INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE  
 

SOMMARIO   Pag.6 

ESAME DELLE FOTO DI ORBS "INSETTOIDI" 

COS'E' LA SLEEP PARALYSIS?

LA SCIENZA DUBITA DEL METODO SCIENTIFICO!

COSCIENZA ED IPERSPAZIO

VOYAGER HA COLPITO DURO..... 

Quali sono le Basi Biologiche della coscienza ?

SECONDO RICERCATORI FRANCESI LA SINDONE E' UN FALSO MEDIEVALE 

Abbiamo prove convincenti sulla reincarnazione? 

 

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ESAME DELLE FOTO DI ORBS "INSETTOIDI" (17-09-05)

Luogo: ******   Data: 23/07/05 - Ora: 21.33
Apparecchiatura: fotocamera Canon Power Shot pro 1

Foto di: Stefano XXXX
Nota: stessa serata, stessa ora l'oggetto si è spostato dai rami di albero su un altro sfondo ho scattato altre foto sempre in sequenza ma non è apparso più nulla,assomiglia all'oggetto luminoso da voi pubblicato "misteriosa luce fotografata in canada".
Foto: 042 – (AL CENTRO) foto originale Nella foto 042 si nota una strana forma luminosa che inizialmente potrebbe essere scambiata per un insetto.
Il particolare è stato ingrandito e lavorato con alcuni filtri di Photoshop. Dai passaggi ai filtri si nota la forma a X dell’oggetto che ha un corpo ben delineato e un alone energetico che lo circonda.

Ecco i passaggi effettuati, come da sequenza:


>correzione luminosità/contrasto aggiustamento curve
>Passaggio al filtro Aetherize Passaggio al filtro Rilievo Bordi
>Passaggio al filtro Invert
Lo stesso trattamento è eseguito anche sulla seconda foto, con i passaggi agli stessi filtri.

Mettiamo ora a confronto i particolari delle 2 foto in esame ed alcuni insetti notturni.
Particolare foto 042 ingrandito non filtrato Particolare foto 049 ingrandito non filtrato

(NOTARE COME SIANO TOTALMENTE DIVERSI DAL PRESUNTO ORBS I NORMALI INSETTI NOTTURNI)
A questo punto escludo che possa essere un insetto quale zanzara o farfalla notturna, poiché, come si può ben notare in questi casi la forma è ben definita e non vi è alcuna traccia di alone energetico attorno alla sagoma.
In conclusione l’oggetto fotografato può essere catalogato come anomalia energetica di natura sconosciuta.

Luana Baldrighi (hwh22)
07.09.05

 

  COS'E' LA SLEEP PARALYSIS? (06-09-05)

La paralisi nel sonno fa temere per la propria sanità mentale e la propria vita

DI MICHEL McLEAN
-Tradotto da Antonella (aka Tildona) -


Mi arriva il suono di passi che salgono le scale mentre sono a letto. C'è qualcuno in casa. Lo scricchiolio del legno dei gradini è un suono familiare, mentre i passi si avvicinano. Dico a me stesso di svegliarmi, ma non posso muovermi. Sono sdraiato inerme sulla mia schiena. Le mie gambe, braccia, perfino la mia testa sono come pesi morti. Cerco disperatamente di aprire gli occhi ma non accade nulla. L'estraneo è ora in cima alla scala e sta arrivando attraverso il corridoio. Dico di nuovo a me stesso di svegliarmi. Cerco di urlare. Cerco di fare un rumore qualsiasi, ma, come il resto del mio corpo, la mia voce non funziona. Mentre i passi entrano nella mia stanza e si avvicinano al letto sono in grado di costringere gli occhi ad aprirsi. Non c'è nessuno!
Non lo sapevo allora, ma quello che avevo sperimentato era la paralisi nel sonno. Al Cheyne, un ex professore di psicologia dell'università di Toronto e dell'università di Waterloo sta studiando la paralisi nel sonno da 10 anni. "E' un sogno-allucinazione" dice Cheyne "e' un'intrusione di una fantasticheria simile al sogno nella tua vita da sveglio. Ecco perchè ha la tendenza a verificarsi nei momenti di addormentamento o di risveglio e di risveglio nel cuore della notte in questo stato in cui non puoi muoverti". La gente ha la sensazione di qualcosa o qualcuno nella staza e un senso di terrore è comune, dice. Alcune persone si svegliano e non sono ingrado di muoversi per alcuni secondi, dice. Altri hanno allucinazioni più elaborate - dice - alcune sono straordinariamente elaborate come sogni completamente sviluppati. Per altri c'è la sensazione di una presenza.
La paralisi nel sonno si verifica più spesso nella stanza da letto pechè è il luogo in cui la gente dorme di solito, dice Cheyne. Ma alcuni hanno detto di averla provata in biblioteca o nelle loro automobili quando si sono messi a fare un pisolino sul bordo della strada -dice - può capitare in varie situazioni in cui le persone sono stanche. Di solito capita quando stanno per addormentarsi o si stanno appena svegliando. Alcuni la sperimentano solo brevemente una volta nella vita, ma può essere un'esperienza più complessa - dice. Cheyne ha un sito web (http://watarts.uwaterloo.ca/~acheyne/) nel quale dà informazioni sulla paralisi nel sonno e invita a mandargli e-mail con le proprie esperienze. Ha raccolto più di 28,000 racconti di paralisi del sonno da tutto il mondo.
PIU' VOLTE PER NOTTE
Nei miei campioni ci sono molte persone che la sperimentano in modo regolare notte dopo notte per settimane - dice - alcune la provano più volte nella notte. Può andarsene per mesi e poi ricomparire. Può essere l'esperienza di una vita.
La paralisi del sonno c'è sempre stata, ma non ha mai suscitato molto interesse.
E' qualcosa che è andato crescendo - dice - quando abbiamo cominciato era solo una cosa embrionale. Sospetto che il nostro website, che ha un enorme quantità di visite ogni giorno, probabilmente abbia aiutato parecchio. Il web stesso ha aiutato. Ha reso l'informazione più disponibile. Mi riferisco a quaesto come alla patologia sconosciuta più comune, anche se non è davvero una patologia. E' un tipo di fenomeno del tutto naturale, normale, anche se non tutti lo sperimentano. E' una di quelle strane cose che era ignota perchè non c'era un termine culturale per definirla. Quando succedeva alla gente loro non ne parlavano. E' un'ignoranza collettiva.
Wendy Boothe, una tecnica di poligrafo al North York General Hospital, Branson Division sleep laboratory, analizza i dati durante il sonno dei pazienti.
NON UNA PATOLOGIA
I disturbi del sonno includono le apnee, russare e stanchezza generale, ma non la paralisi nel sonno.
Ciò che è la paralisi nel sonno, è in pratica che quando sei in fase REM del sonno (rapid eye movement) il tuo tono muscolare è molto basso così tecnicamente non dovresti essere in grado di muoverti.
 Gli unici muscoli che dovrebbero essere attivi sono i tuoi muscoli oculari perchè stai vedendo i tuoi sogni e i tuoi muscoli interni dell'orecchio così che puoi ancora sentire i suoni.
Boothe ha spiegato così il fenomeno: é come se una persona si svegliasse prima che il suo corpo sia sveglio. Prima di riguadagnare il tono muscolare le persone a volte si svegliano in preda al panico perchè possono vedere la stanza intorno e udire, ma non si possono muovere.

