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 PIU'SIGNIFICATIVE. (PAG 3)

 

ANCHE I DOTTORI VANNO IN PARADISO (11-03-06)

La D.ssa  Pam Kircher all'età di 6 anni ebbe una NDE a seguito di una meningite. A dispetto di coloro che ritengono la NOSTRA professione (Pam é Medico di Famiglia come il Vs. Webmaster!) INCONCILIABILE con la spiritualità, ecco il suo breve racconto che ci dimostra come l'incontro con una realtà trascendentale non l'abbia messa in conflitto con la cruda realtà dello studio 
della Medicina, cui da adulta si é dedicata.
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Eravamo nel 1950.  Una ragazzina di sei anni si era appena finita di vestire per la festa di Halloween nella sua piccola casa borghese nel Missouri, ma appena indossato il costume, la gola cominciò a farle male. Decisa a celebrare la festa in ogni modo, uscì senza dir nulla alla mamma, ma durante il rituale giro della questua dei dolcetti, il dolore era aumentato a tal punto che le stava cominciando a diventare difficile persino aprire la bocca. Finita la festa, il dolore era ormai divenuto insopportabile,finché, durante la notte, arrivò anche un atroce mal di testa. 
In chiesa, la mattina dopo, comparvero altri sintomi quando, recitando in piedi la sua preghiera a Dio, si accorse che chiudendo gli occhi cadeva di lato. Il collo divenne rigido ed il mal di testa ancora più forte e per tutta la notte le fu impossibile dormire. La bambina e la madre restarono sveglie, in attesa del mattino, quando si sarebbero potute recare dal dottore. Questi, appena la visitò, ne fu subito molto allarmato: un ascesso alle tonsille aveva causato una meningite. Fatta un'iniezione di penicillina disse a sua madre che avrebbe potuto salvarsi o morire, dato che non c'era null'altro da fare, salvo continuare la cura ed evitare movimenti bruschi del collo, che avrebbero potuto facilitare la diffusione del pus. Tornate a casa, una giovane madre terrorizzata, cercò di posare la bimba sul letto con la maggiore delicatezza possibile. A quel punto Pam si rese improvvisamente conto di trovarsi nell'angolo del soffitto a guardare giù in basso verso una bambina che giaceva nel letto. Non ne fu sorpresa o spaventata, sebbene nessuno le avesse mai parlato delle esperienze fuori dal corpo. Era totalmente libera dal dolore ed in uno stato di pace perfetta, unitamente alla forte sensazione di essere protetta da Dio.  In quei momenti, non si sentiva né bambina né adulta, sentiva solo di essere l'intima natura del suo "sé", la sua anima che era esistita ben prima di entrare nel corpo, ciò che esisterà quando questa vita sarà finita. Pur sentendosi forte, in pace e totalmente connessa con Dio,  ad un tratto guardando giù alla piccola bambina nel letto, fu consapevole del suo dolore e provò compassione per lei e finalmente comprese che proprio lei doveva essere quella bambina malata.  Così com'era iniziata, l'esperienza altrettanto improvvisamente cessò.
"
La mia NDE, causata da un episodio di meningite, ha influito sul mio modo di vedere la vita e sulle scelte che ho fatto successivamente" -dice Pam.- "Non ne ho mai parlato fino all'età di 42 anni (nel 1989) perché non volevo sembrare fuori di testa e perché ritenevo trattarsi di un fatto troppo privato. Quando ho letto i libri di  Kenneth Ring ed ho appreso come cambia la vita di chi ha avuto una NDE, ho deciso che dovevo parlare della mia esperienza per aiutare la gente a capire quanto le NDE siano comuni, anche perché, essendo Medico di Famiglia, mi é più facile essere creduta." 
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La Dr.ssa Pam Kircher, dopo quella decisione presa nel 1989, ha tenuto centinaia di conferenze in Università, Istituti Oncologici ed all IANDS. Ha scritto inoltre due libri in cui presenta varie NDE raccolte durante la sua pratica professionale.


"Thank you very much"  alla D.ssa Kircher che ci ha autorizzati a tradurre la storia
 pubblicata sul suo sito (clic).

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CHRIS A 4 ANNI E' ANDATO IN PARADISO ATTRAVERSO UN MACCHERONE! (15-05-06)

Bellissima NDE di un bimbo di 4 anni, raccolta dal Dr. Morse, in cui si evidenzia il rapporto che si crea fra noi e gli animali, persino gli insetti, quando passiamo dall'Altra Parte. Non meravigliatevi: se é vero che Dio ha creato tutto, anche gli animali più umili posseggono una scintilla del Suo Amore e tramite loro possiamo in pratica, contattare lo stesso Dio. Ma passsiamo ora a leggere quello che Chris ha da raccontare.

L'ANGELO ED IL DOTTORE 

Vi racconto una storia (vera) riferita dal Dr. Morse in uno dei suoi libri, che conferma quanto affermo sul sito ormai da tempo. Un suo giovin collega, ancora molto fiducioso sui "miracoli" della  Scienza Medica, una sera tento' in tutti i modi di salvare un bimbo nato con gravi malformazioni ed alla fine, stanco sfinito, ando' a riposarsi nel suo ufficio, chiedendosi perché quel bambino dovesse morire.  Non c'era proprio nulla da fare...Si era appena addormentato, che un bellissimo essere di Luce (lui disse un Angelo) gli apparve e gli spiegò perché quel bimbo doveva morire. Tutti noi torniamo qui innumerevoli volte per imparare-disse- ed i bambini malformati questa verità la conoscono benissimo. 
Noi "esseri normali" ne veniamo a conoscenza solo in punto di morte. Molti bambini handicappati vengono al mondo appositamente per insegnarci cosa significhi amare, perché siamo esseri imperfetti e tramite il dolore ci vien dato un potente mezzo per progredire

 Il Medico non si fece scrupolo di raccontare a tutti di questo incontro e da allora divenne meno fiducioso nella sua professione che in certi casi, ritarda il nostro ritorno a quel mondo meraviglioso che abbandoniamo volontariamente per venire qui, a scuola di sofferenza.

WEBMASTER

"Quando sono morto, sono andato in un enorme maccherone," Chris, che aveva quattro anni quando a seguito di un incidente é quasi affogato nelle gelide acque di un fiume in cui era precipitata l'auto guidata dal padre*, ha così descritto al Dr. Morse il famoso "tunnel". 
"Non era come un maccherone a spirale,era molto diritto, come un tunnel. Quando ho detto a mia mamma di essere morto, le ho detto un maccherone, ma ora penso che doveva essere un tunnel, perché dentro aveva un arcobaleno, e non penso che i maccheroni hanno un arcobaleno al loro interno.Ero spinto come da un vento, e potevo galleggiare. Ho visto due tunnel piccoli di fronte a me. Uno di loro era il cielo degli animali e l'altro era il cielo degli uomini. Sono prima andato nel cielo degli animali. C'erano molto fiori e c'era un'ape.
L'ape parlava con me e tutti e due annusavamo i fiori. L'ape era molto bella e mi ha portato pane e miele perché ero veramente affamato. 
Poi sono andato nel cielo degli umani. Ho visto mia nonna [che era morta alcuni anni prima]. Il Cielo era bello, era come un castello, ma non uno di quei luoghi in rovina e vecchi. Questo non era un castello d'oro, era un castello normale, molto vecchio. Come ho guardato verso il cielo, ho sentito una musica. La musica era molto forte e mi entrava nella testa. Ho cominciato a guardarmi intorno ed allora, all' improvviso, ero in ospedale e c'era un infermiere vicino a me. E' stato tutto molto facile."
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(*) Successivamente Patti, la madre di Chris, ha confessato al Dr.Morse che, mentre nuotava nel fiume per mettere in salvo se stessa ed i suoi figli, aveva visto suo marito seduto sulla riva del fiume. 
Egli le sorrideva durante la strenua lotta contro i flutti e lei non capiva come potesse essersi salvato e non correre ad aiutarla fisicamente. Solo dopo che i soccorritori lo ebbero recuperato, intuì  che si era trattato del suo Spirito che si era mostrato per salutarla, dato che il suo corpo fisico era rimasto intrappolato nella macchina.

 Patti rivide il marito dopo qualche tempo a casa sua: le apparve "solido e vestito normalmente" come ha riferito al Dr Morse, dopo che questi le aveva parlato della NDE di suo figlio. Pur non essendo credente, queste esperienze hanno completamente cambiato il suo modo di vedere ed oggi non ha più paura della morte.
(Tradotto da "Parting Visions" Del Dr. Melvin Morse)
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LA NDE DI A. YENSEN: "ERO TORNATO A CASA" (19-11-06)
---------------(Dal sito di Kevin Williams) -------------------
Arthur Yensen è stato fra i tanti a ricevere informazioni sulla Reincarnazione, durante la sua NDE datata 1932. Disegnatore di fumetti, aveva creato un personaggio -Willie Wispo- un barbone come tantissimi altri a causa della crisi economica del '29, quando i disoccupati Americani avevano raggiunto la cifra record di sedici milioni.
Per studiare meglio il suo personaggio, finse di essere un clochard e cominciò a girare in autostop. Fu proprio durante uno di questi viaggi, che venne coinvolto in un gravissimo incidente stradale: il giovane guidatore di una cabriolet perse il controllo a causa dell'eccessiva velocità sulla strada che porta a Winnipeg ed entrambi furono catapultati fuori dall'abitacolo, ma mentre l'autista ne usciva quasi illeso, Yensen sbatteva violentemente al suolo perdendo immediatamente coscienza. Il suo libro "Ho visto il Paradiso" -ormai introvabile- fu pubblicato oltre vent'anni dopo la sua NDE (nel 1955), perchè a quei tempi nessuno voleva ascoltare una storia così fuori dai canonici insegnamenti religiosi sulla morte e sull'Aldilà.
 Chi volesse leggere per intero il racconto, può trovarla sul libro della D.ssa Atwater, "Beyond the Light.", oppure sul sito di Kevin Williams

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"Mi sentii come se mi fossi liberato dal  corpo.... Credendo che "io" ero il mio corpo, sapevo istintivamente che separandomene, sarei morto! 
Il mio corpo ed il mio spirito continuarono a separarsi, finchè avvertii un breve ma acuto dolore al cuore, come se si squarciasse, poi lentamente e dolcemente, uscii fuori dalla sommità del capo.
Gradualmente la visione del mondo intorno a me cominciò a svanire, mentre un nuovo mondo, più bello ed al di là di ogni immaginazione, cominciava ad apparire. Per qualche decina di secondi potei vedere entrambe le realtà, poi quel regno di luce divenne sempre più brillante e mi ritrovai in un bellissimo luogo, dominato da due alte montagne innevate, simili al Fusjiyama, in riva ad un lago. 
L'aria era talmente limpida che, pur essendo ad oltre venti kilometri di distanza, potevo vedere la rigogliosa vegetazione che cresceva sui fianchi dei monti, fino a distinguerne foglie ed i fiori:
la mia vista era diventata almeno 100 volte più acuta! "
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Dopo il suo arrivo, Yensen incontrò diversi "abitanti" dell'Aldilà, uomini e donne che lo accolsero cantando e ballando e gli diedero il benvenuto nel mondo dei "defunti", precisando che anche loro, un tempo, avevano vissuto sulla terra. Tutti erano giovani, fa i 20 ed i 30 anni ed erano bellissimi e felici ed il più bello ed autorevole di loro, gli spiego' che in quel bellissimo lago che dominava il paesaggio, avrebbe potuto farsi il bagno e nuotare, uscendone poi perfettamente asciutto. Un altro gli stava dicendo che avrebbe potuto correre, saltare e cantare senza mai stancarsi nè annoiarsi, quando Yensen si rese conto che quel posto gli era familiare, come se fosse casa sua. Ricordò cosa ci fosse dietro quelle montagne e capì che quella era davvero casa sua e capì
che sulla terra era stato solo un visitatore, uno straniero disadattato ed ammalato di nostalgia! 
"Grazie a Dio sono di nuovo qui -esclamò- e questa volta ci voglio restare!"
Quindi, il più anziano del gruppo , che sembrava un dio Greco, continuò a spiegargli che lì tutto è puro, dato che niente si degrada, nè gli elementi si mescolano fra loro come accade sulla terra. 
Tutto è controllato dalla onnipresente
"Vibrazione Principale" (VP d'ora in poi - NdR) che blocca l'entropìa ed ecco perchè il Paradiso è eterno. Yensen, che  ormai si sentiva totalmente felice e pieno d'amore per tutti, chiese alla sua guida come fosse possibile. Gli fu risposto che i pensieri sono vibrazioni controllate dalla frequenza fondamentale che neutralizza tutte le negatività e permette di esprimerne solo di positivi come amore, libertà e felicità. 
Dopo la morte, la gente va a far parte di gruppi omogenei, in base ai ritmi delle vibrazioni personali. Se c'è una piccola parte di disarmonia, essa viene eliminata dalla VP, ma chi in vita è stato "cattivo", va in un luogo consono al suo modo di pensare, dove solo i pensieri negativi possono esistere.
Se tali spiriti "bassi"  cercassero di "salire" colà, verrebbero annichiliti dalla "VP".
 Nell'Aldilà, insomma, ognuno vive in una sorta d'Inferno o di Paradiso che si è preparato già durante l'esistenza terrena [
Gesù infatti ci disse che " si raccoglie ciò che si semina" -NdR].
"S
e si getta un sasso dentro una trebbiatrice-continuò la guida- esso viene scartato non perchè è "buono" o "cattivo", ma a causa del suo peso e della sua forma: nessuno ti manda da nessuna parte, sei tu che ti selezioni in base alle vibrazioni -alte o basse- dellla tua anima. Finchè si è sulla terra, bisogna dunque sviluppare l'amore incondizionato e l'altruismo, non si viene qui grazie alle 'buone azioni', nè per l'appartenenza a questo o quel credo religioso, ma semplicemente perchè si è in armonia con questo luogo: è chi sei davvero tu, quel che conta!"
La mente di Yensen era diventata improvvisamente limpida e cristallina e si rese conto di possedere una conoscenza infinita, sì da comprendere appieno le finalità della vita. 
Quelli che noi chiamiamo problemi, non sono altro che il sistema naturale per imparare e se solo sapessimo apprendere dalle altrui "lezioni", saremmo in grado di evitare la maggior parte dei nostri guai terreni. Proprio mentre il nostro amico sperimentava questa sorta di estasi, uno degli Spiriti gli annunziò che doveva tornare indietro. A nulla valsero le sue proteste, ma gli fu preannunziato che aveva un importante lavoro da portare a termine sulla terra, in un momento di grave confusione e destabilizzazione. 
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Molti lettori del suo libro hanno posto diverse domande a Yensen, riassumiamo qui quelle più interessanti, a riprova che la sua missione -pur essendo tornato  definitivamente a Casa nel 1992, alla venerada età di 94 anni- continua ancora oggi.....
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D.) Ci puoi parlare del Paradiso?

R.) E' difficile descriverlo con parole terrene, perchè va al di là della nostra immaginazione. 
Comunque, il Paradiso che ho visitato, è contraddistinto da un' intensa sensazione di bellezza totale con prati lussureggianti, acque cristalline e musica che pervade tutto l'ambiente e tutto ciò è dovuto alla VP.  Per quel che ne so, è la casa definitiva di ogni spirito. Non è un luogo di riposo, come tante persone noiose lo dipingono, ed i suoi abitanti sono felici ed ingenui come fanciulli. In un luogo dove tutti si amano l'un l'altro, non esistono inibizioni ed ognuno fa esattamente ciò che più gli aggrada, dato che solo la parte migliore di ognuno di noi sopravvive, consentendo una libertà ed una felicità inimmaginabili sulla terra dove invece, essendo chi più e chi meno cattivo, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e limitazioni per mantenere l'ordine.

D.) Cosa ci sai dire dell'Inferno?
R.) Non molto, ho solo sentito dire che è un posto gelido. Sappiamo che il calore è causato da molecole in agitazione, mentre il freddo è dovuto alla mancanza di movimento, ebbene anche l'amore è una vibrazione tumultuosa dell'anima mentre l'avversione è una vibrazione più lenta, bassa. 
L'amore totale è Dio, l'odio, l'avversione totale per il prossimo è morte, è l'annichilimento dello spirito. La temperatura in Paradiso è perfetta, nè caldo nè freddo, mentre un tizio che mi ha detto di esser stato all'inferno per tre settimane, lo ha descritto come un luogo buio, malsano, gelido e spaventoso, un posto dove ognuno conserva i suoi desideri terreni, senza poterli soddisfare. Il goloso, per esempio, non può mangiare perchè non ha più un corpo fisico, l'alcoolizato non può bere per lo stesso motivo, nè il drogato puo' trovare una dose. Il taccagno non può difendere i suoi soldi ed il sessuomane, che non conosce l'amore, non può soddisfare la sua libidine; l'Inferno è davvero un inferno per tutti coloro che vivono solo per soddisfare i propri egoistici desideri. Senza corpo fisico, i sentimenti negativi si intensificano e gli spiriti cercano inutilmente di nascondersi ai loro nemici,la loro unica speranza è reincarnarsi. Sfortunatamente però, se lo fanno, spesso possono dimenticare i tormenti patiti all'Inferno e possono tornare a vivere in modo sbagliato, non una ma tante volte, fin quando ritrovano la via della salvezza. Molti hanno bisogno di un "salvatore" perchè incapaci di aiutarsi da soli e forse proprio a costoro si rivolse Gesù quando disse:
" Io non sono venuto a chiedere il pentimento ai giusti, ma ai peccatori".

D.) Cosa sai dirci su successo e fallimento?
R.)
Siamo venuti su questo mondo per avere problemi e per imparare a risolverli, ma purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta della propria sfortuna passando la sua esistenza inseguendo il piacere, la fama ed il denaro.
Poi muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale e così sprecano una vita dopo l'altra.
Sia ben chiaro che tutto ciò che ci portiamo dietro è il nostro carattere, il nostro Karma e le nostre capacità individuali, dato che dovremo vivere insieme a persone simili a noi.

Ne consegue che il successo più grande è salire ai livelli spirituali più alti, mentre il peggior fallimento sarebbe odiare noi stessi aldi là della vita, ammesso che sia possibile. 

D.) Hai visto Dio?
R.) No, non ho visto Dio, nè Gesù Cristo, nè ho sentito parlare della Salvezza, tuttavia ritengo che la Vibrazione Principale sia parte di Dio, perchè controlla tutto l'universo, salvo le menti dei malvagi della terra.
Per capire Dio, credo che bisognerebbe esser grandi almeno quanto Lui o quanto Gesù. 
Per salvarsi è sufficiente amare in maniera altruistica sì da far elevare le proprie vibrazioni a sufficienza per diventare adatti al Paradiso.

D.) Cos'è il peccato?
R.)
Peccato è tutto ciò che ostacola la crescita spirituale
I tre grandi peccati sono:
non imparare dall'esperienza,trasformare la leadership in tirannia e trasformare l'egoismo in cupidigia. 
Dovremmo evitare l'avidità, la tirannia, la paura, le preoccupazioni inutili, l'ira, l'odio, la gelosia e soprattutto i sensi di colpa. Questo basta a metterci in sintonia con gli Spiriti superiori (gli Angeli Custodi), con Dio e con l'Universo. Il peccato è qualsiasi cosa che interrompe questo contatto. 
Quando ci sentiamo in colpa, ci vergogniamo di affrontare lo Spirito Universale e costruiamo barriere per nasconderci, ma senza la sua guida, diventiamo come bambini persi nel buio e non ci resta che chiedere aiuto, dopo esserci liberati dei nostri sensi di colpa.

D.) Ci spieghi la Trinità?
R.)
Dio è ovviamente il Padre, creatore dell'Universo, mentre il Figlio è Gesù che ha raggiunto una totale unità con Dio, che è poi anche il nostro obiettivo finale. 
L
o Spirito Santo potrebbe essere la "Vibrazione Pricipale" che fluisce in noi liberamente se non opponiamo resistenza all'Amore Incondizionato.

