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OOBE: OUT OF BODY EXPERIENCES  
ESPERIENZE EXTRACORPOREE

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UN'ALTRA OBE DI UN NOSTRO LETTORE
(04-12-10)
R
iceviamo da un Lettore (che vuole restare anonimo e chiameremo "Giorgio") questo interessantissimo resoconto di una delle sue tante "uscite dal corpo", che ha trovato tragica conferma nella realtà, avendo egli visto in astrale quanto poi effettivamente verificatosi. Come per tutti i fenomeni Paranormali, solo una puntuale verifica di avvenimenti presenti o futuri può darci sicurezza matematica della genuinità di tali racconti, checchè dicano gli scettici che, di certo, affermerebbero sfrontatamente che si tratta di pura casualità. Nè, per spiegare episodi simili, vale ricorrere all'ipotesi della così detta "Super-Psi" (vedi) secondo cui si potrebbe attingere a ricordi di fatti già avvenuti.  

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<<L'esperienza che sto per raccontarvi si é presentata spontaneamente molti anni fa, direi che è unica nel suo genere, è molto forte...dolorosa, ma contiene un messaggio di speranza molto preciso. Ecco il resoconto che ho inviato al Webmaster de "La Pagina degli Amputati" a beneficio dei suoi tanti Lettori. >>

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<< Mi trovo già in astrale quando divento cosciente.. subito sento le vibrazioni...mi guardo attorno... come al solito cerco di capire in che posto mi trovo e faccio qualche piccolo spostamento col mio astrale, poi cerco di fare qualcosa che ora non ricordo bene; improvvisamente sento che non riesco più gestire volontariamente i movimenti, una forza mi costringe a tornare indietro sui miei passi, mi sento costretto ad avvicinarmi a una specie di muro... di barriera... non so di preciso, la sua altezza era circa di un metro e mezzo perciò potevo vedere facilmente al di là di questo ostacolo.
Dietro al muro c'è un grande schermo,( immaginatevi di essere al cinema seduti in una delle prime file, ) nel quale vedo una strada asfaltata che si estendeva dal limite sinistro dello schermo a quello destro, al di là della strada dei campi d'erba...più in fondo degli alberelli; sul ciglio della carreggiata vedo una giovane donna che teneva per mano una bambina -avrà avuto 4-5 anni- bionda con i capelli lunghi che terminavano con dei bei riccioli, stavano lì fermi...forse aspettavano qualcosa..non so.
Improvvisamente vedo la bambina che si stacca dalla mano della giovane donna e comincia a correre attraversando la strada...poi vedo in primissimo piano la donna che cerca di riprenderla...corre con le braccia protese in avanti..nei sui occhi la paura..il terrore...
Rivedo la bambina...ormai è al centro della strada, dal lato destro dello schermo vedo arrivare un automobile...capisco il grande pericolo che sta correndo la bimba, vorrei fare qualcosa ma sento che non posso fare assolutamente nulla...poi l'inevitabile impatto...  La bimba vola letteralmente almeno per 5-6 metri e cade nel vicino campo d'erba... La vedo esanime sul prato a faccia in giù...provo un dolore fortissimo mentre continuo attonito a guardarla, penso: ' E' morta '.
Poi, con immenso stupore, vedo che muove un braccio... e poi anche il corpo.. allora dico dentro di me:
'Ma!!! è ancora viva !' e sento una gioia dentro che però dura solo qualche attimo: vedo che si rialza, saltella tra i fili d'erba, si ferma raccoglie qualche fiore, saltella ancora e piano piano si allontana sempre più, fino a scomparire tra gli alberelli che stavano in fondo.
Il giorno dopo racconto questa esperienza ad un amico col quale mi confidavo su queste cose, lui ascolta, ma non sembra interessato più di tanto. Tre o quattro giorni dopo al mattino presto, come al solito, compro il giornale e mi avvio ad aprire il mio negozio.
Prima di dedicarmi al mio lavoro apro il giornale per dare un'occhiata veloce e sulle pagine delle notizie locali leggo un titolo che mi colpisce. Più o meno diceva:

Bimba scappa di mano alla mamma, attraversa la strada.
Viene investita da una macchina e muore.”


Subito incomincio a leggere l'estensione del titolo e tutta la cronaca attentamente...quello che ho letto é esattamente quello che vi ho raccontato in questa esperienza astrale. Naturalmente il cronista non raccontava che la bimba si era rialzata e se n'era andata saltellando e giocando con i fili d'erba.
Dimenticavo: il tipo di automobile era compatibile con la forma che ho visto io.
Spero che questo mio resoconto possa portare un pò di sollievo e di speranza, in tutte le persone che hanno avuto l'immenso dolore di perdere un figlio. >>
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Esperienza extracorporea:
LA OBE DI PAOLO
(12-11-10)
GRAZIE SARA! 
Mio caro Claudio, vorresti far conoscere ai lettori del tuo sito questa dettagliatissima testimonianza OBE che ho raccolto? Un dolcissimo abbraccio.
Sara Luce
        -LE PAROLE DEGLI ANGELI-