  Una clinica del sonno non è il luogo per chi sperimenta le paralisi. Non è un disturbo del sonno - dice - è solo uno di quei fenomeni che noti durante il sonno o al risveglio. Sebbene Boothe non si occupi di questo tipo di esperienza nel laboratorio, dice che i suoi pazienti le descrivono le paralisi nel sonno. E' di solito la prima cosa che dicono - dice lei - so che cos'è, ma non l'ho mai sperimentata personalmente. Alcuni sono incapaci di respirare durante la paralisi. Alcuni dicono che avere un peso sul petto - dice. Questo è perchè non hanno tono muscolare. Stanno cercando di respirare di più ma il tono muscolare è basso. 
Cheyne dice che le sue ricerche hanno identificato tre tipi di paralisi notturan: l'intruso, l'incubo e l'esperienza corporea:
L'intruso è la sensazione che ci sia qualcosa nella stanza. Può essere accompagnata da allucinazione visiva e uditiva.

L'incubo è il classico sintomo di qualcosa che siede sul tuo petto e ti sta attaccando. E' come subire un assalto. A volte sono coinvolte componenti sessuali.

Il terzo tipo è diverso perchè inerente a sensazioni corporee. Sembra di stare fluttuando sopra il letto - dice Cheyne - puoi perfino sentire come se stessi lasciando il corpo, così è una OOBE.
Cheyne cita un caso in cui una donna pensava di essere appena uscita da un sogno e cercava di accendere la luce ma l'interruttore non funzionava.
All'improvviso si ritrovano nel letto. Può ripetersi diverse volte. E' chiamato falso risveglio.
Sebbene l'OOBE possa essere disturbante, Cheyne dice che le persone sono attratte dall'idea di fluttuare e volare fuori dalla stanza o sopra la casa.
Alcune persone che sperimentano la paralisi nel sonno l'associano al viaggio astrale, che è la credenza che la gente lasci il proprio corpo durante la notte per visitare gli amici - dice - alcuni mi contattano chiedendomi come possono produrre queste esperienze. Ma la maggior parte di coloro che contattano Cheyne gli chiedono di far cessare gli episodi di paralisi nel sonno.
Offro consigli su come affrontarli e possibilmente prevenirli - dice - per molte persone è sufficiente evitare di stare sdraiati sulla schiena mentre si addormentano, perchè è la posizione più comune. Ma alcune persone hanno le esperienze indifferentemente dalla loro posizione a letto.
Per molte persone si verifica esclusivamente quadno stanno sdraiate sulla schiena. Non ho idea del perchè. E' una delle cose più intriganti al riguardo. Abbiamo idee e teorie sul perchè, ma nessuna particolarmente convincente.
Cheyne dice di aver avuto l'idea del suo progetto di ricerca sulla paralisi del sonno mentre stava parlando con uno studente universitario che stava scrivendo un articolo sui rapimenti da parte di alieni. Stava cercando di trovare spiegazioni psicologiche al perchè le persone pensavano di essere state rapite da alieni extraterrestri - dice.
Cheyne dice che le descrizioni delle persone sui cosiddetti rapimenti alieni suonavano molto come le paralisi del sonno. I pensieri sui sogni o allucinazioni dipendono da come sono interpretati. La gente ha diversi punti di vista sul mondo - dice - se sei una persona molto religiosa è del tutto plausibile dare (ai sogni) un'interpretazione religiosa. Creature demoniache che appaiono nei sogni sono ritenute da alcuni come provenienti da un'altra realtà con lo scopo di infestare le persone.
VISITATORI ALIENI
Alcune persone potrebbero non ritenerlo un sogno o un incubo, ma una visita da una qualche entità - dice - ci sono persone che trovano del tutto plausibile che ci siano creature aliene che ci visitano da altre parti dell'universo e che siano responsabili di questo.
A Cheyne un uomo ha raccontato con vividi dettagli la sua esperienza con gli alieni che ha incontrato durante la paralisi del sonno.
L'uomo si è svegliato paralizzato e si è sentito fluttuare ed essere trasporato levitando su fino a una qualche specie di navicella spaziale - racconta Cheyne. C'erano creature aliene che fecero vari tipi di esperimenti su di lui. Descrisse tutte le sensazioni di dolore molto vividamente. Era del tutto sicuro durante il suo ricordo di non averci creduto. Aveva avuto un tipo di esperienza molto elaborato e non sapeva che cosa fosse mentre stava succedendo, ma era convinto che si trattasse di un tipo di sogno o di allucinazione. Cheyne dice che altre persone che hanno condiviso le loro storie con lui non avevano niente di più che un breve periodo di paralisi ed erano convinte di essere state rapite dagli alieni.
E' interessante che alcune persone non hanno quasi nulla e danno un'interpretazione molto vivida e inverosimile - dice - altre persone possono avere le esperienze più vivide e complesse e pensare soltanto che è qualcosa di maligno e questo è tutto per loro.

PERSONALITA' INCLINE ALLA FANTASIA

E' la diversità nelle reazioni delle persone alla paralisi del sonno che interessa Cheyne.
Ciò che la gente fa di queste esperienze dipende molto dal loro sistema di credenze e anche dalla loro dimensione culturale - dice, aggiungendo che le caratteristiche della personalità hanno un ruolo anche loro. Una personalità incline alla fantasia, che è collegata alla facilità con la quale una persona può essere ipnotizzata, ha un effetto diretto su come interpreteranno la loro esperienza.
Ho looked most ad una personalità incline alla fantasia - dice - hanno una immaginazione molto fertile. Possono stare seduti ed immaginare di avere un gatto in grembo e lo stanno accarezzando e possono davvero sentire il calore del gatto. Queste persone tendono ad avere vite di fantasia molto fervida, soprattutto da bambini, ma anche da adulti. Trascorrono spesso una parte del giorno fantasticando attivamente. La maggioranza delle persone che sperimentano la paralisi del sonno sono disorientate dalla loro esperienza. Possono pensare che si tratti di un ictus, un disordine neurologico e forse di essere sul punto di impazzire - dice Cheyne. Alcune persone vanno oltre ritenendo che la loro allucinazione alla fine li ucciderà. Dopo tutto, tu stai giacendo là.... sei paralizzato. Inerme. Stai avendo difficoltà a respirare. Ti senti come se stessi per morire e pensi che probabilmetne uno di questi giorni morirai. La durata può variare da alcuni secondi a un lungo periodo di tempo.
Non sappiamo quale sia il massimo - dice - nella maggior parte dei casi può durare 5 o 10 minuti che possono sembrare un'eternità mentre sta succedendo.
Con il tempo le persone riportano che le loro allucinazioni possono diminuire, dice Cheyne. Alcuni dicono perfino che dopo aver visto il suo sito web e e aver letto le informazioni al riguardo le loro esperienze diventano meno vivide. La maggior parte delle email che riceve sono da gente che gli è grata perchè sta facendo ricerche e ha aperto una pagina web.
Hanno sofferto di questo per anni e anni e non l'hanno mai detto a nessuno o forse l'hanno fatto e le persone hanno pensato che era weird che non fosse successo a loro e che era molto strano, così si sono zittiti - dice. Le persone spesso dicono di avere le lacrime agli occhi mentre mi stanno scrivendo perchè hanno avuto questa orribile esperienza per anni ed anni senza avere idea di che cosa stesse loro capitando - dice. La maggior parte delle persone che trovano il suo sito web trovano rassicurante di non essere le uniche. E' incredibile quanto spesso le persone dicono questo - dice Cheyne - è veramente gratificante sapere che stai facendo una ricerca assolutamente affascinante e che può essere molto utile solo in virtù del fatto di esserci. 