D.) Credi nel diavolo?
R.) No, ma se ne esiste uno, è stato un angelo abbastanza sciocco da combattere contro Dio;
è come se noi volessimo impedire al sole di sorgere. Cedo che il diavolo sia piuttosto una figura mitologica inventata dagli uomini a mò di capro espiatorio per giustificare i propri misfatti, anzichè assumersene la responsabilità. Esistono tuttavia spiriti legati al mondo terreno, spiriti dalle vibrazioni molto basse, che ci influenzano con la telepatia. Essi possono essere allontanati dall'Amore Incondizionato o cacciati via da Spiriti Superiori, come Gesù.
Gli uccelli dalle stesse piume volano via insieme, dice un antico proverbio, e
l'unico modo per disfarsi del"diavolo" è non essere simile a lui.

D.) Credi alla predestinazione ed al libero arbitrio?
R.) In entrambi. Dato che mi hanno detto che avevo un destino, perchè non dovrebbero averlo anche gli altri? Ovviamente il nostro cervello può conoscere solo quel che vi abbiamo memorizzato, ma il nostro Superspirito sa tutto di noi. E' questo il motivo per cui Loro cercano di guidarci e mantenerci nei nostri corpi fino all'ultimo, proprio come cerchiamo di restare nelle nostre auto finchè il viaggio non è finito, sebbene siamo liberissimi di ubriacarci ed andarci a schiantare contro un palo.

D.) Cosa hai da dire in merito ai preconcetti sull'Aldilà?
R.) Che non cambiano affatto nell'Aldilà. Supponete che si abbia il preconcetto che dopo la morte si dorme fino al giorno del giudizio. Bene quello spirito dormirebbe per secoli, mentre chi è libero da simili idee preconcette, si adatterebbe subito alla nuova realtà. Purtroppo i dogmi sono necessari alle religioni ma ognuno è libero di accettarli o meno.

D.) Cos'è il Karma?
R.) Il Karma è l'insieme delle nostre azioni -buone o cattive- che determinano il nostro destino. 
Lo scopo del Karma é forzarci ad imparare la nostra lezione, che lo vogliamo o no. 
Attraverso diverse esistenze, decidiamo con l'aiuto delle Guide, cosa è meglio per la nostra evoluzione e quanto Karma dovremo bilanciare. Se -per esempio- abbiamo torturato gli animali o gli esseri umani, probabilmente ci sentiremo in dovere di vivere una reincarnazione in cui altri abuseranno di noi, sì da capire il dolore che abbiamo causato in precedenti esistenze.
L'unico modo per aggirare il Karma è sviluppare un amore incondizionato tanto grande da annullarlo.

D.) Credi nella Reincarnazione?
R.) Certamente
! La Reincarnazione spiega un sacco di cose che sarebbe difficile giustificare in un altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che tutti abbiamo vissuto e siamo morti diverse volte e che non ricordiamo nulla, perchè tali ricordi non vengono trasferiti nel cervello, alla nascita. Solo cio' che abbiamo imparato in passato rimane e questo spiega perchè ci sono cose più semplici da imparare rispetto ad altre. Mozart, per esempio, non ebbe bisogno di studiare la musica, perchè la conosceva già. Dopo ogni rinascita, siamo "ripuliti" da tutti i pregiudizi passati e siamo pronti a ricominciare daccapo. Una volta progrediti abbastanza, non sentiamo più il bisogno di tornare sulla terra, salvo che come volontari per aiutare chi si sta perdendo. Come saprete, la chiesa Cattolica cancello' ogni riferimento alla Reincarnazione durante il Medioevo, onde controllare meglio i fedeli con la paura dell'eterna dannazione, ma non vi riuscirono appieno.

D.)Cosa pensi di Gesù e della Redenzione?
R.)
Egli è un Grandissimo Spirito che ci ha aiutati ad accelerare il nostro lento progresso spirituale, insegnandoci ad amare in modo incondizionato. Sebbene i suoi insegnamenti apparvero subito tanto importanti ai suoi seguaci da volerlo eleggere Re dei Giudei, il potere politico decise di eliminarlo perchè pericoloso per i suoi interessi. Così facendo, si dettero letteralmente la zappa sui piedi, i discepoli credettero alla resurrezione e lo proclamarono Figlio di Dio. Così nacque il Cristianesimo. 
Il suo sacrificio fu trasformato in una forma di espiazione vicariante per tutti i peccati dell'umanità, salvando la vita di tante bestie che venivano sgozzate per far piacere a Dio. Ma se questa idea poteva andar bene 2000 anni fa, oggi è un nonsenso. Supponi che io sia Dio e che che tu, per farmi un piacere, sacrificassi tuo figlio...io ne sarei inorridito!  Nè sgozzare un agnello cambierebbe le cose: io nelle vesti di Dio ti farei nascere agnello per subire lo stesso trattamento! Se invece regalassi un bouquet di fiori a tua moglie, Dio ti amerebbe per questo gesto d'amore.

D. Credi nella resurrezione dei morti?
R.)
Non credo proprio che avremo bisogno di un corpo fisico nell'Aldilà, gli Spiriti che ho incontrato ne avevano uno altrettanto efficiente e dotato di capacità ben al di sopra di questo che indossiamo sulla terra.

Traduzione by WM

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DUE OPPOSTE ESPERIENZE NEL MONDO DELLO SPIRITO
(03-07-07)

E
cco a voi due brevi racconti, uno "positivo", l'altro "negativo", due esperienze spirituali opposte, entrambe avvenute a seguito di annegamento, che ci fanno capire come le idee che coltiviamo nella nostra mente ci influenzano grandemente al momento del "Passaggio", sia che si tratti di una NDE,  o  di un ADC "infernale".
 La legge d'attrazione (similes cum similibus) è valida anche nell'Aldilà,  per cui i "buoni" ed i "cattivi" stanno coi pari loro e contattano solo i loro affini.  La bambina affogata nel lago di certo aveva avuto insegnamenti Cristiani perchè ha "visto"  la mano di Gesù che le indicava di tornare a terra, ma se fosse stata educata in un'altra religione, avrebbe descritto  qualcuna delle divinità a lei note, mentre il "cattivo" Frank -drogato e dissoluto- evidentemente sentiva dentro di sè di meritare l'Inferno, sicchè é stato automaticamente attratto da un luogo identico a come se l'era immaginato.
Vi ricordo che
l'immaginazione è creazione, per cui l'Inferno non è unico, dato che ogni religione ne ha creato di diversi, ma la stessa regola vale pure per i Paradisi.
Bruce consiglia di immaginare già da oggi il luogo dove vorremo "approdare" dopo il Passaggio ed è certo che tale luogo viene istantaneamente creato -forse in uno degli infiniti universi paralleli ipotizzati dai Fisici- affinchè ognuno di noi sappia già dove andare, evitando di perdersi nella zona grigia, ove potrebbe rimanervi anche per diversi dei nostri secoli.

LA NDE DI SANDRA, AFFOGATA IN UN LAGO

"Era un giorno molto caldo fra le montagne della Virginia, in quell'estate del 1960.
Io ed i miei cugini ci recammo in un parco locale con le nostre madri. Loro ci avevano proibito di fare il bagno nel laghetto finchè non ci avessero raggiunti, ma da bambini che eravamo, non riuscimmo ad aspettare. Ricordo che corsi alla spiaggia e mi tuffai immediatamente, per capire solo troppo tardi quanto fredda fosse l'acqua e quanto il sole mi avesse riscaldata.
All'improvviso guardai in su e vidi dei cerchi neri sopra la mia testa. Non avevo idea di quello che mi stava accadendo, nè mi spaventai troppo, semmai mi sentivo rilassata.
Poi tutto è diventato buio e ricordo di non aver visto più niente,
finchè non mi risvegliai in un spazio totalmente insolito dove vidi una luce molto brillante.
 Avevo appena 12 anni e non ne fui granchè sconvolta: ero solo incuriosita e mi chiedevo dove fossi.
Tutt'a un tratto, mi ritrovai a parlare con mio nonno, che era morto quando avevo cinque anni. :
 "Non pensavo proprio che ti potessi già trovare qui.", mi disse
Gli chiesi dove fossi, ma non mi rispose. Come detti uno sguardo intorno, vidi cose meravigliose: gente felice ed a suo agio che indossavano vestiti di ogni epoca e fra loro si percepiva che non c'era nessuna ostilità, ma solo felicità. Pensai: questo è il posto dove voglio vivere!
Allora mio nonno parlò di nuovo dicendosi orgoglioso di me, per come crescevo, che stavo diventando grande ma ecco che dietro di lui apparve anche la nonna. Era morta quando avevo 18 mesi, così non avevo alcun ricordo di lei. Ero davvero eccitata nel vederla così bella. Aveva capelli lunghi e neri, occhi vivaci ed un sorriso meraviglioso. Mi abbracciò e mi disse che mi aveva osservato crescere.
Dopo che mio nonno mi aveva appena abbracciato, una GRANDE mano apparve da una nube ed indicò verso il basso. Quella mano aveva il segno di un buco nel centro del palmo ed io mi sono sentita avvolta da immenso calore ed amore, ma non volevo lasciare quel posto!
Ricordo che mi ritrovai in un letto d'ospedale, mentre qualcuno cercava di farmi una puntura.
Urlai, 'Fatela a mia madre: ne ha bisogno più le di me! ' Inutile dire che mi fecero quella iniezione ed oggi sono ancora qui a condividere la mia esperienza meravigliosa con voi. Dei miei nonni serbo sempre nel cuore il ricordo di quel meraviglioso incontro e sono più che certa che mi stanno aspettando.

Ritorno dall' Inferno

Anni fa avevo un amico che si chiamava "Al." Tutto quel che posso dirvi di lui è che aveva dei problemi: il primo consisteva nel fatto che era nato con le braccia rivoltate indietro, ma grazie ad un'operazione erano tornate quasi al loro posto, anche se non poteva riposare di lato e le teneva nella posizione di chi mette in mostra i muscoli. Ho incontrato Al ad un corso di karatè ed era nei guai con la legge perchè correva il rischio di finire in prigione. Usava anche droghe piuttosto pesanti e, come se non bastasse, era implicato in una setta satanica dove sacrificavano animali, tenevano strani rituali, bevevano il loro sangue, e facevano altre follie simili.
Al c'era dentro fino al collo. Ricordo chiaramente la prima volta che sono andato a casa sua: la maggior parte della gente normale appende quadri alle pareti, ma non Al. Aveva preso i coltelli dalla cucina, alcune accette ed un'ascia e li aveva infilati nei muri della sua casa! Come se non bastasse -credetemi!- intorno alle armi aveva spruzzato del sangue, così che il muro sembrava fosse stato ferito.
Ne rimasi scioccato: era certamente su una brutta strada!
Ricordo quando il suo amico Frank fu buttato fuori dalla nostra palestra ed Al lo seguì.
Quel fine-settimana andarono al lago: avevano deciso di ubriacarsi e fare uso di droghe.
Compiuta la prima metà del loro piano, erano completamente "fatti" quando Frank decise d'andare a nuotare. Appena entrato nelle acque del lago Frank cominciò ad annaspare, ma  Al poteva solo starlo a guardare mentre affogava. Non poteva gettarsi a salvarlo: la sua deformità non gli permetteva di nuotare, oltre al fatto che era totalmente sbronzo, così  non poté fare altro che guardare morire il suo migliore amico.  Più tardi, Al era veramente distrutto, dopo aver abbandonato, oltre al karatè, anche la sua ragazza . Tre giorni dopo questi terribili avvenimenti, era a casa sua sdraiato sul letto, quando verso le 3 del mattino mi disse di aver sentito un rumore. Era un  suono difficile da descrivere, come di acqua che gocciola, e dopo un momento lo sentì di nuovo.
Così si mise seduto: Frank stava lì di fronte a lui, ritto ai piedi del letto! Era fradicio, grondante d'acqua  e semi-putrefatto come chi è morto da alcuni giorni.
Frank gli  disse che era all'Inferno, e che era venuto a prenderselo. Al si mise ad urlare come un pazzo e scappò via  di casa: non vi è ritornato per una settimana. Da allora ha smesso di bere e di drogarsi  ed ha cessato di frequentare sette sataniche; è ritornato a praticare il karatè e si è rimesso sulla retta strada. So che è spaventato da quello che gli è accaduto e mi ha giurato che era sveglio, che  non ha sognato.
Per qualsivoglia ragione, Al ha cambiato la sua vita radicalmente per il meglio, ma è  ancora terrorizzato dall'idea di rivedere Frank.
Mi ha confidato che non può dormire al buio e che teme il giorno che ritornerà per portarselo con sè.

 Webmaster da Paranormal Ph.

LA NDE DI MELLEN-THOMAS BENEDICT (13-07-07)
Nel 1982 morii per un cancro in fase terminale; si trattava di un tumore inoperabile. Mi fu detto che avrei potuto vivere ancora dai sei agli otto mesi, ma ogni tipo di chemioterapia a cui potevo essere sottoposto avrebbe fatto di me poco più che un vegetale . Negli anni '70 ero stato un contestatore, sempre più demoralizzato a causa della continua minaccia d'una  guerra nucleare, dal disastro ecologico, etc. Dato che non avevo alcun credo spirituale, cominciai a pensare che la natura aveva commesso un errore, e che gli uomini erano simili ad un cancro per il nostro pianeta. Non vedevo alcuna soluzione  per tutti i problemi che avevamo creato a noi stessi ed alla Terra, vedevo gli esseri umani come un tumore, e fu proprio questo mio modo di pensare che mi uccise.
State attenti alla vostra visione del mondo: essa può ritorcersi contro di voi, soprattutto se è una visione negativa e  la mia era davvero tale, sicchè mi condusse alla morte.
Provai ogni genere di medicina, inclusa quella alternativa, ma senza nessun successo finché  venni alla conclusione che questa era davvero un affare privato fra me e Dio. Prima di allora non mi ero mai trovato veramente al cospetto di Dio, né avevo avuto a che fare con Lui, nè ero incline ad alcun genere di spiritualità, ma cominciai un viaggio di approfondimento nella spiritualità e nelle tecniche di guarigione alternative. Lessi qualsiasi cosa trovassi sulle varie religioni e filosofie, e mi misi a studiare intensamente, perché non volevo trovarmi impreparato dell'Altra Parte. Trovai queste letture molto interessanti, perchè mi portarono a sperare che ci fosse qualcosa nell'Aldilà.
A quell'epoca ero un artista che lavorava per conto proprio nel settore delle vetrate colorate, e perciò non avevo alcuna assicurazione medica, sicchè i miei risparmi di una vita sparirono in un attimo solo per gli esami. Mi trovai a aver bisogno di cure mediche senza alcuna assicurazione, nè volevo che la mia famiglia subisse un tracollo finanziario, e per questo decisi di vedermela da solo. Sebbene non avessi  dolori continui, c'erano dei momenti in cui subìvo repentine  perdita di coscienza che mi cusarono l'impossibilità  di guidare.  Alla fine mi fu assegnata l'assistenza a domicilio. Avevo un'assistente personale che veniva a prendersi cura di me, e fu una vera benedizione essere assistito da un angelo che mi stette vicino durante tutta la parte terminale della malattia. Andò avanti così per circaun anno e mezzo. Non volevo prendere troppi antidolorifici, perché preferivo restare cosciente il più possibile, ma alla fine il dolore crebbe tanto che nella mia coscienza non c'era posto per altro, anche se  ogni crisi, per fortuna, durava solo qualche giorno.
Ricordo di essermi svegliato, in casa, una mattina verso le 4 e mezzo, sapendo che la mia ora era vicina: quello era il giorno in cui sarei morto! Così chiamai gli amici e dissi loro addio. Svegliai la mia assistente privata e lo dissi anche a lei. Ci eravamo messi d'accordo in precedenza che lei avrebbe lasciato in pace il mio corpo morto, senza chiamare nessuno, per circa sei ore, dato che avevo letto di tutte quelle cose interessanti che accadono quando si muore. Tornai a dormire e poi ricordo  l'inizio di una tipica NDE.
Di colpo divenni completamente cosciente e mi ritrovai in piedi, mentre il mio corpo era sul letto.
circondato  da una profonda oscurità.  Essere fuori dal corpo era un'esperienza ancora più vivida di quella ordinaria, così vivida che potevo vedere ogni camera della casa. Potevo vedere al di sopra, tutt'intorno e al di sotto della mia casa.
C'era una Luce splendente. Mi girai verso la Luce, che era simile a quella che molte altre persone hanno descritto nelle loro esperienze: era magnifica, così tangibile che la si poteva percepire. Era incantevole: si desidera andare verso di essa come nelle braccia del padre o della madre ideali.
Quando cominciai a muovermi verso la Luce, sapevo intuitivamente che se entravo in essa sarei morto, così, mentre mi muovevo, dissi: "Per favore aspetta un minuto, fermati qui ancora un secondo. Voglio riflettere su tutto questo. Vorrei parlare con te prima di andar via".
Con mia sorpresa, l'intera esperienza si fermò a quel punto! Si possono veramente controllare le proprie NDE: non è come una corsa sulle montagne russe e così la mia richiesta venne esaudita ed ebbi una conversazione con la Luce che si trasformava in figure differenti, come Gesù, Buddha, Krishna, forme di mandala, immagini e simboli archetipi. Chiesi alla Luce: "Cosa sta accadendo qui? Per favore, Luce, ascoltami, voglio davvero conoscere la verità su ciò che mi accade".
Non sono in grado di ricordare le parole esatte, perché comunicavo con una forma di telepatia e la  Luce mi rispose. Ricevetti l'informazione che le cose in cui crediamo danno forma a ciò che percepiamo in presenza della Luce, con un processo di azione-reazione
(feedback). Se si è Buddhisti, Cattolici o Fondamentalisti, si ottiene un feedback in accordo con ciò in cui si crede.
Mentre la Luce si rivelava a me, divenni consapevole che ciò che stavo realmente guardando era la matrice del nostro Sé Superiore. La sola cosa che posso dire è che si trasformò in una matrice, un mandala di anime umane, e che io vidi che quella cosa che noi chiamiamo il nostro Sé Superiore in ciascuno di noi vi è una matrice che  é anche una strada verso la sorgente: ognuno di noi proviene direttamente da quella sorgente. Tutti noi abbiamo un sé superiore, una parte spirituale del nostro essere, che mi si rivelò  nella sua vera forma energetica. L'unico modo in cui posso descriverlo è che l'essere del sé superiore è più simile ad una connessione diretta con la sorgente che ciascuno di noi ha e  tutti noi siamo connessi direttamente con la sorgente.
Così la Luce mi stava mostrando la matrice del sé superiore, ed io compresi chiaramente che tutti i sé superiori sono inter-connessi come un solo essere, tutti gli uomini sono connessi come un solo essere, noi siamo veramente lo stesso essere, differenti aspetti dello stesso essere. Non c'era alcun legame con una particolare religione. Questo è ciò che percepii come mio feedback, vedendo questo mandala fatto di anime umane: era la cosa più bella che avessi mai visto. Entrai al suo interno, e ne fui sopraffatto, era come ricevere tutto l'amore che abbiamo sempre desiderato, ed era quel genere di amore che cura, che guarisce, che rigenera.
Quando chiesi alla Luce di continuare la sua spiegazione, compresi cos'è la matrice del sé superiore: c'è una sorta di griglia intorno al nostro pianeta nella quale tutti i sé superiori sono connessi: è come una grande società, un sottile livello di energia adiacente, posto tutt'intorno al nostro, si potrebbe dire il livello dello spirito. Poi chiesi altre spiegazioni: volevo  conoscere il vero significato dell'universo, ed a quel punto ero pronto a partire: "Sono pronto, portami via", dissi.
Allora la Luce si trasformò nella cosa più bella che io abbia mai visto: un mandala composto da tutte le anime di questo pianeta e mi resi conto che ero giunto a questo pur partendo dalla mia visione negativa di ciò che era accaduto sulla Terra. Così chiesi alla Luce di continuare a spiegarmi anche questo, dato che avevo visto in quel magnifico mandala come tutti noi siamo belli nella nostra essenza, nel nostro nucleo. Noi siano le più belle creature; l'anima umana, la matrice umana che tutti noi formiamo, è assolutamente fantastica, elegante, esotica.... non trovo parole sufficienti per dire quanto cambiò la mia opinione sul genere umano in quel momento. Dissi: "Oh, Dio, non apprezzavo quanto siamo belli". Ad ogni livello, alto o basso, in qualsiasi forma voi siate, voi siete davvero la più bella delle creazioni!
Fui meravigliato di scoprire che non c'era alcun male in nessuna anima. Dissi "Com'è possibile?"
 La risposta fu che nessuna anima può essere malvagia di per sè, sebbene le cose orribili che accadono alle persone durante le loro vite terrene, possano indurle a compiere azioni altrettanto malvagie, ma le loro anime non sono cattive.
Ciò che tutte le persone cercano, ciò che le sostiene, è l'Amore, ciò che nuoce loro è la mancanza di Amore– mi disse la Luce. .
Le rivelazioni che provenivano dalla Luce diventavano sempre più profonde ed io chiesi: "Ciò significa che l'umanità verrà salvata?" Allora, come uno squillo di tromba tra una cascata di luci, la grande Luce rispose:
"Ricorda questo e non dimenticarlo mai: sei tu che salvi, redimi e guarisci te stesso. Questo è ciò che avete sempre fatto e che sempre farete. Siete stati creati col potere di farlo fin dalla creazione del mondo".
In quel momento capii ancor di più: compresi che siamo già stati salvati, e che se ci siamo salvati é perché siamo stati creati per auto-correggerci, così come tutto il resto dell'universo.