Per lavoro, nel 1982 mi trasferii, con moglie e bambina piccola; non essendo riuscito a reperire sul mercato, un'abitazione in affitto, fui costretto ad indebitarmi col mutuo di 90 milioni. per comprare casa .
Soffro di una fastidiosa rinite ed uno specialista mi consigliò un'operazione al setto nasale, per poterne poi scoprire l'origine del problema. Un pomeriggio, mi operarono e la sera mi ritrovai nel letto col naso pieno di garze. Sul tardi, convinto che per smaltire prima l'anestesia, fosse necessario urinare, ritenni opportuno andare in bagno con le mie gambe, perché mi sentivo in grado di poterlo fare. Il bagno era situato alla parte opposta del lungo corridoio. Quando intrapresi la passeggiata, incominciai ad avvertire un po’ di debolezza, probabilmente, durante l'operazione avevo perso un po’ di sangue e mentre camminavo, sentii una strana sensazione di leggerezza. A metà corridoio sentii il cuore che aumentava velocemente i battiti; per non cadere mi fermai, accostatomi al muro col proposito di riposarmi ed aspettare che i battiti tornassero normali, ciò avvenne dopo un po’ e quindi ripresi a camminare più lentamente, cercando di non affaticarmi, ma dopo pochi passi il cuore ancora riprese ad aumentare di velocità, però questa volta il ritmo era ancora molto più veloce; dopo qualche passo mi fermai di nuovo ad aspettare che i battiti rallentassero; avvenne ciò ma di poco, nonostante la mia lunga attesa appoggiato al muro. Ormai ero più vicino al bagno e volli proseguire verso la meta prepostami; dovevo farcela, anche se molto lentamente arrivai in bagno e tenendomi sempre al muro, dopo un altro po’ di altro tempo feci solo qualche goccia e mi accorsi che i battiti non erano così tanto veloci e mi sentii incoraggiato ad effettuare il viaggio di ritorno.
Appena mossi i primi passi la situazione cardiaca precipitò; effettuai altri tentativi di sosta ma i battiti non accennavano più a diminuire finchè, quasi a metà corridoio, non sentii più le vibrazioni del cuore. Un attimo dopo non vidi più niente, buio completo. In quel momento mi preoccupai di controllare che le palpebre fossero ancora aperte, cercai di spalancarle il più possibile, la sensazione della loro effettiva apertura sembrava corrispondere al vero ma non vedevo lo stesso. Le poche forze nelle gambe ormai sentivo che erano non più sufficienti a reggere il peso del corpo, sentivo che venivano meno e contro la mia volontà già stavo piegando le ginocchia … stavo per cadere. Per evitare ulteriori conseguenze della sicura rovinosa caduta e preoccupato che avrei sbattuto la testa in terra, mi appoggiai con tutto il corpo e le spalle al muro cercando di tenermi, per quanto mi era possibile, in modo eretto e di non cadere in avanti o indietro. Mentre andavo giù il mio ultimo pensiero lo volsi alla mia famiglia che stavo per rovinare, perché "proprio in quel momento della mia vita, mi stava capitando questo evento non programmato e mi rammaricai che, avendo da poco contratto quel pesante debito, lasciavo nei guai la povera moglie, senza alcun reddito e la figlioletta". Appena ebbi questo pensiero, il cervello smise la sua attività e non so poi quanto tempo trascorse. Mi ritrovai a guardare la scena del corridoio dov’era afflosciato un corpo immobile a terra sotto il muro, da una prospettiva diversa da quella che ricordavo di avere poco prima.
Mi ritrovai sospeso a pochi centimetri dall'angolo superiore opposto all'uscita del bagno, proprio subito sopra la grande finestra della fine del corridoio. Mi parve subito una situazione veramente strana e stetti lì a cercare di rendermi conto per bene, se quello strano fenomeno fosse veritiero o frutto di fantasia. Guardavo sopra di me e vi era il soffitto, ai lati i muri. Osservai il corridoio con tutti gli ingressi delle camere ecc., guardavo con vero e proprio distacco quel corpo ammonticchiato in terra, immobile, ma solo con l'intento di rendermi conto della nuova situazione e basta.
Quel corpo, non mi dava nessuna emozione affettiva, come si trattasse di un oggetto estraneo, che non mi era mai appartenuto fino a poco prima. Ne ignoravo sia l'esistenza che la precedente sua funzione di contenitore; nemmeno più il pensiero al lavoro, alla famiglia, alla nuova casa, all'auto, niente. Quello che invece m’interessava era di rendermi conto che me ne stavo li a goderne di quella nuova ed unica sensazione, fra l'altro mi preoccupai d'ispezionarne scrupolosamente la mia consistenza e constatai senza meravigliarmene, di non averne. Mi sentivo una telecamera sospesa. Mi compiacevo di non avvertire più la sensazione di freddo, del calore, dell'unto derivato dall'umore del proprio corpo, gli odori, non sentivo la fastidiosa sensazione di compressione, del peso continuo che continuamente opprime e a volte fa mancare il respiro. Era proprio bello starsene lì. Dopo queste constatazioni, riguardai verso la fine del corridoio e trascorso chissà quanto tempo, vidi una persona che vegliava un altro ricoverato a fianco al mio letto situato in fondo alla stanza, probabilmente avendomi visto uscire e non più rientrare da forse troppo tempo, mise la testa fuori, guardò in quella direzione e vide il " mio? " corpo. Subito, si precipitò nella stanza di fronte dov'era l'infermiere che uscì infilandosi il camice, insieme si affrettarono ad andare verso il corpo.
Effettuarono vari tentativi di afferrare quel corpo flaccido, con l'intenzione di sollevarlo, ma non vi riuscirono e l'infermiere, imprecava per gli insuccessi dell'operazione finchè suggerì all'altro, di prendermi da sotto le ascelle e così, con questa mia testa e avambracci a penzoloni in avanti, mi trascinarono lungo il corridoio. (Sento la necessità di puntualizzare che, in quelle condizioni, non ho mai avvertito la sensazione della cognizione del tempo). Seguii tutta la faccenda fino a che non persi il contatto visivo con il corpo e cioè, finchè non entrò nella stanza anche la punta dei piedi; dopo di che, " buio completo " per tutto il tempo che fu necessario trascinarmi, dalla porta fino al bordo del letto che era il 4. Non so quanti tentativi effettuarono e quanto tempo impiegarono per rimettermi sul letto senza riuscirvi, so soltanto che ad un certo momento avvertii una sensazione disgustosa, spiacevole, se non orripilante, di essere imprigionato in una tuta abbottonata troppo stretta, una cattiva sensazione di compressione esasperata e continua, di un caldo soffocante umido, di umore untuoso, una sensazione di odore nauseante, la sensazione di peso quasi insopportabile; mi resi conto con rammarico, disgusto, di essere rientrato nel corpo. Aprii gli occhi e mi ritrovai in ginocchio, con la testa poggiata sul letto, col volto nella direzione dell'infermiere che continuava a brontolare e forse stava meditando di come avrebbe potuto rimettermi sul letto; chiesi all'infermiere, di cosa mi fosse accaduto e mi rispose che non era successo niente. Resomi subito conto delle loro difficoltà nel rimettermi sul letto, proposi che avrei provato a farmi forza almeno con una gamba, provai ad alzare il ginocchio, ci riuscii, puntai il piede con la forza che potevo ed i due ne approfittarono ad effettuare la spinta sufficiente, per farmi salire.
Dopo quella strana esperienza, continuai a vivere come se nulla di straordinario mi fosse mai accaduto, per più di dieci anni non ne parlai mai a nessuno, perché quell'episodio per me non aveva nessuna importanza, perché lo ritenni da subito un frutto derivato dagli effetti dell'anestesia.
Conobbi un poliziotto che chiacchierando del più e del meno, mi raccontò della sua esperienza extracorporea vissuta però da bambino ad 8 anni. A Bracciano andò a giocare sul lago che si era ghiacciato, d’improvviso gli si aprì il ghiaccio sotto i piedi ed è andò in acqua, ed anche lui si vide dall'alto, mentre era immobile sotto lo strato di ghiaccio. Anche lui ebbe le stesse mie sensazioni d’indifferenza verso il corpo, vide le persone che essendosi accorte del fatto urlavano dai balconi; l'autoambulanza che arrivò quasi subito, i ripetuti tentativi di estrarlo da sotto il ghiaccio, i lanci delle coperte dai balconi; seguì la corsa dell'autoambulanza che lo portò fino a casa sua, la scena di come lo sistemarono su di una poltrona coprendolo con le coperte e ravvivando al massimo il fuoco del vecchio grande camino antico. Ascoltava tutto quello che dicevano e poi la sgradevole sensazione del rientro.
Sembrava che fino a quel momento la mia esperienza, l'avessi dimenticata, ma pensando che il bambino non era sotto l'effetto dell'anestesia, mi si ripresentò tutto in memoria, non avevo dimenticato proprio niente. Non brillo di buona memoria e mi stupì il notare come il fatto traumatico accadutomi più di dieci anni prima, lo ricordavo così bene, sin nei minimi particolari e con la stessa lucidità di come se mi fosse accaduto un momento prima.
In quel tempo vi era un programma televisivo "MISTERI" ove parlavano proprio di esperienze simili avute da tante altre persone, anche molto più complesse della mia, poi incontrai altre persone che mi parlarono personalmente della propria esperienza e incominciai a convincermi che quell'avvenimento non era un fatto usuale che poteva essere concesso di sperimentare a tutti. Incominciavo a chiedermi il perché proprio a me era capitato di sperimentare quello strano fenomeno che pensandoci bene, effettivamente non mi aveva lasciato nessuna sensazione sgradevole, anzi a dire il vero mi piacerebbe riprovarla, perché in quello stato, non avevo i ricordi di tutti i patimenti, i dolori, le difficoltà le contrarietà che ogni giorno della vita io come tutti, siamo costretti ad affrontare.
Parlo di questa mia esperienza a tutti quelli che hanno paura di morire specie a quelli che, pur pregando da anni, hanno nell’inconscio quello che gli fu messo da chi doveva insegnare effettivamente chi è Dio e che non l’ha presentato come un Padre buono e misericordioso, specie per noi che siamo per ora costretti in questo involucro, ma come un giustiziere che ci aspetta al varco. Io sono convinto che l’aver ascoltato le mie ultime parole, il mio ultimo pensiero d’Amore, la mia grande preoccupazione per mia moglie, per la mia figlioletta, per i debiti in cui le avrei lasciate, abbia, nella misericordia di Dio, permesso che ritornassi nel mio corpo e continuassi la mia vita al loro fianco.
La pace sia con voi
Paolo

OBE CON MONS. BENSON?(05-02-10)