COMMENTO DEL WEBMASTER

La convincente spiegazione scientifica lo diventa un po' meno quando  vengono riportati casi in cui l'uscita dal corpo permette di vedere oggetti dei quali il "viaggiatore" non  conosce  LA COLLOCAZIONE nell'appartamento o nel laboratorio (Clic per saperne di pù), oppure quando il "doppio" corporeo interagisce con animali domestici che si comportano come se il loro padrone fosse lì in carne ed ossa. Comunque, se vi capitano queste esperienze, andateci piano col paranormale: il più delle volte  sono solo piccoli disturbi del sonno ma..... ne siamo proprio sicuri?

WM

 

INCREDIBILE! LA SCIENZA CHE PRETENDE DI GIUBILARE IL PARANORMALE, USANDO IL METODO SCIENTIFICO, COMINCIA A DUBITARE DI SE STESSA!! (01-09-05)

Epidemiologo afferma: studi sbagliati al 50 per cento !
La verita' scientifica? Forse non esiste. Le conclusioni raggiunte dalla maggior parte degli studi potrebbero essere sbagliate!
Pescando a caso un qualunque lavoro tra quelli pubblicati in letteratura , la probabilita' che concluda il giusto sono inferiori al 50%. A disilludere ricercatori, medici e opinione pubblica sull'affidabilità degli studi scientifici e' l'epidemiologo John Ioannidis, della Scuola di Medicina dell'universita' di Ioannina, in Grecia. In un articolo sulla rivista 'Plos Medicine', l'esperto chiama in causa non solo l'errore umano, ma anche e soprattutto problemi sperimentali e statistici. Limiti il piu' delle volte insuperabili, che inevitabilmente finiscono per compromettere la correttezza dei risultati ottenuti. Secondo Ioannidis, i piu' a rischio di arrivare a conclusioni sbagliate sarebbero gli studi molto piccoli, quelli 'disegnati' male e quelli che producono risultati numerici bassi (il caso, per esempio, di un farmaco efficace solo nel 10% dei pazienti).
Ma lo specialista invita a 'prendere con le pinze' anche i dati degli studi di dimensioni piu' vaste, di quelli ben disegnati e di quelli che lavorano su argomenti particolarmente 'caldi', relativamente ai quali i ricercatori sentono maggiori 'pressioni'. ''Dovremmo accettare il fatto che la maggior parte delle ricerche verra' confutata. Alcune saranno ripetute e confermate'', aggiunge Ioannidis, sottolineando che, almeno in campo scientifico, ''replicare un dato ha piu' valore di scoprirlo per la prima volta''. L'espert o avanza dei dubbi sulla correttezza dell'espressione ''statisticamente significativo'', ben nota ai lettori di studi scientifici. ''Comunemente - ricorda - un dato viene considerato 'statisticamente significativo' quando esiste solo una probabilita' su 20 che sia unicamente frutto del caso''. Ma questo metodo di calcolo non da' sufficienti garanzie, ''specialmente quando, per esempio, si tratta di collegare una certa malattia al gene che potrebbe esserne il responsabile''.

 

COSCIENZA ED IPERSPAZIO (31-07-05)

Q
uante dimensioni esistono? Tre?
 Almeno così ci dice la Geometria, se poi applichiamo ad essa i concetti Einsteniani, c'é da aggiungere il Tempo e poi....? 

Saul P. Sirag é uno dei Fisici più geniali di questi anni, forse un nuovo Einstein, ma non é ancora capito dai suoi Colleghi. Anche il grande Albert subì lo stesso destino e Saul Paul Sirag é fra i candidati a ricevere un Nobel, dato che pretende di avere le prove dell'esistenza di una Mente Cosciente Universale! Egli inoltre afferma che solo i più geniali Matematici possono interpretare correttamente il suo pensiero. Ecco quanto ha dichiarato durante una recente intervista ad una TV Americana.
(Spero di aver interpretato e riassunto correttamente questa lunga intervista. Chi volesse leggerla in Inglese e darmi una mano ad apportare correzioni, clicchi sul link Sirag(1).  Ho volutamente omesso le domande ed i commenti del conduttore per rendere più agevole la già difficile lettura di un testo non proprio chiarissimo, sia per i rivoluzionari concetti espressi, sia perché trattasi di una trascrizione non sempre completa di un dialogo in TV).

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"
Beh, sull'iperspazio c'é sempre stata una gran confusione; il primo a parlarne fu un matematico del 19° secolo, un certo Hilton, ma la sua idea fu soppiantata dal concetto Einsteiniano dello spazio-tempo. La gente ha cominciato così a pensare che, essendo spazio e tempo interconnessi, una quarta dimensione non poteva esistere. Recentemente pero', abbiamo scoperto che esistono molte altre dimensioni, ben più di una, dato che lo spazio esistente fra una particella subatomica e l'altra é una distenza reale, piuttosto che spazio-tempo. Esistono quindi dieci dimensioni o finanche ventisei o anche più, a seconda di come le conti e della teoria che utilizzi. In pratica lo spazio tempo di Einstein non é altro che un sub-spazio contenuto in uno spazio dimensionale piu' elevato. Ne consegue che lo spazio tridimensionale che noi conosciamo, non é altro che un'illusione, né più né meno di quanto diceva Platone, parlando della caverna e delle ombre. Noi tendiamo ad identificarci con la proiezione tridimensionale del nostro essere, come i prigionieri della caverna s'identificavanao con le loro ombre bi-dimensionali. Platone non sapeva nulla dell'iperspazio, ma la sua intuizione era corretta. L'idea religiosa dell'Aldilà trova riscontro nell'Iperspazio, noi abbiamo una visione solo parziale del Tutto..... Non abbiamo dubbi sull'esistenza di dimensioni diverse da quelle che possiamo sperimentare coi nostri sensi, noi Fisici non siamo d'accordo invece sulla loro vera natura.
Passiamo ad esaminare la mente umana: noi tutti sogniamo e ci basta chiudere gli occhi per fantasticare e visualizzare ogni tipo di immagini, fuori dal tempo e dallo spazio. Con la velocità del pensiero possiamo spostarci dall'Egitto ad Atene, a S. Francisco, ecc. : possiamo paragonare questo nostro "spazio interiore" all'iperspazio? Io credo proprio che sia così, che si possa cioé passare da uno spazio a 192 dimensioni ad un'altro che ne ha 96 e poi rientrare nelle tre d'ogni giorno ed in ognuna di queste proiezioni ci lasciamoqualcosa dietro di noi. Noi Fisici cerchiamo di spiegarci tutto cio' con la teoria delle super-stringhe e con quella delle "fibrille impacchettate" (
fiber bundle:clic per saperne di più ), tanto per parlane da un punto di vista matematico. I tentativi tesi ad unificare le quattro forze fondamentali che governano l'Universo ci vedranno in fututo impegnati ad aggiungere, dopo la gravità, la Coscienza,  da noi chiamata "feeble", ovvero estremamente debole. In altre parole, lo stesso iperspazio é la coscienza che agisce in modo indipendente e lo spazio tempo non sarebbe altro che un teatro in cui viene rappresentata la realtà, un' idea molto vecchia, presente in molte culture. Sebbene molti scienziati non lo vogliono capire, non stiamo studiando altro che il Regno Spirituale, stiamo indagando sulla nostra stessa mente....mente che a sua volta é parte di una mente ancora più grande e per cui non abbiamo trovato ancora la parola giusta per definirla. In sostanza,la materia non é ciò che abbiamo sempre pensato che sia: il nostro corpo é un prodotto della mente che, a sua volta, é parte della mente universale che é anche l'iperspazio. E' il corpo ad essere l'ombra della mente e non viceversa, per cui il vecchio dilemma mente-corpo, visti come due entità separate, viene a cadere! Per spiegarmi meglio faccio un piccolo esempio: io e te siamo come due burattini manovrati dallo stesso burattinaio, la super-mente. Seguendo questa logica, anche i sogni, la reincarnazione, i fenomeni PSI sono reali; se possiamo avere diverse personalità nei sogni, perché non potremmo averne diverse anche nella cosìdetta realtà? Se é vero però che non sperimentiamo la realtà in questo modo, ciò non significa che questi "reami" non esistono affatto. Ad un certo livello dell'iperspazio tutte le forze fondamentali avrebbero uguale potenza, ovvero non esisterebbero più quelle deboli" e quelle "forti". Una piccolissima variazione fra di loro -diciamo l'uno per cento- creerebbe mondi totalmente diversi dal nostro, come potrebbe appunto essere il mondo dei sogni, che avrebbe un tipo di fisica diverso, ma non per questo meno funzionale di quella da noi conosciuta. Nel corso di questo secolo la tecnologia cambierà profondamente e la coscienza sarà una parte fondamentale di ogni nuova scoperta. Quando avremo capito a fondo l'iperspazio, potremo fare cose incredibili, persino creare la vita senza bisogno dell'ingegneria genetica; se oggi viviamo in una specie di film tridimensionale creato da qualcun'altro, domani saremo in grado di scrivere noi stessi la sceneggiatura!