Ringraziai con tutto il  cuore la Luce divina. La cosa migliore che riuscii a dire furono queste semplici parole di gratitudine totale : "Oh mio caro Dio, caro universo, caro sé superiore, io amo la mia vita". Sembrò che la Luce mi incorporasse ancor più nel profondo. Era come se mi assorbisse completamente. La Luce dell'amore è per noi indescrivibile. Entrai in un'altra dimensione, molto più profonda della precedente, e divenni consapevole di altre, di molte altre cose. Era una gigantesca corrente luminosa, vasta ed intensa, che si riversava proprio nel cuore della vita. Domandai di cosa si trattasse e la Luce rispose:
 
"Questo è il fiume della vita. Bevi pure a sazietà l'acqua della suacorrente benefica ".
Così feci,  bevvi un grande sorso, e poi un altro.  Era come bere la vita stessa! Ero in estasi.
Allora la Luce disse: "
Tu hai un desiderio". La Luce sapeva tutto di me, ogni cosa del mio passato, presente e futuro. "Sì" sussurrai e chiesi di visitare l'universo al di là del sistema solare. La Luce mi disse allora che avrei potuto seguire la corrente, lo feci, e fui trasportato attraverso la Luce fino alla fine del tunnel. Sentii ed udii una serie di esplosioni molto smorzate. Che velocità! Improvvisamente mi sembrò di essere lanciato via dal pianeta su questo flusso di vita. Vidi la Terra che volava via, lontano. Il sistema solares civolò via  in tutto il suo splendore e sparì. Più veloce della Luce, volai attraverso il centro della galassia,  ottenendo sempre più maggiore conoscenza.  Mi fu detto che questa galassia, come tutte le altre dell'universo, è piena di molte varietà di vita, anche diverse. Vidi molti mondi: la buona notizia è che noi non siamo soli nell'universo!
Mentre cavalcavo questa corrente cosciente attraverso il centro della galassia, il flusso si espandeva in fantastiche onde di energia simili a frattali. I grandi ammassi di galassie, con tutta la loro antica saggezza si allontanarono. Dapprima pensai che stavo andando da qualche parte, come se continuassi il viaggio, ma poi mi accorsi che la mia coscienza si espandeva come la corrente  fino a contenere in sé tutto l'universo! Tutta la creazione passava attraverso di me, era un' incredibile meraviglia! Ero davvero una creatura fantastica, un bimbo nel Paese delle meraviglie! Sembrava che tutte le creazioni dell'universo mi fossero mostrate e che poi svanissero in una scintilla di Luce. Una seconda Luce comparve, proveniva da ogni parte, e sembrava molto diversa, era una Luce composta da tutte le frequenze dell'universo, o forse di  più.

Sentii ed udii di nuovo altre esplosioni forti ma vellutate. La mia coscienza ed il mio essere si stavano espandendo fino a congiungersi con l' universo olografico, ed oltre. Mentre passavo nella seconda Luce capii  di aver appena trasceso la verità. Queste sono le parole più adatte con cui riesco a dirlo, ma cercherò di spiegarmi meglio. Quando passai nella seconda Luce mi dilatai oltre la prima e mi ritrovai in una quiete profonda, al di là di qualsiasi silenzio, semplicemente ero capace di vedere e di percepire l'eternità, oltre l'infinito.
Ero nel vuoto, prima di ogni creazione, prima del big bang. Mi ero inoltrato al di là dell'inizio del tempo, al di là della prima "parola", della prima vibrazione, nell'occhio della creazione. Mi sentivo come se stessi toccando il viso di Dio. Non era un sentimento religioso, ero semplicemente una cosa sola con la vita e con la coscienza assoluta. Quando dico che potevo vedere e percepire l'eternità voglio dire che potevo sperimentare tutta la creazione che generava se stessa, in un processo senza inizio e senza fine. È il pensiero della mente che si espande, non è così? Gli scienziati vedono il Big-Bang come un singolo evento che creò l'universo, mentre io
vidi che esso è solo uno di infiniti Big-bang che creano simultaneamente infiniti universi. Le sole immagini che possono dare un'idea di questo processo, in termini umani, sono quelle create dai super-computers usando certe equazioni che generano delle geometrie frattali.
Gli antichi intuivano tutto questo, dicevano che Dio periodicamente crea nuovi universi espirando, ed annulla altri universi inspirando. Questi periodi che la scienza moderna definisce big bang venivano chiamati "Yuga".  Mi trovavo nella pura, assoluta coscienza, e potevo vedere o percepire tutti i big bang o le yuga mentre creavano ed annullavano se stessi. In un istante entrai all'interno di tutti quegli universi simultaneamente e vidi che ognuno e ciascun piccolo elemento della creazione ha il potere di creare. Cercare di spiegare tutto questo è molto difficile, e non riesco a trovare le parole adatte, mi ci vollero anni dopo il mio ritorno per poter trovare le parole adatte da associare all'esperienza nel vuoto. Ora posso dirvi che il vuoto è meno che il nulla, e nello stesso tempo è più di tutto ciò che esiste, é lo zero assoluto, è il caos da cui si originano tutte le possibilità, la coscienza assoluta molto di  più che la stessa intelligenza universale.
Dov'è il vuoto? Io lo so: è dentro e fuori ogni cosa. Ognuno di noi, anche mentre vive, si trova sempre simultaneamente dentro e fuori del vuoto. Non bisogna andare in nessun posto e nemmeno morire per essere nel vuoto. Il vuoto è il nulla cosmico che si trova tra tutte le manifestazioni fisiche,  lo spazio all'interno degli atomi, tra i loro componenti. La scienza moderna ha iniziato a studiare questo spazio vuoto e l'ha chiamato "punto zero". Ogni volta che si cerca di misurarlo, i nostri strumenti vanno fuori scala, o – per così dire – verso l'infinito, così che non esiste alcun mezzo per misurare accuratamente l'infinito. Nel nostro corpo e nell'universo, lo spazio vuoto è più grande di qualsiasi altra cosa!
Quello che i mistici chiamano il vuoto non è il vuoto: è così pieno di energia, un'energia  diversa che ha creato ogni cosa, compreso ciò che siamo e tutto ciò che esiste a partire dal big bang è vibrazione, a partire dalla prima "parola", che è la prima vibrazione.
L'affermazione biblica "Io sono" dovrebbe in realtà essere seguita da un punto interrogativo: "Io sono? Cosa sono io?".
Infatti la creazione è Dio che esplora il sé divino attraverso qualsiasi possibilità immaginabile, in una continua, infinita esplorazione che coinvolge ognuno di noi. Attraverso ogni singolo capello della vostra testa, attraverso ogni singola foglia di ogni singolo albero, attraverso ogni singolo atomo, Dio esplora il proprio sé, il grande "Io sono". Io cominciai a vedere che tutto ciò che esiste è il sé, letteralmente, il vostro sé, il mio sé, me stesso. Ogni cosa è il grande sé. Questo è il motivo per cui Dio conosce la caduta anche di una singola foglia. Questo è possibile perché, in qualsiasi punto vi troviate, quello è il centro dell'universo, perchè  ovunque si trovi un atomo, quello è il centro dell'universo: Dio é in quell'atomo,  Dio è nel vuoto.
Mentre esploravo il vuoto e le yuga del creato mi trovavo totalmente al di fuori del tempo e dello spazio per come noi li conosciamo. In questo stato di espansione della coscienza scoprii che la creazione è qualcosa che riguarda la pura coscienza assoluta, cioè Dio, che discende nell'esperienza della vita come noi la conosciamo. Il vuoto in se stesso è privo di esperienza, viene prima della vita, prima della vibrazione iniziale. La natura divina va ben oltre la vita e la morte, per questo nell'universo c'è da sperimentare molto più della vita e della morte! Io mi trovavo nel vuoto ed ero consapevole di ogni cosa creata. Era come se io stessi guardando con gli occhi di Dio, ero diventato Dio ed improvvisamente non ero più me stesso
e di colpo compresi il perché dell'esistenza di ogni atomo, e fui in grado di vedere ogni cosa.

Il punto interessante è che io andai nel vuoto per scoprire che Dio non è là. Dio è qua.
 Così mi apparve inutile questa costante ricerca di Dio da parte dell'umanità … Dio ci ha dato ogni cosa, ogni cosa è qua, questo è il luogo dove si trova. E ciò in cui siamo ora coinvolti è l'esplorazione di Dio da parte di Dio per nostro tramite. La gente è così occupata a cercare di diventare Dio: dovrebbero invece comprendere che noi siamo già Dio e che Dio sta diventando noi, questo è ciò che conta davvero  e quando lo compresi, ne ebbi abbastanza del vuoto, e desiderai tornare alla creazione, a questa yuga.
 Mi sembrava la cosa più naturale da farsi.
Così tornai indietro di colpo dal big bang attraverso la seconda Luce, udendo di nuovo diversi colpi sonori vellutati. Percorsi all'indietro la corrente della coscienza attraverso tutta la creazione, e fu un viaggio entusiasmante!
I super-ammassi di galassie  passavano attraverso me, dandomi una comprensione ancora maggiore.
Passai attraverso il centro della galassia, dove si trova
un buco nero. I buchi neri sono i grandi processori e rigeneratori dell'universo. Sapete cosa c'è dall'altra parte di un buco nero? Ci siamo noi, la nostra galassia, che è stata riciclata da un altro universo.
Nella sua configurazione di energia totale, la galassia sembrava una fantastica città di Luce, tutta l'energia da questa parte del big bang è Luce.
Ogni particella subatomica, ogni atomo, ogni stella o pianeta, e perfino la coscienza stessa è fatta di Luce ed ha una frequenza vibratoria, perchè  la Luce è materia vivente.
Ogni cosa è fatta di Luce, anche i sassi, e pertanto ogni cosa è viva.

perchè composta di Luce divina; ogni cosa è molto intelligente.
Mentre viaggiavo sempre più avanti nella corrente della vita, vidi avvicinarsi  una gigantesca Luce . Seppi che si trattava della prima Luce, la Luce del sé superiore che è la matrice del nostro sistema solare che mi
 apparve nella Luce, accompagnato da una di quelle esplosioni vellutate.
 Vidi che il sistema solare nel quale viviamo è come il nostro corpo locale più grande. Io ne sono parte, la Terra è questo grande essere creato, e noi siamo la parte di essa che sa della sua esistenza. Ma noi ne siamo solo una parte. Noi non siamo ogni cosa, ma solo quella parte della Terra che è cosciente della sua esistenza.
Fui in grado di  vedere tutta l'energia generata da questo sistema solare, e si tratta di un incredibile spettacolo di Luce! Potei udire la musica delle sfere. Il nostro sistema solare, al pari di tutti i corpi celesti genera un'unica matrice di luci, di suoni e di energie vibratorie. Le più avanzate civiltà provenienti da altri sistemi solari possono identificate la vita nell'universo, come noi la conosciamo, dall'impronta vibratoria della matrice energetica: é un gioco da ragazzi. I meravigliosi figli della Terra (gli esseri umani) emettono in continuazione, proprio ora, una quantità di suoni, come bambini che giocano nel cortile dell'universo.
Percorsi la corrente direttamente fino al centro della Luce e mi sentii abbracciato da Essa mentre mi prendeva di nuovo nel suo respiro, seguita da un altro colpo di morbido suono. Ero in questa grande Luce d'amore mentre la corrente della vita fluiva attraverso il mio essere. Devo ripetere che si tratta della più amorevole Luce, del tutto priva di qualsiasi elemento giudicante. È il genitore ideale per questo fanciullo meraviglioso. "E ora?" mi domandai.
La Luce mi spiegò che la morte non esiste: noi siamo esseri immortali. Noi siamo già vivi dall'eternità! Compresi che noi facciamo parte di un sistema vivente naturale che rigenera se stesso in un processo senza fine.
Non mi fu mai detto che dovevo ritornare. Semplicemente, sapevo che lo avrei fatto, perchè
era una cosa naturale, dopo quel che avevo visto.
Non so dire quanto tempo rimasi nella Luce, in termini umani, ma venne un momento nel quale capii che tutte le mie domande avevano avuto una risposta e che il mio ritorno era vicino.
Quando dico che a tutte le mie domande era stato risposto nell'altra parte voglio dire proprio questo.
A tutte le mie domande è stata data una risposta! Ogni essere umano ha una vita diversa ed un diverso numero di questioni da esplorare. Alcune delle nostre domande hanno un valore universale, ma ognuno di noi esplora questa cosa che chiamiamo vita in modo unico e personale e questo vale anche per ogni altra forma di vita, dalle montagne alle singole  foglie d'ogni albero. Questo è molto importante per tutti noi nell'universo, perché tutto contribuisce al grande quadro, la pienezza della vita, perchè siamo letteralmente Dio che esplora il sé divino in un'infinita danza di vita e la nostra unicità esalta la vita tutta.
Quando iniziai il mio ritorno al ciclo della vita non mi passò nemmeno per la mente, né mi fu detto da nessuno, che sarei ritornato nel medesimo corpo che avevo in precedenza. Non aveva nessuna importanza, poichè avevo una completa fiducia nella Luce e nel processo della vita. Mentre la corrente si fondeva con la grande Luce, chiesi di non dimenticare mai le rivelazioni ed i sentimenti di ciò che avevo appreso dall'altra parte.
Ci fu un "Sì" che io sentii come un bacio alla mia anima. Poi fu riportato indietro, attraverso la Luce, nel regno delle vibrazioni. L'intero processo si svolse in senso contrario, mentre io ricevevo altre informazioni ancora.
Tornai a casa, e mi furono dati insegnamenti sulla meccanica della reincarnazione e  fu risposto a tutte le piccole domande che ancora avevo:
"Come funziona questo? Come funziona quello?" Sapevo che stavo per reincarnarmi.
La Terra è un grande processore di energia, e la coscienza individuale proviene da lei e si evolve in ciascuno di noi. Per la prima volta pensai a me stesso come ad una creatura umana, e fui felice di esserlo. Da ciò che ho visto, sarei felice di essere anche soltanto un atomo in quest'universo, sì, un atomo, perchè essere la parte umana di Dio… è la più fantastica delle benedizioni!
È una fortuna che va al di là della nostra più sfrenata immaginazione di cosa sia una fortuna. Per ciascuno di noi essere la parte umana di quest'esperienza è fantastico e magnifico.  Ognuno di noi, non importa dove siamo, nei guai oppure no, è una benedizione per il pianeta, proprio qui ed ora.
Così io passai attraverso il processo della reincarnazione aspettandomi di nascere come un bambino da qualche parte del mondo, ma mi fu data una lezione su come l'identità individuale si evolve con la coscienza, e così mi reincarnai di nuovo in questo corpo. Fui così sorpreso quando riaprii gli occhi! Non so perché, dato che capivo, ma fu comunque una grossa sorpresa ritrovarmi in questo corpo, di nuovo nella mia stanza con qualcuno che guardava verso di me piangendo a calde lacrime. Era la mia assistente: si era rassegnata un'ora e mezzo dopo avermi trovato morto, perchè
era certa che io fossi morto:
 tutti i segni tipici erano evidenti ed il mio cadavere stava diventando rigido.

Non sappiamo da quanto tempo  fossi morto, ma sappiamo che era trascorsa un'ora e mezzo da quando lei mi aveva trovato senza vita. Aveva esaudito, per quanto possibile, il mio desiderio di lasciare  per alcune ore, il mio corpo, in pace. Avevamo uno stetoscopio amplificato e molti sistemi per testare le funzioni vitali del corpo per vedere cosa accadeva.
Ella può testimoniare che io ero morto davvero.
La mia non fu una NDE, dato che sperimentai realmente la morte, per almeno un'ora e mezzo.
L'assistente mi aveva trovato morto e mi aveva auscultato con lo stetoscopio, aveva preso la pressione sanguigna ed il battito cardiaco
per un'ora e mezzo. Poi io mi ero svegliato ed avevo visto la Luce là fuori. Avevo provato ad alzarmi per raggiungerla, ma ero caduto dal letto. Lei aveva udito il tonfo, era accorsa e mi aveva trovato steso sul pavimento. Quando ripresi i sensi, fui molto sorpreso e meravigliato per quanto mi era successo.
 Dapprima non avevo  un ricordo tanto chiaro di quell'esperienza come quello che ho adesso.
Continuavo a scivolare fuori da questo mondo e mi chiedevo: "Sono vivo?"
 Questo mondo era più simile ad una sogno, se paragonato con l'altra dimensione.
Dopo tre giorni mi sentivo di nuovo normale, più lucido, eppure diverso da come mi ero sentito nelle mia vita di prima. Tutti i ricordi del viaggio mi tornarono in mente più tardi. Non riuscivo a vedere nulla di sbagliato in nessun essere umano che avessi incontrato, mentre prima di allora io avevo sempre giudicato gli altri  pensando che un sacco di gente fosse veramente nevrotica, tutti  nevrotici, tranne me, 
ma di tutto questo non restava più alcuna traccia.
Tre mesi più tardi un amico mi consigliò di fare qualche test, così andai in ospedale per le radiografie e tutto il resto. Mi sentivo veramente bene, così avevo paura di ricevere cattive notizie. Ricordo che il medico, dopo aver confrontato le lastre precedenti con quelle attuali, disse: "Bene, adesso qui non c'è più niente". Io replicai:
"Davvero? Allora può essere un miracolo?" E lui: "No, queste cose accadono, vengono chiamate remissione spontanea". Non sembrava per nulla impressionato, ma per me era un miracolo e anche se non lo erano gli altri, io ero davvero  impressionato.

considerazioni maturate da Benedict sulla sua esperienza.

Il mistero della vita ha ben poco a che fare con l'intelligenza, visto che l'universo non è per niente un processo intellettuale. L'intelletto è utile: è brillante, ma allo stato attuale noi esaminiamo tutto con l'intelletto, invece di usare anche il cuore che è la parte più saggia di noi stessi.
Il centro della Terra è un grande trasformatore di energia, proprio come si vede nelle immagini che rappresentano il campo magnetico. Questo è il nostro ciclo, che spinge le anime a reincarnarsi di nuovo attraverso di esso. Il segno che si sta raggiungendo il livello umano è rappresentato dall'inizio dell'evoluzione della coscienza.
 