Una nostra lettrice, esperta in viaggi astrali, ce ne racconta uno, in cui avrebbe
 incontrato il Cardinale Benson, dal cui libro è tratto l'articolo archiviato
QUI .
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Mi ero alzata alle tre e mezza del mattino per chattare con un'amica che abita in Olanda. Non capita spesso, ma avevamo un appuntamento e sono rimasta a chiacchierare online con lei per un'oretta, bevendo il caffè.  Dopo la chat, ero molto determinata nell'intento di avere un'OBE: ne avevamo parlato.
Non avevo molto tempo a disposizione, perché dovevo andare al lavoro entro le 9 del mattino. Nondimeno sono tornata a letto per cercare di riaddormentarmi ed avere l'esperienza.
 Preciso che qualche mese prima in sogno mi era stato promesso un 'giretto' in Paradiso, e nutrivo grandi speranze che i tempi fossero maturi.
Devo precisare che all'epoca dei fatti ero immersa nella lettura di un libro, chiamato Life in the World Unseen, di A. Borgia, il cui protagonista è un ministro della Chiesa Anglicana che parla del proprio trapasso nel mondo dello Spirito e di tutte le cose che aveva dovuto disimparare circa la religione (sebbene ciò fosse avvenuto in modo del tutto non traumatico, anzi gioioso ed entusiasta, fra colleghi che si accorgono con meraviglia che le cose stavano molto meglio di come credevano) ed i luoghi trovati e gli spiriti incontrati nella nuova dimensione.
Al momento del trapasso, gli dà il benvenuto un altro uomo di chiesa deceduto prima di lui, che per l'occasione indossava i medesimi paramenti che usava indossare sulla terra.
In occasione di una visita ricevuta nel Mondo dello Spirito da una delle Sfere più Elevate, descrive un altro spirito che era stato in terra un ministro della chiesa (dal libro si evince che quest'ultimo doveva aver ricoperto una posizione molto elevata nel suo ministero, tipo vescovo o cardinale, sebbene avesse completamente abbandonato tutte le false credenze che la sua religione comportava).
Per tornare alla mia esperienza all'alba del 4 settembre, sono tornata a dormire ed erano già passate le 6 quando ho cominciato a sognare. Durante il sogno ad un certo punto mi sono resa conto che stavo sognando, in un momento in cui mi trovavo davanti ad una lavagna su cui c'erano scritte delle parole col gesso bianco, da parte di un nostro amico di famiglia morto nel 2002, che dicevano: "Dille di non pensare alcun pensiero proprio e di aspettare un attimo senza pensare a nulla ....". È stato proprio seguendo questo suggerimento che mi sono resa conto di trovarmi in un sogno, e poi di essere sveglia con la mente nel corpo addormentato, di essere libera di alzarmi dalla versione astrale del letto e fare un giro della versione astrale della casa.
Naturalmente, ero entusiasta dell'occasione, che era proprio quella che mi ero riproposta poco prima. Sono uscita dalla camera da letto "camminando" (in astrale) e mi sono ritrovata in una casa molto più ampia della nostra. Nella sala di questa casa più grande, ho incontrato con grande meraviglia una specie di cardinale, che mi offriva quella che sembrava una tazza di caffè, anzi ad essere più precisa un 'cappuccino'. Leggermente interdetta, l'ho accettata però con cortesia per non apparire sgarbata, e ho anche fatto il gesto di bere, sebbene non abbia sentito il sapore di alcunché. Ma questa specie di cardinale mi ricordava in tutto lo spirito elevato di cui parla Borgia nel suo libro. Inoltre il concetto della tazza di caffè come valenza spiritualmente energizzante mi era stato presentato in un importantissimo sogno lucido nel maggio del 2002, quando ho incontrato appunto il caro amico di famiglia di cui prima, morto in Aprile, al seguito della cui morte avevo perso per almeno una settimana la fede nell'esistenza dell'Aldilà, che mi aveva fatto una bella ramanzina su quanto fosse dispiaciuto di quel periodo in cui avevo perso la mia fiducia. Mi aveva detto che il fatto di immaginare che dopo la morte ci fosse il nulla (e che lui non esistesse più) era stato come privarlo della sua tazza di caffè al mattino (ci sono moltissime OBE che attinenti a questa persona e a sua moglie, morta 40 giorni dopo di lui … ci sarebbe da scrivere un libro! Insomma è il più loquace comunicante che io abbia nell'Aldilà). Insomma, presumo che la visita del Cardinale con la tazza di caffè debba aver rappresentato una visita piuttosto importante ricevuta dal Mondo dello Spirito, specie perché rappresentava la figura presentata da Borgia, un Ministro nel vero senso della parola, che con gioia ed umiltà ha rivisto tutto il suo credo. Dopo aver bevuto il caffè, il cardinale se n'è andato e mi sono ritrovata ad esplorare l'ambiente circostante. Mi sono guardata (come mio solito) in un paio di specchi astrali, ed ero molto contenta del mio aspetto che (al contrario di quanto mi accadeva nei primi viaggi astrali compiuti nei primi anni '90) mi rimandava un'immagine di me molto radiosa e sicuramente più radiosa della mia immagine fisica.  A quel punto non ero però sufficientemente concentrata sull'obiettivo originale: fare un giretto in Paradiso. Ho tentato di spiccare il volo un paio di volte, ma per qualche motivo non ha funzionato e sono rientrata nel corpo.
Per quanto riguarda le esplorazioni della versione astrale della mia casa, sono sempre stata troppo vigliacca per guardare il mio corpo nel letto, per quanto l'abbia sentito respirare (tipico respiro del sonno) e ci abbia anche infilato un braccio dentro per vedere che consistenza avesse. Viceversa, avevo il coraggio, quando mi trovavo fuori dal corpo, di specchiarmi per vedere come era fatto il mio corpo astrale. Nelle prime esperienze, in un'epoca in cui non ero molto felice, ero sorpresa nel vedere che lo specchio mi rimandava un'immagine brutta di me: ad esempio, avevo come delle ecchimosi o cerotti sul viso, i capelli in disordine, vestiti brutti. Più in là negli anni, con il verificarsi di esperienze belle e anche mistiche, la mia immagine riflessa dagli specchi in astrale è diventata molto più radiosa. Ho anche usato molto gli specchi come 'portali' di passaggio nell'altra dimensione. Non per niente mi ha sempre appassionato il racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie che passa attraverso lo specchio ed entra in una casa dove tutti gli oggetti sono animati per poi avventurarsi in un'altra dimensione.
Questa è stata la prima OBE in 8 mesi. Più ci penso, più sono convinta che la lettura del libro di Borgia ed altre letture correlate, mi abbiano messo in contatto con questo spirito elevato, rappresentante della VERA spiritualità proveniente dalle sfere più elevate, e che il caffè o cappuccino astrale offertomi non sia stato un semplice atto di cortesia, ma come un benvenuto in una nuova fase della mia ricerca esplorativa. Devo anche sottolineare quanto le parole del mio amico scritte sulla lavagna, che mi invitavano a sospendere momentaneamente i 'miei pensieri', con la conseguente uscita da un sogno comune e l'ingresso in un sogno lucido (trampolino di lancio frequente per le OBE) non erano in effetti solo scritte alla lavagna, (sebbene questo fosse quello che in sogno vedevo) ma sono state pronunciate nella mia mente… le ho proprio sentite. Quindi questo mio amico-Guida sarebbe entrato nel mio sogno e mi avrebbe svegliato dal sogno stesso, dandomi le istruzioni necessarie su come procedere per l'esperienza astrale. Questo comportamento è assolutamente coerente con la personalità di questa persona sia nella vita che nel dopo-vita, ed avvalora l'idea che mi segua e mi guida.