Webmaster

 

DALLE NDE ALLA SINDONE: VOYAGER HA COLPITO DURO..... MA QUESTA VOLTA A NOSTRO FAVORE!

Finalmente un programma obiettivo e completo sul paranormale, sembrava quasi di leggere...la Pagina degli Amputati! 
(Se non ci credete, cliccate sui link sottostanti!)
20-07-05: (Ci scusiamo per gli errori e per l'incompletezza del'articolo dovuti alla fretta di mandarlo in rete ierisera alle 24.)

Eccezionale serata TV: in due ore il programma di Giacobbo avrà tenuto incollati ai teleschermi migliaia di persone, fornendo notizie altamente  valide su tutti gli argomenti ESP che noi e tanti altri siti, stiamo diffondendo in Internet da molti anni. Abbiamo visto il Dr. Parnia ed il Dr. Fenwich parlare di NDE, poi il Prof. Weiss che ha effettuato un esperimento di RIP in studio ed il Dr. Bona che ha invitato alla cautela nell'uso di questa tecnica e sul quale ci soffermeremo più a lungo in un prossimo aggiornamento. Non sono mancati Genitori illustri che hanno parlato della nostra anomala condizione di Amputati e di come abbiano ricevuto Messaggi dall'Aldilà, sia attraverso i Medium e sia personalmente, oltre all'immancabile e simpaticissimo Padre Magni che ha esposto una teoria di cui avevamo parlato  durante un Congresso, ovvero che la materia é fatta di Luce che abbassa le sue vibrazioni.... Che dire di più? Una volta tanto una trasmissione televisiva sul Paranormale non si é trasformata in uno squallido show del CICAP che ha espresso un risibile parere sulle voci dall'Aldilà che (secondo loro!) sarebbero simili a quelle ottenibili da un registratore guasto, senza spiegare come Bacci le possa  registrare da una vecchia radio, privata delle valvole. Non mi dilungo ulteriormente, dato che tutte queste notizie i nostri Lettori le conoscono benissimo, voglio solo ribadire la nostra gioia nell'averle viste finalmente sul piccolo schermo, messe a disposizione del grande pubblico, in modo acritico ed altamente scientifico, senza dare troppe certezze, ma senza nemmeno stroncarle prima di averle esaminate. Nuove scoperte sulla Sindone, porterebbero a far ritenere sempre più autentico il Sacro Lino, dato che l'esame microscopico dei singoli strati del lenzuolo, dimostra che solo la superficie del tessuto é stata "impressionata" da un potentissimo lampo energetico (tipo arco voltaico)  che avrebbe "smaterializzato" il cadevere in esso contenuto. Anche l'ipotesi di un trafugamento del Corpo di Gesù é stata scartata da questo studio, poiché le tracce di sangue nonmostrano segni di "strisciamento" che si sarebbero evidenziati se il Corpo stesso fosse stato rimosso dal sudario. Eccitanti gli Orbs ripresi dalle telecamere del National Geographics e di cui il Dr.Giacobbo ha promesso di riparlare!  Notevole infine il fenomeno del cambiamento di espressione del ritratto della nobildonna Teresa Rovere (madre Amputata!), avvenuto sotto gli occhi dei tecnici e dello stesso conduttore. Una simile fenomenologia s'era manifestata una prima volta durante una riunione nella studio del famoso Medium Gustavo Roll (ove il quadro é custodito), sì che possiamo dire che un fenomeno Paranormale si é verificato non solo "in diretta TV, ma anche  con le stesse modalità precedenti, possibilità che viene invece negata dagli Scettici, che basano molte delle loro critiche proprio sulla  NON RIPETIBILITA' di simili eventi! Secondo il Dr. Giacobbo, l'aver affermato pubblicamente che il figlio della nobildonna non fosse morto a seguito di un avvelenamento,  ma per un'infezione intestinale, avrebbe provocato in entrambe le occasioni, il cambiamento dell'immagine, a sottolineare la gioia di Monna Teresa nel far sapere al mondo che non si era trattato di una congiura di palazzo, ma di una morte naturale. A noi però piace pensare che questa volta la gentildonna abbia voluto dare una pubblica conferma dell'esistenza di certi fenomeni ed un segno di approvazione alla diffusione della loro conoscenza fra il grande pubblico attraverso il mezzo televisivo!

IL SORRISO DI MONNA TERESA 

(Notare come l'espressione triste sia improvvisamente divenuta sorridente.
 Il fenomeno era visibile solo attraverso il mirino della telecamera professionale della RAI!)

 

COMMENTO A CALDO DI ANGELA, UNA NOSTRA LETTRICE
Entusiasmante la puntata di Voyager di stasera su Rai 2.
Finalmente un conduttore coraggioso che non teme di mettersi in gioco non dico sulle sensazioni, ma almeno sui FATTI. 
Una bella carrellata di fenomeni "inspiegabili" ma INNEGABILI e ben documentati.
Irreprensibile l'atteggiamento degli intervenuti: fior di Dott. e Proff. e Ingg. che hanno descritto e testimoniato i fenomeni studiati, senza mai cadere nel sensazionalismo, ma con estremo rigore e grande fermezza. L'inevitabile replica dei cicappini, poi, suonava del tutto stonata e inappropriata: un effetto quasi comico, donchisciottesco.
Effettone finale col quadro che cambia espressione in fotografia. Che serata, ragazzi!!
ANGELA
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la tignosa in azione! (22-07-05)

Sempre da Angela riceviamo e pubblichiamo volentieri alcune precisazioni sul quadro di Monna Teresa, notizie che noi abbiamo riportato per come le abiamo sentite in TV.

"Direi piuttosto la pignolina!!!
Sai che sono un'appassionata di Rol (un torinese doc!) e nel tuo bellissimo articolo in prima pagina (o mamma, ci sono anch'io!) ci sono alcune piccole imprecisioni che mi permetto di renderti note esclusivamente per tua ulteriore conoscenza, essendo molto marginali e ininfluenti sull'efficacia del tuo ottimo resoconto.
1) il quadro in questione é a casa del Dott. Provera, imprenditore torinese caro amico del Dott.Rol  (e non nello studio di Rol) Raffigura infatti un'antenata del  Provera  stesso.
2) l'episodio precedente al cambio di espressione avvenuto durante le riprese di Giacobbo non é precisamente uguale: a questo proposito ti mando in allegato la trascrizione del fenomeno tratta da una biografia di Rol che sto leggendo proprio in questi giorni.
Infine permettimi di farti avere un'altra trascrizione da un libro su Rol in cui si parla di un fenomeno affine a quello del cambio di espressione della dama: un altro quadro (dipinto da Rol stesso) ha subìto un cambiamento a distanza.
ALS, Angela"

(I documenti di Angela sulla vera storia del quadro,saranno inviati per e-mail a chiunque fosse interessato a leggerli )

VOYAGER ODIA IL DR. BONA? (01-08-05)

Pubblichiamo l'email inviataci dal famoso Professionista Bolognese in merito ad ulteriori problemi nati dopo la sua (censurata) apparizione a Voyager.
Cari amici, vi invio una e-mail giuntami questa mattina.