Gli animali invece hanno un'anima di gruppo, e si reincarnano in anime di gruppo. Un cervo, con ogni probabilità, resterà per sempre un cervo, ma il solo fatto di nascere come essere umano, genio o stupido che sia, indica che si è intrapreso il percorso dell'evoluzione della coscienza individuale.
 Questa, in se stessa, fa parte di quelle coscienza di gruppo che chiamiamo umanità.
Vidi che le razze umane sono come degli ammassi di personalità. Nazioni come la Francia, la Germania e la Cina hanno la loro identità personale. Anche le città hanno una loro personalità, il loro gruppo di anime locale che attrae certe persone. Le famiglie hanno anime di gruppo. L'entità individuale si evolve come i rami di un frattale: l'anima di gruppo esplora la nostra individualità. Le differenti domande che ciascuno di noi si pone sono molto importanti. Questo è il modo in cui la divinità esplora il sé di Dio, attraverso di voi. Così ponete le vostre domande, fate le vostre ricerche. Troverete il vostro sé e troverete Dio nel vostro sé, dato che esiste solo il sé.
Inoltre, cominciai a vedere che tutti gli esseri umani sono anime compagne. Noi siamo parti di un unico processo di differenziazione frattale dell'anima in molte direzioni creative, e tuttavia siamo sempre la stessa cosa.
Adesso io guardo ad ogni essere umano che mi capita di incontrare, e vi vedo un'anima compagna, la mia anima gemella, quella che ho sempre cercato. Al di là di questo, la più grande anima gemella che voi possiate mai avere è la vostra.
Ciascuno di voi è insieme maschio e femmina. Noi facciamo esperienza di questa condizione sia nell'utero che negli stati di reincarnazione. Se state cercando l'autentica anima gemella fuori di voi, potreste non trovarla mai: non è là. Proprio come anche Dio non è là. Dio è qua. Non cercate Dio in un altro luogo. Cercatelo qua. Cercate attraverso il vostro sé. Date inizio al più grande amore della vostra vita… col vostro sé.
In questo modo arriverete ad amare tutto.

Feci una discesa in ciò che qualcuno chiamerebbe "inferno", e fu sorprendente.
Non vidi né Satana né il male.
La mia discesa nell'inferno fu una discesa nell'adattamento di ogni persona alla propria miseria, all'ignoranza ed all'oscurità della non conoscenza. Sembrava una specie di miserabile eternità. Ma ciascuna dei milioni di anime che mi circondavano aveva una piccola stella di Luce a disposizione. Nessuna di loro sembrava farci caso, perché erano tutte assorte nei loro dolori, traumi e miserie. Ma dopo quello che sembrò durare un'eternità cominciai a chiamare quella Luce, come un bambino che chiama uno dei genitori chiedendo aiuto. Allora la Luce si dilatò e formò un tunnel che venne fino a me, isolandomi da quel dolore e da quella paura.
Questo è ciò che è realmente l'inferno. Così quello che noi facciamo è imparare a tenerci per mano, ad andare avanti insieme. Le porte per uscire dall'inferno ora sono aperte. Noi dobbiamo ricongiungerci, tenerci per mano, ed andare via dall'inferno.
La Luce venne da me e si tramutò in un grandioso angelo dorato, ed io chiesi: "Tu sei l'angelo della morte?"
Mi rese manifesto che lui era la mia anima superiore, la matrice del mio sé più elevato, una parte antichissima del nostro essere. Allora fui portato nella Luce.
Presto la nostra scienza riuscirà a quantificare lo spirito. Non sarà una cosa meravigliosa?
Noi riusciremo a mettere a punto strumenti sensibili all'energia sottile o all'energia dello spirito. I fisici usano già apparecchiature per far collidere le particelle subatomiche e vedere di cosa sono fatte. Sono pervenuti a conoscere i quark ed i charm, e cose del genere. Bene, un giorno arriveranno a scoprire quella piccola cosa che tiene insieme tutto quanto, ed allora decideranno di chiamarla… Dio. Con i ciclotroni e gli acceleratori di particelle essi non solo vedono quello che c'è, ma riescono anche a creare delle particelle. Per fortuna la maggior parte di esse ha una vita di pochi millisecondi o nanosecondi. Noi stiamo appena cominciando a comprendere che riusciamo anche a creare, via via che andiamo avanti.
Come ho già detto, pervenni ad un livello di realtà nel quale c'è un punto in cui si trascende tutta la conoscenza e si comincia a creare il frattale successivo, il nuovo livello. Noi abbiamo questo potere di creare quello che esploriamo, e questo corrisponde all'espansione di Dio attraverso di noi. Dopo il mio ritorno ho sperimentato la Luce spontaneamente, ed
ho imparato come raggiungere quel livello quasi ogni volta mediante la meditazione.
Ognuno di voi può fare la stessa cosa. Non è necessario morire per poterlo fare. Tutto è già disponibile nei vostri strumenti. Voi sete già attrezzati per farlo. Il corpo è il più straordinario strumento di Luce che esiste in questa dimensione. Il corpo è un incredibile universo di Luce. Lo spirito non ci sta spingendo a distruggere il corpo. Non è questo che sta accadendo. Smettetela di provare a diventare Dio: è Dio che sta diventando voi. Qui.

La mente è come un fanciullo che corre per l'universo, avendo bisogno di farlo e pensando di creare il mondo. Ma io chiedo alla mente: "Cosa ha a che fare con questo tua madre?" Questo è il seguente livello di coscienza spirituale. Oh! Mia madre! Improvvisamente bisogna rinunciare all'ego, perché noi non siamo l'unica anima dell'universo.
Una delle mie domande alla Luce fu:
"Cos'è il paradiso?" Mi venne fatto fare un giro di tutti i paradisi che sono mai stati creati: il nirvana, i beati territori di caccia, e vari altri. Passai attraverso di essi: sono creazioni di forme di pensiero che noi abbiamo ideato. In realtà noi non andiamo in paradiso: noi siamo rigenerati, ma qualsiasi cosa abbiamo creato, noi vi lasciamo una parte di noi stessi. È reale, ma è solo una parte della nostra anima.
Vidi anche il paradiso cristiano. Ci aspettiamo che sia un bel posto, nel quale ci si trova di fronte ad un trono, in eterna adorazione. Io l'ho provato: è noioso! Questo è tutto quel che andremo a fare? Ma è roba da bambini. Non intendo offendere nessuno. Alcuni paradisi sono molto interessanti, mentre altri sono noiosi. Mi sembra che quelli degli antichi siano più interessanti, come i beati territori di caccia degli indiani d'America. Quelli degli Egizi erano fantastici. Ce ne sono tantissimi. In ognuno si trova un frattale costituito dalla vostra particolare interpretazione, a meno che non facciate parte del gruppo di anime che crede solo nel Dio di una particolare religione. Allora siete molto simili l'uno all'altro, tutti insieme nello stesso stadio. Ma anche in un caso simile, ognuno è leggermente diverso dall'altro. Quella è la parte di voi stessi che voi vi lasciate. La morte riguarda questa vita, non il paradiso.
Domandai a Dio: "Qual è la migliore religione del pianeta? Chi è più vicino alla verità?"
E la divinità rispose, con grande amore:
"Non m' interessa".
 In questa risposta c'era una grazia incredibile. Significava che siamo noi gli esseri di cui prenderci cura.
L'infinita divinità del cosmo ci dice: "Non ha nessuna importanza a quale religione apparteniate". Esse vanno e vengono, esse cambiano. Il buddismo non è stato qui per sempre, e nemmeno il cattolicesimo, e tutte le religioni diverranno più illuminate. Adesso sta per arrivare più Luce in tutti i sistemi. Sta per giungere una riforma spirituale che sarà altrettanto drammatica quanto la riforma protestante. Molta gente si batterà per la propria religione, le religioni si combatteranno tra loro, ciascuna credendo di essere nel giusto.
Ognuno pensa di possedere Dio, le religioni e le filosofie, ma soprattutto le religioni, dato che formano grandi organizzazioni intorno al loro nucleo filosofico. Quando la divinità disse: "Non mi interessa" io compresi immediatamente che siamo noi a curarcene. È importante, perché noi siamo gli esseri di cui avere cura. Interessa noi, e questo è il motivo per cui è importante. Quello che si ottiene è una corrispondenza tra energia e spiritualità.
Alla divinità infinita non interessa se noi siamo protestanti, buddisti o altro. Non sono altro che accidentali sfaccettature del tutto. Vorrei che tutte le religioni capissero questo fatto e si tollerassero reciprocamente. Non è la fine della religione, dato che si parla sempre dello stesso Dio. vivi e lascia vivere. Ognuno ha una differente visione. E tutto questo aggiunge qualcosa al grande quadro: tutto è importante.
Quando andai nell'altra parte avevo molte paure sui rifiuti tossici, i missili nucleari, l'esplosione demografica, la distruzione delle foreste equatoriali. Tornai indietro pieno di amore per ogni singolo problema.
Amo i rifiuti tossici. Amo il fungo atomico: esso è il più sacro mandala che abbiamo manifestato fino ad oggi, come un archetipo. Esso, più di ogni religione o filosofia sulla Terra, ci ha portato insieme di colpo ad un nuovo livello di consapevolezza. Sapendo che magari possiamo far esplodere il pianeta 50 o 500 volte, noi riusciremo forse a comprendere che siamo qui tutti insieme. Per un certo periodo hanno continuato ad accumulare sempre più bombe sulla nostra testa, poi abbiamo cominciato a dire: "Non abbiamo più bisogno di questa roba".
Adesso noi viviamo in un mondo più sicuro di quanto non sia mai stato, e che diventerà ancora più sicuro. Così io sono tornato indietro per amare anche i rifiuti tossici, perché ci permettono di sentirci più uniti. Si tratta di cose molto grandi. Come ebbe a dire Peter Russell, questi problemi sono ora "a misura d'anima". Ma noi abbiamo risposte "a misura d'anima?" Sì!

Il disboscamento della foresta pluviale comincerà a rallentare, e tra 50 anni ci saranno più alberi sul nostro pianeta di quanti vene siano mai stati. Se lavorate per l'ecologia, datevi da fare: voi siete quella parte del sistema che sta diventando consapevole. Datevi da fare con tutte le vostre energie, ma senza essere depressi.
È una parte di qualcosa di più grande.
La Terra è in un processo di autoregolazione. Non tornerà più ad essere quel luogo selvaggio che era una volta.
Ci saranno ancora grandi spazi liberi, riserve in cui la natura può espandersi. In futuro giardini e riserve saranno luoghi privilegiati. L'incremento della popolazione sta raggiungendo il livello adatto per provocare un cambio di coscienza, e mediante questo cambiamento muteranno la politica, il denaro e l'energia.
Cosa accade quando sogniamo? Noi siamo esseri multidimensionali. Possiamo accorgercene attraverso i sogni lucidi. In effetti, quest'universo è il sogno di Dio. Una delle cose che ho visto è che noi umani siamo una particella di un pianeta che è una particella di una galassia che è una particella di qualcos'altro. Là fuori ci sono sistemi giganteschi, ed il nostro è una specie di sistema medio. Ma gli esseri umani rappresentano già una leggenda nel cosmo della coscienza. La piccola creatura umana del pianeta Gaia è un essere leggendario. Una delle cose per cui siamo diventati leggendari è il sognare. Noi siamo sognatori leggendari. Infatti, il cosmo intero ha cercato il significato della vita, il significato di ogni cosa. Ed è stato questo piccolo sognatore a venirsene fuori con le migliori risposte. Noi abbiamo sognato di tutto. Per questo i sogni sono importanti.
Dopo esser morto ed esser tornato indietro, io rispetto davvero la vita e la morte. Nei nostri esperimenti sul DNA noi abbiamo aperto la porta su un grande segreto. Presto noi riusciremo a vivere in questo corpo tanto a lungo quanto vogliamo. Dopo aver vissuto 150 anni o giù di lì, ci sarà un intuitivo sentimento dell'anima che ci farà desiderare di cambiare canale. Vivere per sempre in un corpo non è altrettanto creativo quanto il reincarnarsi, il trasferire nuova energia in questo fantastico vortice di energia nel quale ci troviamo. Noi siamo davvero in grado di vedere la saggezza della vita e della morte, e di gioirne.

Come stanno adesso le cose, noi abbiamo già vissuto per sempre. Il corpo nel quale voi siete è stato vivo da sempre. Deriva da un infinita corrente di vita, che si origina dal big bang ed ancora prima.
Questo corpo darà vita ad una prossima vita, in forma energetica sia densa che sottile.
Questo corpo ha già vissuto per l'eternità
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Dal sito di Kevin Williams .
Tradotto Con La Sua Autorizzazione

UNA NDE "CONDIVISA" 08-08-07

Le NDE "Condivise", per quanto rare, sono state descritte da Moody ed altri ricercatori e consistono nella partecipazione al "passaggio" da parte di persone che non versano in pericolo di vita, mentre assistono un moribondo.
E' ovvio che il personale ospedaliero, soprattutto i Paramedici, hanno quasi tutti dei racconti interessanti da riferire, visto che si trovano molto più frequentemente dei Medici a contatto coi pazienti terminali.
Questa storia ci viene riferita dal figlio di un'infermiera che aveva spesso raccontato a lui ed al marito quanto sentiva mormorare dai suoi assistiti. Ted, il protagonista di questa storia, ci dice che la madre aveva sentito per oltre trent'anni

moltissime storie di tunnel che sbucavano nella luce, di incontri con parenti ed amici già defunti, ecc.  Sebbene tali racconti fossero fortemente distorti dalla sua formazione cattolica, furono però sufficienti per non fargli apparire assurdo quanto gli è capitato. Ecco come Ted ricorda quell'esperienza:
"
Un giorno mi trovavo ricoverato in ospedale in gravi condizioni, quando, verso l'alba, in un barlume di coscienza, vidi cinque persone che discutevano animatamente nel corridoio. Tutti  guardavano verso la porta di un'altra stanza a fianco alla mia, dove era degente un malato terminale.
Quattro di loro pregavano una signora vestita di bianco e con un girocollo di perle, di invitare quell'uomo a venire via con loro.
Capii intuitivamente che era suo figlio, il quale dal suo letto supplicava il gruppo -che capii essere fatto di Spiriti-, di andare via e di lasciarlo in pace. Erano le quattro meno dieci del mattino, quando finalmente se ne andarono, portando con sè quell'uomo.
A colazione scherzai con l'infermiera dicendole che quel paziente aveva ricevuto visite notturne da parte di cinque  persone che se l'erano portato via. La sua risposta fu che era stata di turno tutta la notte e che nessun paziente era deceduto, ma io insistetti a dirle che l'uomo era morto alle quattro meno dieci. Fu così che l'infermiera ando' a controllare.
Dopo pochi minuti tornò indietro pallida in volto esclamando:
'Come diavolo ha fatto a saperlo? Sebbene fossi di guardia, non mi era stato detto che quel paziente è effettivamente spirato a quell'ora!'
Le raccontai dettagliatamente quanto avevo visto, ovvero dei cinque spiriti che discutevano su chi dovesse andare a prenderlo, visto che era giunta la sua ora e della donna col girocollo di perle. Le mie informazioni coincidevano perfettamente con quanto si sapeva di quell'uomo! L'infermiera, chiaramente scioccata, raccontò il fatto agli altri membri dello staff e quel giorno in molti vennero a chiedermi ulteriori informazioni, compresi i dottori che però apparivano molto scettici ed innervositi dal mio strano ma veridico racconto, forse temendo pubblicità negativa per il loro reparto.
Un filosofo ha detto che tre cose sono inevitabili agli umani: la nascita, le tasse e la morte.
Conosciamo molto bene le prime due, ma la morte è ancora per molti di noi un argomento proibito. "

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LA NDE DEL MAGO ZURLI'  (12-11-07)

Il Mago Zurlì, (Alias Cino Tortorella) ha fatto "un pit-stop nell'Aldilà", come ha lui stesso scherzosamente dichiarato durante un'intervista apparsa sul settimanale "Gente".  Il 15 Ottobre scorso, a Milano (città in cui vive con la moglie ed i figli),  mentre era ai giardinetti a far correre il suo cane, accusava un forte dolore al petto e faceva appena in tempo a chiamare sua moglie che allertava il 118. L'ambulanza, prontamente giunta, lo trasportava in Ospedale senza intoppi, come purtoppo spesso avviene nelle nostre caotiche città. Il tempo di entrare nell'E.R. ed il 75-enne Mago Zurlì si sentiva letteralmente "gelare il sangue": era andato in arresto cardiaco. Immediatamente -racconta- l'atroce dolore che accusava al petto scompariva e si trovava in un mondo di pace, luce e gioia. Nessuna menzione al "tunnel", ma a sua detta ci sono molti altri particolari di quei minuti in cui è morto, che non vuole raccontare.  Colà ha incontrate tutte le persone a lui care che lo "aspettavano" nella luce, fra cui l'indimenticabile Mariele Ventre che per anni ha diretto, con immenso amore e dedizione, il Piccolo Coro dell'Antoniano, prima di lasciare la terra 12 anni fa.
 Dopo esser "ritornato", Cino Tortorella ha capito che il suo compito terreno non è ancora terminato e che deve fare ancora "qualche giro" prima di uscire di pista, ovvero che ha una missione da compiere. Lui crede che tale missione sia adoprarsi per ottenere la beatificazione di Mariele, ma gli vogliamo suggerire che un ulteriore compito potrebbe anche riguardare la diffusione del messaggio di gioia che tutti gli NDEr's  vogliono comunicare al mondo, ovvero che l'Aldilà esiste e che la morte è solo un passaggio da non temere.  Data la sua confermata presenza in TV per festeggiare il 50° Zecchino D'Oro, potrebbe avvalersi del mezzo televisivo per raccontare ad una platea molto più vasta la sua avventura, magari in un "dietro le quinte" della famosa manifestazione, ma se non volesse osare tanto, ammesso che  per caso dovesse leggerci, sappia pure che la Pagina ed i tanti Siti gemelli al nostro sono il posto migliore per svelare ulteriori dettagli della sua meravigliosa esperienza, senza tema di esser preso per pazzo o visionario.

L'INTERVISTA E' STATA PUBBLICATA DAL NUMERO 46 DEL 15/11/07 DEL SETTIMANALE GENTE.
 
