i lati positivi del Web, preferendo parlarne solo in negativo, come fanno per la pedofilia ed i siti a luci rosse, dimenticando che siamo noi esseri umani a decidere se usare per il bene o per il male ogni strumento che la tecnologia ci mette a disposizione, dalla clava ad Internet, per l'appunto!

Potrete giudicare ed apprezzare il mio modestissimo lavoro visitando il mio sito che aggiorno nei momenti di pausa concessimi dalla professione e dagli impegni familiari con nuovi racconti di NDE, di ADCs e commenti miei personali; magari non é tecnicamente perfetto (e di questo vi chiedo scusa fin d'ora), dato che ho imparato da solo a costruire le pagine elettroniche di cui e' formato, ma vi assicuro che ci metto tutto il mio impegno e la mia dedizione, con la speranza di dare un po' di conforto a tutti quei Genitori che, come già successo a noi,

si pongono per la prima volta l'atroce domanda:

"DOV'E'ANDATO MIO FIGLIO"?

Grazie.