Aggiungo che il motivo per cui mi ha attratto il libro di Borgia, che è anche quello per cui la mia amica me lo ha dato, è il fatto che egli descrive un piano definito da molti in inglese "Summerland" o Terra dell'Eterna Estate, facilmente visitabile da parte nostra, anche se ci troviamo ancora in un corpo fisico, mentre dalle Sfere più Elevate è più facile che ci arrivi in visita qualcuno, che non il contrario.

VIAGGIO FUORI DAL CORPO (18-01-09)

Dal nostro Forum, ecco il racconto della OBE di alex, inviatoci da Mariagrazia, MAMMA DELL'ANGELO FEDERICO

Ciao Mariagrazia,
innanzitutto devo chiederti di stare estremamente serena per un motivo molto semplice:Federico non è solo! Non sono impazzito, vedi, durante il mio coma ho avuto quella che non so definire con precisione ma che io ricordo come un sogno e che forse in realtà è stata una vera e propria esperienza transitoria che ora ti spiego. Mi son visto dall'alto nel letto d'ospedale, e poi mi son trovato in una stanza bassa di cui non vedevo pareti ma molto luminosa, comincio a camminare ed arrivo davanti ad una panchina di fianco alla quale vedo nonno paterno col vestito buono che mi guarda corrucciato e mi dice "Putìn, via dad chi!" (ragazzino via da qui!), nonno non era una persona con la quale discutere, e quindi ho girato i tacchi e via... dopodichè mi son svegliato dal coma.. Quando ho raccontato questa cosa a mamma mi disse di aver avuto lo stesso sogno ma con nonno che riferendosi a me che vedeva di spalle, che ero uno di Roma (dove vivevo) ma che sarei stato poco tempo li e che sarei dovuto tornare. Dopo le mie dimissioni dall'ospedale, ho cominciato a ricercare altre persone che hanno avuto la mia stessa esperienza e mi è stato spiegato che quando uno se ne va dal proprio corpo, cioè sta per morire, si trova in una zona che non è ne vita ma non è ancora aldilà, ed in questa zona è accompagnato e sorretto da una persona già morta alla quale si è stati molto legati in vita e lo fa in modo che sia immediatamente riconoscibile. Nonno infatti si mostrò con la panchina sulla quale capimmo della sua malattia e col vestito buono col quale è stato seppellito, l'unico buono che avesse (nonno era casaro)! Per questo ti dico che Federico è sicuramente in buona compagnia con qualcuno che anche tu conosci e di cui ti fidi.
So che ti sarà difficile accettarlo ma in alcuni momenti ho sperato di andare dall'altra parte per tutto il dolore che ho dovuto sopportare, e ricordo di aver chiesto chiaramente l'eutanasia quando ero in rianimazione... ricordo anche che i primissimi tempi dopo l'incidente rifiutavo anche solo l'idea di una nuova moto... ma dopo pochi giorni già pensavo a cosa avrei comprato...
(Alex)

"IO ESCO DAL CORPO!" (17-07-08)

Buongiorno Claudio, mi chiamo Barbara, sono venuta casualmente a conoscenza di questo sito, poichè stavo facendo una ricerca sullo stato alfa, o come lo chiamate voi, viaggio fuori dal corpo.
Mi capita spesso di fare quest'esperienza, sin da quando ero piccola. In momenti di estrema rilassatezza, molto spesso il pomeriggio quando m'appisolo su letto.
E' una condizione molto particolare, perchè non si dorme ma non si ha neanche la percezione fisica del corpo. E' come se lo spirito fluttuasse nell'aria, riesco anche a vedere il mio corpo dall'alto! Io non vedo e non parlo con persone morte, anche se mi piacerebbe molto vedere la mia nonnina, ma piuttosto mi catapulto nella realtà contemporanea o nel prossimo futuro.
Riesco a vedere episodi che stanno succedendo in quel momento o cose che succederanno di lì a poco!
Le prime volte fui spaventata da questa cosa, anche perchè ero piccina, ora è quasi la normalità! Le persone alle quali lo racconto quasi hanno paura di me! Ho avuto molte conferme in merito alla veridicità delle mie "visioni".
Purtroppo non le riesco a gestire, sono spontanee, e non riesco neanche a pilotarle, vedo solo quello che "capita", molto spesso sono degli eventi di persone che conosco ed alcuni tristi. Per empio 3 anni fa ho previsto che la sorella di un mio amico avrebbe partorito prematuramente e che il bambino non ce l'avrebbe fatta, e di lì a una settimana le cose sono andate esattamente così! Sinceramente non ho avuto il coraggio di dirlo al mio amico, era troppo triste. Ora la domanda che mi faccio molto spesso, che senso hanno queste visioni?A quale scopo? Ci deve essere un perchè? Perchè ho questa dote, cosa ci devo fare? Prima o poi nella vita incontrerò un "mentore" che mi faccia capire queste cose? Quest'ultimo periodo vedo sempre la stessa persona, un ragazzo/uomo, dev'essere straordinario, perchè sembra quasi che il suo corpo brilli, so che fa il medico perchè molto spesso lo vedo con il camice bianco, non lo conosco, mai visto materialmente, ma non capisco perchè mi si ripropone spesso nelle recenti visioni. Tu cosa ne pensi?  Sarei felicissima di dare un contributo al vostro sito.  Saluti, Barbara.

P.S: Barbara si è dichiarata disponibile ad essere contattata dai Lettori.
Chiedetemi pure il  suo indirizzo.  (WM)

VIAGGIO FUORI DAL CORPO (29-06-08)

Come uscire fuori dal corpoUna nostra affezionata Lettrice ci scrive dall'estero per raccontarci di questa sua involontaria OBE. Non è facile uscire dal corpo e tanti che ci hanno provato, ma senza un'adeguata preparazione, si sono alla fine rassegnati. Noi vi suggeriamo un libro che può aiutarvi molto: si tratta di Come uscire fuori dal corpo (Viaggiare nel mondo astrale e sperimentare il sé superiore) di William Buhlman (clic sulla copertina qui a sn), presentato dall'Autore all'ultimo Congresso di Bellaria.  
Ora lo potete acquistare anche via Internet, cliccando sul link. Alla nostra amica (che vuol restare anonima) facciamo i nostri più vivi complimenti e la esortiamo a continuare su questo cammino, facendo tesoro della propria esperienza e la ringraziamo per la bella testimonianza che ha voluto condividere con tutti noi.
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Caro Claudio, ho trovato il tuo sito per caso cercando in Internet sull'Aldilà. Mi permetto di darti del tu, leggendo la tua storia mi pare di capire che per te va bene, fosse il contrario ti prego di scusarmi.
Mi chiamo L abito da 23 anni all'estero ho due figli qui in terra ed un piccolo Angelo lassù: sì sono anch'io una Mamma Amputata. La mia piccola è volata via lo scorso Novembre a soli 22 mesi .
Sai leggendo la storia di Coco' mi sono molto commossa e ho quasi ritrovato la mia storia.
Inutile dirti il dolore e la disperazione so che hai vissuto gli stessi momenti.  In febbraio sono andata da mia madre  e mia sorella mi ha regalato i libri "Matthew parlami del paradiso" e "Gli angeli intorno a me", ed io entrando in una libreria  mi sono ritrovata per caso tra le mani " I messaggi della speranza" di Paola Giovetti e l'ho comprato. Tornata a casa ho iniziato a leggere questi libri, ti devo dire che anch'io ero un pò scettica, pensavo che ci fosse qualcosa oltre, ma non avevo mai approfondito, leggendo questi libri, poi  ne ho comprati degli altri e cercando in Internet sull'Aldilà mi sono sempre più convinta che ci deve essere un'altra vita dopo la morte, non è possibile solo nascere morire e poi... fine! Che senso avrebbe?
Il 28 marzo mi accadde una cosa molto strana. Quella sera sono andata a dormire alle 23.30, mio marito è rimasto a guardare la tv, pensavo a mia Figlia, le  ho dato la buona notte, dopo ho avuto una sensazione strana e brividi di freddo (dopo la sua perdita  ho molto spesso brividi di freddo).
Sento una forza che mi trascina di sopra, mi trovo sopra il soffitto e vedo il mio corpo sul letto... ho paura, mi ritrovo di nuovo sul letto, ma poco dopo questa forza mi trascina un'altra volta di sopra; non ho più paura e penso solo che devo cercarLa.
Mi ritrovo in una casa sconosciuta  la vedo in piedi, bella, sana (purtroppo a 22 mesi non sorreggeva neanche la testa), cammina normalmente come una bimba di 2 anni, mi dà la sua manina e mi mostra le camere di questa casa. Non parla, ma io sento una voce che dice 'devi raccontare tutto a tuo fratello'.  Mi sento di nuovo trascinata e mi ritrovo nel letto; guardo l'orologio: sono trascorse 2 ore, tu penserai hai sognato... ma sono sicura che non dormivo ed è stato tutto così reale! (leggendo dopo un libro dei Guggenheim penso che possa essere stata un'uscita fuori dal corpo).
Il giorno dopo ho telefonato a mio fratello e gli ho chiesto se per caso avesse sognato la bimba.
Lui è molto stupito e mi dice come fai a saperlo? Lui l'ha sognata che gli dà la sua manina e vicino c'era un ragazzo che lui non conosceva.
Mio marito dice che Lei mi ha portato nella sua dimensione per farci sapere adesso
dove si trova e che sta bene. Tu cosa ne pensi?