GRAZIE AD ELENA CHE CE L'HA SEGNALATA

90 MINUTI IN PARADISO (07-03-08)

I fatti risalgono al 1989, quando Don Piper, alla fine di una conferenza tenuta in Texas, stava per tornare in auto a Houston.
Quel giorno prese una strada diversa dal solito, ansioso di tornare alla sua chiesa, per la funzione del mercoledì sera. Non sapeva che la sua vita avrebbe preso una piega drammatica quel giorno, dato che si scontrò con un TIR a 18 ruote, che gli camminò letteralmente sul tetto della macchina.
Don venne dichiarato morto sul luogo dell'incidente, avvenuto alle 11:45 della mattina. Egli era stato schiacciato totalmente e l'unico osso del corpo che non aveva subito fratture era il suo braccio destro, rimasto intatto dopo il terribile incidente.
Le 18 ruote gli erano passate sulla testa ed il piantone del volante gli aveva sfondato il torace. I poliziotti avevano nascosto l'orribile scena con un telo in attesa del Coroner (
pubblico ufficiale incaricato dell'inchiesta nei casi di morte violenta -NdR): a quell'epoca non esistevano ancora i telefoni cellulari, ed il Coroner non poteva essere raggiunto tempestivamente
come avviene oggi. Nel frattempo, il traffico era stato deviato per chilometri in entrambe le direzioni che si diramavano dal ponte dove si era verificato l'incidente.
Un predicatore di nome Dick, che era stato presente alla stessa conferenza dove aveva parlato Don, decise di recarsi a piedi sul ponte per chiedere se poteva pregare per qualcuno.
Gli agenti lo bloccarono, ma Dick chiese se poteva  pregare per la persona rimasta schiacciata nell'auto rossa. Gli agenti gli dissero che era morto già da molto tempo.
Era quasi l'una del pomeriggio. Dick insistette sulla necessità di pregare per quell'uomo e i poliziotti gli risposero che la scena non era delle più piacevoli, ma Dick, che era stato ufficiale medico in Vietnam, insistette per recarsi sul luogo della carneficina.
Non del tutto sicuro di ciò che Dio voleva da lui, Dick si avvicinò alla macchina e s'infilò sotto il telo scuro. Controllato il polso, ebbe la conferma che l'uomo era effettivamente morto, anche se sarebbe stata sufficiente solo un'occhiata per capirlo. Ancora sentì il bisogno di pregare e così fece.
 Egli si mise a pregare Dio affinché quell'uomo potesse guarire dalle lesioni interne che non poteva vedere, in particolare quelle più gravi, le cerebrali e le toraciche
Infine, esaurite le parole di preghiera, cominciò a cantare. Fu verso la seconda strofa dell'inno
"Che grande amico é Gesù", che gli accadde la cosa più pazzesca di tutta la sua vita:
il morto iniziò a cantare con lui!
Nonostante il fatto che l'auto fosse tutta schiacciata e ridotta ad un ammasso di lamiere contorte, potete scommettere che Dick ne é fuggito fuori con la velocità d'un fulmine!
A quel punto, Dick ha avuto un bel da fare per convincere il personale medico a venire a riesaminare un cadavere che cantava, tanto che dovette minacciare di buttarsi a terra davanti all'ambulanza, che stava per ripartire, e così gli stessi medici che avevano esaminato Don in precedenza, si decisero a controllare nuovamente il cadavere, giusto per togliersi dai piedi quel folle predicatore.
Inutile dire della loro meraviglia di fronte a quello che constatarono.....
Alle 1:15, ben 90 minuti dopo lo scontro, Don venne dichiarato "nuovamente vivo."
Trasportato in tre diversi ospedali, solo l'ultimo di essi ne accettò il ricovero.
Nonostante il fatto che Don si fosse praticamente rotte tutte le ossa, i medici erano pieni di stupore per il fatto che non sembrava avere alcun danno cerebrale o altre lesioni interne: secondo loro era impossibile avere subito quei danni alla testa ed al torace senza nessun segno di lesioni d'organo.
C'é da supporre invece, che la cosa non fu affatto sorprendente per Dick, che aveva pregato proprio per questo. E' un fatto che la scienza non può nemmeno tentare di spiegare: medici professionisti erano più che sicuri che Don fosse morto, ma a guardar bene, ciò non é accaduto.
Ma la parte davvero sorprendente viene dalla descrizione che Don fa dell'Aldilà.
Nel libro che ha successivamente scritto (
90 Minuti in Paradiso, tre milioni di copie vendute -NdR) egli parla dei suoi Cari che lo hanno salutato al Cancello del Paradiso, del suono delle ali degli Angeli e di aver udito  una bellissima musica; descrive le perle che coprono quella porta e le strade d'oro che conducono ad essa. Gli é stato concesso solo uno sguardo prima che che ritornasse sulla terra, ma ha visto tante cose, come una collina circonfusa da una luce incredibile.
Don ha detto che sapeva perfettamente che quello era il luogo dove risiede Dio .
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Considerazioni del Webmaster.
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Non credo che scientificamente parlando, Don Piper potrebbe essere sopravvissuto per novanta minuti dentro un'auto su cui era passato un TIR con tutte le sue ruote. Nel trauma da schiacciamento, anche se si sopravvive sul momento, si muore successivamente a causa dell'enorme accumulo di sostanze tossiche prodotte dal disfacimento  delle proprie cellule, che causa una grave insufficienza epatica e renale, per non parlare del collasso causato dalle emorragie interne. Solo un miracolo può spiegare la sopravvivenza di Don, il cui decesso non solo é stato accertato da personale altamente specializzato, ma anche da Dick che, avendo lavorato come Medico Militare, era certamente ben allenato a riconoscere la gravità delle lesioni esterne e quindi a dedurre cosa fosse successo agli organi vitali.
Semmai ci azzardiamo a dire qualcosa circa l'apparente "ingiustizia" che qualcuno di voi potrebbe rilevare da questa storia:
perché tanti giovani non si salvano come Don?
Cosa aveva di speciale un pastore che non appartiene nemmeno alla Chiesa Ufficiale (sic!) per esser degno di tanto miracolo? Ormai dovreste saperlo che non esistono ingiustizie nelle opere di Dio, perché tutti abbiamo una missione da compiere sulla terra, una missione che abbiamo volontariamente scelto di portare a buon fine e Don é stato evidentemente scelto per testimoniare a tutti quelli che lo ascoltano nelle sue conferenze -o che hanno letto il suo libro- sulla realtà della vita dopo la morte.
 Ovviamente nella sua NDE egli ha visto il Paradiso per come crede che sia fatto e chi ha le sue stesse idee gli crederà. Nessuna meraviglia: Dio ci lascia liberi di "inventarci" il Paradiso o l'Inferno che più ci piace in base alle nostre conoscenze, alla nostra intelligenza ed al livello di evoluzione spirituale personale, perciò quello che ci interessa sapere é che la vita continua dopo la morte, indipendentemente da come si viva e che tante persone come Don Piper,  tornano per ricordarcelo quasi quotidianamente.
WEBMASTER

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LA NDE DI REINEE PASAROW (05-08-08)

Reinee aveva solo 16 anni quando ebbe una NDE. Perse i sensi a causa di una reazione allergica ad un cibo. Quando perse coscienza, la madre tentò di portarla immediatamente all'ospedale, ma poiché la ragazza non riusciva a respirare, decise di stenderla sul marciapiede ed attendere l'arrivo del 911.  Una piccola folla si raccolse allora intorno al suo corpo esanime.
 Ecco come Reinee descrive la sua esperienza.

(Dal Sito di Kevin Williams).
(Vedi anche: Video intervista in Inglese)
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"Ripresi coscienza solo quando udii le sirene dei soccorritori che stavano arrivando. Udii la mia migliore amica delle elementari che mi stava chiamando. Urlava: 'Reinee, non morire, non morire!'
La potevo sentire, ma mi sembrava che parlasse in una lingua straniera. Finalmente riuscii a dare un senso a ciò che diceva, e compresi che ero in pericolo di vita e sentii il dovere di lottare per essa. Dovevo farlo per mia madre e per la mia amica, perché dalla voce capii che era terrorizzata e quel suono mi arrivò fino al cuore.
Tentai di lottare, ma la battaglia fu presto superiore alle mie forze. A questo punto mi arresi, lasciando la mia anima nelle mani del Potere che concede a tutti noi di esistere e ci porta tutti alla vita. Sapevo che questo Potere era la sorgente stessa della vita e la via attraverso cui ogni cosa esiste.
Mi arresi a questa forza e mi sentii avvolta dalla tranquillità.
Poi, in un solo attimo, diventai una sfera di luce, o di energia, nel bel mezzo della folla che circondava il mio corpo. Divenni cosciente in modo intenso, di una coscienza diversa da qualsiasi altra forma di coscienza che avessi avuto prima; non ero consapevole solo di me stessa, ma di ognuno di quelli che stavano intorno a me. Ero cosciente di mia madre, dei miei vicini, dei miei amici e dei pompieri, di ciò che stavano pensando e di ciò che stavano sentendo, delle loro speranze e delle loro preghiere.
Tutto questo fu come una sorta di bombardamento di informazioni e di emozioni tale che ne fui ben presto sopraffatta, confusa, e piuttosto disorientata.
Seguii quelle persone che erano intente ad osservare qualcosa sul marciapiede, e vidi un corpo.
Guardai la forma dell'osso del polso e lo riconobbi. Ricordo di averlo osservato e di aver pensato: ...somiglia proprio all'osso del mio polso!. Ed allora capii che quella cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era diventata per me solo un pezzo di carne, era ciò che avevo identificato come me stessa fino a quel momento, ma con cui ora non avevo altra connessione tranne quella di esserci stata insieme per un lungo tempo. In quel momento, però, quel corpo non aveva più niente a che fare con me, dato che improvvisamente io ero diventata una persona più cosciente di quanto non lo fossi mai stata. Ero libera dai limiti d'essere intrappolata in un'entità fisica.
Guardai il mio corpo e fui disgustata dalla commiserazione e dalla confusione che lo circondavano, oltre che dalla semplice idea di aver considerato qualcosa di fisico come una realtà umana.
Poi, di nuovo, in un attimo, fui spinta verso l'alto, al di sopra di alcuni cavi della luce e da quel punto potevo vedere tutto ciò che c'era al di sotto, ma non mi sentivo per niente coinvolta dai loro pensieri, anche se potevo sentire tutto ciò che essi provavano.
Osservai mia madre ed un ragazzo uscir di casa e salire su una collina che non avrei potuto vedere fisicamente. Mi sentivo molto triste per mia madre e per la mia amica, che continuava ad invocarmi ed anche  per il bambino che era uscito dalla casa. Ero triste perché lui pensava che io fossi morta, e così io mi preoccupavo per loro. Passai il tempo osservandoli e chiamandoli, li chiamavo e dicevo loro che così doveva essere, che tutto stava andando per il meglio, che io ero libera, che questo era meraviglioso, che io li amavo e che loro mi amavano, e che questo legame, a differenza dei legami fisici, non sarebbe mai stato troncato. Cercai di comunicare tutto questo provandoci ripetutamente, e mi accorsi che non avevo più una bocca, non avevo più nessun corpo e loro non potevano udire quel che stavo dicendo.....
 E con questo me ne andai; come se fossi stata una specie di palla, mi voltai e rotolai via.
La mia attenzione si rivolse altrove lasciandoli con amore, perché sapevo di non poter fare più nulla.
 Mi allontanai e cominciai ad andare verso l'alto, divenendo consapevole  del posto in cui vivevamo, (era come se fossi divenuta una macchina fotografica all'interno di un'astronave), della mia stradina e della mia piccola città, Continuavo a salire e salire, fino a  riuscire ad osservare l'intera Terra.
Era meraviglioso!
La Terra era viva e stava cantando (*Nota). Stava cantando una canzone unica, ed in questo canto ognuno aveva la sua voce. Ogni essere umano aggiungeva una nota molto importante a questo prezioso canto della Terra. Era un canto d'amore ed ogni creatura vivente vi aggiungeva la sua nota.
Ciascuna di queste entità viventi era connessa alle altre e vedevo in modo diverso da come vediamo normalmente, dato che mi era possibile farlo sia da un punto di vista macroscopico (dall'osservatorio-astronave) sia sotto l'aspetto microscopico. Da questo punto di vista potevo osservare che un'ameba nell'oceano era connessa al canto di tutta l'umanità e che questo mondo stava rispondendo al canto dei nostri cuori in un modo miracoloso, unificato e molto bello e così anch'io cominciai a cantare.
Ero sopraffatta dalla gioia. Naturalmente non cantavo con la bocca, perchè non avevo più una bocca e nemmeno un corpo.  Io esistevo e basta
  Diventai una parte di quel canto, e piena di gioia per aver potuto dare il mio contributo a questa sacra bellezza della nostra Terra e di tutta la sua gente  capii che tutti noi
abbiamo una capacità unica di influenzare il mondo anche se non facciamo nulla attivamente.
 Noi influenziamo il pianeta attraverso il nostro modo di essere, in modo molto positivo se siamo pieni di amore e di rispetto per gli altri, ed in modo negativo se i nostri cuori sono negativi. A questo punto mi accorsi che una luce mi stava chiamando da qualche altra parte ed entrai in quello che tutti conoscono come "il tunnel". Anch'io lo chiamerò così, sebbene non lo percepissi affatto come tale, dato che era un luogo di transizione nel quale vidi altri esseri che sembravano piuttosto disorientati, confusi e sperduti. Alcuni di questi Spiriti erano di passaggio, sulla via di casa ed anch'io volevo solo tornare a casa. 
Mi mossi attraverso questo posto, ma non mi stavo muovendo come ci muoviamo di solito col corpo fisico, perchè quando siamo in esso abbiamo un intento, uno scopo, e ci muoviamo passo dopo passo in direzione del nostro scopo, mentre ciò che mi faceva muovere attraverso questo spazio era l'amore.
Era l'amore di Dio, l'amore di tutte le cose sacre e di tutte le cose belle....  di tutte le cose e basta! Quando giunsi alla fine del tunnel, mi chiesi se sarei rimasta sola. In quel preciso momento mi trovai insieme a mio zio. Era come se fossimo stati due luci fuse insieme: una rossa ed una blu che insieme davano una luce purpurea. Seppi di cose sul suo conto che non avevo mai conosciuto quand'ero in vita, poichè sulla terra non avevo mai passato molto tempo con lui e non lo conoscevo bene: lui viveva a sud ed io in California. Comunque il nostro fu un incontro pieno di gioia, anche se  lo sentii preoccupato del fatto che io fossi là.  Mi comunicò istantaneamente, infatti, che la mamma non avrebbe potuto sopportare la perdita di una figlia. Appariva confuso, eppure sapeva che ogni cosa andava per il verso giusto. Da quel momento in poi fui sempre più attratta dalla luce, e quest'attrazione era come un magnete che mi attirava in maniera irresistibile.
Amavo quella luce, l'amavo perché mi stava riportando a casa.
Lasciato mio zio, andai di nuovo verso quel che potrei definire un mare di luce. Era come se ciascun atomo dell'universo fosse stato esaltato nel colore, nella luce, nel suono ma, più di ogni altra cosa, da un amore del tutto incondizionato. Era un benvenuto tutto per me. Mi tuffai in quest'oceano e, momento dopo momento, sentivo aumentare l'estasi, la gioia ed un amore semplicemente ed assolutamente indicibile. Mentre avanzavo in questo mare, divenni consapevole del fatto che stavo andando verso il centro di quel mare di luce che io percepivo.... come dire? Come un moscerino che vola nel sole.
 Questa era la prospettiva con cui percepivo quel mare di luce. Poi, in un solo istante, in un batter di ciglia, entrai nella Luce e divenni una sola cosa con Essa. Non ero più un individuo, e nemmeno una persona, ma semplicemente una parte di quella Luce. Divenni come la fenice: ne fui distrutta.
 Fu il momento più glorioso di felicità e di intensa bellezza che potessi mai immaginare. Mi sembrò di essere all'apice di ogni esistenza. Era il punto in cui non si è più "uno"
 ma semplicemente una parte della Luce.
Dopo essere rimasta in questo stato per quello che sembrava un tempo al di là del tempo, fui di nuovo rimessa insieme, come le sabbie della riva del mare, tornai ad essere un individuo e fui chiamata a rendere conto delle mie azioni."
A questo punto Reinee descrive un certo numero di cose che le furono mostrate, come un gruppo di individui sulla Terra
 - "
I Giusti", che operavano per l'unità del genere umano invece di concentrarsi sulle divisioni, come fanno tante nazioni e religioni e di aver visto gruppi di individui che conosceva altrettanto bene quanto i propri genitori, che vivevano ed agivano in altri mondi non fisici. Descrive poi un incontro con un "Essere di Luce" che le mostrò diversi eventi della sua vita passata e li esaminò insieme a lei. Reinee insiste sul fatto che i piccoli atti di gentilezza sono molto più importanti delle attività a cui diamo così tanto valore nella vita d'oggi, ed afferma che la cosa più positiva da lei compiuta fu il prestare una speciale attenzione ad un ragazzo non molto attraente durante un campeggio estivo,  facendogli capire che anch'egli poteva essere amato. Alla luce della sua aumentata consapevolezza, durante la revisione, comprese che questo atto di gentilezza era stato più importante che diventare presidente degli Stati Uniti o regina d'Inghilterra. Dopo la revisione della vita, l'Essere di Luce le disse che non era ancora il suo tempo di entrare in quel mondo.
Ed ecco come descrive il ritorno nel corpo fisico:
"Fui catapultata indietro verso il basso in quello che percepivo come un tunnel. Questa volta si trattava di un tunnel simile ad un arcobaleno di luce, di suoni, di frequenze, di vibrazioni e d'amore.
Con un impatto terribilmente duro tornai sulla scena che avevo lasciato prima: i camion dei pompieri a cui si era aggiunta un'ambulanza. Alcuni uomini stavano sollevando il mio corpo per collocarlo nell'ambulanza. Io ero in uno stato di totale disperazione:
mi sentivo come Eva cacciata dal Paradiso Terrestre.
Mentre scendevo giù, il mio cuore era ancora legato alla mia casa Lassù e  pregava di non dover andar via. Al brusco impatto con questo regno dell'esistenza restai confusa dal tempo e dallo spazio. Era come se non fossi mai esistita fisicamente, e mi sentii del tutto disorientata. Ero preoccupata per mia madre, che sarebbe restata sola e che stava per perdere una figlia di 16 anni. Sapeva che questo stava accadendo, perché un infermiere si era rivolto all'autista dicendogli 'DOA' (Dead On Arrival), che ovviamente significa 'già morta all'arrivo'. Il conducente aveva allora spento la sirena e ridotto la velocità, mentre prima stava andando a tutto gas.
Stavamo per uscire dalle montagne, ed io ero preoccupata per il dolore di mia madre. Io volevo semplicemente confortarla, avvolgendo la mia anima intorno a lei. Per lenire il suo dolore per la perdita di sua figlia, della sua bambina, mi misi semplicemente a pregare per lei. Seguii l'ambulanza fino all'ospedale ed osservai il mio corpo mentre veniva scaricato. La mamma seguiva la barella che veniva portata al pronto soccorso. Osservai un primo dottore che cominciò a darsi da fare sul mio corpo. Non ero molto interessata per questo dottore, perchè quello stesso giorno era stato molto impegnato per alcuni incidenti di moto. Per lui era stata una giornata molto pesante, e non aveva molto interesse nei confronti di qualcuno che era arrivato all'ospedale già morto.  Non era interessato e non nutriva alcun affetto nei miei confronti. Per questo io non avevo alcun interesse nell'osservare quel che faceva, dato che il mio interesse ormai  si basava solo sull'affetto e sull'amore.
Quindi io lascia il pronto soccorso e mi trovai al di sopra di mia madre e di alcuni amici che l'avevano accompagnata in un'altra stanza. Di nuovo tentai di comunicare, provai a far comprendere loro che quella era un'occasione di vera gioia. Sono già morta all'arrivo, e dunque i medici non riusciranno a rianimarmi, tutto andrà per il meglio e così potrò restare morta.
La morte per me è diventata la vita. La morte non è qualcosa di cui essere spaventati, ma qualcosa di cui non si vede l'ora che accada.

E così il primo dottore mi dichiarò morta e stava per mandare il mio corpo all'obitorio. A quel punto il mio medico personale, un medico di campagna dai modi piuttosto rudi, irruppe nel pronto soccorso vestito elegantemente e con la sua immancabile borsa nera. Guardò l'infermiera che stava chiamando l'obitorio al telefono, poi il collega che si stava lavando le mani, ed infine il mio corpo (già coperto con un telo) e disse: 'Cosa diavolo sta succedendo qui? Dov'è la paziente?'  La loro risposta fu laconica: 'Era già morta quand'è arrivata.' E lui 'Morta un corno! ' continuando a gridando verso l' infermiera che stava seduta tranquillamente in un angolo: 'Voglio iniezioni di adrenalina. Portatemele immediatamente e venite qui a darmi una mano'. E così cominciò a lavorare sul mio corpo dando colpi sul torace. Io ero davvero spaventata dalla piega che avevano preso gli eventi ma soprattutto disgustata perchè trattavano il mio corpo così brutalmente.
Così diventai in un certo senso protettiva nei suoi confronti, anche se non volevo aver più niente a che fare con esso. Almeno avrebbero potuto trattarlo in modo più gentile! Invece continuavano a battermi sul torace ed a scuoterlo, mentre io osservavo tutto dall' alto, in un angolo del Pronto Soccorso, accompagnata da altri spiriti che mi aiutavano."
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Reinee continua a descrivere come alla fine ritornò nel suo corpo come risultato dell'ultimo sforzo del suo Medico Curante per rianimarla.  successivamente dovette affrontare uno stato di depressione a causa delle  difficoltà nel doversi adattare di nuovo al mondo fisico, dopo quell'esperienza.
Il personale medico al quale si rivolse non sapeva come trattare la sua esperienza. Alla fine lei disse che la sua NDE era di carattere religioso ed i medici non erano in grado di darle consigli.
Durante la sua NDE, le furono anche mostrati catastrofici mutamenti della Terra come risultato dei conflitti umani. Questo indica come la Terra e tutti gli esseri viventi siano in realtà un solo gigantesco organismo, (Teoria GAIA), così come molti ambientalisti oggi sostengono.