"Caro Dottor Bona, dopo la trasmissione di Voyager ho telefonato alla redazione per rintracciare i suoi numeri e per sapere come mettermi in contatto con lei. Mi hanno risposto con una certa durezza che non avevano i suoi recapiti perchè lei si era arrabbiato e mi hanno detto di rivolgermi al sito di Weiss o al dott...... uno psicologo romano che pratica l' ipnosi regressiva.Perchè non ha voluto lasciare la pssibilità di raggiungerla? Come mai dopo averla invitata indirizzano la gente altrove? perchè allora non hanno chiamato direttamente il suo collega?. Se potesse mandarmi un recapito telefonico sarei molto interessata a contattarla pur abitando a.....per seguire una terapia. Grazie Cordiali saluti, Marina
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RISPOSTA 
Cara Marina, la farsa continua. Non ho mai censurato con Voyager i miei recapiti e avendomi contattato almeno dieci volte telefonicamente e non avendo negato la divulgazione del mio numero pensavo che non si verificasse la squallida ulteriore censura che mi racconti. Questo mi addolora profondamente e sancisce che esisteva a monte un orientamento grave di castrazione. Ricevo centinaia di e-mail su questo argomento e vedo da quanto mi scrivi che non si trattava di una casuale distrazione. Non si devono preoccupare. Riusciranno ad oscurare un professionista serio come me che ha da raccontare ventitrè anni di regresioni e un patrimonio umano e spirituale infinito emerso dalle trance regressive. Riusciranno ad imbavagliare la verità privileggiando le loro fiction, anzi proporrei loro un reality nuovo: "L' isola dei regressi", magari reinvitando Weiss. So che la gente non è scema e che a quanto ho constatato affettuosamente mi stima e apprezza la mia onestà professionale. 
Buona Vita. Angelo Bona

COMMENTO OPPOSTO DEL DR. ANGELO BONA

 Cari amici, se avete assistito alla mia intervista su Voyager devo comunicarvi che il mio intervento è stato amputato di nove minuti su dodici. Con un feroce copia incolla sono risultati soltanto i preamboli dei discorsi che non mi hanno lasciato concludere. Ho subito una gravissima censura e ho dovuto assistere alla finzione scenica di una signorina, peraltro nemmeno brava come attrice, che ha miseramente mimato una finta regressione ipnotica. La paziente era assolutamente sveglia e non in regressione tanto che non ha prodotto alcuna "abreazione", cioè partecipazione emotiva nei passaggi più catartici. Finto! Tutto finto! Ho parlato di anima nel passo che mi hanno censurato e ho detto che le patologie nascono nella terra dell' anima. Non si può più dire "anima " in italia? Sono molto sconfortato ed ho deciso di non partecipare mai più a trasmissioni televisive e spero che nessun giornalista mi contatti perchè li disprezzo. Ho detto che non condivido le regressioni di gruppo e i Cd di autoregressione, ma il maglio della censura mi ha ancora bloccato le sillabe.Questo mondo è una voragine di ignoranza, di spettacolo da guitti e di ipocrisia. Mi ritirerò nel mio eremo dentro la foresta del mio studio per curare seriamente la gente e per scrivere i miei libri veri.

 Buona Vita e Buona Anima.  Angelo Bona
mail-AT-ipnosiregressiva.it
  

 

Intervista  al Prof.  Peter Fenwick.(23-07-05)

Come è possibile vedere qualcosa, avere dei pensieri se il cervello non funziona?
A questo intende rispondere la ricerca di Sam Parnia. A questo proposito, ci colleghiamo con il dottor Peter Fenwick, noto neuropsichiatra inglese, che ha collaborato agli esperimenti del dottor Parnia. Sentiamo da lui se ci sono stati sviluppi in questa ricerca.

Dottor Fenwick, in tal senso, a che punto è la vostra sperimentazione?

Mi consenta di spiegarle questo: quando il cuore si ferma, il cervello smette di funzionare, dopo 11 secondi non c’è attività logica. Se si chiede alla gente che ha avuto l’esperienza di pre-morte che cosa succede, dicono che quando il cervello cessa di funzionare ci si allontana dal corpo e si assiste al processo di rianimazione. Se riusciremo veramente a dimostrare che queste persone hanno acquisito delle informazioni nel momento in cui hanno abbandonato il loro corpo e il cervello non lavora più, saremo in grado di dire che la mente e il cervello non sono la stessa cosa. Durante l’esperimento avremo una telecamera che riprende il processo di rianimazione, così sapremo tutto quello che succede. Inoltre avremo un display a cristalli liquidi sopra il tavolo operatorio ma rivolto verso l’alto, insomma uno schermo piatto su cui appaiono dei disegni.
Dunque se ti allontani dal corpo e fluttui verso il soffitto mentre sei privo di conoscenza e il cervello non lavora, e riesci a guardare il tuo corpo, a vedere i disegni che compaiono sullo schermo e a di dire quali erano una volta che ti riprendi, allora sapremmo che quando il cervello non funziona si possono ancora vedere quei disegni. Da ciò si dedurrebbe che la mente è una cosa e il cervello un’altra.

Lei si è dato un anno di tempo per capire se questo esperimento porterà o meno dei frutti. Questo anno ancora non è finito. C’è qualche esempio, qualche fatto particolare che nel frattempo è successo, che è già successo?

Una mia studentessa, Penny Sartori, nel Galles, ha fatto questi esperimenti. Ha preso delle carte con sopra dei simboli e le ha messe sul monitor accanto al letto, il monitor su cui sono indicati il battito cardiaco, le pulsazioni, la pressione e tutto il resto. Qui c’è il monitor, qui c’è la persona priva di conoscenza con la testa così, e l’équipe la sta rianimando, e Penny ha messo delle carte sul monitor.
Penny ha saputo che circa 8 persone si sono staccate dal corpo e sono andate verso il soffitto. Cosa pensate che abbiano guardato? Quando sono sul soffitto guardano una sola cosa: loro stessi. Non si guardano intorno nella stanza, non si chiedono se qualche bravo dottore ha messo delle carte in giro, a loro non interessa, non guardano le carte, osservano il processo di rianimazione. Quindi anche se abbiamo avuto delle persone che si sono allontanate dal corpo, queste persone non hanno guardato le carte. Allora adesso, invece di mettere le carte sul monitor, metteremo questo schermo in mezzo, così se le persone guardano il loro corpo dovranno vedere lo schermo. Dunque sapremo che cosa succede, ed è una gran cosa, ma non abbiamo ancora fatto esperimenti adeguati perché quelle persone guardavano soltanto il loro corpo.

Professore, lei ha appena terminato di scrivere un libro sulla reincarnazione. Questa serie di esperimenti hanno cambiato qualcosa in lei? La sua fede è la stessa o è diventata diversa?

Se il lavoro che stiamo facendo cambia le mie convinzioni sulla reincarnazione? Se possiamo dimostrare veramente che la mente e il cervello sono separati esiste la possibilità che la coscienza continui oltre la vita. Se saremo in grado di dimostrare questo, tutta l’idea... tutta l’idea buddista della reincarnazione diventa una possibilità. Ma il primo passo è stabilire se la mente e il cervello sono la stessa cosa.