Scusa questa lunga E- mail ma avevo il bisogno di parlarne ad una persona come te che può capire!

Un caro saluto, L .

INTERESSANTE OBE DI UN NOSTRO LETTORE (15-04-07)

Carissimo Claudio,
sono G. spero ti ricorderai di me anche se ci siamo scambiati solo due brevi messaggi nei mesi scorsi.
Mi permetto di disturbarti per avere un tuo giudizio su un fatto che mi è capitato dopo la “partenza” di mia mamma.
Premetto che assumo solo Eutirox per la tiroide (per il quale come ben sai non sono previsti effetti allucinogeni… ) e che non faccio uso di alcolici e droghe.
Il fatto è capitato il 30 agosto 2005, circa quattro mesi dopo la “morte” di mia mamma.
Ero a letto, in uno stato di dormiveglia dopo un riposino pomeridiano (h 14.30) e non avevo proprio voglia di alzarmi: continuavo a guardare la sveglia sul comodino pensando ad un lavoro che dovevo fare nel pomeriggio. 14.30…14,32…14.35…ad un certo punto ho notato che le mie mani erano diventate luminescenti con sfumature blu, verdi e arancio e gialle.
In pratica mi sembrava di vedere una termografia delle mie mani.
Ecco, proprio una termografia.
Nei secondi successivi ho visto il mio corpo disteso sul letto, sempre in visione “termografica” contemporaneamente da sopra e dal lato sinistro. Tutto per pochissimi secondi.
Al termine di questa visione ho notato in alto, alla destra del mio corpo disteso, un'immagine piatta e leggermente inclinata che poteva anche assomigliare a uno di quei grandi specchi un po' inclinati che ci sono dai barbieri (credimi è difficile trovare dei paragoni e dei termini per descrivere un evento simile…). In questo “specchio” si è formata un' immagine scura ed in brevissimo tempo ho capito che erano due gambe vestite con pantaloni neri. Allora ho cercato  di guardare in alto “dentro” lo specchio per capire a chi appartenevano quelle gambe ed ho visto perfettamente la mia Mamma, vestita con una tuta nera e grigia (anni fa aveva proprio una tuta così: la usava quando andava a fare fisioterapia) e ci siamo guardati.
Non ha parlato, non ha sorriso: mi ha semplicemente guardato e la sensazione che ho provato in quel momento è stata così grande che mi sono messo ad urlare “ti vedo, ti vedo mamma!” ed a piangere come neanche avevo fatto quando è spirata, dopo un’ agonia straziante. Poi è svanito tutto.
Non posso dire di essermi “svegliato” perché, lo ripeto, ero in uno stato di leggero dormiveglia e l’agitazione era troppo grande per capire il momento in cui sono passato da uno stato all’altro.
Il tutto non è durato più di 20 secondi…forse anche meno.
Non mi è mai più successa una cosa simile anche se non sono mancati altri “segni” di un certo rilievo che però per questa volta non ti racconto, perché non voglio abusare del tuo tempo e della tua pazienza.
Tu cosa ne pensi? In cosa si può inquadrare un fatto come questo?
Ti sarò grato se, con tutta calma, mi dirai la tua impressione.
Ti chiedo scusa se ti ho contattato direttamente per raccontare questa esperienza ma ho un po’ di soggezione ad entrare nel forum ( che comunque leggo più volte al giorno…).
Grazie ancora per il tuo sito e per i tuoi interventi, sempre interessanti, convincenti e consolanti: non immagini nemmeno l’aiuto che dai…o meglio che date (non posso certamente dimenticare chi vive nei “piani alti” e ti segue nel tuo lavoro…) a tantissime persone.
Ti auguro un sereno fine settimana.
Ciao.
RISPOSTA DEL WM

Carissimo G
La tua interessante esperienza mi pare proprio che possa essere classificata fra le OBE (uscite spontanee dal corpo) in cui hai visto te stesso (il corpo fisico) e l'aura vitale che lo circonda, a riprova che non eri "morto". Direi che hai raggiunto un livello intermedio di coscienza dove ti sei avvicinato alla tua Mamma (Focus 17>22 secondo Moen) , dandoLe modo di "abbassarsi" per incontrarti.
Parli di "termografia" ed infatti l'aura ha diversi colori (vedi foto) che vanno dal rosso al violetto, dove il viola -azzurro che sconfina nel bianco luminoso indica una vibrazione molto elevata. Sarei lieto d'inserire la tua testimonianza sul sito, se per te va bene (ovviamente anonimamente) fammelo sapere.
Un abbraccio di Luce, CON L'INVITO A CONTATTARCI SUL FORUM!
Claudio
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Carissimo Claudio,

ti ringrazio molto per la tua spiegazione e per le foto molto molto interessanti.

In effetti la faccenda della visione “termografica” mi aveva portato fuori strada. Avevo letto qualcosa di OBE, per giunta in maniera un po’ superficiale, ma le testimonianze lette riferivano di visioni del proprio corpo dall’alto e non menzionavano eventuali aloni luminosi e “incontri” con persone decedute. Almeno quelle che avevo letto distrattamente io…

La tua interpretazione mi convince molto anche perché non avevo considerato l’eventualità  di un incontro a “metà strada”.

Appena ho un po’ di tempo mi vado a leggere anche  la sezione su Moen nel tuo preziosissimo sito. 

 Ovviamente acconsento volentieri alla pubblicazione sul tuo sito della mia esperienza: da quasi due anni io trovo nei tuoi interventi, nelle tue segnalazioni e nelle testimonianze pubblicate sul forum da tante persone la forza per superare il lutto e sono ben felice di poter eventualmente “ricambiare” il favore.   Ti ringrazio. G...