Traduz.: Webmaster

(Nota): Recenti registrazioni effettuate da diverse sonde spaziali hanno confermato che i pianeti del Sistema Solare -Terra compresa- emettono frequenze simili ad un canto.

COMMENTO DEL WM

Abbiamo spesso ipotizzato che gli ORBS siano Spiriti che non assumono forma fisica, da quanto ci dice Reinee, potrebbe esser proprio così:

FRASE TRATTA DAL TESTO

"Allora,in un batter di ciglia, sono diventata una sfera di luce o d' energia..."

"Noi non siamo il nostro corpo", ecco un'altra conferma: *...ho visto un corpo e solo guardando il polso l'ho riconosciuto. "Quello sembra proprio il mio polso" pensai, e solo allora ho capito che la cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era per me diventato solo un pezzo di carne, era me stessa...."

Quando siamo dall'Altra Parte perdiamo il nostro egoismo e ci preoccupiamo dei nostri Cari rimasti sulla Terra, perché non sanno quanto si é felici Colà.....

*Ero molto triste per mia madre. ....Così la mia preoccupazione era per loro.
ed a riprova che i nostri sentimenti restano immutati:
*e che quel nostro legame non sarebbe mai andato distrutto.
Lassù sanno perfettamente cosa proviamo per la perdita di una persona cara, perché suo zio: "... mi fece sapere che mia madre non avrebbe potuto accettare la perdita di un figlio.
Sembra che gli Ecologisti abbiano molti seguaci Lassù, perché i messaggi relativi al fatto che la Terra sia un "Organismo Vivente" (teoria di Gaia)  sono molto frequenti da parte di coloro che hanno avuto esperienze di pre-morte. *La terra era viva e la terra cantava....da un punto di vista macroscopico (dalla nave spaziale) che da uno microscopico,
*Ho potuto capire che tutti noi abbiamo un'influenza unica sul mondo anche se non facciamo assolutamente nulla di fattivo, perché influenziamo questo pianeta col nostro modo di essere. Influenziamo questo pianeta, vuoi positivamente, se siamo pieni d' amore e rispetto per altri, vuoi negativamente, se i nostri cuori sono negativi. 

Il "Giudizio" é una forma di rivisitazione critica di quel che abbiamo fatto nel corso del tempo a noi concesso e non v'é nulla da temere. Dio non ci "scaglia" all'inferno, come asseriscono tante religioni!

*un "Essere di Luce" che le ha mostrato vari episodi della sua vita passata e ne ha fatto una rivisitazione con lei ed ha sottolineato come piccoli atti di gentilezza siano molto più importanti delle attività cui di solito diamo così tanto valore nella vita normale.
Puo' bastar poco per redimere un'intera vita apparentemente vuota! * questo atto era stato più importante che diventare presidente dei Stati Uniti o regina di Inghilterra.

LA NDE DI KAREN (23-10-08)

Quando Karen Schaeffer era solo un'adolescente, ebbe diverse esperienze Psi che si verificavano nei sogni.
Una volta cresciuta, quando la sua vita era diventata più frenetica, queste esperienze andarono diminuendo, fin quasi a scomparire ma, durante la gravidanza del suo primo figlio, ebbe la premonizione d'un terribile incidente d'auto.  La sua visione onirica purtroppo un giorno si avverò e la portò ad avere una

 NDE che presenta un particolare abbastanza raro, poichè le  venne mostrato il suo futuro, anche se le fu detto che avrebbe potuto cambiarne il finale, se solo lei lo avesse davvero voluto. E così fu.  Ecco il suo racconto che ci dimostra che il futuro non è immodificabile e soprattutto che si può anche tornare indietro dalla Morte, in pratica risorgere come Gesù, a patto di esser capaci di mostrare a Dio tutto l'Amore che abbiamo per i nostri Cari che dovremmo lasciare sulla terra.
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'Poco dopo la nascita del bambino, ho avuto il più orribile sogno che si possa fare; in esso mi vedevo coinvolta in un terribile incidente d'auto che mi sarebbe costato la vita. Per mesi ho avuto paura ed ero estremamente cauta, alla ricerca di quel mostruoso veicolo che mi avrebbe ucciso.
Con il passare del tempo (mio figlio aveva già 7 mesi di vita), riuscii a convincermi che era stato solo un brutto sogno e che nulla di ciò che avevo visto mi sarebbe accaduto .
Nel frattempo avevo ottenuto un nuovo lavoro d'insegnante, avevo un bambino, una casa ed un marito di cui prendermi cura ed in queste mansioni profondevo tutte le mie energie.....
Poi è successo davvero!.
Quel giorno avevo lasciato in anticipo il lavoro per portare mio figlio dalla nonna: avevo fretta di tornare a scuola per vedere una partita di baseball, per poi trascorrere il pomeriggio col bambino.
Non appena uscii dall'autostrada con la solita prudenza, svoltai a sinistra al semaforo che era verde già da un pò. Questo è il mio giorno fortunato, pensai. Poi, in un attimo, ero andata.
Immediatamente mi ritrovai nel luogo più bello e sereno dove fossi mai stata. Mio nonno, un'altra persona che avevo conosciuto in una vita precedente, ed una Guida erano là, pronti ad aiutarmi nel "Passaggio". Mi dissero subito che avevo avuto un incidente e me ne mostrarono la scena.
Era giunto il mio tempo di tornare a casa, aggiunsero.
L'Amore e la felicità di quel luogo erano così invitanti..... sentivo di diventare sempre più leggera.
Ma poi, in un misto di paura e di panico cominciai a piangere.

No, non potevo essere morta! Che cosa sarebbe accaduto a mio figlio? Aveva solo sette mesi! Non mi avrebbe ricordato e suo padre non sapeva nemmeno come prendersi cura di lui. Io non volevo che lo crescessero i nonni. No, no, no ... questo non era il momento di andare via, loro avevano torto!

In un abbraccio d'amore, che mi calmò, essi invece mi mostrarono che mio figlio e tutta la mia famiglia sarebbe stata bene dopo la mia morte. Mia madre poteva contare su mia nonna.
Ci sarebbe voluto un pò di tempo, ma tutto si sarebbe sistemato.
Anche mio marito, ferito, triste e solitario sarebbe guarito ed infine avrebbe trovato un nuovo amore.
La morte è parte delle lezioni che dobbiamo imparare sulla Terra, e la mia morte sarebbe stata una lezione importante per coloro che erano coinvolti con la mia vita. Mi venne persino mostrato il mio funerale e mi spiegarono come potevo stare vicino a quelli che avevo amato e che avrei potuto comunicare con coloro i cui spiriti si fossero mostrati aperti al contatto.
Potevo accettare tutto questo, tutti  sarebbero stati bene.....
Per tutto quel tempo provai una sensazione di leggerezza.
Ma aspetta ... mio figlio. Non potevo abbandonare mio figlio! I neonati hanno bisogno delle mamme...dovevo essere io la sua mamma.
Non potevo lasciarmi andare, anche se le mie Guide mi avevano manifestato tanta pazienza, tanto amore.
Esse mi spiegarono che i miei sentimenti erano ancora fortemente connessi al mio lato umano, una volta che la mia pietà fosse scomparsa, mi sarei sentita leggera come l'aria, avrei provato la felicità assoluta e l'amore estremo, ma le parole non fanno giustizia dei sentimenti. Anche se fecero l'impossibile per tirar via da me il dolore, i miei sentimenti erano così grandi che mi trascinavano sempre più fortemente verso la terra, perchè la connessione con mio figlio era troppo forte.

Vagabondammo per questo bellissimo luogo per un tempo che sembrava un'eternità, discutemmo della mia vita, di religione, dei segreti dell'anima che da esseri umani dobbiamo dimenticare, perché noi non saremo mai in grado di prosperare sulla Terra.... ma mi sentivo ancora inquieta.
Alcune cose dell'Oltretomba erano così come le avevo sempre immaginate, per altre mi ero totalmente sbagliata e ricordo di aver pensato dove fossero andati gli altri miei Cari, quando avrei potuto vedere i miei nonni, che se n'erano andati prima di me
Con il tempo -mi fu risposto- perchè erano in altri livelli. Quando avrei completato il passaggio e fossi stata pronta, avrei potuto scegliere di andare anch'io in quei luoghi.
Di tanto in tanto il pensiero di mio figlio mi faceva sentire nuovamente " pesante".
Non riuscivo a sopportare il pensiero di lui che sarebbe cresciuto senza una madre. Mi fu detto che altri gli avrebbero fatto da madre al posto mio. Prima i nonni, e poi mi venne mostrata la vita di Jake. Egli sarebbe diventato un bel ragazzo, felice sì, ma con un tocco di tristezza che sembrava perforare la sua anima. Questa era la sua lezione di vita da superare. Egli già sapeva, entrando in quella vita, quali erano i principali insegnamenti che doveva imparare. Era stato concepito per questo.
Ho visto una nuova mamma per Jake, sarebbe giunta quando avrebbe avuto circa 7 o 8 anni.
 Una bella donna, di buon cuore che di certo si sarebbe presa cura di lui, che lo avrebbe trattato bene, ma che voleva anche un figlio tutto suo da mio marito. E così vidi che ci sarebbe stata una diseguaglianza con l'amore che avrebbe dimostrato per il mio bambino, il suo figliastro.
Questo non era quel che avevo sognato per Jake, non poteva andare così.
Ero felice per mio marito, ma non per mio figlio...era una storia diversa. Appresi altre lezioni di saggezza, grazie al costante e paziente lavoro delle mie Guide, ma dovevo andarmene assolutamente.
A volte diventavo isterica, mentre  in altri momenti ero tranquillo e serena.
Vidi pure una bambina che avrebbe dovuto nascere al posto di Jake, ma prima del concepimento i piani erano stati cambiati e vi era sta la necessità da parte dello spirito di Jake di prendere il suo posto. C'era stato un forte sconvolgimento che lui aveva rimesso a posto con successo.
Ad un certo punto mio sentii più incline ad accettare la mia morte, ma subito ci fu un ritorno di tristezza, di dolore, di nostalgia per mio figlio, per la mia vita. Non avrei potuto lasciare andare la mia esistenza terrena. Le Guide ci provarono ancora, senza mai scoraggiarsi, non volevano rinunciare.
 E' incredibile quanta pazienza e amore profondessero su di me.
 Infine, la mia isteria venne calmata da uno Spirito Superiore che sembrava avvolgermi nel suo Amore e le mie Guide vennero incaricate di permettermi di ritornare.
Nonostante le loro pressanti richieste di avere più tempo per convincermi, fu detto loro che in quelle condizioni il mio spirito non avrebbe avuto riposo. Era meglio lasciarmi tornare, per darmi pace, per apprendere ulteriori lezioni. La mia supplica mi era valso il ritorno, per il momento. Capii prima della mia discesa che alcune lezioni dei miei amici e della mia famiglia erano state rinviate, ma avrebbero dovuto imparare cosa aveva insegnato loro la mia temporanea morte.
Tutto nel frattempo era stato predisposto per quando, dove e come il mio spirito sarebbe tornato e quali nuove lezioni mi avrebbero arricchito spiritualmente. Alcune di esse le avrei apprese al mio arrivo dall'altra parte, altre dovevano essere dimenticate, perchè non era un bene per la mia anima sapere quando sarei nuovamente morta dato che, come ogni essere umano, mi sarei concentrata solo sul tempo che mi rimaneva da vivere.
Le ultime cose che ricordo è che fui portata indietro al luogo ed al momento dell'incidente, e appena prima della mia discesa, mi fu detto che, cresciuti i miei figli, avrei dovuto tornare 'a casa' per sempre.
Accettai subito, ma che voleva dire 'cresciuti' ? Significava forse solo di pochi anni? Adolescenti?
Io volevo vivere abbastanza per vederli sposati ed avere i propri figli.....
Avevo avuto una vita da passare nuovamente con mio figlio ed avrei dovuto spenderla bene perché non avevo idea di quanta me ne fosse stata concessa.

Mi venne detto dai medici che avevo avuto fortuna a sopravvivere. Una grosso camion era passato col semaforo rosso ed aveva schiacciato dal lato del conducente la mia piccola macchina. Nonostante indossassi la cintura di sicurezza,  non sarei sopravvissuta se non fosse stato per l'airbag che si era aperto, cosa che non si suppone succeda in caso di urti laterali.
Il primo anno dopo l'incidente ho tentato di vivere nel modo migliore possibile, il più felicemente che  potessi, sebbene fosse segnato dalla sofferenza causata dal forte dolore di una frattura della spalla e di diverse costole. Mi avevano assicurato che il dolore doveva scomparire in sei mesi o un anno, ma tre anni più tardi, non era ancora andato via.  Il secondo anno fu il peggiore e così pensai al suicidio.
Tutto quello che volevo era tornare in quel luogo, perchè quella vita era così incredibile, così piena d'amore e di gioia. Mio figlio, e poi mia figlia, sono state le uniche cose che mi ha fatto andare avanti. Sono rimasta qui per loro. Oggi, solo tre anni più tardi, ho accettato il mio ritorno sulla Terra, sebbene desideri ardentemente tornare a casa mia, nell' Oltretomba, mentre qui fatico a trovare la pace e la felicità, fino a quando non giungerà il mio momento. Questa volta senza ripensamenti, spero.'

TRAD. WEBMASTER DAL SITO DI  KEVIN WILLIAMS

LA NDE DI BRIAN  (30-11-08)
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<<Il 22 luglio di quell'anno mi stavo recando per affari nella città di Washington. Tutto procedeva come al solito, finché non atterrai a Denver per prendere un altro aereo, ma mentre prendevo i miei bagagli dal ripostiglio in alto, si sentì un annuncio in cui si chiedeva a Lloyd Glenn di contattare immediatamente il rappresentante del Servizio Clienti. Io non vi feci attenzione finché non raggiunsi l'uscita dall'aereo e non udii un signore che chiedeva a tutti i passeggeri maschi se erano il signor Glenn. In quel momento mi resi conto che qualcosa non stava andando bene ed il mio cuore ebbe un balzo. Sceso dall'aereo, un giovanotto con l'espressione seria mi venne incontro e disse: "Signor Glenn, c'è stata un'emergenza a casa sua: non so dirle di cosa si tratti o chi vi sia coinvolto, ma la posso accompagnare ad un telefono dal quale potrà chiamare l'ospedale": avevo il cuore in tumulto, ma prevalse in me  la volontà di restare calmo .
Automaticamente seguii quello sconosciuto fino ad un telefono dal quale chiamai il numero  dell'ospedale. La mia chiamata fu passata al reparto traumatologico dal quale venni a sapere che Brian, il mio figlioletto di tre anni, era rimasto intrappolato per diversi minuti sotto la saracinesca automatica del garage di casa, e che quando mia moglie l'aveva trovato non dava segni di vita. Un vicino di casa, che era anche medico, gli aveva praticato la rianimazione cardiopolmonare ed i Paramedici avevano continuato il trattamento mentre Brian veniva trasferito in ospedale.
Nel momento in cui parlavo al telefono Brian era già stato rianimato ed i medici pensavano che sarebbe sopravvissuto, ma non non erano ancora in grado di valutare l'entità dei danni causati al suo cervello ed al cuore. Mi spiegarono che la porta si era chiusa su di lui, facendo pressione sul suo piccolo sterno proprio sopra il cuore che era stato gravemente schiacciato.
Dopo aver parlato con lo staff dei medici, mia moglie sembrava molto provata e preoccupata, ma non isterica, ed io trovai conforto nella sua calma.
Il volo di ritorno sembrò durare un'eternità, ma finalmente arrivai all'ospedale, sei ore dopo che la disgrazia aveva avuto luogo. Quando raggiunsi l'unità di cure intensive, nulla mi aveva preparato all'impatto di vedere il mio piccolo giacere immobile su un grande letto circondato da tubi e da macchinari ed attaccato ad un respiratore. Detti uno sguardo a mia moglie che stava al suo fianco: era come un terribile sogno. Fui ragguagliato su ogni dettaglio e mi fu comunicata la prognosi riservata. Brian sarebbe sopravvissuto, ed i test preliminari indicavano che il cuore non era stato danneggiato, e questo sembrava già un miracolo: solo il tempo poteva dire se il cervello aveva, o meno, subito dei danni.

Durante le ore seguenti, che sembravano interminabili, mia moglie era calma. Sentiva che alla fine Brian sarebbe tornato come prima. Io mi aggrappavo alle sue parole ed alla sua fede come ad una corda di salvataggio. Per quella notte e per tutto il giorno seguente Brian rimase in stato di incoscienza. Mi sembrò che fosse passata un'eternità da quando ero partito per il mio viaggio di affari il giorno prima. Finalmente, alle due del pomeriggio, nostro figlio riprese conoscenza e si mise a sedere pronunciando le più belle parole che io abbia mai sentito dire:
 "Papà, abbracciami!" mentre tendeva verso di me le sue  braccine.
Il giorno seguente ci fu detto che era fuori pericolo e che non c'erano tracce di deficit fisico o neurologico, mentre la storia della sua miracolosa ripresa si diffondeva  per tutto l'ospedale.
Non potete immaginare la nostra gioia e la nostra gratitudine. Nel riportare a casa Brian, avevamo quello speciale sentimento di profondo rispetto per la vita e per l'amore del nostro Padre Celeste che viene a coloro che hanno sfiorato la morte.
 Nei giorni seguenti in casa nostra c'era un'atmosfera particolare.
Gli altri nostri due figli erano molto più affettuosi verso il loro fratellino, mia moglie ed io eravamo molto più vicini l'un l'altro, e tutti ci sentivamo uniti in una vera famiglia, la vita insomma si svolgeva ad un ritmo meno stressante. La vera importanza delle cose era più a fuoco e l'equilibrio più facile da raggiungere e da mantenere. Ci sentivamo davvero benedetti e la nostra gratitudine era sincera e profonda. Quasi un mese più tardi Brian si risvegliò dal suo sonnellino pomeridiano dicendo:
"Mamma, siediti qui, ho qualcosa da raccontarti". Alla sua età, Brian di solito parlava con brevi frasi, così il sentirlo esprimersi in questo modo sorprese mia moglie. Si sedette accanto a lui sul lettino e lui cominciò a raccontare la sua incredibile storia.
"Ti ricordi quando restai bloccato sotto la porta del garage? Beh, era così pesante che faceva davvero molto male. Io ti chiamai, ma tu non mi potevi sentire. Cominciai a gridare, ma poi il dolore era troppo forte. Ed allora gli 'uccellini' vennero da me".
"Gli uccellini?" chiese mia moglie, meravigliata. "Sì – replicò Brian – gli uccellini facevano un suono frusciante e volarono nel garage. Si presero cura di me". "Davvero?"
"Certo. Uno degli uccellini venne a cercarti per dirti che io ero rimasto schiacciato sotto la porta del garage". Un dolce sentimento di riverenza riempì la stanza. Lo spirito era così forte, e nello stesso tempo più leggero dell'aria. Mia moglie comprese che un bambino di tre anni non ha nessuna nozione della morte e degli spiriti, e così si stava riferendo agli esseri che erano venuti ad aiutarlo dall'Aldilà chiamandoli "uccellini" dato che stavano sospesi nell'aria come gli uccelli veri.
"Com'erano quegli uccellini?" chiese mia moglie. E Brian: "Erano così belli. Erano tutti vestiti di bianco, tutti bianchi. Qualcuno era verde e bianco, ma gli altri erano solo bianchi".
"E ti hanno detto qualcosa?" "Sì – rispose –. Mi dicevano che il bambino si sarebbe salvato".
"Quale bambino?" E Brian rispose: "Il bambino che era steso sul pavimento del garage". E continuò: "Tu sei arrivata ed hai aperto la porta del garage correndo verso il bambino. Hai detto al bambino di restare e di non andarsene". Mia moglie quasi svenne nel sentire queste parole, perché lei si era realmente avvicinata ed inginocchiata accanto al corpo di Brian e, vedendone il torace schiacciato e l'espressione irriconoscibile, temendo che fosse già morto, si era guardata intorno ed aveva sussurrato: "Non lasciarci, Brian, ti prego, resta con noi se puoi". Nel sentire Brian ripetere le parole che lei gli aveva detto, comprese che il suo spirito aveva lasciato il corpo e lo stava guardando dall'alto.
"Cosa successe poi?" domandò.
"Partimmo per un viaggio, lontano lontano…" Era sempre più agitato, mentre non trovava le parole per dirci quello che ci voleva raccontare. Mia moglie cercò di calmarlo e di confortarlo, e gli fece capire che andava tutto bene. Brian era teso nello sforzo di dirci qualcosa che evidentemente per lui era molto importante, ma era anche troppo difficile trovare le parole giuste per raccontarlo.
"Volavamo così veloci su in aria. Sono così carini, mamma" aggiunse. "E ce ne sono tanti tanti, di uccelli". Mia moglie era sbalordita, e nella sua mente il dolce conforto dello spirito l'avvolgeva più profondamente, con una forza che non aveva conosciuto mai prima d'allora.