Lei pensa ci sia una differenza tra la coscienza e anima?

Se c’è una differenza tra la coscienza e l’anima? E’ una domanda davvero interessante, una domanda molto importante. La scienza, la scienza italiana attuale di Galileo dà una risposta molto chiara: il pensiero è creata dal cervello, quindi non c’è bisogno di un’anima. Io penso che le prove comincino a dare un’indicazione contraria a questo. Ora sappiamo che nelle 24 ore che precedono la morte il moribondo vede dei parenti morti venuti ad aiutarlo a morire. A volte il moribondo stesso va a trovare i parenti morti e parla con loro, c’è questa divisione della coscienza del moribondo che in punto di morte va a trovare altra gente.

Questo tipo di ricerca cosa potrà portare a tutti noi?

L’importanza di questa ricerca è che può suggerire che la coscienza continua dopo la morte, e che la mente e il cervello non sono la stessa cosa. L’altro insegnamento che si trae dall’esperienza pre-morte è che sei responsabile, sei responsabile di tutto quello che hai fatto. Se noi riuscissimo veramente a capire questo e lo credessimo, saremmo molto diversi. Immagini di essere un uomo politico e di agire un po’ come i politici: il suo comportamento non sarebbe lo stesso. Vede, il mondo sarebbe diverso. Le due cose che si comprenderebbero sarebbero la responsabilità personale e la vita che continua oltre la morte. Questo cambierebbe tutto.

Grazie Professore, piacere di averla incontrata. Grazie a lei. Grazie
.

 

Quali sono le Basi Biologiche della coscienza ? (01-07-05)
Di: Greg Miller
  (Science, Vol 309, Issue 5731, 79 , 1 July 2005)

Per molti secoli, dibattere sulla natura della coscienza era compito esclusivo dei filosofi, ma il fiume di libri recentemente pubblicati sul tema potrebbe essere il valido segno di un cambiamento in atto: gli Scienziati sono entrati a far parte del gioco. E' possibile che il tema della natura della coscienza si sia finalmente trasformato da domanda filosofica in quesito scientifico, la cui risposta può esserci fornita da normali esperimenti di laboratorio? Dipende da che cosa ci stiamo chiedendo, ma l'interesse scientifico su questa vecchia, infida questione sembra acquistare slancio. Finora, comunque, benchè le teorie abbondino, i dati concreti sono scarsi.
La dissertazione sulla coscienza è stata largamente influenzata dal pensiero di René Descartes, il filosofo francese che nella metà del 17° secolo ha affermato che corpo e mente sono fatti di sostanze diverse. Deve essere così, concludeva Descartes , perché il corpo esiste sia nel tempo che nello spazio, mentre la mente non ha una dimensione spaziale.
Recenti descrizioni scientifiche della coscienza, generalmente rigettano la soluzione di Descartes; la maggior parte preferisce trattare corpo e mente come aspetti diversi della stessa cosa. In questa vista la coscienza emerge dalle proprietà e dall' organizzazione dei neuroni del cervello. Ma come? Come possono gli scienziati, col loro attaccamento all'osservazione obiettiva ed alla misurazione, ottenere l'accesso al mondo privato e soggettivo della coscienza ? Alcuni indizi ci sono provenuti dall' esame di pazienti neurologici, i cui danni cerebrali hanno alterato la loro coscienza . Danni di certe strutture evolutivamente molto antiche, come il midollo spinale, privano totalmente  della coscienza questi malati, lasciandoli in coma o in un persistente stato vegetativo. Benchè queste regioni possano essere un interruttore principale per accendere o spegnere la coscienza, é improbabile che ne siano l'unica fonte. Differenti aspetti della coscienza sono generati probabilmente in altrettante diverse regioni del cervello. 
Un danno arrecato alle aree visive della corteccia cerebrale, per esempio, può produrre deficit strani, tali da limitare la coscienza visiva.
Una paziente studiata in modo molto accurato, nota come D.F., è incapace per esempio d'identificare le forme degli oggetti, o di determinare la posizione di una sottile fessura in un disco verticale, ma quando le viene chiesto di prendere una scheda e di infilarla nella stessa fessura, riesce a farlo molto facilmente. A qualche livello cerebrale D.F. deve riconoscere l'orientamento della fessura per potere fare questo, ma sembra non esserne cosciente  Con alcuni esperimenti si possono produrre dissociazioni simili in persone che non hanno alcun danno neurologico ed i ricercatori sperano che esaminando con la PET i cervelli di soggetti occupati a risolvere particolari tests, si possano ottenere indizi dell'attività neurale richiesta dalla coscienza. Lavorare con le scimmie può anche aiutarci a chiarire alcuni aspetti della coscienza, particolarmente quella visiva.
Un approccio sperimentale è offrire ad una scimmia un'illusione ottica che crea una "percezione bistabile", ovvero un oggetto che appare ora una cosa, ora un'altra. (Il cubo di Necker ne è un esempio.) Le scimmie possono essere addestrate ad indicare quale versione percepiscono. Allo stesso tempo i ricercatori danno la caccia ai neuroni della scimmia che le permettono di percepire l'oggetto, nella speranza che questi li conducano ai sistemi neurali coinvolti nella coscienza visiva e, finalmente a capire come un particolare gruppo di fotoni, colpendo la retina,  produca l'esperienza visiva, per esempio, di una rosa.
Gli esperimenti attualmente in atto sono indirizzati a studiare solo parti del grande puzzle che ci appare essere la coscienza, e solo pochi stanno indagando l'aspetto più enigmatico della mente umana: la percezione del Sé. Il lavoro sperimentale é comunque cominciato; se i risultati non forniranno dati eclatanti sul come la coscienza si origina da un groviglio di neuroni, essi dovrebbero almeno ridurre il numero delle domande future.
Agli scienziati piacerebbe capire non solo quali siano le basi biologiche della coscienza, ma anche perchè esiste. Quale pressione selettiva ha condotto al suo sviluppo, e quante creature terrestri la condividono con noi? Alcuni ricercatori sospettano che la coscienza non appartiene solo alla razza umana, ma ovviamente molto dipende da come vogliamo intendre il termine. Marcatori biologici per la coscienza potrebbero aiutarci a riordinare le idee e a gettar luce su come e quanto precocemente la coscienza si sviluppi negli esseri viventi. Tali marcatori potrebbero anche influire sulle decisioni mediche da prendere per le persone in coma.
Fino a tempi abbastanza recenti, lo studio della coscienza era una strada irta di difficoltà per qualsiasi scienziato. Fortunatamente, oggi molti giovani ricercatori si sono buttati nella mischia. 
Le domande senza risposta dovrebbero tenere occupati sia loro che le tipografie per molti anni a venire.


http://www.sciencemag.org/cgi/content/full/309/5731/79

 

SECONDO RICERCATORI FRANCESI LA SINDONE E' UN FALSO MEDIEVALE (27-06-05)