UN RACCONTO DI ESPERIENZA FUORI DAL CORPO (12-12-06)

Ciao, mi chiamo  Maria Anna, il 29 maggio 2006, mia sorella Ninfa è morta in un incidente stradale, aveva solo 31 anni ed un figlio meraviglioso di sette mesi. Nonostante la disperazione, ho avuto dentro me la quasi certezza che lei in qualche modo fosse ancora con noi. In molti abbiamo avuto una sorta di segno del fatto che lei vive. Io ti racconto solo la mia esperienza, cercando di abbreviare ed essere chiara. Premetto che da tempo credo di avere brevi esperienze OBE, molte abbastanza confuse, ma i segni inequivocabili sono le vibrazioni che precedono l'uscita dal corpo.
l' 8 giugno 2006, sono andata a riposare dopo il pranzo. Dormivo a pancia in giù, col viso rivolto verso la parete cui è affiancato il mio letto, per cui il mio campo visivo era molto limitato. Riuscivo a vedere il mio braccio sinistro, il muro, la porta della camera, i piedi del mio letto. Il mio era uno stato di dormiveglia, infatti sentivo mia madre che, entrata in camera, trafficava in un armadio. Ad un certo punto, dopo un po', ho avuto la netta sensazione che qualcuno si fosse piegato su di me, alle mie spalle. Credevo che fosse mio padre che veniva a controllarmi, a volte capita. Ma non potevo vederlo. Ad un tratto ho sentito che questo qualcuno si allontanava per poi riavvicinarsi nuovamente. Credendo di essere sveglia ho tentato di girarmi per vedere chi fosse a disturbare il mio riposo. Ma mi sono resa conto di essere del tutto paralizzata. E' stato un attimo. Ho capito che non era un normale risveglio. Ho pensato subito a mia sorella. Ho compiuto uno sforzo enorme ma non sono riuscita a girarmi. Sono così riuscita a vedere con la coda dell'occhio una seconda presenza, questa ai piedi del letto. Non ho potuto vederla in viso, ma era molto chiara, vestiva abiti normali, tipo t-shirt e pantaloni, colore chiaro, era come vedere una donna di mezza età, ma che fosse una donna l'ho solo percepito, perchè non ho potuto osservare bene la persona. A quel punto ho cominciato a sentire delle vibrazioni forti percorrermi tutto il corpo, ed ho cominciato a vedermi sollevare sul letto. A quel punto ho avuto paura e mi sono risvegliata. Che delusione atroce. Non sono riuscita a dire addio a mia sorella!
Oltretutto sono rimasta con la curiosità sul chi fosse quella donna. Non ci crederai, ma ho avuto anche questa risposta. Qualche giorno dopo, ci ha chiamati una cugina del Canada, che mia madre non sentiva da una vita, con cui non abbiamo mai avuto rapporti. Ci ha raccontato di due sogni fatti pochi giorni dopo la morte di mia sorella, di cui oltretutto la signora era all'oscuro, in cui la mamma della signora la informava di trovarsi in casa mia, insieme a mia sorella!
Con questa mia testimonianza vorrei consolare quelle persone che pensano di perdere i loro cari per sempre, non è così!! Io ne ho avuto la prova. Ciao e complimenti per il sito.
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OOBE DI SARA    (OBE)
(ESPERIENZA EXTRACORPOREA)
21-09-06

Avevo 19 anni, ero maggiorenne. Mi ero diplomata e a novembre avrei iniziato l'università. I miei genitori, per lavoro, si sarebbero trasferiti in una piccola cittadina in Toscana e volevano che andassi con loro. Io volevo restare a Roma, mi ero già sradicata una volta, a 12 anni, quando dalla Lombardia, mio padre era stato trasferito a Roma, conoscevo l'esperienza e non avevo la minima voglia di rifarla. Durante il tirocinio avevo conosciuto una ragazza che mi aveva, dopo aver parlato con i genitori, offerto di andare a vivere con lei e con il fratello nella casa che il padre aveva appena comprato per loro. Liti nella mia famiglia, musi e minacce, ma io ero veramente convinta e quella divenne la mia nuova casa.
Due ragazze di 19 anni e un ragazzo di 15, noi in una stanza e lui in quella accanto.
I primi giorni, la sera, la notte, non facevamo altro che chiacchierare, raccontarci una dell'altra, fino a che l'inquilina del piano di sotto, ci disse che nella notte sentiva le nostre voci. Decidemmo così di stabilire un orario per la buona notte.
Io ero felice, mi sentivo così libera e anche se dovevo badare a me stessa lavando, cucinando e dando ripetizioni, questi impegni mi sembravano leggeri rispetto al piacere di sentirmi così libera.
Una sera, all'orario stabilito, io e la mia amica ci demmo la buona notte.
Mi misi comoda, a pancia all'aria, nell'attesa di addormentarmi, la stanza era completamente al buio.
All'improvviso mi trovai a guardare tutto dall'alto, come se fossi all'altezza del soffitto della stanza con lo sguardo rivolto verso il basso. La stanza era completamente illuminata, vedevo i mobili dall'alto esattamente come erano disposti, vedevo il corpo della mia amica nel suo letto, vidi il mio corpo nel mio letto. Questa visione non mi creò nessun tipo di turbamento e neanche di commento, lo guardavo, l'avevo visto, quello che invece sentivo era una grandissima gioia, non serenità o tranquillità, ma una grande grandissima gioia, mi sentivo tutta gioia. Mi sentivo me stessa ma tutta gioia. Che strano, avevo un strana impressione del corpo, mi sentivo la testa e il busto eretti ma i fianchi e le gambe sembravano in orizzontale, quasi fossi adagiata su un triclinio, questo mosse la mia curiosità, altro tratto caratteristico di me stessa, e decisi di guardarmi, con una strana naturalezza voltai lo sguardo e vidi che non c'era un corpo anche se rimaneva dentro di me l'impressione di percepire gli arti, il busto, tutto, ma quello che vidi, quello che mi appariva il mio corpo era una massa di luce dorata, scintillante, informe, una massa ma indistinta di luce dorata scintillante.
 Rimasi ad osservarmi per qualche lungo istante.
All'improvviso mi sentii risucchiare dal mio corpo fisico, dalla testa, mi sentii entrare, schiacciare, comprimere, entrando dal volto. Una sensazione tremenda, di pochi istanti, veloce e tremenda.
Mi ritrovai a guardare nel buio con i miei occhi fisici, da dentro il mio corpo, con il cuore in preda a una tachicardia spaventosa. Sentii paura, perché adesso guardando da dentro il mio corpo, mi domandai 'E se non fossi rientrata?'
Poi cercai di calmarmi, cercai di respirare per calmare il battito del mio cuore. Alla fine mi addormentai.
La mattina raccontai alla mia amica tutto ciò che era successo e lei mi diede un giornalino, l'Intrepido, che proprio quella settimana conteneva un articolo sulle esperienze dello Spirito fuori dal corpo. C'erano testimonianze, per qualcuno sembrava un'esperienza frequente, molte somiglianze con la mia esperienza, qualcuno aveva raccontato di essere andato anche per strada, poi lessi una cosa che mi terrorizzò, ma se ne sono scritte tante di stupidaggini, e cioè che se qualcuno ti vedeva in quella forma, cioè come Spirito, sarebbe impazzito.
Questo mi terrorizzò, la mia amica, quella che mi stava aiutando in questo modo grandissimo, se mi avesse visto, perché io non potevo sapere se fosse risuccesso o no, poteva impazzire.
Terrore. Terrore nella notte, aspettavo che lei si addormentasse prima di rilassarmi. Ma non successe più e mi tranquillizzai.
Questa tranquillità mi portò poi a ripensare a questa esperienza, io, io fuori dal corpo, eppure ero IO, mi ero sentita completamente me stessa, se non per quella gioia così intensa e sconosciuta e quello strano corpo luminoso, ma mi ero riconosciuta esattamente come IO.
Ma se quella ero veramente IO allora quando si muore questo IO, questo Spirito, lascia solo il corpo, ma rimane com'è o meglio rimane chi è.
E in un attimo la mia paura della morte è scomparsa.
Oggi considero quell'esperienza, come uno dei momenti più importanti della mia vita, perché aver avuto questa esperienza di me come Spirito non solo mi ha fatto superare la paura della morte, non solo mi fa vivere la vita in modo molto più consapevole ed intenso, ma soprattutto mi permette con certezza di dire alle persone NOI SIAMO SPIRITO.
Un abbraccio a tutti, Sara Luce