PARTE AGGIUNTA  ALLA NDE ORIGINALE

Brian lottava tentando di dire qualcosa che, ovviamente, era molto importante per lui, ma trovare le parole giuste gli era difficile. Infine, i suoi occhi si fermarono sull' immagine del Tempio di Oakland che si trovava appesa al muro in camera da letto e si diresse verso di essa.
 'Sono andatà là!' gridava. 'Lì, Mamma!' indicando il Tempio. 'E mi sono recato in altri come questo.
Ce ne sono molti,  sono ovunque e sono entrato in alcuni di essi con gli uccellini. Abbiamo volato così veloci in aria!  Sono così belli, mamma,' aggiunse. 'E ci sono tanti e tanti uccellini nel tempio.
Molti di loro però sono chiusi nelle gabbie e vogliono uscire, ma non possono farlo da soli.... hanno bisogno di noi per liberarsi dalle gabbie. Mamma, devo andare al tempio e tirarli fuori. Essi sono così tristi e hanno bisogno di me. Mamma, devi andare lì per liberarli....  E anche papà...  E tutti.
Dobbiamo aiutarli ad uscire dalle loro gabbie. '
Mia moglie era stordita. Nella sua mente il dolce spirito l'aveva avvolta a sè profondamente, ma con un'insistenza che non aveva mai conosciuto prima. Pensava al Mondo dello Spirito, alla prigione  di coloro che non avevano avuto una cerimonia funebre e lei sapeva che quei poveretti contavano su di noi per ottenerle, pensava a quel che Brian le aveva detto degli uccellini vestiti di verde e bianco, e  tutto questo riempiva il suo animo di struggimento ed indulgenza per quelle povere anime.

Brian continuò raccontandole che gli uccelli gli avevano detto che lui doveva tornare indietro e parlare a tutti di quel che aveva visto. Disse che l'avevano riportato indietro fino a casa, dove c'erano un grande camion dei pompieri ed un'ambulanza. Un uomo stava portando fuori il bambino su un lettino bianco, e lui aveva cercato di dire a quell'uomo che al bimbo sarebbe andato tutto bene, ma l'uomo non riusciva a sentirlo. Gli uccellini gli avevano detto che avrebbe dovuto andare via con l'ambulanza, ma loro sarebbero rimasti accanto a lui. Erano così piacevoli e dolci, e lui non voleva tornare indietro.
Poi arrivò la luce splendente, e Brian disse che la luce era tanto brillante e tanto calda, e che lui l'amava moltissimo. Qualcuno stava dentro la luce e lo abbracciò e gli disse: "Io ti amo ma tu devi tornare indietro: devi giocare a baseball e devi raccontare a tutti degli uccelli".
 Poi la persona che stava nella luce splendente lo baciò e lo salutò facendogli ciao ciao con la mano.
E poi....woosh, sentì un forte suono e tutti se ne andarono tra le nuvole. Il racconto andò avanti per un'ora. Ci disse che gli uccelli sono sempre accanto a noi, ma che noi non li vediamo perché guardiamo con gli occhi e non li sentiamo perché ascoltiamo con le orecchie. Ma loro ci sono sempre e li possiamo sentire solo qui (e si mise la mano sul cuore). Ci sussurrano i consigli per aiutarci a fare quello che è giusto, perché ci vogliono tanto bene. Brian continuò dicendo: "Io ho un progetto, mamma. Anche tu hai un progetto, ed anche il papà. Ognuno ha un progetto.
Noi tutti dobbiamo vivere il nostro progetto e mantenere le nostre promesse.
 Gli uccellini ci aiutano in questo, perché ci amano tanto tanto".
Durante le settimane che seguirono, Brian tornò spesso sull'argomento, raccontandoci ogni volta tutta la storia, o parte di essa. La storia restava sempre la stessa, ed i dettagli non cambiavano mai, e nemmeno erano fuori posto. In alcuni casi aggiunse qualche altra informazione o cercò di chiarire il messaggio che ci aveva già trasmesso. Non smise mai di stupirci la sua capacità di raccontarci simili dettagli con espressioni che andavano al di là della sua abilità verbale quando parlava degli uccelli.
Ovunque andasse, raccontava degli uccelli anche a persone che gli erano del tutto sconosciute. Nessuno lo guardò mai in modo strano in tali circostanze invece, quelli che lo ascoltavano avevano sempre uno sguardo di profonda dolcezza e sorridevano. Non c'è neanche bisogno di dirlo, da quel giorno noi non siamo più stati gli stessi di prima, ed io prego di non dover mai tornare ad essere com'ero.>>
 

DUBBI SULL'AUTENTICITA' DELLA NDE DI BRIAN
(01-12-08)

Nella versione più comunemente diffusa su Internet (che è quella che vi abbiamo proposto), la storia viene presentata come un racconto d'intervento angelico avvenuto durante un momento di pericolo, con "gli uccellini" che vengono solo a fornire soccorso ad un bambino morente ma, in una versione un pò più lunga, gli Angeli sono con Brian anche per mostrare al bambino che altri "uccellini" - anime peccatrici- languiscono chiuse in gabbia, in attesa di preghiere da parte dei mortali.  In quest'ottica, il bambino non è solo il destinatario di un miracolo, ma gli viene anche chiesto di diffondere un messaggio di tipo religioso sugli "uccellini in gabbia", cioè di persuadere gli altri a pregare nel Tempio per liberare le classiche "Anime del Purgatorio".
 Alcuni Ricercatori credono perciò che la versione originale (quella senza gli uccellini in gabbia) sia stata modificata da qualche zelante Pastore di una delle tante chiese New-Age d'ispirazione pseudo-Cristiana, per adattare gli eventi a quelli che sono i suoi dogmi sull'Aldilà e far leva sulle coscienze dei suoi parrocchiani......o forse anche sui loro portafogli? 
Nel riquadro (clic), inserito nella storia che avete letto ieri, proponiamo il breve ma significativo testo che sarebbe stato aggiunto a quella originale (la cui attendibilità  é stata confermata da un sito che si occupa di smascherare le "Leggende Metropolitane"), lasciando decidere ai Lettori quale sia la più aderente alle tematiche di altre NDE che abbiamo proposto in precedenza.

(Dal Sito: NDERF)
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LA NDE DI Dannion BRINKLEY (15-01-09)

(Trad e adattamento del WM dal Sito di Kevin Williams)


E' una delle più famose NDE, fra le prime raccolte dal Dr. Moody  e ci siamo resi conto di averne parlato spesso sulla "Pagina", senza aver mai pubblicato l'intera storia; di tanto ce ne scusiamo coi Lettori e provvediamo a riparare.
Quello che colpisce in modo particolare in questo racconto, é il fatto che Dannion, oltre alle solite visioni del tunnel, della luce, etc. ha predetto con estrema esattezza degli accadimenti futuri poi puntualmente verificatisi, come il disastro di Chernobyl e l'attacco al WTC. Come pensare allora che le NDE siano solo "il risultato di un cervello agonizzante", così come sostengono gli Scettici? Lasciamo la parola a Brinkley, che vi ricordo stava parlando a telefono con un amico, quando un fulmine colpì il palo telefonico posto di fronte alla sua casa, sicché ricevette una scarica di corrente fortissima che -praticamente- lo uccise sul colpo. Ma lui era ancora "vivo", perché dopo il tuono sentì e vide tutto....

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"Il rumore successivo fu simile a quello di un treno merci che mi entrava  in un orecchio alla velocità della luce. Scosse di energia elettrica attraversavano il mio corpo, sembrava che ogni mia cellula fosse stata immersa nell'acido di una batteria. I chiodi delle suole si saldarono ai chiodi del pavimento di assicelle di legno, sicché, quando fui scagliato in aria, i miei piedi uscirono fuori dalle scarpe.
Ho visto il soffitto di fronte al viso e per un momento non riuscii a capire quale forza avesse potuto provocare un così tremendo dolore che dapprima mi stringeva nella sua morsa, per poi sbattermi sul letto. Quel che era avvenuto in una frazione di secondo, mi sembrava fosse durato per un'ora.
Da quell'enorme dolore, mi trovai improvvisamente sommerso nella pace e nella tranquillità, una sensazione che non avevo mai provato né conosciuto prima . Fu come immergersi in una gloriosa calma. Non avevo nessuna idea di cosa mi fosse accaduto, ma anche in quel momento di tranquillità volevo sapere dove mi trovavo.  Iniziai a guardarmi intorno, a fluttuare a mezz'aria e vidi che sotto di me c'era il mio corpo, stravaccato sul letto. Le mie scarpe fumavano ed il telefono si era fuso con la mia mano. Vidy Sandy che entrava nella stanza, gettarsi sul letto e guardarmi con un' espressione frastornata, la stessa che si potrebbe vedere sul volto d'una madre che scopra il proprio bambino galleggiare a faccia in giù in una piscina.
Tommy arrivò trafelato, in meno di dieci minuti. Sapeva che era successo qualcosa, perché aveva sentito l'esplosione nel telefono. Potevo vederlo mentre mi teneva stretto e malediceva la lentezza dell'ambulanza che entrambi sentimmo avvicinarsi in lontananza, mentre io mi trovavo al di sopra di quei tre: Sandy, Tommy, ed il mio corpo, nel frattempo che gli infermieri lo caricavano sulla barella dell'ambulanza.  Da dove mi trovavo, a circa quindici metri sopra la scena, vedevo la pioggia battente che colpiva la mia faccia e la schiena degli infermieri. La prospettiva che avevo era quella di una telecamera aerea. Senza alcuna partecipazione emotiva, nè sofferenza alcuna, vedevo come la persona che giaceva  sulla barella si contorceva ed iniziava a saltare e poi guardai
verso la parte anteriore dell' ambulanza: al di sopra del mio cadavere un tunnel si stava formando, un'apertura simile all'occhio di un uragano che mi veniva addosso.
Io in realtà non mi muovevo affatto: era la galleria a venire verso di me.  Ci fu poi come il suono d'un carillon, mentre il tunnel spiraleggiava,  verso e poi intorno a me. Presto non ci fu più niente da vedere - nessuna Sandy che piangeva, nè più infermieri che cercavano di resuscitare il mio corpo morto, non più le disperate conversazioni via radio con l'ospedale - solo un tunnel che mi aveva completamente ingoiato ed il bel suono intenso di sette carillon in ritmica successione .
Cominciai a guardare nel buio. C'era una luce in alto, e presi a muovermi verso di essa il più rapidamente possibile; camminavo senza gambe ad una velocità spaventosa. Davanti a me la luce diventava sempre più intensa e brillante fino a quando non ha vinto il buio e mi sono ritrovato in un paradiso luminoso. Era la luce più bella che avessi mai visto, ma nonostante ciò, non feriva i miei occhi.
A differenza del dolore che si può provare quando si esce al sole da una stanza buia, questa luce era estremamente rilassante.
Guardando alla mia destra, distinsi una forma argentea, solo una silhouette attraverso la nebbia e man mano che si avvicinava, cominciai a sentire un profondo senso di amore che abbracciava tutti i significati della parola Amore. Fu come se avessi visto una persona amata, mia madre, il mio migliore amico, ma il tutto era moltiplicato per mille volte.
Come l'Essere di Luce si fece più vicino, questi sentimenti di amore s'intensificarono, fino a quando non divenne quasi troppo piacevole da sopportare.
L'Essere di Luce era direttamente di fronte a me e, guardandolo nella sua essenza, vidi tanti prismi colorati, che sembravano migliaia di minuscoli diamanti dai colori dell'arcobaleno.
Mi sentivo a mio agio alla Sua presenza, provavo un senso di familiarità che nasceva dal fatto che Lui conosceva ogni mio più recondito pensiero, dal momento del mio primo respiro e fino a quello in cui ero stato colpito dal fulmine.
GuardandoLo avevo la sensazione che nessuno potesse amarmi meglio di Lui, nessuno avrebbe potuto mostrarmi più empatia, simpatia, incoraggiamento e compassione, priva di qualsiasi forma di giudizio, quanto poteva farlo quell' Essere .
M'immersi totalmente in quella Luce e subito iniziai a ripercorrere tutta la mia vita, a vedere e provare tutto ciò che mi era accaduto: fu come se una diga avesse ceduto ed ogni ricordo archiviato nel mio cervello irruppe attraverso la breccia.
Quando la revisione della mia vita ebbe fine, fui grado di guardare indietro a tutto quello che mi era appena successo e giunsi ad una terribile conclusione:
me ne vergognavo.
Mi rendevo conto che avevo condotto una vita da egoista poichè raramente ero stato capace d'aiutare gli altri. Quasi mai avevo avuto un sorriso come atto d'amore fraterno, nè avevo mai messo un dollaro nelle mani di qualcuno, perché bisognoso di un piccolo incoraggiamento. 
No, la mia vita era stata vissuta per me e per me solo e non avevo mai dato un accidente di niente al mio Prossimo!
Nel guardare l'Essere di Luce cominciai a sentire un profondo senso di dolore e di vergogna, mi aspettavo un rimprovero, una sorta di terremoto cosmico nella mia anima: avevo rivissuto la mia vita e quell'uomo che ne era stato il protagonista era una persona veramente inutile, che cosa meritavo se non un rimprovero?  Continuando a guardare l'Essere di Luce, mi sentivo come toccato e da quel contatto pecepii un amore ed una gioia che possono essere paragonate solo alla compassione che un nonno ha per un nipotino un pò birbone.

"Chi sei TU é la differenza che Dio fa ", mi disse l'Essere. "E la differenza é l'Amore."

Non vi fu uno scambio di vere e proprie parole, questo pensiero mi giunse attraverso una qualche forma di telepatia, ma tuttora non sono sicuro del significato esatto di questa frase criptica.
Ancora una volta mi venne concesso un periodo di riflessione. Quanto amore avevo dato agli altri? Quanto amore avevo avuto da loro? Da quanto avevo appena riesaminato, potevo capire che, per ogni mio gesto buono ce n'erano stati almeno altri venti cattivi a pesare sull'altro piatto della bilancia.
Se la cattiveria potesse trasformarsi in grasso, oggi peserei più di 220 Kg!
Come l'Essere di Luce si allontanò, cominciai a sentire che il peso di queste colpe veniva rimosso. Avevo provato dolore ed angoscia, ma grazie ad esse avevo anche acquisito le conoscenze che avrei potuto usare per correggere la mia vita.
Di nuovo l'Essere di luce inviò un messaggio nella mia testa, di nuovo telepaticamente:

"Gli umani sono potente esseri spirituali destinata a creare il bene sulla Terra e di solito non giunge da azioni altamente coraggiose, ma da singoli atti di bontà tra persone.
Sono le piccole cose che contano, perché sono le più spontanee e dimostrano chi sei veramente ".


Ero esultante, perchè conoscevo il semplice segreto per migliorare l'umanità. La quantità di amore e di buoni sentimenti che si hanno alla fine della propria vita é uguale a quello donato al Prossimo. Era davvero molto semplice. "La mia vita sarà migliore, ora che ho il segreto", dissi alla Luce.
Fu allora che mi resi conto che non sarei ritornato. Non avevo più una vita da vivere, dato che ero stato colpito da un fulmine:
ero morto!

NOTA DEL WM

Nella canzone dei Beatles  "THE End"  viene espresso lo stesso concetto:
'And in the end, the love you get is equal to the love you give' .  (Ed alla fine, l'amore che ricevi è pari all'amore che hai dato).
Da notare che Abbey Road uscì nel Settembre 69, mentre la NDE di Dannion avvenne nel Settembre '75. Ispirazione Divina, reminiscenze Beatlesiane di Brinkley, oppure si tratta di un insegnamento universale attinto dall' Inconscio Collettivo?

Come uccelli senz'ali, volammo verso una città di cattedrali costruite interamente di una sostanza cristallina che ardeva d'una luce che si originava dallle loro mura. Ero stupefatto. Quel luogo ha una forza che sembra pulsare attraverso l'aria. Sapevo che ero in un luogo di apprendimento, che non ero lì per parlare della mia vita o per vedere che valore avesse avuto, ero lì per essere istruito.
Quando entrammo nel palazzo, l'Essere di Luce non era più con me. Guardai intorno e non vidi nessuno, solo tante file di panche allineate per tutta la stanza, e quella luce radiosa che faceva scintillare ogni cosa. Mi avvicinai ad uno dei banchi, mentre davo un'occhiata, alla ricerca della mia guida spirituale.
Immediatamente sul podio apparvero degli Esseri di Luce. Si posero di fronte a me  e subito notai che emanavano uno splendore pieno di gentilezza e saggezza.
Mi sedetti sulla panca ad aspettare; cosa accadde dopo é stata la parte più sorprendente del mio cammino spirituale.
V'erano tredici Esseri di Luce in piedi, spalla a spalla, sul podio, ma io già  sapevo tutto di loro, sempre grazie alla telepatia. Ognuno di essi rappresentava una diversa caratteristica emotiva e psicologica che tutti gli esseri umani hanno. Ad esempio, uno era stato forte e passionale, mentre un altro era dotato di senso artistico ed anche emotivo. Un altro era stato coraggioso ed energico e poi un altro ancora, possessivo e leale. In termini umani era come se ognuno rappresentasse un segno dello Zodiaco, mentre, in termini spirituali, questi esseri andavano ben oltre le caratteristiche dei singoli segni.
Essi m'inviavano queste emozioni in modo tale che li potessi conoscere.
Ora più che mai sapevo che questo era un luogo in cui apprendere, dove sarei stato immerso nella conoscenza, dove avrei imparato in un modo totalmente diverso da prima.
Non vi sarebbe stato alcun libro da mandare a memoria in presenza di quegli esseri di Luce, sarei diventato la conoscenza stessa ed avrei appreso tutto ciò che é importante sapere.
Potevo porre qualsiasi domanda e conoscerne subito la risposta, mi sembrava di essere una goccia d'acqua immersa nel mare della conoscenza, o un fascio di luce che sa tutto quello che la luce sa.
Quegli Esseri mi vennero incontro uno alla volta e come ognuno di essi mi si avvicinava, una scatola delle dimensioni di una videocassetta si staccava dal loro petto e s'ingigantiva davanti ai miei occhi.
La prima volta che accadde mi scostai, pensando che stavo per esserne colpito, ma un attimo prima dell'impatto, la scatola si aprì, rivelandosi come un piccolo monitor che proiettava immagini di un evento terreno che doveva ancora accadere.
Appena guardai le immagini, mi sentii come risucchiato in esse e fui in grado di vivere l'evento.
La cosa si ripetè dodici volte, e per dodici volte mi ritrovai a vivere quegli eventi sebbene, in quel momento non sapevo che si sarebbero verificati nel futuro. Tutto quello che sapevo era che mi veniva concesso di vedere cose di grande importanza, chiare come in un telegiornale ma con una grande differenza:
io ero dentro lo schermo......
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Subito dopo, Dannion si ritrovò nel suo corpo che era già stato collocato nella camera mortuaria.
Quali delle profezie si sono poi effettivamente concretizzate? Eccone un breve sunto:

(1) Un attore le cui iniziali sono RR, diventerà presidente degli USA e tutti lo riconosceranno come un cow-boy.
Poco dopo la sua NDE, nel 1975, Brinkley disse al Dr. Raymond Moody che forse questa persona avrebbe potuto essere Robert Redford. Tutti sappiamo che fu Ronald Reagan a diventare presidente e che nei suoi films aveva spesso interpretato il ruolo di un cow-boy. Ciò dimostra che durante una NDE è possibile ricevere visioni del futuro, ma non sempre vengono correttamente interpretrate.