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"U
na tecnica medievale ci ha aiutati a creare una falsa sindone", afferma la rivista Francese Science & Vie nel suo numero di Luglio.
La Sindone, secondo i suoi sostenitori dovrebbe essere il lenzuolo nel quale il corpo di Gesù Cristo è stato avvolto dopo la sua crocifissione e, come ben sappiamo, mostra l'immagine di un uomo coperto di sangue, con ferite alle mani,sul corpo e sulla testa, il risultato apparente di chi sarebbe stato crocifisso,ferito al costato da una lancia Romana e forzato a portare una corona di spine.  Nel 1988 gli scienziati hanno eseguito la datazione del carbonio14 sulla stoffa del lino ed hanno concluso che il materiale risale ad un'epoca compresa tra il 1260 ed il 1390. Il loro studio indusse l'allora arcivescovo di Torino, dove la Sindone è custodita, ad ammettere che era un falso, ma il dibattito é ripreso duramente nel Gennaio di quest'anno. 
Rifacendosi ad un metodo precedentemente usato dagli scettici per confutarne l'autenticità, Scienza & Vita ha incaricato un artista di scolpire un bassorilievo con un viso simile a quello di Cristo. 
Un ricercatore ha poi posto un telo di lino umido sopra al bassorilievo e l'ha lasciato asciugare, così che la sottile stoffa si è foggiata sopra la faccia. Usando batuffoli di cotone, ha poi attentamente cosparso il telo con ossido ferrico mescolato con gelatine, per riprodurre impronte ematiche. Quando la stoffa è stata girata al contrario le impronte ottenute mostravano l'immagine famosa del Cristo.  La gelatina, un sotto-prodotto di origine animale ricco in collagene, è stata usata frequentemente dai pittori Medievali come un fissante per legare i pigmentati alla tela o al legno.  L'immagine é risultata essere resistente al lavaggio, a temperature di 250° C ed indenne dall' esposizione ad una serie di aggressivi chimici, bisolfato incluso che, senza l'aiuto della gelatina, normalmente avrebbe degradato l'ossido ferrico ad ossido ferroso.  Gli esperimenti, sempre secondo Scienza & Vita, hanno dato risposta alle molte domande poste dai fautori dell'autenticità della Sindone, che si dicon certi che l'immagine non avrebbe potuto essere dipinta sopra la stoffa. I difensori del Sudario contestano che i negativi fotografici e le analisi allo scanner mostrano che l'immagine poteva essere tratta solo da un oggetto tridimensionale, a causa dell'ampiezza del viso, gli zigomi prominenti ed il naso.  In più, dicono, non c'è nessuno segno di pennellata, mentre nessun pigmentato avrebbe potuto sopportare secoli di esposizione a calore, luce e fumo.  Per Jacques di Costanzo dell' Università di Marsiglia, che ha eseguito gli esperimenti, l'ignoto artista mediaevale oltre ad un bassorilievo, avrebbe potuto usare una scultura o un cadavere per ottenere l'impronta tridimensionale ed uno straccio,  piuttosto che un pennello, per creare le impronte ematiche, nonché la gelatina per mantenerle permanentemente fissate e brillanti, onde facilitarne la vendita nel fiorente mercato delle reliquie religiose. 
Per esaminare la sua ipotesi, di Costanzo ha usato ossido ferrico ma non la gelatina per fare altre impronte, ma tutto è scomparso quando la stoffa è stata lavata o esposto ad agenti chimici. 
Lo Scienziato aveva pure spalmato il bassorilievo con un composto di ammoniaca, per riprodurre il sudore umano, cui ha aggiunto crema di aloe, una pianta usata dagli imbalsamatori ebrei al tempo di Cristo.  Ha poi messo la stoffa sopra il bassorilievo per 36 ore -il tempo in cui Cristo sarebbe stato seppellito prima di risorgere -ma questa volta, nessuna impronta é comparsa sul lino. 
"E' evidentemente più facile fare un sudario falso che uno vero" 
conclude seccamente Scienza&Vita nel suo articolo. 
La prima documentata notizia della Sindone data al 1357, quando è comparsa in una chiesa di Lirey, vicino alla città francese di Troyes. Nel 1390, Papa Clemente VII° ha dichiarato che quello non era il vero sudario di Cristo, ma che poteva essere usato come una riproduzione, purché al fedele fosse detto che non era autentico.
Nel gennaio di quest' anno un chimico USA, Raimondo Rogers, ha detto che i campioni usati nel 1988 per lo studio di datazione al radiocarbonio erano stati presi da un rammendo cucito dalle monache che hanno riparato la Sindone dopo esser stata danneggiata nell' incendio di una chiesa nel 1532.  Rogers ha detto che la sua analisi di altri campioni, basato sui livelli di una sostanza chimica chiamata vanillina -che si genera dalla decomposizione del lino, ha mostrato che la Sindone potrebbe essere stata tessuta: 
"....tra 1.300 e 3.000 anni fà."

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Abbiamo prove convincenti sulla reincarnazione? 
I ricercatori dicono di sì.
(17-06-05)

Jeffrey J. Keene------------------------------------------------------------------------
Avete già vissuto in precedenza? Il concetto di reincarnazione-cioé che le nostre anime possano sperimentare molte vite a cavallo dei secoli o addirittura di migliaia di anni- è stato sempre presente in ogni cultura  dei tempi passati. Gli Egiziani, i Greci,i Romani e gli Aztechi hanno  tutti creduto alla "trasmigrazione delle anime" da uno corpo ad un altro dopo la morte e la reincarnazione è oggi un precetto fondamentale dell' Induismo.  Benchè non faccia parte della dottrina ufficiale , molti Cattolici ci credono, o almeno ne accettano la possibilità, la qual cosa non è del tutto sorprendente: l'idea che dopo la morte possiamo vivere di nuovo, come persone differenti -forse di sesso opposto o in un luogo completamente diverso dalle vite precedenti- é intrigante e, per molte persone,anche molto attraente.
C'è però un fondo di verità in questa idea? La Reincarnazione è solo un'ipotesi, una fantasia, o ci sono prove vere per sostenerla? Eccovi alcune delle migliori evidenze disponibili,raggruppate da ricercatori che, in alcuni casi, hanno dedicato le loro vite a questa ricerca.
 Esaminatele con calma, e decidete da soli!

Regressione Ipnotica A Vite passate

La Regressione Ipnotica a Vite passate è controversa, primariamente perché l'ipnosi non è affidabile. L'ipnosi può aiutare certamente a contattare l'inconscio, ma le informazioni ottenute non sempre corrispondono a verità. E' stato dimostrato che la pratica di questa tecnica può creare falsi
ricordi. Questo non vuol dire, comunque, che la regressione ipnotica debba essere facilmente giubilata: se le informazioni ottenute su ipotetiche vite passate possono essere verificate attraverso la ricerca, la reincarnazione può essere presa in considerazione più seriamente.
Il caso più famoso di regressione ipnotica è quello di Ruth Simmons. Nel 1952, il suo terapeuta, Morey Bernstein, la fece regredire fino al momento della sua nascita. Improvvisamente, Ruth incominciò a parlare con un accento irlandese ed affermò che il suo nome era Bridey Murphy, nonché di
aver vissuto nel 19° secolo a Belfast,in Irlanda. Ruth rivelò molti dettagli della sua vita come Bridey ma, sfortunatamente, i tentativi fatti per scoprire se la Sig.ra Murphy fosse realmente esistita non ebbero alcun successo. C'era, comunque, una prova indiretta a convalidare la sua
storia: sotto ipnosi Bridey aveva menzionato i nomi dei due droghieri di Belfast dai quali comprava il cibo, il Sig. Farr ed il Signor John Carrigan. Un bibliotecario di Belfast trovò un registro dell'Anagrafe degli anni 1865-1866 che riportava i loro nomi ed il loro lavoro:
erano entrambi droghieri.......