Per saperne di piu': CLIC

 Inviato DA:  CRISTIANA  il: 06-02-06

Il volo della Farfalla: Come Avere una OBE

Questo è un metodo semplice per “aprirsi” verso una dimensione diversa dalla nostra, dove si può sperimentare il “nuovo” che è in noi, 
Per prima cosa bisogna fare semplici esercizi respiratori, 
Respirare lentamente e profondamente dal naso, per poi espirare l’aria soavemente dalla bocca, questo per circa 5 minuti, poi continuare con l’aspirazione lenta e profonda raccogliendo l’aria dal basso ventre e “sentire” come l’aria sale fino al collo,  trattenerlo per un po’ per poi lasciarlo andare piano, piano fino a rimanere vuoto.
Fare questo per 4 o 5 volte, finche si “senta” il percorso dell’aria all' interno del corpo,  più si va avanti con questi esercizi,  più si allontanano le tensioni ed i pensieri, 
Ogni respirazione ci apre un po’ di più ad una dimensione più attenta , lucida e intuitiva della coscienza, 
Sentirete i muscoli rilassarsi, a mano a mano che si va avanti, fino a sentire il corpo come un' entità diversa dal pensiero,  mentre il corpo perde la sua vitalità, la mente sarà sempre più lucida, 
In questo stato di passaggio dobbiamo rimanere almeno 5 minuti, dove la nostra attenzione sarà rivolta solo alla contemplazione del nostro corpo completamente abbandonato a se stesso, 
Passato il tempo sufficiente, ora dobbiamo immaginare e visualizzare una colonna di luce bianca, calda e vibrante che si proietta fino a noi,  una luce composta da milioni di particelle luminose come lucciole splendenti che sbattono le ali in continuazione.( quando la mente visualizza e crea questa immagine, è già in una realtà vibratoria).  Osserva la luminosità di questo fascio di luce, senti il suo tepore e il senso di pace che va entrando nel tuo corpo, senti come la tua aura si apre a questo bagno di luce benevola e senti come inizia a penetrare, cellula dopo cellula, dalla tua testa, 
Poco a poco il tuo cervello è avvolto da questa luce, ora devi accompagnare questa luce dentro al tuo corpo, in modo da inondare ogni singola cellula dal collo, spalle, il torace, le braccia, le mani, il ventre, le gambe, i piedi tutto é immerso in questa luce! Ora osserva il tuo corpo irradiare interiormente questa luce armonica e vibratoria.
Le emozioni ora sono serene; osserva la tua mente ora quieta, sempre più lucida e serena, senti pace e benessere dentro a questa luce che ti copre e ti protegge.
Ora spostiamo il nostro respiro al cuore, osservando e visualizando il battito e la luce che lo avvolge, sentiamo aumentare la lucidità, 
A questo punto dobbiamo ricordare un episodio felice della nostra vita, momento di comunione amorosa con un' altra persona, , .felicità che solo l’amore può dare, momento di tenerezza e dolcezza. Ricorda il momento,il suo sguardo, la gioia che scaturiva dal tuo cuore, i suoi gesti, il suo vestito, ogni particolare di quel momentoto magico. Rimani in “visione” per almeno 2 minuti,fino a focalizzare bene il pensiero. Ora “visualizza” un seme che è nel tuo cuore,e accompagna il suo germogliare; vedi che spunta il delicato gambo che si fa strada dal tuo cuore verso l’esterno, crescendo rapidamente e nutrito col tuo amore; vedi le prime foglioline, poi scorgi un bocciolo di rosa che poco a poco diventa sempre più grande, inizia ad aprirsi. Vedi i petali bianchi, che si schiudono , sempre più grandi e bianchi, questa rosa bianca si nutre col tuo amore e irradia il tuo amore, diventado sempre più grande e bella, ora alza lo sgurado e osserva oltre la rosa, si proietta un cammino, cercalo! Guarda bene in ogni direzione,osserva piano finchè lo trovi, quando lo avrai trovato,inizia a percorrerlo. Fallo tranquillamente, osservando ogni cosa che si presenterà davanti, se vuoi a questo punto con un piccolo impulso ti puoi sollevare da terra e volare,  continua a seguire il cammino, a questo punto ti potrai sentire attratto da qualcosa di “nuovo” nella tua visione, avvicinati e osserva di che si tratta, “domanda e chiedi aiuto” a chi incontri, non “analizzare” ciò che vedi e percepisci, lasciati andare, e , forse incontrerai ciò che tu cerchi, 
Un saluto a te Claudio, 
Cristiana


 

DA: MARU IL 15/09/2005 14.44

ALLA FACCIA DEL PROFESSORE: IO ESCO DAVVERO!

Aspettavo il ritorno di Claudio per raccontarvi ciò che mi è successo tre giorni fa. Claudio ricordi l'articolo del professore di Toronto, che spiegava le paralisi nel sonno e conseguenti OBE come una ALLUCINAZIONE? Ricordi anche l'altra volta mi avevi consigliato di mettere una carta da gioco senza vederla....per andarci in obe? Bhè io non l'ho fatto, però il destino o non so cosa ha voluto che lo stesso potessi avere riprova che le mie OBE sono davvero esperienze fuori dal corpo! ORA HO LA CERTEZZA! Allora lunedì mattina mio marito esce per andare a lavoro..e io resto ancora a letto..senza svegliarmi durante la sua uscita. Sogno di volare, sui tetti, tra le nuvole, poi mi sembra di sbattere contro il soffitto...mamlo supero..ci passo attraverso poichè ha la consistenza delle nuvole...ma caro CICAP e caro PROFESSORE questo è solo un sogno...il bello deve ancora venire. La mia mente si sveglia..come sempre il mio corpo compresi gli occhi sono immobili, non ho potere di comandarli. Sento che spontaneamente sto uscendo dal corpo abbastanza repentinamente, con un colpo secco in maniera verticale e diritta dal mio corpo. In prativa mi sembra di esser sospesa verticalmente sul mio corpo e sul letto di conseguenza. Galleggio sul letto...e mi aspetto di vedere di fronte a me l'armadio che sta di fronte al letto...perchè seguendo un ragionamento logico, facendo il movimento che ho fatto è ciò che dovrei trovarmi di fronte. Eppure mi ritrovo di fronte la finestra con la tenda e ...poi guardo in basso e sulla sinistra vedo un indumento scuro nella penobra della stanza. Sta messo in un angolo e forma come sta messo un cerchio. Però penso debba trattarsi di una allucinazione perchè in base al movimento compiuto dovrei essere di fronte all'armadio e non lo sono. Arriva il risveglio....mi accorgo di trovarmi di traverso nel letto, per cui ho di fronte non l'armadio ma la finestra con la tenda...così in preda a un sospetto forte vado a vedere se in quell'andolo sotto la finestra( UN ANGOLO DELLA STANZA NON VISIBILE DOVE STAVO IO!!!!!!!!!!!!!!!!!!) Indovinate cosa vedo?????????????? I pantaloncini del pigiama di mio marito, blu scuro..messi in modo che formano una sagoma circolare!!!!!!!!!!!!! Le conseguenze tiratele voi...piuttosto vorrei sapere il parere di uno scettico per dirmi come spiega ciò!!!!!!!!!!!!!!!!