(2) Nel Medio Oriente, la rabbia e l'odio raggiungeranno il punto di ebollizione. La religione svolgerà un ruolo importante in questi problemi, come l'economia. Israele sarà isolato dal resto del mondo. L' Arabia Saudita darà denaro a paesi come la Corea del Nord e stipulerà nuovi accordi commerciali.
Uno sguardo al giornale di oggi vi dirà che questo é accaduto e sta ancora accadendo..

(3) Nel 1986, si verificherà una esplosione nucleare in una massiccia struttura di cemento, vicino ad un fiume in Russia. Centinaia di persone moriranno. Questo disastro ha qualcosa a che fare con la parola assenzio.
La parola russa, Chernobyl, letteralmente significa assenzio, un tipo di pianta. L'esplosione nucleare che Dannion prevedeva era l'esplosione del reattore nucleare di Chernobyl, in Russia.

(4) L'Unione Sovietica  collasserà a causa di problemi economici. Il popolo russo perderà la fede nel comunismo. A causa della grave penuria alimentare la mafia russa guadagnerà molto potere. Il Comunismo sovietico morirà e dovrete guardare spesso a quella nazione per capire l'andamento dell'economia mondiale.

Il crollo dell'Unione Sovietica é effettivamente avvenuto nel 1989 a causa di problemi economici, causando gravi carenze alimentari. Il potere della mafia russa é diventata più forte.

(5) Nel 1990, verrà combattuta una grande guerra nel deserto. Eserciti si scontreranno l'uno contro l'altro e si verifichino abbaglianti esplosioni.
L'operazione militare statunitense denominato Desert Storm si é verificato nel 1990. L'esercito degli Stati Uniti schiacciò quello iracheno che aveva occupato il Kuwait.

(6) Missili con testate chimiche voleranno sul deserto del Medio Oriente. Ci sarà paura in tutto il mondo a causa delle nazioni arabe che li utilizzano.
E noto che diversi Stati Arabi possiedono armi chimiche e che l'Irak avrebbe potuto usarle contro Israele.
L'Essere di Luce diede a Dannion questo avvertimento:
Se continuerete ad agire nello stesso modo in cui avete fatto negli ultimi 30 anni, tutto questo accadrà sicuramente. Se invece cambiate, si può evitare la guerra a venire.

(7) Un bio-ingegnere Medio Orientale troverà il modo di modificare il DNA e creare un virus che sarà utilizzato per la fabbricazione dei microchip. "

Una recente tecnologia inventata da due ricercatori israeliani ha permesso effettivamente di inserire frammenti di DNA all'interno di normali componenti elettronici.

(
8) In data 1° Settembre 2001, dieci giorni prima dell' attentato terroristico di New York, Dannion  annunciò che il mondo era sull'orlo di un risveglio spirituale, che richiedeva un profondo auto-esame".
Di certo qualcosa spinse Dannion a fare questo annuncio, ed é ragionevole presumere che sia stato l'imminente attacco terroristico dell' 11 Settembre. Dannion non é l'unico che ha ricevuto una visione del genere.
Anche Ned Dougherty (
Clic per leggerla) aveva avuto visioni del futuro durante la sua NDE.
Una di esse é stata pubblicata nel suo libro,Fast Lane to Heaven, sei mesi prima dell' 11 Settembre:
"
Un grande attacco terroristico potrebbe colpire le città di New York o Washington ed esso inciderà pesantemente sul nostro modo di vivere negli Stati Uniti."

ANCHE I GAY VANNO NELLA LUCE (26-03-09)

DUE NDE DI OMOSESSUALI, UN GAY ED UNA LESBICA, CI DIMOSTRANO CHE  DIO NON BADA AFFATTO ALLE NOSTRE PREFERENZE SESSUALI E CI CONFERMANO QUANTO ABBIAMO DETTO SU QUESTA TEMATICA IN UN RECENTE ARTICOLO.

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NDE  DI UNA LESBICA

Da una lettera di Kerry Kirk a K. Williams


La seguente NDE mi è accaduta durante l'estate del 1981 all'età di diciannove anni.
Era un momento della mia vita in cui avevo quasi deciso che non poteva esistere un Dio, che non esisteva nessun essere superiore in grado di controllare il mio mondo e che, se pure vi fosse, non aveva di certo fatto un buon lavoro. Non sapevo che da quel momento, fatta questa "decisione", avrei preso una brutta china: diventai egoista, egocentrica...
A quell'epoca soffrivo di episodi di tachicardia da diversi anni, una patologia mai diagnosticata prima di allora, tanto che, se mi fosse stato chiesto, avrei negato qualsiasi problema cardiaco perchè mi sembrava normale vedere lucette davanti agli occhi e sentirmi quasi morire nei momenti in cui il mio cuore faceva il matto.
Una sera mi trovavo sul sedile posteriore di un'auto in viaggio  da Los Angeles per San Francisco. Tutto d'un tratto il mio cuore cominciò a correre e fui assalita dalla nausea. Poi tutto iniziò a girare e cominciai a vedere un sacco di colori, finchè tutto diventò buio. Ero terrorizzata e mi sembrava di essere avvolta in una nube scura ed umida.
Non ero mai stata così spaventata e nella mia paura invocai Gesù.
Immediatamente iniziò una specie di lotta. Sembrava che si fosse scatenata una battaglia tra un essere nero e uno di luce, che immediatamente vinse sulle tenebre.
Mi ritrovai china, in adorazione davanti a questo Essere di Luce; potevo sentire un calore intenso, fatto d'amore, che pervadeva tutto il mio essere, un' energia che ne penetrava ogni fibra.
 Non avevo mai provato un amore tanto incondizionato, però ne avevo sentito parlare.
So che ci fu una conversazione tra noi, ma non riesco a ricordare quanto mi venne detto.
Fu un momento di guarigione, una specie di rigenerazione.
Poi mi vidi al di sopra dell'auto in movimento, guardare in basso alla ricerca di me stessa accasciata sul sedile posteriore. Sapevo che ero seduta lì, eppure ero ancora qui.
Non ebbi paura o senso di confusione: tutto era come doveva essere.
C'era qualcuno alla mia sinistra e non credo che fosse la stessa entità che mi aveva accolto.
Egli (avevo la sensazione che fosse un "lui") sembrava indossare una veste bianca o qualcosa del genere....strano, non l'ho mai guardato, ma la sua identità non mi sembrò importante.
Penso che era lì per farmi da guida.
Iniziammo a muoverci nello spazio; ne fui consapevole a causa delle stelle e dei pianeti che passavano davanti ai miei occhi molto rapidamente. Era molto eccitante, mi sentivo così libera!
A questo punto mi è difficile mettere in un ordine temporale gli eventi successivi.
Ricordo che mi trovai in una "stanza" bianca, ma non aveva le pareti, sebbene sembrava essere un luogo 'chiuso. Forse i suoi confini si estendevano fino alla sorgente della luce che la riempiva ed è forse per questo motivo che io la chiamo una stanza. C'era un uomo in veste bianca,in piedi dietro un leggìo su cui era poggiato un libro. Sapevo che era il libro della vita.
Improvvisamente capii che il "Dio" che mi era stato presentato dalle religioni,non aveva nulla a che vedere con quella realtà e capii che non importa se lo chiamano Dio, Allah, Grande Spirito:
Egli è sempre la stessa Entità e capii che  le diverse religioni hanno solo diversi modi di spiegare lo stesso Creatore. Ho anche capito che quella vocina dentro di noi che ci spinge a fare delle buone cose proviene da questo Creatore, che è luce d'amore dentro ciascuno di noi.
Non ricordo che queste cose mi furono dette: lo sapevo e basta.
In quella specie di stanza mi fu mostrata tutta la mia vita, ma non ho un ricordo completo, forse solo la settimana precedente o giù di lì, da quando avevo rinunciato a Dio. Capii come ero stata egoista.
Provai il dolore che avevo causato ad una persona in particolare, il che mi scosse non poco.
La cosa per cui provai il maggior senso di colpa, fu il male fatto ad altre persone, mentendo, o per insensibilità verso i loro sentimenti, o per il solo fatto di essere stata egoista.
Che fossi lesbica invece, non sembrava proprio un problema.
Questo fatto è stato per me sorprendente, visto ciò che mi avevano insegnato a credere.
Vi era un' altra stanza in quel luogo e mi sembrò che ci fossero altre entità. Percepii che alcune erano di sesso femminile, altri erano maschi, ma non posso dire di aver riconosciuto nessuno.
Mi venne poi mostrato un diagramma ed ho potuto vedere che esso rappresenta le nostre scelte.
Una scelta ci porta a farne altre che, a loro volta portano ad altre ancora.
 Fondamentalmente capii che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze.
Cominciai a ricevere tutta la conoscenza, o almeno questo è ciò che mi venne detto. Erano là ad insegnare, per me, sebbene non  ricevetti tali insegnamenti sotto forma di parole. Era più completo, come lo sono i pensieri, ovvero composti sia da parole che da immagini che si completavano nella mia mente e così non solo avevo la risposta ad una certa domanda, ma mi venivano detti anche il come ed il perchè correlati alla risposta.
Tutto, in tutto l'universo, si posiziona al posto giusto come in un puzzle:
TUTTO HA UN SENSO.
Dovevo ricordare questo concetto...
Poi, guardando verso la mia destra ed in lontananza, vidi una bellissima valle con un sacco di gente e c'era qualcuno che li guardava. Capii che era Gesù. Poi vidi una linea. ... Il mio piede (Sì, possedevo un "corpo spirituale" come gli altri che avevo incontrato), stava per  oltrepassare quella linea, per andare a stare insieme agli altri, ma mi venne detto:
"Se  attraversi la linea non è possibile tornare indietro: significherebbe che dovresti morire."
Per quanto possa sembrarvi divertente, fino a quel momento non mi ero resa conto che avrei potuto morire o che stava per morire. Non mi rendevo conto che ero stata separata dal mio corpo, anche se lo avevo visto nell'auto. Mi sentivo completa.
Mi ricordo che ridevo e pensavo che non era così che avevo immaginato la mia morte.
Dissi che volevo restare, ma mi venne risposto che coloro che erano con me in auto,come mia madre, non avrebbero capito e avrebbe terribilmente sofferto.
Avevo capito....
Ad un certo punto mi fu mostrata una mappa e mi venne detto di tornare e di andare in Virginia.
Mi ritrovai seduta nuovamente nella vettura, mentre continuavo a sentire dei meravigliosi cori angelici.

NDE DI UN GAY
Immediatamente dopo l'impatto contro una griglia di metallo, mi sentii  galleggiare fuori dal corpo, come se stessi in bilico sopra di esso e su tutte le persone che stavano a guardare, paralizzate dallo shock e dall'orrore per ciò che mi era accaduto, infatti molti pensarono che fossi morto.
Mi ricordo che guardando verso il basso vedevo per la prima volta il mio corpo a tre dimensioni: ne ebbi un enorme shock, perché non é possibile vedere noi stessi di tal guisa: specchi e fotografie sono bidimensionali. Non provavo alcun dolore; mi sentivo completamente libero e pensai:
"E' così che sono realmente".
Guardai il mio corpo fisico, tutto accartocciato, sanguinante e senza vita, e questa enorme ondata di compassione passò su di me mentre avrei voluto gridare agli astanti che era tutto a posto, di non essere tristi e preoccupati per me.
Poi, improvvisamente mi sono sentito risucchiato, letteralmente alla velocità della luce, lontano dalla Terra e vidi simultaneamente tutti gli abitanti del pianeta, in un attimo. Ho visto gente in Cina e in Svezia e in Uruguay; ho visto chi dormiva e sognava; ho visto uomini e donne mentre preparavano il cibo nelle loro case e nei ristoranti, persone che viaggiavano con ogni tipo di mezzo di trasporto andare e tornare dal lavoro, dalla scuola dai loro appuntamenti. Ho visto bambini che giocavano insieme, e banchieri e insegnanti e lavoratori sul loro posto di lavoro. Ho visto madri partorire, il che é stato per me particolarmente bello e commovente.  Ho visto malati negli ospedali e condannati nelle carceri, negli istituti psichiatrici, nelle case di cura e bambini negli orfanotrofi che si sentivano disperatamente soli abbandonati ed impaurriti. Ed ho anche visto i quadri dipinti dai pittori e coloro che accudivano piantine fiorite nei giardini, altri scrivere storie e comporre musica, ed altri ballare.
Ho visto gente in preghiera nelle moschee e nei templi, nelle sinagoghe e nelle chiese, ed i fedeli raccolti in silenziosa preghiera. Ho visto tutte le tribù indigene delle varie parti del mondo suonare i tamburi e cantare e Dio che inviava una moltitudine di Angeli verso la Terra, per rispondere a tutte quelle innumerevoli preghiere.
Per quanto mi sembrasse di avvicinarmi ulteriormente alla luce, vedevo la Terra dallo spazio ed essa mi appariva come una bella gemma, blu e verde, un luccicante gioiello fluttuante nel cosmo.
Come mi ci sono avvicinato, ho visto che era vibrante e pulsante, un'entità vivente in grado di respirare e non una semplice massa fisica inerte.
"Questa é la Madre Terra, questa é la nostra Madre divina", pensai.
Ma come la guardai ancora più da vicino, mi resi conto che vi erano terribili piaghe e ferite su varie parti del suo corpo, e che il suo respiro era affannoso, come se chiedesse a Dio ed ai suoi figli di fermare il massacro, la distruzione e l'odio. Sembrava moribonda, che stesse pregando tutti noi per aiutarla a guarire e per la sua rigenerazione. Ancora una volta mi sentii sopraffatto da sentimenti di tristezza e di compassione ed avrei voluto tenere la Madre Terra fra le mie braccia per sussurrarle parole d'amore e di speranza.
Mi ricordo che una parte di me si sentiva frustrata ed impotente - come mi ero spesso sentito nel mio corpo fisico- a fare effettivamente qualcosa di concreto, ma un'altra parte di me si sentiva onnipotente, come se non ci fosse niente che non avrei potuto compiere.
In quel momento chiesi a Dio, "Che cosa vuoi che faccia?"
E la risposta fu che dovevo tornare nel mio corpo fisico, al fine di completare alcuni compiti che mi erano già stati affidati.
Pensai: "Non posso tornare indietro, perchè il mio corpo é distrutto, é impossibile ripararlo!"
Ero inoltre cosciente che non avrei mai potuto realizzare nulla a causa di tutti i miei limiti fisici mentre, da spirito, ero libero e senza vincoli di sorta.
Ricordo che mi sentii in collera e che avevo paura di tornare indietro, dopo essere stato in tutta quella Luce - per tornare nel buio. E poi percepii la presenza di Gesù Cristo, tutt' intorno a me. Il sentimento di amore fu travolgente, fu come come fare il bagno in un oceano di estasi.
Gli chiesi: "Devo davvero tornare indietro?"
La Sua risposta fu che io ero parte del piano di Dio, come ogni altra persona, e che il mio scopo ultimo era quello di amare e servire Dio e tutti gli esseri viventi. Lui capì subito tutto della mia paura e dei miei dubbi e mi assicurò che sarei guarito pienamente, ma che sarebbe stato un processo molto lungo. Aggiunse che dentro di me avevo la capacità di riuscirci, anche se non me n'ero ancora reso conto, e che tutto quello che avrei dovuto fare era solo chiedere il coraggio e la forza di perseverare nella vita e nel lavoro. Questa particolare informazione ebbe per me un enorme valore, dato che spesso mi ero chiesto quale fosse il mio ruolo in un mondo dove mi sentivo sperduto ed inutile.
Quindi, Cristo mi disse che mi avrebbe inviato degli Angeli Custodi per aiutarmi a guarire, per farmi da Guide e proteggermi.  A quel punto la luce divenne ancora più intensa ed improvvisamente apparvero innumerevoli Angeli che cantavano "Osanna!" e inni di lode a Dio, mentre alcuni piangevano.
 Non ne capii il motivo e Gesù mi disse che erano lacrime di gioia per la mia nuova vita sulla Terra oltre ad esprimere la loro compassione per i disagi che mi accingevo a sopportare per il resto della mia esistenza terrena. Aggiunse poi che aveva convocato quegli Angeli per guidarmi nel mio viaggio di ritorno sulla terra, e nel mio corpo fisico.
Provai un forte senso di gratitudine verso Cristo che era lì per aiutarmi a cercare di capire tutto ciò che mi stava accadendo e ricordo anche che non ebbi più paura, sapendo che nessuno mi avrebbe mai più fatto del male. Di sicuro avrei fatto ogni giorno del mio meglio per servire la volontà di Dio.
Mi svegliai e due uomini erano in ginocchio, chini su di me, con un' espressione di apprensione e preoccupazione sui loro volti.
Per qualche motivo inspiegabile, sapevo, che erano gay.
La loro età era sulla trentina e non riuscii a fare a meno di notare quanto fossero belli e splendidamente vestiti con abiti di certo molto costosi. Mi ricordo che pensai che potevano essere degli alti dirigenti che lavoravano per una grossa società ed in realtà, é esattamente ciò che poi venni a sapere.  Uno dei due sembrava possedere buone conoscenze di pronto soccorso, dato che stava controllando i miei segni vitali. Mi dissero che l'ambulanza stava per arrivare e mi pregarono di rimanere fermo e non parlare,il che era facile da fare, considerando la portata delle mie lesioni.
Si erano entrambi tolta la giacca per coprirmi e fui colto dal terrore nello scoprire che erano coperte di sangue e completamente rovinate. Provai un forte  imbarazzo ed un'enormem gratitudine per la bontà di quei due sconosciuti, la cui presenza percepivo amorevole e rassicurante, sì da farmi sentire stranamente sicuro e protetto.
Entrambi restarono con me ad aspettare l'arrivo dei medici, poi mi seguirono in Pronto soccorso per assicurarsi che fossi adeguatamente curato. Mi fecero visita in ospedale in due distinte occasioni, durante le quali feci una debole offerta di ripagare i loro vestiti rovinati.
Ne ricevetti un secco ma gentile rifiuto ed insistettero sul fatto che l'unica cosa importante era che fossi vivo e più o meno tutto d'un pezzo.  Ancora una volta la loro mera presenza fisica mi aveva riempito d'un senso di speranza e di coraggio,
perché quegli uomini erano lì a dimostrare di essere gli Angeli che Cristo aveva promesso di inviarmi.

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