MALATTIE INCURABILI

Soffrite di una malattia cronica o d'una imperfezione fisica di cui  non capite l'origine? Alcuni ricercatori sospettano che le loro radici  potrebbero affondare in qualche trauma della vita passata.
In "Abbiamo davvero Vissuto Precedentemente?," Michael C. Pollack, descrive  il suo mal di schiena peggiorato negli anni fino a limitare seriamente le sue attività motorie.
Egli crede di aver trovato una spiegazione possibile durante una serie di sessioni di terapia regressiva:"Ho scoperto che avevo vissuto almeno tre vite precedenti durante le quali ero stato ucciso per accoltellamento alla schiena. Dopo aver rivisitato quella vita passata, la mia schiena ha
cominciato a guarire."
La ricerca condotto da Nicola Dexter, un terapeuta esperto in regressioni, ha scoperto correlazioni fra la vita passata e le malattia nei suoi pazienti, inclusi:
* Un caso di bulimia in un soggetto che in un'altra vita era affogato in mare.
* Un altro di paura delle altezze al coperto causato da una caduta mortale 
dall'impalcatura eretta sotto al soffitto di una chiesa;
* Un problema persistente della spalla e del braccio causati da una
ferita di guerra subìta allo stesso braccio; 
* Una fobia connessa ai rasoi ed alla rasatura causata dall'amputazione
della mano inflitta come punizione.


Fobie ed Incubi 

Da dove provengono le paura irrazionali? Paura delle altezze, paura dell' acqua, di volare? Molti di noi sono solo preoccupati da queste esperienze, ma alcuni hanno paure così grandi da limitare le loro vite. Alcune paure appaiono completamente irrazionaali, come la paura dei tappeti, per
esempio. Da dove provengono, dunque, tali paure? La risposta, può essere psicologicamente complessa, ma i ricercatori pensano che in alcuni casi ci potrebbe essere un collegamento ad una vita precedente. L' autore J.D. ci  racconta nel libro "Healing Past Lives through Dreams," della sua claustrofobia e del fatto di essere colto dal panico quando braccia e gambe sono confinate o limitate nei movimenti. 
E' convinto che il sogno di una sua vita passata gli abbia permesso di scoprire il trauma che spiega questa paura. "Una notte nel sogno mi trovavo sospeso sopra una città Spagnola del quindicesimo secolo e vedevo un uomo spaventato perché schernito da una piccola folla beffarda. Aveva espresso pareri contrari agli insegnamenti della chiesa. Alcuni bricconi locali, con la benedizione dei preti, erano ansiosi di fare giustizia sommaria. Gli uomini legavano l'eretico mani e piedi e l'avvolgevano in una coperta. La folla lo portava poi in un edificio di pietra abbandonato e, spintolo in un sotterraneo buio, lo lasciavano lì a morire. 
A quel punto ho compreso con orrore che quell'uomo ero io......."

Somiglianze fisiche

Nel suo libro Someone Else's Yesterday (Il passato di qualcun'altro),Jeffrey J. Keene ipotizza che in questa vita una persona può assomigliare fortemente alla persona che era stata in una vita precedente. Keene, un Assistente Pompiere Capo che vive in Westport, Connecticut, crede di essere la reincarnazione di John B. Gordon, un Generale dell'Esercito Confederato  della Virginia Settentrionale, morto il 9 gennaio 1904. Come prova porta alcune fotografie sue e del generale e fra loro c'è una somiglianza veramente impressionante (
vedi foto d'apertura). Oltre alle somiglianze fisiche, Keene dice che :".....pensiamo allo stesso modo, siamo fisicamente simili ed abbiamo le stesse cicatrici facciali. Le nostre vite sono così interconnesse che sembrano essere una sola."

Ricordi Spontanei e Conoscenze Speciali dei Bambini

Molti bambini piccoli che affermano di ricordare vite passate esprimono pensieri, descrivono azioni specifiche ed ambienti, e parimenti conoscono lingue straniere- ovvero cose che non potrebbero conoscere o aver imparato dalla loro esperienza presente. Molti casi simili sono documentati nel
libro di Carol Bowman, Children's Past Lives (Vite Passate dei Bambini). 

Elsbeth, di diciotto mesi non aveva ancora formulato una frase completa ma una sera, mentre sua madre le faceva il bagno, Elsbeth lo ha fatto, procurando un forte shock alla mamma: 
"
Vado prendere i voti," le disse. Presa alla sprovvista, la madre interrogò la bambina in merito a tale
asserzione strana e lei aggiunse: "Non sono Elsbeth ora,sono Rose, ma sto per diventare Suora Teresa Gregory." Più tardi descrisse l'abito da monaca in dettaglio ed anche i lavori quotidiani cui attendeva nel convento.

Quando il piccolo Tommy aveva quasi cinque anni, gli cadde un bottone dai pantaloni, ma siccome sua madre non l'aveva cucito subito, Tommy trovò ago e filo e fece lui il lavoro. " Lui ha cucito quel bottone in modo così perfetto che non ci potevo credere" ha detto sua madre. "Non gli avevo mai insegnato a cucire, né me lo aveva visto fare." Quando gli domandò come potesse saper fare una cosa simile, Tommy le confidò che: "Lo facevamo sulla mia nave" riferendole dettagli della sua vita
precedente, vissuta da marinaio.

Calligrafia


Possono le vite passate essere verificate comparando la grafìa di una persona vivente con quella di una persona deceduta? Il Ricercatore indiano  Vikram Raj Singh Chauhan crede che sia posibile. Chauhan ha intrapreso uno studio su questa possibilità e le sue scoperte sono state accolte favorevolmente alla Conferenza Nazionale degli Scienziati Forensi all' Università di Bundelkhand.

Un bambino di sei anni, Taranjit Singh del villaggio di Alluna Miana, India, afferma, da quando aveva due anni, di essere stato un certo Satnam Singh. Questo altro ragazzo aveva vissuto nel villaggio di Chakkchela, e Taranjit conosceva persino il nome del padre di Satnam. Era rimasto ucciso
da una caduta dalla bicicletta, mentre era diretto a casa, tornando da scuola. Una ricerca condotta sul posto, ha appurato che molti particolari che Taranjit conosceva sulla sua vita precedente erano esatti, ma l'argomento decisivo fu il confronto calligrafico condotto da un esperto che stabilì che le loro grafìe erano assolutamente identiche.

Voglie e Difetti di Nascita

Il Dott. Ian Stevenson, direttore del Reparto di Medicina Psichiatrica all'Università della Virginia, è uno dei primi ricercatori ed autori di lavori clinici sul soggetto della reincarnazione e delle vite passate. 
Nel 1993, ha pubblicato un lavoro intitolato "Voglie e difetti di Nascita Corrispondenti a Ferite su Persone Decedute", nel quale scrive: "Su
895 casi di bambini che affermano di ricordare una vita precedente, le "voglie" e/o i difetti di nascita attribuibili  a tale causa sono stati 309 (35%) . La voglia del bambino è stato detto che corrisponde ad una ferita (di solito fatale) o ad un altro segno sulla persona deceduta la cui vita il bambino dice di ricordare."
 Si potevano controllare questi casi? Uno di questi é quello del ragazzo indiano che affermava di ricordare la vita di un uomo chiamato Maha Ram, ucciso da un colpo di fucile da caccia sparato a bruciapelo. Questo ragazzo aveva una serie di voglie al centro del torace che somigliavano alla ferita che avrebbe prodotto un fucile da caccia. Così la storia è stata attentamente controllata ed era effettivamente esistito un uomo di nome Maha Ram che era stato ucciso da una fucilata al torace. Il referto autoptico riporta che il colpo mortale inferto al torace dell'uomo corrisponde perfettamente alle voglie del ragazzo. Ancora...... Un uomo Thailandese afferma che quando era  bambino aveva precisi ricordi di una vita passata in cui era stato suo zio paterno. Quest' uomo aveva una grande cicatrice -una voglia- sulla nuca. Suo zio era morto per una ferita da coltello inferta propio a quella parte della testa..... 

Il Dott. Stevenson ha documentato molti altri casi simili,
molti dei quali sono verificabili grazie alle cartelle cliniche da lui esaminate.

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