FRANCESCA (aka Maru)

 

DA: SIMONA IL: 04/05/2005 11.50

UN SOGNO   (OBE)

In attesa della testimonianza di Maru , e oramai lanciatissima vi racconto questo recente episodio. Qualche mese fa, una telefonata di un mio caro cugino che vive Trento mi informava che sua moglie ( 49 anni ) improvvisamente nella notte si era sentita male. Trasportata prontamente in ospedale la diagnosi purtroppo fu ischemia cerebrale. Mio cugino mi pregò di non dire ancora nulla a mia madre, cardiopatica , ancora provata per la morte di mio padre e legatissima a lui e a sua moglie. Passavano i giorni e lei versava in gravissime condizioni , ( coma ) i medici erano pessimisti perché la zona celebrale compromessa sembrava essere vasta. Ora devo fare una piccola premessa ( poi capirete il perché) Mia cugina è nata in provincia di Catania, nonostante i suoi quasi cinquant’anni sembra una ragazzina : magra, piccolina, con una cascata di riccioli di un caldo castano ramato ed un viso birichino E’ una persona dolce e solare che non puoi fare a meno di amare. Perciò il mio papà la adorava e la chiamava “la mia bambina “ Vista la situazione parecchio seria io decisi che era giunto il momento di dirlo a mia madre e mentre ero con lei in macchina cercavo nella mia mente il modo più indolore per farlo. A un tratto lei mi disse: “ Ho fatto un sogno strano questa notte che non riesco a capire: Ero in posto pieno di luce e di fiori c’era tanta gente, sapevo che c’era anche tuo padre, ma non lo vedevo, poi sentii la sua voce che mi diceva : “ La bambina di Catania sta male “ e mi sono svegliata. Cosa vorrà dire?” E cosi trovai le parole giuste per dirglielo. Ora a sei mesi dall’accaduto mia cugina lentamente si sta riprendendo con fatica e molta terapia. Ora io mi chiedo, con queste cose che capitano, e sono straconvinta che bene o male capitano a tutti , come è possibile che ci sono persone che continuano ostinatamente a chiamarle normali e a negare l’evidenza dei fatti e l’esistenza della vita che non si ferma, ma va oltre? Baci Simona

 

DA: MARU IL:16/05/2005 10.53

ora anche di notte!        (OBE)

Le "strane esperienze" pseudo extracorporee mi succedevano solo di mattina, per fortuna devo aggiungere . Invece purtroppo mi è successo stanotte alle 0:42, e mi sono molto spaventata da perdere poi il sonno. Le modalità sono le stesse : c'è un sogno che ha l'utilità o comunque la funzione di far "risvegliare" la mia parte cosciente...e poi di lì...ascoltate. Ho sognato che mio marito mi chiamava ( noi stavamo dormendo nel letto come nella realtà) e mi diceva di zittire perchè sentiva un rumore forte di auto per la strada. Così io ho preso coscienza al suo richiamo, ho preso coscienza di stare nel letto, nella posizione reale in cui stavo. Il rumore dell'auto io l'ho sentito ma non saprei se davvero per strada quel rumore c'era, fatto sta che è come se io conscia di stare nel letto ad un tratto ho sentito una forza aspirarmi su. Come sempre è una forza potente...è come se una parte si dovesse staccare da me per salire , uscire. Io prima oppongo resistenza , mentre il cuore batte forte, poi vedo che non vi riesco e allora decido di lasciarmi andare col cuore carico di paura assurda che colora il tutto di tinte fosche. Comunque per fortuna mi sono svegliata con uno spavento fortissimo ed ho svegliato mio marito, poverino! Spero che qualcuno di voi mi aiuti a capire. grazie

DA: MARU IL:17/05/2005
Grazie di nuovo Claudio per l'articolo . Vorrei raccontarvi ora di un episodio non capitato a me ma a mia zia , la sorella di mio padre. Per me scoltare la sua esperienza è stato importante, poichè ho potuto zittire mia madre e mio marito che spiegano i fenomini che mi succedono dicendo che sono causati dalla mia psiche IMBEVUTA DI LETTURE PARANORMALI. Bene mia zia è lontana anni luce da queste problematiche e da queste letture. Tra l'altro il racconto di mia zia, è meraviglioso perchè va a far friggere tutte le spiegazioni scientifiche sulle ALLUCINAZIONI IPNAGOGICHE ..che dovrebbero spiegare tutte le esperienze STRANE che si vivono durante le paralisi del sonno, poichè non è testimone unica del fenomeno.... Voglio chiarire che mia zia e giovane e moderna, non una vecchina a cui piace inventar storie di fantasmi innanzi al camino per riscaldare gli animi nelle serate fredde. Dunque una notte stava dormendo con suo marito( altra persona scettica...lo era all'epoca dei fatti) nel letto. Si senti afferrare il piede a credendo fosse mio zio aprì gli occhi spaventata. Aperti gli occhi si accorse di 2 cose. Uno che non poteva muoversi completamente; Due che ai piedi del letto c'era una figura, che lei spiega come una NEBBIOLINA BIANCA A FORMA DI TRIANGOLO (PIù O MENO). Lei avrebbe voluto gridare con tutte le sue forze, ma la voce era strozzata, non tanto però da far svegliare mio zio... Nell'istante in cui la voce uscì e lei si potè muovere, la presenza svanì andandosene verso destra ma mio zio riuscì a vederla scappare...per cui non potè non credere alla moglie, che rimase sbalordita dal fatto che mio zio, che non credeva in queste cose ,non la prendesse per pazza! aspetto i vs commenti.

RISPOSTA DEL WEBMASTER:

WOWOWOWOWOWWW!!! Chiedile subito se entrambi o solo lei hanno sentito brividi di freddo, se "l'ectoplasma" aveva un viso,ecc... si direbbe un caso di tentativo di possessione da parte di larva ectoplasmica! Non vi spaventate: non succede a chi CREDE e confida nel'aiuto della Luce! Una descrizione "dal di fuori" di questo tipo di infestazione é descritta nella NDE di Gerge Ritchie quando, accompagnato da Gesù, vede uno spirito "bloccato" entrare nel corpo di un marinaio sbronzo: >Ma non era questo che guardavo, io restai esterrefato quando il guscio luminoso che era tutt'intorno al marinaio svenuto si aprì semplicemente in due! Esso si spaccò al centro della sua testa e cominciò a scivola via da essa, dalle sue spalle... Istantaneamente, molto più in fretta di quanto avessi mai visto qualcuno muoversi,uno degli esseri immateriali che erano stati vicini a lui al bancone del bar gli era addosso. Essa aveva fluttuato come un'ombra assetata al fianco del marinaio, seguendo avidamente ogni sorso che il giovane aveva buttato giù ed ora sembrava saltargli addosso come una bestia da preda. Un attimo e l'immagine di essa che saltava era svanita!> --ALS Claudio WM

RISPOSTA DI MARU:

Claudio ricordo perfettamente il brano che hai ripescato, l'avrò letto su ampupage almeno 2 volte. Dunque mia zia non ha sentito freddo, nè in quel momento avvertiva che quella presenza volesse farle del mele. Fatto sta che tanta è stata la paura che non è riuscita a riposare bene nelle notti successive, però come chi non è esperto in materia lei si è date le sue spiegazioni. Mia zia pur abitando al nord è del sud e tu Claudio forse sai delle leggende su folletti e fate nelle case vecchie. Bhè lei dice che nella casa vecchia in cui stava doveva essere una fata quella perchè qualche giorno dopo mia zia trovò lì attorno , metre era uscita per delle commissioni un rotolino di soldi legato con l'elastico...e tanto le servì perchè erano appena andati su e i tempi economicamente parlando erano duri. Infatti quel periodo in cui ebbero l'esperienza mia zia era un pò giù perchè le mancava il suo paese e l'avvio lavorativo non fu facile. Poi per fortuna di lì iniziò per loro un periodo fortunato. Devo sottolineare che mio zio aveva perso da poco un fratello giovane a cui era legatissimo.....per cui Angela io credo che la chiave di lettura sia più questa, oppure qualche presenza legata alla vetustà dell'appartamento in cui vivevano. L'ectoplasma non aveva un viso, ma mia zia ha associato la forma triangolare al cappello del folletto

RISPOSTA DEL WEBMASTER:

Non sempre i "succubi" sono spiriti negativi, da noi si racconta del "Monaciello" con atributi simili ai folletti di cui mi parli. In tal caso non si tratterbbe di spiriti "viziosi" che cercano di possedere un corpo fisico per godere degli effetti di una sbornia, ma di entità autonome (forse fisiche) in grado di interferire col mondo reale, come il citato "apporto" di denaro. Se esistano davvero...beh, lo lascio al vostro giudizio! Claudio WM

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